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Oblomov
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Messaggio Oblomov 
 
Ho iniziato da un paio di giorni la lettura di OBLOMOV, di Goncarov.
Mi sta prendendo tantissimo...

Ho anche letto alcune recensioni e pare che "l'oblomovismo" sia addirittura diventato un termine d'uso nel linguaggio comune..che esprime l'atteggiamento di assoluta apatia e indolenza del protagonista.

L'introduzione di Lo Gatto indica anche un parallelismo tra l'approccio alla vita passivo, immobile e stanco di Oblomov con la società russa borghese dell'epoca (seconda metà dell'800), vittima per riflesso, della servitù della gleba. Dunque, essere troppo serviti annullerebbe la volontà e lo spirito d'iniziativa?

...so di avere tra le mani un altro importante pezzo di letteratura russa...
 



 
Miss G Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Oblomov 
 
Di sicuro hai in mano un capolavoro! Mi è piaciuto tantissimo!
 



 
ema Invia Messaggio Privato MSN Live
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Messaggio Vediamo Se è La Volta Buona 
 
Bene, vediamo se riesco a farmi perdonare... per ieri.

Impegnativo... OBLOMOVSHINA... hai del coraggio ad imbarcarti con Goncarov...
Fui costretta a leggerlo per un esame universitario... e come tutte le cose imposte... risultano sempre un pò sgradite. Personalmente questo annullamneto della volontà umana causato dalla servitù della gleba....non ce l'ho visto; forse nn era quello che io cercavo dentro un romanzo all'epoca; un aspetto che mi colpì molto del libro era da un lato il fancazzianesimo di OBLOMOV e dall'altro l'arrivismo di STOLTZ, il medico tedesco.
All'epoca avevo per la testa Pechorin e le sue nomadi.... niente a che fare con Oblomov...
Ma ti piace '800 letterario russo?
 



 
lilibrik Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Oblomov 
 
Miss G,

aspetto un tuo commento alla fine del libro. Anch'io ho letto che "oblomovismo" è un termine entrato nell'uso comune. Volevo imbarcarmi nella lettura dopo essere stato a casa del signor Goncharov, ma non l'ho mai fatto. Magari è la volta buona.
 



 
hitman Invia Messaggio Privato MSN Live
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Messaggio Re: Vediamo Se è La Volta Buona 
 
lilibrik ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Bene, vediamo se riesco a farmi perdonare... per ieri.

Impegnativo... OBLOMOVSHINA... hai del coraggio ad imbarcarti con Goncarov...
Fui costretta a leggerlo per un esame universitario... e come tutte le cose imposte... risultano sempre un pò sgradite. Personalmente questo annullamneto della volontà umana causato dalla servitù della gleba....non ce l'ho visto; forse nn era quello che io cercavo dentro un romanzo all'epoca; un aspetto che mi colpì molto del libro era da un lato il fancazzianesimo di OBLOMOV e dall'altro l'arrivismo di STOLTZ, il medico tedesco.
All'epoca avevo per la testa Pechorin e le sue nomadi.... niente a che fare con Oblomov...
Ma ti piace '800 letterario russo?


Se posso dire la mia, cara Lilibrik (e solo per il nome temo estreme reazioni..), non credo che ci voglia del coraggio a leggere Goncarov. Penso di aver letto anche di peggio, nel senso 'pregnante' del termine, poichè credo che tutta la letteratura russa non sia pesante, ma semplicemente mastodontica e omnicomprensiva.

Il 'peggio' potrebbe essere Scholokov oppure Saltikov-Scedrin, o magari anche il Majakovskij di cui sottilmente sei 'testimonial' con il tuo nick name (sebbene io adori quest'ultimo alla follia e abbia scritto anche la tesi di laurea su di lui).

Mi sembra strano che, proprio perchè tu abbia dovuto leggere il suddetto romanzo per un esame all'università, abbia voluto cogliere soltanto l'aspetto fancazzista del protagonista e lo strapotere psicologico che su di lui ha il rivale Stoltz.
Questo romanzo è famoso perchè per la prima volta dopo la figura del dandy cinico e asettico impersonificato dal citato Pechorin, si svela alla letteratura russa la versione più sciatta, incoerente e 'irrecuperabile' del uomo-superfluo Oblomov.
Se ricordo bene l'Oblomovismo fu una corrente letteraria che affondava le sue radici anche nella sedentarietà di una società immobilizzata dal persistere della servitù della gleba e della onnipotente e sonnolente borghesia. Oblomov è il punto di rottura essendo, in primis, l'uomo inetto e impotente di fronte alla sua sgretolante realtà ormai al declino e in aria di rivolte epocali da parte delle classi fino ad allora oppresse.

