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Un Anno A Mosca
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Messaggio Un Anno A Mosca 
 
Lo scorso 13 febbraio è passato esattamente un anno da quando mi sono trasferito a Mosca.
Considerato che ho riempito un thread intero di domande e richieste, effettivamente sarebbe opportuno che racconti almeno come è andata (Sorrento conosce già tutto nei minimi dettagli...)

Riassumendo il prologo: come per molti, ho iniziato a fare il pendolare tra italia e russia a causa di una ragazza.
L'unica differenza è che ho deciso di trasferirmi quando la mia storia era gia finita da 3 anni.
Sinora ho avuto 2 ragazze russe: la prima con problemi mentali, la seconda che cercava il buon partito.
E lo metto come premessa perchè, nel bene e nel male, le donne rappresentano una delle due ragioni principali per cui gli italiani si trasferiscono qui.
Sono arrivato a Mosca da single, e single sono tutt'ora. Non ho ancora trovato la cosidetta anima gemella, non sono nemmeno sicuro la troverò. Chissenefrega, in fondo. Mosca è una città che può insegnare molto. Ed è il motivo per cui sono rimasto.
La prima lezione che ho imparato, soprattutto conoscendo altri italiani, è che trasferirsi per "amore" è davvero una cazzata.
Ci si può trasferire per una persona, chiaro, ma mettendo in conto che la storia possa finire. Sono molti gli uomini che vengono qui pensando ai due cuori e una capanna... molti hanno lasciato tutto. La maggior parte è destinata a dover tornare.

Mosca è una città che, al pari di tutte le altre metropoli, non mostra pietà. ti prende a schiaffi proprio.
Ogni mattina ti svegli conscio che potrebbe succedere di tutto. nella maggior parte dei casi si tratta di pessime notizie.
a mosca i problemi non si risolvono, si accantonano perche ne sopraggiungono di nuovi.
e sono problemi a cui noi europei non siamo abituati minimamente.
si vive alla giornata.
se la routine vi piace, se avete bisogno di comodità e sicurezze, questa città puo essere un incubo.
in un anno sono stato buttato fuori di casa due volte senza preavviso (la seconda volta avevano minacciato di chiamare l'immigrazione causa follia del proprietario; quando il nuovo inquilino è entrato di sorpresa con me dentro ho perso dieci anni di vita, stavo meditando di scappare dalla finestra da tanto ero spaventato). trovare un appartamento decente è un impresa: prima di trovare quello in cui vivo attualmente ho penato un mese... e non vivo certo in una reggia.

la scorsa settimana al sindaco è venuto il trip, e ha buttato giu in una notte non so quanti chioschi. senza avviso.
dovevo recarmi allo shop megafon per ricaricare il cellulare... peccato che il negozio non c'era piu. solo macerie.

alle donne che voi siate italiani non potrebbe fregare di meno. e se cosi non è, state sicuri che sono le donne da cui dovete scappare.

dunque, perche diavolo restare?
per le stesse ragioni di cui sopra, credo.
mosca è una città fatta di paradossi. si viaggia di estremi.
metà degli italiani qui sarebbero da fucilare. un mix di ignoranza e arroganza senza pari (spesso pure disonesti).
di contro, l'altra metà sono il meglio che il nostro paese possa offrire. ti insegneranno moltissimo, ti staranno vicino e saranno la tua nuova famiglia.

alle donne, come gia detto, non frega niente che tu sia italiano. ma, in ambito lavorativo, i russi credono (a ragione o a torto) che gli europei siano piu affidabili. sono patriottici, ma amano l'europa.
questo per noi è un grande vantaggio.
a patto di non deluderli, naturalmente.

la russia non è europa, eppure è europa. a mosca ci si sente lontani da casa, ma neanche tanto.
è un voler espatriare lontano ma senza rinunciare alla cultura che ci è propri.
i russi sono estremamente simili a noi, nel bene e nel male (e infatti fanno le stesse fesserie). ma è facile capirli, e facile averli come amici.
non parlando russo posso fare amicizia solo con chi parla inglese... ma ho trovato ottime persone, ottimi amici. moscoviti, russi, armeni. gente in gamba, che ha viaggiato, che ha arricchito la mia vita.
vivo con 4 russi, due famiglie. non parlano un accidente di inglese... ma da quel poco che ho capito, sono tutt'altro che tonti. e capiscono perfettamente come funzionano le cose. sono stati molto accoglienti.
poi naturalmente ci sono le teste di *****... come ovunque.
qualche giorno fa un tizio ubriaco mi ha preso a calci in metro. ho fatto da puchball per un miunto buono aspettando la fermata successiva, ripetendomi nella testa che in una rissa ci avrei solo rimesso.

chi lavora con i russi è esasperato.
nella mia esperienza personale, è un popolo incasinato, abituato ad arrangiarsi e che non riesce a pianificare un tubo (soprattutto perche qui al massimo puoi pianificare che mangiare per cena)... ma accogliente. e che ti farà sentire a casa.
ho amici espatriati in uk da dodici anni che non hanno mezzo amico inglese.
io ne avevo dopo soli due mesi. e sono ancora qui, pronti ad aiutarmi.

