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L'età In Cui Le Donne Italiane Decidono Di Avere Il Primo Figlio (MOLTO INTERES...
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Messaggio L'età In Cui Le Donne Italiane Decidono Di Avere Il Primo Figlio (MOLTO INTERESSANTE!) 
 
Ho appena trovato questi dati, rilasciati dall'Istat a Febbraio 2015. E' MOOOLTO interessante.

I dati mettono in evidenza una forte discrepanza per quanto riguarda l'età del primo figlio tra le donne italiane (per "italiane" si intende tutte le donne con cittadinanza italiana).

La stratificazione si basa su... non è sull'origine geografica, non è sul reddito economico, bensì... sull'etnia dei membri della coppia!!

1° GRUPPO) COPPIE STRANIERE. Le coppie formate da due stranieri con cittadinanza italiana fanno il primo figlio in media a 24'anni.

2° GRUPPO) COPPIE MISTE. Coppie in cui la madre o il padre è italiano etnico. L'età media del primo figlio è 27 anni.

3° GRUPPO) COPPIE ITALIANE. Le coppie composte da entrambi i partner italiani mettono al mondo il primo bebè a 31 anni.

Lo scarto è di quasi 10 anni!! E questo dimostra, secondo me, che le coppie mono-italiche hanno qualche problemino...


Io ci sto in pieno. Ho iniziato la ricerca appena compiuti 26 anni e sono in coppia mista.

Il motivo secondo me è che gli italiani in coppia hanno pretese economiche più alte nonché il paletto del matrimonio prima, figlio dopo. Solo che i matrimoni italiani costano tantissimo!!

Invece le coppie straniere e miste molto spesso fanno figli prima del matrimonio, in convivenza (soluzione per cui ho optato anch'io dato che di sganciare dai 10.000 ai 30.000 euro per sposarmi non se ne parla!).

Qual è la vostra opinione?
 



 
Ultima modifica di Kashka il 16 Settembre 2015, 9:03, modificato 1 volta in totale 
Kashka Invia Messaggio Privato
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Messaggio Altri Piccoli Censimenti... 
 
Le coppie mono-italiane hanno evidenziato un'altra cosa strana, ossia fra le coppie che fanno figli prima del matrimonio la convivenza si registra nel 94% delle coppie miste, ma solo nel 77% dei casi delle coppie italiane, con un picco negativo al sud del 63% (invece le coppie straniere convivono nell'88 % dei casi).

Quindi, lungi dal confermare che le coppie miste si sfasciano prima e sono più precarie, i dati statistici dimostrano che semmai sono più unite!

Dati presi da questa pagina, dove riportano, in un link, anche il dossier dell'ISTAT -> http://www.ilpost.it/2015/02/05/dati-istat-madri-italia/
 



 
Kashka Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: L'età In Cui Le Donne Italiane Decidono Di Avere Il Primo Figlio (MOLTO INTERESSANTE!) 
 
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ho appena trovato questi dati, rilasciati dall'Istat a Febbraio 2015. E' MOOOLTO interessante.

I dati mettono in evidenza una forte discrepanza per quanto riguarda l'età del primo figlio tra le donne italiane (per "italiane" si intende tutte le donne con cittadinanza italiana).

La stratificazione si basa su... non è sull'origine geografica, non è sul reddito economico, bensì... sull'etnia dei membri della coppia!!

1° GRUPPO) COPPIE STRANIERE. Le coppie formate da due stranieri con cittadinanza italiana fanno il primo figlio in media a 24'anni.

2° GRUPPO) COPPIE MISTE. Coppie in cui la madre o il padre è italiano etnico. L'età media del primo figlio è 27 anni.

3° GRUPPO) COPPIE ITALIANE. Le coppie composte da entrambi i partner italiani mettono al mondo il primo bebè a 31 anni.

Lo scarto è di quasi 10 anni!! E questo dimostra, secondo me, che le coppie mono-italiche hanno qualche problemino...


Io ci sto in pieno. Ho iniziato la ricerca appena compiuti 26 anni e sono in coppia mista.

Il motivo secondo me è che gli italiani in coppia hanno pretese economiche più alte nonché il paletto del matrimonio prima, figlio dopo. Solo che i matrimoni italiani costano tantissimo!!

Invece le coppie straniere e miste molto spesso fanno figli prima del matrimonio, in convivenza (soluzione per cui ho optato anch'io dato che di sganciare dai 10.000 ai 30.000 euro per sposarmi non se ne parla!).

Qual è la vostra opinione?

