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Petrolio, Rublo E Sanzioni
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benito_red
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Petrolio, Rublo E Sanzioni
ancora una volta i mass media occidentali e in particolare nostrani si
rivelano piu' che organi di informazione, organi di disinformazione.
E sorvoliamo sugli errori grammaticali e di ortografia che spesso compaiono
nei loro articoli raffazzonati, che danno la misura della scarsa professionalita'
anche in giornali blasonati come "il corriere" "la repubblica" " il sole24 ore".
Andiamo a vedere dunque cosa ci raccontano su quello che e' il piu'
importante argomento di attualita' per le conseguenze geopolitiche ed economiche
che esso comporta.
Questo argomento si articola in due punti:
1- il calo del prezzo del petrolio,
2- il precipitare del rublo e le sanzioni alla Russia.
1- il calo del prezzo del petrolio:
VERSIONE UFFICIALE:
-------------------
e' dovuto al calo dei consumi e al fatto che gli USA con il loro shale oil
stanno creando un surplus di offerta
COMMENTI:
----------
fin qui ok, ma perche' l'OPEC guidato dall Arabia Saudita non ha diminuito la
produzione per far risalire il prezzo del petrolio?
perche' c'e' in atto un' aspra battaglia tra i paesi produttori che porta
al ribasso, in particolare gli USA stanno cominciando ad esportare il loro shale oil
con la precisa intenzione di sottrarre fette di mercato ai loro competitors (tra cui Arabia).
Ma siccome si stima che lo shale oil intorno ai 60$/barile non e' piu' profittevole,
ecco che l'Arabia tenendo basso il prezzo mira a togliere di mezzo la concorrenza USA.
2- il precipitare del rublo e le sanzioni:
VERSIONE UFFICIALE:
-------------------
il rublo precipita perche' il calo del prezzo del petrolio comporta meno entrate per la Russia,
inoltre le sanzioni hanno messo in difficolta l'economia russa
COMMENTI:
----------
queste due affermazioni sono di una superficialita' sconcertante.
Mi fa specie che anche il sole24ore il giornale degli esperti di economia abbia dato credito ad
una ipotesi cosi cialtrona.
Il calo del prezzo del petrolio accompagnato dal calo del rublo non fa calare le entrate, anzi potrebbe
anche farle aumentare.
Questo perche' il petrolio viene pagato in dollari, che lo stato russo poi converte in rubli perche' le spese
le fa' in rubli, e allora si capisce come il calo del rublo va a compensare il calo del petrolio.
Abbiamo appurato quindi come il fattore petrolio in ribasso + rublo debole di per se' stesso non crea
disavanzo nella bilancia commerciale, contrariamente a quanto affermato dai mass media occidentali.
Infatti un deprezzamento programmato del rublo era gia' stato annunciato dalle autorita' della Federazione Russa
proprio in vista del calo del petrolio.
Tuttavia la situazione e' sfuggita di mano alle autorita' perche' in questi giorni (meta' dicembre 2014) nelle banche
a Mosca ci sono lunghe file di persone, che vanno a ritirare i soldi.
I russi hanno paura che si ripeta il blocco degli sportelli come avvenuto nel 1998 per il default.
In realta' e' proprio questo comportamento emotivo la causa del deprezzamento incontrollato del rublo, e questo
e' un pericolo.
Altro pericolo, conseguente al crollo del rublo e' l'aumento dell'inflazione in Russia.
Se l'inflazione diventa molto alta, compagnie e banche russe che hanno avuto prestiti in euro o in dollari rischiano l'insolvenza,
e potrebbero trascinare nell'insolvenza chi i soldi glieli ha prestati.
Si da il caso che banche francesi ma anche italiane come Unicredit e Bca Intesa siano esposte nei confronti nella Russia.
Veniamo alle sanzioni.
Il dato di fatto e' che l'amico-padrone americano ha imposto all' Europa contro lo stesso interesse europeo le sanzioni alla Russia.
