"Non ti qualifichi? Sono botte"
Il tecnico ucraino Mihail Zubkov "mena" la figlia Kateryna, prima in batteria ma con un brutto tempo. Una tv riprende tutto: scattano squalifica e indagini
MELBOURNE, 28 marzo 2007 - Non ti qualifichi? E allora sono guai. Quando l'allenatore è anche tuo padre, può succedere di tutto. Ne sa qualcosa l'ucraina Kateryna Zubkova, vincitrice martedì scorso della sua batteria dei 50 dorso ma con un tempo non sufficiente per passare alle semifinali. Ne è seguita una discussione col papà-tecnico Mihail Zubkov, nel corso della quale quest'ultimo è progressivamente diventato manesco, a dispetto dei tentativi della ragazza di divincolarsi. Quindi, un goffo tentativo da parte di Zubkov di riappacificarsi.
I PROVVEDIMENTI E LE INDAGINI - Peccato che le telecamere di un'emittente televisiva, Nine Network, fossero sul posto: la scena è stata ripresa e mandata in onda. L'indignazione è stata generale: la Fina, la federazione internazionale di nuoto, ha immediatamente sospeso Zubkov, riservandosi di emettere un verdetto disciplinare più completo a brevissimo termine, probabilmente già oggi. E ha già chiarito che l'ormai ex tecnico non potrà nemmeno presenziare alla prossima gara di Kateryna, fissata per venerdì. Ma su Zubkov indaga anche la polizia (che sorveglia anche la ragazza per evitare che l'episodio si ripeta): l'ucraino è atteso in tribunale domani.
Il tecnico Miahil Zubkov e la figlia Kataryna