...e rieccoci a Novgorod...
Il viaggetto e' andato decisamente bene, il tempo ci ha assistito (anche un po' troppo...
ma comunque meglio il caldo piuttosto che la pioggia), e il tutto si e' svolto in maniera decisamente tranquilla e con poche varianti a quanto previsto inizialmente.
Il giorno dell'arrivo a San Pietroburgo, dopo una robusta colazione in un ristorante del Centro Commerciale "Galereja", accanto alla Moskovskij Vokzal, abbiamo fatto una camminata per Nevskij Prospekt e poi - per non ammazzare i suoceri a furia di far chilometri - abbiamo fatto un'escursione sui fiumi e canali della citta' a bordo di un battello. Tornati a pranzo nello stesso locale dove eravamo stati poche ore prima, ci siamo diretti all'appuntamento con la nave al Porto Passeggeri sulla Neva.
Operazioni d'imbarco tranquile e sbrigative, occupazione delle cabine assegnate, un aperitivo di benvenuto sul ponte superiore con saluto e rapide istruzioni da parte del Comandante, prova di allarme e via verso la cena. Nel frattempo la nave ha preso la sua via lungo il fiume, diretta al Ladoga.
La mattina dopo siamo usciti sul nostro ponte, con gia' l'arcipelago di Valaam all'orizzonte. Il tempo di far colazione ed eravamo gia' decisamente in vista della terraferma e un'altra nave ci indicava la via da seguire per entrare in una baia che ospita l'unica banchina di attracco: a questa viene ancorata la prima nave in arrivo e poi tutte le altre le si affiancano, consentendo lo sbarco dei passeggeri con una serie di passerelle da nave a nave fino alla banchina.
Tra le opzioni proposte abbiamo scelto di fare, in mattinata, il giro dell'isola a piedi, con una guida che ci ha raccontato tutto il possibile sulla stessa isola e un po' su tutto l'arcipelago di Valaam. Il suocero aveva un ginocchio alquanto indolenzito quindi, fornitolo di uno dei bastoncini da nordic walking che la suocera si porta sempre appresso, mi sono messo al suo fianco e l'ho accompagnato un po' per tutto il percorso. Percorso di circa 6-7 km, durante i quali abbiamo fatto alcune diversioni per raggiungere i punti dai quali si vede il lago e dove si puo' scendere fino a riva, abbiamo visitato i resti di una vecchia fortificazione militare finlandese ormai parzialmente crollata e alla quale non si puo' accedere per il pericolo di ulteriori crolli, e quasi tutti i partecipanti hanno scambiato qualche parola con la guida chiedendo i ragguagli che maggiormente interessavano a ognuno. Inutile dire che sono quasi subito diventato la "star" della situazione, in quanto mi sono trovato ad essere - oltre che italiano - l'unico straniero di tutta la compagnia e una volta di piu' ho potuto percepire quell'amore speciale che i russi nutrono per il nostro Paese.
Nel pomeriggio, trasferimento su un piccolo traghetto e visita al Valaamskij Monastir, imponente nella sua isoletta. Contrariamente a quanto ci si possa aspettare, abbiamo incontrato diverse auto e alcuni camion/furgoni. Tra me e me pensavo "a che gli serve la macchina su un'isoletta lunga si' e no 15 chilometri e larga 7...?...". Poi col suocero facevamo una considerazione: "la gente che vive qui' avra', come nel resto della Russia, la casa e la dacia? E anche se hanno la dacia, andranno al massimo da un'isola all'altra, ma rimangono sempre a Valaam...
".
Un peccato che nella parte interna del monastero ci sia stato raccomdato di non fotografare gl'interni e - ancor maggiormente - i monaci presenti. L'interno comprende due chiese, una al pianterrreno e l'altra al primo piano (oppure, alla russa, una al primo piano e l'altra al secondo). Credo che non ci sia un solo centimetro quadrato che non sia decorato in qualche modo...
Al di fuori del monastero, come un po' nelle altre isole viste, una miriade di negozi, negozietti e bancarelle di souvenir, prodotti locali - alcuni fatti dagli stessi monaci - come prijaniki, kvas, pesce affumicato e via dicendo.