a distanza di un anno, mi rendo conto di essere cresciuto. molto piu che negli ultimi 10 anni in italia.
l'italia è un paese sonnacchioso, che premia la mediocrita. devi amare la routine, per stare in italia.
qui non ti è permesso riposare. devi costantemente uscire, conoscere gente, crescere, tuffarti...
lo stress è infito. dubito sia la città dove vorro vivere dopo i 40 anni.
ma da 30enne, e da single, è una città che ti fa crescere in fretta. ho iniziato a interessarmi di economia, di petrolio, di valute, di circuiti bancari. non ho voluto farlo, ho dovuto. e questo solo per capire il giorno in cui era meglio prelevare.

in ambito lavorativo, la russia è un paese che non conoscera mai pace. non possiede una produzione propria, e la burocrazia interna lo impedira, almeno nel prossimo futuro. e questo si traduce in quanto detto sopra.
il mercato è inevitabilmete legato al rublo che a sua volta è determinato dal prezzo del greggio.
dubito fortemente i prossimi anni conosceranno i fasti degli anni passati.

per fare soldi, non inserirei mosca nella mia lista. per conoscere le donne, nemmeno. meglio allora un paesino di periferia.
per crescere invece puo essere la citta giusta. a patto di amarla.
spesso un luogo viene amato non tanto per il luogo in se, quanto per le esperienze che si vivono.
ho passato credo i migliori momenti della mia vita qui... e ci vorrà un bel po di tempo prima che mi stanchi di questa citta.

mosca... uno stato nello stato. qualcosa che ti attrae, ti butta nel vortice per poi sputarti fuori prendendoti a schiaffi.
non ho mollato durante i primi mesi, quando non dormivo la notte e domandavo a chiunque se facessi bene a restare (sorrento lo sa bene... ogni volta che lo vedevo gli domandavo: ma sto facendo una minchiata a restare?), non mollero ora che le cose stanno diventando piu semplici.
perche la vita di prima, in italia, mi appare ora estremamente piatta e senza imprevisti.

me ne andro quando avro deciso che mosca non avra piu niente da insegnarmi... e allora probabilmente saro un po troppo vecchio per dover risolvere un problema al giorno.

certo pero che la grammatica... almeno quella potevano inventarsela piu semplice, *****.

ps: gringox, questo è il mio modo per ringaziarti :)
 



 
reset Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
Ti sei preso la Moscovite, vero?

Stupendo, davvero... grazie per aver condiviso.
 




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"Otium cum dignitate." - Marcus Tullius Cicero
 
Matt Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
Matt ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ti sei preso la Moscovite, vero?

Stupendo, davvero... grazie per aver condiviso.


ahahah
no, non credo di aver preso la moscovite)
vedo la città abbastanza oggettivamente

il tenore di vita è comunque piu basso rispetto all'europa, ed è una città che necessita di essere vissuta intensamente. il che significa uscire e spendere. con meno di 80000 rubli al mese (che è un gran stipendio) vivi male. e 80k sono al momento solo 1000 euro...
quando ho deciso di venire qui la situazione lavorativa era molto interessante. quando sono effettivamente sceso dall'aereo, era già cambiata. ora c'è crisi nera.
ho deciso di restare e nel frattempo studio il russo, non è detto che la situazione non possa migliorare nei prossimi due anni. ma la scelta sarà ovviamente legata alle condizioni economiche.
 



 
reset Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
un bel resoconto

se andassi a vivere in russia, mosca sarebbe l ultima città che sceglierei
 



 
ghigo112000 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
reset ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Lo scorso 13 febbraio è passato esattamente un anno da quando mi sono trasferito a Mosca.
Considerato che ho riempito un thread intero di domande e richieste, effettivamente sarebbe opportuno che racconti almeno come è andata (Sorrento conosce già tutto nei minimi dettagli...)

Riassumendo il prologo: come per molti, ho iniziato a fare il pendolare tra italia e russia a causa di una ragazza.
L'unica differenza è che ho deciso di trasferirmi quando la mia storia era gia finita da 3 anni.
Sinora ho avuto 2 ragazze russe: la prima con problemi mentali, la seconda che cercava il buon partito.
E lo metto come premessa perchè, nel bene e nel male, le donne rappresentano una delle due ragioni principali per cui gli italiani si trasferiscono qui.
Sono arrivato a Mosca da single, e single sono tutt'ora. Non ho ancora trovato la cosidetta anima gemella, non sono nemmeno sicuro la troverò. Chissenefrega, in fondo. Mosca è una città che può insegnare molto. Ed è il motivo per cui sono rimasto.
La prima lezione che ho imparato, soprattutto conoscendo altri italiani, è che trasferirsi per "amore" è davvero una cazzata.
Ci si può trasferire per una persona, chiaro, ma mettendo in conto che la storia possa finire. Sono molti gli uomini che vengono qui pensando ai due cuori e una capanna... molti hanno lasciato tutto. La maggior parte è destinata a dover tornare.

