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GRINGOX d'UCRAINA
Autore Messaggio
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
Io adesso mi sto mangiando fette di pane con burro e caviale rosso  
 



 
Batir Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
ma certo che ho capito  

sicuramente al mare non trovare il pesce e' strano

volevo solo dire che la carne di montone allo stato brado
che vive sulle coste e' la piu' buona che c'e' per via del sale

in italia non e' sicuramente presente come cucina nelle localita' di mare
ma nei paesi come francia , olanda e gran bretagna e' molto rinomata
 




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icipo76 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Irina ha scritto: [Visualizza Messaggio]
mi sembra strano che non sapevi che siete solo voi, italiani ad amare i molluschi, insieme con i francesi e forse, giapponesi. Gli altri popoli non vanno matti per vari tipi di "pesce": in Italia si chiamano pesci anche i molluschi.

Io li mangerei solo se non avessi mangiato per una settimana e solo se non ci fosse niente altro di commestibile... Insomma... per me è come mangiare scarafaggi o  lombrichi, gli animali non tossici e in teoria commestibili....

Per cui non prendetevela con noi, se non trovate tanta scelta di pesce, se potete invece, andate a pescare voi stessi - è praticamente l'unico modo per avere il pesce fresco da noi

P.S. non sapevo che i molluschi rapana si mangiano


A dire il varo cara Irina i russi negli ultimi anni hanno imparato ad amare molto i moreprodukty compresi i molluschi e ti dirò che sono pochi i russi che oggi non mangiano il pesce o questi moreprodukty...forse a te non piacciono; ma stai tranquilla che sei un caso strano!!

Io poi non me la prendo se non trovo la scelta di pesce. Se non ti è piaciuto il mio racconto o non hai capito spesso l'ironia stilistica che lo contraddistingue, mi dispiace...a me fa semplicemente sorridere, che in riva al mare ti servano carne di montone e non pesce..tutto qui!!! Ma mica mi offendo!!    Poii cmq il pesce l'ho trovato lo stesso e mangiato. Ed era buono.

I rapany si mangiano eccome e sono buonissimi....Irina ma dove vivi!!!  

Ciao,

Gringox


Si, oggi i molluschi e i crostacei, il sushi e roba simile vanno di moda e anche costano molto... Ma sai, anche i tacchi alti sono sempre di moda, ciò non significa che sono comodi....

E poi, perché pensi che il racconto non mi è piaciuto? Mi piacciono sempre i tuoi racconti, sei molto eloquente, sai,  potresti fare lo scrittore o il giornalista, dico sul serio.
 



 
Irina Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
Irina ha scritto: [Visualizza Messaggio]
mi sembra strano che non sapevi che siete solo voi, italiani ad amare i molluschi, insieme con i francesi e forse, giapponesi. Gli altri popoli non vanno matti per vari tipi di "pesce": in Italia si chiamano pesci anche i molluschi.

Io li mangerei solo se non avessi mangiato per una settimana e solo se non ci fosse niente altro di commestibile... Insomma... per me è come mangiare scarafaggi o  lombrichi, gli animali non tossici e in teoria commestibili....


Peccato che non abbiamo il mare qui  

Comunque anche i tedeschi, quando li vedo negli alberghi al mare, ci danno dentro mica male  
 




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marco63 Invia Messaggio Privato ICQ
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
Come foi non avete il mare in Sfizzera?     (pero' avete l'emmental e il lindt)  
 



 
Batir Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
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marco63 Invia Messaggio Privato ICQ
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
La Svizzera... ci andavo sempre da piccolo, sono stato tantissime volte a Lugano tra gli anni 80 e i 90, poi nel 98 a Vevey (dove c'e la statua del comico li... adesso non mi viene in mente.. cio un lapsus.. non sto bene) poi a Losanna e in un'altra citta' che non mi ricordo il nome adsso nel 2006
 



 
Batir Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
Charlie Chaplin abitava li

Anche io sono stato 3 anni a Losanna. Ero ancora giovane e brutto allora  
 




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marco63 Invia Messaggio Privato ICQ
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
bravo Gringoooox!! ho una voglia di tornare in terra ucraina! e mi piacerebbe un sacco vedere altri posti!
 




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Blog: shareefa.ilbello.com
 
varvara87 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
bravo Gringoooox!! ottimi sia il racconto che le foto!! ahahah
ho una voglia di tornare in terra ucraina! e mi piacerebbe un sacco vedere altri posti!
 




