vorrei sposarmi con la mia ragazza russa qui in italia. Il mio dubbio sulla procedura da seguire è il seguente: La ragazza per ottenere il nulla osta deve per forza andare al consolato russo a Milano oppure può ottenerlo anche in San Pietroburgo dove vive? (dove precisamente, al consolato italiano in San Pietroburgo)? In questo ultimo caso se possibile deve solo farlo tradurre, sempre dal consolato, in italiano e successivamente poi farlo legalizzare in Prefettura in italia? oppure sempre se è possibile,una volta ottenuto il nulla osta in san pietroburgo presso la sede competente qualunque sia, basta poi andare successivamente al consolato italiano in san pietroburgo per legalizzarlo?
Una volta ottenuto il nulla osta, al comune di residenza qui in italia bastano come documenti solo il passaporto della ragazza, il codice fiscale e il certificato di nascita?tutti questi ultimi documenti devono avere la postilla?

Di seguito, ti poso un promemoria "passo-passo" di tutto ciò che è necessario per sposare una ragazza russa in Italia.

Il nulla-osta può ottenerlo soltanto presso il Consolato della Federazione Russa in Italia.

Eccoti il propemoria:

=====
COME SPOSARE UNA RAGAZZA RUSSA E FARLA TRASFERIRE IN ITALIA. (CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO IN ITALIA)

La futura moglie dovrà portare in Italia entrambi i passaporti (interno e internazionale), il certificato di nascita e (se è stata già sposata in Russia) i documenti relativi al divorzio e all’eventuale cambio del cognome.

Se la ragazza è nativa di uno Stato precedentemente facente parte dell’Unione Sovietica diverso dalla Russia può essere necessario fare tradurre e legalizzare il certificato di nascita e i documenti del divorzio.

ATTENZIONE: è opportuno fare una copia tradotta in italiano e legalizzata del certificato di nascita e degli eventuali documenti relativi al divorzio. Ciò in quanto sul nulla-osta non sempre vengono indicati i nomi dei genitori della ragazza (in particolare, al Consolato di Milano non vengono MAI indicati).
I nomi dei genitori servono perché il Comune possa escludere vincoli di parentela tra i due futuri sposi.

Quando tutti questi documenti sono pronti (o quando si è certi di poterli avere a breve scadenza) si richiede un visto turistico perché la ragazza possa venire in Italia con i documenti e ottenere il nulla-osta al matrimonio dal Consolato della Federazione Russa competente per territorio, in base alla residenza dello sposo.

Attualmente, è possibile ottenere visti turistici delle durata di uno/due/tre anni, per una permanenza di 90 giorni in ciascun semestre di validità del visto.
Generalmente in 90 giorni (il periodo massimo che la ragazza potrà trascorrere consecutivamente in Italia, in qualità di turista) si riesce ad arrivare alla data del matrimonio.
Celebrato il matrimonio, il visto non ha più nessuna importanza.
Se in questi 90 giorni di permanenza non si riesce a fare il tutto, la ragazza dovrà rientrare in Russia per tre mesi e poi venire nuovamente in Italia usufruendo dei  giorni residui (attenzione a rispettare i 90 giorni per ogni semestre e i semestri del visto).
Ovviamente se il visto è completamente scaduto, ne andrà richiesto uno nuovo.

L’appuntamento per il nulla-osta al Consolato di Milano va fissato esclusivamente per via informatica direttamente sul sito Internet del Consolato e col pagamento elettronico (il sistema preferito è PayPal) di una tariffa di un paio di euro o poco più.
Per quanto riguarda i Consolati di Roma, Genova e Palermo, l’appuntamento si può ancora ottenere anche telefonicamente, ma anche questi consolati si stanno man mano adeguando alla procedura di prenotazione online.
In ogni caso, l’appuntamento va fissato con un adeguato anticipo.

