Buon giorno, sono nuovo del Forum e vorrei farvi una domanda a cui spero sappiate rispondermi, ed a cui spero di non essere ripetitivo.
Sono italiano sposato in Russia, con una figlia dal doppio passaporto. Al momento viviamo tutti e tre in italia, ma mia moglie spesso mi dice che non è soddisfatta di qui e vuole tornarsene in Russia, ci siamo sposati in Russia e sò che possiamo divorziare sia in Italia che Russia, ma nel caso in cui fossiamo costretti a divorziare preferirei che avvenisse in Russia perchè la legge è paritaria e non pagherei niente per mia moglie ma solo per mia figlia, ma allo stesso tempo sò che mia moglie preferirebbe divorziare qui perchè avrei da darle dei soldi per il suo sostentamento come ex coniuge, e lei potrebbe magari anche trovarsi un altro e fare la bella vita con quello.
La mia domanda è, se scopro che lei va in Russia o anche resta qui, e mi apre una causa di separazione in italia (1° passo per il divorzio), io posso aprire una causa in Russia? Perchè se non sbaglio il divorzio Russo è valido se almeno uno dei due coniugi è Russo e la causa di divorzio è aperta prima che in italia, ovvero, il fatto che lei inizi una causa di separazione in italia, può essere vincolante per la causa di divorzio in Russia? Se non sbaglio, se mia moglie apre una causa di separazione in italia, ho tutto il tempo di aprirne una di divorzio in Russia, ed ho anche il giudizio finale del giudice.

Grazie per il Vostro contributo.

Benvenuto nel forum, io innanzi tutto contatterei uno studio legale in Russia, ce ne sono vari che si occupano di problematiche come la tua. Poichè c'è un minore ti si complica non poco la faccenda.

Monferrato ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Buon giorno, sono nuovo del Forum e vorrei farvi una domanda a cui spero sappiate rispondermi, ed a cui spero di non essere ripetitivo.
Sono italiano sposato in Russia, con una figlia dal doppio passaporto. Al momento viviamo tutti e tre in italia, ma mia moglie spesso mi dice che non è soddisfatta di qui e vuole tornarsene in Russia, ci siamo sposati in Russia e sò che possiamo divorziare sia in Italia che Russia, ma nel caso in cui fossiamo costretti a divorziare preferirei che avvenisse in Russia perchè la legge è paritaria e non pagherei niente per mia moglie ma solo per mia figlia, ma allo stesso tempo sò che mia moglie preferirebbe divorziare qui perchè avrei da darle dei soldi per il suo sostentamento come ex coniuge, e lei potrebbe magari anche trovarsi un altro e fare la bella vita con quello.
La mia domanda è, se scopro che lei va in Russia o anche resta qui, e mi apre una causa di separazione in italia (1° passo per il divorzio), io posso aprire una causa in Russia? Perchè se non sbaglio il divorzio Russo è valido se almeno uno dei due coniugi è Russo e la causa di divorzio è aperta prima che in italia, ovvero, il fatto che lei inizi una causa di separazione in italia, può essere vincolante per la causa di divorzio in Russia? Se non sbaglio, se mia moglie apre una causa di separazione in italia, ho tutto il tempo di aprirne una di divorzio in Russia, ed ho anche il giudizio finale del giudice.

Grazie per il Vostro contributo.

Parlare con un avvocato è un dovere...
queste problematiche dove le legislazioni x i 2 Paesi "si scontrano" in genere sono regolate da una Convenzione, firmata dai rispettivi Stati.
Se la convenzione (nello specifico interessa il diritto di famiglia) tra Russia e Italia non esiste, dovrebbe far testo la residenza della coppia x capire la legislazione da applicare: sei residente in Italia come tua moglie (che avrà un pds o doppia cittadinanza), pertanto se fai il divorzio in Russia molto probabilmente il Consolato italiano non te lo riconosce e se impugni la decisione, al 99% un giudice italiano ti darà torto confermando la nullità del divorzio "russo".


