Banche russe in difficoltà : serve il supporto dell'Italia
Il sistema bancario russo è ancora nel limbo e lo sviluppo economico ne soffre. Un progetto finanziato dalla Svizzera cerca di venire in aiuto a questi istituti di credito perfezionando la gestione d'impresa per rinforzare il settore. Le quasi 1330 banche russe prese in considerazione hanno difficoltà a valorizzare il risparmio e a far fruttare gli investimenti. Generalmente il cittadino russo non affida i suoi averi alle banche, mentre queste ultime si rifiutano di concedere crediti sufficienti alle aziende che vogliono espandersi. All'origine di questo circolo vizioso c'è una carenza di fiducia evidente da ambo le parti. Temendo un nuovo crash finanziario, i russi conservano sotto il materasso, secondo le stime, l'equivalente di 50-120 miliardi di franchi, mentre il capitale depositato in banche ammonta a 100 miliardi. La riforma bancaria in corso da anni marcia sul posto. Il progetto svizzero, dotato di 2,3 milioni di franchi e finanziato dal Segretariato di Stato dell'economia (Seco), tenta di rilanciare il settore fornendo alcuni impulsi necessari. La presenza di banche italiane in Russia è "una questione chiave" per entrambi i Paesi. Lo dice l'ambasciatore in Italia Alexey Meshkov, invitando altri istituti di credito italiani a seguire l'esempio di Banca Intesa che ha da poco aperto una filiale operativa, e non una semplice sede di rappresentanza, in Russia. Meshkow ricorda che Italia e Russia sono già collegate dal punto di vista industriale e commerciale, grazie all'export, alla presenza di pmi italiane e al progetto di "clonazione" di un distretto marchigiano della meccanica a Lipetsk.
(fonte Il Denaro)