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La Storia del Forum

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Basket: Eurolega 2007/08 CSKA Mosca Campione d'Europa !!!
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
TOP 16


SECONDA GIORNATA


CSKA Moscow - AXA FC Barcelona 72 - 55 IL TABELLINO                 
Efes Pilsen - Montepaschi Siena     76 - 79 IL TABELLINO             
Lietuvos Rytas - Aris TT Bank     89 - 74             
Panathinaikos - Partizan Igokea     67 - 65             
Tau Ceramica - Fenerbahce Ulker     103 - 84             
Zalgiris - Maccabi Elite     101 - 82             
Lottomatica Roma - Unicaja     75 - 67     IL TABELLINO        
Real Madrid - Olympiacos     80 - 70     

LE CLASSIFICHE




Vince il Cska, 4° periodo fatale al Barcellona


Con una buona fetta di primo posto nel durissimo girone G in palio, il Cska Mosca scappa via nel 4° quarto e finisce per travolgere il Barcellona con un margine fin troppo ampio per quanto visto nei primi 30 minuti. Una gara non molto spettacolare, come spesso accade quando le difese sono di alto livello, ma intensa, combattuta e a lungo equilibrata tra due squadre che hanno le carte in regola per andare fino in fondo. Ha vinto il Cska perché ha una struttura più consolidata e campioni più abituati a resistere di fronte al peso della tensione delle partite e dei momenti che contano di più. Fondamentali i 20 punti e 8 rimbalzi di Andersen, 16 di Siskauskas e 10 di Langdon ma anche i 7 - tutti nell'ultima frazione - di Papaloukas tra i russi, mentre solo Lakovic (11) è andato in doppia cifra tra gli spagnoli, che hanno pagato pure le troppe palle perse (18).
Per aprire le danze, Messina sceglie Holden, Langdon, Siskauskas, Goree e Andersen, Pascual risponde con Lakovic, Grimau e Vazquez al fianco dei nostri Basile e Marconato. In un avvio molto equilibrato sono i lunghi a segnare i primi punti: infatti a David Andersen risponde Fran Vazquez. Il Cska ha bisogno che entri in partita Ramunas Siskauskas per mettere la testa avanti e prendere 4 punti di margine (8-4). Si sblocca Marconato da sotto, ma è ancora la squadra di Messina a comandare: la tripla di Langdon vale il +6 (13-7). Il Barcellona però punisce una palla persa di Khryapa e conclude bene il contropiede col canestro pesante di Lakovic a rimorchio. Ma il finale di quarto, che offre un assaggio della lunghezza delle due panchine (gli spagnoli non risentono del 3° fallo di Vazquez dopo 5'), sorride ancora ai russi con Andersen che sfrutta lo scarico di Papaloukas per siglare in sospensione il 16-11.
Messina apre il 2° periodo mettendo sul piatto la carta della zona 2-3. La scelta sembra dare i suoi frutti perché vanno fuori le triple di Neal e Ilyasova, arriva anche una palla persa di Sanchez e quando il Barcellona si sblocca proprio con il giovane turco da sotto, il Cska ha già trovato 6 punti in fila dell'ottimo Siskauskas (22-13). I russi scelgono di mettersi a zona solo sulle rimesse ma in un'occasione vengono puniti dalla tripla di Lakovic. Goree trasforma due liberi, poi però Marconato (6 punti e 3 rimbalzi) - pescato bene da Sanchez - converte due possessi in 4 punti e riduce le distanze (26-20 dopo 15' di gioco). Sale di livello la difesa del Barcellona, che a sua volta propone una zona molto mobile, quindi non sono casuali le difficoltà offensive del Cska che gestisce male qualche possesso. Basile (5 con 3 rimbalzi) in rovesciata porta i suoi a -3 (26-23), quindi un fallo di Sanchez su Goree viene giudicato, forse esagerando, antisportivo. Le cose per gli ospiti potrebbero complicarsi ma questo non accade perché, dopo i due liberi realizzati dall'americano, il Cska sul possesso successivo spreca - anche con un po' di sfortuna - tre conclusioni. Si sblocca un Acker rimasto ai margini con due viaggi in lunetta, ma i padroni di casa mantengono 7 punti di vantaggio al ritorno negli spogliatoi (32-25).
Quando si ricomincia, i moscoviti ingranano subito la marcia giusta e salgono a +12 con Andersen e Langdon. Il Barcellona non segna e non riesce nemmeno a tirare, visto che perde 4 palloni in meno di 3 minuti, costringendo coach Pascual a ricorrere al timeout. Una giocata di aggressività frutta un gioco da tre punti a Mario Kasun (38-28), i russi puniscono subito con la tripla del solito Siskauskas a cui però risponde Ilyasova per una volta perso dalla difesa. L'ex giocatore dei Bucks si fa anche apprezzare per una clamorosa stoppata con cui nega la schiacciata a Goree trovato bene da Holden dopo il pick&roll. Il Barcellona si fa avanti con le triple di Sanchez e Grimau (44-37) quindi una palla persa di Holden lancia il contropiede ospite con Lakovic fermato fallosamente da Khryapa. Il fallo è ritenuto antisportivo dagli arbitri per la rabbia di coach Messina che prova a fermare il momento favorevole agli avversari con un minuto di sospensione. E la pausa fa male al play sloveno che spreca entrambi i liberi. L'inerzia della gara torna così in mano ai russi che trovano un buon contributo dall'energia di Van den Spiegel. La tripla di Basile insieme ai liberi di Trias però riduce ancora le distanze a 3 soli punti (46-43). Ci vuole un'invenzione in'entrata di Langdon per consentire ai padroni di casa di riprendere fiato e chiudere il quarto - grazie anche ad una buona azione difensiva - sul 48-43.
Lakovic segna un bel canestro dai 6 metri, poi però entra in scena Papaloukas che attacca il ferro e mette dentro due tiri consecutivi (52-45). Dopo il timeout spagnolo, Langdon va a bersaglio in uscita dai blocchi. Grimau, da capitano, interrompe il parziale negativo dei suoi e, dopo il jumper di Andersen, guadagna altri due punti dalla lunetta (57-49). Il Cska però in questa fase si dimostra superiore grazie alla classe di Papaloukas, che costruisce la tripla di Siskauskas e mette dentro un gioco da tre punti per il 63-51 a 5' dalla fine. Un vantaggio in doppia cifra, in una gara dal punteggio basso, è molto difficile da recuperare in meno di cinque minuti. E infatti il Barcellona non ci riesce, perché il Cska conferma il suo killer instinct e di fronte ad un avversario già tramortito non fa neanche un passo indietro. I liberi di Andersen valgono il +15 (67-52) poi, dopo un lampo della classe di Acker, la tripla di Khryapa sigla anche il +16 (70-54) a 2'50" dal termine. Partita chiusa, il Barcellona ci prova senza eccessiva convinzione e dunque il Cska di Messina può festeggiare la seconda vittoria nelle Top 16.

 David Andesen (CSKA Mosca)

Siena all'Over Time doma l'Efes e resta a punteggio pieno!


Serviva un impresa…l'impresa è avvenuta! La Montepaschi torna da una Istanbul innevata con i due punti che le aprono, ormai senza più timore di dirlo, la strada verso gli ottavi di finale e con buone possibilità di ottenere il primo posto nel proprio girone, a discapito di un Panathinaikos in evidente difficoltà e capace di regolare solo di due punti il Partizan Belgrado. Si parte con i soliti cinque da parte MPS e con la sorpresa Arslan al posto di Penn in play per gli uomini di Blatt, che sette giorni fa su questo campo hanno regolato i campioni uscenti del Panathinaikos. Squadre contratte in apertura, un'intraprendente Eze apre i giochi grazie a due liberi, su di lui fallo antisportivo di Woods, ma è proprio il centro ex Minnesota T-Wolves a dominare sotto il suo canestro e a rispedire al mittente due penetrazioni senesi nei primi 2 minuti. Polveri bagnate da entrambe le parti, tanto che il punteggio và avanti a fatica: 4-4 dopo 5', 8-8 al settimo.
Degna di nota una gran penetrazione sulla linea di fondo di Stonerook chiusa con una gran schiacciata. Curioso siparietto al tavolo quando si alza dalla panchina Drake Diener: indossa la casacca numero 16 invece del 15 con cui è a referto. Primo quarto chiuso da una stoppata al limite della parabola discendente da parte di Ress su Gonlum che fissa il parziale sul 13-12 Efes. Il secondo quarto si apre con la novità Ermal Kuqo, che sarà poi miglior il marcatore dei suoi con 20 punti, a farla da mattatore ma, più esattamente, è tutto il pacchetto lunghi di casa a far dei danni alla difesa degli uomini di Pianigiani: al 17esimo siamo sul 24-17 con ben 19 punti firmati dai lunghi turchi. A questo punto si sveglia Drew Nicholas, limitato benissimo dalla staffetta Sato-Thornton-Diener, che con due triple consecutive porta i suoi sul 30-19 aprendo un divario che può far male, ma il carattere dei biancoverdi fa si che si chiuda all'intervallo sul 30-28, grazie a tre liberi di Thornton ad intervallare due triple di Terrel McIntyre.
Montepaschi ancora in partita nonostante il 18% da due punti.
Ripresa che si apre alla grande per gli ospiti che rovesciano il risultato e si portano al massimo vantaggio sul 42-48 prima con una bomba di Ilievski e poi con Eze da fuori, il tutto ad un minuto dall'ultimo intervallo e con il nigeriano e Thornton in doppia cifra a quota 10.
Tatticismi esasperati da una parte e dall'altra: da una parte le mille ed una varianti difensive di coach Blatt, che però si scorda in panchina per tutta la ripresa Woods, e dall'altra la volontà senese di tenere i ritmi bassi per evitare che la gara sfugga di mano. Tutto però sembra venir vanificato da un 4/4 da tre punti della ditta Kuqo - Penn che con 2 centri a testa fanno andare su tutte le furie Pianigiani, esce Lavrinovic, colpevole di aver difeso solo visivamente sul centro turco-albanese. Ennesima prova di carattere della Montepaschi che ricuce lo strappo dal 62-55, con quattro bersagli dai 6,25: Thornton, Stonerook, McIntyre ed ancora Thornton portano la gara, a 54” dal termine sul 69-69. A 8” dal termine Bootsy spedisce sul ferro la tripla della vittoria, ma è bravo ad accoppiarsi subito con Nicholas e, con l'aiuto del raddoppio di Stonerook, forza all'errore il tiro allo scadere dell'ex Benetton.
Overtime: Sato dall'arco e poi capitan Stonerook su rimbalzo offensivo aprono l'extra-time, ma prima un fallo di Thornton su tiro pesante di Nicholas, 3/3 ai liberi e doppia cifra raggiunta a quota 12 per lui, poi due perse dai Campioni d'Italia con la terza tripla di Scoonie Penn portano di nuovo avanti i padroni di casa. 5° fallo di Stonerook, che esce con 9 punti e 5 assist, su Hutson che realizza solo un libero. Lavrinovic, rientrato al posto del riccioluto nativo dell' Ohio, subisce due falli e porta di nuovo i suoi sul più uno, 76-77. Eze sul capovolgimento stoppa Hutson e, a 18” dal termine, Bootsy Thornton compie la magia che regala la gara ai propri colori: si arresta alla lunetta con Nicholas incollato addosso, contatto tra i due, gli arbitri non fischiano, in controtempo e in precario equilibrio la guardia senese infila il tiro del 76-79. Timeout Efes, la panchina MPS sceglie di difendere e ha ragione: prima Kuqo e poi Nicholas sbagliano il tiro del pari.
Grande impresa degli uomini di Pianigiani, la gara dell'Abdi Ipeçki ha confermato i progressi del gioco senese, tornato come intensità ai livelli di qualche mese fa.

