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Discussione Su: "Viaggiando Per La Transiberiana"
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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
Viajero ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Bello è il mio sogno fare la Transiberiana in treno :-)
oaiC oaiC
Lorenzo


Lo era anche il mio... per tanti anni ho sognato di poterla realizzare, ma alla fine per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito...

Gringx
 




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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Viajero ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Bello è il mio sogno fare la Transiberiana in treno :-)
oaiC oaiC
Lorenzo


Lo era anche il mio... per tanti anni ho sognato di poterla realizzare, ma alla fine per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito...
Gringx


Si si ma prima o poi dobbiamo realizzare questo sogno  
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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
Viajero ha scritto: [Visualizza Messaggio]
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Viajero ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Bello è il mio sogno fare la Transiberiana in treno :-)
oaiC oaiC
Lorenzo


Lo era anche il mio... per tanti anni ho sognato di poterla realizzare, ma alla fine per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito...
Gringx


Si si ma prima o poi dobbiamo realizzare questo sogno  
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Lorenzo


In realtà questo viaggio è abbastanza faticoso, lungo. I vostri treni molto più veloci - corrono come un proiettile. Ma nonostante tutto vedo molti stranieri che viaggano in Mongolia con la Transiberiana: tedeschi, francesi, inglesi... Senza dubbio il senso di questo viaggio esiste quando lo fare per la prima volta - per vedere la terra della Russia infinita (dove non vive nessuno per molti kilometri in parte orientale della Russia :lol:). Alcuni russi bevono per qualche giorni per accorciare la strada
 



 
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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Viajero ha scritto: [Visualizza Messaggio]
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Viajero ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Bello è il mio sogno fare la Transiberiana in treno :-)
oaiC oaiC
Lorenzo


Lo era anche il mio... per tanti anni ho sognato di poterla realizzare, ma alla fine per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito...
Gringx


Si si ma prima o poi dobbiamo realizzare questo sogno  
oaiC oaiC
Lorenzo


In realtà questo viaggio è abbastanza faticoso, lungo. I vostri treni molto più veloci - corrono come un proiettile. Ma nonostante tutto vedo molti stranieri che viaggano in Mongolia con la Transiberiana: tedeschi, francesi, inglesi... Senza dubbio il senso di questo viaggio esiste quando lo fare per la prima volta - per vedere la terra della Russia infinita (dove non vive nessuno per molti kilometri in parte orientale della Russia :lol:). Alcuni russi bevono per qualche giorni per accorciare la strada



Io ho avuto la fortuna di poter fare la Transiberiana fino a Irkutsk, ma non mi dispiacerebbe fare qualche altra esperienza del genere.

In effetti, col suocero, stiamo fantasticando (per il momento, almeno...) una volta o l'altra di tornare a Irkutsk in aereo, fare il resto della linea ferroviaria fino a Vladivostok e poi proseguire come si può per la Kamchatka...: chissà...  
 




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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
n4italia ha scritto: [Visualizza Messaggio]
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Viajero ha scritto: [Visualizza Messaggio]
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
[quote user="Viajero" post="6846538"]Bello è il mio sogno fare la Transiberiana in treno :-)
oaiC oaiC
Lorenzo[/quote]

Lo era anche il mio... per tanti anni ho sognato di poterla realizzare, ma alla fine per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito...
Gringx


Si si ma prima o poi dobbiamo realizzare questo sogno  
oaiC oaiC
Lorenzo


In realtà questo viaggio è abbastanza faticoso, lungo. I vostri treni molto più veloci - corrono come un proiettile. Ma nonostante tutto vedo molti stranieri che viaggano in Mongolia con la Transiberiana: tedeschi, francesi, inglesi... Senza dubbio il senso di questo viaggio esiste quando lo fare per la prima volta - per vedere la terra della Russia infinita (dove non vive nessuno per molti kilometri in parte orientale della Russia :lol:). Alcuni russi bevono per qualche giorni per accorciare la strada



Io ho avuto la fortuna di poter fare la Transiberiana fino a Irkutsk, ma non mi dispiacerebbe fare qualche altra esperienza del genere.