Mosca è una città che, al pari di tutte le altre metropoli, non mostra pietà. ti prende a schiaffi proprio.
Ogni mattina ti svegli conscio che potrebbe succedere di tutto. nella maggior parte dei casi si tratta di pessime notizie.
a mosca i problemi non si risolvono, si accantonano perche ne sopraggiungono di nuovi.
e sono problemi a cui noi europei non siamo abituati minimamente.
si vive alla giornata.
se la routine vi piace, se avete bisogno di comodità e sicurezze, questa città puo essere un incubo.
in un anno sono stato buttato fuori di casa due volte senza preavviso (la seconda volta avevano minacciato di chiamare l'immigrazione causa follia del proprietario; quando il nuovo inquilino è entrato di sorpresa con me dentro ho perso dieci anni di vita, stavo meditando di scappare dalla finestra da tanto ero spaventato). trovare un appartamento decente è un impresa: prima di trovare quello in cui vivo attualmente ho penato un mese... e non vivo certo in una reggia.

la scorsa settimana al sindaco è venuto il trip, e ha buttato giu in una notte non so quanti chioschi. senza avviso.
dovevo recarmi allo shop megafon per ricaricare il cellulare... peccato che il negozio non c'era piu. solo macerie.

alle donne che voi siate italiani non potrebbe fregare di meno. e se cosi non è, state sicuri che sono le donne da cui dovete scappare.

dunque, perche diavolo restare?
per le stesse ragioni di cui sopra, credo.
mosca è una città fatta di paradossi. si viaggia di estremi.
metà degli italiani qui sarebbero da fucilare. un mix di ignoranza e arroganza senza pari (spesso pure disonesti).
di contro, l'altra metà sono il meglio che il nostro paese possa offrire. ti insegneranno moltissimo, ti staranno vicino e saranno la tua nuova famiglia.

alle donne, come gia detto, non frega niente che tu sia italiano. ma, in ambito lavorativo, i russi credono (a ragione o a torto) che gli europei siano piu affidabili. sono patriottici, ma amano l'europa.
questo per noi è un grande vantaggio.
a patto di non deluderli, naturalmente.

la russia non è europa, eppure è europa. a mosca ci si sente lontani da casa, ma neanche tanto.
è un voler espatriare lontano ma senza rinunciare alla cultura che ci è propri.
i russi sono estremamente simili a noi, nel bene e nel male (e infatti fanno le stesse fesserie). ma è facile capirli, e facile averli come amici.
non parlando russo posso fare amicizia solo con chi parla inglese... ma ho trovato ottime persone, ottimi amici. moscoviti, russi, armeni. gente in gamba, che ha viaggiato, che ha arricchito la mia vita.
vivo con 4 russi, due famiglie. non parlano un accidente di inglese... ma da quel poco che ho capito, sono tutt'altro che tonti. e capiscono perfettamente come funzionano le cose. sono stati molto accoglienti.
poi naturalmente ci sono le teste di *****... come ovunque.
qualche giorno fa un tizio ubriaco mi ha preso a calci in metro. ho fatto da puchball per un miunto buono aspettando la fermata successiva, ripetendomi nella testa che in una rissa ci avrei solo rimesso.

chi lavora con i russi è esasperato.
nella mia esperienza personale, è un popolo incasinato, abituato ad arrangiarsi e che non riesce a pianificare un tubo (soprattutto perche qui al massimo puoi pianificare che mangiare per cena)... ma accogliente. e che ti farà sentire a casa.
ho amici espatriati in uk da dodici anni che non hanno mezzo amico inglese.
io ne avevo dopo soli due mesi. e sono ancora qui, pronti ad aiutarmi.

a distanza di un anno, mi rendo conto di essere cresciuto. molto piu che negli ultimi 10 anni in italia.
l'italia è un paese sonnacchioso, che premia la mediocrita. devi amare la routine, per stare in italia.
qui non ti è permesso riposare. devi costantemente uscire, conoscere gente, crescere, tuffarti...
lo stress è infito. dubito sia la città dove vorro vivere dopo i 40 anni.
ma da 30enne, e da single, è una città che ti fa crescere in fretta. ho iniziato a interessarmi di economia, di petrolio, di valute, di circuiti bancari. non ho voluto farlo, ho dovuto. e questo solo per capire il giorno in cui era meglio prelevare.

in ambito lavorativo, la russia è un paese che non conoscera mai pace. non possiede una produzione propria, e la burocrazia interna lo impedira, almeno nel prossimo futuro. e questo si traduce in quanto detto sopra.
il mercato è inevitabilmete legato al rublo che a sua volta è determinato dal prezzo del greggio.
dubito fortemente i prossimi anni conosceranno i fasti degli anni passati.