Scusa ma il tuo punto di vista mi sembra davvero ingenuo. La mia opinione è che le coppie italiane non hanno alte pretese, semplicemente la maggior parte delle coppie, a 30 anni guadagnano 2000€ in due o poco più, magari con contratto a tempo determinato. Dimmi tu come fai a pagarci mutuo/affitto, trasporti, assicurazione, visite mediche eccetera per più di due persone?
La questione del matrimonio non c'entra, visto che il numero matrimoni celebrati è in calo.
Se guadagnassi abbastanza non ci penserei due volte ad avere un figlio. I miei genitori si sono sposati poco più che ventenni, ma avevano un posto fisso e un buono stipendio che gli garantiva una vita dignitosa, i tempi erano diversi. I miei genitori hanno fatto dei sacrifici, e ho avuto una vita molto più "agiata" di quella che hanno avuto loro. Ora come ora, nella situazione in cui siamo, che futuro potrei dare ad un figlio? Di sicuro non una migliore di quella che ho avuto io. Questo mi sembra logico, e non avere delle pretese. Quei dati sono allarmanti, mostrano più di qualche problemino
 



 
Maka Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: L'età In Cui Le Donne Italiane Decidono Di Avere Il Primo Figlio (MOLTO INTERESSANTE!) 
 
Trovo che siano numeri piuttosto sterili in se e per se
 




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"Otium cum dignitate." - Marcus Tullius Cicero
 
Matt Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: L'età In Cui Le Donne Italiane Decidono Di Avere Il Primo Figlio (MOLTO INTERESSANTE!) 
 
Maka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ho appena trovato questi dati, rilasciati dall'Istat a Febbraio 2015. E' MOOOLTO interessante.

I dati mettono in evidenza una forte discrepanza per quanto riguarda l'età del primo figlio tra le donne italiane (per "italiane" si intende tutte le donne con cittadinanza italiana).

La stratificazione si basa su... non è sull'origine geografica, non è sul reddito economico, bensì... sull'etnia dei membri della coppia!!

1° GRUPPO) COPPIE STRANIERE. Le coppie formate da due stranieri con cittadinanza italiana fanno il primo figlio in media a 24'anni.

2° GRUPPO) COPPIE MISTE. Coppie in cui la madre o il padre è italiano etnico. L'età media del primo figlio è 27 anni.

3° GRUPPO) COPPIE ITALIANE. Le coppie composte da entrambi i partner italiani mettono al mondo il primo bebè a 31 anni.

Lo scarto è di quasi 10 anni!! E questo dimostra, secondo me, che le coppie mono-italiche hanno qualche problemino...


Io ci sto in pieno. Ho iniziato la ricerca appena compiuti 26 anni e sono in coppia mista.

Il motivo secondo me è che gli italiani in coppia hanno pretese economiche più alte nonché il paletto del matrimonio prima, figlio dopo. Solo che i matrimoni italiani costano tantissimo!!

Invece le coppie straniere e miste molto spesso fanno figli prima del matrimonio, in convivenza (soluzione per cui ho optato anch'io dato che di sganciare dai 10.000 ai 30.000 euro per sposarmi non se ne parla!).

Qual è la vostra opinione?

Scusa ma il tuo punto di vista mi sembra davvero ingenuo. La mia opinione è che le coppie italiane non hanno alte pretese, semplicemente la maggior parte delle coppie, a 30 anni guadagnano 2000€ in due o poco più, magari con contratto a tempo determinato. Dimmi tu come fai a pagarci mutuo/affitto, trasporti, assicurazione, visite mediche eccetera per più di due persone?
La questione del matrimonio non c'entra, visto che il numero matrimoni celebrati è in calo.
Se guadagnassi abbastanza non ci penserei due volte ad avere un figlio. I miei genitori si sono sposati poco più che ventenni, ma avevano un posto fisso e un buono stipendio che gli garantiva una vita dignitosa, i tempi erano diversi. I miei genitori hanno fatto dei sacrifici, e ho avuto una vita molto più "agiata" di quella che hanno avuto loro. Ora come ora, nella situazione in cui siamo, che futuro potrei dare ad un figlio? Di sicuro non una migliore di quella che ho avuto io. Questo mi sembra logico, e non avere delle pretese. Quei dati sono allarmanti, mostrano più di qualche problemino


Appunto, sono viziate.

Mutuo: perché, devi per forza fare il mutuo per sposarsi? Si può anche vivere una decina d'anni con i suoceri.
Trasporti: esistono anche i mezzi pubblici.
Gli immigrati vivono in difficoltà economiche molto maggiori.
 



 
Kashka Invia Messaggio Privato
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Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Maka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
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Ho appena trovato questi dati, rilasciati dall'Istat a Febbraio 2015. E' MOOOLTO interessante.

I dati mettono in evidenza una forte discrepanza per quanto riguarda l'età del primo figlio tra le donne italiane (per "italiane" si intende tutte le donne con cittadinanza italiana).