In effetti, col suocero, stiamo fantasticando (per il momento, almeno...) una volta o l'altra di tornare a Irkutsk in aereo, fare il resto della linea ferroviaria fino a Vladivostok e poi proseguire come si può per la Kamchatka...: chissà...  


...ed io ho avuto la fortuna di farla fino a Tjumen'... un po' pochino, ma meglio che niente. D'inverno e per ben due volte (nell'inverno 2004-2005 e in nel 2007-2008).

Una bellissima esperienza che avevo descritto anche qui sul forum anni fa. Qui il link: http://www.russia-italia.com/vai-a-1-vf14-vt415.html?start=0

gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
02 gennaio 2005

ore 01,57; notte fonda. – in treno –

L’inarrestabile avanzare del tempo! Questo momento a lungo desiderato e ansiosamente cercato e’ diventato realta’. Lo sto vivendo. Fino a ieri la mia immaginazione vagava, cercava di afferrare qualche lembo di quel mondo cosi’ lontano, un suono, un colore, una scenetta tipica…

Non e’ neanche due ore che sono in movimento, l’inizio di un lungo percorso che mi portera’ tra 33 lunghe ore alle porte della Siberia, oltre gli Urali, nella citta’ di Tjumen’. Gli amici, il ritrovo estemporaneo alla stazione Jaroslavskij di Mosca, alimentato dall’entusiasmo per l’incontro “anomalo” in terra russa e dalla simpatia di tutti noi e’ alle spalle. E’ gia’ un lontano ricordo. Ma piacevole.
Anche la “faraonica”, sporca e interminabile periferia moscovita e’ rimasta la’, intrappolata nelle sue luci notturne che abbagliavano la strada ferrata…. Me ne accorgo dall’andatura del treno, che ha definitivamente imboccato la velocita’ di crociera notturna segnata da una regolarita’ costante, da battito cardiaco. E dal buio fuori. Niente piu’ cigolii ferrosi, scambi o incroci di binari, brusche inchiodate e improvvisi sballottamenti dettati da chissa’ quali manovre nel suo lento svincolarsi dai meandri di quella frenetica metropoli.
Ora il finestrino, sporco e appannato mi permette a malapena di scorgere nel buio tenebroso la sottile e bianca coltre di neve intorno a me, la pianura infinita punteggiata di alberi scheletrici, anch’essi coperti da quello strato di neve limpida. Non vedo il cielo. Non la luna, non le stelle.
Di tanto in tanto qualche fioca luce, qualche ombra di casetta di legno…
Non riesco a prendere sonno, sicuramente non voglio, almeno non ora che la mia mente cerca di razionalizzare cio’ che vedono i miei occhi, fino a quando questi non si chiuderanno per lasciare spazio al riposo dell’animo e del corpo. E cosa, meglio di un treno sovietico si puo’ associare all’idea del riposo! Le immense distanze, che la ramificata ferrovia cerca di assottigliare, congiungendo il centro con gli angoli piu’ remoti del micro-continente russo, e il paesaggio al di la’ del finestrino, che e’ di per se’ foriero di abbiocchi e di una forma di pigrizia benevola, ti portano a non voler far nulla se non alternare le relazioni umane con chi ti sta accanto con l’osservare il mondo al di fuori oppure con la lettura. E tra un’attivita’ e l’altra, forse ad esaltarne il piacere nello svolgerle, occupa un posto di rilievo il te’. Questa “magica” bevanda viene sorseggiata parecchie volte nell’arco della giornata che si trascorre in treno; un rito che si ripete e che ha radici profonde nella tradizione russa. E una delle funzioni principali del “provodnik”, cioe’ di colui che e’ responsabile dell’ordine e della pulizia del vagone, e’ proprio quella di servire il te’ in qualsiasi momento del giorno o della notte qualche viaggiatore ne faccia richiesta.
A dominare il quadretto pittoresco e’ sicuramente la sensazione di armonia “domestica” nella quale ti immergi non appena ti sistemi nello scompartimento: da quel momento sei a casa. Riti e usanze si ripetono e il treno non e’ altro che la continuazione “in movimento” della vita quotidiana di qualsiasi individuo russo. Sin da quando si prende possesso del proprio scompartimento ci si toglie subito le scarpe e ci si cambia, e subito ci si preoccupa di sistemare sul tavolino la cibaria. E allora ecco che dalle borse “escono” sacchettini di cellophane contenenti di tutto, da pezzi di carne a scatolette di pesce, da vasetti di vetro con verdure dentro a uova e salame, dalla maionese al pane, ai semplici ma stuzzicanti “butterbrod”. E poi il beveraggio: acqua, succhi, birra, in parecchi casi vodka. E il tavolino in poco tempo non ha piu’ uno spazio vuoto. Non vi dico quali soavi odori si possono assaporare qualche ora piu’ tardi (o qualche giorno dopo), quando apri la porta dello scompartimento, dopo aver magari fatto un giretto lungo il corridoio o in qualche altro vagone…
In inverno anche la temperatura interna del vagone e in particolare dello scompartimento, che varia dai 26 ai 30 gradi stimola e favorisce il relax; e’ un caldo che si apprezza, che si gusta.
I russi sono abituati a questo tipo di viaggio. La storia sovietica ha insegnato alla gente la geografia del Paese, sparpagliando i propri abitanti, frammentando i legami parentelari e inevitabilmente favorendo gli spostamenti in treno, molto piu’ economici e socialmente stimolanti rispetto all’aereo. Allora ecco mamma e figlioletta biondissima che risiedono a Mosca, nello scompartimento a fianco al mio, che per le vacanze natalizie si stanno recando a trovare “babushka e dedushka” in Kakassia, ad Abakan, ultima fermata del tragitto che percorre il “mio” treno “Moskva-Abakan”, destinazione che sara’ raggiunta dopo ben 80 ore di treno…

