Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Mah..., penso che la marca da bollo bisognerà portarla comunque, come i documenti (certificato penale, passaporto, permesso di soggiorno, ecc.).
Non posso dirtelo con certezza, ma penso che la procedura assomigli a quella per il rilascio del passaporto: appuntamento via Internet e poi marche e fotografie consegnate in originale allo sportello.
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n4italia [ 20 Dicembre 2016, 22:51 ]
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Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
Commenti |
 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Parlando con la suocera e con mia moglie ho scoperto che delega ha.
Serve solo per pratiche legate alla casa, quindi ovviamente all'ufficio polizia non vogliono rilasciargli il documento.
Ci riproverà in questi giorni, in Russia non si sa mai :)
Sel caso comunque dovessi farla mia moglie dovrebbe scrivere un foglio di delega, dovrei farlo tradurre e poi portarlo a legalizzare in consolato a Milano o Roma, giusto? E' un dramma ... :(
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gyammy [ 21 Dicembre 2016, 8:54 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Se la delega esistente è esclusivamente per le questioni della casa, tua moglie può farne una specifica per la richiesta del certificato penale.
Parlando con mia moglie, abbiamo ricordato che suo padre ha una delega generale e può operare in vece della figlia un po' per tutto, e il primo certificato penale lo ha ottenuto lui, tramite appunto la delega. Poi abbiamo dovuto rifarlo (perchè si era fuori tempo con il certificato proveniente dal Kazakhstan, dove mia moglie è nata quando era ancora URSS) e lo abbiamo chiesto noi stessi, durante una permanenza dai suoceri.
Anche il certificato del Kazakhstan è stato ottenuto delegando appositamente un amico di famiglia ed è stato rilasciato senza problemi.
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n4italia [ 21 Dicembre 2016, 10:50 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Se la delega esistente è esclusivamente per le questioni della casa, tua moglie può farne una specifica per la richiesta del certificato penale.
Parlando con mia moglie, abbiamo ricordato che suo padre ha una delega generale e può operare in vece della figlia un po' per tutto, e il primo certificato penale lo ha ottenuto lui, tramite appunto la delega. Poi abbiamo dovuto rifarlo (perchè si era fuori tempo con il certificato proveniente dal Kazakhstan, dove mia moglie è nata quando era ancora URSS) e lo abbiamo chiesto noi stessi, durante una permanenza dai suoceri.
Anche il certificato del Kazakhstan è stato ottenuto delegando appositamente un amico di famiglia ed è stato rilasciato senza problemi.
Grazie n4italia.
Chiaro.
Per noi non ci sarebbe modo di evitare di andare fino in consolato a Milano o Roma per farla legalizzare vero?
Grazie!
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gyammy [ 21 Dicembre 2016, 12:16 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Provate a far passare tua suocera da un notaio in Russia per sentire se accetta una delega inviata per posta, senza la presenza di tua moglie, eventualmente con la copia del passaporto interno.
In caso contrario, penso che l'unico modo di renderla valida in Russia sia proprio quello di farla vidimare dal Consolato della vostra zona o da quello di Roma.
Ovviamente non serve tradurla, la scrive direttamente in russo, nè apostillarla.
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n4italia [ 21 Dicembre 2016, 12:36 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Provate a far passare tua suocera da un notaio in Russia per sentire se accetta una delega inviata per posta, senza la presenza di tua moglie, eventualmente con la copia del passaporto interno.
In caso contrario, penso che l'unico modo di renderla valida in Russia sia proprio quello di farla vidimare dal Consolato della vostra zona o da quello di Roma.
Ovviamente non serve tradurla, la scrive direttamente in russo, nè apostillarla.
C'è un consolato onorario a Bologna dove risiedo.
Non va bene vero ?
Sarebbe troppo facile!
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gyammy [ 21 Dicembre 2016, 17:15 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Può andar bene per consegnare la documentazione, che però loro devono spedire a Milano, in quanto i Consolati onorari non sono autorizzati all'emissione o convalida di documenti. Al massimi ti fanno un controllo per verificare se va tutto bene ma non vanno oltre quello.
Ne deriva un inevitabile allungamento dei tempi, loro spediscono o recapitano secondo un calendario o secondo la mole di lavoro quindi la tua documentazione potrebbe anche rimanere in attesa per diversi giorni.
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n4italia [ 21 Dicembre 2016, 19:38 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Ciao a tutti.