La stratificazione si basa su... non è sull'origine geografica, non è sul reddito economico, bensì... sull'etnia dei membri della coppia!!

1° GRUPPO) COPPIE STRANIERE. Le coppie formate da due stranieri con cittadinanza italiana fanno il primo figlio in media a 24'anni.

2° GRUPPO) COPPIE MISTE. Coppie in cui la madre o il padre è italiano etnico. L'età media del primo figlio è 27 anni.

3° GRUPPO) COPPIE ITALIANE. Le coppie composte da entrambi i partner italiani mettono al mondo il primo bebè a 31 anni.

Lo scarto è di quasi 10 anni!! E questo dimostra, secondo me, che le coppie mono-italiche hanno qualche problemino...


Io ci sto in pieno. Ho iniziato la ricerca appena compiuti 26 anni e sono in coppia mista.

Il motivo secondo me è che gli italiani in coppia hanno pretese economiche più alte nonché il paletto del matrimonio prima, figlio dopo. Solo che i matrimoni italiani costano tantissimo!!

Invece le coppie straniere e miste molto spesso fanno figli prima del matrimonio, in convivenza (soluzione per cui ho optato anch'io dato che di sganciare dai 10.000 ai 30.000 euro per sposarmi non se ne parla!).

Qual è la vostra opinione?

Scusa ma il tuo punto di vista mi sembra davvero ingenuo. La mia opinione è che le coppie italiane non hanno alte pretese, semplicemente la maggior parte delle coppie, a 30 anni guadagnano 2000€ in due o poco più, magari con contratto a tempo determinato. Dimmi tu come fai a pagarci mutuo/affitto, trasporti, assicurazione, visite mediche eccetera per più di due persone?
La questione del matrimonio non c'entra, visto che il numero matrimoni celebrati è in calo.
Se guadagnassi abbastanza non ci penserei due volte ad avere un figlio. I miei genitori si sono sposati poco più che ventenni, ma avevano un posto fisso e un buono stipendio che gli garantiva una vita dignitosa, i tempi erano diversi. I miei genitori hanno fatto dei sacrifici, e ho avuto una vita molto più "agiata" di quella che hanno avuto loro. Ora come ora, nella situazione in cui siamo, che futuro potrei dare ad un figlio? Di sicuro non una migliore di quella che ho avuto io. Questo mi sembra logico, e non avere delle pretese. Quei dati sono allarmanti, mostrano più di qualche problemino


Appunto, sono viziate.

Mutuo: perché, devi per forza fare il mutuo per sposarsi? Si può anche vivere una decina d'anni con i suoceri.
Trasporti: esistono anche i mezzi pubblici.
Gli immigrati vivono in difficoltà economiche molto maggiori.


Non sono viziate, sono ragionevoli.
Il matrimonio è un atto da adulti, prendersi delle responsabilità con i soldi di papà (e di mammà) non è propriamente coerente...
 




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Matt Invia Messaggio Privato
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Ho appena trovato questi dati, rilasciati dall'Istat a Febbraio 2015. E' MOOOLTO interessante.

I dati mettono in evidenza una forte discrepanza per quanto riguarda l'età del primo figlio tra le donne italiane (per "italiane" si intende tutte le donne con cittadinanza italiana).

La stratificazione si basa su... non è sull'origine geografica, non è sul reddito economico, bensì... sull'etnia dei membri della coppia!!

1° GRUPPO) COPPIE STRANIERE. Le coppie formate da due stranieri con cittadinanza italiana fanno il primo figlio in media a 24'anni.

2° GRUPPO) COPPIE MISTE. Coppie in cui la madre o il padre è italiano etnico. L'età media del primo figlio è 27 anni.

3° GRUPPO) COPPIE ITALIANE. Le coppie composte da entrambi i partner italiani mettono al mondo il primo bebè a 31 anni.

Lo scarto è di quasi 10 anni!! E questo dimostra, secondo me, che le coppie mono-italiche hanno qualche problemino...


Io ci sto in pieno. Ho iniziato la ricerca appena compiuti 26 anni e sono in coppia mista.

Il motivo secondo me è che gli italiani in coppia hanno pretese economiche più alte nonché il paletto del matrimonio prima, figlio dopo. Solo che i matrimoni italiani costano tantissimo!!

Invece le coppie straniere e miste molto spesso fanno figli prima del matrimonio, in convivenza (soluzione per cui ho optato anch'io dato che di sganciare dai 10.000 ai 30.000 euro per sposarmi non se ne parla!).

Qual è la vostra opinione?