 I giocatori della Montepashi Siena festeggiano la vittoria

La Lottomatica è ordinata e concentrata, l'Unicaja no: prima

vittoria nelle Top16 dei capitolini


Grande attesa al PalaLottomatica per l'arrivo dell'Unicaja Malaga di coach Sergio Scariolo. Nonostante gli ormai consueti vuoti sugli spalti, l'atmosfera è calda e pronta a riscaldare il cuore dei 12 giallorossi capitolini. Nella Lottomatica, che deve rinunciare a...Jasmin Repesa, influenzato, non recupera Allan Ray, vittima di uno stiramento all'adduttore sinistro, mentre saranno del match Stefansson, Jaaber e Ukic. Nell'Unicaja due le assenze pesanti: a Carlos Cabezas, infortunatosi ormai un mese fa e sostituito da Terrel Castle, si è aggiunto anche Berni Rodriguez.

Primo Quarto
Gregor Fucka esordisce nel match fallendo due facili conclusioni dai 4 metri e spedendo in curva una palla indirizzata a Lorbek, così Roma deve attendere due minuti per trovare il primo canestro (con Ukic, 2-6). L'airone non si demoralizza e, anzi, segna cinque punti in fila per il primo vantaggio Roma (7-6 a 6'). Daniel Santiago, molto cercato sotto le plance, fa valere il suo peso segnando 6 dei primi 8 punti dell'Unicaja, anche perchè Jiri Welsch fallisce tre tiri aperti dai 6.25 e Haislip non comincia benissimo; l'idea di Guido Saibene è allora di levare Lorbek inserendo Crosariol, al debutto di fronte al suo nuovo pubblico. A 2'30'' dalla prima sirena (10-10) debutta al PalaEur anche Ibrahim Jaaber, che si presenta con un errore dal'arco seguito da una splendida penetrazione di Stefansson. Sembra reggere bene la Lottomatica, che tuttavia negli ultimi 90'' subisce un break di 7-0 (con tripla sulla sirena di Welsch), col punteggio fissato sul 12-17.

Secondo Quarto
La Lottomatica inizia il secondo periodo con uno spirito più combattivo e grazie ad uno scatenato Roberto Gabini (8p in questo periodo) mette la freccia (19-17). L'Unicaja dal canto suo soffre in attacco gli impacci di un incerto Ndong, Kus viene limitato da Jaaber (splendida una sua stoppata sul tiro da tre dell'ex-Cibona), tocca quindi a German Gabriel trovare la via del canestro (26-24 a 5'), seppur a stento. Sulla prepotente schiacciata di David Hawkins, ad inchiodare il +4 Lottomatica (28-24 a 3'52'') Sergio Scariolo chiama così un minuto di sospensione. Dal quale esce molto carico Jaaber che, dopo aver scippato palla a Kus, segna e subisce il fallo, poi convertito nel libero del +7 (31-24). L'Unicaja incassa, imbrigliata dall'attenta difesa dei capitolini, ma poi reagisce, trovando in Marcus Haislip (11 alla pausa) un terminale di sicura affidabilità (33-31 a 1'22'', 5 in fila dell'ex-Ulker). Inaspettatamente, Simone Bagnoli estrae dal cilindro una splendida tripla sulla sirena che regala a Roma il 39-34 col quale si va al riposo e a lui un pizzico di fiducia dopo l'incolore prestazione di Mosca.

Terzo Quarto
Roma ricomincia col quintetto base, l'Unicaja fa altrettanto. I capitolini sembrano un po' arrugginiti ma gli spagnoli non fanno meglio, tant'è che con la tripla di De la Fuente e il piazzato di Lorbek la Lottomatica tocca anche il +9 (49-40), prima che Welsch e Haislip ristabiliscano le distanze (49-44 a 4'). Ma è un fuoco di paglia per gli spagnoli: il pick-and-roll tra Ukic e Lorbek produce il bersaglio di quest'ultimo dai 6.25, sul quale Scariolo, infuriato e anche privo di Ndong infortunato, è costretto a chiamare time-out (52-44 a 3'35''). Il coach bresciano si gioca la carta della zona 2-3, battuta con irrisoria facilità dal positivo Ukic, il cui arresto e tiro dà alla Lottomatica il massimo vantaggio (58-48); ma le tegole del quarto fallo di Fucka e di Gabini si abbattono sulla Lottomatica in vista del decisivo quarto periodo (58-53).

Ultimo Quarto

Trascinata da un Haislip a tratti incontenibile (ma a tratti dannoso) e da un'ottima difesa, l'Unicaja ricuce lo strappo del terzo periodo rientrando pienamente in gara (58-56 a 7'41''), pur sbagliando tanti tiri liberi. L'inerzia sembra spostarsi in direzione spagnola, ma in un momento psicologicamente difficile, la Lottomatica ritrova coraggio e determinazione e, con la pazienza propria dei grandi e spinta dal calore del pubblico romano, vola sul addirittura +11 (67-56 a 4'44'') con la gran tripla di Stefansson a punire dall'angolo la zona degli andalusi. L'Unicaja non solo fa molta fatica nel produrre una manovra fluida ma si sciogle anche in difesa e per Lottomatica, finalmente forte anche a rimbalzo (con Fucka, Lorbek e, a sorpresa, con Jaaber), non è molto problematico condurre in porto la vittoria (73-60 a 1'36'').
Malàga non crede assai nella rimonta e così il sodalizio capitolino può festeggiare un altro successo prestigioso (75-64), dopo quelli contro Panathinaikos, Real Madrid e Barcellona. Una Lottomatica grande contro le grandi, insomma. Sempre concentrata nel match, forte in difesa contro i piccoli andalusi, assai ben limitati, ma anche abile a trovare sempre la soluzione più corretta in attacco. Con questa grinta sognare è lecito.
Una Lottomatica molto disciplinata in ambo le zone del campo porta a casa dunque un successo meritato, fortemente voluto dopo il brusco ko di Mosca. Brava nel limitare i turnover (solo sette) e a contenere a rimbalzo la prepotenza fisica di Santiago (addirittura 0 rimbalzi per lui, e 6p), Ndong e Gabriel, la squadra del presidente Toti ha avuto il merito di costruire ogni attacco con intelligenza, leggendo bene tutte le situazioni anche quando Scariolo ha azzardato la difesa a zona. Ukic (19) e Jaaber (5p, 7r, 8rec, 2as) hanno stravinto il confronto con Popovic (6) e Kus (11) apparsi un po' molli e privi di idee, Hawkins ha a tratti dominato (11), anche i lunghi hanno fatto la loro parte, con Gabini (10) e Lorbek (9p, 6r, 2as, 4rec) decisivi nei momenti chiave della gara e bravi a limitare Haislip (20) costringendolo, soprattutto nel secondo tempo, a tante forzature.

 Roko Leni-Ukic (Lottomatica Roma)
 



 
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TOP 16 (terza giornata)


RISULTATI

Montepaschi Siena - Panathinaikos      84 - 75 IL TABELLINO                
Unicaja - CSKA Moscow     72 - 67 IL TABELLINO            
Olympiacos - Zalgiris     86 - 84             
Maccabi Elite - Real Madrid     94 - 75             
AXA FC Barcelona - Lottomatica Roma     86 - 57 IL TABELLINO            
Partizan Igokea - Efes Pilsen     78 - 65             
Aris TT Bank - Tau Ceramica     69 - 87             
Fenerbahce Ulker - Lietuvos Rytas     95 - 91     

LE CLASSIFICHE




Siena supera i Campioni d'Europa in carica 84-75


2 voli charter da Atene, 15 giornalisti al seguito, questo è il Panathinaikos! Questa è la prima delle quattro finali che li attendono da qui alla fine delle top sixteen e il Pana dimostra subito di non subire la tensione. Parte 3-9 con la difesa senese infilata dalle penetrazioni ateniesi e subito il time out di Pianigiani a svegliare i suoi, che rientrano in campo trasformati e, con un 9-0, si portano in vantaggio. Con una bomba di Diener, successiva ad un altro centro pesante di Terrel McIntyre più fallo di Spanoulis, la MPS tocca il +7 a 1’35” dalla prima sirena, ma i giocatori di Obradovic si riportano sotto, e chiudono sul 22-19.
Inizio secondo quarto dove i Campioni d’Europa fanno valere il proprio blasone: dopo 1’31” Siena ha già 5 falli di squadra contro 1 degli avversari. Al quindicesimo Stonerook commette un 3° inutile fallo in attacco e lascia il campo per Pepito Romero, che con la sua energia a rimbalzo offensivo aiuta la Montepaschi ad allungare ancora: 39-32 a 1’58” dal riposo lungo ma, manco a dirlo, i Greens, con Diamantidis e Jasikevicius, ricuce ancora lo strappo e si riporta sul 43-40 al riposo.
Nel primo tempo incredibile la media al tiro da due degli ateniesi: 12/15, pari all’80%.

Ripresa con ancora la Montepaschi a provare a scappare sulle spalle di un Bootsy Thornton in gran spolvero: suoi i primi 6 punti della ripresa senese. T-Mac piazza, a 6’32” dall’ultimo riposo, la bomba del +11 Siena. Il Pana esce bene dal proprio time-out e apre un mini break di 5-0 chiuso da una bomba dall’angolo di Thornton, al suo 20esimo punto al minuto 25. Siena mantiene un buon margine e si può permettere di non subire il tecnico fischiato dall’arbitro ucraino Ryzhyk a McIntyre per proteste. Al 30esimo il Pana continua a martellare da due punti(18/24), ma Siena risponde con 11/19 dai 6,25 e ben 14 recuperi.
Ultimo quarto con il Panathinaikos deciso a far valere il proprio onore e l’immenso talento delle sue stelle, si porta di nuovo ad un possesso dai padroni di casa. Prima Spanoulis e poi Jasikevicius sbagliano la bomba del pari a 8’30” dalla fine, Siena si affida ancora al suo miglior uomo, Thornton, che non tradisce e piazza la tripla del 70-64.
Ma è presto per cantare vittoria, i ragazzi di Obradovic danno l’ultimo colpo di reni per far loro la contesa, ma si imbattono su Shaun Stonerook che piazza, con due triple nell’arco di 22”, un 6-0 che riporta Siena al vantaggio in doppia cifra. Vantaggio che sarà custodito fino alla fine dai Campioni d’Italia, nonostante McIntyre, allo stremo delle forze, rischi qualcosa addormentando la gara troppo presto: ne nascono tre brutti attacchi per la formazione di casa, graziati pero dagli ospiti.
La gara finisce sul 84-75, Pianigiani esce dal terreno di gioco con le braccia al cielo per festeggiare la settima vittoria consecutiva dei suoi in EL, 3 su 3 nelle Top16.

