(ANSA) - MOSCA, 19 FEB - Il voto al referendum in Lettonia contro il russo come seconda lingua ufficiale "non riflette la realtà", poiché più di 300 mila cittadini russofoni sono stati privati del diritto di voto. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo. Dopo l'indipendenza da Mosca nel 1991, i russi che vivevano nel paese (un terzo dei due milioni di abitanti) avevano dovuto sottoporsi ad un test di lingua lettone per ottenere la cittadinanza. Quelli che non l'avevano superato erano stati definiti 'apolidi'.

morello ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Russia, referendum Lettonia scorretto

'Negato diritto di voto a 300.000 russofoni'

(ANSA) - MOSCA, 19 FEB - Il voto al referendum in Lettonia contro il russo come seconda lingua ufficiale "non riflette la realtà", poiché più di 300 mila cittadini russofoni sono stati privati del diritto di voto. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo. Dopo l'indipendenza da Mosca nel 1991, i russi che vivevano nel paese (un terzo dei due milioni di abitanti) avevano dovuto sottoporsi ad un test di lingua lettone per ottenere la cittadinanza. Quelli che non l'avevano superato erano stati definiti 'apolidi'.

 In Lettonia si parla il Lettone ,quindi è giusto così ,i Russi in Lettonia non sono dei nativi ma inviati dalla Russia per poter russificare la Lettonia ,visto che i Lettoni venivano spediti in Siberia o in altri posti al freddo.

portalettere11 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

 In Lettonia si parla il Lettone ,quindi è giusto così ,i Russi in Lettonia non sono dei nativi ma inviati dalla Russia per poter russificare la Lettonia ,visto che i Lettoni venivano spediti in Siberia o in altri posti al freddo.

Mi complimento per una visione cosi' profonda dei fatti della Storia e della comprensione verso le persone, che per ragion di stato, si trovano a dover vivere in un Paese straniero, dove comunque sono nati e cresciuti.

Paka Rago

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portalettere11 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

 ,i Russi in Lettonia non sono dei nativi ma inviati dalla Russia per poter russificare la Lettonia ,visto che i Lettoni venivano spediti in Siberia o in altri posti al freddo.

Scusa, portalettere, nell"urss la gente viveva dove voleva, direi che ti sbagli credendo che tutti i russi che abitavano nelle repubbliche sovietiche erano stati mandati li` per forza; per noi l'unione sovietica era un paese unico, non diviso, e non importava dove uno viveva, (sia per motivi di lavoro che personali) , eravamo tutti mescolati.
Ora invece quegli paesi sono diventati stati "indipendenti" (sara` anche giusto, non discuto), e le persone russe, anche se nate e cresciute li`, si credono estranei, cosi` come la lingua russa. Ma sono affari loro, dei lettoni.

Io penso che chiunque sia stabile legalmente in un paese è giusto che voti..
Anche in Italia, se uno è in regola, che voti pure..

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rago ha scritto: [Visualizza Messaggio]

portalettere11 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

 In Lettonia si parla il Lettone ,quindi è giusto così ,i Russi in Lettonia non sono dei nativi ma inviati dalla Russia per poter russificare la Lettonia ,visto che i Lettoni venivano spediti in Siberia o in altri posti al freddo.

Mi complimento per una visione cosi' profonda dei fatti della Storia e della comprensione verso le persone, che per ragion di stato, si trovano a dover vivere in un Paese straniero, dove comunque sono nati e cresciuti.

Paka Rago

Beh quello che dice storicamente non è del tutto sbagliato, poi se analiziamo i singoli casi molti dopo il crollo si sono ritrovati senza una patria. Io trovo profondamente stupido da parte dei Lettoni non adottare o addirittura ostacolare il bilinguismo, visto che alla fine i tanto odiati russi sono il loro primo partner commerciale, io credo che dopo 20 anni si possa sotterrare l'ascia di guerra e lavorare per ricostruire un paese che ha avuto già 2 default da quando è indipendente.

Poi Rago il tuo è un classico pensiero comune dei russi, La lettonia esiste come stato solo dal 1918. però è innegabile che quando sono arrivati i COMUNISTI o bolshevici  non i russi zaristi abbiano profondamente radicato la loro cultura e deportato parecchie persone, che è stato nei baltici si è accorto che hanno delle influenze forti verso la vecchia prussia.

Poi ad oggi la situazione per la popolazione di lingua russa residente in lettonia sia complessa non lo nego affetto e ti raccontero un paio di anedoti a sostegno della tua tesi.