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Blog: shareefa.ilbello.com
 
varvara87 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
varvara87 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
bravo Gringoooox!! ottimi sia il racconto che le foto!! ahahah
ho una voglia di tornare in terra ucraina! e mi piacerebbe un sacco vedere altri posti!


Varvaruccia ciao,

intanto ci vediamo al raduno sabato!!!

Irina ciao anche a te. Grazie del tuo pensiero.

Ciao,

Gringox
 




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Russia Italy Forum
 
gringox Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
La “mia” Ucraina non finisce mai di stupirmi! Sono reduce da un finesettimana “esplorativo” che mi ha catapultato in un ambiente naturale assolutamente intatto e incredibilmente puro, lasciandomi sensazioni e ricordi bellissimi e forti. Questa volta sono stato nella Bessarabia meridionale (Odesskaja oblast’) – Бессарабия (Одесская обл.) e precisamente nella Riserva naturale del delta del Danubio – Дунайский биосферный заповедник.

Arrivare a Vylkovo (Вилково) in macchina è un’impresa. Gli ultimi 55 km di strada, dopo la deviazione dalla “trassa” principale Odessa-Ismail, sono uno stillicidio di buche di varie dimensioni, di voragini spaccamacchine più o meno profonde che ti costringono ad andare a 30 km all’ora e non di più. Credo di intendermene abbastanza di strade ucraine (sono 6 anni che le bazzico per lavoro!), ma negli ultimi anni un tratto così devastato non ricordo di averlo più incontrato in altre zone del Paese! Ai lati della strada una campagna verde dove si alternano vigneti, frumento, granoturco, fagioli, girasoli e paludi con canneti. Pochissime zone abitate, se si escludono un paio di villaggetti semiabbandonati e un paio di stazioni di benzina fatiscenti. Dopo più di un’ora finalmente giungo a Vylkovo.


ponticello_legno


vita_sul_fiume

La barchetta come mezzo di trasporto cittadino.


fiori

In alcuni canali si possono trovare questi bellissimi fiori acquatici.


Un paese di 10.000 anime, sull’estrema propaggine meridionale della Bessarabia ucraina, lungo la sponda sinistra del Danubio. Qui finisce la strada fatta di asfalto e cominciano i canali, chiamati da queste parti “jerik” (ерик). Sì, perché questo paese è noto – anche se, a dir la verità non sono poi molti quelli che lo sanno! – come la “Venezia d’Ucraina”. Certo è improponibile il paragone con la “vera” Venezia italica, l’unica, l’ineguagliabile, l’aristocratica… questo è un normalissimo paese della campagna ucraina, se non fosse per la peculiarità dei canali che gli hanno appunto regalato quel soprannome. È forse l’odore, il colore verdognolo dell’acqua dei canali, le passerelle di legno e i ponticelli che collegano le case tra loro e più in generale la vita che si incentra sull’acqua, a ricordare vagamente la Serenissima.

Nel piccolo ma nuovo e carino hotel (non c’è manco l’ombra di un turista!) che non poteva altro che chiamarsi “Venetsja” riesco in qualche modo ad accordarmi per l’escursione sul Danubio, per il giorno seguente. Non voglio rivolgermi alle agenzie che propongono tour organizzati; preferisco gestirmela da solo, come piace a me… e così, chiedendo qua e là, arrivo a conoscere Gennadij, colui che ci guiderà sul fiume.


casa_genna


verso_il_danubio


Un brivido di gioia mi assale poco dopo che la stretta ed allungata barchetta di legno (che qui chiamano “chajka” – чайка – “gabbiano”) salpa dal piccolo pontile della casa di Gennadij mentre le braccia si alzano per salutare la moglie e la figlioletta che rimangono in casa; gesti che si ripetono ogni volta che qualche turista curioso si rivolge a lui per l’escursione.
La brezza accarezza i capelli e il sole inizia a farsi sentire, mentre imbocchiamo il canale che ci conduce al Danubio.


