Home    Forum    Cerca    FAQ    Iscriviti    Login


La Storia del Forum

Cap: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18




Nuova Discussione  Rispondi alla Discussione 
Pagina 1 di 1
 
 
Popov riconobbe a Marconi l'invenzione della radio
Autore Messaggio
Rispondi Citando   Download Messaggio  
Messaggio Popov riconobbe a Marconi l'invenzione della radio 
 
Popov riconobbe a Marconi l'invenzione della radio


Fu lo stesso fisico russo a riconoscere a Marconi la primogenitura per quanto riguarda la telegrafia senza fili. La polemica fu innescata dalle pretese dell'Urss di attribuire l'invenzione della radio a Popov.


'A Guglielmo Marconi, le pere de la thelegraphye sans fil. Kronstadt, 14 juillet 1902'. A mezzo secolo da quella data, questa iscrizione potrebbe risolvere una volta per tutte la ormai centenaria diatriba secondo la quale il fisico russo Aleksandr Stephanovitch Popov avrebbe inventato un trasmettitore radio prima di Guglielmo Marconi.

L'iscrizione, che riconosce esplicitamente all'inventore italiano la primogenitura sulla radio è infatti posta su una foto di Popov che lo stesso fisico russo regalò a Marconi il 14 luglio 1902 a bordo della nave italiana 'Carlo Alberto' in occasione di una visita ufficiale nel porto russo di Kronstadt. La notizia viene da Ludovico Gualandi, uno storico che ha dedicato una vita agli studi su Marconi e che assicura che la foto si trovava sul panfilo Elettra, insieme a quella dello Zar, del re di Spagna e altre foto di illustri personaggi.
La testimonianza sulla foto e sulla dedica viene da quanto descritto nel libro edito nel 1950, 'Navigando con Marconi a bordo dell'Elettra; Diario di un ufficiale marconista' di cui è autore Anselmo Landini l'ufficiale marconista della nave-laboratorio di Marconi.

Ho fatto molte ricerche anche a Roma, nella casa di via Condotti - sottolinea Gualandi -, quando la moglie di Marconi mi invitò perchè aveva saputo che lottavo per impedire che venissero emessi dei francobolli in onore a Popov con una motivazione che offendeva la memoria di suo marito. La foto non è stata trovata, forse è andata dispersa con altro materiale, quando la nave venne spogliata del contenuto o in parte ceduto dagli eredi ad antiquari, dopo il 1945. Comunque - prosegue Gualandi - credo che non si possa dubitare della onestà  del marconista Landini che descrive minuziosamente la foto. La stessa descrizione è d'altronde contenuta anche in altri libri'.

Nel 1991, Gualandi segnalò che sul verso della banconota da duemila lire dedicata a Marconi, non era stato raffigurato l'apparecchio originale: fu uno scoop, anche se segnalazione si proponeva solo di fare conoscere le doti eccezionali di quell'apparecchio, tuttora sconosciute a molti ingegneri. La segnalazione di Gualandi si proponeva anche di fare capire che sarebbe stato un grave errore storico emettere un francobollo in onore al fisico russo Popov, con una motivazione non veritiera. Ma, purtroppo, non venne compreso.

La nave Carlo Alberto, adibita a sperimentazioni di trasmissioni radio, era partita dal porto di Napoli il 10 giugno 1902, e dopo una serie di prove tecniche più o meno riuscite, venne informato Marconi (che in quel momento si trovava in Inghilterra) che sarebbe giunta a Dover il 7 luglio.

Marconi salì sulla nave imbarcando i suoi strumenti, compreso il famoso ricevitore magnetico da poco brevettato: da questo preciso momento iniziò la vera e propria serie di prove sperimentali. La Carlo Alberto giunse a Kronstadt il 12 luglio alle prime ore del mattino. Il 14 luglio venne visitata dall'ammiraglio Makaroff e dal fisico russo Popov che, in quell'occasione, consegnò a Marconi la foto con dedica.

Il 16 luglio il re d'Italia e lo Zar visitarono la nave e le apparecchiature marconiane. Lo Zar, entusiasta, fece pervenire a Marconi una delle più prestigiose onorificenze russe: la Commenda di S.Anna con brillanti. La Carlo Alberto, comandata dall'ammiraglio Mirabello, rientrò poi in Italia in settembre, via Cagliari e La Spezia, proseguì poi verso il Canada dove, il 20 dicembre, a Glace Bay, Marconi inviò un messaggio radio al re d'Italia e al re d'Inghilterra.

'Tuttavia - prosegue Gualandi - la conoscenza della verità  storica sulla paternità  dell'invenzione della radio non dipende da una sincera e affettuosa foto con dedica, ma dalla rigorosa analisi storica, scientifica e tecnica dell'opera di Marconi. Il segreto del successo di Marconi, anche se non è mai stato rivelato nei testi di storia della scienza e della tecnica, è rappresentato da tre fondamentali eventi, verificatisi nel 1895, nella villa paterna nei pressi di Bologna.