Peccato che tu non abbia apprezzato o colto quali punti vitali andava a toccare Goncarov con questo irripetibiloe romanzo. Accanto a fior fior di capolavori più o meno a lui contemporanei, ha avuto la sua più che discreta rilevanza e popolarità a livello letterario.

Klava
 



 
klava Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Oblomov 
 
hitman ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Miss G,

aspetto un tuo commento alla fine del libro. Anch'io ho letto che "oblomovismo" è un termine entrato nell'uso comune. Volevo imbarcarmi nella lettura dopo essere stato a casa del signor Goncharov, ma non l'ho mai fatto. Magari è la volta buona.



Ciao Hit,
non sono mai velocissima a finire i libri...soprattutto quelli che superano le 300 pagine...e soprattutto perchè questo lavoro matto e disperato mi riduce a pezzi la sera...ma garantisco commenti approfonditi a lettura ultimata!
 



 
Miss G Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Oblomov 
 
Nel '04 la mia ex classe delle superiori ed io abbiamo partecipato alla trasmissione "Per un pugno di libri", c'era da leggere proprio Oblomov.
Naturalmente abbiamo vinto la puntata.  

Provate a fare il gioco online...
http://www.pugnodilibri.rai.it/R3_p...%5E2311,00.html

"... vedrà affrontarsi in questa ventitreesima puntata gli studenti della classe    V A dell'Istituto Tecnico Commerciale "F.G. Fontana" di Rovereto..."
 



 
Lantis Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Oblomov 
 
Miss G ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ho iniziato da un paio di giorni la lettura di OBLOMOV, di Goncarov.
Mi sta prendendo tantissimo...

Ho anche letto alcune recensioni e pare che "l'oblomovismo" sia addirittura diventato un termine d'uso nel linguaggio comune..che esprime l'atteggiamento di assoluta apatia e indolenza del protagonista.

L'introduzione di Lo Gatto indica anche un parallelismo tra l'approccio alla vita passivo, immobile e stanco di Oblomov con la società russa borghese dell'epoca (seconda metà dell'800), vittima per riflesso, della servitù della gleba. Dunque, essere troppo serviti annullerebbe la volontà e lo spirito d'iniziativa?

...so di avere tra le mani un altro importante pezzo di letteratura russa...


Proprio lunedi' e martedi' ho guardato il film, con Tabakov. Non se sia fedele al romanzo ma mi e' piaciuto, anche se come al solito non ho capito tutto. Ovviamente le scene aiutano la comprensione, ma tutte le finezze linguistiche non me le posso ancora gustare.
paka Rago
 




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rago Invia Messaggio Privato Invia Email HomePage Skype
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Messaggio Oblomov X KLAVA 
 
FondameNtalmente credo sia una questione di gusti, e per fortuna che nn a tutti piace il solito.
CMQ sono fermamente convinta che il comune atteggiamento di voler politicizzare a tutti i costi la letteratura porti a deviazioni da quello che è il significato reale di un'opera: nel senso corretto parlare di OBLOMOV (che io sicuramente nn ho capito e nn ho voluto apprezzare), ma fuori luogo parlare di borghesia e servi della gleba.... siamo così sicuri che fosse questo il messaggio di Goncarov?

In merito a MAJA-(L)-ovskiy... (+ i suoi amichetti "transumnici") sicuramente rientra nelle mie grazie più di tutto l'800 russo, con questo l'800 mi ha dato tante soddisfazioni, ma il '900 russo è stato grandioso, energetico: magari i risultati sono stati più scadenti, ma ha sprigionato tanta energia.. Questo nick nn me lo ha ispirato tanto la poesia, quanto la vita stessa della Sig.ra BRIK.... piegare uno come Maja... devi essere una grande seduttrice...
E' il mio idolo la BRIK.

Mi parli della tua tesi più approfonditamente?Mi interessa.
 



 
lilibrik Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Oblomov X KLAVA 
 
lilibrik ha scritto: [Visualizza Messaggio]
FondameNtalmente credo sia una questione di gusti, e per fortuna che nn a tutti piace il solito.
CMQ sono fermamente convinta che il comune atteggiamento di voler politicizzare a tutti i costi la letteratura porti a deviazioni da quello che è il significato reale di un'opera: nel senso corretto parlare di OBLOMOV (che io sicuramente nn ho capito e nn ho voluto apprezzare), ma fuori luogo parlare di borghesia e servi della gleba.... siamo così sicuri che fosse questo il messaggio di Goncarov?

In merito a MAJA-(L)-ovskiy... (+ i suoi amichetti "transumnici") sicuramente rientra nelle mie grazie più di tutto l'800 russo, con questo l'800 mi ha dato tante soddisfazioni, ma il '900 russo è stato grandioso, energetico: magari i risultati sono stati più scadenti, ma ha sprigionato tanta energia.. Questo nick nn me lo ha ispirato tanto la poesia, quanto la vita stessa della Sig.ra BRIK.... piegare uno come Maja... devi essere una grande seduttrice...
E' il mio idolo la BRIK.

