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zhenja
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PLATONOV
ho iniziato a leggere i racconti di questo autore che prima ignoravo. E' molto particolare, molto verista e molto intimista. Mi sembra ritragga la durezza dei tempi sovietici ma anche la bonta' del popolo russo.
Qualcuno lo conosce?
zhenja
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#1 20 Dicembre 2005, 10:49 |
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rago
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ricopio pedestremente da Wikipedia
ricopio pedestremente da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_russa
La creazione dell'URSS e del regime socialista crea nella letteratura nazionale la corrente del realismo socialista. La teoria era semplice: si trattava di utilizzare il talento degli scrittori per magnificare i meriti e i successi del regime e supportare la propaganda ufficiale. Il regime si occupava di organizzare la vita letteraria e di orientarne i temi attraverso l'Unione degli scrittori, che dipendeva direttamente dal commissario politico Andrej Zdanov.
Molto rapidamente gli scrittori refrattari furono costretti all'esilio, alla prigione o al campo di concentramento, come Osip Mandelstam, o più semplicemente giustiziati, come Nicolaj Stepanovic Gumilà«v.
Il poeta futurista Vladimir Majakovskij e Marina Cvetaeva scelsero il suicidio. Altri, come Mikhail Bulgakov, Boris Pasternak, Andrej Platonovic Platonov, Isaak Babel o Vassili Grossman continuarono il loro lavoro di romanzieri clandestinamente o pubblicando nel samizdat (editoria clandestina artigianale). I fratelli Serapion insistono sul diritto di creare una letteratura politica senza ingerenze del governo, diritto che viene negato. Ugualmente vietata è l'arte sperimentale degli Oberiu.
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#2 20 Dicembre 2005, 11:18 |
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ema
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Re: ricopio pedestremente da Wikipedia
[quote:8a4804e7aa="rago"]ricopio pedestremente da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_russa
Altri, come [color=red:8a4804e7aa]Mikhail Bulgakov[/color:8a4804e7aa], Boris Pasternak, Andrej Platonovic Platonov, Isaak Babel o Vassili Grossman continuarono il loro lavoro di romanzieri clandestinamente o pubblicando nel samizdat (editoria clandestina artigianale).[/quote:8a4804e7aa]
Non ho mai sentito notizie riguardo la pubblicazione di opere clandestine di Bulgakov, del quale perfino Stalin ne era un ammiratore!!! Qualcuno del forum conosce qualcosa in più? sono curioso
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#3 20 Dicembre 2005, 15:21 |
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ema
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Per Z.
Non conosco Platonov....... solo di nome....
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#4 20 Dicembre 2005, 15:28 |
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zhenja
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il maestro e margherita e' stato pubblicato prima all'estero che in russia, e in russia circolava solo come samizdat...ti cerchero' l'anno di pubblicazione in russia...ma e' molto tardi
stalin apprezzava le opere teatrali e invece di mandarlo in siberia gli diede il lavoro,
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#5 21 Dicembre 2005, 10:42 |
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zhenja
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Il Maestro e Margherita è un'opera singolare per la sua storia, oltre che per la sua struttura. La storia riguarda la sua scrittura e riscrittura nel corso di una dozzina d'anni e il suo autore che, isolato e chiuso in quel mondo senza uguali che era la Russia sovietica del tempo di Stalin, scrive e riscrive fino alla fine dei suoi giorni, dal 1928 al 1940, un romanzo in cui concentra tutta la sua immaginazione e la sua stessa ragione di vita, ben sapendo che esso non solo non avrebbe visto la luce se non in un lontano futuro, ma neppure poteva essere fatto leggere in manoscritto, se non a una cerchia assai ristretta di fidati amici. Poi, quando viene pubblicato, nel 1966-67 sulla rivista «Moskva», mutilato per i tagli della censura, il romanzo ha immediatamente un successo duplice: da una parte, conquista una popolarità senza precedenti, diventando, in patria e nel mondo, il romanzo russo contemporaneo forse più conosciuto, più ancora di un altro romanzo clamoroso per le sue vicende, oltre che notevole per il suo valore, il Dottor Zivago; e questo successo fa risorgere la restante opera dell'autore, in passato interdetta e rimasta ignota, e la figura stessa di Michail Bulgakov, prima semisconosciuta, trasformandola in una sorta di mito più ancora che in un «classico» del Novecento.
da vittorio strada /einaudi
la parte mutilata erano i capitoli relativi a Gesu', detti anche dai russi "il quinto vangelo".....
zhenja
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#6 21 Dicembre 2005, 11:08 |
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ema
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Sì, è vero, ma:
1) Il Maestro e Margherita, seppur censurato è stato pubblicato....... mi sembra di ricordare ( non sono sicuro, dovrei andare a cercare!) che in quegli anni ci fu anche una versione teatrale.....E la censura era una pratica abituale, anche nei confronti degli scrittori conformisti.
