GRINGOX
L'ultima puntata della nostra rubrica non poteva che avere lui come protagonista assoluto; da sempre anima (la sua presenza costante fin dagli arbori del forum ne è un esempio) e corpo (non esita a prendere un aereo da Kiev per partecipare a qualche raduno) di questo forum.
Il suo
primo messaggio scritto sul forum è datato NOVEMBRE 2004, ben 14 anni fa; e mai parole furono più profetiche '..CON L'AIUTO DI TUTTI COSTRUIREMO UNA GRANDE COMUNITA'...' e così è stato.
14282 messaggi (il 5% del totale del forum)....e non messaggi tipo 'Ciao' o 'Benvenuto sul forum'; conosciamo tutti il Gringox e la sua capacità di scrivere e di coinvolgere con i suoi racconti ed i suoi scritti....
Ed anche oggi non si è risparmiato nel rispondere alle nostre domande :
1) Questo il tuo primo post.....raccontaci cosa ti ha portato in Russia-Italia e le sensazioni
che oggi provi rileggendolo....
Beh... nel mio caso occorre, a questo proposito, fare una precisazione, una premessa.
Questo è sì il mio primo post sul forum "russia-italia.com", ma non è il mio primo post “in
assoluto” nello spazio virtuale russofilo originario (“pietroburgo.it) dal quale si è
sviluppato poi il nostro Forum odierno. La storia del Forum insegna che "russia-italia"
prende forma in seguito alla Rivoluzione Morale Forumistica del 19/11/04, da me ideata,
organizzata e condotta, che ha trasformato la vecchia comunità russofila (ormai in una
condizione irreparabile di degrado e di ingestibilità) in una nuova realtà – appunto il
Forum "russia-italia.com". Allora forse sarebbe più giusto pormi la domanda in questi
termini: “raccontaci cosa ti ha portato a ricercare una comunità russofila virtuale...”.
Detto ciò, ecco che, per il "Gringox" – fondatore del Forum – il primo post su "russia-
italia" è di fatto il "benvenuto gringhesco" alla rinnovata piattaforma russofila ed il saluto
ai vecchi amici ritrovati, passati dalla vecchia realtà alla nuova. Che dire, rileggere oggi
quel primo post nel Forum è per me fonte di grande commozione. È il risentire sulla pelle
l’agitazione di quel coinvolgente periodo di passaggio, la preoccupazione, le aspettative
e la speranza per il nuovo destino della nostra comunità russofila. Da allora sono passati
oltre 13 anni, e la mia vita è cambiata davvero radicalmente ma, nonostante tutto, il
Forum, che per me è quasi un figlio, è sempre stato un punto fermo e una delle mie
priorità, oltre che in certe situazioni pure protagonista.
Se invece vogliamo parlare del mio primissimo post (del quale ahimè si sono perse le
tracce, perchè dissoltesi con la scomparsa della vecchia piattaforma), di cosa cioè mi ha
portato nella prima comunità russofila, di quel lontanissimo 31 gennaio 2004 – ben 14
anni fa!, beh... sicuramente posso dire di ricordarmi benissimo che si trattava di una
noiosissima giornata di ufficio – a quel tempo lavoravo a Milano – in cui mi "trastullavo"
su internet e, come spesso capitava, inseguivo la mia passione russofila e dei viaggi; in
quel frangente stavo cercando qualcosa sulla Russia, ma nulla di specifico, un qualche
"sfogo" virtuale russofilo, un punto di incontro di gente russofila come me. E mi sono
imbattuto così per caso, improvvisamente ed inaspettatamente, nel forum di
"pietroburgo.it". Tutto qui. Da quel momento è iniziato un processo simbiotico che mi ha
legato al forum... fino ad ora.
2) Com'è cambiato il tuo rapporto con la Russia/Ucraina? Ieri eri.....ed oggi sei......