Quando la ragazza viene in Italia, si può prendere preventivamente contatto con l’Ufficio di Stato Civile del Comune per  concordare i tempi e le modalità; si va all’Agenzia delle Entrate per il rilascio alla ragazza del Codice Fiscale e al Consolato della Federazione Russa per avere il nulla-osta.

Attenzione anche alla “Dichiarazione di presenza” (se necessaria) e alla “Dichiarazione di ospitalità” (sempre necessaria), da rendere presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di competenza nei tempi previsti (entro 48 ore per la dichiarazione di ospitalità ed entro 8 giorni per la dichiarazione di presenza) per non incorrere in fastidiosi contrattempi.

Avuto il nulla-osta dal Consolato, bisogna farlo legalizzare in Prefettura (è necessaria una marca da bollo). Generalmente si ottiene la legalizzazione in giornata o – al massimo – in pochi giorni.

Una volta legalizzato il nulla-osta, lo si porta in Comune (insieme al codice fiscale, alla copia del certificato di nascita ,alla copia dei documenti di divorzio della ragazza e al passaporto internazionale). Il Comune provvede ai documenti necessari per lo sposo e a questo punto si possono fare le pubblicazioni di matrimonio e fissare la data prescelta.

Se la ragazza non parla e/o non comprende sufficientemente l’italiano, è necessaria – sia all’atto delle pubblicazioni, sia durante la celebrazione del matrimonio – la presenza di un interprete.
Si può ricorrere ad un interprete professionale (ovviamente a pagamento) ma può andar bene anche un parente o un amico di fiducia che conosca il russo, il quale – dietro giuramento reso in Comune – può fungere da interprete per la sposa.
Se lo sposo parla russo, anche lui stesso può fungere da interprete (sempre prestando apposito giuramento).

Dopo le nozze, si richiede al Comune un “Certificato di Matrimonio” e si va all’Ufficio Immigrazione della Questura per richiedere il “Permesso di Soggiorno” (o “Carta di Soggiorno”) per la moglie.
Sono necessari: una marca da bollo, il versamento di circa 27 euro con un bollettino postale (che vi da la Questura), il versamento del contributo di 200 euro, 4 fotografie formato tessera della moglie, passaporto, copie delle eventuali “Dichiarazione di presenza” e/o “Dichiarazione di ospitalità”, documenti del marito.
Può essere utile (ma non è fondamentale) portare con voi il CUD e una busta-stipendio del marito.

Ottenuto il Permesso di Soggiorno (o “Carta di Soggiorno”), si può fare la domanda di iscrizione per la moglie all’anagrafe del Comune (in pratica: la residenza in Italia).
Ricevuta la domanda, il Comune provvede ad inviare i vigili urbani per il controllo dell’effettiva convivenza e poi comunica l’esito della pratica.
A questo punto si può chiedere, per la moglie, la carta d’identità italiana, che verrà rilasciata come “non valida per l’espatrio” e con l’indicazione della cittadinanza “Russa”.

Adesso si può richiedere la tessera sanitaria e l’assistenza medica per la moglie.

Trascorsi due anni dall’iscrizione della moglie all’anagrafe del Comune di residenza, si potrà fare la richiesta di cittadinanza italiana.
=====

Se hai bisogno di ulteriori informazioni, scrivi pure.

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Grazie per la tua risposta però su molti siti ho trovato un riscontro diverso, ovvero che il nulla osta per sposarsi in italia si può ottenere anche nel paese d'origine della ragazza.qui elenco due siti che lo dicono ma ce ne sono moltissimi altri:

http://www.tavarnellevp.it/famiglia...adino-straniero

Può essere rilasciato:
- Dall'Autorità Consolare in Italia; in questo caso la firma del Console deve essere legalizzata presso la Prefettura italiana competente. Oppure:
- Dall'Autorità competente del proprio Paese; in questo caso il documento deve essere legalizzato dal Consolato o dall'Ambasciata italiana  all’estero.-
N.B. Occorre anche l'atto di nascita rilasciato dal Paese d'origine, tradotto e legalizzato, nel caso in cui il Nulla-Osta  non contenga i dati relativi alla nascita, alla paternità e maternità.-