MVP: Bootsy Thornton. L’uomo più in forma di Pianigiani. Dopo Istanbul timbra la seconda gara consecutiva di EL: riconfermo BENTORNATO.

 Lavrinovic del Montepaschi Siena

L'Unicaja domina il CSKA e torna in corsa


 Messina perplesso
L'Unicaja conquista con pieno merito il successo contro la corazzata CSKA e si rimette prepotentemente in corsa per il secondo posto del girone. D'altro lato, invece, il CSKA soffre ancora delle difficoltà già palesate contro la Virtus (Khryapa fuori dal gioco, la pesante assenza di Smodis, una difesa non sempre impenetrabile) ma alla fine limita i danni, considerando che cinque punti (72-67 il finale) sono ampiamente recuperabili in quel di Mosca.

Una gara dominata dagli andalusi già dalla palla a due: 21-16 è il punteggio del primo quarto, ma il vantaggio spagnolo si dilata fino al +13 (37-24) di metà del secondo periodo, quando le triple di Davor Kus (7), Terrel Castle (6) e del rientrante Berni Rodriguez (5) scavano il primo solco. Una ''strigliata'' di coach Messina durante un time-out è la molla che ispira David Andersen (9) e JR Holden (10p,3as) nel break di 2-10 col quale si va alla pausa lunga (39-33).

Al rientro dagli spogliatoi ci sarebbe da aspettarsi un CSKA quasi arrembante, e invece in campo si vede solo l'Unicaja, che, trascinata da dieci punti consecutivi di un monumentale Daniel Santiago (20p,6r) e dalle triple di Marcus Haislip (11), tocca addirittura il +19 (54-35), davvero un'impresa se si considera la caratura dell'avversario.

Il CSKA sembra un pugile suonato, ma con Theo Papaloukas (10p,5r,5as), Tomas Van Den Spiegel (12) e Ramunas Siskauskas (12) trova comunque la forza di risalire la china fino al -5 finale che fa tirare un sospiro di sollievo a coach Messina ma che non cancella la considerazione di una prova opaca, a tratti imbarazzante.

 Trajan Langdon (CSKA Mosca)

Una disastrosa Lottomatica crolla a Barcellona


Il Barcellona sconfigge 86-57 la Lottomatica e aggancia il CSKA in vetta al gruppo G delle top 16. A guidare gli spagnoli al successo ci hanno pensato Basile, miglior realizzatore del match con 19 punti, e Lakovic, che ne mette a referto 17. Ai capitolini non bastano i 18 punti di un più che positivo Hawkins. Anche Lorbek (12) e Ukic (11) raggiungono la doppia cifra, ma la loro prestazione è comunque insufficiente.

L'avvio di gara è equilibrato, con le due squadre che non vanno oltre il + 3 per i primi sei minuti di gioco e con Basile e Ukic (5 punti a testa) subito in evidenza. Il primo allungo dei padroni di casa (16-9 al settimo) è caratterizzato da quattro punti di Vazquez (saranno 9 alla fine per lui) e da due palle perse di Hawkins, apparso spento fino a quel momento. Neanche gli ingressi di Lorbek e Jaaber risvegliano la Lottomatica, che si ritrova sotto di 19 (30-11) quando Basile, già arrivato a quota 11, realizza una tripla sulla sirena del primo quarto.
Nei primi due minuti del secondo periodo Roma continua il proprio calvario. Grimau realizzando cinque punti consecutivi porta il vantaggio del Barça sul 35-11, frutto di un parziale di 19-0 messo insieme da Acker e compagni. Sul 39-11 del sedicesimo minuto i giallo-rossi trovano i primi due punti del secondo quarto grazie a un canestro di capitan Tonolli. I padroni di casa sembrano cullarsi sul vantaggio accumulato fino a quel momento, mentre gli uomini di Repesa, ritrovata la giusta aggressività difensiva, mettono insieme un parziale di 14-2, caratterizzato da otto punti di Hawkins, che gli porta negli spogliatoi in svantaggio 41-25.
La ripresa si apre ancora nel segno del numero 34 ospite. Il falco con sei punti consecutivi riporta i suoi sul – 10 (31-41). A raffreddare l'entusiasmo di Roma ci pensano tre triple consecutive di Basile, Sanchez e Acker, che riportano il Barcellona sul + 19 (52-33), vantaggio che è anche quello con cui si arriva all'ultimo intervallo (59-40).
I due falli antisportivi fischiati contro Ukic e Fucka in apertura dell'ultimo periodo cancellano definitivamente le speranze di rimonta degli ospiti. Come se non bastasse, il numero 7 romano viene espulso a quattro minuti dal termine, dopo essersi visto fischiare il secondo fallo antisportivo. I catalani hanno via libera verso il successo, riuscendo a trovare il massimo vantaggio della gara nell'ultimo minuto di gioco sull'86-55.

 Ibrahim Jaaber (Lottomatica Roma)
 



 
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TOP 16 (quarta giornata)


Partizan Igokea - Montepaschi Siena  78 - 75 IL TABELLINO                
Fenerbahce Ulker - Aris TT Bank     59 - 60             
Unicaja - AXA FC Barcelona     62 - 61             
Tau Ceramica - Lietuvos Rytas     87 - 84             
Zalgiris - Real Madrid     69 - 83             
Lottomatica Roma - CSKA Moscow     54 - 82 IL TABELLINO             
Maccabi Elite - Olympiacos     82 - 87             
Panathinaikos - Efes Pilsen     74 - 65



LE CLASSIFICHE





Palacio-show, la Montepaschi deve soccombere!


Il Partizan Belgrado da il primo dispiacere delle Top16 alla Montepaschi Siena e lo fa nel modo più conosciuto dalla squadra di Simone Pianigiani, cioè lasciando sfogare gli avversari per poi beffarli nel finale: dopo un inizio folgorante dei locali, la MPS ha condotto la gara dal 19° minuto fino al 38°, tirando con un inusuale 14/18 da dentro l'area colorata, per poi venir raggiunta e superata all'ultimo minuto.
Nulla è compromesso, sia chiaro, ma la possibilità di cogliere la vittoria-qualificazione era proprio lì, a pochi centimetri e vedersela sfuggire così fa male. Le attenuanti non mancano in casa senese: McIntyre non si è allenato negli ultimi giorni aggiungendosi a Lavrinovic, ormai senza allenamento completo da 15 giorni; un Bootsy Thornton irriconoscibile e ben contenuto da Kezman e Tepic; alcuni fischi “rivedibili” degli uomini in arancio nel finale poi hanno permesso una rimonta di un Partizan che ha raschiato il fondo del barile per poi far esplodere la polveriera della Pionir Arena.

Dicevamo l'inizio del Partizan: a 2'25” dalla fine del primo quarto i bianconeri erano in fuga sul 14-6, condotti da Milt Palacio e con le alchimie di Vujosevic a impedire lo svolgimento delle offensive MPS. Poi i senesi sono riusciti a venire a capo delle zone del Partizan, che hanno spaziato per tutto l'incontro dalla 2-3 alla 1-3-1 alla match-up e chi più ne ha più ne metta, e con Stonerook e Ilievski riusciva ad impattare sul 21-21 al 13°. Vujosevic nel frattempo optava per il doppio centro: Slavko Vranes con i suoi 229 cm ad oscurare l'area in difesa e Pekovic in attacco a fare vittime in post basso…più o meno con cambi ad ogni capovolgimento!! Questo fin quando Eze ha bruciato sulla linea di fondo il lunghissimo montenegrino inchiodando una gran schiacciata e dando il là al primo break senese che portava a 1' da giocare prima dell'intervallo sul 29-34, per poi chiudere sul 32-34 la prima metà gara con nessuno dei giocatori a referto capace di arrivare la doppia cifra ma, soprattutto, con un inusuale 0/4 dai tre punti per il Partizan.

Nel terzo quarto a dominare sono stati i centri: saranno 7 i punti di Nikola Pekovic, ma meglio di lui Ben Eze con ben 10 punti. La Montepaschi mette la freccia e va sul più 11, ma la fuga non è ancora quella buona e i belgradesi che, sospinti dai loro splendidi tifosi, ritornano a due soli punti sul 52-54 con un canestro più fallo di Palacio, primo errore arbitrale in quanto il playmaker originario del Belize ha fatto un palleggio dopo il fallo di Ilievski. L'ultimo allungo senese è, al 35° con T-Mac, il 60-68, ma Palacio ha idee migliori per la sua squadra e, complice un 2/2 nelle triple dopo lo 0/6 iniziale,la porta per mano fino al 68-68 e poi con quattro liberi sul 75-72 a soli 32” dalla fine. Siena fino a quel momento ha 12/13 ai liberi, ma nella roulette finale dalla linea fa 3/6 e a nulla serve il quasi suicidio di Velickovic, che prima sbaglia la rimessa a metà campo colpendo lo stinco di Stonerook, poi commette, sempre sul capitano biancoverde ,fallo a 3,9” dalla fine. Purtroppo lo 0/2 ai liberi del riccioluto dell'Ohio con successivo antisportivo su Kezman chiudono la gara. Prima sconfitta Montepaschi per 78-75 e possibilità di qualificazione ancora aperte per tutte le squadre del girone D.