Il secondo giorno, dopo aver lasciato momentaneamente il lago Ladoga per inoltrarci nel fiume Volkhov - sempre tra le opzioni proposte - abbiamo scelto di visitare la cittadina di Staraja Ladoga, una delle piu' vecchie citta' tipicamente russe, risalente all'anno 862, appena tre anni piu' giovane di Velikij Novgorod che e' la piu' vecchia in assoluto. Anche Staraja Ladoga ospita un monastero dedicato a San Nicola e rappresenta un legame con l'Italia, in quanto il monastero custodisce alcune parti del corpo del Santo che nella sua quasi totalita' si trova a Bari. Questo monastero e' situato proprio di fronte alla banchina del porto fluviale sul Volkhov.
Anche qui' eravamo assistiti da una guida. Per una curiosa coincidenza, il giorno prima a Valaam la nostra guida era un uomo di nome Valentin Vladimirovich, mentre a Staraja Ladoga eravamo guidati da Valentina Vladimirovna...
Dopo il monastero abbiamo fatto una visita decisamente interessante alla fortezza della citta', una sorta di semi-Cremlino con la parte fortificata sul lato della terraferma e l'altro lato sul fiume. Un complesso che e' stato gia' in parte restaurato e reso disponibile per le visite e per eventi culturali: in uno dei torrioni era in corso una mostra artistico-storica.
Dopo un'altra breve camminata per la cittadina, abbiamo optato per saltare la visita al museo archeologico e riportare i suoceri - purtroppo ormai non piu' esattamente dei "giovanotti" - a pranzo e poi a riposare qualche ora in cabina per non farli strapazzare piu' di tanto. Io e Nataliya siamo nuovamente usciti per fare ancora un giro nella cittadina, dopodiche' anche noi siamo tornati a bordo per una doccia, un'occhiata al Forum e social e prepararsi per la cena. Durante la cena la nave ha ripreso il suo cammino e d e' nuovamente entrata nel Ladoga, sul quale abbiamo potuto ammirare uno spettacolare tramonto prima che la notte ci riportasse a rientrare nella Neva per giungere la mattina presto al porto di partenza.
Altrettanto agevoli e sbrigative le operazioni di sbarco e ci siamo ritrovati ad attendere il bus della compagnia di navigazione che ci avrebbe riportati alla stazione "Proletarskaja" della metropolitana, dalla quale avremmo poi raggiunto la Moskovskij Vokzal per depositare il bagaglio e dirigerci alo stesso centro commerciale li' accanto per la colazione. Mentre percorrevamo la banchina in uscita dalla nave e mentre attendevamo il bus al di fuori dei locali di controllo, fortunatamente sotto una grande tettoia - una pioggia che sembrava decisa a perdurare ci ha fatto un po' dubitare del resto della giornata: erano di poco passate le 8 del mattino e il treno per Novgorod era dopo le 19,30... Invece, il tempo di arrivare alla stazione della metro e uscire accanto alla stazione ferroviaria, il tempo era nettamente cambiato e decisamente tornato al bello. Nuova camminata per una meta' della Nevskij, poi una fermata di metro fino ai pressi dell'Ermitage e ci siamo diretti alle banchine degli aliscafi per Peterhof. Abbiamo deciso di visitare questo parco, che io e Nataliya, insieme al suocero, avevamo gia' visto qualche anno fa, perche' la suocera ci ha detto di essere stata li' col marito verso la meta' degli anni '70 e poi non ci era mai piu' tornata.
A Peterhof abbiamo fatto il giro del parco, evitando la visita all'interno della residenza per non rischiare ritardi sull'orario di ritorno a San Pietroburgo, dove abbiamo consumato un pasto veloce e siamo tornati a ritirare il bagaglio giusto una ventina di minuti o poco piu' prima che il treno per Novgorod aprisse le porte per acoglierci nella parte finale di questa gita.
Il tempo di dar loro una sistemata e pubblico un po' di foto.