Ucraina: Corte Suprema blocca insediamento Yanukovich
KIEV (Reuters) - La Corte suprema ha bloccato l'insediamento del primo ministro Viktor Yanukovich come presidente e ha accettato di esaminare l'istanza dello sfidante liberale che denuncia brogli elettorali.
La Corte Suprema ha respinto la pubblicazione ufficiale dei risultati che indicano Yanukovich, appoggiato da Mosca, vincitore su Viktor Yushchenko alle elezioni presidenziali svoltesi domenica scorsa.
"La sentenza della Corte vieta alla Commissione elettorale centrale di pubblicare i risultati delle elezioni e di procedere a qualsiasi azione legata a queste", si rende noto in una dichiarazione della Corte.
La sentenza dà una boccata d'ossigeno a Yushchenko e alle decine di migliaia di suoi sostenitori che si sono riversati nelle strade. Un presidente eletto non può insediarsi senza la pubblicazione dei risultati elettorali.
"Questo è solo l'inizio. E' la prova che è la società che vince sempre. E' una piccola ricompensa per le sofferenze che abbiamo sopportato", ha detto a decine di migliaia di manifestanti nella piazza dell'Indipendenza a Kiev.
Un alleato di Yushchenko, alimentando le tensioni, ha invocato l'occupazione della sede del governo e del parlamento ucraino.
"Stiamo organizzando un assedio pacifico della sede del governo e del parlamento, e lo rafforzeremo attorno all'edificio delle sede dell'amministrazione presidenziale", ha dichiarato Yulia Tymoshenko alla folla in piazza Indipendenza a Kiev. "Stiamo assediando le autorità ".
La Corte ha dichiarato che il 29 novembre intende esaminare la protesta di Yushchenko.
Il provvedimento posticipa la proclamazione di Yanukovich quale vincitore, e tiene ancora provvisoriamente in carica il presidente uscente Leonid Kuchma.
L'opposizione in Ucraina ha ribadito oggi la sua intenzione di indire uno sciopero nazionale, che blocchi trasporti e vie di comunicazione, mentre il suo leader Yushchenko ha promesso di lottare fino alla fine per rovesciare l'esito ufficiale delle elezioni.
All'interno del paese diviso, nelle regioni centrali, cuore economico dell'Ucraina, i minatori di carbone hanno appoggiato il filorusso Yanukovich, proclamato nuovo presidente ieri, asserendo con ciò che non parteciperanno a nessuna azione di sciopero.
Al summit dell'Aja, la crisi ucraina è stata al centro dei colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e la presidenza dell'Unione Europea, che sull'argomento sono su posizioni opposte.
Putin, forte sostenitore di Yanukovich, ha dichiarato più tardi che paesi terzi non hanno il diritto morale di incitare l'Ucraina al "disordine", precisando che saranno solo i tribunali ucraini a risolvere la controversia.
Il presidente polacco, Aleksander Kwasniewski, ha reso noto a sua volta l'intenzione di recarsi in Ucraina entro pochi giorni per contribuire alla mediazione. La Polonia, membro di Nato e Ue, è il principale sostenitore europeo dell'Ucraina.
La disputa in corso riflette la profonda divisione etnogeografica dell'Ucraina, nonostante la lunga storia comune con la Russia: a ovest, regione prevalentemente cattolica e filoeuropea, malgrado i brogli, si è votato per Yushchenko; a est, regione invece a maggioranza ortodossa e russofona, Yanukovich è stato il favorito.
Stati Uniti, Canada e Ue hanno condannato le elezioni del 21 definendole fraudolente, premendo per una revisione dei risultati.
(fonte web)