Ho visto a Jurmala un bambino che è entrato in un negozio rivolgendosi al proprietario in russo si è sentito dire "qui non sei più tu il padrone, io non parlo russo" peccato che lo ha detto in russo)))))

O ancora ho una amica di Narva lei di famiglia russa ha un ragazzo estone, sua nonna non la fa entrare in casa per le sue origini.

Dalla mia esperienza credo che il nazionalismo baltico sia una facciata per coprire il fatto che hanno fallito l'operazione europa, nel senso loro pensavano di ottenere finalemnte l'indipendenza dal brutto e cattivo gigante russo ma si sono trovati a fare i conti senza l'oste, ora la situazione è abbastanza tragica e non sanno bene come uscirne e riguardano alla russia come la panacea di tutti i mali...
Zero industria pochissime esportazioni, mancanza di manodopera qualificata e una forte emigrazione stanno strangolando questi paesi.

Ho letto anch'io ieri questa notizia e siccome non so granché sulla questione delle repubbliche baltiche leggo con interesse i vari punti di vista (grazie forum )
Da quello che scrivete però mi sembra che si tratti di una questione che è emersa più o meno dappertutto nell'ultimo secolo, e un po' è triste vedere come la storia continui a ripetersi.

Per esempio, cose del genere le ho lette nelle testimonianze su quanto accaduto agli italiani in Istria dopo la guerra

orion ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ho visto a Jurmala un bambino che è entrato in un negozio rivolgendosi al proprietario in russo si è sentito dire "qui non sei più tu il padrone, io non parlo russo" peccato che lo ha detto in russo)))))

O ancora ho una amica di Narva lei di famiglia russa ha un ragazzo estone, sua nonna non la fa entrare in casa per le sue origini.

portalettere11 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

 In Lettonia si parla il Lettone ,quindi è giusto così ,i Russi in Lettonia non sono dei nativi ma inviati dalla Russia per poter russificare la Lettonia ,visto che i Lettoni venivano spediti in Siberia o in altri posti al freddo.

Mi sembra una visione un po' troppo semplicistica delle cose, si sta parlano di generazioni intere, non si può cancellare la storia con un colpo di spugna e pretendere di tornare indietro di secoli come se nel frattempo non fosse successo nulla.

orion ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Poi Rago il tuo è un classico pensiero comune dei russi, La lettonia esiste come stato solo dal 1918. però è innegabile che quando sono arrivati i COMUNISTI o bolshevici  non i russi zaristi abbiano profondamente radicato la loro cultura e deportato parecchie persone, che è stato nei baltici si è accorto che hanno delle influenze forti verso la vecchia prussia.

Non credo di essermi russificato a tal punto, ne' tanto meno sono un nostalgico di un tempo che non ho vissuto direttamente, ma di cui vedo ancora adesso le conseguenze, positive e ahime' non. E non solo durante il periodo bolscevico, ma anche durante l'epoca zarista la russificazione era gia' iniziata.

Se in una nazione c'e' una grossa minoranza che parla un'altra lingua (come sia arrivata li' e' una questione storica, non sociologica) non si puo' pensare di discriminarla senza scrupoli.

Sarebbe come in Italia non riconoscere la minoranza linguistica tedescadei tedeschi in Alto Adige, anche se ci sono delle differenze sostanziale rispetto alla situazione che c'e' nei Paesi Baltici, ma mi sembra miope discriminare per partito preso quasi il 30% della popolazione. Direi lo stesso se fossero Lettoni nell'Oblast' di Kaliningrad, per fare un esempio di fantapolitica.

Paka Rago

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ahia ... attenzione che gli altoatesini non sono tedeschi ... son tirolesi ... una vera minoranza sia in germania sia in austria, sia in italia ...

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e-antea ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ahia ... attenzione che gli altoatesini non sono tedeschi ... son tirolesi ... una vera minoranza sia in germania sia in austria, sia in italia ...

corretto in minoranza linguistica tedesca.

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rago ha scritto: [Visualizza Messaggio]

orion ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Poi Rago il tuo è un classico pensiero comune dei russi, La lettonia esiste come stato solo dal 1918. però è innegabile che quando sono arrivati i COMUNISTI o bolshevici  non i russi zaristi abbiano profondamente radicato la loro cultura e deportato parecchie persone, che è stato nei baltici si è accorto che hanno delle influenze forti verso la vecchia prussia.

Non credo di essermi russificato a tal punto, ne' tanto meno sono un nostalgico di un tempo che non ho vissuto direttamente, ma di cui vedo ancora adesso le conseguenze, positive e ahime' non. E non solo durante il periodo bolscevico, ma anche durante l'epoca zarista la russificazione era gia' iniziata.