Beh, da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Innanzitutto, sempre tenendo
presente quei primi post di allora, posso annotare che la mia attrazione verso il mondo
russofono era già forte; ero già un grande frequentatore e viaggiatore delle "Russie" da
anni (ho iniziato a viaggiare nei Paesi ex-sovietici nel 1995 e fino ai primi anni del 2000;
a partire dai Baltici fino ad arrivare al Caucaso, passando dalle Isole Kurili e Sakhalin ed
attraversando in diversi viaggi gran parte dell’Asia Centrale, dalla Mongolia, al Tajikistan,
al Turkmenistan, al Kazakhstan); già parlavo russo da tempo, già conoscevo quel
mondo bene, in una parola ero già profondamente russofilo ma... ancora non ci ero
immerso totalmente... Solo qualche mese dopo, esattamente nel marzo 2005, la mia vita
è cambiata e, grazie ad un trasferimento per lavoro (situazione creatasi tra l'altro grazie
al Forum che in questo caso ha giocato un ruolo da protagonista), sono giunto in
Ucraina, a Kiev, dove tuttora, dopo oltre 13 anni vivo e lavoro. Dunque la passione
russofila è stata talmente coinvolgente ed avvolgente che mi ha portato di fatto, come un
segno del destino, a realizzare il sogno della vita: quello di vivere in un paese russofono!
E così, per tornare alla domanda, ieri... inseguivo un sogno... ed oggi mi trovo a viverlo...
Certo, col passare degli anni, il bel "sogno" diventato realtà ha perso parte del suo
fascino misterioso iniziale, ma devo comunque ammettere, quando ogni tanto penso alla
mia dimensione quotidiana qui, che la percezione è di viverci dentro tuttora in questo
sogno.
3) una cosa che ti piace ed una che non ti piace della Russia....
Quando mi fanno domande del genere rispondo sempre con l'accento un pò nostalgico
e “sognatore” che caratterizza il mio essere russofilo. Mi piace tutto ciò che è
espressione della continuità "socio-culturale" di questo mondo col suo passato recente e
meno recente: si tratta di gesti, usanze, abitudini, tradizioni, arte, architettura, musica,
cinema, cucina, ecc. Non necessariamente si tratta di "cose" belle oggettivamente,
forse; ma di "cose" che ami, pur spesso nelle loro intrinseche contraddizioni, perché le
senti "tue", le senti intime e ti ci ritrovi. Ascoltare "russokoe radio" o radio “shanson” la
mattina mentre sono in macchina; incrociare una vecchia Volga o una Zhiguli lungo la
starda; mangiare un "butterbrod" con burro e "shinka" (prosciutto), o “kartoshka v
mundire” (patata bollita cotta con la buccia) con "seledka", accompagnati da una
"boccia" di vodka, in compagnia di amici russi a filosofeggiare; partecipare ad una festa
tradizionale con una tavola imbandita alla russa; catapultarmi in un’altra dimensione
guardando un vecchio film sovietico; "svaccarmi" sul divano e ascoltarmi Tsoj a tutto
volume, o le più nostalgiche melodie di “Laskovij maj”, a seconda dell’umore... sostare
qualche minuto in un "hram" ortodosso sprofondando nella sua atmosfera cupa e
medievale; passeggiare in uno dei parchi cittadini di Kiev d'inverno in mezzo alla neve,
tra scoiattoli affamati e abeti imbiancati, dimenticandomi che sono in una città di cinque
milioni di anime; la "decadenza" di certi angoli di città o di certi cortili interni o di edifici
che pur nella loro condizione producono in me un fascino irresistibile; il "pervij zvonok"
(la prima campanella a scuola) con tutti i festeggiamenti tradizionali per l'inizio della
scuola; la genuinità, la franchezza delle relazioni umane; un rametto di castano dentro
un tombino aperto in mezzo alla strada a mò di segnale per richiamare l'attenzione di
pedoni e automobilisti affinché non ci si finisca dentro; i chioschetti lungo le strade e le
“babushke” che vendono le verdure del loro orto; godermi un balletto di Chaikovsky al
teatro dell'opera; ritrovare la “druzhba narodov” (amicizia dei popoli) di un tempo in
normali “scenette” di vita quotidiana: essere a Kiev (Ucraina), chiacchierare con amici
azeri e armeni o coi genitori tajiki di un compagno di classe di mio figlio e comunicare
nell’unica lingua che ci accomuna: il russo; le persone in fila che aspettano
ordinatamente la marshrutka, trascorrere un venerdì sera in un locale con la musica dal
vivo e godermi le “shanson” di un tempo, togliermi le scarpe quando entro in una casa...
