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Viaggi e Racconti - San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico



n4italia [ 12 Agosto 2017, 17:29 ]
Oggetto: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Un paio di giorni fa, con moglie e suoceri, siamo andati a visitare il Museo dell'Artico e dell'Antartico - o Museo Polare - a San Pietroburgo.

Con questa visita dovrei aver compiuto la missione di vedere quasi tutti i reperti esistenti della spedizione dell'N4-Italia (quello vero... ): nel '98, al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, c'e' stata una mostra per il 70' anniversario della spedizione e in quella sede sono stati esposti quasi tutti i reperti esistenti in Italia, dalla Tenda Rossa alla radio Ondina33, da alcuni strumenti di bordo, recuperati dai naufraghi dopo il loro salvataggio da parte del Krassin ad altri cimeli, uniformi e tenute di volo dei componenti dell'equipaggio. Nel 2012, sempre con moglie e suoceri, ho potuto visitare il rompigiaccio "Krassin", sempre a San Pietroburgo (qui' il topic della visita alla nave-museo:
http://www.russia-italia.com/visita...go-vt16743.html ).
Questa volta, dopo alcuni tentativi andati a vuoto di vedere questo museo, ho finalmente potuto vedere dal vivo gli ultimi tra i pochissimi cimeli esistenti del dirigibile "Italia", pochi pezzi per la verita' ma gia' sapevo che era cosi'...

Mi rimarrebbero da vedere il Museo dedicato a Umberto Nobile nel suo paese natale - Lauro, in provincia di Avellino - (anche fin qui' sono arrivato una volta che mi trovavo piu' o meno in zona, ma ovviamente era chiuso... e comunque contiene maggiormente cimeli dedicati alla figura di Nobile, uniformi, qualche diario ecc., oggetti personali, foto delle spedizioni polari con i dirigibili "Norge" e "Italia", ma nessun cimelio delle stesse aeronavi..., chi lo sa...?...spero di ritrovarmi ancora una volta da quelle parti...) e, da ultimo il relitto dell'aeroplano Fokker del pilota svedese Lundborg (che per primo raggiunse i naufraghi della Tenda Rossa, porto' in salvo Nobile - che, come comandante, non avrebbe dovuto per nessun motivo abbandonare il posto - e in un viaggio successivo capoto' sul ghiaccio e dovette rimanere in attesa del "Krassin" con gli altri naufraghi). Il relitto del Fokker si trova in un qualche museo svedese. Al Museo Polare di San Pietroburgo e' conservato un pezzo del telone della carlinga, donato da Lundborg all'equipaggio del "Krassin", e si trova sulla sinistra della vetrina con la ricostruzione del salvataggio compiuto dal rompighiaccio sovietico.

Poi, a voler lavorare di fantasia, resterebbero un monumento alla memoria dell'equipaggio dell' "Italia",nel nord della Norvegia, e il campo-base alle isole Svalbard..., la speranza e' l'ultima a morire...

Qui' sotto unisco le foto, con qualche commento per guidarvi nella visita.