Gli europei non le volevano ma quando il padrone comanda il servo obbedisce.
Risultato: si dice si alle sanzioni, ma si cerca in tutti i modi di eluderle.
Emblematico e' il caso della Francia la quale dapprima dice che non consegnera' piu' la nave portaelicotteri come pattuito con
la Russia, poi si rimangia tutto e dice che onorera' il contratto. "E te credo!" chi glielo fa' fare di rinunciare al business?
Noto anche, che qui a Mosca nei supermercati (vedi Perekriostok) continuano ad arrivare numerosi prodotti italiani ed europei
(pasta, farine, olio, prosciutto, formaggi, vini, aceto balsamico, crackers etc..) nonostante Putin abbia la scorsa estate annunciato
come controsanzione l'embargo per i prodotti alimentari europei.
Come mai non ci sono state le controsanzioni? Probabilmente perche' non ci sono state di fatto le sanzioni.
In ogni caso le sanzioni sono una mezza farsa che non puo' avere condizionato piu' di tanto la Russia.
Casomai e' la crisi Ucraina pilotata dagli USA che sta' dando grattacapi a Mosca, quello si'.
======================================================================
CONCLUSIONI:
Ebbene come sono trattati questi argomenti dalla stampa nostrana?
E' semplice la Russia e' colpevole di aver invaso la Crimea, quindi ben gli sta' la crisi che gli abbiamo imposto con le sanzioni, sono cavoli suoi.
Questi commentatori che sarebbe meglio per il bene di tutti che andassero a zappare la terra, non capiscono che invece potrebbero
essere anche cavoli nostri dell'Italia e della UE, cavoli molto amari per giunta.
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#1 19 Dicembre 2014, 11:19 |
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Bozhe82
Rank5
Registrato: Giugno 2011
Messaggi: 2497
Età: 41
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Re: Petrolio, Rublo E Sanzioni
ancora una volta i mass media occidentali e in particolare nostrani si
rivelano piu' che organi di informazione, organi di disinformazione.
E sorvoliamo sugli errori grammaticali e di ortografia che spesso compaiono
nei loro articoli raffazzonati, che danno la misura della scarsa professionalita'
anche in giornali blasonati come "il corriere" "la repubblica" " il sole24 ore".
Andiamo a vedere dunque cosa ci raccontano su quello che e' il piu'
importante argomento di attualita' per le conseguenze geopolitiche ed economiche
che esso comporta.
Questo argomento si articola in due punti:
1- il calo del prezzo del petrolio,
2- il precipitare del rublo e le sanzioni alla Russia.
1- il calo del prezzo del petrolio:
VERSIONE UFFICIALE:
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e' dovuto al calo dei consumi e al fatto che gli USA con il loro shale oil
stanno creando un surplus di offerta
COMMENTI:
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fin qui ok, ma perche' l'OPEC guidato dall Arabia Saudita non ha diminuito la
produzione per far risalire il prezzo del petrolio?
perche' c'e' in atto un' aspra battaglia tra i paesi produttori che porta
al ribasso, in particolare gli USA stanno cominciando ad esportare il loro shale oil
con la precisa intenzione di sottrarre fette di mercato ai loro competitors (tra cui Arabia).
Ma siccome si stima che lo shale oil intorno ai 60$/barile non e' piu' profittevole,
ecco che l'Arabia tenendo basso il prezzo mira a togliere di mezzo la concorrenza USA.
2- il precipitare del rublo e le sanzioni:
VERSIONE UFFICIALE:
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il rublo precipita perche' il calo del prezzo del petrolio comporta meno entrate per la Russia,
inoltre le sanzioni hanno messo in difficolta l'economia russa
COMMENTI:
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queste due affermazioni sono di una superficialita' sconcertante.
Mi fa specie che anche il sole24ore il giornale degli esperti di economia abbia dato credito ad
una ipotesi cosi cialtrona.
Il calo del prezzo del petrolio accompagnato dal calo del rublo non fa calare le entrate, anzi potrebbe
anche farle aumentare.