Scusate se torno su questo argomento ma meglio essere sempre sicuri.
Nella procedura di richiesta cittadinanza leggo per il cettificato penale e di nascita:
"Gli atti di cui ai punti 2) e 3) dovranno essere legalizzati dall’Autorità diplomatico-consolare italiana presente nello Stato di formazione,
salvo le esenzioni previste per gli Stati aderenti alle Convenzioni internazionali**. Gli atti dovranno altresì essere debitamente tradotti
in lingua italiana dalla suddetta Autorità ovvero, in Italia, dall’Autorità diplomatico-consolare del Paese che ha rilasciato l’atto
(in questo caso la firma del funzionario straniero dovrà essere legalizzata dalla Prefettura competente), oppure da un traduttore ufficiale o
da un interprete che ne attesti con le formalità previste la conformità al testo straniero."
Quindi non serve farlo tradurre e legalizzare da un notaio. Serve per forza passare dal consolato a Mosca vero?
Grazie!
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gyammy [ 09 Giugno 2017, 12:19 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Ciao a tutti.
Scusate se torno su questo argomento ma meglio essere sempre sicuri.
Nella procedura di richiesta cittadinanza leggo per il cettificato penale e di nascita:
"Gli atti di cui ai punti 2) e 3) dovranno essere legalizzati dall’Autorità diplomatico-consolare italiana presente nello Stato di formazione,
salvo le esenzioni previste per gli Stati aderenti alle Convenzioni internazionali**. Gli atti dovranno altresì essere debitamente tradotti
in lingua italiana dalla suddetta Autorità ovvero, in Italia, dall’Autorità diplomatico-consolare del Paese che ha rilasciato l’atto
(in questo caso la firma del funzionario straniero dovrà essere legalizzata dalla Prefettura competente), oppure da un traduttore ufficiale o
da un interprete che ne attesti con le formalità previste la conformità al testo straniero."
Quindi non serve farlo tradurre e legalizzare da un notaio. Serve per forza passare dal consolato a Mosca vero?
Grazie!
Per gli Stati aderenti alle convenzioni internazionali può essere anche tradotto e legalizzato da un notaio russo, con l'apposizione dell'Apostille.
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n4italia [ 09 Giugno 2017, 12:26 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Ciao a tutti.
Scusate se torno su questo argomento ma meglio essere sempre sicuri.
Nella procedura di richiesta cittadinanza leggo per il cettificato penale e di nascita:
"Gli atti di cui ai punti 2) e 3) dovranno essere legalizzati dall’Autorità diplomatico-consolare italiana presente nello Stato di formazione,
salvo le esenzioni previste per gli Stati aderenti alle Convenzioni internazionali**. Gli atti dovranno altresì essere debitamente tradotti
in lingua italiana dalla suddetta Autorità ovvero, in Italia, dall’Autorità diplomatico-consolare del Paese che ha rilasciato l’atto
(in questo caso la firma del funzionario straniero dovrà essere legalizzata dalla Prefettura competente), oppure da un traduttore ufficiale o
da un interprete che ne attesti con le formalità previste la conformità al testo straniero."
Quindi non serve farlo tradurre e legalizzare da un notaio. Serve per forza passare dal consolato a Mosca vero?
Grazie!
Per gli Stati aderenti alle convenzioni internazionali può essere anche tradotto e legalizzato da un notaio russo, con l'apposizione dell'Apostille.
La nota a quel punto dice:
"** per i Paesi che aderiscono alla Convenzione dell’Aja del 5.10.1961, i timbri di legalizzazione vengono sostituiti dal timbro “APOSTILLE”
che dovrà essere apposto sugli originali ed anche sulle traduzioni, se fatte all’estero."
Quindi per mia moglie sarà sufficiente mettere apostille, tradurre e legalizzare da un qualsiasi notaio?
Mi scuso se insisto ma è un punto molto importante. Vogliamo evitare di andare a Mosca in consolato. Eventualmente facciamo al consolato qui in Italia.
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gyammy [ 09 Giugno 2017, 15:08 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Ciao a tutti.
Scusate se torno su questo argomento ma meglio essere sempre sicuri.