E’ mattina. O meglio, ci avviciniamo a mezzogiorno. Del 2 gennaio, sempre. La prima notte di viaggio mi ha trasportato gia’ lontano. Nella Russia centrale. Sono rimasto accucciato per qualche minuto nel mio caldo giaciglio, spostando di tanto in tanto le ruvide tendine color ocra per immergermi ancora di piu’ nel mondo al di la’ del finestrino. Per cercare di toccarlo. Ma da sdraiato e’ scomodo guardare fuori. Un po’ lo tollero, nelle fasi del risveglio, ma presto sento l’esigenza di alzarmi e sgranchirmi un po’ le gambe. La mia giornata deve assolutamente cominciare con una bella tazza di te verde. Bevo e continuo a guardare fuori.

Stazione di Kotelnich. Deve essere un villaggio o poco piu’. Oltre il passaggio a livello due o tre macchinette sgangherate attendono che passi il treno per attraversare i binari. Macchine vecchie, che il tempo ha indebolito, ma non annientato, che resistono intramontabili agli inverni rigidi.
Il treno si ferma due minuti esatti. Giusto il tempo per prendere una boccata d’aria fresca e catapultare la testa al di la’ della metallica e massiccia portiera del treno, spalancata per la sosta.
Poca gente, sagome incappucciate e frenetiche che si avvicinano alle portiere del treno portando grandi cesti di vimini con alimenti e bevande, da bacche rosse e nere a piattini di carne (kotlety) con patate spiaccicate e gelide e cetriolini incelofanati intorno a vaschette di plastica, acqua minerale, succhi vari e altre conserve… Volti tirati, scuri. Le rughe come solchi profondi a significare la durezza del passare del tempo, delle stagioni…dei gelidi inverni. Queste tradizionali “babushke” nonostante tutto sorridono e confabulano alacremente e insistono, e allungano la mercanzia, cercando di invogliarti ad acquistare da loro. Come fai a dire di no!
La tentazione di provare quel piattino con quella combinazione di cibi tipicamente russa e’ troppo forte e unita al senso di tenerezza che emana da quella vecchia nonnina, mi decido a tirar fuori i 40 rubli necessari per comprarlo. Piu’ tardi, dopo il primo assaggino di quella carne fredda e dal sapore troppo “selvatico”, buttero’ via tutto dal disgusto! Se non altro – penso – la “babushka” sara’ tornata nella sua casetta di legno soddisfatta per aver venduto almeno un piattino del suo cibo…