Mi parli della tua tesi più approfonditamente?Mi interessa.


Cara LiliBrik,
mi sorprende molto la tua convinzione nel credere che opere letterarie che hanno visto la luce in un secolo di grandi fermenti sociali, politici e letterari appunto, non abbiano subito influenza alcuna da tutto ciò che stava loro attorno.

Mi sorprende ancor di più soprattutto perchè da conoscitrice di Majakovskij quale sicuramente sarai (sebbene tu lo tratti con non comune irriverenza 'Maja-l-kovskij'??), dovresti trovare soprattutto in lui un maestoso esempio di simbiosi letteraria tra impegno politico e ispirazione artistica. Esiste molto poco di 'personale' o meglio 'personalizzato' nell'opera di Majakovskij. Proprio agli albori dorati dell'inizio del 900 che tu tanto decanti e pure io adoro, nei gloriosi anni '20, Majakovskij ha sfornato tutta la sua migliore artiglieria 'sovietica', ha osannato in chiave quasi sacrale tutti i dettami del regime infarcendo intere, infinite e pesantissime opere delle sue più famose, Non a caso Stalin stesso addirittura in un'esaltazione postuma del poeta ha definito lo stesso quale 'il miglior poeta sovietico' di tutti i tempi.
Ma cisono decine di esempi che si posso citare per ricordare come sia nell'800 che nel '900 arte e politica si siano fusi. Non esiste Achmatova senza il suo 'Requiem' che parla di anni terribili di guerra e regime, dell'assedio di Leningrado, delle condizioni miserrime in cui il popolo ha versato. E pensi che la poetessa abbia solo voluto descriverli? Non pensi che ci sia stato un significato poilitico, pretestuoso 'dentro' ogni suo verso? Che ne dici di Pasternak con il suo romanzo bandito 'Il dottor Zhivago'? E' stato pubblicato all'estero perchè le sue pagine erano 'scottanti'.

Insomma, credo che potrei continuare per ore a fare esempi del genere, ma a questo punto mi sorge il dubbio di non aver capito il tuo messaggio. Ripeto, secondo me alla luce di tutto quello che ho letto e studiato dell'800 e del '900 non solo c'era un povero Goncarov che urlava 'aiuto' nel suo romanzo, ma le grida sono continuate per almeno cent'anni di centinai di opera più o meno famose anche fino ad arrivare a in ostri giorni sovietici del pre caduta del muro.
Cara Lili brik, anch'io ho sempre voluto credere che ogni opera letteraria fosse avulsa da qualsiasi tendenza politica, ma nel tempo ho capito anche che il 'marketing' esisteva anche a quell'epoca e forse se certi illustri non avessero scritto ciò che il regime dettava o non si fossero lanciati in eroiche contestazioni, non avrebbero avuto la fama che a tuttoggi conservano.

Forse di totalmente apolitico nella letteratura russa esisteva solo.....ops non me ne viene in mente nemmeno uno.

Lilja Brik era una grande seduttrice sicuramente, ma l'egida ammaliatrice di questa donna-amante di Mjakovskij aveva sul poeta affetti devastanti e li ebbe per tutta la sua breve vita. Non ho amato particolarmente la sua figura perchè penso abbia avuto un potere troppo dispostico su di lui. Ma anche questa è una lunga storia..

Non credo di poterti parlare approfonditamente della mia tesi in questa sede e men che meno in questo topic. Rischierei di 'uccidere' l'audience. Forse non tutti sono interessati al mio argomento di tesi. Ti posso dire, per il momento, che il titolo era 'Vladimir Majakovskij: l'io lirico di fronte al pubblico' (Analisi dell'io lirico majakovskijano nel poema 'A piena voce'). Se hai bisogno di altre informazioni contattami pure con un pm.

Klava
 



 
klava Invia Messaggio Privato
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Messaggio Oblomov E I Kulaki????????? 
 
BENE, VEDI CHE PER GRADI ALLE COSE CI SI ARRIVA.
Un conto è dire che la maggior parte delle opere siano figlie del loro tempo, un conto è dire che in quelle opere bisogna ricercare un'epoca. Sicuramente un OBLOMOV nn sarebbe esistito negli anni '30 del '900.... ma questo nn porta necessariamente alla conclusione che OBLOMOV debba e possa essere un esempio del suo '800. (a maggior ragione se si pensa che l'idea di conflitto sociale è abbastanza giovane....) Credo che riflettendo proprio su OBLOMOV si possa fare questo discorso: nn mi pare si sia mai posto il problema, nè lui, nè Goncarov. Questa è una problematica sorta postuma, nata da una certa scuola di critica, che va oltre l'estetica, spesso cercando cose in realtà nn ci sono nelle opere. Credo che per capire un'opera sia necessario guardare la lingua, o meglio la scelta terminologica di un autore...piuttosto che soffermarsi su quello che voleva o nn voleva dire.... del resto è un'opera letteraria, è finzione!