 Benjamin Eze (Montepaschi Siena)

Roma annichilita da un superbo CSKA


Grande attesa al PalaLottomatica per l'arrivo del CSKA. Il primo anello è esaurito e l'entusiasmo per l'arrivo dei vice-campioni d'Europa è anche maggior rispetto a quando sbarcarono nella capitale il Panathinaikos e il Real Madrid; bellissima, infatti, la coreografia iniziale corredata di migliaia di bandierine giallo-rosse.
Il CSKA recupera Matjaz Smodis, al debutto in Top16 dopo l'infortunio alla caviglia, patito in novembre, che ne ha pesantemente condizionato la stagione. Ancora fuori Alexei Savrasenko, il cui infortunio alla spalla sarà recuperabile con altri tre mesi di riposo e terapie. Nella Lottomatica invece non sarà nei 12 Allan Ray, così come Pietro Aradori, non tesserato in tempo.
Primo Quarto
L'inizio delle due squadre è piuttosto contratto, ma Roma in particolare fatica a sbloccarsi e al primo time-out di Repesa il tabellone recita, impietoso, 0-9 (dopo 4'38"). Erazem Lorbek realizza finalmente i primi due punti della Lottomatica quando Ettore Messina decide che è arrivato il momento di Theodoros Papaloukas; la Lottomatica mostra palesi difficoltà nell'attaccare la durissima difesa, sia a uomo che a zona, ordinata da Messina. Troppo organizzata, troppo fisica appare la squadra russa rispetto ai capitolini; e i continui cambi di Repesa non servono a dare la scossa, tant'è che a 2' dalla prima sirena i fuoriclasse russi conducono già 3-21. Su una prepotenza schiacciata di Marcus Goree termina il primo quarto e, chissà, la partita: i primi dieci minuti da incubo della Lottomatica assomigliano molto a Barcellona: 10-28.
Secondo Quarto
La Lottomatica parte con uno spirito più aggressivo, ma vede fallire impietosamente ogni iniziativa: sulla tripla di Ramunas Siskauskas (il migliore, 18p alla pausa col 100% al tiro) dopo 2' i virtussini sono sotto 10-33, difficile sperare in qualcosa di positivo per il folto pubblico romano che comunque non disdegna mai di sostenere la squadra. La quale, perlomeno, inizia a trovare con più regolarità la via del canestro, manifestando però seri problemi nel contenere la mano calda dei vice-campioni (21-40 a 4'30"). Il CSKA rallenta un po' il ritmo infernale mantenuto per 15', ma in realtà è la Lottomatica che continua a commettere errori banali (sintomatica sotto questo profilo la palla persa sulla rimessa da Ukic, roba da dilettanti) e così sperare di avvicinarsi diventa un'utopia (25-46 a 1'48"). Al di là dei demeriti di Roma, comunque, va detto che al PalaLottomatica si sta esibendo uno dei migliori CSKA visti quest' anno.
Terzo Quarto
La Lottomatica riparte col quintetto iniziale, come anche il CSKA. Chi spera di ritrovare in campo un CSKA meno determinato, magari sazio, e al contrario, una Roma più vivace, si sbaglia di grosso; con due triple in fila del micidiale Siskauskas, infatti, i vice-campioni d'Europa mettono di fatto la parola fine alla gara (27-57 a 6'34"), esprimendo un gioco non solo fisico e aggressivo secondo quelli che sono i loro standard, ma anche molto piacevole a vedersi. Emblematico, in questo senso, gli applausi rivolti a Siskauskas dal pubblico romano all'uscita dal campo dell'ex-Benetton. Il solo Ibby Jaaber mostra qualche lampo di classe, unico conforto per una Lottomatica che alla penultima sirena è sotto 40-64.
Ultimo Quarto
Difficile commentare: in pratica si assiste ad un intenso allenamento dei russi, che con tre triple consecutive di Trajan Langdon (17) toccano di nuovo il trentello (44-76) suscitando l'ironica e amara reazione del pubblico romano. Un paio di belle iniziative di Ukic servono a ridurre il gap, ma solo per poco, perchè si chiude sul 54-82, e con i fischi assordanti del popolo sugli spalti.
Mutuando un'espressione propria del calcio, si può ben affermare che al Palalottomatica si è vista solo una squadra in campo, e questa certo non era Roma, apparsa troppo arrendevole, quasi rassegnata, sin dai primissimi minuti contro un avversario che, a sua volta, ha disputato di fronte al pubblico romano una delle sue gare più intense della stagione.
Ettore Messina, infatti, aveva chiesto ai suoi ragazzi una grande prova per cancellare le critiche piovute a Mosca dopo il ko di Malaga, e grande prova è stata: la solita difesa impenetrabile ha distrutto Roma, costringendola a soffrire nella costruzione di ogni tiro, mentre l'attacco, sapientemente gestito da Papaloukas e Holden, è stato di rara efficienza (micidiali le triple di Siskauskas e Langdon). Quel che colpisce della corazzata russa è l'incredibile intensità messa in campo durante tutto l'arco dei 40'; oggi forse contro questo CSKA avrebbe perso chiunque, ma questa considerazione non giustifica una Lottomatica che di fatto abbandona stasera ogni sogno di playoff.

 David  Andersen (CSKA Mosca)

 Ibrahim Jaaber (Lottomatica Roma)
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
TOP 16 (quinta giornata)


RISULTATI

Lietuvos Rytas - Fenerbahce Ulker      87 - 84                 
CSKA Moscow - Unicaja     93 - 70 IL TABELLINO            
Lottomatica Roma - AXA FC Barcelona 68 - 63     IL TABELLINO        
Tau Ceramica - Aris TT Bank     90 - 74             
Efes Pilsen - Partizan Igokea     79 - 83             
Zalgiris - Olympiacos     52 - 61             
Panathinaikos - Montepaschi Siena     77 - 76 IL TABELLINO            
Real Madrid - Maccabi Elite     100 - 103         

LE CLASSIFICHE




Roma è ancora viva, battuto il Barcellona!


La Lottomatica batte 68-63 il Barcellona e può ancora sperare nel passaggio ai quarti di finale. Per centrare la qualificazione i giallo-rossi dovranno ora espugnare Malaga e fare il tifo per il CSKA, impegnato la prossima settimana a Barcellona.
La vittoria di questa sera è arrivata grazie ai 16 punti di Lorbek e agli 11 punti a testa di Hawkins e Ukic. Basile e compagni con questa sconfitta gettano via la possibilità di centrare la qualificazione al turno successivo con una giornata d'anticipo, nonostante i 19 punti di Grimau e i 17 di Trias.

L'avvio è tutto a favore di Roma, che, grazie all'aggressività difensiva (sei palle recuperate nel primo periodo) e ad un ispirato Hawkins (sei punti nei primi due minuti, con due schiacciate), allunga prima sull'8-0 poi sul 10-2. Nei primi sei minuti l'attacco dei catalani è tutto sulle spalle di Trias, che realizza i primi sei punti dei suoi. La Lottomatica, che può contare anche su uno stratosferico Lorbek, già in doppia cifra dopo nove minuti, trova il vantaggio in doppia cifra (22-12) allo scadere del primo quarto con il primo canestro della gara di Fucka.
All'inizio del secondo periodo i giallo-rossi trovano il massimo vantaggio della partita sul 30-18 grazie a due triple consecutive di Stefansson. Da quel momento, però, l'attacco dei padroni di casa si blocca, non riuscendo a schiodarsi da quota 30 per più di cinque minuti e facilitando così la rimonta degli ospiti, i quali, mettendo insieme un parziale di 10-0, caratterizzato dagli otto punti di Grimau si riportano sul – 2 (28-30). La tripla di Gabini da una parte e il canestro di Ilyasova dall'altra servono a fissare il punteggio sul 33-30 dell'intervallo.
Quando si riprende a giocare sembra di rivivere i primi minuti della gara, con Roma che allunga fino al + 9 (39-30) grazie a quattro punti di Lorbek e il Barça che si riporta a contatto sul 41-42, sospinto dagli undici punti della coppia Trias-Grimau. Gli spagnoli non si fermano e trovano il primo vantaggio nella partita al ventinovesimo (46-48). Lo 0/2 di Fucka dalla lunetta e l'undicesimo punto nel quarto di Grimau fanno scivolare la Lottomatica sul – 4 (46-50) all'ultimo intervallo.
Gli uomini di Repesa hanno il merito di non arrendersi neanche quando i catalani volano sul + 6 (52-46) in avvio di quarto periodo, riuscendo a riportarsi sul – 1 (53-54) con una tripla di Fucka. Neal, con cinque punti consecutivi, guida un nuovo allungo dei suoi (61-54), ma è il cuore di Roma a fare la differenza. Con orgoglio Tonolli e compagni agguantano la parità (61-61) a tre minuti dal termine. Un minuto dopo un fallo antisportivo di Ilyasova su Lorbek permette ai capitolini di ritornare davanti nel punteggio (63-61). Il canestro decisivo, quello del + 4, lo realizza Ukic dopo una spettacolare penetrazione. L'unico canestro della serata di Sanchez e un errore ai liberi di De La Fuente dà agli ospiti l'ultima chance per il pareggio, opportunità che sfuma con la tripla sbagliata da Neal. I successivi liberi mandati a segno da Hawkins servono a fissare il punteggio sul 68-63 finale per Roma.

 David Hawkins (Lottomatica Roma)

Il Cska travolge Malaga e raggiunge i quarti



Il Cska Mosca, confermando l'inviolabilità del campo di casa (con questo, sono 27 successi in fila in Eurolega), si assicura un posto nei quarti di finale. La pratica Unicaja è stata archiviata con sorprendente facilità e per gli uomini di Messina è la seconda netta vittoria consecutiva, dopo quella di Roma: un chiaro avvertimento per gli avversari, lanciato ancora più forte da una squadra che ora può riproporre in campo anche Smodis. 14 punti alla fine per Matjaz, ma il top scorer è Goree con 16 (5/6 da due, 2/3 da tre), accompagnato in doppia cifra anche da Langdon (13, 6/9 al tiro), Papaloukas (12, 7 assist e 5 rimbalzi) e Holden (10 e 3 assist). Chiaramente insufficienti sull'altro fronte i 14 punti di Gabriel e i 13 con 6 rimbalzi di Santiago.

Il derby tra i coach italiani - con un italiano (Luigi Lamonica) anche tra gli arbitri - inizia nel segno di Marcus Goree che piazza due schiacciate e un gancio. L'Unicaja rimane in scia con Gabriel e Santiago (8-6), Siskauskas infila la tripla ma ancora il centro portoricano risponde con un canestro di potenza. Un contropiede di Cabezas riduce le distanze ma è questione di un attimo, perché Smodis propizia l'8-0 - chiuso da due affondate di Van den Spiegel - che manda il Cska avanti 21-12, un margine conservato anche alla prima pausa grazie al tiro pesante insaccato da Goree.

Il 2° quarto è quello decisivo e lo si capisce sin dalle prime battute. La squadra di casa non vuole concedere niente e apre le danze con un jumper di Andersen, seguito da una tripla di Goree che poi si ripete da sotto dopo una sospensione vincente di Papaloukas. Il risultato è un 9-0 che vale il 33-16 e costringe Scariolo al timeout. L'Unicaja, all'asciutto in attacco per oltre 4 minuti, rompe il digiuno con una difficile entrata di Gabriel che, insieme a Kus, sembra poter dare la scossa ai suoi. Ma Papaloukas non smette di regalare perle di classe e ristabilisce il +14 (39-25), che diventa addirittura +18 con la tripla allo scadere di Siskauskas (44-26).