La facciata e l'ingreso
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Una panoramica generale sul salone del piano terra, dedicato all'Artico, e sulla sezione dedicata alla fauna artica, compresi alcuni resti di un mammuth
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Ricostruuzione di una baracca per lo studio degli ambienti polari
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Un "missile" utilizzato per scopi meteorologici
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Una tenda utilizzata come alloggio-laboratorio in una delle spedizioni sovietiche per lo studio della deriva dei ghiacci
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Si giunge alla vetrina dedicata alla missione di salvataggio dei naufraghi della "Tenda Rossa" da parte del "Krassin"
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Nella ricostruzione sono compresi: un modello del "Krassin", uno della Tenda Rossa, uno del Fokker svedese capotato e le figure che dovrebbero rappresentare Viglieri (l'Ufficiale rimasto al comando dopo la partenza di Mariano, Zappi e Malmgren e dopo il salvataggio di Nobile), Biagi (il leggendario Sottufficiale-radiofonista della spedizione) e probabilmente Lundborg
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Le bandiere adagiate sul ghiaccio non corrispondono a realta'. Sul ghiaccio vennero disposti indumenti e qualche straccio colorato, per guidare la manovra di atterraggio del Fokker. Nella ricostruzione vogliono simboleggiare una parte delle Nazioni che presero parte alle missioni di soccorso.
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Una medaglia commemorativa per il centenario della nascita di Nobile
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Un paio di occhiali da volo, appartenuti a qualche membro dell'equipaggio dell' "Italia"
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Una foto con i principali membri della spedizione del "Krassin", incorniciata con un modellino di salvagente della stessa nave
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La vetrina, posta sul d'avanti della ricostruzione tridimensionale, contenente i tre cimeli del dirigibile.
Da sinistra: una bussola giroscopica che era fissata al pavimento del dirigibile, il "radiofaro" (in russo, definito часы-маяк, orologio-faro) e un'altra bussola definita "giromagnetica".
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Alla sinistra della vetrina con la ricostruzione e della vetrina con i tre cimeli originali del dirigibile, si trova questo pannello multimmagine, con sotto un altro pannello descrittivo e sulla destra la cornice contenente il frammento di tela d'aeroplano donato dal pilota svedese.
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Foto d'insieme del pannello multimmagine. Piu' in basso le singole foto presenti nella cornice.
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L' "Italia" al campo-base delle Isole Svalbard (o Spitzbergen)
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Il "Krassin"
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Lo "staff" del "Krassin", con il Comandante, Cap. Eggi, e il capo della spedizione, Prof. Samojlovich.
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I salvatori insieme ai superstiti
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Il Fokker svedese viene trasportato verso il rompighiaccio
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Lo sfortunato meteorologo della spedizione, lo scienziato svedese Finn Malmgren. Pochi giorni dopo la caduta del dirigibile riusci' a uccidere un orso che si era avvicinato nei pressid ella tenda, attirato probabilmente dall'odore del cadavere di Pomella, uno dei motoristi dell' "Italia", morto nella caduta e sepolto nel ghiaccio a poche decine di metri dall'accampamento. Fu uno dei tre naufraghi che si allontanarono dalla "Tenda Rossa" per andare in cerca di soccorsi verso sud, insieme agli Ufficiali italiani Zappi e Mariano. Mori' durante questo tentativo, quasi un mese prima che il "Krassin" recuperasse i due italiani ormai allo stremo delle forze, soprattutto Mariano che dovette subire l'amputazione di un piede che si era congelato.
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L'inizio del recupero della "Tenda Rossa" da parte dell'equipaggio del "Krassin", coadiuvato dagli stessi naufraghi
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Il recupero di Mariano, trasportato inizialmente sul "Krassin" e successivamente trasferito sulla nave-appoggio "Citta' di Milano", dove subi' l'amputazione del piede
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Un'altra nave impegnata nelle operazioni di soccorso, il traghetto-passeggeri "Monte Cervantes"
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La conferenza tenuta dallo staff del rompighiaccio "Krassin" dopo il rientro dall'operazione di soccorso nella citta' di San Pietroburgo, allora Leningrad
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Segue, in tre parti, il pannello descrittivo posto al di sotto della cornice con le immagini della missione del "Krassin"
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LA cornice con lo spezzone di tela del Fokker di Lundborg. Con questa immagine termina la zona dedicata al "Krassin" e al dirigibile "Italia". Altre foto e pannelli, parzialmente visibili nelle immagini, vicino ai reperti di questo episodio sono riconducibili ad altre sezioni del museo.
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Un busto dell'esploratore norvegese Fridtjof Nansen, uno dei primissimi precursori delle esplorazioni polari.
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Un modella della nave di Nansen, la "Fram"
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Vetrina contenente un "teodolite", uno strumento per rilevamenti geodetici e topografici.
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Inizia una zona dedicata ad alcune spedizioni polari sovietiche. Si parte dal modello della nave "Foka", al comando dell'Ammiraglio Fedov...
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...per passare al timone della nave "Tajmir"...
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Il pilota raffigurato nel busto, oltre a far parte di una spedizione polare sovietica, e' famoso per essere passato con il suo aeroplano sotto uno dei ponti sulla Neva, a San Pietroburgo
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Si giunge infine alla sezione dedicata al rompighiaccio Ermak, altra gloria russo-sovietica delle esplorazioni polari
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Un indumento utilizzato ai primi del '900 per le esplorazioni polari: oggi risulterebbe inadeguato anche per l'inverno di Mosca... Qui' termina il percorso del piano terra dedicato all;Artico.
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Al piano superiore (in realta' l'equivalente di due o tre piani piu' in alto rispetto al piano terra), il salone dedicato all'Antartide. Qui' sotto, la volta della sala ornata con una mappa dell'Antartide e con le bandiere delle nazioni che hanno partecipato alla sua esplorazione. Una cosa che mi ha un po' lasciato perplesso (ma non ho avuto modo di chiedere ragguagli) e' stata la totale assenza di qualcosa (sia pure una foto) dedicata alla figura di Roald Amundsen, figura importante non soltanto per le esplorazioni compiute ma anche per essere stato il primo uomo a raggiungere sia il Polo Sud (nel 1911, se non vado errato), sia il Polo Nord (nel 1926, insieme a Umberto Nobile, con il dirigibile "Norge", di fabbicazione italiana). Amundsen mori' insieme al pilota del suo aereo nel tentativo di soccorrere la spedizione dell' Italia" dopo il suo sfortunato ritorno dal Polo Nord.
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Una panoramica del salone al piano superiore. Anche qui' qualche vetrina dedicata alla fauna, attrezzature varie e capi di vestiario per ambiente polare. In questa sezione si arriva al moderno abbigliamento polare.
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Nelle foto qui' sotto, un'immagine abbastanza famosa nel mondo: il medico russo, Prof. Leonid Rogozov, il quale, trovandosi come unico medico di una spedizione antartica sovietica e colpito da appendicite, si opero' da solo, assistito da altri membri della spedizione. Di seguito, un link per chi volesse approfondire sull'episodio: https://it.wikipedia.org/wiki/Leonid_Rogozov
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Nella vetrina, insieme alla fotografia, sono custoditi gli strumenti chirurgici utilizzati dal Prof. Rogozov
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Un apparecchio fotografico sovietico, marca "Kiev" con il suo flash, utilizzato durante una spedizione antartica
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La visita a museo e' finita.
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Usciti dal museo, con Nataliya e i suoceri ci siamo avviati verso un locale tra Ul. Marata (via del museo) e Nevskyj Prospekt per mangiare qualcosa, dopodiche' abbiamo fatto un'escursione in battello tra i canali e i fiumi pietroburghesi.


