ci sarà poi un video della discesa del fiume. sarà proiettato in autunno. vi farò sapere. nell'ambito del progetto "acque siberiane"
grazie gringox, ci aggiorniamo, non buttarti giù!
anch'io tanti anni fa chiedevo a chi faceva lunghi o impossibili viaggi "ma come fai con il tempo, i soldi ecc. gli impegni...":
ogni volta non ricevevo mai una risposta precisa e non capivo.
ora invece è ormai un po' che ho capito, per esperienza personale, e la spiegazione è questa:
se vuoi fare una cosa, la fai. cioè trovi il sistema per farlo. questo vale per tutto nella vita. il lavoro non ha priorità. con la famiglia ci si accorda. i soldi non sono mai un problema. se ci sono si usano. se nn ci sono si fa uguale, solo in modalità diverse.
Ciao Danielino. Piacere ritrovarti
Ehh no cari ragazzi, ehh no caro Danielino. Non è proprio così! O meglio, tu hai ragione per certi versi ed io ammiro, sinceramente, nel profondo, la tua "libertà" psicologica che si riflette nell'azione; tu sei sicuramente, lo ammetto e lo riconosco, più "libero" di me (credo che tu comprenda di che tipo di "libertà" parlo). Io sono ahimè più "schiavo" e più legato alla realtà nella quale mi trovo a vivere.
Vedi, non è questione delle cose che elenchi, sulle quali sono perfettamente d'accordo con te e la penso pure io così come te; oltretutto per quanto mi riguarda tutte queste cose NON sono certo ostacoli per me:
- lavoro non è (teoricamente) una priorità, in qualche modo ci si può sistemare con azienda o con datore di lavoro;
- famiglia non è (teoricamente) un problema, in qualche modo ci si può accordare. Figurati che nel mio caso non avrei assolutamente problemi ad accordarmi con la moglie, soprattutto a proposito di certe cose come i viaggi;
- i soldi non sono neppure un problema... "oggi" sono sicuramente messo meglio di "ieri", e poi, per come viaggio e ho viaggiato in passato io non ho mai avuto bisogno di cifre enormi...
Ma vedi caro Danielino... c'è in me un qualcosa che mi blocca... il tempo dell'incoscienza evidentemente ha lasciato spazio al tempo della "coscienza". Quel qualcosa che mi blocca, che è più forte di me, si chiama proprio coscienza. Da una parte la mente "vola", ha sete di avventura, di viaggio... dall'altra però la coscienza appunto mi tiene legato alla realtà, alle priorità che ho, soprattutto legate ai figli... Come faccio a spendere la mia vacanza estiva di due settimane, per esempio, andandomene da solo (o venendo con te
per esempio) in giro per la Siberia o per l'Asia Centrale? Con che coraggio lascio a casa la famiglia a farsi la vacanza da soli? Mi sentirei un egoista, un menefreghista... Quando invece posso (e sento dentro di me che devo) spendere il tempo con loro, magari condividendo, nei limiti delle possibilità di tutta la famiglia, la mia passione con loro?
Io per fortuna sto accettando con dignità, e non con rassegnazione, questa condizione, anche perché, la mia passione dell'avventura, del viaggio, della natura, soprattutto della montagna, adesso cerco di inculcarla ai bambini facendo con loro certi tipi di esperienze (viaggi, un certo tipo di avventure, passione per la montagna, scalate, ecc.); cioè la missione ora è trasferire le mie passioni a loro. E io sento che devo fare così... E dunque non sono fermo
Certo è che l'incoscienza che c'era allora in me, ora non c'è più. E tu sai di cosa parlo: ho viaggiato in modo avventuroso, in certi casi quasi estremo, dal 1992 fino al 2004, insieme all'amico fraterno Mr.G.; in certi casi rischiando anche la pelle (in Tajkistan sul Pamir e in Turkmenistan nelle grotte di Bakharden, tanto per citare due esempi)... e poi però dal 2005 la mia vita è cambiata ed è iniziato il nuovo "viaggio" verso la "nuova" vita in Ucraina. Da allora molto è cambiato. E, pian piano, come detto, l'incoscienza ha lasciato il posto alla coscienza.
Io credo che, ad un certo punto della vita, occorra prendere atto che la gioventù non torna più. Ed è giusto che ogni età della vita abbia le sue espressioni e manifestazioni; io sono orgoglioso oggi, a 43 anni, e fiero di rivedere i miei video, le mie foto di allora, delle pazzie fatte dai 18 ai 30 anni; di farle vedere ai miei figli...
Non sono certo vecchio e l'animo neppure si sente vecchio, ma io mi riferisco non all'età fisica, ma alla stagione della vita in cui mi sento vincolato a determinate priorità; non è escluso che chissà, più avanti, quando i figli saranno più grandi, le cose cambieranno; mi sentirò sicuramente più "libero" e chissà, magari mi organizzerò con loro per fare spedizioni a Sakhalin o fare ciò che non siamo riusciti a suo tempo a concludere interamente con Mr.G per le difficoltà della natura e per questione di tempo, cioè quello che avevo chiamato io il viaggio dell' "angolo dei 4 Stati"
(KZ, CINA, MGL, RUS) intorno all'Altaj...
Dunque la mia "invidia" nei tuoi confronti caro Danielino, non merita compassione
né "vicinanza", ma solo comprensione. Io ti ringrazio perché seguendo te ho la possibilità di immedesimarmi in situazioni stimolanti per me ed entusiasmanti. Perché il tuo modo di viaggiare è un pò quello che è stato anche il mio; è molto vicino al mio intendimento del "Viaggio"; tu, come viaggiatore, sai bene che in questo ambito nessuno ha torto e tutti hanno ragione: viaggiare si può in tanti modi e tutti i modi meritano rispetto e sono validi: c'è chi viaggia in solitaria come te; chi in compagnia; c'è chi rimarca nel viaggio l'aspetto più "politico" e delle relazione umane (come il geometra calboni); e chi più la "natura"; c'è chi usa mezzi per spostarsi, c'è chi è più propenso per trekking zaino in spalla e tenda; ecc... Per me viaggiare è sempre stato un mix di esplorazione e scoperta e superamento di difficoltà naturali (quindi zaino in spalla, tenda, sacco a pelo) e di conoscenza e interazione umana con le popolazioni con cui venivo in contatto.
Insomma dai, la vita è così. L'importante è che ognuno trovi il proprio equilibrio e si faccia delle ragioni per le proprie scelte
Un abbraccio e in bocca al lupo caro amico.
Gringox