Nella ripresa Malaga prova a tirare fuori una reazione d'orgoglio, trova qualche buon canestro con Welsch in avvio e più avanti con Cabezas ma nel complesso fatica a leggere le variazioni difensive di Messina, che prima piazza la zona poi la tiene solo sulle rimesse. E soprattutto nessuno tra gli ospiti riesce a frenare il gioco del Cska, segna Andersen, segna Langdon, non ci sono grandi ostacoli e quando Holden mette il triplone, il tabellone recita 57-33. Santiago prova ancora ad incidere, ma Papaloukas manda a segnare canestri facili Holden e Smodis tanto da costringere uno sconsolato Scariolo al timeout sul 62-36. L'Unicaja prova ad alzare il ritmo in apertura di 4° periodo, arriva una grande schiacciata con fallo subito da parte di Boniface NDong e poco dopo anche il timeout di Messina che, visto il margine ridursi a 18 lunghezze (67-49), vuole evitare brutte sorprese. Ricevuto forte e chiaro il messaggio del coach, Langdon e Holden ristabiliscono il +22 (73-51) e trasformano gli ultimi minuti in una tranquilla passeggiata per la gioia dei tifosi moscoviti.

 Matjaz Smodis (CSKA Mosca)

Siena ad un passo dall'impresa!! Qualificazione al sicuro


Giovedì 13 marzo 2008, segnatevi questa data se siete appassionati di basket e tifate Montepaschi Siena. La squadra allenata da Simone Pianigiani e dal suo vice Luca Banchi ha dimostrato ancora una volta che lei, nel gotha del basket europeo, ci può stare! L ha fatto passando dalla porta di servizio: perdere di un punto sul campo di O.A.K.A. gremito da 17500 (ufficialmente) ateniesi indemoniati, in casa dei Campioni d'Europa in carica, e l'ha fatto con una discutibile gestione dell'ultimo possesso da parte di Vlado Ilievski.
Siena si è presentata ad Atene con la consapevolezza di poterci provare: Pianigiani, di solito bravo a stemperare gli animi dei suoi concittadini, in settimana ha ripetuto più volte di voler andare ad Atene a giocarsi LA PARTITA della stagione con la consapevolezza di poter vincere. Terrell McIntyre, stoico a voler giocare dopo una settimana intera a fare terapie alla caviglia bisognosa di operazione e con solo l'allenamento senza forzare di ieri sera sulle gambe, ha dichiarato in settimana di voler vincere l'Eurolega.
Sul campo si parte con il quintetto “storico” di Siena che annichilisce gli avversari e il catino dell'O.A.K.A. partendo 0-11 con un 3/3 dall'arco e una schiacciata di Eze, ed arrivando a 2'00” dalla fine del primo quarto al massimo vantaggio di quindici lunghezze sul 12-27 con Ress dalla media. Obradovic solo a questo punto mette il campo il suo jolly: Saras Jasikevicius che subito innesca un Mike Batiste che bissa l'ottima performance della gara d'andata e inizia a riavvicinare i suoi. Con otto punti consecutivi del suo centro e un canestro del giovane Perperoglu, il Pana si porta ad un possesso dagli ospiti, e sarà proprio l'ala classe 1984 a firmare il primo vantaggio interno al sedicesimo minuto sul 37-36. Si va avanti sul filo dell'equilibrio fino alla fine del tempo, che si chiude 43-45 vantaggio MPS. Nel frattempo i signori in arancio trovano il modo di fischiare il 3°, discutibile, fallo a Stonerook, mentre Jasikevicius interrompe a 46 la sua striscia di liberi consecutivi insaccati in Eurolega.
Siena all'intervallo ha l'80% da 2pt e 5/9 da 3pt, ma ha già il doppio dei falli degli avversari 14 contro 7, che però non trasformano dalla linea della carità e si fermano ad un appena sufficiente 9/15 ai liberi.

Nella ripresa equilibrio assoluto, fino all'8-0 con cui il Pana prova a spaccare la gara, la risposta è di quelle da uomini veri: 2-13 Montepaschi nuovo vantaggio esterno. Nel frattempo la situazione falli si complica in casa MensSana: i terzi falli in successione di Sato, Eze, Lavrinovic, McIntyre e Thornton pesano come tante spade di Damocle sulla testa degli uomini di Pianigiani. A complicare ancora di più le cose ci pensa Mister Europa 2007, Dimitris Diamantidis, che con 2,9 secondi sul cronometro trova il canestro dalla sua metà campo, suo unico bersaglio dell'intera gara, proprio mentre la sirena sancisce il terzo ed ultimo riposo e riporta i suoi sul 62-61.
Ultima frazione con le difese che ormai dominano gli attacchi e la fatica che inizia a farsi avvertire da entrambe le parti. Subito in apertura il 4° fallo di Thornton, raggiunto da T-Mac dopo un minuto, costringe la panchina senese a provare qualche timido tentativo di zona, battuta dai Greens con rapidi movimenti di palla e con due siluri di Perperoglu e Spanoulis dall'angolo, ma siamo ancora sul 70-70, a 3' dalla fine, soprattutto grazie alle magie difensive di capitan Stonerook. Obradovic propone un quintetto con 4 piccoli in campo più Batiste, la stessa scelta tattica dell'andata, e sembra aver ragione: i suoi firmano un 5-0 che sembra mettere in ginocchio i senesi. Pronto il time-out per Pianigiani. Al rientro in campo un superbo Bootsy Thornton, prima imbeccato da McIntyre e poi raccogliendo dalla spazzatura un rimbalzo offensivo, ricuce lo strappo a 60” dalla fine. Gli arbitri rovesciano il fallo di Hatzivrettas in attacco su Stonerook, che vede chiudersi la sua gara. Sull'azione che ne deriva Batiste schiaccia il 77-74 Pana, ma Ilievski, con 13” ancora da giocare, infila il lay-up del meno uno. Diamantidis sfonda su Lavrinovic a metà campo e alla Montepaschi restano 5,8” per provare il colpaccio e trovare il primo posto matematico nel girone D, ma Ilievski lascia partire un UFO verso il canestro avversario e Lavrinovic prima e Thornton poi non riescono ad infilare il rimbalzo del successo. Finisce 77-76 Atene.
La situazione qualificazione è molto chiara: al Montepaschi, virtualmente già qualificato in virtù del doppio vantaggio negli scontri diretti sia con Pana che Partizan, serve la vittoria sull'Efes per avere il primo posto. Al Pionir di Belgrado, invece, Panathinaikos e Partizan dovranno affrontarsi in una gara all'ultimo sangue: chi vince va ai play-off, chi perde va a casa.

 Bootsy Thornton (Montepaschi Siena)
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
TOP 16 (sesta giornata)


Partizan Igokea - Panathinaikos      82 - 73                 
Fenerbahce Ulker - Tau Ceramica     75 - 59             
Aris TT Bank - Lietuvos Rytas     83 - 74             
Montepaschi Siena - Efes Pilsen     80 - 67 IL TABELLINO        
Maccabi Elite - Zalgiris     80 - 66             
AXA FC Barcelona - CSKA Moscow 64 - 62 IL TABELLINO            
Olympiacos - Real Madrid     72 - 63             
Unicaja - Lottomatica Roma     79 - 58 IL TABELLINO

LE CLASSIFICHE




Il Barca supera il Cska e va ai playoff


Anche il Barcellona si iscrive al gran ballo delle migliori otto squadre d’Europa. Seconda nel gruppo G, la formazione blaugrana doveva vincere e fregarsene di quello che succedeva a Malaga, ma per farlo c’era da chiedere il pass al Cska di Ettore Messina, già sicuro della qualificazione e del primo posto. Ma la certezza di essere nei quarti non ha fermato la voglia e la forza dei vice campioni d’Europa che hanno reso la vita difficile ai catalani mancando addirittura a fil di sirena la tripla della vittoria.
Il Barcellona parte bene con un 13-2 iniziale, la reazione del Cska non tarda e gli ospiti chiudono in vantaggio il primo quarto (15-16). La partita si mantiene costantemente in forte equilibrio, all’intervallo il Cska è ancora avanti (32-33), fino al 50-48 con cui le due squadre arrivano all’ultima mini-pausa. Si arriva sul punto a punto fino alla fine: a 7” dalla sirena Ilyasova schiaccia e subisce il fallo di Papaloukas (64-61), ma il turco non converte il gioco da tre punti e lascia al Cska l’ultima azione. Basile ferma irregolarmente Siskauskas a 2” dallo stop, l’ex Benetton segna il primo e sbaglia volutamente il secondo libero sul cui rimbalzo Holden si avventa per il tap ma il suo canestro del pari è fermato dal fischio arbitrale che sanziona un alquanto dubbio e misterioso doppio fallo che dopo un lungo conciliabolo tra la terna in arancione e il tavolo (con Messina e Pascual a fare da contorno) assegna la rimessa agli ospiti. Palla a Holden che dall’angolo fallisce la tripla della vittoria facendo liberare l’urlo del Palau Blau Grana.
Nel Barca solo Jaka Lakovic finisce in doppia cifra (15 punti con 5/11 dal campo e 4 rimbalzi), Per Basile, Vasquez e Yliasova 8 punti a testa, Marconato e Acker chiudono a 7 (anche 9 rimbalzi per il centro italiano). Nel Cska il miglior realizzatore è Siskauskas (13, 4 rimbalzi), Langdon finisce con la miglior valutazione dei suoi (16) e con 12 punti. 13 per Khryapa.
I catalani arrivano ai playoff e la sfida con il Maccabi sarà uno dei quarti più suggestivi, mentre tra Ettore Messina e la sua terza final four consecutiva ci sarà l’Olympiacos di Yannakis, altra sfida mica da ridere. Si comincia il primo aprile, e non sarà uno scherzo.

 Holden (CSKA Mosca)

Lottomatica, sconfitta indolore a Malaga


Anche una vittoria non sarebbe servita a nulla. Questa è l'unica “consolazione” con cui la Lottomatica torna a casa dopo la netta sconfitta subita a Malaga nell'ultima giornata delle Top16.
I capitolini reggono per oltre tre quarti, ma a Barcellona il CSKA resta in gara fino all'ultimo e l'Unicaja, prima di conoscere il risultato definitivo del Palau Blaugrana, dimostra di crederci piazzando l'allungo decisivo nell'ultima frazione, che si conclude con un inutile 79-58 nell'irreale silenzio del Martín Carpena.
Gli inizi di quarto degli uomini di Repesa sono da incubo: Rodrigo De la Fuente (15 punti) è l'unico che sembra capirci qualcosa, e nel primo quarto è subito 17-6 con Carlos Jiménez (12 e 10 rimbalzi) già in evidenza. Le energie fresche dalla panchina riescono a risollevare la Lottomatica, che sfiora l'aggancio sul 19-18 e lo raggiunge sul 29-29, ma le triple di Terrell Castle (15) ed un brutto finale di tempo la ricacciano indietro entrambe le volte nonostante le magie di Roko Ukic (11 e 4 assist).
Nel secondo tempo la musica non cambia: Repesa le prova tutte, Roma non trova continuità in attacco nonostante i problemi di falli dei lunghi avversari ma -almeno inizialmente- riesce a contenere le fughe avversarie. Il grande assente è Erazem Lorbek (0), che perde il confronto diretto con Marcus Haislip (10 e 8 rim), ma è Jiri Welsch (15) che, attorno alla metà dell'ultimo quarto, affossa la Lottomatica sperando ancora in una sconfitta del Barça. Nella Ciudad Condal, però, succede quel che succede (discutibile l'arbitraggio nelle fasi decisive), e la notizia non ci mette molto ad arrivare in Andalusia. Le panchine non incitano più, alcuni spettatori addirittura prendono la via dell'uscita e la partita perde ogni senso. La Lottomatica non riesce a trovare l'orgoglio per lottare, e la sconfitta diventa pesante. Ma per quello che è stato lo sviluppo della serata, siamo sicuri che chi sta peggio è l'Unicaja.