Luda Mila [ 14 Agosto 2017, 10:01 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Grazie, N4italia! Un reportage pieno di informazioni e curiosita` commoventi le foto del dirigibile... mi ricordo, da ragazzina ho visto il film "Tenda Rossa"... in quegli anni non potevo neanche immaginare che un giorno avrei letto in italiano la storia del dirigibile italiano

https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%9...82%D0%BA%D0%B0_(%D1%84%D0%B8%D0%BB%D1%8C%D0%BC)

Avreste dovuto passare tutta la giornata nel museo, per poter visitare ed esaminare tutto?


Butterfly77 [ 14 Agosto 2017, 10:48 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Mi unisco al commento di Luda Mila per dirti un gran bel reportage di questo interessantissimo museo di cui non sapevo l'esistenza e grazie di averlo condiviso con noi del forum.... una domanda il museo da quando è aperto? Io nel 2011, quando sono venuta in Russia, non ricordo l'esistenza di questo museo.

Bella la sezione dove si vede la fauna polare.... e la ricostruzione dei modellini e da come hai fatto le foto sembra di percepire il freddo di quella spedizione.

Interessante davvero e grazie del reportage ancora una volta....


n4italia [ 14 Agosto 2017, 11:08 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Luda Mila ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Grazie, N4italia! Un reportage pieno di informazioni e curiosita` commoventi le foto del dirigibile... mi ricordo, da ragazzina ho visto il film "Tenda Rossa"... in quegli anni non potevo neanche immaginare che un giorno avrei letto in italiano la storia del dirigibile italiano

https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%9...82%D0%BA%D0%B0_(%D1%84%D0%B8%D0%BB%D1%8C%D0%BC)

Avreste dovuto passare tutta la giornata nel museo, per poter visitare ed esaminare tutto?


"La Tenda Rossa", film di produzione italo-sovietica degli anni '70 ce l'ho in dvd. Bel film, ma molto "romanzato" e con diverse falle dal punto di vista storico: Zappi e il Cap. Romagna (comandante della nave-appoggio "Città di Milano") vengono fatti passare per due incompetenti mentre erano due tra i personaggi più validi della spedizione, Biagi viene fatto passare per una persona dal carattere debole mentre è stato uno dei più forti sia fisicamente che psicologicamente, la stessa figura di Nobile è incerta..., alla fine lo "spirito" di Amundsen, presente alla riunione, da una sorta di assoluzione a carico di Nobile giustificando il suo abbandono del campo come una umana debolezza. Da militare quale sono stato, posso dire che il problema principale di Nobile era quello di non essere un vero comandante, cioè una persona effettivamente abituata al comando e soprattutto alle responsabilità che il comando stesso comporta. Nobile era un ingegnere ritrovatosi promosso a gradi di Ufficiale dell'Aeronautica per meriti tecnico-scientifici (errore che ancora - sia pure in minima parte - si commette nelle Forze Armate odierne) e non poteva avere quella "forma mentis" che entra a far parte del Generale, o del militare in genere, gradualmente, con l'esperienza, col superare delle difficoltà.