Scusa ma il tuo punto di vista mi sembra davvero ingenuo. La mia opinione è che le coppie italiane non hanno alte pretese, semplicemente la maggior parte delle coppie, a 30 anni guadagnano 2000€ in due o poco più, magari con contratto a tempo determinato. Dimmi tu come fai a pagarci mutuo/affitto, trasporti, assicurazione, visite mediche eccetera per più di due persone?
La questione del matrimonio non c'entra, visto che il numero matrimoni celebrati è in calo.
Se guadagnassi abbastanza non ci penserei due volte ad avere un figlio. I miei genitori si sono sposati poco più che ventenni, ma avevano un posto fisso e un buono stipendio che gli garantiva una vita dignitosa, i tempi erano diversi. I miei genitori hanno fatto dei sacrifici, e ho avuto una vita molto più "agiata" di quella che hanno avuto loro. Ora come ora, nella situazione in cui siamo, che futuro potrei dare ad un figlio? Di sicuro non una migliore di quella che ho avuto io. Questo mi sembra logico, e non avere delle pretese. Quei dati sono allarmanti, mostrano più di qualche problemino


Appunto, sono viziate.

Mutuo: perché, devi per forza fare il mutuo per sposarsi? Si può anche vivere una decina d'anni con i suoceri.
Trasporti: esistono anche i mezzi pubblici.
Gli immigrati vivono in difficoltà economiche molto maggiori.


Non sono viziate, sono ragionevoli.
Il matrimonio è un atto da adulti, prendersi delle responsabilità con i soldi di papà (e di mammà) non è propriamente coerente...


Si faceva così anche in Italia negli anni '50. Nell'80% dei Paesi del mondo una coppia sposata vive con i suoceri. Non sto dicendo che questo è il mio punto di vista, sto solo dicendo che anche in quest'ambito la moda (intesa come comportamento eletto dalla massa) italiana è solo una strategia culturale, non la verità assoluta. Secondo me poi è sbagliatissimo fare i figli tardi, per lo meno per le donne, perché si va incontro a rischi di salute maggiori e aumenta anche il rischio di problemi genetici.
 



 
Kashka Invia Messaggio Privato
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Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
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Maka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
[quote user="Kashka" post="6831998"]Ho appena trovato questi dati, rilasciati dall'Istat a Febbraio 2015. E' MOOOLTO interessante.

I dati mettono in evidenza una forte discrepanza per quanto riguarda l'età del primo figlio tra le donne italiane (per "italiane" si intende tutte le donne con cittadinanza italiana).

La stratificazione si basa su... non è sull'origine geografica, non è sul reddito economico, bensì... sull'etnia dei membri della coppia!!

1° GRUPPO) COPPIE STRANIERE. Le coppie formate da due stranieri con cittadinanza italiana fanno il primo figlio in media a 24'anni.

2° GRUPPO) COPPIE MISTE. Coppie in cui la madre o il padre è italiano etnico. L'età media del primo figlio è 27 anni.

3° GRUPPO) COPPIE ITALIANE. Le coppie composte da entrambi i partner italiani mettono al mondo il primo bebè a 31 anni.

Lo scarto è di quasi 10 anni!! E questo dimostra, secondo me, che le coppie mono-italiche hanno qualche problemino...


Io ci sto in pieno. Ho iniziato la ricerca appena compiuti 26 anni e sono in coppia mista.

Il motivo secondo me è che gli italiani in coppia hanno pretese economiche più alte nonché il paletto del matrimonio prima, figlio dopo. Solo che i matrimoni italiani costano tantissimo!!

Invece le coppie straniere e miste molto spesso fanno figli prima del matrimonio, in convivenza (soluzione per cui ho optato anch'io dato che di sganciare dai 10.000 ai 30.000 euro per sposarmi non se ne parla!).

Qual è la vostra opinione?[/quote]
Scusa ma il tuo punto di vista mi sembra davvero ingenuo. La mia opinione è che le coppie italiane non hanno alte pretese, semplicemente la maggior parte delle coppie, a 30 anni guadagnano 2000€ in due o poco più, magari con contratto a tempo determinato. Dimmi tu come fai a pagarci mutuo/affitto, trasporti, assicurazione, visite mediche eccetera per più di due persone?
La questione del matrimonio non c'entra, visto che il numero matrimoni celebrati è in calo.
Se guadagnassi abbastanza non ci penserei due volte ad avere un figlio. I miei genitori si sono sposati poco più che ventenni, ma avevano un posto fisso e un buono stipendio che gli garantiva una vita dignitosa, i tempi erano diversi. I miei genitori hanno fatto dei sacrifici, e ho avuto una vita molto più "agiata" di quella che hanno avuto loro. Ora come ora, nella situazione in cui siamo, che futuro potrei dare ad un figlio? Di sicuro non una migliore di quella che ho avuto io. Questo mi sembra logico, e non avere delle pretese. Quei dati sono allarmanti, mostrano più di qualche problemino


Appunto, sono viziate.