Se in una nazione c'e' una grossa minoranza che parla un'altra lingua (come sia arrivata li' e' una questione storica, non sociologica) non si puo' pensare di discriminarla senza scrupoli.

Sarebbe come in Italia non riconoscere la minoranza linguistica dei tedeschi in Alto Adige, anche se ci sono delle differenze sostanziale rispetto alla situazione che c'e' nei Paesi Baltici, ma mi sembra miope discriminare per partito preso quasi il 30% della popolazione. Direi lo stesso se fossero Lettoni nell'Oblast' di Kaliningrad, per fare un esempio di fantapolitica.

Paka Rago

Aspetta forse non ci siamo capiti io ti do ragione che c'è in atto una discriminazione verso i russi che vivono in Lettonia, ma proviamo a ragionare sul fatto che anche da parte dei russi residenti non c'è stato mai un reale interesse ad integrarsi (occhio che stiamo generallizzando non vado a prendere il singolo caso).
Nel mio pensiero, cioè quello che tra un pò verrà imposto alle masse)))) La lettonia sbaglia a non riconoscere il bilinguismo ma i russi che sono rimasti non danno certo sudato per integrarsi. Poi se parliamo di Alto atesini....tutti sanno che il fatto di essere italiani è come il purgatorio in terra...espiano anni di peccati per ottenere la riunificazione paradisiaca tra nord e sud e formare il Tirolo libero.
E caro Rago ormai non puoi più mentire a te stesso sei russo anche nell'animo....

Ma quanti di vuoi conoscono le problematiche dei Russi Lettoni dove non sono riconosciuti dallo stato Lettone, tanto da definirli "apolidi" , mentre per i vicini Russi sono dei "traditori" e continuano a prendere schiaffi da tutte le parti????
Beh io ci sono stato..... non scriviamo cose tanto per scrivere!!!!!!

Willow

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Fortuna fortes metuit et ignavos premit!!

Fidejussioni e polizze assicurative

io ricordo solo la storia del mio professore di diritto del lavoro (comunista fino alle midolla) che ci raccontava come -durante un seminario sulle politiche del lavoro italiane ed europee tenuto all'università di Riga- gli fosse stato fortemente sconsigliato di lamentare la discriminazione sul lavoro dei russi, residenti in suolo lettone.

stò proprio partendo per riga dove ho qualche amico del posto ........in effetti la separazioni fra le due etnie sono evidenti solo se si conosce la realtà locale;il turista occasionale non si accorge della differenza direi di considerazione sociale che connota i due gruppi etnico-linguistici.......certo che dopo l'indipendenza proclamata i "russi" in lettonia non hanno vita facile
la mia esperienza mi dice che i miei amici baltici  non amano parlare russo e se possono li evitano pure..........le motivazioni poi sono talmente personali che ognuno di loro potrebbe avere ragiono o torto:)

saluti

WILLOWMASK ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ma quanti di vuoi conoscono le problematiche dei Russi Lettoni dove non sono riconosciuti dallo stato Lettone, tanto da definirli "apolidi" , mentre per i vicini Russi sono dei "traditori" e continuano a prendere schiaffi da tutte le parti????
Beh io ci sono stato..... non scriviamo cose tanto per scrivere!!!!!!

Willow

Concordo con Willow,
..... un po' come è successo ai serbi della Krajna o del Kosovo, agli stessi italiani in Istria...
Cambiano gli stati e tu, che ti trovi in mezzo, ti trovi "ospite" (spesso non desiderato) in caso tua.

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Non tentare di diventare un uomo che ha successo. Prova a diventare un uomo che ha valore. (Albert Einstein)

alexroma8 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

stò proprio partendo per riga dove ho qualche amico del posto ........in effetti la separazioni fra le due etnie sono evidenti solo se si conosce la realtà locale;il turista occasionale non si accorge della differenza direi di considerazione sociale che connota i due gruppi etnico-linguistici.......certo che dopo l'indipendenza proclamata i "russi" in lettonia non hanno vita facile
la mia esperienza mi dice che i miei amici baltici  non amano parlare russo e se possono li evitano pure..........le motivazioni poi sono talmente personali che ognuno di loro potrebbe avere ragiono o torto:)

saluti

Verissimo non amano parlare russo quando fa comodo a loro....i baltici chiamati autoctoni non parlano russo si professano fortemente nazionalisti poi li vedi alla Fiera Proexpo che parlano tutti russo cercano partner russi ,vendono i loro prodotti ai russi, li fa comodo in quel momento il fatto di sapere il russo.
Conta che molti dei russi di lettonia non hanno diritto al voto, pensa come si sposterebbero gli aghi delle bilance che il 20 % in più potesse esprimere una ppreferenza.