Nella procedura di richiesta cittadinanza leggo per il cettificato penale e di nascita:
"Gli atti di cui ai punti 2) e 3) dovranno essere legalizzati dall’Autorità diplomatico-consolare italiana presente nello Stato di formazione,
salvo le esenzioni previste per gli Stati aderenti alle Convenzioni internazionali**. Gli atti dovranno altresì essere debitamente tradotti
in lingua italiana dalla suddetta Autorità ovvero, in Italia, dall’Autorità diplomatico-consolare del Paese che ha rilasciato l’atto
(in questo caso la firma del funzionario straniero dovrà essere legalizzata dalla Prefettura competente), oppure da un traduttore ufficiale o
da un interprete che ne attesti con le formalità previste la conformità al testo straniero."
Quindi non serve farlo tradurre e legalizzare da un notaio. Serve per forza passare dal consolato a Mosca vero?
Grazie!
Per gli Stati aderenti alle convenzioni internazionali può essere anche tradotto e legalizzato da un notaio russo, con l'apposizione dell'Apostille.
La nota a quel punto dice:
"** per i Paesi che aderiscono alla Convenzione dell’Aja del 5.10.1961, i timbri di legalizzazione vengono sostituiti dal timbro “APOSTILLE”
che dovrà essere apposto sugli originali ed anche sulle traduzioni, se fatte all’estero."
Quindi per mia moglie sarà sufficiente mettere apostille, tradurre e legalizzare da un qualsiasi notaio?
Mi scuso se insisto ma è un punto molto importante. Vogliamo evitare di andare a Mosca in consolato. Eventualmente facciamo al consolato qui in Italia.
Sì: traduzione, apostille e legalizzazione da parte di uno studio notarile russo.
Basta che vada da un notaio e spieghi cosa deve fare: il notaio stesso la indirizza all'agenzia di traduzioni oppure passa direttamente a loro il documento e poi prosegue con la parte di sua competenza.
Normalmente questa prassi viene sbrigata nel giro di pochissimi giorni, di solito entro i 3-4 e il documento ritirato dal notaio è già pronto per l'utilizzo presso la P.A. italiana.
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n4italia [ 09 Giugno 2017, 15:37 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Grande notizia.
Grazie!
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gyammy [ 09 Giugno 2017, 16:27 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Ho letto un pò in giro che la cittadinanza italiana viene concessa riportando il cognome di nascita, e questo comporta il rifare tutti i documenti italiani già in possesso e il disallineamento del cognome tra Russia e Italia.
Che voi sappiate l'unico modo per mantenere il cognome aquisito con il matrimonio è fare istanza al prefetto chiedendo il cambio cognome subito dopo aver ottenuto la cittadinanza?
Ultima modifica di Maxovich il 05 Luglio 2017, 11:21, modificato 1 volta in totale |
Maxovich [ 05 Luglio 2017, 11:20 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Per noi e' andata cosi':
dopo l'atribuzione della cittadinanza da parte della Prefettura, il Comune ci ha avvisati che la moglie avrebbe dovuto riassumere il cognome paterno. Alla nostra risposta che cio' avrebbe comportato sia un cambio di documenti, sia una doppia identita' (in Italia col cognome paterno e in Russia col cognome dell'ex marito),a meno di non procedere con il cambio del cognome anche in Russia - cosa che abbiamo deciso di non fare sia per le lungaggini necessarie, sia perche' mia moglie ha un figlio dal pred\cedente matrimonio e ci e' sembrato corretto nei confronti del ragazzo che la madre mantenesse lo stesso cognome del figlio), la funzionaria del Comune ci ha chiesto un paio di giorni di tempo per potersi documentare e vedere come si poteva risolvere al meglio la situazione. Al meglio, oltre che per noi e per i nostri desideri, anche per lo stesso Comune italiano, che ha "ricevuto" mia moglie con un cognome, con determinati documenti, ecc. e quindi per non dover rifare anche l'atto di matrimonio e tutta la documentazione anagrafica della moglie in Italia.
Nel giro di uno o due giorni la stessa funzionaria ci ha telefonato dicendoci che aveva la soluzione perfettamente legale per tutti:
- lei stessa ha preparato un atto col quale mia moglie la diffidava dal riattribuirle il cognome paterno, giustificando il tutto con le motivazioni che ho scritto sopra:
- mia moglie ha firmato l'atto e l'ha consegnato alla funzionaria che, "spaventandosi" per quanto esposto nel documento (ci siamo fatti una risata tutti insieme...), ha allegato l'atto di diffida alla pratica e ha redatto un ulteriore documento con il quale motivava la decisione di aver mantenuto il cognome di mia moglie cosi' come era stato "ricevuto" e registrato in tutti gli atti del Comune, praticamente con le stesse identiche motivazioni espresse da mia moglie.