2) Per andare ai campi di lavoro bastava pochissimo, per un solo sospetto si andava alla Lubjanka e non in gita turistica! Bulgakov non solo non ha mai avuto problemi, ma poteva anche mettere una parola buona su altri intellettuali per evitare che finissero a marcire nei gulag, questo vuol dire che aveva una certa codizione di privilegio rispetto ai suoi colleghi.
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#7 21 Dicembre 2005, 16:21 |
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zhenja
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bulgakov problemi ne ebbe tanti, scrisse anche una lettera a stalin disperato (e tutti gli altri pensavano che con quella lettera si era guadagnato il biglietto per la Kolyma)...e l'odio che manifesta verso il MASSOLIT e' prova di quello che sentiva, poi la famosa telefonata di Stalin e il lavor che gli fu trovato furono solo dovuti al fatto che stalin lo ammirava, altrimenti sarebbe finito anche lui molto piu a est della lubjanka...
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#8 22 Dicembre 2005, 9:22 |
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ema
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[quote:6e6f6f55c4="zhenja"]bulgakov problemi ne ebbe tanti, scrisse anche una lettera a stalin disperato ([/quote:6e6f6f55c4]
Mmmmmhhhmmmm...... caro Zhenja, la lettera a Stalin nonfu scritta perchè aveva paura di finire dove molti suoi scrittori amici andarono a passare le vacanze... .... era una "supplica" (raccomandazione?) per ritornare a lavorare in modo più dignitoso, visto che aveva avuto problemi.....
Comunque non sto dicendo che Bulgakov fosse un "conservatore" lecchino, credo che al contrario nelle sue pagine si possano trovare tracce di critica al sistema. Dico che non è stato completamente boicottato, per una serie di motivi, al contrario di altri scrittori che non hanno avuto la possibilità , o perchè fortemente limitati, o perchè eliminati.
Per farti capire, la sua posizione è simile a quella di Shostakovich, di un artista a cui viene impedito di essere in prima fila... ma a cui si consente comunque si sopravvivere....
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#9 22 Dicembre 2005, 15:03 |
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zhenja
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la lettera era come dici tu, ma nella lettera non andava certo leggero a criticare certe incongruenze, e per questo i suoi amici (Pasternak in primis) pensavano fosse una pazzia, invece stalin la apprezzo', forse per quelle stranezze dei tiranni sanguinari e quelle imprevidibilita' che li rendono ancora piu feroci e terribili....
non so se stalin abbia letto ilmaestro con bulgakov ancora in vita, ma e' una critica cosi' aspra al''uomo nuovo sovietico e al mondo letterario dell'epoca che secondo me Bulgakov ha avuto il coraggio di scrivere certe cosa perche sapeva di essere malato....
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#10 22 Dicembre 2005, 16:39 |
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ema
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[quote:286eba1359="zhenja"] per quelle stranezze dei tiranni sanguinari e quelle imprevidibilita' che li rendono ancora piu feroci e terribili....
[/quote:286eba1359]
Sì, anche io ho sempre pensato a questa tesi: all'imprevidibilità di certi personaggi. In certe circostanze è inutile cercare un filo razionale che lega gli eventi. Ma del resto anche questo fa parte della vita, dove la semplice matematica non appartiene alla realtà ...
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#11 22 Dicembre 2005, 17:12 |
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Kesha
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Mi sembra di assistere ad una partita a "piccolo filologo" :-D :-D
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#12 22 Dicembre 2005, 17:16 |
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ema
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Tutti quelli che hanno letto "Maestro e Margherita" sono rimasti innamorati di Bulgakov :-D
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#13 22 Dicembre 2005, 17:31 |
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