L'IMPRESSIONISMO IN RUSSIA
L'indubbia presenza dell'impressionismo in Russia è stata riconosciuta solo di recente dagli esperti e dai conoscitori d'arte russi, europei ed americani. I motivi di un'apertura tanto tardiva a questo originale fenomeno dell'arte russa sono da ricondursi ai divieti e alla censura a lungo vigenti in Unione Sovietica. Tutto ciò che non si conformava ai principi del realismo socialista, che dominò l'estetica sovietica tra il 1930 e il 1970 veniva occultato, se non distrutto.
Per molto tempo, dalle opere di molti pittori furono depennati i dipinti di stampo impressionista (Valentin Serov, Konstantin Korovin, Isaac Levitan, Arkhip Kuinji e molti altri). Questi autori vennero presi in considerazione solo come esponenti del realismo, marchio che fu apposto su tutta la loro opera.
Solo a partire dagli anni Settanta i musei cominciarono ad inserire attivamente le opere impressioniste nelle proprie esposizioni, opere che cominciarono ad essere riprodotte. Solo ai nostri giorni si è concretizzata la possibilità di analizzare, in maniera più approfondita, lo sviluppo delle idee impressioniste in Russia; questo ha permesso, in primo luogo, di organizzare la mostra “Impressionizm v Rossii†[N.d.T. “L'impressionismo in Russiaâ€Â] (1993, Museo Russo, San Pietroburgo) e di pubblicare l'omonimo catalogo.
A seguito di questa pubblicazione è stato possibile presentare un ventaglio più ampio di dipinti, realizzati secondo lo stile impressionista tra gli anni 1860 e la metà degli anni Cinquanta del secolo scorso. L'accorpamento di un numero considerevole di opere (circa 300) è stato il pretesto per approfondire il ragionamento sulle peculiarità del percorso di sviluppo seguito dall'impressionismo russo, che fa trasparire alcune differenze stilistiche tra i pittori russi e i loro colleghi europei.
La tendenziosità sociale e la ricchezza di problemi tipiche dell'arte russa nella seconda metà del XIX secolo hanno lasciato un segno profondo che si è rispecchiato, soprattutto, nella scelta dei motivi. I paesaggi, le scene di genere e i ritratti dei pittori russi si ispiravano, di norma, a situazioni di vita quotidiana. Queste opere non venivano realizzate solo ed esclusivamente per amore della bellezza pittorica: i maestri russi subivano in particolare il fascino della vita semplice, degli stati d'animo delle persone che si riflettevano nella natura. Non di rado i pittori russi dipinsero dei quadri a soggetto storico, fatto non peculiare, ad esempio, dell'impressionismo francese.
In Russia l'impressionismo non si distinse come una fase a sè stante, ma si diffuse in diverse correnti e direzioni, che sopravvissero a lungo nell'arte russa. Quasi tutti i maestri del XX secolo operarono con spirito impressionista: tra questi citiamo Kasimir Malevich, Vasilij Kandinskij e altri pittori dell'avanguardia russa. I pittori russi continuarono ad utilizzare questa stilistica praticamente per tutto il XX secolo.
Uno dei temi più peculiari e cari agli impressionisti russi è l'inverno. Il contrasto tra il colore bianco della neve e le ombre di un qualsiasi oggetto, la ricchezza stessa del colore bianco esercitano il loro fascino su molti pittori russi già a partire dagli anni 1830, e in ogni momento in seguito.
Evgenija Petrova,
Vicedirettore
Museo di Stato Russo
Mr.G