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n4italia [ 05 Luglio 2017, 11:53 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Per noi e' andata cosi':
dopo l'atribuzione della cittadinanza da parte della Prefettura, il Comune ci ha avvisati che la moglie avrebbe dovuto riassumere il cognome paterno. Alla nostra risposta che cio' avrebbe comportato sia un cambio di documenti, sia una doppia identita' (in Italia col cognome paterno e in Russia col cognome dell'ex marito),a meno di non procedere con il cambio del cognome anche in Russia - cosa che abbiamo deciso di non fare sia per le lungaggini necessarie, sia perche' mia moglie ha un figlio dal pred\cedente matrimonio e ci e' sembrato corretto nei confronti del ragazzo che la madre mantenesse lo stesso cognome del figlio), la funzionaria del Comune ci ha chiesto un paio di giorni di tempo per potersi documentare e vedere come si poteva risolvere al meglio la situazione. Al meglio, oltre che per noi e per i nostri desideri, anche per lo stesso Comune italiano, che ha "ricevuto" mia moglie con un cognome, con determinati documenti, ecc. e quindi per non dover rifare anche l'atto di matrimonio e tutta la documentazione anagrafica della moglie in Italia.
Nel giro di uno o due giorni la stessa funzionaria ci ha telefonato dicendoci che aveva la soluzione perfettamente legale per tutti:
- lei stessa ha preparato un atto col quale mia moglie la diffidava dal riattribuirle il cognome paterno, giustificando il tutto con le motivazioni che ho scritto sopra:
- mia moglie ha firmato l'atto e l'ha consegnato alla funzionaria che, "spaventandosi" per quanto esposto nel documento (ci siamo fatti una risata tutti insieme...), ha allegato l'atto di diffida alla pratica e ha redatto un ulteriore documento con il quale motivava la decisione di aver mantenuto il cognome di mia moglie cosi' come era stato "ricevuto" e registrato in tutti gli atti del Comune, praticamente con le stesse identiche motivazioni espresse da mia moglie.
uhm.. chissà se riusciremo a spaventare gli impiegati del nostro comune  nel mio comune ogni volta che entro mi spavento io 
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Maxovich [ 05 Luglio 2017, 12:22 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Ho letto un pò in giro che la cittadinanza italiana viene concessa riportando il cognome di nascita, e questo comporta il rifare tutti i documenti italiani già in possesso e il disallineamento del cognome tra Russia e Italia.
Che voi sappiate l'unico modo per mantenere il cognome aquisito con il matrimonio è fare istanza al prefetto chiedendo il cambio cognome subito dopo aver ottenuto la cittadinanza?
esatto,
è una cosa un po' lunga e noisa (e in questo lasso di tempo tua moglie avrebbe due identità) , ma alla fine si risolve.
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assodipicche [ 06 Luglio 2017, 9:46 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Per noi e' andata cosi':
dopo l'atribuzione della cittadinanza da parte della Prefettura, il Comune ci ha avvisati che la moglie avrebbe dovuto riassumere il cognome paterno. Alla nostra risposta che cio' avrebbe comportato sia un cambio di documenti, sia una doppia identita' (in Italia col cognome paterno e in Russia col cognome dell'ex marito),a meno di non procedere con il cambio del cognome anche in Russia - cosa che abbiamo deciso di non fare sia per le lungaggini necessarie, sia perche' mia moglie ha un figlio dal pred\cedente matrimonio e ci e' sembrato corretto nei confronti del ragazzo che la madre mantenesse lo stesso cognome del figlio), la funzionaria del Comune ci ha chiesto un paio di giorni di tempo per potersi documentare e vedere come si poteva risolvere al meglio la situazione. Al meglio, oltre che per noi e per i nostri desideri, anche per lo stesso Comune italiano, che ha "ricevuto" mia moglie con un cognome, con determinati documenti, ecc. e quindi per non dover rifare anche l'atto di matrimonio e tutta la documentazione anagrafica della moglie in Italia.