Mutuo: perché, devi per forza fare il mutuo per sposarsi? Si può anche vivere una decina d'anni con i suoceri.
Trasporti: esistono anche i mezzi pubblici.
Gli immigrati vivono in difficoltà economiche molto maggiori.


Non sono viziate, sono ragionevoli.
Il matrimonio è un atto da adulti, prendersi delle responsabilità con i soldi di papà (e di mammà) non è propriamente coerente...


Si faceva così anche in Italia negli anni '50. Nell'80% dei Paesi del mondo una coppia sposata vive con i suoceri. Non sto dicendo che questo è il mio punto di vista, sto solo dicendo che anche in quest'ambito la moda (intesa come comportamento eletto dalla massa) italiana è solo una strategia culturale, non la verità assoluta. Secondo me poi è sbagliatissimo fare i figli tardi, per lo meno per le donne, perché si va incontro a rischi di salute maggiori e aumenta anche il rischio di problemi genetici.


Anni '50, esatto; nel frattempo l'umanità ha persino colonizzato lo spazio sidereo.
80%? In tantissimi paesi del cd. primo mondo la maggior parte dei figli lascia l'uscio di casa entro i 25 anni

Per i rischi di salute, ringraziamo di vivere in uno stato che garantisce un livello assistenziale gratuito tra i primi a livello globale e con una sanità pubblica, nonostante il latrocinio pubblico, di elevatissima qualità
 




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Matt Invia Messaggio Privato
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Matt ha scritto: [Visualizza Messaggio]
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Ho appena trovato questi dati, rilasciati dall'Istat a Febbraio 2015. E' MOOOLTO interessante.

I dati mettono in evidenza una forte discrepanza per quanto riguarda l'età del primo figlio tra le donne italiane (per "italiane" si intende tutte le donne con cittadinanza italiana).

La stratificazione si basa su... non è sull'origine geografica, non è sul reddito economico, bensì... sull'etnia dei membri della coppia!!

1° GRUPPO) COPPIE STRANIERE. Le coppie formate da due stranieri con cittadinanza italiana fanno il primo figlio in media a 24'anni.

2° GRUPPO) COPPIE MISTE. Coppie in cui la madre o il padre è italiano etnico. L'età media del primo figlio è 27 anni.

3° GRUPPO) COPPIE ITALIANE. Le coppie composte da entrambi i partner italiani mettono al mondo il primo bebè a 31 anni.

Lo scarto è di quasi 10 anni!! E questo dimostra, secondo me, che le coppie mono-italiche hanno qualche problemino...


Io ci sto in pieno. Ho iniziato la ricerca appena compiuti 26 anni e sono in coppia mista.

Il motivo secondo me è che gli italiani in coppia hanno pretese economiche più alte nonché il paletto del matrimonio prima, figlio dopo. Solo che i matrimoni italiani costano tantissimo!!

Invece le coppie straniere e miste molto spesso fanno figli prima del matrimonio, in convivenza (soluzione per cui ho optato anch'io dato che di sganciare dai 10.000 ai 30.000 euro per sposarmi non se ne parla!).

Qual è la vostra opinione?

Scusa ma il tuo punto di vista mi sembra davvero ingenuo. La mia opinione è che le coppie italiane non hanno alte pretese, semplicemente la maggior parte delle coppie, a 30 anni guadagnano 2000€ in due o poco più, magari con contratto a tempo determinato. Dimmi tu come fai a pagarci mutuo/affitto, trasporti, assicurazione, visite mediche eccetera per più di due persone?
La questione del matrimonio non c'entra, visto che il numero matrimoni celebrati è in calo.
Se guadagnassi abbastanza non ci penserei due volte ad avere un figlio. I miei genitori si sono sposati poco più che ventenni, ma avevano un posto fisso e un buono stipendio che gli garantiva una vita dignitosa, i tempi erano diversi. I miei genitori hanno fatto dei sacrifici, e ho avuto una vita molto più "agiata" di quella che hanno avuto loro. Ora come ora, nella situazione in cui siamo, che futuro potrei dare ad un figlio? Di sicuro non una migliore di quella che ho avuto io. Questo mi sembra logico, e non avere delle pretese. Quei dati sono allarmanti, mostrano più di qualche problemino


Appunto, sono viziate.

Mutuo: perché, devi per forza fare il mutuo per sposarsi? Si può anche vivere una decina d'anni con i suoceri.
Trasporti: esistono anche i mezzi pubblici.
Gli immigrati vivono in difficoltà economiche molto maggiori.


