Che storia pazzesca!
Veramente una storia pazzesca che purtroppo non ho mai potuto sentire dal vivo (morì il giorno che nacqui io).
Dai racconti di famiglia so che si fece quasi tutta la ritirata e che fu fatto prigioniero, perchè congelato, poco prima di uscire dalla sacca.. se ne perse ogni notizia e fu registrato, nel 43, come disperso. Era della Divisione di fanteria leggera Torino, oltretutto essendo del CSIR e non dell'ARMIR stava lì dal 41 e non dal 42.
Col tempo in famiglia persero la speranza che fosse vivo e invece era vivo, vegeto e internato in mongolia o giù di lì (tempo fa trovai il nome del campo, che ora non ricordo, ma non sono mai riuscito a localizzarlo esattamente).
Quando fu liberato si incamminò verso l'italia, dai racconti si fermò vari periodi nelle fattorie per lavorare, mangiare e trovare il modo di fare un altro pezzetto di viaggio. In tutto questo era rimasto menomato dopo il congelamento e la testa, beh quella non è mai più tornata come prima.. insomma passo passo se ne tornò in italia e, vai a capire perchè, non avvisò nessuno..
Semplicemente si presentò nel 1950 alla porta di casa, un paesino vicino roma, e la moglie, che ormai lo aveva dato per morto, quasi morì di infarto (mica per battuta, si fece l'ospedale!). Da allora fino alla morte ha fatto il contadino, non ha mai raccontato più di tanto e ha sempre continuato ad usare, nella vita di tutti i giorni, alcune parole di russo (purtroppo non so quali).