http://www.respi.it/?page_id=409
Il nulla-osta può essere rilasciato:

dall’Autorità Consolare in Italia. Il documento viene rilasciato in lingua italiana e in questo caso la firma del Console deve essere legalizzata presso una qualsiasi Prefettura italiana. Per i Paesi d’origine firmatari della Convenzione di Londra del 7-6-1968, relativa alla soppressione della legalizzazione redatti dai rappresentati diplomatici o consolari, la firma del Console o dell’Ambasciatore non deve essere legalizzata.
dall’Autorità competente del proprio Paese. Il documento deve rispettare, in materia di traduzioni e legalizzazioni quanto precisato in materia di atti stranieri da valere nel territorio italiano (DPR 445/2000). Deve quindi essere legalizzato presso il Consolato o l’Ambasciata Italiana all’estero.

Allora può anche chiederlo alle autorità russe e farlo tradurre, apostillare e legalizzare per renderlo fruibile presso la pubblica amministrazione italiana.

Mi sembra comunque più sbrigativa la prassi presso il consolato in Italia: rilascio in giornata e un successivo passaggio in Prefettura per la legalizzazione.

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Dipende da dove abiti,nel mio caso abito lontano da Milano,Genova o Milano (quindi sarebbe anche un costo andarci), e se potesse ottenere lei il visto a san pietroburgo dove risiede senza fare molti km sarebbe meglio

scusa intendevo dire dire nulla osta (il visto lo ha già per due anni).

Sì, certo, quello era chiaro...  

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n4italia ha scritto: [Visualizza Messaggio]

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Il nulla-osta può ottenerlo soltanto presso il Consolato della Federazione Russa in Italia.

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COME SPOSARE UNA RAGAZZA RUSSA E FARLA TRASFERIRE IN ITALIA. (CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO IN ITALIA)

La futura moglie dovrà portare in Italia entrambi i passaporti (interno e internazionale), il certificato di nascita e (se è stata già sposata in Russia) i documenti relativi al divorzio e all’eventuale cambio del cognome.

Se la ragazza è nativa di uno Stato precedentemente facente parte dell’Unione Sovietica diverso dalla Russia può essere necessario fare tradurre e legalizzare il certificato di nascita e i documenti del divorzio.

ATTENZIONE: è opportuno fare una copia tradotta in italiano e legalizzata del certificato di nascita e degli eventuali documenti relativi al divorzio. Ciò in quanto sul nulla-osta non sempre vengono indicati i nomi dei genitori della ragazza (in particolare, al Consolato di Milano non vengono MAI indicati).
I nomi dei genitori servono perché il Comune possa escludere vincoli di parentela tra i due futuri sposi.

Quando tutti questi documenti sono pronti (o quando si è certi di poterli avere a breve scadenza) si richiede un visto turistico perché la ragazza possa venire in Italia con i documenti e ottenere il nulla-osta al matrimonio dal Consolato della Federazione Russa competente per territorio, in base alla residenza dello sposo.

Attualmente, è possibile ottenere visti turistici delle durata di uno/due/tre anni, per una permanenza di 90 giorni in ciascun semestre di validità del visto.
Generalmente in 90 giorni (il periodo massimo che la ragazza potrà trascorrere consecutivamente in Italia, in qualità di turista) si riesce ad arrivare alla data del matrimonio.
Celebrato il matrimonio, il visto non ha più nessuna importanza.
Se in questi 90 giorni di permanenza non si riesce a fare il tutto, la ragazza dovrà rientrare in Russia per tre mesi e poi venire nuovamente in Italia usufruendo dei  giorni residui (attenzione a rispettare i 90 giorni per ogni semestre e i semestri del visto).
Ovviamente se il visto è completamente scaduto, ne andrà richiesto uno nuovo.