Non sono viziate, sono ragionevoli.
Il matrimonio è un atto da adulti, prendersi delle responsabilità con i soldi di papà (e di mammà) non è propriamente coerente...

Appunto. Il trasporto pubblico costa parecchio,  io tra treno e pullman spendo 98 e ripeto 98 euro al mese!!!!! Per nemmeno un' ora di distanza.
Vivere coi suoceri: i miei mi hanno mantenuto per tutto questo tempo, mi sembra più che rispettoso lasciarli vivere in pace a godersi la pensione da soli, senza gravare su di loro.
Negli anni 50 cara mia, mia nonna e mio nonno pur di vivere da soli si sono costruiti la casa con le loro stesse mani, a quei tempi si usava.
 



 
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Messaggio Re: L'età In Cui Le Donne Italiane Decidono Di Avere Il Primo Figlio (MOLTO INTERESSANTE!) 
 
Il discorso è complesso.

Non è solo una questione economica - anche se essa incide davvero; ma un insieme di vari aspetti legati alla società in cui le nuove generazioni si trovano, alla mentalità, all'approccio psicologico dei giovani verso la coppia, la convivenza, il matrimonio, i figli, ecc., credo.
E non è neppure questione di pretese o di essere viziati... è che il mondo è cambiato rispetto a qualche decennio fa. E' un qualcosa a metà tra una certa "maturità" psicologica da un lato e una insicurezza dall'altro. In Italia (come nell'Europa occidentale avanzata) il figlio è un punto di arrivo, non un punto di partenza. Ed è per questo che arriva in genere tardi (parlando di età). Quando si ha fatto il maggior numero di esperienze nella vita, e parlo a 360° dallo studio al lavoro, ai viaggi, a qualche esperienza di lavoro o studio all'estero, ai divertimenti, alla vita da soli, alla convivenza, ecc... allora forse si è pronti per i figli. In questo senso il figlio arriva nella fase di "maturita" della persona. E se questa "maturità" giunge tardi parlando di età, non è certo colpa delle persone, bensì è il risultato di una società che ti "obbliga" a vivere in un certo modo. Credo che poi ci siano comunque differenze anche in Italia tra nord e sud, tra famiglie e famiglie, tra campagna e città, tra livello culturale ed educazione, ecc....

Insomma come sempre ogni situazione è diversa.

In altre società, per esempio in quella delle "Russie" (sebbene stia cambiando anche qui in parte), il figlio non è un punto di arrivo, ma è parte della crescita e dello sviluppo della coppia; se una ragazza studia, il figlio non è un impedimento allo studio... e soprattutto il figlio è un'esigenza, oserei dire più istintiva, della donna che ritiene "naturale" e giusto procreare finchè fisiologicamente è giovane. Perché da queste parti è ancora forte la visione tradizionale. Così come qui è difficile concepire la "convivenza" a favore del matrimonio. In genere qui il figlio deve nascere nella famiglia e non nella convivenza.
Poi se il matrimonio finisce male, la donna non si dispera, va avanti da sola o con l'aiuto della sua famiglia, e cresce il figlio in attesa di trovare eventualmente un altro uomo.

Insomma, per fortuna che il mondo non è totalmente globalizzato...


Gringox
 




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Messaggio Re: L'età In Cui Le Donne Italiane Decidono Di Avere Il Primo Figlio (MOLTO INTERESSANTE!) 
 
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il discorso è complesso.
[Omissis]
Gringox


Santissime parole!
 




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Matt Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: L'età In Cui Le Donne Italiane Decidono Di Avere Il Primo Figlio (MOLTO INTERESSANTE!) 
 
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il discorso è complesso.

Non è solo una questione economica - anche se essa incide davvero; ma un insieme di vari aspetti legati alla società in cui le nuove generazioni si trovano, alla mentalità, all'approccio psicologico dei giovani verso la coppia, la convivenza, il matrimonio, i figli, ecc., credo.
E non è neppure questione di pretese o di essere viziati... è che il mondo è cambiato rispetto a qualche decennio fa. E' un qualcosa a metà tra una certa "maturità" psicologica da un lato e una insicurezza dall'altro. In Italia (come nell'Europa occidentale avanzata) il figlio è un punto di arrivo, non un punto di partenza. Ed è per questo che arriva in genere tardi (parlando di età). Quando si ha fatto il maggior numero di esperienze nella vita, e parlo a 360° dallo studio al lavoro, ai viaggi, a qualche esperienza di lavoro o studio all'estero, ai divertimenti, alla vita da soli, alla convivenza, ecc... allora forse si è pronti per i figli. In questo senso il figlio arriva nella fase di "maturita" della persona. E se questa "maturità" giunge tardi parlando di età, non è certo colpa delle persone, bensì è il risultato di una società che ti "obbliga" a vivere in un certo modo. Credo che poi ci siano comunque differenze anche in Italia tra nord e sud, tra famiglie e famiglie, tra campagna e città, tra livello culturale ed educazione, ecc....

