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AFGHANISTAN, IN SERATA IL RIMPATRIO DEL MILITARE UCCISO
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Messaggio AFGHANISTAN, IN SERATA IL RIMPATRIO DEL MILITARE UCCISO 
 
Pezzulo, uno dei 100 del fortino di Surobi

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 Il primo maresciallo Giovanni Pezzulo, uno specialista delle attività umanitarie, era distaccato in Afghanistan nella 'Fob' (Forward operating base), la base operativa avanzata di Surobi, ad una trentina di chilometri ad ovest di Kabul, sulla strada per Jalalabad: un vero e proprio 'fortino' presidiato da un centinaio di militari italiani, in una zona considerata nevralgica. Ed anche molto pericolosa. Questo isolato avamposto è retto, a turno, dai militari dello stesso Paese che hanno il comando della missione Isaf nella regione della capitale: adesso, l'Italia. La Fob è attualmente presidiata da uomini del 185/o reggimento della Folgore e da alpini paracadutisti, cioé i 'rangers' di cui fa parte il maresciallo Enrico Mercuri, rimasto solo lievemente ferito. Insieme a loro ci sono i soldati del Cimic, la cooperazione civile-militare: tra questi il maresciallo Pezzulo.

 Il fortino di Surobi è considerato dall'Isaf molto importante perché strategico per il controllo della provincia di Kapisa, dove si trovano gruppi di taleban: quelli che intendono infiltrarsi o compiere attacchi a Kabul sono praticamente costretti a passare per la zona di Surobi. Un'area che viene dunque continuamente pattugliata, anche perché lì si trova una diga con una importante centrale idroelettrica. Ma perché un nucleo Cimic, se da contrastare ci sono infiltrazioni terroristiche? Perché per un efficace controllo del territorio, risponde una fonte militare, è molto importante anche l'attività umanitaria, che si affianca a quella più propriamente operativa e che consente di ottenere la fiducia della popolazione. E' stata proprio la segnalazione di alcuni cittadini, alcuni giorni fa, a consentire ai militari italiani impegnati in un'attività di assistenza umanitaria a scoprire un arsenale con 14 razzi. Tutti efficienti.  


AFGHANISTAN, IN SERATA IL RIMPATRIO DEL MILITARE UCCISO

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E' previsto per questa sera intorno alle 22,30 l'arrivo in Italia del C-130 dell' Aeronautica militare con a bordo la salma del primo maresciallo Giovanni Pezzulo, ucciso ieri in uno scontro a fuoco in Afghanistan. Il maresciallo Enrico Mercuri, ferito nello stesso attacco, sarà rimpatriato invece nel tardo pomeriggio: l'arrivo in Italia dovrebbe avvenire intorno alle 19, sempre con un aereo militare.   Mercuri, originario della provincia di Macerata ed effettivo al reggimento alpini paracadutisti Montecervino di Bolzano, è stato sottoposto a un piccolo intervento alla gamba.

ULTIMO SALUTO A KABUL SOTTO LA NEVE
Sotto la neve l'ultimo saluto al primo maresciallo Giovanni Pezzulo: la cerimonia di commiato al sottufficiale ucciso ieri mentre distribuiva viveri e vestiti in un villaggio del distretto di Surobi, si è svolta poco fa, in modo sobrio, in un hangar dell' aeroporto militare di Kabul. C'erano, commossi, alcuni suoi commilitoni (gli altri gli avevano reso omaggio prima a Camp Invicta, il quartier generale italiano) e i suoi comandanti: il generale Federico Bonato e il colonnello Michele Risi.

C'era l'ambasciatore italiano a Kabul, Ettore Sequi, e c'erano alcuni rappresentanti stranieri di Isaf, la missione della Nato nel cui ambito il maresciallo Pezzulo si occupava di Cimic, la cooperazione civile-militare. Presente tra gli altri anche il vicecomandante della missione di polizia europea Eupol, tenente colonnello dei Carabinieri Nicola Mangialavori. Nella camera ardente allestita all' interno dell' hangar, a ridosso della pista, c'é stato giusto il tempo della benedizione della salma da parte del cappellano del contingente, don Marco Galanti. Qualche minuto di raccoglimento e poi la bara, che era avvolta nel tricolore, è stata portata a spalla per 500 metri lungo la pista, fino al C-130 dell' Aeronautica che questa sera riporterà Pezzulo in Italia.
 
(fonte ansa)

Non aggiungo altro a questa perdita... il silenzio e la meditazione in questi casi devono prevalere sulla rabbia e sulla speculazione politica.
 




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E' inutile discutere con un idiota...prima ti porta al suo livello e poi ti batte per esperienza.

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Andrea
 
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