Siamo stati dentro il museo per un paio d'ore, l'apertura è dalla 10 alle 18 e in quest'orario si può stare all'interno per tutto il tempo che si vuole.


geom_calboni [ 16 Agosto 2017, 14:46 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Visitai il museo anche io qualche anno fa, un posto molto interessante.

Colgo l’ occasione di questo post e della passione del Colonnello per le spedizioni polari per raccontare una “curiosità”.
Il Duca degli Abruzzi Amedeo di Savoia Aosta, nipote del Re d’ Italia, era un esperto esploratore ed appassionato scalatore, annoverando, alla fine dell‘800, la conquista del Monte Bianco, di altre vette in Alaska ed addirittura di una circumnavigazione della terra.
Nel 1899 con la sua baleniera “Stella Polare” ed un equipaggio di esperti, anche norvegesi, organizzò una spedizione per raggiungere il Polo Nord, mai raggiunto all’ epoca, attraverso Arcipelago dell’Imperatore Francesco Giuseppe.
La spedizione riuscì l’ anno dopo, con molte peripezie che causarono anche permanenti problemi fisici, a toccare il punto più a nord mai toccato ai tempi: circa 87° nord.
(In seguito il Duca tentò anche la scalata del K2 ed altre vette in Africa, dove poi peraltro trovò la morte).
Veniamo ai giorni nostri.
Nel 2001, proprio per celebrare l’ anniversario di questa storica impresa, fu organizzata una nuova spedizione commemorativa che annoverava tra i suoi membri italiani e russi.
Tra gli italiani spiccavano: Amedeo D’ Aosta , pronipote del Duca degli Abruzzi autore della prima spedizione; Mike Bongiorno; Livio Zani il maestro di sci di Giovanni Paolo II; monsignor Andreatta e… lo zio del sottoscritto

http://linozani.com/spedizione-al-p...-degli-abruzzi/

http://ricerca.repubblica.it/repubb...essa-tanti.html

La spedizione prevedeva, come culmine, lo svolgimento di una messa il giorno di Pasqua proprio al Polo Nord dopo aver posato una croce donata alla spedizione proprio dal Papa.
Le tappe principali furono San Pietroburgo, Khatanga in Siberia, l’isola di Srednii, il Campo Borneo all’89°.
La spedizione poi arrivo', quindi, quasi al Polo Nord. Anche questa
(non con qualche polemica)

http://ricerca.repubblica.it/repubb...-tutta-una.html

Durante le tappe della spedizione ebbero anche l’ opportunità di conoscere lo studioso francese, primo a trovare uno scheletro di mammut ed istituzioni di SPB come anche i vertici del Museo dell’ Artico e della ‘Antartico ai quali furono regalati dei souvenir celebrativi tra cui anche il gagliardetto della città di Cosenza

http://www1.adnkronos.com/Archivio/...TONE_205700.php

Nel Museo però, questa spedizione del 2001, è giusto citata. Il materiale regalato sarà finito in qualche sgabuzzino o esposto in qualche altro luogo.


n4italia [ 16 Agosto 2017, 15:31 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Come dicevo prima, nel '98 e' stata allestita una mostra al Museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci", a Milano. In quell'occasione, oltre a vedere i reperti della spedizione dell'N4 (la Tenda Rossa e' custodita dal museo mentre altri reparti sono pervenuti dalle loro abituali sedi museali sparse per l'Italia), ho potuto anche vedere la polena della "Stella Polare" del Duca degli Abruzzi, custodita nel museo milanese, e far scorrere la mano su di essa...

Tocco' poi al luogotenente del Duca degli Abruzzi, l'Ammiraglio Umberto Cagni, presiedere la commissione d'inchiesta che giudico' Nobile dopo il rientro dalla disastrosa spedizione: conservo una copia originale dell'epoca della relazione redatta dalla commissione, a firma di Cagni.
In effetti, Cagni - insieme a qualche altro membro della spedizione - fu colui che si spinse piu' avanti nel tentativo di raggiungere il Polo, mentre il duca si dovette fermare, assistito da altri membri della spedizione, per un infortunio di qualche giorno prima che aveva portato come conseguenza il congelamento di alcune dita di un piede.

