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Favole Russe Del XVIII Secolo → Mikhail Popov. Le Metamorfosi
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Messaggio Favole Russe Del XVIII Secolo → Mikhail Popov. Le Metamorfosi 
 
Da Mosca La Voce della Russia!

Favole russe del XVIII secolo

Quando la Russia parlava il linguaggio della fiaba.

Un programma di Aurelio Montingelli e Anna Gromova per scoprire nel passato le  profetiche allusioni del presente.

Con irriverenza e fedelta’.

 

Mikhail Popov ( 1742 -1790 )

Si sa poco di lui. Alcuni storici gli attribuiscono una origine contadina, altri ritengono che fosse figlio di un ricco mercante.

Forse e’ questa  la versione piu’ probabile altrimenti non sarebbe stato ammesso in una delle scuole piu prestigiose della capitale.

Prima che poeta fu un uomo di teatro, anzi del primo teatro russo fondato da Volkov a Yaroslavl.

Divenne famoso per le sue traduzioni dalle massime lingue europee. In una lettera a Voltaire Caterina II definisce pregevole la traduzione che Popov aveva dato della Gerusalemme liberata.

Scrisse molto per il teatro. E’ sua la prima commedia musicale della Russia,  “Aniuta“, che a distanza di  due secoli e mezzo, continua ad affascinare con il successo di sempre.

 

Mikhail Popov

 “Le metamorfosi” ( 1765 )


 4pastorelli


Fra le rose di un gran prato

All’ombra degli alberi

Compunta sedea la pastorella



E accanto a lei un giovin pastore

D’amore tormentato e illanguito

Che a lei voleva dischiudere il suo cuor.



Svolazzando due farfalle

Apparvero nel cielo

Che insieme delle rose

Deliziar volevano l’ardor.


Poi una si poso’

Sulla tempia della tenera fanciulla

E l’altra, alla ricerca dell’amica

Il  cespuglio di rose ritrovo’.


Il giovin pastore

Mirava quelle immagini

Di felicita’ terrena

E  per imitare le farfalle


Celiando la fanciulla

Accarezzar voleva

Fingendo di voler

La farfalla scacciar.


“O luce tu degli occhi mei”

A lei le disse

“Sii tu la mia farfalla

Ed io saro’ il tuo asfodelo!”

 

Volerem nel cielo

Insieme nel sole

E nella luna.

Io saro’ il tuo asfodelo

Tu sarai la mia farfalla.


Timida si schermiva la fanciulla

Ai baci sempre piu’ ardenti

Dell’impetuoso pastorello

Poi  nel lieve venticello

nell’azzurro del cielo

Volarono una farfalla e un asfodelo.

 

Avete ascoltato  “Favole russe del XVIII secolo”

Quando la Russia parlava  con  il linguaggio della fiaba.


http://italian.ruvr.ru/radio_broadcast/55518946/65800301.html

Nella pagina linkata è disponibile il contributo audio.
 




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