L’appuntamento per il nulla-osta al Consolato di Milano va fissato esclusivamente per via informatica direttamente sul sito Internet del Consolato e col pagamento elettronico (il sistema preferito è PayPal) di una tariffa di un paio di euro o poco più.
Per quanto riguarda i Consolati di Roma, Genova e Palermo, l’appuntamento si può ancora ottenere anche telefonicamente, ma anche questi consolati si stanno man mano adeguando alla procedura di prenotazione online.
In ogni caso, l’appuntamento va fissato con un adeguato anticipo.

Quando la ragazza viene in Italia, si può prendere preventivamente contatto con l’Ufficio di Stato Civile del Comune per  concordare i tempi e le modalità; si va all’Agenzia delle Entrate per il rilascio alla ragazza del Codice Fiscale e al Consolato della Federazione Russa per avere il nulla-osta.

Attenzione anche alla “Dichiarazione di presenza” (se necessaria) e alla “Dichiarazione di ospitalità” (sempre necessaria), da rendere presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di competenza nei tempi previsti (entro 48 ore per la dichiarazione di ospitalità ed entro 8 giorni per la dichiarazione di presenza) per non incorrere in fastidiosi contrattempi.

Avuto il nulla-osta dal Consolato, bisogna farlo legalizzare in Prefettura (è necessaria una marca da bollo). Generalmente si ottiene la legalizzazione in giornata o – al massimo – in pochi giorni.

Una volta legalizzato il nulla-osta, lo si porta in Comune (insieme al codice fiscale, alla copia del certificato di nascita ,alla copia dei documenti di divorzio della ragazza e al passaporto internazionale). Il Comune provvede ai documenti necessari per lo sposo e a questo punto si possono fare le pubblicazioni di matrimonio e fissare la data prescelta.

Se la ragazza non parla e/o non comprende sufficientemente l’italiano, è necessaria – sia all’atto delle pubblicazioni, sia durante la celebrazione del matrimonio – la presenza di un interprete.
Si può ricorrere ad un interprete professionale (ovviamente a pagamento) ma può andar bene anche un parente o un amico di fiducia che conosca il russo, il quale – dietro giuramento reso in Comune – può fungere da interprete per la sposa.
Se lo sposo parla russo, anche lui stesso può fungere da interprete (sempre prestando apposito giuramento).

Dopo le nozze, si richiede al Comune un “Certificato di Matrimonio” e si va all’Ufficio Immigrazione della Questura per richiedere il “Permesso di Soggiorno” (o “Carta di Soggiorno”) per la moglie.
Sono necessari: una marca da bollo, il versamento di circa 27 euro con un bollettino postale (che vi da la Questura), il versamento del contributo di 200 euro, 4 fotografie formato tessera della moglie, passaporto, copie delle eventuali “Dichiarazione di presenza” e/o “Dichiarazione di ospitalità”, documenti del marito.
Può essere utile (ma non è fondamentale) portare con voi il CUD e una busta-stipendio del marito.

Ottenuto il Permesso di Soggiorno (o “Carta di Soggiorno”), si può fare la domanda di iscrizione per la moglie all’anagrafe del Comune (in pratica: la residenza in Italia).
Ricevuta la domanda, il Comune provvede ad inviare i vigili urbani per il controllo dell’effettiva convivenza e poi comunica l’esito della pratica.
A questo punto si può chiedere, per la moglie, la carta d’identità italiana, che verrà rilasciata come “non valida per l’espatrio” e con l’indicazione della cittadinanza “Russa”.

Adesso si può richiedere la tessera sanitaria e l’assistenza medica per la moglie.

Trascorsi due anni dall’iscrizione della moglie all’anagrafe del Comune di residenza, si potrà fare la richiesta di cittadinanza italiana.
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Se hai bisogno di ulteriori informazioni, scrivi pure.