Interessante anche il fatto che un tuo parente sia in qualche modo legato a quelle vicende. Io mi sono ritrovato due discendenti - nel senso che i relativi membri dell' "Italia" erano loro prozii o pro-pro zii - di Vincenzo Pomella, il motorista morto nell'impatto della navicella sul pack, il cui cadavere aveva richiamato l'orso poi ucciso da Malmgen (che ha fornito oltre 200 chili di carne, salvando da morte certa tutti i sopravvisuti) e di Calisto Ciocca, altro motorista del dirigibile, disperso con l'involucro dell' "Italia", rialzatosi in quota dopo l'impatto e disperso con i membri dell'equipaggio che non riuscirono a saltare sul pack. Entrambi i discendenti me li sono ritrovati in servizio insieme a me a Vittorio Veneto: il discendente di Pomella era un Ufficiale e quello di Caratti un volontario di truppa. Pomella (quello vivo, ovviamente... ) mi ha raccontato di essere stato un paio di volte, da bambino, al Santuario del Divino Amore, a Roma, dove dovrebbe essere ancora conservato un ex-voto posto dai parenti del suo antenato subito dopo aver appreso del disastro del dirigibile ma quando ancora ignoravano l'avvenuta morte del loro congiunto. Il discendente di Ciocca, invece, sapeva a malapena di questo suo antenato ed era rimasto alquanto colpito dal fatto che io conoscessi piuttosto bene questa storia...: forse ne ha saputo piu' da me che dalla sua stessa famiglia...


gringox [ 16 Agosto 2017, 15:48 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Molto interessante !!


n4italia [ 16 Agosto 2017, 15:49 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
geom_calboni ha scritto: [Visualizza Messaggio]
...Nel Museo però, questa spedizione del 2001, è giusto citata. Il materiale regalato sarà finito in qualche sgabuzzino o esposto in qualche altro luogo...



...o finito a casa di qualcuno...

Scherzi a parte, quando siamo stati ospiti dell'ex-comandante di Kronstadt, alla parata navale a San Pietroburgo, e parlavo con lui del mio desiderio di visitare il museo polare, l'amico mi ha detto di farlo durante questa permanenza in Russia, perche' - da cio' che ha sentito dire - in un futuro abbastanza prossimo il museo dovrebbe cambiare sede e nel trasloco qualche pezzo potrebbe essere "smarrito" (capisci 'a 'mme...)...

Mentre mi trovavo al museo non ho pensato di chiedere conferma di questo eventuale spostamento, comunque se la cosa accadra' sara' nota via Internet.


Butterfly77 [ 16 Agosto 2017, 17:05 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Allora mi confermate che questo Museo esiste da molto tempo? Un vero peccato non averlo potuto visitare nel corso del mio viaggio in Russia del 2011..... sarà allora per la prossima volta appena metterò piede a San Pietroburgo.....

Spero caro Colonnello che tu mi faccia da guida per visitarlo al meglio..... grazie ancora dei preziosi consigli che hai dato.....


n4italia [ 16 Agosto 2017, 20:55 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Esiste da 70-80 anni...


Butterfly77 [ 17 Agosto 2017, 10:50 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
n4italia ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Esiste da 70-80 anni...


Allora è quello che si trova a Marata St. 24A mi confermi? Allora ho capito qual è ci sono passata dal museo e l'ho visto solo dall'esterno ed era chiuso poiché il museo apriva alle 10 come dici nei precedenti messaggi un vero peccato essermelo perso, sarà da mettere in agenda appena ricapiterò da quelle parti, grazie della tua risposta.....


n4italia [ 17 Agosto 2017, 11:33 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Si', Ul. Marata, 24/A


n4italia [ 09 Ottobre 2017, 15:58 ]
Oggetto: Re: San Pietroburgo: Museo Dell'Artico E Dell'Antartico
Ho ritrovato questo racconto sull'episodio del medico russo che si operò da solo durante la spedizione sovietica in Antartide, tra il 1961 e il 1962, il Dott. Leonid Rogozov, del quale abbiamo visto le foto e i cimeli al museo pietroburghese:

http://www.vanillamagazine.it/leoni...dicite-da-solo/

Nell'articolo, qualche altra immagine.




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