Sokolov, il fabbro pellegrino della prosa russa
All'Auditorium di Roma, oggi SaàÅ“a Sokolov leggerà brani di un'opera che il pubblico della sua lingua tiene cara come un mito. Il più affascinante tra i suoi romanzi, Un po' cane, un po' lupo, risente mimeticamente della indeterminatezza propria sia alla quotidianità che alla lingua russa, rendendo interscambiabili personaggi di mondi animali e vegetali diversi
Strano, unico il destino di SaàÅ“a Sokolov, il più fantasmagorico ed enigmatico scrittore russo contemporaneo, maestro della parola e unanimemente riconosciuto in Russia come «miglior fabbro», sin da quando la sua prosa era diffusa in ciclostile. La consacrazione ufficiale arrivò dopo la fine dell'Unione Sovietica, poi, dai primi anni Novanta, il silenzio più assordante. Il pubblico romano avrà quindi un'occasione preziosa per incontrarlo oggi pomeriggio al bookshop dell'Auditorium, nell'ambito del Festival russo. Cittadino del mondo, eppure intimamente e insolubilmente legato al «paese della mia lingua», in questa stessa lingua Sokolov si trasferisce, anche fisicamente, come il protagonista della sua Palissandreide...
(fonte Il Manifesto autore MARIO CARAMITTI)