Ciao,
avrei alcuni quesiti:
1- Se decido di andare all'ambasciata di Genova per l'ottenimento del Nulla Osta, lì il documento presenta i nomi dei genitori che tu (o qualcuno) sappia? Altrimenti, nel caso optassi per Milano (io sono di Torino), dove devo andare per farlo tradurre e legalizzare (e qual è il costo)?
2- Apostilla e legalizzazione sono sinonimi? In parole spicce, di cosa si tratta?
3- Scusa se l'argomento è un po' off topic, ma cosa significa che la carta d'identità non è valida per l'espatrio? Possiamo usarla per viaggiare in Europa o ogni volta occorre richiedere il visto? E per gli altri stati extra-europei?
Grazie infinite a chiunque voglia e sappia rispondermi...
Carlo

charlie ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ciao,
avrei alcuni quesiti:
1- Se decido di andare all'ambasciata di Genova per l'ottenimento del Nulla Osta, lì il documento presenta i nomi dei genitori che tu (o qualcuno) sappia? Altrimenti, nel caso optassi per Milano (io sono di Torino), dove devo andare per farlo tradurre e legalizzare (e qual è il costo)?

Al momento non saprei dirti se un Consolato riporta i nomi dei genitri e un altro no. Il problema si è posto a diverse persone e la soluzione dei documenti russi tradotti, apostillati e legalizzati si è spesse rivelata valida.
Vivendo tu a Torino, se non vado errato, il Consolato di riferimento per la tua zone dovrebbe essere proprio quello di Genova anche se un'alternativa ce l'hai: puoi rivolgerti all'Ufficio Consolare presso l'Ambasciata di Russia a Roma, che ha competenza sull'intero territorio italiano, a prescindere dalla zona nella quale tu risiedi. In pratica: se sei di Torino e il Consolato competente per la tua zona di residenza è quello di Genova, i Consolati di Milano o di Palermo potrebbero respingere la richiesta di nulla-osta della tua ragazza peerchè non competenti per territorio, mentre quello di Roma può agire per tutta Italia.
Per i costi, la tua ragazza può scrivere una mail al Consolato o all'agenzia accreditata (generalmente la Italkoncept, può trovarne un contatto sul sito del Consolato oppure cercarla con Google) e chiedere tutte le informazioni che le occorrono.

2- Apostilla e legalizzazione sono sinonimi? In parole spicce, di cosa si tratta?

L'apostille consiste nell'apposizione di un grande timbro che viene completato da alcune voci scritte a penna o tramite computer e simili: serve a rendere valido il documento nell'ambito di una serie di Paesi che hanno sottoscritto il relativo accordo internazionale.
La legalizzazione consiste nell'accertamento che la firma del funzionario che ha rilasciato (in questo caso) il nulla-osta sia autentica, ossìa sia uguale a quella che è stata depositata e trasmessa a tutti gli enti aventi causa all'epoca dell'insediamento nell'incarico di questo funzionario.

3- Scusa se l'argomento è un po' off topic, ma cosa significa che la carta d'identità non è valida per l'espatrio? Possiamo usarla per viaggiare in Europa o ogni volta occorre richiedere il visto? E per gli altri stati extra-europei?

La carta d'identità non valida per l'espatrio non può essere usata per attraversare una frontiera e non viene riconosciuta in Paesi anche facenti parte della UE.
Per viaggiare, la tua futura moglie dovrà servirsi del passaporto russo internazionale e del permesso di soggiorno (o carta di soggiorno che potrà ottenere dopo il matrimonio. Questo permesso di soggiorno la mette nelle condizioni di poter viaggiare liberamente per tutto il territorio UE, come un cittadino italiano, ma se deve recarsi in Paesi extra-UE nei quali è previsto il visto per i cittadini russi deve comportarsi di conseguenza.


Grazie infinite a chiunque voglia e sappia rispondermi...
Carlo

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n4italia ha scritto: [Visualizza Messaggio]

charlie ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ciao,
avrei alcuni quesiti:
1- Se decido di andare all'ambasciata di Genova per l'ottenimento del Nulla Osta, lì il documento presenta i nomi dei genitori che tu (o qualcuno) sappia? Altrimenti, nel caso optassi per Milano (io sono di Torino), dove devo andare per farlo tradurre e legalizzare (e qual è il costo)?