 Rodrigo La Fuente (Lottomatica Roma)

Siena batte l'Efes e passa prima, ora tocca al

Fenerbahce


L'obiettivo n.2 di Simone Pianigiani è centrato. La Montepaschi Mens Sana Siena ha conquistato il primo posto nel girone D e di conseguenza il passaggio al prossimo turno dove incontrerà la seconda classificata del gruppo E. Ora fra la Mens Sana e Madrid c'è una durissima serie al meglio di tre partite contro il Fenerbache.
Una partita splendida che ha visto i Campioni d'Italia sempre avanti i tutti e quattro i quarti. Una prestazione superlativa di Sato, 14 punti, McIntyre, 14 punti e Thornthon autore di 10 punti, ma stasera in campo ha vinto l'altruismo, Sato che solo davanti al canestro aspetta Bootsy per un canestro facile facile, stessa cosa accade dopo due minuti e nel finale è Sato a beneficiare di due assist, serviti dal piccolo n.5, per quattro punti un pò meno facili.
Nello stesso girone passa il turno il Partizan Belgrado, fuori quindi i Campioni d'Europa; la Montepaschi affronterà, quindi, nei Play off il Fenerbache, altro giro ed altra Turchia da sconfiggere.
Si presenta per primo Simone Pianigiani e ha un'aria sollevata e soddisfatta per questa splendida gara.

Simone Pianigiani coach Montepaschi Mens Sana Siena
Sono ovviamente molto felice e soddisfatto e nonostante l'ansia che avevamo nei giorni precedenti la partita di stasera abbiamo meritato moltissimo questo nostro primo posto. Abbiamo avuto un girone difficilissimo nella prima parte, e anche li abbiamo "rischiato" di arrivare primi e ora, nelle Top16 abbiamo vinto ogni doppio confronto contro tutte le avversarie e quindi meritatamente siamo arrivati dove siamo ora. Abbiamo portato avanti la nostra identità anche se ogni volta dovevamo prendere le misure a squadre completamente diverse. Stasera era difficile, è stata dura perchè molti giocatori erano veramente molto acciaccati e non abbiamo mollato non solo in Eurolega ma anche in campionato dove, nonostante l'infermeria in allarme rosso, stiamo dominando. Adessp c'è il Fenerbache e tutti gli addetti ai lavori sanno il talento che racchiude questa squadra e, nonostante sia una squadra di enorme talento, ci sono stati per tutti degli alti e dei bassi. E' un ostacolo enorme, mnon ci sentiamo favoriti nonostante giochiamo davanti al nostro pubblico, però abbiamo fiducia e vogliamo continuare a seguire il nostro sogno perchè in casa nostra è caduto solo il CSKA.

 Terrel McIntyre (Montepaschi Siena)
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
PLAY OFF


GARA 1

CSKA Moscow - Olympiacos      74 - 76 IL TABELLINO                
Maccabi Elite - AXA FC Barcelona     81 - 75             
Montepaschi Siena - Fenerbahce Ulker     73 - 66 IL TABELLINO             
Tau Ceramica - Partizan Igokea     74 - 66     

Siena-Ulker 1-0, e ora vola in Turchia per gara 2

 
Siena vince la prima partita contro i turchi e si porta sull'1-0. 73-66 il risultato finale dopo una partita equilibratissima che è stata decisa nell'ultimo quarto.
Partita molto fisica, tanti falli fischiati, 43 il computo totale della partita. Siena si presenta molto concentrata e parte subito bene ma il Fenerbahce non si lascia intimorire dai Campioni d'Italia che, nonostante abbia un pò di problemi con i falli di Eze, tiene duro e conclude i primi venti minuti di gioco con un vantaggio di 3 punti, 39-36. Nel secondo tempo i parziali dei quarti sono bilanciati ma Siena chiude i quaranta minuti con una tripla di Ilievski e firma il primo successo.
Buone le prove di Thornton, 14 punti, Lavrinovic, per lui 16 punti e 4 rimbalzi e Terrel Mc Intyre, 12 punti e 4 assist distribuiti.

Bogdan Tanjevic coach Fenerbahce
Abbiamo giocato una discreta partita contro una grande squadra, abbiamo avuto delle percentuali bassissime, il rapporto di palle perse/recuperate sono sempre a rischio in un campo come quello senese. C'è mancato molto il tiro da sotto, è una cosa strana perchè è uno dei nostri punti forti. Adesso si va a Istanbul, c'è poco tempo per recuperare, partiamo subito e poi cerchiamo di recuperare le forze per la prossima partita, questa è stata veramente dura e fisica. Oggi la differenza è stata fatta dalla difesa ma ce lo aspettavamo perchè è una partita di Eurolega e ad un livello molto alto e delicato. Sono stato molto soddisfatto della nostra difesa a zona che ha messo un pò in difficoltà Siena.

Simone Pianigiani coach Montepaschi Mens Sana Siena

In queste situazioni c'è poco da dire, contava vincere e ce l'abbiamo fatta, dovevamo isolare Solomon dal resto della squadra e, anche se non è stato facile, siamo stati bravi. Ottima partita di Stonerook con 8 recuperi e ottima partita di tutti. All'intervallo ero un pò preoccupato perchè eravamo avanti di poco, ci sta per il grande sforzo che abbiamo fatto e stiamo facendo e quindi credo che, nonostante il poco scarto, sia stata una splendida vittoria. A Istanbul dovremo essere più efficaci, più cinici e dovremo produrre di più anche in campo aperto anche perchè la staza dei giocatori del Fenerbahce è il doppio della nostra e quindi dovremo lavorare molto. Adesso dobbiamo recuperare alla svelta, per andare a giocarcela in Turchia, non sarà facile ma la panchina sarà importante come lo è stata stasera (Romero e Carraretto su tutti). Fra quarantotto ore dovremo fare un'altra impresa come abbiamo fatto stasera, se non andrà bene ad Istanbul, faremo il tutto per tutto in casa nell'eventuale gara tre

  Stonerook (Montepaschi)

Greer sulla sirena stende un disattento CSKA


Era il quarto di finale più atteso, quello tra CSKA ed Olympiakos, perchè la quantità di talento, esperienza e sagacia tattica degli allenatori lasciava presagire una sfida stellare, roba da Final Four, per intenderci. E così è stato. I russi di Messina e i Reds allenati da Panagiotis Giannakis hanno dato vita ad un match strano, dominato per 37' dai greci, rimesso in discussione da alcune magìe dei rosso-blù di casa e deciso, sulla sirena, da una acrobatica soluzione di Lynn Greer, tra i migliori in campo.
Il primo quarto dice senza dubbio Olympiakos: sedata l'iniziale sfuriata del buon David Andersen (15p,4r) che costringe Qyntel Woods a rientrare in panca con due rapidi falli a carico, i greci, presi per mano da Panagiotis Vasilopoulos (8p nel quarto), trovano facilmente la via del canestro, mantenendo un costante vantaggio (15-20, anche 17-24 a 50'') alimentato anche dalla imprecisione delle guardie russe. Un secondo periodo caratterizzato dalla buona intensità difensiva da ambo le parti (12-15) viene lentamente messo dalle giocate di Lynn Greer e Roderick Blakney (10) sui binari favorevoli all'Olympiakos. Alla pausa lunga il tabellone segna 32-39.
Al ritorno sul parquet sembra di assistere ad un remake del quarto precedente, tant'è che in tre minuti il punteggio si schioda a stento (34-41 a 7'12''). Quasi inaspettatamente, però, inizia la pioggia di triple dell'Olympiakos. Prima un micidiale uno-due in 30''' dall'arco di Lynn Greer e di Qyntel Woods allarga consistentemente la forbice (36-47 a 5'45''), poi altre due conclusioni dai 6.25 di Vasilopoulos (14) e dello stesso Woods (il migliore in campo, 20p, 4/4 dall'arco, 4r, 20val, tante giocate spettacolari e decisive, tutte nel secondo tempo) regalano ai numerosi tifosi greci presenti all'Olimpic Hall un inaspettato +15 (42-57 a 3' dalla terza sirena). Ettore Messina chiama time-out in serie, ma la ''scossa'' sperata non arriva, o almeno non in questa fase: un'altra tripla, stavolta di Blakney, sembra porre fine alle ostilità (46-60 a 1'40''); sembra, perchè il CSKA ha gran cuore, e due sofferte bombe di Andersen e Smodis lo tengono in vita (52-62) alla fine del terzo periodo.
E' nell'ultimo periodo che si vede in campo il vero CSKA: profittando dell'uscita momentanea di Greer e di alcune inutili forzature di Milos Teodosic (2), gli uomini di coach Messina mettono il turbo e poco alla volta riescono a farsi sempre più pericolosi (66-72 a 3'35''). L'Olympiakos sembra smarrire la via del canestro, perde Vasilopoulos per raggiunto limite di falli, ottiene pochissimo da un Arvydas Macjiauskas (''virgola'') ancora lontano dalla miglior condizione, e intevitabilmente subisce il completo ritorno del CSKA (break di 14-4); quando, a 15'' dal termine, Matjaz Smodis (il migliore del CSKA, con 21p e 5r) segna con uno spettacolare layup il pareggio a quota 74, sulla panchina dell'Olympiakos serpeggia un inevitabile nervosismo che costringe Giannakis al time-out. Ma gli dèi del basket sono con i greci, e aiutano Lynn Greer (19p,6as,26val) a segnare, in acrobazia e sulla sirena, lo spettacolare canestro che fa esultare i Reds per una vittoria stra-meritata, messa in discussione solo negli ultimi secondi, ma sempre fortemente voluta.
L'addio di Marc Jackson (rilasciato dieci giorni fa, sembra per incompatibilità col coach) e, soprattutto, la cura-Giannakis, stanno regalando al pubblico ''baskettofilo'' un Olympiakos meno spettacolare di prima, ma molto più concreto e difensivamente compatto, che giovedì si giocherà nell'infuocato Palasport del Pireo una Final Four da troppo tempo mancante.