1) L'invenzione di una originale sorgente elettromagnetica che, impiegata come trasmettitore, permise a Marconi di scoprire che l'energia irradiata poteva raggiungere distanze che le teorie scientifiche dominanti negavano nel modo più assoluto.
2) La elaborazione di uno strumento ricevente in grado di registrare un messaggio Morse a distanze che si misuravano già  in chilometri.
3) La fondamentale scoperta della legge fisica che permetteva di prevedere, con sicurezza, la portata di trasmissione del suo sistema ingegneristico, in base all'altezza e alla forma geometrica delle sue antenne. Invenzioni e scoperte, le uniche, che avrebbero potuto fare credere all'immediato sviluppo delle radiocomunicazioni.

'Nella descrizione definitiva del brevetto - conclude Gualandi-, Marconi seppe ancora tenere segreta la basilare legge fisica da lui scoperta: questo gli permise di battere i migliori rivali e concorrenti che cercavano di imitare il suo sistema. Credo di essere l'unico studioso ad aver tradotto in italiano le 23 pagine e 14 figure del brevetto originale, scoprendo che non conoscendo quella legge fisica, nessun ricercatore poteva credere che si potesse radiocomunicare a ragionevoli distanze, superando anche gli ostacoli naturali.

Per quanto riguarda invece l'opera di Popov è presto detto: nel 1895 Popov aveva solo realizzato uno strumento rivelatore delle scariche atmosferiche causate dai temporali.
Fu solo quando le riviste Nature e The Electrician pubblicarono le prime notizie sul sistema Marconi che Popov iniziò i suoi primi, incerti, esperimenti di radiotelegrafia, cercando di imitare i suoi risultati. Questa è la verità  storica - conclude Gualandi - e ci si deve solo meravigliare del fatto che questa verità  venga ancora ignorata nei testi ufficiali'.

15 luglio 2002

http://www.radiomarconi.com/marconi/riconobbe.html
 



 
Davide Rap Invia Messaggio Privato
Torna in cimaVai a fondo pagina
Rispondi Citando   Download Messaggio  
Messaggio  
 
Se lo dici ad uno di ekaterininburg o in generale ad un russo non crederà  mai a quanto hai scritto (ad eka c'è il museo di popov e della radio)...

Comunque la storia vera è questa:

[color=red:97e0700a11]1895[/color:97e0700a11]: G.Marconi prima trasmissione

[color=red:97e0700a11]1895[/color:97e0700a11]: A.S.Popov Apparato rice/trasmittente onde elettromagnetiche


[color=blue:97e0700a11]1901[/color:97e0700a11]: Marconi trasmissione da Poldhu a Terranova 3400 km

I due Personaggi:

[b:97e0700a11][size=18:97e0700a11]Guglielmo Marconi[/size:97e0700a11][/b:97e0700a11]
Griffone 25.4.1874 - Roma 20.7.1937

Dopo un'educazione casalinga e la frequentazione di un istituto privato, viene colpito, nel 1894, dagli studi di Hertz che ventilavano la possibilità  di utilizzare le onde elettromagnetiche per la radiotelegrafia senza fili.

Dal 1894 al 1895, nella sua villa di Pontecchio, presso Bologna, esegue una lunga serie di esperimenti, giungendo ad una geniale soluzione che precorre le teorie sulla irradiazione delle antenne.

Nella primavera del 1895 dalla sua Villa Grifone invia i segnali ad 1,5km di distanza, al di là  della collina dei Celestini, ed il fattore dà  conferma di ricezione avvenuta tramite il famoso colpo di fucile: era nata la radio.

Nel 1896 ottiene a Londra il brevetto per i perfezionamenti nella trasmissione e nei relativi apparati, ed inizia dimostrazioni ufficiali, fra l'entusiasmo dell'opinione pubblica e l'ostilità  di certi ambienti scientifici e, naturalmente, delle grandi Compagnie Telegrafiche, che avevano ben compreso come l'impiego delle onde elettromagnetiche aprisse una via di scambio di informazioni, infinitamente più rapida ed efficiente del telegrafo.
Il 14 maggio 1897 effettua una trasmissione da Lavernock Point, presso Cardiff, all'isola Flat Holm, nel canale di Bristol, situata ad una distanza di 5,3 km; nell'autunno dello stesso anno, trasmettendo da La Spezia, raggiunge una distanza di 15 km. Il 27 marzo 1899 effettua il primo collegamento fra Inghilterra e Francia, da South Foreland a Vimereux.
Sino al 1900 Marconi è impegnatissimo in dimostrazioni presso tutti i governi europei ed americani, ideando anche un sistema per attenuare il problema dell'interferenza fra stazioni trasmittenti vicine, e installa a Poldhu, in Inghilterra, una grossa stazione trasmittente, della potenza di 25 kW.
Nel 1901 gli viene rilasciato il brevetto circa l'uso di circuiti accordati, sia in trasmissione che in ricezione.
Nelle sue dimostrazioni Marconi impiega onde lunghe, sfruttando il fenomeno della diffrazione per raggiungere maggiori distanze, e il 12 dicembre 1901, con onde da 1500 m, riesce a collegare Poldhu, in Cornovaglia, con St.John in Terranova, ad una distanza di oltre 3400 km, accertando che la curvatura della terra non ostacolava la trasmissione e dando la dimostrazione dell'esistenza della ionosfera; il 17 dicembre 1902 inaugura il primo regolare collegamento radiotelegrafico fra Poldhu e l'isola di Terranova.
Le stazioni radiotelegrafiche si moltiplicano e il loro impiego a bordo delle navi non trova più ostacoli dopo la dimostrazione della loro efficacia in occasione di due storiche tragedie: il salvataggio, nel 1909, dei naufraghi dei piroscafi Florida e Republic, e, nel 1912 di quelli dell' "inaffondabile" Titanic.