Al momento non saprei dirti se un Consolato riporta i nomi dei genitri e un altro no. Il problema si è posto a diverse persone e la soluzione dei documenti russi tradotti, apostillati e legalizzati si è spesse rivelata valida.
Vivendo tu a Torino, se non vado errato, il Consolato di riferimento per la tua zone dovrebbe essere proprio quello di Genova anche se un'alternativa ce l'hai: puoi rivolgerti all'Ufficio Consolare presso l'Ambasciata di Russia a Roma, che ha competenza sull'intero territorio italiano, a prescindere dalla zona nella quale tu risiedi. In pratica: se sei di Torino e il Consolato competente per la tua zona di residenza è quello di Genova, i Consolati di Milano o di Palermo potrebbero respingere la richiesta di nulla-osta della tua ragazza peerchè non competenti per territorio, mentre quello di Roma può agire per tutta Italia.
Per i costi, la tua ragazza può scrivere una mail al Consolato o all'agenzia accreditata (generalmente la Italkoncept, può trovarne un contatto sul sito del Consolato oppure cercarla con Google) e chiedere tutte le informazioni che le occorrono.

2- Apostilla e legalizzazione sono sinonimi? In parole spicce, di cosa si tratta?

L'apostille consiste nell'apposizione di un grande timbro che viene completato da alcune voci scritte a penna o tramite computer e simili: serve a rendere valido il documento nell'ambito di una serie di Paesi che hanno sottoscritto il relativo accordo internazionale.
La legalizzazione consiste nell'accertamento che la firma del funzionario che ha rilasciato (in questo caso) il nulla-osta sia autentica, ossìa sia uguale a quella che è stata depositata e trasmessa a tutti gli enti aventi causa all'epoca dell'insediamento nell'incarico di questo funzionario.

3- Scusa se l'argomento è un po' off topic, ma cosa significa che la carta d'identità non è valida per l'espatrio? Possiamo usarla per viaggiare in Europa o ogni volta occorre richiedere il visto? E per gli altri stati extra-europei?

La carta d'identità non valida per l'espatrio non può essere usata per attraversare una frontiera e non viene riconosciuta in Paesi anche facenti parte della UE.
Per viaggiare, la tua futura moglie dovrà servirsi del passaporto russo internazionale e del permesso di soggiorno (o carta di soggiorno che potrà ottenere dopo il matrimonio. Questo permesso di soggiorno la mette nelle condizioni di poter viaggiare liberamente per tutto il territorio UE, come un cittadino italiano, ma se deve recarsi in Paesi extra-UE nei quali è previsto il visto per i cittadini russi deve comportarsi di conseguenza.


Grazie infinite a chiunque voglia e sappia rispondermi...
Carlo

Chiaro ed esaustivo, ti ringrazio.
Nel frattempo, ho visto che l'ambasciata competente per Torino è quella di Milano: http://www.rusconsroma.com/article.sdf/it/centri/2623

Allora puoi cominciare a far preparare le copie dei documenti con l'apostille e il resto: a Milano, ormai da più di quattro anni, non vengono più indicati i nomi dei genitori sul nulla-osta per il matrimonio.

Falle fare il tutto in Russia (la legalizzazione può farla fare dal Consolato italiano della sua zona oppure dalla Prefettura italiana nella tua zona di residenza). Può rivolgersi ad un notaio, che le indicherà anche l'agenzia di traduzioni che opera per il suo studio, e il tutto sarà più economico rispetto all'analoga procedura in Italia.

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Ah, dimenticavo: per quanto riguarda la legalizzazione della firma del funzionario presso la Prefettura italiana, il costo è quello della marca da bolo di circa 16 Euro. Non saprei dirti se al Consolato italiano in Russia le fanno pagare qualcosa o no.