Di Pushkin ad esempio, vedi un messaggio politico?Eppure se ben ricordo venne anche graziato, fu imprigionato: ma la bellezza della sua opera sta nella musicalità della sua lingua.

Concordo sul fatto che sull'onda della politica possano esser state sottovalutate o sopravvalutate altrettante opere: ma se si volesse liquidare lo sperimentalismo di Maja-l-ovsky solo con la politica... povera critica letteraria, come stai messa male!!!!!!!!!!!!!! Che poi Majalovsky sia stato un uomo " davanti al pubblico" come lo definisci tu, è ovvio, ma nn è certo Stalin in grado di dare titoli ad un poeta.... Maja è stato uno sperimentalista, un innovatore, a mio parere non è migliore di Khodasevic, ma Maja è certo più famoso.... forse proprio per la frase di STalin!!!!!!!

Cmq la BRIK era una donna astuta, ha trovato q/uno che le desse l'immortalità.

Cmq perché hai fatto la tesi su Majakovsky?
 



 
lilibrik Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Oblomov 
 
Cara Lilibrik, non insisterò sull'argomento Oblomov perchè penso che ognuna di noi remi in direzioni opposte e sinceramente le tue risposte offrono 'troppi' spunti di approfondimento che forse in questa sede non c'entrano.
Rimango ferma sulle mie considerazioni riguardo al rapporto arte-ispirazione.

Immaginavo che avresti tirato in ballo Puskin, che per il fatto che ormai sia lontano e 'osannato', assurto a mito indiscusso della letteratura russa non/anti-sovietica, non viene più ricordato per le sue contestazioni e non viene quasi più riconosciuta l'imperterrita protesta che le sue opere hanno esercitato contro il potere lo zar, per cui lui stesso pagò con l'esilio. Anche Puskin era politicamente 'impegnato' e il legame tra la bellezza della sua poesia e l'impegno è inscindibile.

Non entro nella discussione su Majakovskij, perchè la materia in questione è monumentale. Majakovskij è una montagna da scalare, non ne si può scalfire via qualche pietra pensando di averlo capito o fatto proprio del tutto. La mia stessa tesi su di lui è solo una goccia nel mare della sua immenistà.
Il motore immobile che ha mosso me nell'affrontare la sua opera è semplificabile nelle parole 'amore a prima vista'. Amore verso di lui e amore che emana da lui...assoluto e contagioso.

Klava
 



 
klava Invia Messaggio Privato
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Messaggio VEDI CINEMA 
 
Allora tanto per rimanere in tema... ti rimando ad un topic che in cui ho trovato "il verso" di fare polemica pure lì...
Sono di carattere "bastian contario", cmq gradirei tu lasciassi un tuo commento anche nel topic cinema; anche se sei di parere avverso al mio, trovo interessanti tuoi contributi ma soprattutto sempre ben argomentati, cosa encomiabile di queste lune...
revenons à nos moutons... ora i esprimo in termini diversi:
non dico che le opere siano influenzate dagli avvenimenti, dico però che insistere nel voler cercare in queste solo questo aspetto è molto riduttivo.... per formazione sono molto più tentata dall'aspetto linguistico-semantico che non dall'aspetto contenutistico.
ora ritorno attendi
 



 
lilibrik Invia Messaggio Privato
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Messaggio Rieccomi 
 
chiedo venia, ma mi hanno fulminata.

Allora ero rimasta alla mia predilezione per l'aspetto linguistico-semantico e le scelte lessicali...sono gli aspetti che più mi intrippano; certo la componente social-politica esiste, ma nn la trovo così preponderante.
Credo che si tratti di priorità diverse davnti al testo.
Cmq guarda che nella mia illogicità.... quando lo chiamo Maja-l-ovsky è sempre con grande affetto e confidenzialità (del resto sono sempre LILIBRIK!!!!!!!!!!!!!!) Sto scherzando, ovviamente! E' nel mio stile ribattezzare personaggi, giocando su e con la lingua (rientra sempre nelle mie priorità linguistiche di cui sopra); e i nomi propri (cognomi, etc)sono un mio passatempo: li scindo in rebus, faccio parole macedonia, aggiugo pre-suf-issi...insomma tutte queste "bagatelles"... visto che parolacce nn ne posso dire.
Tutto qua, visto che mi stai simpatica... magari storpio pure il tuo nick.
Cma magari se mi mandi una mail con il file delle conclusioni della tua tesi, che mi interessa.
 



 
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