In questo percorso descrittivo, che ci porterà ad una descrizione minuziosa della città in tutti i suoi aspetti, chiedo agli utenti di inserire qualsiasi informazione in loro possesso, corredata anche da foto (potete inviarmele via mail o inserirle nell'album fotografico o linkarci il sito dove poter reperire il materiale), la cosa importante poi per la sintesi finale del lavoro è che in ogni post dell'utente si tocchi un unico tema per volta, in modo da poter organizzare il lavoro finale con più facilità.
Utilizzeremo il formato pdf per la guida finale, un formato leggero e leggibile per tutti gli utenti. Sono ammessi tutti i settori della vita della città, e qualora ce ne fosse richiesta, si potranno approfondire i campi non ancora toccati.
Vi auguro buona lettura e buona partecipazione al progetto.

Ekaterinburg è una delle città più grandi e belle in Russia.
È situata ai confini tra Europa e Asia, nel bel mezzo dei monti Urali. In principio fu costruita come capitale mineraria delle estrazioni e del campo metallurgico e da queste caratteristiche è derivato il suo simbolo.
La ruota, dipinta sul primo timbro del lavoro di Ekaterinburg fu il primo simbolo di Ekaterinburg.

Nel 1781 l’imperatrice Ekaterina diede a Ekaterinburg il nome ed Ekaterina II assegnò lo status di città.
Il 17 luglio del 1783 Ekaterina II approvò il simbolo ufficiale di Ekaterinburg. Nel 1783 Ekaterinburg divenne la prima città della regione di Perm.
Il simbolo di Ekaterinburg va osservato nel seguente modo: “C’erano i simboli di Perm nella parte superiore dell’emblema; nella parte inferiore – campo verde – erano rappresentate la fornace per fondere l’argento e la miniera”. Insieme all’emblema di Ekaterinburg furono decisi i tredici stemmi della regione di Perm, compresa la città di Perm. Furono tutte realizzate nella stessa gamma di colore, caratterizzante la regione di Perm.
Secondo la tradizione gli emblemi Uyezd erano divise in due parti. Nel campo rosso superiore era rappresentata una pecora d’argento, sulla cui schiena era collocato il vangelo e sopra una croce d’argento.

Nel 1924 ad Ekaterinburg fu dato un nuovo nome – Sverdlovsk in onore del capo del partito Bolscevico. Nel 1973 Sverdlovsk ebbe un suo proprio simbolo: nella parte centrale su campo argento era raffigurato il muro rosso scuro del lavoro di Ekaterinburg, su esso c’era la ruota di ingranaggio ed una striscia verticale blu (il simbolo del fiume Iset).
Sopra la striscia c’erano gli atomi dell’oro. A destra della striscia era raffigurata uno zibellino in piedi, che guarda a sinistra (il marchio della fabbrica di Demidovs), e alla sinistra – una lucertola, che guarda a destra (che simboleggia le storie di P.P. Bazhov).

Nel settembre del 1991, a Sverdlovsk fu ridato il suo storico nome di Ekaterinburg. Gli emblemi odierni di Yekaterinburg furono ufficialmente approvate dall’araldica di stato e assegnate al presidente del RF nel 1995. La parte superiore del simbolo somiglia ad una fortezza, così come era in principio. La striscia blu-cielo ondulata, situata nella parte inferiore simboleggia il fiume Iset, che collega la storia con i giorni nostri, Europa e Asia.
La lucertola è uno dei simboli dell’Europa, lo zibellino quello dell’Asia. E per di più, lo zibellino era una qualità di metallo degli Urali già dal tempo di Demidovs. Gli animali che sono in piedi dietro lo stemma, hanno le loro mascelle fuori e mostrano i denti. Tale rappresentazione di violenza può essere spiegata – sono a guardia della città.
Il fiocco d’oro, nella parte più in basso dell’emblema simboleggia che Ekaterinburg è la capitale di uno dei più importanti centri amministrativi, finanziari, industriali, scientifici, culturali e di trasporto della Russia.