per fare soldi, non inserirei mosca nella mia lista. per conoscere le donne, nemmeno. meglio allora un paesino di periferia.
per crescere invece puo essere la citta giusta. a patto di amarla.
spesso un luogo viene amato non tanto per il luogo in se, quanto per le esperienze che si vivono.
ho passato credo i migliori momenti della mia vita qui... e ci vorrà un bel po di tempo prima che mi stanchi di questa citta.

mosca... uno stato nello stato. qualcosa che ti attrae, ti butta nel vortice per poi sputarti fuori prendendoti a schiaffi.
non ho mollato durante i primi mesi, quando non dormivo la notte e domandavo a chiunque se facessi bene a restare (sorrento lo sa bene... ogni volta che lo vedevo gli domandavo: ma sto facendo una minchiata a restare?), non mollero ora che le cose stanno diventando piu semplici.
perche la vita di prima, in italia, mi appare ora estremamente piatta e senza imprevisti.

me ne andro quando avro deciso che mosca non avra piu niente da insegnarmi... e allora probabilmente saro un po troppo vecchio per dover risolvere un problema al giorno.

certo pero che la grammatica... almeno quella potevano inventarsela piu semplice, *****.

ps: gringox, questo è il mio modo per ringaziarti :)


oh bella...Mosca la conosco solo da turista, vivo in Ucraina pero mi viene in mente leggendoti le volte che per una cosa semplicissima nel lavoro che in Italia avrei messo 5 minuti a risolvere, qui forse 2 giorni, 1 se proprio si sono svegliati con la voglia di fare.
Posso dire che anche qui e simile, tutto e lento e le cose ovvie a loro vanno spiegate come un problema enorme perche per loro lo e...santa pazienza, pero spesso quando torno in Italia mi risulta effettivamente tutto piatto e senza imprevisti come racconti tu.
Io i 40 li ho superati ed effettivamente a volte mi pesa spiegare 1 piu 1 fa 2, qui non e cosi molto spesso, pero se mi prendono a schiaffi con la loro inefficacia io non sono da meno.
Lavoro nell'abbigliamento, produciamo qui per l'estero ma ora anche per il mercato interno con un nostro franchising...a proposito, a breve innauguriamo un nuovo punto vendita con imprenditori Italiani che si stanno trasferendo qui ed a volte mi chiedo...arriva una nuova sarta e al colloquio, ovviamente in pesante ritardo se arriva, chiede se le cuciture devono essere dritte   , oppure non sanno cucire l'elasticizzato ma...si rispondono da sole, sapendo che abbiamo una scuola interna per le sarte dicono, tanto poi mentre lavoro imparo da voi   stipendiata a pieno ovviamente e con un plus per imparare ovviamente   si...rispondono cosi 7 volte su 10, ho fatto una media, 2 non sanno proprio cucire o accendere una macchiana ma vorrebbero un giorno imparare, 1 sa cucire che poi e una parola grande SA cucire ma almeno ha una base per iniziare la scuola.
Sembrano barellette ma credo che sia simile a Mosca non so, magari sbaglio...l'inquilino di sopra ha avuto una rottura al tubo dell'acqua e mi ha allagato l'ufficio, danni non gravissimi circa 1000 euro e la risposta e stata...mi ha portato il timbro dell'azienda, tedesca che poi si e rivelata cinese, dove e stato prodotto il tubo e indignato ha detto che devo assolutamente farmi risarcire e fare causa all;'azienda perche il tubo non puo rompersi dopo 7 anni   ...tanto per raccontare alcuni episodi di ogni giorno con problematiche che esistono solo qui...fantastici, non ti puoi annoiare
 



 
Ultima modifica di savin il 22 Febbraio 2016, 10:42, modificato 1 volta in totale 
savin Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
Fantastico resoconto amico mio!

E soprattutto col pregio di essere schietto,veritiero,cristallino,vissuto come ho notato che avevi la capacita' di essere fin dal nostro primo incontro.
Mosca sa essere affascinante come poche proprio per il suo quotidiano.E aggiungo che,dopo 8 anni che vengo qui,non c'e' nulla di meglio che leggere le tue esperienze piuttosto che insulse e prive di senso "decantazioni" di tutto e tutte( ),magari fatte da chi ha l'appartamento pagato o da chi non va oltre l'anello dei giardini; o ancora da chi frequenta sempre i locali alla moda e si lascia incantare da ogni paio di gambe che vede(ma al tempo stesso facendosi infinocchiare)o da quei connazionali ultracinquantenni che giocano a farsi i bigliettini da visita falsi per mostrare chissa' cosa facciano alle 20enni che incrociano    .
Buon proseguimento qui...come sai,io per ora mi allontano(sara' pure perche' ho quasi raggiunto quei 40 che citi e che,effettivamente,ti fanno pensare che vivere qui a lungo e' poco salutare),ma ci rivedremo comunque presto!
 




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SBALORDITO IL DIAVOLO RIMASE QUANDO COMPRESE QUANTO OSCENO FOSSE IL BENE!
 
sorrento76 Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
Bel racconto, Reset !!  
 