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Ok...quindi apostille da notaio russo su copia del certificato di nascita, poi traduzione del certificato stesso su indicazione del notaio, tutto ciò in Russia. Hai mica un'idea (a spanne) dei costi? Non vorrei prendesse qualche fregatura...
Poi, in Italia, legalizzazione (attraverso semplice marca da bollo) del certificato di nascita in prefettura. Tutte queste operazioni servono a non creare problemi in Comune, perchè il nulla osta rilasciato dall'ambasciata non presenterà i nomi dei genitori di lei e quindi, senza il certificato apostillato, tradotto e legalizzato non potrebbero escludere legami di parentela tra me e lei (il semplice fatto che io abbia occhi scuri, capelli scuri, tipicamente mediterraneo, mentre lei sia russa che si vede lontano un miglio, non è di alcun aiuto ahahahahahahaha).
Anche il nulla osta va legalizzato, in quanto documento reso da un organismo straniero, o va anche apostillato? Per la traduzione non serve invece, perchè ho letto sul sito dell'ambasciata che te lo danno già tradotto (incluso nel prezzo....).
Tutto corretto?

No-idea dei costi, so soltanto che in Russia spenderete sicuramente meno che in Italia.

Sì, il tutto serve per ovviare alla mancanza dei nomi dei genitori di lei sul nulla-osta e far sì che il Comune possa escludere parentele tra i due prossimi sposi. Anche se si vede lontano tre chilometri che lei è vistosamente russa, non vale...  

Il nulla-osta vi viene consegnato in doppia lingua, russo e  italiano e dovrete soltanto farlo legalizzare dalla Prefettura (l'accertamento dell'autenticità della firma apposta dal funzionario che lo rilascia). Quando la tua ragazza va al Consolato per fare il nulla-osta, può chiedere - giusto per sicurezza, per non incorrere in fastidiosi contrattempi - se la firma del funzionario è già stata trasmessa a chi di dovere.

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n4italia ha scritto: [Visualizza Messaggio]

No-idea dei costi, so soltanto che in Russia spenderete sicuramente meno che in Italia.

Sì, il tutto serve per ovviare alla mancanza dei nomi dei genitori di lei sul nulla-osta e far sì che il Comune possa escludere parentele tra i due prossimi sposi. Anche se si vede lontano tre chilometri che lei è vistosamente russa, non vale...  

Il nulla-osta vi viene consegnato in doppia lingua, russo e  italiano e dovrete soltanto farlo legalizzare dalla Prefettura (l'accertamento dell'autenticità della firma apposta dal funzionario che lo rilascia). Quando la tua ragazza va al Consolato per fare il nulla-osta, può chiedere - giusto per sicurezza, per non incorrere in fastidiosi contrattempi - se la firma del funzionario è già stata trasmessa a chi di dovere.

Grazie! :)

n4italia ha scritto: [Visualizza Messaggio]

No-idea dei costi, so soltanto che in Russia spenderete sicuramente meno che in Italia.

Sì, il tutto serve per ovviare alla mancanza dei nomi dei genitori di lei sul nulla-osta e far sì che il Comune possa escludere parentele tra i due prossimi sposi. Anche se si vede lontano tre chilometri che lei è vistosamente russa, non vale...  

Il nulla-osta vi viene consegnato in doppia lingua, russo e  italiano e dovrete soltanto farlo legalizzare dalla Prefettura (l'accertamento dell'autenticità della firma apposta dal funzionario che lo rilascia). Quando la tua ragazza va al Consolato per fare il nulla-osta, può chiedere - giusto per sicurezza, per non incorrere in fastidiosi contrattempi - se la firma del funzionario è già stata trasmessa a chi di dovere.