attraversare il Paese in macchina e per ore e ore incrociare solo villaggi semideserti e
carretti trainati da cavalli, o sostare un attimo a guardare un qualche monumento alla
Grande Guerra Patriottica (un carroarmato, un aereo militare, una statua dedicata ai
caduti, ecc.), una vecchia fabbrica sovietica ormai dismessa e diroccata, o una semplice
fermata dei pullman, ancora rivestita coi tipici mosaici di allora, “frammenti” del passato
che si incrociano per le strade qui come del resto similmente in tutti gli angoli dell’ex
Unione Sovietica, e riflettere sulle dimensioni di quell’enorme Stato, sullo sforzo umano
e sul sangue versato da tanti uomini per un’ideale o comunque per servirlo; passeggiare
su una marciapiede ghiacciato in inverno che pare di pattinare sul ghiaccio; la sauna
“alla russa” della domenica sera, ormai una mia consuetudine da anni; le attenzioni
verso la donna da parte dell'uomo e la femminilità delle donne; i monumenti imponenti
sovietici, la diversità delle stagioni che ancora qui si può sentire sulla pelle, ecc, ecc,
ecc... insomma giusto per fare qualche esempio in ordine totalmente sparso, ma potrei
andare avanti per molto ancora... Io in Ucraina (che reputo essere parte del mondo
culturale russo) ci vivo da anni, e tuttora continuo ad amare questo confronto quotidiano
con la realtà che mi circonda.
Cosa non mi piace? Pure tante cose... e tutte sono ahimè il risultato del progressivo
allontanamento "socio-culturale" proprio da quel passato. Ma così va il mondo, oserei
dire purtroppo dal mio punto di vista. Proprio la tendenza globalizzatrice, le nuove
abitudini, la rincorsa verso una "occidentalizzazione" culturale; il materialismo e la brama
di ricchezza e di potere da una parte e la precarietà della vita dall’altra, l'abbandono ed il
degrado delle classi più deboli della popolazione (estrema condizione di povertà di parte
della popolazione), senza entrare in ambito politico; la poca attenzione verso l’ecologia;
la perdita di quel passato, della semplicità di un tempo...
4) Cosa ti senti di dire ad un 'novellino' al suo primo post sul forum?
Come fondatore di questa nostra comunità russofila la prima cosa che mi viene in mente
è quella di invitare il "novellino" a leggere la storia del Forum. Un meraviglioso "viaggio"
nel tempo, nelle vicende e nei personaggi che hanno fatto grande, ma soprattutto unico
ed originale il nostro Forum. Questo per comprendere l'anima del Forum, la sua
impostazione ed il suo stile.
So bene che è un “mattone” di oltre 230 pagine
e che apparentemente può risultare
cosa trascurabile e non interessante per chi si iscrive al Forum oggi mettersi a leggere
qualcosa che non lo riguarda... ma se costui riesce a cogliere lo spirito giusto, iniziando
la lettura, a percepire che si tratta di una storia molto particolare ed unica, a lasciarsi
trascinare un pò dall’immaginazione, beh... allora sicuramente egli riuscirà a farsi
coinvolgere dalla passione che si respira in essa e, a questo punto, il “novellino”
rischierà di leggerla anche tutta d’un fiato