Questo perche' il petrolio viene pagato in dollari, che lo stato russo poi converte in rubli perche' le spese
le fa' in rubli, e allora si capisce come il calo del rublo va a compensare il calo del petrolio.
Abbiamo appurato quindi come il fattore petrolio in ribasso + rublo debole di per se' stesso non crea
disavanzo nella bilancia commerciale, contrariamente a quanto affermato dai mass media occidentali.
Infatti un deprezzamento programmato del rublo era gia' stato annunciato dalle autorita' della Federazione Russa
proprio in vista del calo del petrolio.
Tuttavia la situazione e' sfuggita di mano alle autorita' perche' in questi giorni (meta' dicembre 2014) nelle banche
a Mosca ci sono lunghe file di persone, che vanno a ritirare i soldi.
I russi hanno paura che si ripeta il blocco degli sportelli come avvenuto nel 1998 per il default.
In realta' e' proprio questo comportamento emotivo la causa del deprezzamento incontrollato del rublo, e questo
e' un pericolo.
Altro pericolo, conseguente al crollo del rublo e' l'aumento dell'inflazione in Russia.
Se l'inflazione diventa molto alta, compagnie e banche russe che hanno avuto prestiti in euro o in dollari rischiano l'insolvenza,
e potrebbero trascinare nell'insolvenza chi i soldi glieli ha prestati.
Si da il caso che banche francesi ma anche italiane come Unicredit e Bca Intesa siano esposte nei confronti nella Russia.
Veniamo alle sanzioni.
Il dato di fatto e' che l'amico-padrone americano ha imposto all' Europa contro lo stesso interesse europeo le sanzioni alla Russia.
Gli europei non le volevano ma quando il padrone comanda il servo obbedisce.
Risultato: si dice si alle sanzioni, ma si cerca in tutti i modi di eluderle.
Emblematico e' il caso della Francia la quale dapprima dice che non consegnera' piu' la nave portaelicotteri come pattuito con
la Russia, poi si rimangia tutto e dice che onorera' il contratto. "E te credo!" chi glielo fa' fare di rinunciare al business?
Noto anche, che qui a Mosca nei supermercati (vedi Perekriostok) continuano ad arrivare numerosi prodotti italiani ed europei
(pasta, farine, olio, prosciutto, formaggi, vini, aceto balsamico, crackers etc..) nonostante Putin abbia la scorsa estate annunciato
come controsanzione l'embargo per i prodotti alimentari europei.
Come mai non ci sono state le controsanzioni? Probabilmente perche' non ci sono state di fatto le sanzioni.
In ogni caso le sanzioni sono una mezza farsa che non puo' avere condizionato piu' di tanto la Russia.
Casomai e' la crisi Ucraina pilotata dagli USA che sta' dando grattacapi a Mosca, quello si'.
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CONCLUSIONI:
Ebbene come sono trattati questi argomenti dalla stampa nostrana?
E' semplice la Russia e' colpevole di aver invaso la Crimea, quindi ben gli sta' la crisi che gli abbiamo imposto con le sanzioni, sono cavoli suoi.
Questi commentatori che sarebbe meglio per il bene di tutti che andassero a zappare la terra, non capiscono che invece potrebbero
essere anche cavoli nostri dell'Italia e della UE, cavoli molto amari per giunta.
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#2 19 Dicembre 2014, 11:28 |
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tony83
Rank3
Registrato: Aprile 2013
Messaggi: 948
Età: 41 Residenza:
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Re: Petrolio, Rublo E Sanzioni
ragazzi inutile aprire nuovi thread che parlano sempre degli stessi argomenti, si rischia solo di non riuscire a tenere il filo.
credo che la cosa migliore sia parlare di Ucraina qui:
http://www.russia-italia.com/l-ucra...light=#p6821041
e di russia ed economia, sanzioni qui:
http://www.russia-italia.com/sanzio...di-vt19831.html
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#3 19 Dicembre 2014, 11:45 |
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