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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
Reset grazie ancora per il tuo contributo   Ho letto in un fiato il tuo racconto...bravo e forza, avremo sicuramente modo di vederci a Mosca in estate  
 



 
direttore Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
Sicuramente a Mosca non ti annoi mai...
 



 
peppino Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
sorrento76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Fantastico resoconto amico mio!

E soprattutto col pregio di essere schietto,veritiero,cristallino,vissuto come ho notato che avevi la capacita' di essere fin dal nostro primo incontro.
Mosca sa essere affascinante come poche proprio per il suo quotidiano.E aggiungo che,dopo 8 anni che vengo qui,non c'e' nulla di meglio che leggere le tue esperienze piuttosto che insulse e prive di senso "decantazioni" di tutto e tutte( ),magari fatte da chi ha l'appartamento pagato o da chi non va oltre l'anello dei giardini; o ancora da chi frequenta sempre i locali alla moda e si lascia incantare da ogni paio di gambe che vede(ma al tempo stesso facendosi infinocchiare)o da quei connazionali ultracinquantenni che giocano a farsi i bigliettini da visita falsi per mostrare chissa' cosa facciano alle 20enni che incrociano    .
Buon proseguimento qui...come sai,io per ora mi allontano(sara' pure perche' ho quasi raggiunto quei 40 che citi e che,effettivamente,ti fanno pensare che vivere qui a lungo e' poco salutare),ma ci rivedremo comunque presto!


"Lavoro come general exotic fruit retail manager"
"Come che?"
"Vendo er cocco a spiaggia"
 




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Ultima modifica di Matt il 22 Febbraio 2016, 17:28, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
[quote user="Matt" post="6839339"]
sorrento76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Fantastico resoconto amico mio!

E soprattutto col pregio di essere schietto,veritiero,cristallino,vissuto come ho notato che avevi la capacita' di essere fin dal nostro primo incontro.
Mosca sa essere affascinante come poche proprio per il suo quotidiano.E aggiungo che,dopo 8 anni che vengo qui,non c'e' nulla di meglio che leggere le tue esperienze piuttosto che insulse e prive di senso "decantazioni" di tutto e tutte( ),magari fatte da chi ha l'appartamento pagato o da chi non va oltre l'anello dei giardini; o ancora da chi frequenta sempre i locali alla moda e si lascia incantare da ogni paio di gambe che vede(ma al tempo stesso facendosi infinocchiare)o da quei connazionali ultracinquantenni che giocano a farsi i bigliettini da visita falsi per mostrare chissa' cosa facciano alle 20enni che incrociano    .
Buon proseguimento qui...come sai,io per ora mi allontano(sara' pure perche' ho quasi raggiunto quei 40 che citi e che,effettivamente,ti fanno pensare che vivere qui a lungo e' poco salutare),ma ci rivedremo comunque presto!


"Lavoro come general exotic fruit retail manager"
"Come che?"
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sorrento76 Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
[quote user="sorrento76" post="6839340"]
Matt ha scritto: [Visualizza Messaggio]
sorrento76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Fantastico resoconto amico mio!

E soprattutto col pregio di essere schietto,veritiero,cristallino,vissuto come ho notato che avevi la capacita' di essere fin dal nostro primo incontro.
Mosca sa essere affascinante come poche proprio per il suo quotidiano.E aggiungo che,dopo 8 anni che vengo qui,non c'e' nulla di meglio che leggere le tue esperienze piuttosto che insulse e prive di senso "decantazioni" di tutto e tutte( ),magari fatte da chi ha l'appartamento pagato o da chi non va oltre l'anello dei giardini; o ancora da chi frequenta sempre i locali alla moda e si lascia incantare da ogni paio di gambe che vede(ma al tempo stesso facendosi infinocchiare)o da quei connazionali ultracinquantenni che giocano a farsi i bigliettini da visita falsi per mostrare chissa' cosa facciano alle 20enni che incrociano    .
Buon proseguimento qui...come sai,io per ora mi allontano(sara' pure perche' ho quasi raggiunto quei 40 che citi e che,effettivamente,ti fanno pensare che vivere qui a lungo e' poco salutare),ma ci rivedremo comunque presto!


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 Ha il vantaggio di richiedere poche parole di russo....., basta tradurre "cocco bello, cocco fresco!" (il classico grido dei venditori di cocco) e riuscire a districarsi per le quantità e i prezzi, e il gioco è fatto......      
 




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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
Bel racconto davvero!

E son d'accordo con te, stessi motivi per cui mi piace Piter e dintorni (anche se la vita a Mosca penso sia ancora più frenetica). In Russia realmente usi ogni secondo e ogni minuto del tuo tempo perché non c'è tempo per poltrire.
 



 
luq Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
reset ha scritto: [Visualizza Messaggio]


ps: gringox, questo è il mio modo per ringaziarti :)



Resettuccio sei un mito! Ti ringrazio di cuore, sai che questo tipo di interventi sono tra le cose che che più apprezzo e ho sempre apprezzato nel  forum: i racconti delle proprie esperienze; gli aneddoti, le impressioni, la "vita vissuta"...
Leggendoti mi è venuto in mente un po' il Sapa (chi lo conosce  qui nel forum si ricorderà certo i suoi racconti moscoviti)... e un po' anche il Gringox di tanti anni fa, quello sbarcato a Kiev trentenne e quello di ancora tempo prima che bazzicava Mosca poco più che ventenne... e una considerazione imprescindibile: la Russia non la comprendi, la ami (o la odi)...

