Segnalo questo libro      " Il bambino dal cuore di lupo " di Asne Seierstad    - Rizzoli  € 18  sugli scenari e i drammi seguiti alla guerra Russia-Cecenia.
Della stessa autrice ricordo " Diario da Baghdad " e " Il libraio di Kabul ".  Asne Seierstad è una reporter di guerra da anni impegnata in fronti caldissimi dalla Serbia all'Afghanistan, dall'Iraq alla Cecenia. Vincitrice di numerosi premi giornalistici.

L'ho comprato ieri, tu l'hai letto?

Basta che racconta i drammi, accaduti in Cecenia, sia da una parte che dall'altra.
Finora ho letto soltanto i reportagi e i libri, che facevano vedere le cose a favore di uno contro l'altro.

luca ha scritto: [Visualizza Messaggio]

L'ho comprato ieri, tu l'hai letto?

Lo sto leggendo    

 

Finna ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Basta che racconta i drammi, accaduti in Cecenia, sia da una parte che dall'altra.
Finora ho letto soltanto i reportagi e i libri, che facevano vedere le cose a favore di uno contro l'altro.

Quando avrò completato la lettura ti darò il mio parere    


 Intanto inserisco una breve sintesi presa da internet:

"Timur aveva pochi mesi quando nel 1994 ha sentito per la prima volta lo scoppio delle bombe, e tre anni quando è rimasto orfano. Ora è un dodicenne magro, dorme da solo sulla riva del fiume e sogna di diventare come i guerrieri che sulle montagne lottano contro i russi, di battersi come da secoli - glielo ha raccontato il nonno - si battono i lupi. Siamo a Grozny, la capitale devastata di una Cecenia in cui da quattordici anni l'unica legge è quella del più forte, e nessuna ricostruzione sembra possibile a margine di un conflitto che si ferma per brevi tregue ma non accenna a finire. Come il dolore dei sopravvissuti: Abdullah, che distrutto dalla morte della moglie cerca senza sosta il suo ultimogenito, unico della famiglia ancora in vita; Tamara, che ha visto morire il marito e tre figli mentre il quarto è tornato irriconoscibile, invecchiato da una sofferenza senza uscita. Åsne Seierstad torna in Cecenia, dove ha cominciato la sua carriera di reporter di guerra, per dare un volto alle migliaia di vittime e per documentare l'umiliazione di un paese schiacciato dalla politica russa dell'era Putin, nel silenzio di media corrotti. Partendo da un orfanotrofio e inoltrandosi tra le distese ghiacciate e le rovine, Seierstad tesse un racconto crudo e appassionato, l'epopea di un conflitto ormai senza più radici, tanto insensato da sembrare insolubile. Per riscoprire l'orgoglio di un popolo risoluto a far sentire la propria voce e a preparare la propria rinascita ".

direttore ha scritto: [Visualizza Messaggio]

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Quando avrò completato la lettura ti darò il mio parere    

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Hai finito di leggerlo? Che te ne sembra????

Posso dirti che mi è piaciuto ....non mi ha fatto impazzire....ma mi è piaciuto abbastanza. Appena ho un pizzico di tempo libero ti dirò qualcosa in più  

Confermo quanto detto precedentemente....interessante ma non indimenticabile.....penso che la reporter si perda troppo in dettagli che poteva anche omettere, è come se cercasse di dare emozione gonfiando determinati aspetti senza in realtà affrontare la questione.    Di Asne Seierstad ho apprezzato di più " Diario da Baghdad" sulla guerra in Iraq.

Anche io l'ho letto ma non nascondo che mi ha deluso, per vari motivi. Penso che Asne Seierstad abbia le qualità per scrivere un racconto, ma, a parte l'indovinato inizio, si è persa in mille divagazioni che ne rallentano la lettura. Certe volte  ha delle osservazioni precise, che fanno pensare ad intuizioni profonde... ma poi si sfanno come neve al sole, e la lettura resta piatta, scialba, priva di corpo. Come se si accontentasse dell'apparenza, come se non volesse penetrare la realtà, accontentandosi di galleggiare in superficie.... Un libro da dimenticare, e mi dispiace.