Nel giro di uno o due giorni la stessa funzionaria ci ha telefonato dicendoci che aveva la soluzione perfettamente legale per tutti:
- lei stessa ha preparato un atto col quale mia moglie la diffidava dal riattribuirle il cognome paterno, giustificando il tutto con le motivazioni che ho scritto sopra:
- mia moglie ha firmato l'atto e l'ha consegnato alla funzionaria che, "spaventandosi" per quanto esposto nel documento (ci siamo fatti una risata tutti insieme...), ha allegato l'atto di diffida alla pratica e ha redatto un ulteriore documento con il quale motivava la decisione di aver mantenuto il cognome di mia moglie cosi' come era stato "ricevuto" e registrato in tutti gli atti del Comune, praticamente con le stesse identiche motivazioni espresse da mia moglie.
uhm.. chissà se riusciremo a spaventare gli impiegati del nostro comune  nel mio comune ogni volta che entro mi spavento io 
In effetti devo dire che alla nostra funzionaria (che, tra l'altro, e' la stessa che ci ha sposati) bisognerebbe fare un monumento: e' sempre lei a darsi da fare per vedere come risolvere al meglio ogni questione, non si pone mai in modo arrogante (come spesso succede, purtroppo, con i funzionari pubblici), sa quel che dice, ecc. In sostanza sarebbe ne' piu' ne' meno una normale funzionaria competente nel suo compito, ma in un "mare" di funzionari - che, come dice Sorrento, dovrebbero leggere piu' Gazzetta Ufficiale e meno Gazzetta dello Sport - la trovo "da monumentare"... 
Ultima modifica di n4italia il 06 Luglio 2017, 12:37, modificato 1 volta in totale |
n4italia [ 06 Luglio 2017, 12:34 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Ho letto un pò in giro che la cittadinanza italiana viene concessa riportando il cognome di nascita, e questo comporta il rifare tutti i documenti italiani già in possesso e il disallineamento del cognome tra Russia e Italia.
Che voi sappiate l'unico modo per mantenere il cognome aquisito con il matrimonio è fare istanza al prefetto chiedendo il cambio cognome subito dopo aver ottenuto la cittadinanza?
esatto,
è una cosa un po' lunga e noisa (e in questo lasso di tempo tua moglie avrebbe due identità) , ma alla fine si risolve.
vedremo tanto abbiamo ancora tempo prima di fare richiesta, comunque ho letto che ha volte arriva il decreto con il cognome attuale.
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Maxovich [ 07 Luglio 2017, 10:59 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Per noi e' andata cosi':
dopo l'atribuzione della cittadinanza da parte della Prefettura, il Comune ci ha avvisati che la moglie avrebbe dovuto riassumere il cognome paterno. Alla nostra risposta che cio' avrebbe comportato sia un cambio di documenti, sia una doppia identita' (in Italia col cognome paterno e in Russia col cognome dell'ex marito),a meno di non procedere con il cambio del cognome anche in Russia - cosa che abbiamo deciso di non fare sia per le lungaggini necessarie, sia perche' mia moglie ha un figlio dal predcedente matrimonio e ci e' sembrato corretto nei confronti del ragazzo che la madre mantenesse lo stesso cognome del figlio), la funzionaria del Comune ci ha chiesto un paio di giorni di tempo per potersi documentare e vedere come si poteva risolvere al meglio la situazione. Al meglio, oltre che per noi e per i nostri desideri, anche per lo stesso Comune italiano, che ha "ricevuto" mia moglie con un cognome, con determinati documenti, ecc. e quindi per non dover rifare anche l'atto di matrimonio e tutta la documentazione anagrafica della moglie in Italia.
Nel giro di uno o due giorni la stessa funzionaria ci ha telefonato dicendoci che aveva la soluzione perfettamente legale per tutti:
- lei stessa ha preparato un atto col quale mia moglie la diffidava dal riattribuirle il cognome paterno, giustificando il tutto con le motivazioni che ho scritto sopra:
- mia moglie ha firmato l'atto e l'ha consegnato alla funzionaria che, "spaventandosi" per quanto esposto nel documento (ci siamo fatti una risata tutti insieme...), ha allegato l'atto di diffida alla pratica e ha redatto un ulteriore documento con il quale motivava la decisione di aver mantenuto il cognome di mia moglie cosi' come era stato "ricevuto" e registrato in tutti gli atti del Comune, praticamente con le stesse identiche motivazioni espresse da mia moglie.