E' proprio vero quello che scrivi su Mosca, è terribilmente vero, tanto brutale quanto affascinante. Ed è incredibile come dal tuo racconto emergano similitudini coi miei ricordi della Mosca che ho vissuto io da sbarbato, tanti anni fa, la Mosca non degli anni '2010, né degli anni 2000, bensì quella degli anni '90, la fine degli anni '90. L'unica differenza forse sta nell'aspetto "finanziario" domestico: allora costava tutto meno di ora; anche se sono convinto che anche adesso ci si possa e riesca a divertire e stare bene senza eccessiva spesa, sempre dipende da ciò che si vuole fare, da come lo si vuole fare e dalla compagnia.

Già, per vivere pienamente Mosca bisogna essere giovani, in buona salute, pimpanti, coraggiosi, possibilmente single, temerari, adattabili, non schizzinosi, resistenti...

E per molti versi la tua esperienza ricalca ciò che io ho vissuto nel mio primo (primi) anni a Kiev. Certo Kiev e Mosca non sono paragonabili dal punto di vista quantitativo (di territorio e popolazione), ma sono entrambi il punto di riferimento dei loro rispettivi stati; Mosca per la Russia e Kiev per l'Ucraina, nel quale si riversano centinaia di migliaia di persone da tutte le altre parti del paese; oltre ad essere caratterizzate comunque, sia Mosca che Kiev, da un modus vivendi tipicamente post-sovietico con tutti gli annessi e connessi.

Proprio per questo, per quello che leggo e che tu racconti, mi sento di dirti che stai vivendo alla grande una fantastica avventura e che devi continuare a viverla continuando con lo spirito col quale stai affrontando la situazione, che è quello giusto e che ti porterà a grosse soddisfazioni oltre che crearti indimenticabili ricordi (cosa che non è da tutti).

Che bel racconto caro Reset, era tempo che non rivivevo emozioni così toccanti...

Grazie.

Continua a raccontare, manda qualche foto se ne hai e rimani in linea


Un caro saluto da Kiev,

Gringox
 




____________
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gringox Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
Bel racconto Reset! Bello stile! Se mai deciderai di farci un libro sulla tua esperienza moscovita, facci sapere, personalmente ti chiedo la copia autografata)))
 



 
Bozhe82 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
reset ha scritto: [Visualizza Messaggio]


ps: gringox, questo è il mio modo per ringaziarti :)



Resettuccio sei un mito! Ti ringrazio di cuore, sai che questo tipo di interventi sono tra le cose che che più apprezzo e ho sempre apprezzato nel  forum: i racconti delle proprie esperienze; gli aneddoti, le impressioni, la "vita vissuta"...
Leggendoti mi è venuto in mente un po' il Sapa (chi lo conosce  qui nel forum si ricorderà certo i suoi racconti moscoviti)... e un po' anche il Gringox di tanti anni fa, quello sbarcato a Kiev trentenne e quello di ancora tempo prima che bazzicava Mosca poco più che ventenne... e una considerazione imprescindibile: la Russia non la comprendi, la ami (o la odi)...

E' proprio vero quello che scrivi su Mosca, è terribilmente vero, tanto brutale quanto affascinante. Ed è incredibile come dal tuo racconto emergano similitudini coi miei ricordi della Mosca che ho vissuto io da sbarbato, tanti anni fa, la Mosca non degli anni '2010, né degli anni 2000, bensì quella degli anni '90, la fine degli anni '90. L'unica differenza forse sta nell'aspetto "finanziario" domestico: allora costava tutto meno di ora; anche se sono convinto che anche adesso ci si possa e riesca a divertire e stare bene senza eccessiva spesa, sempre dipende da ciò che si vuole fare, da come lo si vuole fare e dalla compagnia.

Già, per vivere pienamente Mosca bisogna essere giovani, in buona salute, pimpanti, coraggiosi, possibilmente single, temerari, adattabili, non schizzinosi, resistenti...

E per molti versi la tua esperienza ricalca ciò che io ho vissuto nel mio primo (primi) anni a Kiev. Certo Kiev e Mosca non sono paragonabili dal punto di vista quantitativo (di territorio e popolazione), ma sono entrambi il punto di riferimento dei loro rispettivi stati; Mosca per la Russia e Kiev per l'Ucraina, nel quale si riversano centinaia di migliaia di persone da tutte le altre parti del paese; oltre ad essere caratterizzate comunque, sia Mosca che Kiev, da un modus vivendi tipicamente post-sovietico con tutti gli annessi e connessi.