 David Andarsen (CSKA Mosca)
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
PLAY OFF


GARA 2

Fenerbahce Ulker - Montepaschi Siena 65 - 86 IL TABELLINO                 
Olympiacos - CSKA Moscow     73 - 83 IL TABELLINO             
Partizan Igokea - Tau Ceramica     76 - 55             
AXA FC Barcelona - Maccabi Elite     83 - 74     

VAMOS! La Montepaschi vince a Istanbul e stacca il

biglietto per Madrid


Siena compie la sua ennesima impresa di questa stagione europea che resterà negli annali: la Montepaschi chiude 2-0 il suo playoff e si qualifica per le Final4 di Madrid, le terze nella storia del club dopo Barcellona 2003 e Tel-Aviv 2004.
Alla vigilia dava da pensare la gestione dei suoi uomini da parte di Pianigiani con quattro giocatori in campo per più di trenta minuti in gara-1, giocata neppure 48 ore prima della palla a due dell'Abdi Ipeçki. Miglior risposta non ci poteva essere: altri trenta abbondanti per McIntyre, Sato e Thornton e solo Stonerook risparmiato a venticinque!
Si parte con quintetti atipici: Lavrinovic al posto di Eze per Pianigiani, mentre Tanjevic propone il guerriero Basak nei primi cinque.
Nel primo quarto i Campioni d'Italia partono con una zona 2-3 molto adattata con Sato e Thornton davanti, con il centroafricano a seguire Solomon. I falli di Lavrinovic sono già un problema a metà primo quarto, con Eze chiamato a sostituirlo. La MPS arriva presto al bonus e Onan dalla linea riavvicina i suoi sul 6-9, ma Siena con un 9-0 chiuso da una bimane di Sato, scappa sul +12. Solomon mette i primi due punti in entrata, poi Vidmar affonda una gran schiacciata nel cuore della 2-3 senese, rimasta immobile nell'occasione: questi due canestri convincono Pianigiani a passare a uomo con Carraretto a dare il cambio a Sato nella staffetta su Solomon.
Dopo il 15-25 di fine primo quarto, la seconda frazione è aperta da difese molto fisiche, spesso oltre il limite, con Siena che però mantiene il proprio vantaggio in doppia cifra fino in chiusura, quando però l'ex Turkcan, al rientro in campo in Europa dopo 80 giorni, dà il là ad un parziale di 11 a 4 per i padroni di casa, che si riportano sotto fino ad un solo possesso sul 34-37 del ventesimo.
I mensanini sembrano iniziare a sentire la fatica, sono già 6 le perse e ,udite udite, soli 2 i recuperi per Sato (11 punti per lui) e compagni. L'Ulker ha però smarrito la mano fatata di gara-1 e chiude il primo tempo con un misero 1/9 dai 6,25.
Inizio secondo tempo da registrare e tenere in videoteca per i biancoverdi: dopo il meno uno firmato da Solomon, in cinque minuti gli uomini di Pianigiani costruiscono un 16-0 che stiepidisce gli animi dei settemila presenti e consente, con Carraretto dalla lunga, di arrivare a +20 a 1' dalla terza sirena, bissato poi da un altro siluro di Bootsy Thornton sul primo possesso dell'ultimo quarto.
Qui la Montepaschi pare distrarsi e allenta la presa in difesa, con Asik e Turkcan che provano a dare l'ultimo assalto. Solomon gestisce male il 3 contro 1 che poteva riportare sotto la doppia cifra lo svantaggio dei suoi, a 5 minuti dalla fine, fallendo la tripla. Dall'altra parte del campo invece Lavrinovic prima e T-Mac due volte, la infilano dall'arco, e il 14-2 che ne deriva mette la parola fine alla gara, con Berti che dalla lunetta infila i suoi primi punti europei. Finisce 65 a 86.
Per gli amanti delle statistiche da parte turca ci sono 12 punti per Asik,con 6/8; 11 per un Solomon ancora una volta imbavagliato dalla difesa senese e tenuto a 4/12 dal campo con 5 perse; mentre un ritrovato Mirsad Turkcan chiude con un discreto 9+8 e 15 di valutazione.
Per i senesi, che hanno chiuso il terzo quarto con un parziale di 25 a 11(34 a 3 la valutazione) , con 7 assist e gli avversari costretti a 8 perse, ci sono 13+8 e 7 falli subiti per Sato; 16 con 4/11 da tre, 6 assist e 5 rimbalzi difensivi per T-Mac e 18 con 8/11 dal campo per Bootsy Thornton; tutti e tre con 21 di valutazione. Meglio di loro Lavrinovic: 18 punti, 4/4 da tre e 6 rimbalzi per 25 di valutazione per il lituano, il tutto in soli 17 minuti di utilizzo!!

  Terrel McIntyre (Siena) vince nettamente il duello con Solomon

  Ancora una volta un grande Lavrinovic

Il Cska passa al Pireo e pareggia la serie


Grazie al buzzer-beater di Lynn Greer, l'Olympiakos era stata l'unica squadra capace di vincere gara1 in trasferta. Ma era difficile credere che potesse completare l'opera in due episodi, perché di fronte aveva una formazione piena di grandi campioni, che sanno come si gioca quando la palla pesa maggiormente, e guidata dal miglior allenatore d'Europa. Ed in effetti il Cska Mosca di Ettore Messina, trascinata dalla fantastica serata al tiro di Ramunas Siskauskas (20 punti, 4/4 da due, 4/7 da tre), Matjaz Smodis (17 con 4/4 da tre) e Trajan Langdon (18, 3/5 da due, 4/4 da tre), ha sbancato il Pireo (83-73) e rinviato il verdetto a gara3.
"Ovviamente è stata una vittoria fondamentale per noi - ha detto coach Messina - Ma non c'è spazio per i festeggiamenti, la serie è in parità e l'Olympiacos ha già dimostrato di poter vincere a Mosca. Nella prima partita abbiamo sentito la pressione, stavolta è toccato a loro". A fare la differenza ha contribuito anche la diversa dose di esperienza delle due squadre a questi livelli: "Penso che i greci si siano innervositi quando sono andati in vantaggio all'inizio - ha aggiunto Messina - e più avanti hanno perso fiducia". "Loro sono molto più esperti - ha riconosciuto coach Giannakis - Hanno giocato molte partite senza domani, mentre noi non siamo stati lucidi quando siamo andati avanti. Questa è stata la differenza. Il Cska ha meritato di vincere".
L'Olympiacos, grazie ad una buona partenza, è andato sull'8-3 con 4 punti di Tsakalidis (6 punti e 2 rimbalzi) e poi sull'11-5 con un gioco da tre punti di Printezis (17 e 7 rimbalzi) pescato bene da Greer (8 e 5 assist). L'ingresso di Papaloukas (7 e 7 assist) ha svegliato il Cska, tornato subito a contatto (11-10). Ma la scarica di triple - siglate da Blakney (9 con 4 assist), Printezis e Woods (19, 4/7 da due, 2/4 da tre, 7 rimbalzi) - ha lanciato i padroni di casa a +9 (22-13). Holden (8 e 2 assist) ha provato a ricucire lo strappo ma, grazie a Bouroussis (6+6 rimbalzi) e all'ex romano Mavrokefalidis (2 in 5'), gli uomini di Giannakis hanno finito il 1° quarto a +12 (27-15).
In avvio di 2° periodo, subito pronta a partire la rimonta del Cska, con Goree (4 punti in 23') bravo a guadagnare punti in area, seguito poi da Langdon e da una tripla di Siskauskas. Gli ex trevigiani hanno vanificato i tentativi di Woods e ridotto le distanze a due punti. Una tripla di Teodosic (3 in 15') ha provato a spegnere il crescente entusiasmo russo, ma non è servita a nulla. La squadra di Messina ha cominciato a carburare sul serio, partendo dalla solita micidiale difesa, ed è passata a condurre con Smodis e Papaloukas (36-32). C'è voluta la grinta di Woods per tenere i suoi in scia a metà gara (42-38).
Ma sulla partita era già piuttosto chiara l'impronta del Cska Mosca che infatti ha continuato a controllare la situazione ad inizio ripresa. Il vantaggio è arrivato rapidamente in doppia cifra e con due tiri pesanti in fila di Siskauskas ha toccato le 15 lunghezze (55-40). Woods e Greer hanno provato ad inventare qualcosa per tenere a galla la loro barca, ma Langdon ha firmato addirittura il +16 (60-44). Blakney ha ridato un po' di fiato ai suoi col -11, troppo poco però per spaventare Smodis e soci, arrivati all'ultimo intervallo con la difficile tripla di Langdon che ha sancito il 70-56.
Printezis ha provato a riaprire una gara virtualmente chiusa, ma ha trovato una netta opposizione sull'altro fronte da Siskauskas e Smodis, che non hanno mai mollato la presa. Dal -12, l'Olympiacos - dopo tre minuti di digiuno su entrambi i fronti - ha ripreso per un attimo a crederci, grazie alla scossa arrivata sull'alley-oop di Qyntel Woods. Ma le ultime speranze greche si sono spente su un jumper di Goree allo scadere dei 24" e sono state cancellate dai tiri liberi conclusivi di Papaloukas.

 Marcus Goree (CSKA Mosca)

 Ramunas Siskauskas (CSKA Mosca)
 



 
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PLAY OFF


GARA 3

CSKA Moscow - Olympiacos      81 - 56 IL TABELLINO                
Tau Ceramica - Partizan Igokea     85 - 68             
Maccabi Elite - AXA FC Barcelona     88 - 75     

Non c'è storia: il CSKA domina e vola ancora alle F4


L'equilibrio tecnico-tattico tra CSKA e Olympiakos che ha caratterizzato le prime due, appassionanti, sfide della serie è rotto con decisione dagli uomini di Messina, autori di una prova maiuscola e meritatamente in Final Four per la sesta volta consecutiva.
L'approccio alla gara dei padroni di casa è ben diverso rispetto a quello che a queste latitudini si vide la settimana scorsa: allora i Reds diedero prova di grande solidità e il CSKA si mostrò incerto e distratto, oggi invece già dopo i primi dieci minuti (22-16) Matjaz Smodis (13p,6r,3as) e Trajan Langdon (9) bucano con precisione la retina greca, con l'Olympiakos aggrappato a Panagiotis Vassilopulos (17). Quando entra Theo Papaloukas (12p,3r,4as) il CSKA cambia marcia, concedendo pochissimo sia a Lynn Greer (9) che a Qyntel Woods (2), vittime di una difesa asfissiante durante tutto l'arco della gara; alla pausa, il divario di sole 12 lunghezze (41-29) non rende pienamente merito ai campioni russi.Nel secondo tempo sale in cattedra Ramunas Siskauskas: una serie di pregevoli iniziative dell'ala ex-Benetton (mano caldissima, 5/6 da tre, 24p) scavano il solco in maniera ormai incolmabile per l'Olympiakos, oggi "inaridito" non solo nelle sue fonti principali (appunto, Greer e Woods), ma nel complesso, complice anche la (cronica) pesantissima assenza di Arvidas Macijauskas.Tra venti giorni, a Madrid, contro il CSKA visto stasera sarà difficile immaginare un pronostico aperto.