nave_su_danubio


Sono nel delta del Danubio! Mentre navighiamo vedo l’altra sponda verde, che pare disabitata, quella rumena, e una nave mercantile dirigersi verso nord, e la mia mente inizia a navigare pure lei, a ritroso, risalendo queste acque e rivedendo le grandi città che sono bagnate da questo meraviglioso ed imponente fiume che attraversa mezza Europa dell’est: Vienna, Budapest, Belgrado…città che io conosco e sui quali ponti ho camminato, ammirando dall’alto questo fiume. Un fiume lungo ben 2900 km di lunghezza che dalla Foresta Nera tedesca scende fino a qui attraversando ben 9 stati europei (Germania, Austria, Slovacchia, Croazia, Serbia, Ungheria, Romania, Bulgaria e Ucraina). Ed ora sono qui, alla sua foce, e sto per gettami nel Mar Nero insieme a queste acque, per una volta nella vita! E sale l’emozione…


in_navigazione


Lasciamo il ramo principale e viriamo a sinistra, imboccando un canale abbastanza largo, ai lati vedo casette in muratura e legno, ognuna che dà sulla sponda e col proprio piccolo pontile di legno sgangherato. Intorno a queste casette segni di vita confermano che esse sono abitate, si intravedono degli orti, delle gallinelle scorrazzare su e giù, ogni tanto si sente qualche cane abbaiare e poi tante piante da frutto, soprattutto ciliegi e piccoli appezzamenti di viti. Gennadij ci dice che questa gente vive in modo praticamente primitivo: senza energia elettrica né acqua potabile, né fognature. Ed in effetti noto che mancano sia i tralicci dell’elettricità, sia condutture e tubature per gas o acqua. Incredibile! Tra l’altro qui praticamente non funzionano neanche i cellulari; ogni tanto c’è rete e ogni tanto scompare: quei furbacchioni di rumeni – racconta Genna – riescono ad inserirsi nella rete ucraina e parlare gratis! Rimangono qui gli anziani, mentre i giovani di queste famiglie se ne vanno sulla terra ferma, a Odessa, a Kiev o in altre città per studiare e per cercare fortuna.


casa_pescatore_1


seccare_i_pesci

Gabbia per seccare il pesce.


Ad un certo punto accostiamo presso una di queste case, si avvicina a noi un uomo dall’età imprecisata, sembra giovane, ma allo stesso tempo porta malissimo la sua età, con quattro denti d’oro in bocca e vestiti strappati addosso, ma simpatico e socievole. Scendiamo dalla barchetta, gli consegnamo un sacchettino di cibaria (del pane, latte e qualcos’altro), scambiamo due chiacchiere con lui, io faccio un paio di fotografie e poi ci rimettiamo in moto verso sud. È un pescatore, ha la casa anche in paese, a Vylkovo, ma vive per lo più qui sell’isola dove si dedica alla pesca e agli orti.


vino


Sulle staccionate intorno alle casette spesso è appeso il cartello “vino” (вино): chi abita questa casa produce vino e lo vende. E Gennadij simpaticamente scherza dicendo che quella scritta “в.и.н.о” (vino) è una parola in codice; essa in realtà ci indica: “вот и наша остановка!” (“ecco la nostra fermata!”); oppure, leggendo la parola al contrario, ovvero “онив”, si tratta di un invito gentile da parte del padrone di casa a fermarsi per bere un bicchiere di vino: “остановись несчастный и выпей!” (“fermati, sfortunato, e bevi!”).
Chiedo a Gennadij se sia possibile trascorrere qualche giorno su una di queste isole nel totale distacco dalla civiltà; mi risponde che basta accordarsi in anticipo e lui può trovare una sistemazione. Ad organizzarsi per tempo poi è possibile mettersi d’accordo coi pescatori e farsi preparare una grigliata di pesce fresco con tutte le varietà di pesce che qui si pescano e degustare un tipo di uhà (уха) che si prepara con i pesci della zona, che è diversa dalla zuppa di pesce classica che si conosce in Russia. Sarà per la prossima volta sicuramente…

Da Vylkovo al c.d. “km 0” (il punto finale in cui le acque del Danubio si mischiano con quelle del mare), ci sono ben 18 km di navigazione. Ad un certo punto la vegetazione improvvisamente cambia.


verso_il_delta


Ci lasciamo alle spalle gli isolotti con le casette e la vegetazione varia e folta, e si apre l’immenso canneto a perdita d’occhio. Stiamo entrando nel vero e proprio parco naturale del delta del Danubio (Дунайский биосферный заповедник). Sopra le nostre teste uccelli bianchi e neri volteggiano nel cielo azzurro e intanto sono sempre più preso a darmi sberle su tutto il corpo per scacciare quei fastidiosissimi e perniciosi mosconi che punzecchiano la mia pelle! Ma non mi rimetto la maglietta, mi voglio godere la brezza e il sole più che posso, anche sopportando quegli insetti malefici…

