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Kiev, Odore Di Gas Da Est
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clocker
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Kiev, Odore Di Gas Da Est
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#1 20 Dicembre 2011, 14:56 |
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clocker
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Re: Kiev, Odore Di Gas Da Est
Leggetevi l'articolo prima di uscire fuori tema, almeno questo vi chiedo!
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#2 20 Dicembre 2011, 14:57 |
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icipo76
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Re: Kiev, Odore Di Gas Da Est
Leggetevi l'articolo prima di uscire fuori tema, almeno questo vi chiedo!
leggi questo prima di postare news
http://www.russia-italia.com/come-postare-le-news-vt15321.html
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#3 20 Dicembre 2011, 15:00 |
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clocker
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Re: Kiev, Odore Di Gas Da Est
Leggetevi l'articolo prima di uscire fuori tema, almeno questo vi chiedo!
leggi questo prima di postare news
http://www.russia-italia.com/come-postare-le-news-vt15321.html
Chicco .. leggi qua: http://www.russia-italia.com/il-por...10-vt15493.html
off topic, complimenti 1 su 1!
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#4 21 Dicembre 2011, 10:41 |
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invernorosso
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Re: Kiev, Odore Di Gas Da Est
Leggetevi l'articolo prima di uscire fuori tema, almeno questo vi chiedo!
leggi questo prima di postare news
http://www.russia-italia.com/come-postare-le-news-vt15321.html
Chicco .. leggi qua: http://www.russia-italia.com/il-por...10-vt15493.html
off topic, complimenti 1 su 1!
Insomma, sei recidivo.
____________ invernorosso
L'essenziale è invisibile agli occhi.
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#5 21 Dicembre 2011, 12:47 |
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milian_t
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Re: Kiev, Odore Di Gas Da Est
Kiev, odore di gas da Est
Ucraina lontana dall'Ue: Putin la vuole nell'Unione eurasiatica.
di Stefano Grazioli
Articolo completo
Yulia Tymoshenko, ex premier dell'Ucraina.
(© Getty Images) Yulia Tymoshenko, ex premier dell'Ucraina.
L’accordo è pronto, ma per ora resta congelato. È destinato a essere tirato fuori quando è programmata l'uscita Yulia Tymoshenko dal carcere di Kiev in cui è rinchiusa: evento che può permettere all'ex premier dell'Ucraina di partecipare ai prossimi appuntamenti elettorali, dalle parlamentari dell’autunno 2012 alle presidenziali del 2015.
L’Unione europea si è così infilata in un vicolo cieco. Dopo anni di trattative non certo semplici - rallentate prima dalle resistenze degli oligarchi nel periodo della presidenza di Victor Yushchenko e del premierato proprio della Tymoshenko, poi velocizzate con Viktor Yanukovich alla Bankova - l’accordo di associazione e di creazione di un’area di libero scambio tra Ucraina e Ue sarebbe finalmente pronto per essere firmato, ma il caso dell’eroina della rivoluzione arancione ha fatto slittare tutto a data da destinarsi.
L'UE SPINGE L'UCRAINA VERSO MOSCA. Non sembra infatti che l’ex primo ministro sia destinata a uscire in fretta dalle patrie galere.
Il vertice di lunedi 19 dicembre a Kiev avrebbe potuto significare una svolta importante nella collocazione strategica dell’ex Repubblica sovietica, sempre in bilico tra Est e Ovest, facendole fare un passo significativo verso Occidente. Paradossalmente però da Bruxelles è arrivato il niet che rischia di spostare il pendolo ucraino di nuovo verso Est, nelle braccia di Mosca.
Barroso promette la collaborazione per le riforme, ma il disgelo è lontano
José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea.
(© Getty Images) José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea.
Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha sottolineato al summit con Yanukovich che le porte dell’Ue sono aperte e la collaborazione può proseguire, affinché il Paese consolidi le riforme rafforzando le istituzioni democratiche. Eppure la sensazione è quella che il disgelo non sia destinato ad arrivare nel breve periodo.
Non si tratta solo della questione Tymoshenko, la rivale di sempre che il presidente e l’élite ora coagulata intorno al clan di Donetsk vogliono eliminare definitivamente dai giochi di potere, ma anche dei complessi affari energetici che corrono sul binario Kiev-Mosca e interessano anche l’Europa.
IL CREMLINO VUOLE L'ENERGIA DI KIEV. Da mesi il Cremlino sta esercitando grande pressione per agganciare l’Ucraina nella propria orbita, cominciando proprio dal settore energetico, da sempre poco trasparente e che ha fatto le fortune degli oligarchi, a partire dalla stessa Tymoshenko.
La Russia è interessata alla compagnia statale ucraina Naftogaz e a rilevare il controllo del sistema di trasporto attraverso il quale passa ancora quasi l’80% del gas diretto in Europa.
Un successo in questa strategia potrebbe teoricamente anche rendere superfluo il costoso progetto Southstream, nato proprio per aggirare l’Ucraina sul lato meridonale (a Nord è già entrato in funzione Nordstream).
Nei progetti di Putin l'Unione eurasiatica per contrastare l'Ue
Vladimir Putin, premier russo.
(© Getty Images) Vladimir Putin, premier russo.
Mosca è anche interessata alla partecipazione di Kiev nell’Unione eurasiatica, una specia di versione light dell'Urss, che secondo i voleri del premier Vladimir Putin dovrebbe fare da contrappeso all’Ue.
Insieme con Kazakistan e Bielorussia, che hanno già aderito, e con altre repubbliche ex sovietiche (Kirghizistan e Tagikistan le prime a entrare) la nuova organizzazione dovrebbe re-integrare a livello economico gli stati che esattamente 20 anni fa sono diventati indipendenti.
Dopo il crollo dell’Urss e il disordine successivo, il Cremlino segue un progetto di aggregazione simile a quello intrapreso in Occidente dopo la Seconda Guerra mondiale, quando un pugno di stati decise di iniziare quel percorso comune che partendo dalla Ceca (Comunità europea del carbone e dell’acciaio) è arrivato poi all’attuale Unione europea.
UNA COMUNITÀ UNITA PER IL GAS. A Est è oggi il gas che fa da vettore per una visione che prende come modello, ma non si pone in maniera antagonista, ma cerca la collaborazione dell'Ue.
È lo spazio economico «da Lisbona a Vladivostok» a cui Putin ha affermato tempo fa di voler aspirare. I tempi però sono lunghi e la realizzazione dei sogni non dipende solo dall’aria che tira al Cremlino, ma proprio da quella che soffia sul Continente.
LA CRISI DELL'EUROPA FAVORISCE PUTIN. La crisi attuale e la cronica schizofrenia europea, che si esprime nelle varie posizione filo-russe o russofobiche dei diversi Paesi membri, non aiutano certo, cosicché le distanze sono difficili da ridurre in blocco e solo singoli Stati (tra i grandi Germania e Italia in primis) sviluppano una partnership strategica sul versante russo.
Mosca, che ha iniziato a trainare l’Unione eurasiatica, ringrazia quindi Bruxelles che per salvare la Tymoshenko (e i principi democratici su cui dice di non voler transigere) accresce la possibilità che Kiev si accodi al treno leggero guidato da Putin.
Martedì, 20 Dicembre 2011
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#6 21 Dicembre 2011, 14:34 |
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