Se una coppia potesse scegliere il Paese col divorzio "easy", credo che nessuno divorzierebbe in Italia, mandando in bancarotta migliaia di avvocati  

Io sapevo che una delle convenzioni dice che per divorziare in Russia basta che uno dei due coniugi sia Russo, e che la residenza non c'entra e si può risiedere anche in italia, ma quello che volevo capire era semplicemente se la separazione in italia ostacola la presentazione del divorzio in Russia.
Cmq concordo, contatterò uno studio legale.
Però ditemi la vostra, la legge italiana sul divorzio è spudoratamente femminista, vero?

Monferrato ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Io sapevo che una delle convenzioni dice che per divorziare in Russia basta che uno dei due coniugi sia Russo, e che la residenza non c'entra e si può risiedere anche in italia, ma quello che volevo capire era semplicemente se la separazione in italia ostacola la presentazione del divorzio in Russia.
Cmq concordo, contatterò uno studio legale.
Però ditemi la vostra, la legge italiana sul divorzio è spudoratamente femminista, vero?

Se ci sono dei figli minori, assolutamente si, altrimenti direi di no vista anche la nuova normativa sul divorzio breve.

Dato che sono un attimo impegolato inizierò nel dire che (quasi) tutte le risposte le troviamo nella l. 218/95
Non c'è alcuna "convenzione sui divorzi" Italia-Russia

A breve le restanti questioni

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"Otium cum dignitate." - Marcus Tullius Cicero

Non sono un avvocato, quindi non so risponderti in merito all’obbligo di quale legge seguire.
Ti posso dire che per quanto riguarda i divorzi che conosco, secondo me  la legge russa favorisce  le donne con figli più di quella italiana.
L’assegno di mantenimento per la moglie in Italia una donna lo ottiene se è troppo vecchia o malata per lavorare; oppure se il figlio è così piccolo che è impensabile che la donna trovi un lavoro (chi assume una disoccupata con un bambino di pochi mesi?). Se non è in età pensionabile, anche se fa la casalinga, di solito in nome della parità tra i sessi il giudice stabilisce che la donna si trovi un lavoro e si arrangi.
L’assegno per i figli, nei casi che conosco, è circa il 20% dello stipendio del marito in Italia e 25% dello stipendio del marito in Russia.
In entrambe le nazioni credo sia più probabile che affidamento dei figli ed utilizzo della casa siano dati alla donna.
In ogni caso meglio se senti un avvocato, almeno per una consulenza, anche perché la mia è solo esperienza su alcuni casi, non so quanto rappresentino la situazione abituale.

Monferrato ha scritto: [Visualizza Messaggio]

La mia domanda è, se scopro che lei va in Russia o anche resta qui, e mi apre una causa di separazione in italia (1° passo per il divorzio), io posso aprire una causa in Russia? Perchè se non sbaglio il divorzio Russo è valido se almeno uno dei due coniugi è Russo e la causa di divorzio è aperta prima che in italia, ovvero, il fatto che lei inizi una causa di separazione in italia, può essere vincolante per la causa di divorzio in Russia? Se non sbaglio, se mia moglie apre una causa di separazione in italia, ho tutto il tempo di aprirne una di divorzio in Russia, ed ho anche il giudizio finale del giudice.

Grazie per il Vostro contributo.

Ex art 7 l. 218/95 si evince che il primo che parte con un atto idoneo ad instaurare un procedimento giudiziale "sceglie" il foro

"Art. 7 : Pendenza di un processo straniero
1. Quando, nel corso del giudizio, sia eccepita la previa pendenza tra le stesse parti di domanda avente il medesimo oggetto e il medesimo titolo dinanzi a un giudice straniero, il giudice italiano, se ritiene che il provvedimento straniero possa produrre effetto per l'ordinamento italiano, sospende il giudizio. Se il giudice straniero declina la propria giurisdizione o se il provvedimento straniero non è riconosciuto nell'ordinamento italiano, il giudizio in Italia prosegue, previa riassunzione ad istanza della parte interessata.
2. La pendenza della causa innanzi al giudice straniero si determina secondo la legge dello Stato in cui il processo si svolge.
3. Nel caso di pregiudizialità di una causa straniera, il giudice italiano può sospendere il processo se ritiene che il provvedimento straniero possa produrre effetti per l'ordinamento italiano."