Insomma come sempre ogni situazione è diversa.

In altre società, per esempio in quella delle "Russie" (sebbene stia cambiando anche qui in parte), il figlio non è un punto di arrivo, ma è parte della crescita e dello sviluppo della coppia; se una ragazza studia, il figlio non è un impedimento allo studio... e soprattutto il figlio è un'esigenza, oserei dire più istintiva, della donna che ritiene "naturale" e giusto procreare finchè fisiologicamente è giovane. Perché da queste parti è ancora forte la visione tradizionale. Così come qui è difficile concepire la "convivenza" a favore del matrimonio. In genere qui il figlio deve nascere nella famiglia e non nella convivenza.
Poi se il matrimonio finisce male, la donna non si dispera, va avanti da sola o con l'aiuto della sua famiglia, e cresce il figlio in attesa di trovare eventualmente un altro uomo.

Insomma, per fortuna che il mondo non è totalmente globalizzato...


Gringox


Sono d' accordo sul fatto che la questione sia anche dovuta ad aspetti culturali, tuttavia il problema principale è che dopo tutto, due genitori per natura al loro figlio vorrebbero garantire un futuro migliore, mentre di questo passo io non so nemmeno se mio figlio riuscirà a frequentare un' università se lo vorrà.
Il problema è una crisi economica, che per la prima volta mette in crisi tutto quello in cui dei genitori hanno creduto fino ad ora. La ricchezza media delle persone sta diminuendo, e i nostri figli di questo passo avranno un futuro forse peggio del nostro. È questo secondo me il punto chiave.
Se ho la possibilità che i miei figli abbiano una vita migliore, non c'è cosa che tenga e cerco di averne uno.
In realtà anche in Russia le cose non vanno troppo diversamente. La Russia attualmente è da soli due anni che registra un aumento di nascite significativo, Medvedev teme il ripresentarsi di una nuova fase di decrescita demografica. Alcuni dati qualche anno fa stimavano che gli aborti superiori alle nascite e l' età media nazionale in aumento, quindi le donne non è che non si disperino per una gravidanza indesiderata.
Non è secondo me questione di globalizzazione o occidentalizzazione, quanto di una crisi identitaria.
 



 
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Messaggio Re: L'età In Cui Le Donne Italiane Decidono Di Avere Il Primo Figlio (MOLTO INTERESSANTE!) 
 
Maka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il discorso è complesso.

Non è solo una questione economica - anche se essa incide davvero; ma un insieme di vari aspetti legati alla società in cui le nuove generazioni si trovano, alla mentalità, all'approccio psicologico dei giovani verso la coppia, la convivenza, il matrimonio, i figli, ecc., credo.
E non è neppure questione di pretese o di essere viziati... è che il mondo è cambiato rispetto a qualche decennio fa. E' un qualcosa a metà tra una certa "maturità" psicologica da un lato e una insicurezza dall'altro. In Italia (come nell'Europa occidentale avanzata) il figlio è un punto di arrivo, non un punto di partenza. Ed è per questo che arriva in genere tardi (parlando di età). Quando si ha fatto il maggior numero di esperienze nella vita, e parlo a 360° dallo studio al lavoro, ai viaggi, a qualche esperienza di lavoro o studio all'estero, ai divertimenti, alla vita da soli, alla convivenza, ecc... allora forse si è pronti per i figli. In questo senso il figlio arriva nella fase di "maturita" della persona. E se questa "maturità" giunge tardi parlando di età, non è certo colpa delle persone, bensì è il risultato di una società che ti "obbliga" a vivere in un certo modo. Credo che poi ci siano comunque differenze anche in Italia tra nord e sud, tra famiglie e famiglie, tra campagna e città, tra livello culturale ed educazione, ecc....

Insomma come sempre ogni situazione è diversa.

In altre società, per esempio in quella delle "Russie" (sebbene stia cambiando anche qui in parte), il figlio non è un punto di arrivo, ma è parte della crescita e dello sviluppo della coppia; se una ragazza studia, il figlio non è un impedimento allo studio... e soprattutto il figlio è un'esigenza, oserei dire più istintiva, della donna che ritiene "naturale" e giusto procreare finchè fisiologicamente è giovane. Perché da queste parti è ancora forte la visione tradizionale. Così come qui è difficile concepire la "convivenza" a favore del matrimonio. In genere qui il figlio deve nascere nella famiglia e non nella convivenza.
Poi se il matrimonio finisce male, la donna non si dispera, va avanti da sola o con l'aiuto della sua famiglia, e cresce il figlio in attesa di trovare eventualmente un altro uomo.