Mentre navighiamo Genna, come un fiume in piena, racconta curiosità e aneddoti, insomma di tutto e di più su questa parte di Ucraina. Parla di Vylkovo, dice che in tutto il paese ci sono solo 300 macchine (anche se a me è parso che ce ne fossero ancora meno) e 3000 barchette poiché la gente preferisce utilizzare questo mezzo di trasporto, più consono alla realtà locale rispetto alla macchina. E ci sono famiglie che hanno anche più di una “chajka”! Parla del “melting pot” di gruppi etnici che vivono qui: la stragrande maggioranza della popolazione è russa, poi ci sono ucraini, bulgari, qualche rumeno; ma i gruppi più particolari sono i Gaugazi e i Lipovani (Липованы). I primi sono turchi cristianizzati ortodossi, di origini bulgare che finirono in Bessarabia quando la Russia sconfisse la Turchia nella guerra russo-turca del 1806-1812; questi parlano una lingua strana, un misto di turco e russo, e vivono soprattutto in Moldavia (appunto nella loro piccola repubblica autonoma di Gaugazia), ma parecchie unità si trovano anche a Vylkovo e in Bessarabia.


icone_lipovane

Antiche icone lipovane su un’isola del delta del Danubio.


I Lipovani, i “vecchi credenti” ortodossi (старообрядцы), coloro che si fanno il segno della croce con due dita (e non con tre come gli ortodossi “classici”) perché – dicono – Gesù impartiva la sua benedizione con due dita; perseguitati da Pietro il Grande per non essersi adattati alle riforme religiose del XVIII sec., furono esiliati da queste parti lungo il Danubio e da allora vivono qui. La chiesetta di San Nicola a Vylkovo è una chiesa lipovana. La Bessarabia meridionale in effetti fu terra dell’Impero Ottomano, e poi di quello russo, fino ad essere inclusa nella Romania nel periodo tra le due guerre mondiali e poi finire nell’Urss ed ora nell’Ucraina; ed ecco che si spiega questo miscuglio di etnie. È curioso come ancora oggi siano rimasti al di là del fiume, in terra oggi rumena, tre villaggetti russi, dove la gente tuttora parla in russo…

Gennadij poi racconta della sua vita che, a parte una parentesi di lavoro dai parenti a Krasnoyarsk, è sempre stata legata a questo angolo di mondo.
Parla della flora e della fauna che abitano questa terra… insomma questa è la patria per pescatori, ornitologi, naturalisti. Ci sono talmente tanti tipi di pesci e uccelli e piante che manco lui sa chiamarli tutti per nome. Tra le piante che riconosco vedo i salici e i pioppi. Racconta a questo proposito di un aneddoto risalente a qualche tempo fa, quando chissà come e da dove siano spuntati, in questi canali del delta sono stati pescati degli storioni (beluga e sevruga) tipici pesci del Mar Caspio e ci hanno pure ricavato del prezioso caviale nero. Altri pesci che si trovano in abbondanti quantità sono i carassi, le carpe, le anguille, i pesci gatto, la “mitica” aringa del Danubio (дунайская селедка).


uccelli


La specie di uccelli più famosa che si può incontrare sono i pellicani bianchi; anzi si dice che qui viva la più grande comunità di pellicani del mondo in pianta stabile. Occorre un pò di fortuna per vederli da vicino, io sono riuscito a scorgerli in lontananza, intravedendo i loro becconi gialli; più semplice invece incontrare e sentirne il cacofonico starnazzare cigni, sterne, cormorani, oche ed anatre selvatiche e quei grossi uccelli neri di cui ho già scordato il nome, che possono gettarsi in acqua per cacciare le prede e restare sott’acqua anche fino a 40 secondi. Oltre ovviamente a gabbiani e avvoltoi.


km_0


io_e_km_0


cartello_riserva_naturale


Eccoci al “Km 0”: una grande emozione toccare con mano questo curioso monumento, tanto per cambiare di eredità sovietica, che segna il momento in cui le acque del Danubio, dopo ben 2900 km entrano e si confondono con quelle del Mar Nero. Giusto per togliermi la soddisfazione di averlo fatto al “Km 0”, approfittando del caldo, mi butto in acqua e mi faccio un bel bagno: l’acqua in questo punto non è né completamente dolce né ancora salata.