Proprio per questo, per quello che leggo e che tu racconti, mi sento di dirti che stai vivendo alla grande una fantastica avventura e che devi continuare a viverla continuando con lo spirito col quale stai affrontando la situazione, che è quello giusto e che ti porterà a grosse soddisfazioni oltre che crearti indimenticabili ricordi (cosa che non è da tutti).

Che bel racconto caro Reset, era tempo che non rivivevo emozioni così toccanti...

Grazie.

Continua a raccontare, manda qualche foto se ne hai e rimani in linea


Un caro saluto da Kiev,

Gringox


nel 90 credo avessi appena tolto le ruotine alla bici.
la prima volta sono sbarcato qui 5 anni fa ormai. troppo pochi per vedere dei cambiamenti.
parlando in giro, credo che a mosca sia cambiato soprattutto l'approccio verso gli stranieri.
hanno smesso di vederti come un alieno, ma al tempo stesso mi pare siano ancora molto curiosi verso di noi.
credo sia un bel mix.

un caro amico italiano dice che mosca è una citta di pazzi, e che nessuno tra quelli venuti spontaneamente è normale. considerato che sono l'unico ad esserci venuto senza nè lavoro nè ragazza, probabilmente sono pure il più pazzo di tutti.

al di la di questioni pratiche, credo ogni posto abbia qualcosa da dare, nel bene e nel male. e se scegliamo volontariamente di stare da qualche parte, è perche abbiamo bisogno di quel qualcosa.
la routine... quella è completamente assente qui. ed era ciò che non sopportavo piu in italia. ma, al tempo stesso, sono troppo legato alla cultura occidentale per andare lontano.
non andrei mai, per esempio, a dubai o in cina. a londra ci sono stato abbastanza per capire che era troppo normale, troppo inflazionata. mentre mosca... beh.

un giorno stavo girando dalle parti di kitai. arriva questo tizio con una valanga di scatole vuote. i classici scatoloni da trascoloco, tanto per intenderci. ne aveva cosi tante che a un certo punto gli sono cascate tutte a terra.
cosi mi sono fermato e l'ho aiutato a raccoglierle. prima che le facesse nuovamente ricadere.
quindi l'ho aiutato ancora. solo per vederle cascare a terra un'altra volta.
a quel punto l'ho guardato con le sopracciglia aggrottate. lui mi ha guardato. io l'ho guardato.
alla fine ha fatto spalluccie e se n'è andato lasciandole li per terra.

oppure possiamo parlare dell'autostop... quando alle 4 di notte ti riaccompagna a casa un perfetto sconosciuto con il parabrezza sfondato e una bandiera russia grande come un asciugamano fissata sul cruscotto.

o all'autista dell'autobus che, a mezzanotte, cerca di farti capire in tutti i modi che devi passare sotto il tornello senza pagare.

il top comunque lo raggiungi cercando casa. appena avrò un mese libero mi attaccherò a zian per cercare casa. ma non perche ne ho bisogno. per diletto.

nella top 5:
1) arzilla vecchietta che affita una camera a casa sua. la casa è perfetta, pulitissima. e anche la stanza. ma c'è un problema: non sei da solo. nel centro della stanza c'è praticamente un baobab che ti porta via metà dello spazio. le chiedi se puoi spostarlo. improvvisamente non gli sei più simpatico.
2) open space con armadi usati come pareti. il problema è che li hanno messi al contrario e le antine sono verso il corridoio. quindi in una casa piena di armadi, non hai un armadio. pero c'è un gatto. che va dove ***** gli pare, visto che non ci sono porte. si, anche sul tuo letto.
3) donna con bambina di 6 anni affitta camera nell'appartamento dove vive. ti porta in camera tua. c'è una teca. dentro la teca, un rosario. a fianco, una pala d'altare con cristo redentore. dalla parte opposta, un crocifisso grande come una chitarra. a saperlo andavo direttamente a s basilio.
4) non credo di poter descrivere l'appartamento visto a 2 km da dove vivo ora. basti sapere che cercavo la sagoma del morto sulla moquette

le assurdità sono tantissime :)
 



 
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
mi sono dimenticato dell'aneddoto mastro.

mercatino di natale in piazza rossa. ci sono i chioschetti.
quello che vende dolcini natalizi, quello che vende regalucci natalizi, quello che vende il chinotto russo...

... e la bancarella che vende carriarmati, bombe a mano a coltelli in miniatura. subito dietro al martello del luna park.
 



 
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
Sei il mio eroe ))
 




____________
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
reset ha scritto: [Visualizza Messaggio]
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
reset ha scritto: [Visualizza Messaggio]


ps: gringox, questo è il mio modo per ringaziarti :)



Resettuccio sei un mito! Ti ringrazio di cuore, sai che questo tipo di interventi sono tra le cose che che più apprezzo e ho sempre apprezzato nel  forum: i racconti delle proprie esperienze; gli aneddoti, le impressioni, la "vita vissuta"...
Leggendoti mi è venuto in mente un po' il Sapa (chi lo conosce  qui nel forum si ricorderà certo i suoi racconti moscoviti)... e un po' anche il Gringox di tanti anni fa, quello sbarcato a Kiev trentenne e quello di ancora tempo prima che bazzicava Mosca poco più che ventenne... e una considerazione imprescindibile: la Russia non la comprendi, la ami (o la odi)...