A Marconi vengono tributati, in gran copia, onori e riconoscimenti: nel 1909 il premio Nobel per la fisica, molte medaglie, lauree ad honorem da parte di numerosissime università  di tutto il mondo, elezione a membro di svariate Accademie Scientifiche e, nel 1914, la nomina a senatore del Regno.

Dopo la prima guerra mondiale riprende, nel 1923, gli esperimenti sulle onde corte a bordo della sua nave-laboratorio "Elettra"; nel 1925 collega l'Inghilterra al Canada e nel 1927 l'Inghilterra all'Australia, a 20000 km di distanza.
Dopo una serie di altri altissimi riconoscimenti da parte del regime e della monarchia che, nel 1932, lo decora dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, massima onorificenza del tempo, inizia a soffrire di disturbi cardiaci che lo portano alla morte a Roma.

[b:97e0700a11][size=18:97e0700a11]Alexander Stepanowitsch Popow[/size:97e0700a11][/b:97e0700a11]
Perm 4.3.1859 - Pietroburgo 31.12.1905

Per i vostri nonni, il nome di Alexander Stepanowitsch Popow, è forse un poco inficiato dalla propaganda russa del regime comunista, che attribuiva a Popow innumerevoli invenzioni e scoperte, al di fuori dei suoi effettivi meriti, che però non devono essere per questo disconosciuti.

Popow, dedicandosi ad esperimenti sulle onde elettromagnetiche, dopo i lavori di Hertz, costruisce un apparecchio dimostrativo di concezione e di uso molto più semplice del risonatore di ricezione di Hertz, e nel 1895 realizza un ricevitore di oscillazioni elettromagnetiche, sensibile ed affidabile.
Come trasmettitore impiega il vibratore di Hertz eccitato da una bobina ideata dall'elettromeccanico tedesco H.D. Ruhmkorff (rocchetto di Ruhmkorff).
Completa l'apparecchiatura con un'antenna a fogli metallici avente 40 cm di lato, con il che raggiunge una distanza iniziale di 60 m che aumenta, adottando anche una antenna ricevente, sino a 190 m, trasmettendo le parole "Heinrich Hertz".

Negli anni successivi si dedica sempre a studi sulla radiotelegrafia, perfezionando i suoi apparecchi, raggiungendo distanze di 600 m e poi di 5 km nel 1897, e nel 1899 i suoi apparati vengono stabilmente adottati dalla flotta del Mar Nero e del Baltico.


Chi prima chi dopo???  :?:  :?:  :?:

Dipende...

Una curiosità  per i più interessati:

se cercate in motori di ricerca russi la parola chiave "inventore della radio", vien fuori Popov, se in motori di ricerca italiani, Marconi, se in motori di ricerca anglo-americani il 90% di questi non attribuisce la paternità  a nessuno eheh

Come so tutte queste cose? Ok vorrei far credere che i miei studi di ingegnere elettrico mi abilitano alla disputa intellettuale, ma la verità  è che a gennaio a ekaterininburg mi sono trovato solo con tutti i Russi che Marina mi ha fatto conoscere che sostenevano la paternità  di Popov eheh

Da buon italiano ho mantenuto il mio patriottismo eheh anche a ricatti con armi non "convenzionali", e alla fine posso affermare che gli studi anche se simili erano diversi e che entrambi si sono sviluppati su argomentazioni simili, le sperimentazioni invece furono differenti e da qui il primato o meno di uno rispetto al secondo.

Per chi vuol conoscere tutta la storia delle invenzioni che hanno modificato lo stile di vita dell'uomo, consiglio di visitare il sito dell'Enel a questo link: http://217.72.99.132/enter.html

Poka  :wink:
 




____________
E' inutile discutere con un idiota...prima ti porta al suo livello e poi ti batte per esperienza.

Forum Russia Italia
Visto per la Bielorussia

Andrea
 
Mystero Invia Messaggio Privato Invia Email HomePage ICQ MSN Live
Torna in cimaVai a fondo pagina
Mostra prima i messaggi di:    
 

Nuova Discussione  Rispondi alla Discussione  Pagina 1 di 1
 






 
Lista Permessi
Non puoi inserire nuovi Argomenti
Non puoi rispondere ai Messaggi
Non puoi modificare i tuoi Messaggi
Non puoi cancellare i tuoi Messaggi
Non puoi votare nei Sondaggi
Non puoi allegare files
Non puoi scaricare gli allegati
Puoi inserire eventi calendario