Ksenija, da San Pietroburgo, ha contattato il nostro canale WhatsApp con un messaggio scritto, chiedendo se fosse possibile chiedere informazioni. Invitata a una chiamata a voce, ha chiesto notizie sulle procedure necessarie per il rilascio del nulla-osta e la celebrazione del matrimonio nel nostro Paese.

Abbiamo spiegato a Ksenija come approntare i documenti da portare con sé dalla Russia e come fissare l'appuntamento per il rilascio del nullaosta.

Il contatto da parte di Ksenija ci è stato preavvisato dal suo fidanzato in Italia, che si era già rivolto a noi per sapere come avvalersi delle norme per il ricongiungimento in Italia delle coppie bi-nazionali.

Anche alla nostra amica abbiamo assicurato la nostra futura assistenza, anche per le fasi successive alle nozze.

Dopo il contatto iniziale con noi, Ksenija ha intrapreso le procedure che le abbiamo descritto e oggi ci ha nuovamente telefonato direttamente dallo studio del notaio al quale si è rivolta per la traduzione e legalizzazione del certificato di nascita.

Ebbene - dopo l'avvocato italiano che ha chiesto il nostro supporto qualche giorno addietro, in merito ad un'altra questione - oggi è stato di turno il notaio russo a consultare il nostro Forum per un "parere tecnico", notaio il quale (anzi, la quale, trattandosi di una donna) ha chiesto - prima tramite Ksenija, poi prendendo personalmete il telefono - se fossimo sicuri che il documento così elaborato possa poi essere utilizzato in Italia.

Abbiamo potuto rassicurare sia Ksenija, sia lo stesso notaio, che la procedura è prevista dall'accordo internazionale dell'Apostille e che è ormai uno dei numerosissimi casi nei quali abbiamo fornito questo consiglio e nei quali il documento è stato regolarmente accettato e utilizzato nel nostro Paese.