 Theo Papaloucas (CSKA Mosca)

 Ramunas Siskauskas (CSKA Mosca)
 



 
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SQUADRA PARTECIPANTI

















  



 



 
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SEMIFINALI


RISULTATI

Montepaschi Siena - Maccabi Elite      85 - 92 IL TABELLINO                
Tau Ceramica - CSKA Moscow     79 - 83 IL TABELLINO    

Duro risveglio per l'MPS: Maccabi prima finalista


Il sogno europeo del Montepaschi ha avuto un duro risveglio sotto la grandinata di triple del Maccabi. Era da mettere in preventivo che il 2/9 dalla lunga al termine del primo tempo da parte di Sharp e compagni non potesse durare, così sono arrivati il 4/7 del terzo quarto, chiuso sul 64-61 Siena, per poi chiudere la gara con il 5/6 del quarto periodo. In totale il Maccabi ha sparato col 69% dall'arco nel secondo tempo, una media che ha distrutto tutto quello che gli uomini di Pianigiani erano stati in grado di costruire.
Non è difficile trovare gli uomini che hanno rivoltato la gara: Alex Garcia, 4.5 punti a gara fin qui con il 40% dal campo ed 53% ai liberi, ha chiuso a quota 19 con 4/7 dal campo e 9/10 ai liberi. L'altro, magari più prevedibile, è stato il capitano di mille battaglie Derrick Sharp con 17 punti, con 4/5 dal campo e 6/6 dalla linea della carità (il suo percorso nella stagione europea arriva a 22/22). Inutile ricordare che sono massimi in stagione per entrambi. A Siena sono mancate le energie, Pianigiani ha potuto ruotare solo 8 uomini, arrivando a dieci con i sei minuti di Carraretto e i due di Romero, mentre Sherf ha ruotato tutti i suoi 12 effettivi. Al momento del pareggio, ad opera di Bluthenthal manco a dirsi con una bomba in apertura di quarto periodo, poi è entrato in gara anche il pubblico di parte Maccabi: difficile quantificarlo, ma probabilmente almeno 3500, che hanno trasportato la loro squadra nella cavalcata dell'ultimo periodo. Purtroppo per i 1400 senesi arrivati nei modi più disparati, oltre alla frustrazione per l'esito del match, si devono registrare alcune cariche da parte della “Guardia Civil”, ma il tutto è subito rientrato nella normalità.
Quindi Maccabi prima finalista, in attesa della vincente tra CSKA e TAU, Montepaschi che, dopo la finale di consolazione, dovrà cercare di ricaricare le pile e ributtarsi a capo fitto sui playoff e sulla Fortitudo.

 Terrell McIntyre (Siena)

Vendetta consumata: CSKA in finale, al Tau solo applausi


Spettacolo anche nella semifinale serale, dove il CSKA Mosca batte il Tau Vitoria (83-79) e in una colpo solo conquista la terza finale consecutiva e vendica la clamorosa sconfitta di tre anni fa, a Mosca, quando il Tau di Macijauskas e Calderon gelò un'intera nazione che attendeva da 34 anni di tornare in cima all'Europa.
Alla fine ha vinto il più forte, meritatamente, ma un grande plauso va fatto ai baschi, quest'anno partiti senza i favori del pronostico (i quarti venivano considerati il traguardo più plausibile) eppure in grado di giocarsi l'accesso in finale fino agli ultimissimi secondi di una gara che il CSKA ha saputo controllare anche nei momenti difficili, senza mai perdere la testa.
Per questo il CSKA, a nostro giudizio, merita la vittoria. In più di un'occasione, infatti, Baskonia ha saputo allungare nel punteggio (anche +8, 38-30, a 40'' dalla seconda sirena), senza tuttavia inferire il colpo del ko tipico della grande squadra, perchè ostacolata da un grande JR Holden (15p e 3as) sempre decisivo nei momenti dei break baschi.
Quando gli spagnoli hanno un po' allentato la presa, è venuto fuori tutto il potenziale dell'Armata: una difesa asfissiante ha fatto da preludio al buon recupero nel terzo quarto (chiuso 57-56 per i russi) nonchè al decisivo break negli ultimi 2-4 minuti, propiziato da due splendidi contropiede di Theo Papaloukas (10p,4r, ma 0 assist) e dalla infinita qualità di David Andersen (18p, 8/8 da due), in certi frangenti parso immarcabile all'ancora acerbo (a certi livelli) Mirza Teletovic (3p e 1r in 25'). La coppia d'oro del Tau Prigioni (3)-Planinic (17) ha funzionato alla grande solo nel primo tempo, quando il primo distribuiva assist a raffica, mentre il secondo finalizzava con precisione chirurgica; nei secondi 20', invece, l'argentino è andato progressivamente spegnendosi (emblematici tre air-ball consecutivi alla fine del terzo periodo) mentre Igor Rakocevic (19) è salito in cattedra, senza tuttavia trovare un ''supporting cast'' che ne imitasse le giocate (a parte Thiago Splitter, 17p e 3r, che ha tuttavia sulla coscienza sette pesantissimi errori dalla lunetta).
Il CSKA non ha certo disputato la sua miglior partita: difesa arcigna solo a tratti, disattenzioni collettive frequenti, palle perse ingenuamente, Matjaz Smodis terminale offensivo a corrente alternata (14p, ma 0/7 da tre), Trajan Langdon (9) dedito solo in difesa, Goree (3p, 2r) roccioso ma non in serata. Meno male per Messina che Ramunas Siskauskas (16) ha saputo estrarre dal cilindro qualche giocata delle sue, compresi i due liberi della sicurezza a 6'', quando, sull'81-76, Rakocevic aveva trovato la forza di mettere una bella tripla dall'angolo che aveva riaperto i giochi.
Un ottimo Tau, dunque, e un CSKA che affida alla classe dei singoli e all'esperienza nei momenti clou il sogno di conquistare il secondo titolo in tre anni: l'impressione è che, tuttavia, contro una squadra dal potenziale offensivo micidiale qual è il Maccabi serva qualcosina in più rispetto a quanto fatto vedere stasera.

 Ramunas Siskauskas (16 punti)

 David Andersen (CSKA Autore di 18 punti)
 



 
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FINALI


RISULTATI

3/4 POSTO

Montepaschi Siena - Tau Ceramica      97 - 93 IL TABELLINO      

1/2 POSTO
      
Maccabi Elite - CSKA Moscow     77 - 91     IL TABELLINO

A Siena la medaglia di bronzo. T-Mac da record


Non sono bastati i tempi regolamentari per decidere la finale di consolazione tra Montepaschi Siena e TAU Vitoria. Ma andiamo per gradi: dopo il 38-41 a favore dei baschi del ventesimo, Siena prova a scappare prima con tre liberi di McIntyre, poi con Eze che inchioda un alley-hoop di T-Mac, chiuderà con 12 assist, nuovo record per le Final Four (il precedente era di Stefanov, a TelAviv contro la Fortitudo, con 9), ma è sempre Mickeal, il migliore dei con 16 punti, che ricuce gli strappi e che sigla il 61-61 del terzo quarto. Nel quarto periodo continua il pessimo show arbitrale, che non si lasciano mancare niente e sanzionano anche un doppio fallo a Stonerook, il quarto personale per il capitano senese, e Singleton in apertura di frazione. Bootsy Thornton, miglior marcatore per i suoi fino a quel punto, esce come un bulldozer su Rakocevic al tiro dalla lunga e commette il suo quinto fallo. Siamo al trentaquattresimo. Si va avanti sul filo dell'equilibrio fino alla fine quando, sul 78-79 TAU, Lavrinovic recupera il rimbalzo offensivo sul tiro da tre sbagliato da T-Mac. Mancano 5,9” alla fine e i tre in arancio fischiano fallo a Rakocevic sul lituano che mette solo il primo libero, ma impatta sul 79-79. Time out Vitoria. Sull'ultimo possesso Planinic manda al bar Ilievski con una finta, ma sbaglia l'appoggio. Overtime a Madrid. Nel prolungamento Lavrinovic infila la sua unica bomba della serata sull'unico vantaggio TAU, 84-85, poi prima Ilievski in layup e poi Stonerook con un siluro dai 6,25, firmano il massimo vantaggio senese,93-85 a 30” dalla fine. A nulla servono le triple infilate dal TAU e Lavrinovic sulla sirena inchioda il 97-93 finale.
Beffa ulteriore per Pablo Prigioni che smazza 11 assist, ma si vede soffiare il record dall'ultimo servizio di McIntyre a Lavrinovic.
MVP: non poteva che essere il miglior playmaker d'Europa, Terrel McIntyre. Si limita nel tiro da tre punti dopo le 14 esecuzioni di venerdì, ma fa girare la squadra come un orologio, e il nuovo record di assist ne è l'esempio più lampante.


McIntyre (Siena)

CSKA Campione d'Europa, Langdon MVP


ll CSKA continua a macinare il proprio gioco, abbassa il più possibile il ritmo, e trova buoni tiri nel gioco a metà campo. In avvio di terzo quarto due triple di J.R.Holden aprono un buon divario tra le due squadre, che un fade-away e una tripla di Andersen trasformano in voragine, 47-56 al ventiseiesimo. Sul 51-58 Garcia, eroe della semifinale, s'invola in contropiede, ma indeciso se appoggiare o affondare, fallisce miseramente l'occasione di rimettere i suoi a due soli possessi dai russi. Nonostante questo il Maccabi non molla, e grazie ad una bomba allo scadere del terso periodo di un grande Bynum, 19 punti al trentesimo, restano a contatto sul 57-63 con cui inizia l'ultimo periodo. Quarta frazione aperta da uno 0-10 CSKA, con Smodis sugli scudi, che ha tagliato le gambe agli uomini di Sherf . Il Maccabi trova il primo canestro dell'ultimo quarto a metà periodo con Bynum, ma ormai i buoi sono sciolti e a nulla servono gli ultimi sforzi di Bynum e compagni. A fissare il risultato ci pensa l'MVP Langdon, chirurgico con 2/2 da 2pt e 4/5 dalla lunga a cui somma 7 rimbalzi e 7 falli subiti per 33 di valutazione.
Il CSKA è meritatamente campione, ha gli uomini e l'allenatore migliori. Chiude alla grande l'annata dimostrando che per vincere ci vogliono i campioni, e con la conferma di Messina per altri due anni(1+1), ci sarà ancora da fare i conti con gli uomini dell'ex Armata Rossa. Il Maccabi non ha confermato la grande serata al tiro trovata con Siena. Chiude con 5/18 da 3pt, 16 perse e un divario di 69 a 108 in valutazione.

 Langdon (CSKA Mosca) miglior MVP

 Smodis (CSKA Mosca)

 CSKA MOSCA CAMPIONE D?EUROPA !!!!
 



 
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