E' proprio vero quello che scrivi su Mosca, è terribilmente vero, tanto brutale quanto affascinante. Ed è incredibile come dal tuo racconto emergano similitudini coi miei ricordi della Mosca che ho vissuto io da sbarbato, tanti anni fa, la Mosca non degli anni '2010, né degli anni 2000, bensì quella degli anni '90, la fine degli anni '90. L'unica differenza forse sta nell'aspetto "finanziario" domestico: allora costava tutto meno di ora; anche se sono convinto che anche adesso ci si possa e riesca a divertire e stare bene senza eccessiva spesa, sempre dipende da ciò che si vuole fare, da come lo si vuole fare e dalla compagnia.

Già, per vivere pienamente Mosca bisogna essere giovani, in buona salute, pimpanti, coraggiosi, possibilmente single, temerari, adattabili, non schizzinosi, resistenti...

E per molti versi la tua esperienza ricalca ciò che io ho vissuto nel mio primo (primi) anni a Kiev. Certo Kiev e Mosca non sono paragonabili dal punto di vista quantitativo (di territorio e popolazione), ma sono entrambi il punto di riferimento dei loro rispettivi stati; Mosca per la Russia e Kiev per l'Ucraina, nel quale si riversano centinaia di migliaia di persone da tutte le altre parti del paese; oltre ad essere caratterizzate comunque, sia Mosca che Kiev, da un modus vivendi tipicamente post-sovietico con tutti gli annessi e connessi.

Proprio per questo, per quello che leggo e che tu racconti, mi sento di dirti che stai vivendo alla grande una fantastica avventura e che devi continuare a viverla continuando con lo spirito col quale stai affrontando la situazione, che è quello giusto e che ti porterà a grosse soddisfazioni oltre che crearti indimenticabili ricordi (cosa che non è da tutti).

Che bel racconto caro Reset, era tempo che non rivivevo emozioni così toccanti...

Grazie.

Continua a raccontare, manda qualche foto se ne hai e rimani in linea


Un caro saluto da Kiev,

Gringox


nel 90 credo avessi appena tolto le ruotine alla bici.
la prima volta sono sbarcato qui 5 anni fa ormai. troppo pochi per vedere dei cambiamenti.
parlando in giro, credo che a mosca sia cambiato soprattutto l'approccio verso gli stranieri.
hanno smesso di vederti come un alieno, ma al tempo stesso mi pare siano ancora molto curiosi verso di noi.
credo sia un bel mix.

un caro amico italiano dice che mosca è una citta di pazzi, e che nessuno tra quelli venuti spontaneamente è normale. considerato che sono l'unico ad esserci venuto senza nè lavoro nè ragazza, probabilmente sono pure il più pazzo di tutti.

al di la di questioni pratiche, credo ogni posto abbia qualcosa da dare, nel bene e nel male. e se scegliamo volontariamente di stare da qualche parte, è perche abbiamo bisogno di quel qualcosa.
la routine... quella è completamente assente qui. ed era ciò che non sopportavo piu in italia. ma, al tempo stesso, sono troppo legato alla cultura occidentale per andare lontano.
non andrei mai, per esempio, a dubai o in cina. a londra ci sono stato abbastanza per capire che era troppo normale, troppo inflazionata. mentre mosca... beh.



bei racconti di vita continua cosi'  

c'e' da dire caro reset che tu sei andato li a mosca come uno scalzacane  
alla ricerca di un giaciglio dove dormire alla meno peggio
in una citta' di 15 milioni di persone fatte di ogni sorta di etnie del est asiatico e quant'altro
ovvio che ne vedi di tutti i colori

ma la routine esiste anche li   , anche mosca e' fatta di milioni di persone che si alzano tutte le mattine
alla stessa ora , prendono il metro' ammassati come sardine per andare al lavoro e tornano a casa alla stessa ora sempre ammassati nello stesso metro per tutto l' anno

anche mosca e' fatta di famiglie che tutti i giorni accompagnano i bimbi all' asilo o a scuola e passano tutti i weekend nelle dacie di campagna

se non e' routine questa
 




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icipo76 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Un Anno A Mosca 
 
icipo76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]


se non e' routine questa


vero. anzi, questo è peggio della ruotine italiana.

come ho gia detto, mosca necessità di due cose: soldi e volontà di fare.
se mancano i rubli o ti piace vivere da pantofolaio, non ha nessun senso scegliere di stare qui.
ci sono città dove il tenore di vita è piu alto e i costi inferiori.
ma è anche vero che, pur avendo il doppio dei soldi, non riusciresti a fare quello che fai qui.
al massimo ti sfondi tutte le sere di birra al baretto sotto casa (vedi uk).

per questo ho piu volte ripetuto che non è "una città per vecchi"... in quel caso meglio la germania, allora.
 



 
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