MISSIONARI APPROVANO DAL BRASILE GLI ARRESTI
Turismo sessuale:
italiani «go home»
15 dicembre 2004
FORTALEZA (Brasile). «Porci italiani, tornatevene a casa». Questo il grido di un missionario italiano su una spiaggia di Fortaleza che meglio sintetizza la rivolta generalizzata dei religiosi e delle Ong in Brasile contro il turismo sessuale, che vede in queste ore arresti a catena di
agenti di viaggio in Italia e Sudamerica.
«àˆ fantastico che adesso si incominci ad arrestare della gente - ha detto all'Ansa padre Renato Chiera, 62 anni, da 26 in Brasile nelle favelas di Rio e da tre anni in prima linea anche a Fortaleza con un villaggio per 'meninos' - Bisogna porre fine a questa tragedia. àˆ avvilente vedere degli uomini con più di 50 anni passeggiare per Fortaleza tenendo per mano delle bambine. Mi fanno male queste cose: io vado in spiaggia per salvarle, mentre ci sono italiani come me che sono là per usarle. Una volta mi sono persino messo a gridare».
Chiera ha tentato di filmare clandestinamente i porno-turisti lungo il famoso Beira Mar di Fortaleza, il viale davanti all'Atlantico che, assieme alla spiaggia di Iracema e ai suoi localini, concentra la prostituzione infantile nella metropoli del nordest brasiliano. «Ma era troppo pericoloso - ha aggiunto il sacerdote di Mondovì - Esiste una vera e propria rete criminale legata a questo traffico di bambine e bambini. Gli stessi taxisti di Fortaleza ne fanno parte prelevando queste mini-prostitute per strada e portandole negli hotel dove gli
europei stanno ad aspettarle. Ho visto coi miei occhi delle bambine a giocare con le bambole in attesa dei clienti».
Ma le cose incominciano a cambiare anche in Brasile soprattutto dopo la crociata contro il turismo a luci rosse lanciata quasi due anni fa dal presidente Lula. Un italiano sospettato di pedofilia è stato arrestato a Salvador da Bahia il 6 dicembre scorso. Negli stessi giorni due voli charter provenienti dall'Italia sono stati «respinti» dalla polizia
militare di Fortaleza: avevano a bordo solo 'singles'.
«Sono particolarmente soddisfatto per il successo di questa
importante operazione - ha detto all'Ansa il nuovo ambasciatore
d'Italia a Brasilia, Michele Valensise - àˆ il frutto di una piena collaborazione e di uno stretto coordinamento fra autorità italiane e brasiliane che ringrazio per il loro essenziale contributo. Par la prima volta, per questo tipo di reati, Italia e Brasile hanno avviato un'attività investigativa congiunta sul territorio: insieme abbiamo lavorato per mesi con grande impegno e molta discrezione, per colpire l'ignobile
sfruttamento sessuale dei minori».
A confermare che i tempi stanno cambiando è anche Adolfo
Serripiero, sacerdote veronese di 66 anni e che da 32 lavora nelle favelas brasiliane nel sorprendente ed eroico ruolo di ginecologo delle «meninas».
«A dare il suo frutto non è solo un'aumentata repressione - è la sua opinione passata telefonicamente all'Ansa da un ospedale di Fortaleza - Esiste un lavoro che portiamo avanti da anni di coscientizzazione a livello di base nelle favelas, perchè le ragazzine capiscano i veri valori della vita. Un lavoro preventivo che nessuno vede e che ora inizia a dare risultato. Molti italiani sono fra i pornoturisti ma molti altri
stanno aiutando: anche un intero monastero di suore che da anni
difendono le ragazzine».
Secondo padre Serripiero le gravidanze minorili stanno comunque aumentando costantemente ma non per colpa dei turisti: «Per la prima volta non vedo da mesi casi di ragazzine lasciate incinte da stranieri di passaggio».
Ma a preoccupare è che il turismo sta nuovamente crescendo. Il
cambio in Brasile come in Argentina è molto favorevole per l'euro attirando schiere di turisti. «Ci sono pure molti pensionati italiani che vivono per mesi e mesi in Brasile perchè costa poco - tira le somme padre Chiera - Sono queste le persone che meno rispettano i bambini a Fortaleza come anche a Rio de Janeiro, Recife e Belem. Il Brasile con Lula sta migliorando certamente, ma è necessario che anche in Italia ci si interroghi sul perchè di questi fenomeni. I governi e le polizie sono importanti, ma anche la società deve indignarsi».
PROSTITUZIONE, SI ABBASSA L'ETA'
Si abbassa sempre più l'età del turista in cerca di minori da sfruttare sessualmente: i ragazzi e i giovani rappresentano una grande fetta di viaggiatori a lungo raggio (uno su quattro è compreso tra i 18 e i 26 anni). Lo sottolinea Terre des hommes, organizzazione non governativa da anni impegnata nella difesa dei diritti dei bambini nei Paesi in via di sviluppo, accogliendo con «soddisfazione» la notizia
dell'arresto di quattro persone che organizzavano viaggi a
sfondo sessuale in Brasile.
Gli approcci sessuali compiuti dai giovani, sottolinea l'Ong, «sono spesso ignorati come 'comportamenti infantili' mentre in realtà sono atti di violenza che hanno effetti dannosi per le vittime». Secondo Terre des hommes, che riporta i dati di una ricerca condotta due anni fa insieme al Wto, l'agenzia dell'Onu per il turismo, le vittime del turismo sessuale in tutto il mondo si contano soprattutto in Brasile (500 mila), India (575 mila) e Cina (600 mila).
Il compenso delle prestazioni varia dai 5 dollari (Brasile, Filippine, Russia e Vietnam) ai 90 dollari (Taiwan). Alla lotta contro il turismo sessuale che coinvolge i bambini, Terre des hommes Italia ha dedicato un sito Internet (www.child-hood.com).
Questo il mercato dello sfruttamento sessuale minorile nel
mondo, secondo Terre des hommes.
META TURISTICA BABY PROSTITUTE/I QUANTO COSTANO
THAILANDIA 300.000 10/40$
BRASILE 500.000 5/30$
FILIPPINE 100.000 5/40$
NEPAL 150.000 10/40$
CINA 600.000 10/30$
INDIA 575.000 20/30$
REP. DOMINICANA 30.000 10/30$
PAKISTAN 40.000 10/40$
RUSSIA 50.000 5/10$
SRI LANKA 30.000 10/50$
TAIWAN 60.000 50/90$
VIETNAM 40.000 5/20$
EUROPA/AFRICA 300.000