Il freddo e’ penetrante. Dopo una breve ripresina fatta con la mia ormai datata, ma “storica” videocamera, fedele compagna di innumerevoli imprese, preferisco rientrare nel mio caldo guscio…

Riprendiamo il movimento verso Kirov. Da Kirov in avanti – dice la gente qui – iniziera’ a far freddo veramente…

La “vera” Russia passa lenta sotto i miei occhi. Quelle immagini notturne che cercavo di carpire ieri notte, adesso mi si ripresentano davanti in tutta la loro crudezza e fascino. Come espressione della contraddizione intrinseca alla realta’ che si manifesta all’occhio dello straniero che la osserva. Da una parte il romanticismo ideale del paesaggio che sembra uscito da un quadro di qualche pittore russo dell’Ottocento, dall’altra la poverta’ reale che pesa sulla societa’ che ci vive in mezzo. Sarebbe doveroso non usare il termine poverta’, bensi’ semplicita’, a sottolineare il carattere dignitoso che caratterizza questa societa’ russa dimenticata.
Tutto e’ immobile e il tempo qui e’ apparentemente fermo. Tutto e’ coperto di neve. E lo strato di neve comincia ad ispessirsi, man mano che ci spingiamo ad est.
E allora ecco che quelle casette di legno che il buio trasformava in elementi neri e privi di vita, si manifestano come strutture variopinte e animate. Le finestrelle rigorosamente quadrate con l’intelaiatura esterna azzurro-celeste e la struttura a croce che sorregge il vetro, bianca; i fiorellini sui davanzali e le meravigliose tendine ricamate a mano che ornano magicamente l’ambiente, le rendono vive. I tetti coperti da 30-40 centimetri di neve, e la neve tutto intorno, danno l’impressione che esse siano ancora piu’ piccole e piu’ basse di quello che sono in realta’. E il fumo che fuoriesce dai caminetti mi fa immaginare che all’interno qualcuno sta preparando il pranzo o si sta lentamente riscaldando. Nella mia mente ronzano strani pensieri. Guardo e penso ad alta voce: “chissa’ di cosa vive quella gente!”; “ma come cavolo passa le giornate durante tutti i lunghi sette mesi di gelo”… E non mi do’ una risposta. Penso solo che in quella realta’ i soldi forse sono l’unica cosa di cui si ha meno bisogno!
I rari villaggi che incontro lasciano spazio a sterminati campi bianchi, che si alternano a fitte foreste di conifere e betulle. “Braccia” addormentate, ricoperte da uno strato di candida neve che le protegge e le custodisce in attesa del dolce risveglio primaverile che le vedra’ nuovamente rigogliose e ricche di foglie verdi luccicanti. L’abete invece, il “signore” della neve trionfa nella sua maestosita’ e sopporta possente la fitta coltre bianca che appesantisce e incurva i suoi rami. A volte capita di vedere qualche sentiero apparentemente abbandonato e “seguirlo” di nascosto fino a perderlo definitivamente, ingoiato dall’intreccio di quegli alberi immobili.