uhm.. chissà se riusciremo a spaventare gli impiegati del nostro comune  nel mio comune ogni volta che entro mi spavento io 
In effetti devo dire che alla nostra funzionaria (che, tra l'altro, e' la stessa che ci ha sposati) bisognerebbe fare un monumento: e' sempre lei a darsi da fare per vedere come risolvere al meglio ogni questione, non si pone mai in modo arrogante (come spesso succede, purtroppo, con i funzionari pubblici), sa quel che dice, ecc. In sostanza sarebbe ne' piu' ne' meno una normale funzionaria competente nel suo compito, ma in un "mare" di funzionari - che, come dice Sorrento, dovrebbero leggere piu' Gazzetta Ufficiale e meno Gazzetta dello Sport - la trovo "da monumentare"... 
potrebbe essere una strada quella di cambiare residenza nel tuo comune e fare li la richiesta di cittadinanza )) nel mio comune gli impiegati, la maggior parte hanno un foglietto con su scritto i documenti da richiedere, se provi a fare domande oltre a quello che trovano scritto... l'impiegata collassa o rimane in silenzio 
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Maxovich [ 07 Luglio 2017, 11:03 ]
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 Re: Cittadinanza Italiana Dopo Matrimonio
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Per noi e' andata cosi':
dopo l'atribuzione della cittadinanza da parte della Prefettura, il Comune ci ha avvisati che la moglie avrebbe dovuto riassumere il cognome paterno. Alla nostra risposta che cio' avrebbe comportato sia un cambio di documenti, sia una doppia identita' (in Italia col cognome paterno e in Russia col cognome dell'ex marito),a meno di non procedere con il cambio del cognome anche in Russia - cosa che abbiamo deciso di non fare sia per le lungaggini necessarie, sia perche' mia moglie ha un figlio dal predcedente matrimonio e ci e' sembrato corretto nei confronti del ragazzo che la madre mantenesse lo stesso cognome del figlio), la funzionaria del Comune ci ha chiesto un paio di giorni di tempo per potersi documentare e vedere come si poteva risolvere al meglio la situazione. Al meglio, oltre che per noi e per i nostri desideri, anche per lo stesso Comune italiano, che ha "ricevuto" mia moglie con un cognome, con determinati documenti, ecc. e quindi per non dover rifare anche l'atto di matrimonio e tutta la documentazione anagrafica della moglie in Italia.
Nel giro di uno o due giorni la stessa funzionaria ci ha telefonato dicendoci che aveva la soluzione perfettamente legale per tutti:
- lei stessa ha preparato un atto col quale mia moglie la diffidava dal riattribuirle il cognome paterno, giustificando il tutto con le motivazioni che ho scritto sopra:
- mia moglie ha firmato l'atto e l'ha consegnato alla funzionaria che, "spaventandosi" per quanto esposto nel documento (ci siamo fatti una risata tutti insieme...), ha allegato l'atto di diffida alla pratica e ha redatto un ulteriore documento con il quale motivava la decisione di aver mantenuto il cognome di mia moglie cosi' come era stato "ricevuto" e registrato in tutti gli atti del Comune, praticamente con le stesse identiche motivazioni espresse da mia moglie.
uhm.. chissà se riusciremo a spaventare gli impiegati del nostro comune  nel mio comune ogni volta che entro mi spavento io 
In effetti devo dire che alla nostra funzionaria (che, tra l'altro, e' la stessa che ci ha sposati) bisognerebbe fare un monumento: e' sempre lei a darsi da fare per vedere come risolvere al meglio ogni questione, non si pone mai in modo arrogante (come spesso succede, purtroppo, con i funzionari pubblici), sa quel che dice, ecc. In sostanza sarebbe ne' piu' ne' meno una normale funzionaria competente nel suo compito, ma in un "mare" di funzionari - che, come dice Sorrento, dovrebbero leggere piu' Gazzetta Ufficiale e meno Gazzetta dello Sport - la trovo "da monumentare"... 
potrebbe essere una strada quella di cambiare residenza nel tuo comune e fare li la richiesta di cittadinanza )) nel mio comune gli impiegati, la maggior parte hanno un foglietto con su scritto i documenti da richiedere, se provi a fare domande oltre a quello che trovano scritto... l'impiegata collassa o rimane in silenzio 
...mah..., nel caso potremmo ospitarvi... 
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n4italia [ 07 Luglio 2017, 11:27 ]
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