Aggiornamento:
la mia ragazza è in Italia, abbiamo fatto la dichiarazione di ospitalità nei tempi corretti (48 h) e dopo domani andiamo all'ambasciata di Milano dopo aver preso appuntamento online. Tutto ok...
Però ho letto che riguardo al Codice fiscale potremmo avere qualche intoppo: nello specifico, sembra che l'agenzia delle entrate lo rilasci solo a coloro che sono già in possesso di un pds. Ti risulta? Tu come avevi fatto?
Forse devo andare allo sportello Unico per l'Immigrazione? grazie

charlie ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Aggiornamento:
la mia ragazza è in Italia, abbiamo fatto la dichiarazione di ospitalità nei tempi corretti (48 h) e dopo domani andiamo all'ambasciata di Milano dopo aver preso appuntamento online. Tutto ok...
Però ho letto che riguardo al Codice fiscale potremmo avere qualche intoppo: nello specifico, sembra che l'agenzia delle entrate lo rilasci solo a coloro che sono già in possesso di un pds. Ti risulta? Tu come avevi fatto?
Forse devo andare allo sportello Unico per l'Immigrazione? grazie

A noi hanno fatto il codice fiscale quando avevamo soltanto il nulla-osta, prima di presentarlo al Comune, però avevamo trovato un funzionario che.....era fidanzato con una russa..., quindi intanto che ci faceva il CF ha approfittato per chiedermi qualche informazione.....     Lo stesso personaggio - adesso sposato con la sua russa di Mosca - lo abbiamo ritrovato un paio di settimane fa, quando siamo andati a rifare il CF in seguito all'acquisizione della cittadinanza italiana: anche in questa occasione, tutto risolto per il meglio.

Ti direi di provare esibendo il nulla-osta (se vogliono una copia, facciano pure ma l'originale è tassativo che rimanga a voi), altrimenti vedi se il Comune può darvi una qualche attestazione in merito alle pubblicazioni o altro.

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n4italia ha scritto: [Visualizza Messaggio]

charlie ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Aggiornamento:
la mia ragazza è in Italia, abbiamo fatto la dichiarazione di ospitalità nei tempi corretti (48 h) e dopo domani andiamo all'ambasciata di Milano dopo aver preso appuntamento online. Tutto ok...
Però ho letto che riguardo al Codice fiscale potremmo avere qualche intoppo: nello specifico, sembra che l'agenzia delle entrate lo rilasci solo a coloro che sono già in possesso di un pds. Ti risulta? Tu come avevi fatto?
Forse devo andare allo sportello Unico per l'Immigrazione? grazie

A noi hanno fatto il codice fiscale quando avevamo soltanto il nulla-osta, prima di presentarlo al Comune, però avevamo trovato un funzionario che.....era fidanzato con una russa..., quindi intanto che ci faceva il CF ha approfittato per chiedermi qualche informazione.....     Lo stesso personaggio - adesso sposato con la sua russa di Mosca - lo abbiamo ritrovato un paio di settimane fa, quando siamo andati a rifare il CF in seguito all'acquisizione della cittadinanza italiana: anche in questa occasione, tutto risolto per il meglio.

Ti direi di provare esibendo il nulla-osta (se vogliono una copia, facciano pure ma l'originale è tassativo che rimanga a voi), altrimenti vedi se il Comune può darvi una qualche attestazione in merito alle pubblicazioni o altro.

Quindi Agenzia delle entrate comunque?
domani provo a chiamare...grazie!

Sì, il codice fiscale puoi farlo soltanto all'Agenzia delle Entrate.

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Stamattina sono andato all'agenzia delle entrate del mio Comune. La ragazza con cui ho parlato (che non trasudava particolare professionalità) mi risponde che non possono rilasciare il CF senza PDS: "mica rilasciamo il CF a tutti i turisti!!".
Bene, le spiego che non ha il PDS  perchè non siamo ancora sposati, e che non ci possiamo sposare senza CF. Inutile...mi dice di andare alla Direzione Regionale di Torino.
Chiamo a quel punto l'uff. di Stato Civile dove una sig.ra mi dice che il CF non è necessario per fare le pubblicazioni nè per celebrare le nozze, è sufficiente il passaporto. Che ne pensi?