Ore 16,15

…e’ gia’ notte! Mi illudo che il giorno sia gia’ volato via, mentre mancano ancora diverse ore prima di coricarmi di nuovo nel mio giaciglio sotto le morbide lenzuola e la copertina calda, per la seconda notte in movimento.
Penso sia una buona idea fare quattro passi e mettere le “gambe sotto il tavolo” nel vagone ristorante. Ci metto un po’ a raggiungerlo, dopo aver attraversato quasi mezzo treno ed essere stato sballottato a destra e sinistra a causa dell’andatura altalenante dello stesso.
Appena entro, non faccio quasi tempo a guardarmi intorno che un gentilissimo ragazzotto mi chiede se voglio accomodarmi ad uno dei tavolini liberi. Non perdo tempo e accetto la proposta. Tanto so gia’ cosa ordinare. Una “rjumka” di vodka, poi un’altra, una terza e un’altra ancora. Ordino anche un piattino di salmone e una “salat”, tipo “ollivie’” (che noi Italiani chiamiamo tradizionalmente “insalata russa”). Mi sento proprio a mio agio. La sensazione di relax nella quale sto vivendo mi permette di degustare il cibo e la vodka, gioendo per l’atmosfera semplicemente romantica. E mi guardo intorno: nell’altro tavolo un gruppetto chiassoso di persone vocifera e ridacchia. Gli altri tavolini sono tutti vuoti ma accuratamente ordinati e puliti, quasi fossero pronti ad accogliere qualche ospite che ha ordinato la cena per questa sera; la tovaglia azzurra fa pendant con le tendine azzurre e gialle, e i fiorellini finti rossi, disposti ad ogni tavolo, contribuiscono a creare una vivace armonia e a dare un tocco di eleganza. Tutto il vagone e’ ben illuminato e caldo, ed e’ addobbato con ornamenti natalizi; ghirlande blu, d’argento e d’oro dondolano ai quattro lati del vagone ricordandomi che siamo nel periodo delle festivita’. E’ un’emozione che sicuramente lascera’ un ricordo indelebile. Mangio lentamente, ogni tanto sposto con la mano la tendina gialla che nasconde il finestrino per buttare la testa fuori, ma non vedo niente. Fuori e’ troppo buio e dentro c’e’ troppa luce! E intanto passa il tempo…
Sto bene e decido di rientrare nello scompartimento. Non guardo neanche l’orologio. Non so perche’ ma mi sento improvvisamente stanco e il sonno mi sta assalendo. Forse sara’ l’effetto della vodka mischiato alla sensazione del movimento. Forse solo il desiderio di rimettermi a guardare fuori da sdraiato…


3 Gennaio,

Ore 10,48 (ora di Mosca); 12,48 ora locale: Tjumen’.

Il treno sta rallentando, pian piano ciminiere fumanti e palazzoni iniziano a farsi avanti e a mostrarsi in tutta la loro bruttezza. E’ la periferia di Tjumen’. E potrebbe benissimo essere la periferia di una qualsiasi altra citta’ sovietica. Sento che il mio tempo su questa casa in movimento sta finendo…
Non sono stato altro che un semplice passeggero, uno come tanti, salito a Mosca per raggiungere la sua destinazione, che avrebbe forse ceduto il suo posto a qualche altro viaggiatore che, salendo in questa stazione, si sarebbe diretto piu’ ad est.
Inizio a prepararmi, a vestirmi e a chiudere i miei bagagli.
In un attimo una brusca frenata e il treno si arresta. Io sono gia’ vicino alla portiera aperta. Lo sforzo per mettere me stesso e i miei bagagli giu’ dal treno attraverso i ripidi scalini dura poco. Eccomi a terra. Mi giro intorno e vedo altri treni verdi su altri binari e molta gente qua e la’ tutta incappucciata si muove frettolosamente.
Sento improvvisamente uno spiffero di aria gelida che mi percorre tutto il corpo. Sono i –15 di Tjumen’. Mi ero imbesuito a fissare il treno che lentamente riprendeva la sua strada, pensando alla gente che ancora e’ su e che prosegue, invidiandola un po’ nel mio intimo. Abakan – penso – e’ ancora troppo lontana.
…E mi ero dimenticato di allacciarmi la mia pesante giacca di montone.
Iniziava cosi’ la mia permanenza a Tjumen’, una citta’ della “vera” Russia.

gringox



Del viaggio successivo, quello dell'inverno 2007-2008 mi è rimasta solo una foto, emblematica e rappresentativa di quello che allora era il mio stato d'animo e della voglia di sognare e di viaggiare...
Non ricordo dove l'avessi scattata; forse alla stazione di Kirov, o Ekaterinburg...o ero già a Tjumen'. Sta di fatto che trovarmi nel binario di fronte il "vostok" (chissà se esiste ancora oggi) e leggere quel mitico cartello MOSCA - PJONGHIANG (Corea del Nord), mi aveva fatto venire i brividi...


 sognando_un_p_29_12_07_1489768256_688125


Che ricordi, mamma mia


Gringox
 




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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Del viaggio successivo, quello dell'inverno 2007-2008 mi è rimasta solo una foto, emblematica e rappresentativa di quello che allora era il mio stato d'animo e della voglia di sognare e di viaggiare...
Non ricordo dove l'avessi scattata; forse alla stazione di Kirov, o Ekaterinburg...o ero già a Tjumen'. Sta di fatto che trovarmi nel binario di fronte il "vostok" (chissà se esiste ancora oggi) e leggere quel mitico cartello MOSCA - PJONGHIANG (Corea del Nord), mi aveva fatto venire i brividi...