WILLOWMASK ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ma quanti di vuoi conoscono le problematiche dei Russi Lettoni dove non sono riconosciuti dallo stato Lettone, tanto da definirli "apolidi" , mentre per i vicini Russi sono dei "traditori" e continuano a prendere schiaffi da tutte le parti????
Beh io ci sono stato..... non scriviamo cose tanto per scrivere!!!!!!

Willow

bravo Willow, concordo al 101%.

Mi viene in mente il mio povero bisnonno e chiaramente non solo lui, la mia gente.
Chiaramente ai russi in lettonia sta andando veramente male, un po' quello che ci è capitato a noi dopo la prima guerra mondiale.
Ma la situazione non è solo li, in Turkmenistan è uguale per esempio.

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rago ha scritto: [Visualizza Messaggio]

e-antea ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ahia ... attenzione che gli altoatesini non sono tedeschi ... son tirolesi ... una vera minoranza sia in germania sia in austria, sia in italia ...

corretto in minoranza linguistica tedesca.

non dimentichiamo i tirolesi del Welsh-Tirol: ladini, mocheni, cimbri e di dialetto trentino :)

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simonngali ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Io penso che chiunque sia stabile legalmente in un paese è giusto che voti..
Anche in Italia, se uno è in regola, che voti pure..

No mi spiace se tu sein in regola, ma sei uno straniero non mi sembra giusto che voti. All'interno dell'unione europea se prendi la residenza in un altro paese eu, puoi avere diritto di votare alle comunali, ma non alle politiche, e ci mancherebbe.

Non e' che ora mi metto a votare per il primo ministro inglese appena arrivato in UK. Se vuoi votare segui la procedura per la naturalizzazione, se ne hai i requisiti, e dopo che prendi la cittadinanza voti, non prima.

Riguardo alla lettonia e' un discorso diverso, molti di quei 300000 russi vivevano li gia da tanti anni prima che il paese diventasse indipendente.

la questione della lingua è una questione spinosa presente in tutti gli stati dell'ex blocco sovietico. E' vero che i russi non si sanno adattare e continuano imperterriti a parlare la loro lingua senza integrarsi ma lo fanno anche per una ragione di mantenere la loro identità un po' come gli altoatesini, sloveni o francesi da noi nelle zone di confine. In queste cose bisogna essere un po' "morbidi" dando la possibilità nelle zone di forte presenza di minoranza etinca un bilinguismo locale (in fin dei conti in Lettonia si parla russo fuori Riga maggiormente a Daugavpils mi pare di ricordare). Si sa che poi le repubbliche baltiche c'è un fortissimo nazionalismo e sono state invase e private della loro identità più recentemente (quindi si sentono meno appartenenti alla mamma russia rispetto quello che potrebbe essere l'Ucraina o la Bielorussia) e vedere l'europa così ricca e progredita rispetto al vicino invasore russo ha fatto considerare quest'ultimo come la causa di tutti i mali. Mi diceva una ragazza di Daugavpils che il giorno in cui è caduto il regime, le amiche di sua mamma facevano finta di non capirla come se dal giorno alla notte avessero dimenticato la lingua russa; i primari degli ospedali di etnia russa hanno dovuto sostenere un difficilissimo esame di lingua e cultura lettone per poter mantenere il posto di lavoro. Questo ha causato una "fuga di cervelli" e soprattutto i primi anni di indipendenza hanno portato il paese in una sorta di crisi. Inutile poi negare il fatto che per esempio in Estonia a Narva o Kothla Jarve la maggioranza è russofona e chi ha modo di farsi un giro a Tallin consiglio vivamente di fare un giro nella zona chiamata "stroomi" dove hanno relegato i russi in fatiscenti palazzoni soviet che cadono a pezzi. I russi nei paesi baltici sono come i tagichi o uzbechi che vivono in russia: manovalanza sfruttata a basso prezzo. per loro non c'è futuro visto che i titoli di studio, senza aver passato i durissimi esami di lingua e cultura locale, sono solo carta straccia. In questo l'Europa cosa fa? Nulla. Il bilinguismo va tutelato e non si puo' vivere facendo finta di niente se in quel paese c'è una forte minoranza etnica.