"Come un alveare a più piani, fumigava e ronzava, e viveva la Città. Superba , nel gelo e nella nebbia sulle colline, sul Dnepr. Per interi giorni, a spirale si levava il fumo dagli innumerevoli camini verso il cielo. Le vie s'annebbiavano di veli di vapore, e scricchiolava la ciclopica neve calpestata. E a cinque, e a sei, e a sette piani si levavano massicce le case. Di giorno le finestre erano nere, ma di notte ardevano in file contro il blu del cielo alto. In lunghe catene, come pietre preziose, a perdita d'occhio brillavano i globi elettrici, appesi in cima ai grigi, lunghi pali ricurvi. Di giorno, con piacevole monotono ronzio sfrecciavano i tram dai rigonfi gialli sedili paglierini di foggia straniera. Di pendio in pendio, con grida, avanzavano i cocchieri, e i colli scuri - pellicce nere, pellicce argentate - rendevano enigmatici e belli i volti delle donne."

una vodka virtuale a chi indovina chi è (è facile)

bella frase, ma non mi ricorda nulla

mmm fammi pensare..

ok (però forse non è così facile ricordarselo così a memoria))

Sholoshov no?

no, più facile (almeno per un italiano)

Bulgakov?

molodez ti devo una vodka)))
è "la guardia bianca"

Uhu!! Che bravi!! Allora facciamo un gioco cosi'? Mettiamo un pezzettino di un libro e dobbiamo indovinare l'autore!!

ufficiofacce ha scritto: [Visualizza Messaggio]

molodez ti devo una vodka)))
è "la guardia bianca"

uhu!!! meglio martini eh:) bianco:) come la guardia:)
e' stato molto interessante giocare! anche se e' difficile riconoscere il pezzo tradotto (visto che non ho letto la guardia bianca:)) ho riconosciuto lo stile pero' vuol dire che la traduzione e' stata fatta molto bene)

va bene vada per il Martini.. chissà se in Russia o in Italia!
La guardia bianca lo leggono in pochi, ma l'atmosfera di Kiev in quel libro è bellissima

va bene ci sto a giocare (tanto non indovino niente) chi mette un pezzo? (ma in italiano o in russo?)

""Per duemila anni l'Italia ha portato in sé un'idea universale capace di riunire il mondo, non una qualunque idea astratta, non la speculazione di una mente di gabinetto, ma un'idea reale, organica, frutto della vita della nazione, frutto della vita del mondo: l'idea dell'unione di tutto il mondo, da principio quella romana antica, poi la papale. I popoli cresciuti e scomparsi in questi due millenni e mezzo in Italia comprendevano che erano i portatori di un 'idea universale, e quando non lo comprendevano, lo sentivano e lo presentivano. La scienza, l'arte, tutto si rivestiva e penetrava di questo significato mondiale. Ammettiamo pure che questa idea mondiale, alla fine, si era logorata, stremata ed esaurita (ma è stato proprio così?) ma che cosa è venuto al suo posto, per che cosa possiamo congratularci con l'Italia, che cosa ha ottenuto di meglio dopo la diplomazia del conte di Cavour? È sorto un piccolo regno dì second'ordine, che ha perduto qualsiasi pretesa di valore mondiale, ... un regno soddisfatto della sua unità, che non significa letteralmente nulla, un'unità meccanica e non spirituale (cioè non l'unità mondiale di una volta) e per di più pieno di debiti non pagati e soprattutto soddisfatto del suo essere un regno di second'ordine. Ecco quel che ne è derivato, ecco la creazione del conte di Cavour!""

Indovinate, indovinate....questo è facile!

Cicerin ha scritto: [Visualizza Messaggio]

""Per duemila anni l'Italia ha portato in sé un'idea universale capace di riunire il mondo, non una qualunque idea astratta, non la speculazione di una mente di gabinetto, ma un'idea reale, organica, frutto della vita della nazione, frutto della vita del mondo: l'idea dell'unione di tutto il mondo, da principio quella romana antica, poi la papale. I popoli cresciuti e scomparsi in questi due millenni e mezzo in Italia comprendevano che erano i portatori di un 'idea universale, e quando non lo comprendevano, lo sentivano e lo presentivano. La scienza, l'arte, tutto si rivestiva e penetrava di questo significato mondiale. Ammettiamo pure che questa idea mondiale, alla fine, si era logorata, stremata ed esaurita (ma è stato proprio così?) ma che cosa è venuto al suo posto, per che cosa possiamo congratularci con l'Italia, che cosa ha ottenuto di meglio dopo la diplomazia del conte di Cavour? È sorto un piccolo regno dì second'ordine, che ha perduto qualsiasi pretesa di valore mondiale, ... un regno soddisfatto della sua unità, che non significa letteralmente nulla, un'unità meccanica e non spirituale (cioè non l'unità mondiale di una volta) e per di più pieno di debiti non pagati e soprattutto soddisfatto del suo essere un regno di second'ordine. Ecco quel che ne è derivato, ecco la creazione del conte di Cavour!""

Indovinate, indovinate....questo è facile!

BOSSI !!!!!

Cicerin ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Indovinate, indovinate....questo è facile!

Mio Dio!!!!!
.....allora è vero che anche i grandi dicono corbellerie!!!!!     

Va be...l'ho scelto un po' fuorviante apposta !!
D'altronde...lo scrittore di cui dovete indovinare il nome non ha goduto in vita della reputazione
di un gran progressista.

Però non paragoniamolo a certi politicanti nostrani...che mi viene la pelle d'oca!

ci penso .. ma mi sa che non lo becco..

Vista l'ingenuità ( a dir poco) delle parole non lo avrei mai indovinato: per fortuna S.Google viene sempre in aiuto!

va bè tramite google l'ho trovato, ma ammetto che non vale

Su, su...senza barare...magari c'è qualcuno che ci arriva da solo..
Alla fine l'opera da cui è tratto il pezzo è famosissima, oltrechè di straordinario valore letterario.

Le parole che paiono ingenue all'uomo moderno non lo sarebbero se contestualizziamo il testo e lo scrittore
nel suo periodo storico e se cerchiamo di immedesimarci nelle sua visione del mondo.
Quando capita, spezzo sempre una lancia in suo favore poichè lo ritengo tra gli scrittori più significativi
di tutti i tempi.

Cicerin ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Le parole che paiono ingenue all'uomo moderno non lo sarebbero se contestualizziamo il testo e lo scrittore

Se iniziamo a contestualizzare anche Calderoli potrebbe essere considerato un genio...