 sognando_un_p_29_12_07_1489768256_688125


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Gringox


Ciao Gringox! Senza dubbio potresti lanciare un libro, qualcosa tipo di "appunti di un viaggiatore"  
 



 
akphantom Invia Messaggio Privato ICQ
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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
n4italia ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Io ho avuto la fortuna di poter fare la Transiberiana fino a Irkutsk, ma non mi dispiacerebbe fare qualche altra esperienza del genere.

In effetti, col suocero, stiamo fantasticando (per il momento, almeno...) una volta o l'altra di tornare a Irkutsk in aereo, fare il resto della linea ferroviaria fino a Vladivostok e poi proseguire come si può per la Kamchatka...: chissà...  


Com'è noto la natura della Kamchatka è molto bella: ci sono montagni, volcani, dei geyser... E' abbastanza vergine. Ma come raggiungere tutti questi posti? Credo che andrebbe bene viaggiare in Jeep con una tenda. Anche sarebbe bene prendere in affitto un elicottero per vedere tutto di sopra... Ci sono diversi escursioni: a piedi, in barca, in elicottero, in macchina. Hai una buona idea!
 



 
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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
Molto bello l'inizio con la mia seconda casa
 




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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
sorrento76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Molto bello l'inizio con la mia seconda casa


Uè Sorrento grazie oggi ti ricordo a te e agli altri che oggi c'è la seconda uscita....con Maxovich....ancora qualche ora e sarà on-line....
 




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"La felicità è come una farfalla: se l'insegui non riesci mai a prenderla,
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Butterfly77 Invia Messaggio Privato HomePage Skype
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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
Grazie per il promemoria
 




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sorrento76 Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
scusate

ma non si potrebbe mettere le uscite  del topic in prima pagina?

altrimenti risulta difficile andare a leggere tra risposte varie e offopic


anche perche penso questo topic potrebbe arrivare ad avere molte pagine
 




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icipo76 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Viaggiando Per La Transiberiana 
 
icipo76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
scusate

ma non si potrebbe mettere le uscite  del topic in prima pagina?

altrimenti risulta difficile andare a leggere tra risposte varie e offopic


anche perche penso questo topic potrebbe arrivare ad avere molte pagine



Per la prima pagina non saprei cosa dire..., probabilmente è possibile ma richiede l'intervento di un amministratore.

Io scorporerei la cosa in due topic: uno solo per le uscite e uno "di supporto", per commenti, risposte, offtopic, ecc.

Se Butterfly apre un topic ad hoc, poi posso io stesso spostare i singoli post che sarà necessario spostare.
 




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Messaggio Re: Discussione Su "Viaggiando Per La Transiberiana" 
 
L'introduzione e le due "tappe" uscite finora sono state spostate nell'altro topic, che rimarrà quello relativo alle sole uscite della rubrica.

Su questo possiamo tenere i commenti, le domande e tutto il resto.
 




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Ultima modifica di n4italia il 27 Marzo 2017, 21:12, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Discussione Su: "Viaggiando Per La Transiberiana" 
 
ottimo !  
 




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icipo76 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Discussione Su: "Viaggiando Per La Transiberiana" 
 
WILLOWMASK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Quanto affetto che porto per questa città.........
Credo che se la vivi per qualche mese, poi non riesci piu' a togliertela dal cuore.
A me è successo così.


Willow


Come ha già scritto il Colonnello a tutti coloro che desiderano commentare la mia rubrica come te Willow lasciamo il topic in alto solo per le uscite mentre per commenti, suggerimenti o altro ancora questo topic aperto a suo tempo come ha suggerito giustamente Icipo nel suo intervento....
 




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Butterfly77 Invia Messaggio Privato HomePage Skype
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Messaggio Re: Discussione Su: "Viaggiando Per La Transiberiana" 
 
Maxovich, il tuo racconto su Niznij Novgorod è interessante, sopratutto quelli indicazioni dove recarsi sulla via Rozdestvenskaja. Bravo!