Quindi, se leggiamo il primo comma, troviamo la parola PREVIA che ci impone ad essere i PRIMI ad adire in modo perfetto il giudice

Tua moglie potrà adire il giudice italiano in quanto la nostra normativa lo permette (vita matrimoniale in italia e sei cittadino italiano artt 31 ss) tanto quanto tu puoi adire l'autorità russa (cittadinanza russa di lei e celebrazione... anche se in questo caso direi "lex loci delicti commissi")

Il riconoscimento sarà consentito ex artt 64 e ss. (se non direttamente, tramite corte d'appello)

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"Otium cum dignitate." - Marcus Tullius Cicero

Monferrato ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Però ditemi la vostra, la legge italiana sul divorzio è spudoratamente femminista, vero?

La legge non può essere discriminatoria, che il giudice propenda spesso e volentieri a favore della donna può essere un fatto più o meno contestabile.

Se decidi di tenerti la figlia non dovrai pagare per il mantenimento di quest'ultima.
Se la colpa della separazione è a carico di tua moglie, anche se tu fossi multimilionario e lei senza un ghello, non dovresti sborsare nulla.
Il primo ad adire per la separazione, paga le spese del procedimento (escludendo la colpa).

Ti ricordo che vivendo voi in Italia, la tua (ex)moglie potrebbe adire il giudice italiano per una rivalutazione degli impegni di mantenimento o, se non già giudicato, su una loro esistenza

Se vuoi, formula delle domande puntuali a lista della spesa, cercherò di risponderti in maniera analitica una per una.

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"Otium cum dignitate." - Marcus Tullius Cicero

Ringrazio tutti per l'aiuto ed in particolare Matt per le corpose risposte, che non essendo esperto in legge capisco ma non al 100%.
Ora mi viene un dubbio, mia moglie potrebbe adire un giudce italiano per un assegno di mantenimento, ma questo vuol dire che se un giudce non gli e li dà (per lei) potrebbe chiederli, oltre ad un aggiornamento per quelli dei figli? e se dopo averli presi decidesse di andare a vivere in Russia?
Quale potrebbe essere una causa per la separazione che non mi farebbe sborsare nulla?

Se sarà lei a tenere i figli dovrai pagare.
Se lei ha un lavoro, in base a quanto guadagna, sarà commisurato il quanto assieme a tanti fattori (guadagna più o meno di te? non lavora? Rimane nella casa familiare? Dovrà affittare un appartamento adatto alle esigenze dei figli?)
Se un giudice russo statuisce che non "le devi pagare gli alimenti" allora quello italiano non potrà procedere all'analisi di questa domanda per il principio del "ne bis in idem" (non possono esserci due giudicati su di una medesima domanda)
Se andasse a vivere in Russia potrebbe sempre concedere mandato ad un avvocato italiano per recuperare il suo credito nei tuoi confronti. Ovviamente sarebbe tutto contemperato dalla impossibilità di vedere i tuoi figli etc.

Una causa per separazione che non ti farebbe sborsare nulla NON esiste; ed aggiungerei, grazie al cielo: ci sono dei figli, si meritano una vita più che decorosa.

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"Otium cum dignitate." - Marcus Tullius Cicero

Devo ringraziare Matt per le risposte più che complete, non ho più molte domande, se non che non sò il latino e non sò cosa significhi "ne bis in idem", mi sembra di capire dalla spiegazione che un giudice non può contestare la decisione del divorzio presa sui soldi da dare alla moglie, se un giudice Russo ha già deciso.
Mi restano solo due dubbi, il primo e piuttiosto "vecchio", se mia moglie apre la causa di separazione in italia, posso aprire quella di divorzio in Russia? naturalmente che sia aprirta quella di divorzio in Italia.
Se mia moglie porta nostra figlia in Russia con lei, ho diritto a pagare meno denaro per il suo sostentamento, perchè devo "raggiungerla" sino a là?
Voglio aggiungere che considero giusto che i figli abbiano una vita più che decorosa con i soldi dei genitori, sino a quando non si potranno sostenere da soli, ma con la crisi che c'è stare a galla è veramente dura, per questo penso ad un divorzio Russo, perchè pagare gli alimenti ad una ex moglie che magari vuole far da parassita è una cosa, ad una figlia che non può lavorare è un'altra.