Insomma, per fortuna che il mondo non è totalmente globalizzato...


Gringox


Sono d' accordo sul fatto che la questione sia anche dovuta ad aspetti culturali, tuttavia il problema principale è che dopo tutto, due genitori per natura al loro figlio vorrebbero garantire un futuro migliore, mentre di questo passo io non so nemmeno se mio figlio riuscirà a frequentare un' università se lo vorrà.
Il problema è una crisi economica, che per la prima volta mette in crisi tutto quello in cui dei genitori hanno creduto fino ad ora. La ricchezza media delle persone sta diminuendo, e i nostri figli di questo passo avranno un futuro forse peggio del nostro. È questo secondo me il punto chiave.
Se ho la possibilità che i miei figli abbiano una vita migliore, non c'è cosa che tenga e cerco di averne uno.
In realtà anche in Russia le cose non vanno troppo diversamente. La Russia attualmente è da soli due anni che registra un aumento di nascite significativo, Medvedev teme il ripresentarsi di una nuova fase di decrescita demografica. Alcuni dati qualche anno fa stimavano che gli aborti superiori alle nascite e l' età media nazionale in aumento, quindi le donne non è che non si disperino per una gravidanza indesiderata.
Non è secondo me questione di globalizzazione o occidentalizzazione, quanto di una crisi identitaria.


Mia cara Maka, ma infatti la globalizzazione è proprio la causa della crisi identitaria... adesso senza andare a pescare le popolazioni della Papua Nuova Guinea e restando più "vicini", per esempio nel paese dove vivo io e più precisamente nelle campagne ucraine, nei villaggi, dove meno viene percepito e vissuto l'impatto globalizzatorio, resistono valori identitari che vengono conservati e tramandati. Ecco, si può essere d'accordo o meno su questo... io personalmente li rispetto e li ammiro.

Guarda, forse sono io quello strano e un pò fuori dal mondo; forse in me è troppo radicato lo scoutismo di infanzia e gioventù; forse per la mia natura di indipendenza o altro, ma io la penso diversamente da te e dal pensiero attualmente generale (da quello che mi pare di vedere), pur ovviamente rispettandolo. Principi come essenzialità, spirito di sacrificio, educazione alla semplicità, a determinati valori che vanno oltre il mero aspetto economico, anche alla "lotta" corretta per conquistare un mondo migliore e una posizione nella vita, (anche nel proprio piccolo inteso come ambito famigliare e del proprio circondario).
Saranno anche belle parole - e lo sono! - ed io non solo ci credo, ma chissà perchè vivo in un certo modo proprio secondo un determinato stile di vita e faccio vivere i miei figli secondo una certa impostazione...

Mai nella storia dei paesi la vita è stata semplice: i nostri genitori sono cresciuti magari nel post-guerra; i nostri nonni nel periodo tra le due guerre; la mancanza di soldi e di prospettive future è sempre stata soggettiva e caratterizzante più o meno ogni periodo storico; oppure se la situazione economica era migliore, mancava qualcos'altro. Insomma sempre e in ogni epoca c'erano buoni motivi per rinunciare ai figli. Eppure decenni fa le generazioni precedenti ragionavano diversamente, e davano al valore della vita e della procreazione un giusto (secondo me) peso. Certo c'era appunto meno crisi identitaria e ovviamente meno globalizzazione; e la gente viveva più di tradizione, di usi e costumi che venivano tramandati.

Anche l'idea di voler dare a tutti i costi al figlio un futuro migliore e che questo futuro debba dipendere in grande percentuale dalla forza economica della famiglia (e dei genitori) è a mio parere frutto della mentalità odierna fatta di estetica, di apparenza, di immagine, di statistiche, ecc.. Che i genitori pensino piuttosto a dare ai figli una base di valori, di principi, di "carattere" affinchè essi possano crescere forti, sani, intelligenti e allo stesso tempo umili, semplici, onesti...

Se uno aspetta le possibilità economiche, allora campa cavallo... ci sarà sempre una nuova meta (econimica) da raggiungere o ci sarà una nuova crisi improvvisa, delle nuove tasse, nuovi ostacoli e impedimenti, e intanto gli anni passano e la vita avanza...

Il mondo è davvero cambiato, ma peggio della crisi economica da te citata, c'è la crisi del valore della vita umana, della sua identità che si è persa a favore della proiezione di ciò che si vorrebbe essere e non della rappresentazione di ciò che si è e che si deve essere.

Ciao,

Gringox
 




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