Butterfly, perchè non fai le immagini più grande da vedere? Quando le clicco non si aprono in proporzioni normali.
 



 
akphantom Invia Messaggio Privato ICQ
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Messaggio Re: Discussione Su: "Viaggiando Per La Transiberiana" 
 
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
WILLOWMASK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Quanto affetto che porto per questa città.........
Credo che se la vivi per qualche mese, poi non riesci piu' a togliertela dal cuore.
A me è successo così.


Willow


Come ha già scritto il Colonnello a tutti coloro che desiderano commentare la mia rubrica come te Willow lasciamo il topic in alto solo per le uscite mentre per commenti, suggerimenti o altro ancora questo topic aperto a suo tempo come ha suggerito giustamente Icipo nel suo intervento....


e' un bel topic fatto molto bene complimenti

per i commenti penso che i moderatori possono trasferire i topic senza problemi
 




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icipo76 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Discussione Su: "Viaggiando Per La Transiberiana" 
 
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
WILLOWMASK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Quanto affetto che porto per questa città.........
Credo che se la vivi per qualche mese, poi non riesci piu' a togliertela dal cuore.
A me è successo così.


Willow


Come ha già scritto il Colonnello a tutti coloro che desiderano commentare la mia rubrica come te Willow lasciamo il topic in alto solo per le uscite mentre per commenti, suggerimenti o altro ancora questo topic aperto a suo tempo come ha suggerito giustamente Icipo nel suo intervento....


Pardon.......  
 




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Messaggio Re: Discussione Su: "Viaggiando Per La Transiberiana" 
 
icipo76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
WILLOWMASK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Quanto affetto che porto per questa città.........
Credo che se la vivi per qualche mese, poi non riesci piu' a togliertela dal cuore.
A me è successo così.


Willow


Come ha già scritto il Colonnello a tutti coloro che desiderano commentare la mia rubrica come te Willow lasciamo il topic in alto solo per le uscite mentre per commenti, suggerimenti o altro ancora questo topic aperto a suo tempo come ha suggerito giustamente Icipo nel suo intervento....


e' un bel topic fatto molto bene complimenti

per i commenti penso che i moderatori possono trasferire i topic senza problemi



Sono contenta Icipo che il topic ti piaccia, se vuoi partecipare ad una uscita dimmelo che posso inserirti in una delle uscite mancanti.... .....   


WILLOWMASK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Butterfly77 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
WILLOWMASK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Quanto affetto che porto per questa città.........
Credo che se la vivi per qualche mese, poi non riesci piu' a togliertela dal cuore.
A me è successo così.


Willow


Come ha già scritto il Colonnello a tutti coloro che desiderano commentare la mia rubrica come te Willow lasciamo il topic in alto solo per le uscite mentre per commenti, suggerimenti o altro ancora questo topic aperto a suo tempo come ha suggerito giustamente Icipo nel suo intervento....


Pardon.......  


Nulla Willow pensavo lo avessi visto comunque la nostra discussione continua qui....
 




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Amo viaggiare fino a conoscere la cultura di un popolo

***ISTANBUL NEL CUORE***


"La felicità è come una farfalla: se l'insegui non riesci mai a prenderla,
ma se ti metti tranquillo può anche posarsi su di te."

Nathaniel Hawthorne
 
Butterfly77 Invia Messaggio Privato HomePage Skype
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Messaggio Re: Discussione Su: "Viaggiando Per La Transiberiana" 
 
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Maxovich, il tuo racconto su Niznij Novgorod è interessante, sopratutto quelli indicazioni dove recarsi sulla via Rozdestvenskaja. Bravo!

Butterfly, perchè non fai le immagini più grande da vedere? Quando le clicco non si aprono in proporzioni normali.


Grazie, ma non è tutto merito mio ho scopiazzato da varie fonti   . Avrei voluto scrivere molto di più ma essendo tappa di un lungo viaggio ho preferito non dilungarmi troppo.

@Willow, dai organizza un viaggietto a Nizhny Novgorod e facciamo шашлы́к in dacia  
 



 
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