Rientrati a casa, non ci lasciamo ancora con Gennadi. Non si può rifiutare l’invito a degustare un pò di suo fresco vino rosso. Bere il vino da queste parti può essere un’esperienza pericolosa. Si tratta di un vino fresco, giovane, secco (non dolciastro come quello della Crimea), dal colore rosso rubino, morbido e dal leggero retrogusto di fragola, poiché l’uva ricorda un pò la nostra uva fragola. Insomma un vino che apparentemente ha la gradazione del nostro novello (12° circa). Giusto per la cronaca qui lo chiamano novak (новак, новочек) e lo producono per sé praticamente tutte le famiglie. Per l’uso quotidiano lo conservano in secchi e lo versano nel bicchiere con un mestolo. Il bicchiere – che poi è il bicchiere per l’acqua e non il calice per il vino – te lo riempiono fino all’orlo; poi si beve a sorsi grossi, quasi come se si stesse bevendo acqua o un succo, e in breve zacchete, ti sei già scolato il primo bicchiere, quasi senza accorgerti. Ovviamente si prosegue, ti versano il secondo, poi il terzo… questa usanza mi ricorda tra l’altro il Caucaso, la Georgia in particolare, anche lì bevevano il vino come se fosse acqua. Il risultato: in pochi minuti la testa inizia a girare, anzi, come dicono da queste parti, la testa continua a pensare e a ragionare, ma le gambe pian piano diventano pesanti fino a non riuscire a muoversi, a camminare (голова соображает а ноги не ходят…). Poi come d’incanto, dopo un paio d’ore, la sbornia passa e resta il bel ricordo della simpatica bevuta in compagnia. Sarà forse l’aria del Danubio, ma giuro che capita proprio così!

Finisce così un’altra mitica avventura del Gringox d’Ucraina! Prima di salutarci con Gennadij e con la sua famiglia (e di saldargli il conto di ben 850 grn. per l’escursione, che tra tutto è durata quasi una giornata intera!), gli compro una bottiglia di quell’ottimo “novak”, così che una volta rientrato a Kiev, degustandolo, possa ricordarmi di lui e di questo angolo di paradiso, dove sono sicuro di tornare ancora…


Gringox
 




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Russia Italy Forum
 
gringox Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
complimenti !!

bellissimo come sempre !!
grazie che ci delizi di report cosi poco turistici ma interessantisimi e intensi
che ci fanno conoscere realta' altrimenti sconosciute

mi ha colpito in particolare la gente che vive di pesca e agricoltura
senza nessun supporto tecnologico come telefono, elettricita' ecc. come nel 1900
ma chissa' nella loro semplicita' forse stanno meglio loro di noi  
 




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icipo76 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
va che trattiene la panza nella foto...
 



 
alandd2001 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
complimento interessantissimo reportage....noto come tu Gringox e Aandd vi state ucrainizzando e io a mia volta mi sto attartarando  
 



 
Batir Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
alandd2001 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
va che trattiene la panza nella foto...


Ma va a ciapà i rat!!   Un bronzo di riace direi, e che bronzo...heheh  

Gringox
 




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gringox Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
Batir ha scritto: [Visualizza Messaggio]
complimento interessantissimo reportage....noto come tu Gringox e Aandd vi state ucrainizzando e io a mia volta mi sto attartarando  



Grazie caro. Più che ucrainizzazione, la mia è una "conquista dell'Ucraina" per scoprire ogni angolo remoto di questo grande Paese...

Gringox
 




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gringox Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
Gringaccio, ma tu sei glabro di natura oppure ti fai epilare da qualche bella estetista ucraina?  
 




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скоро свободы я достигну
 
19giorgio87 Invia Messaggio Privato MSN Live Skype
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
19giorgio87 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Gringaccio, ma tu sei glabro di natura oppure ti fai epilare da qualche bella estetista ucraina?  



...chiaramente la seconda ipotesi, hehehe...   

Gringox
 




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Russia Italy Forum
 
gringox Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: GRINGOX D'UCRAINA 
 
Molto bello davvero, complimenti!

p.s. intendo il reportage ed il luogo......  
 




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invernorosso
L'essenziale è invisibile agli occhi.
 
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