C’è una storia, tramandata dal tempo dei tempi fino a noi, che racconta di due viandanti in pellegrinaggio.
Affamati e stanchi del cammino percorso durante il giorno, essi arrivarono nei pressi di un piccolo e povero villaggio, dove decisero di fermarsi a riposare, a lato della strada.
Uno dei viandanti mise insieme un piccolo fuoco, sul quale pose una grossa pentola, mentre l’altro la riempì d’acqua raccolta nel torrente e vi pose dentro una semplice pietra.
I due uomini si sedettero accanto al fuoco, che ben presto portò ad ebollizione la loro zuppa di pietra.
La scena non sfuggì agli abitanti del villaggio che si domandarono il perché del curioso comportamento dei due stranieri.
Alla fine, diversi abitanti decisero di approfondire la questione e di avvicinare i due viandanti, attaccando bottone con loro.
Di lì a poco si avverti attorno aria di gaiezza, dal momento che i visitatori, che si dimostrarono particolarmente amichevoli, presero a narrare storie di posti e genti che avevano incontrato nel lungo viaggio che li aveva condotti fin lì.
Alla fine un ragazzo chiese ai viandanti: “Perché, spiegatemi, state bollendo una pietra?”
Uno dei viandanti rispose ” Per poter poi mangiare una zuppa di pietra”
“Deve essere terribilmente insipida!” — disse una vecchia — “Ma io ho giusto un cavolo, che gli darà un qualche sapore in più”
“E io ho un pò di carote, che le aggiungeranno un pò di colore” — disse un altro abitante del villaggio.
“Io ho delle patate!”- disse un altro, finché, con il contributo di poco da tanti, un abbondante stufato fu fatto, con il quale il villaggio intero e gli stanchi pellegrini fecero cena. e mentre cenavano, si raccontavano storie, condividevano esperienze e conoscenze, divenendo amici lungo tutta la nottata.
La mattina dopo i due viandanti (che non potevano più essere chiamati “stranieri”) ripresero il loro viaggio, lasciando il villaggio e i suoi abitanti dietro di loro.
Ma gli abitanti non dimenticarono mai né i pellegrini né la lezione che avevano da loro appreso.
Infatti, anche durante le peggiori temperie, il piccolo e povero villaggio prosperò, poiché i suoi abitanti mai dimenticarono come fare “una zuppa di pietra”………..

D.G.

P.S.: liberamente tratta da un racconto dei fratelli Grimm

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Gli intellettuali sono come la mafia. Si uccidono tra di loro.
Woody Allen

Bella, sa molto di "Russia", visti gli ingredienti della zuppa.


Possiamo definirla come la metafora del nostro forum, ognuno di noi mette un ingrediente nella zuppa: chi la saggezza, chi la simpatia, e chi un po' di spensieratezza.

            

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скоро свободы я достигну

Questo per introdurre il menu' che hai ordinato per l'estemporaneo del forum al ristorante?  

19giorgio87 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Bella, sa molto di "Russia", visti gli ingredienti della zuppa.


Possiamo definirla come la metafora del nostro forum, ognuno di noi mette un ingrediente nella zuppa: chi la saggezza, chi la simpatia, e chi un po' di spensieratezza.

            

Si, hai ragione, hai colto nel segno.
Solo che se ti riferisci a Batir il termine "spensieratezza" a volte è un eufemismo  

D.G.

P.S.: oddio anche tu a volte non scherzi...

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Gli intellettuali sono come la mafia. Si uccidono tra di loro.
Woody Allen

    

Lo so, ma senza la zuppa non sarebbe altrettanto buona!  

Gringox dopo questo puoi vedere che anche se sono un birbante,  vi voglio tanto bene!!

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скоро свободы я достигну

Anche io voglio a tutti bene!








(pero spacco i maroni)

Lo spaccamento di maroni è parte di te!noi ti amiamo per questo (almeno io   )

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Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere.

19giorgio87 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Lo so, ma senza la zuppa non sarebbe altrettanto buona!  

Gringox dopo questo puoi vedere che anche se sono un birbante,  vi voglio tanto bene!!

Giorgino caro, siamo tutti un pò birbanti...
Bello il racconto e bella la tua metafora forumistica...

Gringox

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Russia Italy Forum

A dire la verita' la versione russa e' "суп из топора" letteralmente zuppa d'ascia, frase che e' diventata un modo di dire piuttosto comune.

Paka Rago

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B&B San Pietroburgo www.ragoburgo.it

Portale informativo su San Pietroburgo www.visitpietroburgo.com

rago ha scritto: [Visualizza Messaggio]

A dire la verita' la versione russa e' "суп из топора" letteralmente zuppa d'ascia, frase che e' diventata un modo di dire piuttosto comune.

Paka Rago

Vero.

Ed in scandinavia diventa "la minestra col chiodo"

In America durante gli anni della grande depressione la si faceva veramente.
Ovvero c'era l'abitudine di mettere nella casseruola una grande pietra porosa che, quando la minestra veniva fatta con qualche verdura o con qualche pezzo di carne, assorbiva il profumo ed i grassi.
Quando nella pentola non c'era che la pietra questa restituiva un po' di sapore all acqua calda che era sempre meglio di niente.


D.G.

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Gli intellettuali sono come la mafia. Si uccidono tra di loro.
Woody Allen