Grazie di tutto.

Monferrato ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Devo ringraziare Matt per le risposte più che complete, non ho più molte domande, se non che non sò il latino e non sò cosa significhi "ne bis in idem", mi sembra di capire dalla spiegazione che un giudice non può contestare la decisione del divorzio presa sui soldi da dare alla moglie, se un giudice Russo ha già deciso.
Mi restano solo due dubbi, il primo e piuttiosto "vecchio", se mia moglie apre la causa di separazione in italia, posso aprire quella di divorzio in Russia? naturalmente che sia aprirta quella di divorzio in Italia.
Se mia moglie porta nostra figlia in Russia con lei, ho diritto a pagare meno denaro per il suo sostentamento, perchè devo "raggiungerla" sino a là?
Voglio aggiungere che considero giusto che i figli abbiano una vita più che decorosa con i soldi dei genitori, sino a quando non si potranno sostenere da soli, ma con la crisi che c'è stare a galla è veramente dura, per questo penso ad un divorzio Russo, perchè pagare gli alimenti ad una ex moglie che magari vuole far da parassita è una cosa, ad una figlia che non può lavorare è un'altra.

Grazie di tutto.

Un giudice italiano non può statuire su una domanda già decisa da una sentenza italiana o ad essa parificata (cioè una qualsiasi sentenza emessa nell' UNIONE EUROPEA o una sentenza recepita dal nostro ordinamento... quindi deve essere RICONOSCIUTA)
La ratio è: CHI PRIMO ARRIVA MEGLIO ALLOGGIA (in soldoni)
Nulla ti vieta di chiedere una tutela al giudice russo, ma di certo non verrà recepita dall'ordinamento italiano se il giudice italiano (adito per PRIMO) emette una sentenza (anche successivamente)
Se tua moglie porta via la figlia allora potrai richiedere delle tutele al giudice italiano, sino a quel momento tu DOVRAI PAGARE la somma prestabilita.
Come separi i soldi dalla moglie parassita alla figlia con lei convivente?

In bocca al lupo

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"Otium cum dignitate." - Marcus Tullius Cicero

Grazie Matt, ne ho bisogno, ma tanto.
Con "adito per primo" cosa intendi? Chiamato in causa o qualcosa del genere? Io pensavo che avendo la separazione una sentenza a parte, e non dovendo essere seguita per forza dal divorzio, questa non ostacoli il divorzio Russo, ovvero, la causa di divorzio non deve essere considerata aperta in italia se mia moglie apre la separazione qui, perchè non è detto che si divorzi, oppure il divorzio va dichiarato con la separazione?
La legge italiana è troppo complicata per me, meglio quella Russa.
Cmq, mia moglie è una scialacquatrice, lo sò che purtroppo non la si può dividere da mia figlia.

Ciao.

Monferrato ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Grazie Matt, ne ho bisogno, ma tanto.
Con "adito per primo" cosa intendi? Chiamato in causa o qualcosa del genere? Io pensavo che avendo la separazione una sentenza a parte, e non dovendo essere seguita per forza dal divorzio, questa non ostacoli il divorzio Russo, ovvero, la causa di divorzio non deve essere considerata aperta in italia se mia moglie apre la separazione qui, perchè non è detto che si divorzi, oppure il divorzio va dichiarato con la separazione?
La legge italiana è troppo complicata per me, meglio quella Russa.
Cmq, mia moglie è una scialacquatrice, lo sò che purtroppo non la si può dividere da mia figlia.

Ciao.

Con "adito per primo" vado ad intendere il momento in cui si perfeziona il primo atto che instaura un procedimento giudiziario (ricezione della citazione in Italia)
In Italia dubito verrebbe recepita una forzatura del genere come da te prospettata.
La legge italiana non è complicata, fides... son sempre dell'idea che è meglio giocare in casa

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"Otium cum dignitate." - Marcus Tullius Cicero