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Giornata Della Vittoria
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
Maxdivi ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Io credo ci sia semplicemente un "incasinamento" dei termini. Provo a spiegare per Akphantom.

Sicuramente il nazionalismo lo possiamo intendere come una degenerazione del patriottismo, che porta ad una chiusura al mondo esterno ( politica, culturale, economica, ecc. ) o/e aggressione al mondo esterno stesso.

L'internazionalismo comunista ( o anche l' anarchico ) novecentesco prevedeva l'unione dei proletari ( o degli anarchici, vedi il russo Bakunin combattente anche da noi  ) sotto la bandiera dell'ideologia  senza tener conto delle nazionalita' inquadrandoli in una nuova patria comunista ampia ( nel caso anarchico abbattimento delle nazioni ), annullando o soffocando i nazionalismi, regionalismi storici sia politicamente che culturalmente ( in diversi casi sfociata nella russificazione, attraverso processi non troppo diversi dalla Russia zarista ). Creando pero' contemporaneamente un nuovo patriottismo-nazionalismo sovietico.

Tornando piu' in tema, la Grande Guerra Patriottica ( nome russo della Seconda Guerra Mondiale ) si inserisce totalmente in quest'ottica, proteggere la nuova patria sovietica dall'invasore nazista straniero, il quale uso' a sua volta quella guerra in chiave stessa nazionalistica-patriottica di attacco al mondo esterno nemico ( L'Urss ).

Che poi e' piu' sentita ma ideologicamente per cio' che e' stata e come viene presentata alla gente non e' diversa dalla Guerra Patriottica ( stavolta zarista ) contro Napoleone.

Guerre di difesa/protezione nazional-patriottiche da un lato contrapposte a guerre di attacco/espansione nazional-patriottiche. Del resto anche Napoleone sotto certi aspetti la metteva su quel punto di "esportare" le idee rivoluzionarie nei paesi assolutisti e "liberarne" i cittadini (alidla' delle reali motivazioni geopolitiche ). Contro la difesa della patria/monarcha/tradizione russa zarista.


Essere Cosmopoliti non significa necessariamente rinunciare o non amare la propria terra, nazione o regione, significa solo essere permeabili al mondo esterno, accettare e condividere aspetti altrui, a volte fondendoli con i propri, creando anche qualcosa di nuovo.
Non si puo' certo dire che gli Scipioni non fossero dei buoni e fedeli Romani e che non sis siano battuti per Roma ad esempio.

Diverso e' l'essere Esterofili, cosa che pure in Italia accade dove a volte si denigra sempre e comunque il bel paese pensando erroneamente che gli altri funzionino meglio o siano meglio sempre e comunque. Una sopravvlutazione di tutto cio' che viene da fuori.


Ciao Max! Cosa vuol dire "incasinamento"? Sei un fonte inesauribile delle conoscenze   .

Essere Cosmopoliti non significa necessariamente rinunciare o non amare la propria terra, nazione o regione

In URSS durante l'epoca di Stalin (se capisci il russo) aveva chiamato "Безродный космополитизм". Il senso era esattamente "rinunciare o non amare la propria terra, nazione o regione"
https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%9...%BC%D0%BE%D0%BC
Max, forse il significato del termino era diverso in URSS. Io sempre capisco cosmopolitismo per sottolineare "non amare la propria terra"
 



 
akphantom Invia Messaggio Privato ICQ
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
@Maxdivi: il cosmopolitismo, come corrente di pensiero, include un piano politico ben definito. Per es.la creazione di un unico governo mondiale, annichilendo le differenze nazionali, affinché l'economia globale e la rispettiva ricchezza ricadano nelle mani di pochi leader o lobby. Quindi il fine ultimo è la realizzazione di un unico governo mondiale per fini economici. Il potere finirebbe in mano alle multinazionali col trionfo della globalizzazione.

L'internazionalismo socialista ha l'obbiettivo di superare le barriere nazionali in maniera trasversale, per esempio unendo i proletari come nel caso del Comunismo, per realizzare un'Unione di stati socialisti. Quindi il fine ultimo è diverso, anzi, proprio opposto direi, perché il Comunismo presuppone che vengano collettivizzati i mezzi di produzione.
Quindi nel Cosmopolitismo poche multinazionali possiedono quasi tutta la produzione, per esempio possiedono la maggior parte della terra coltivabile, nel Comunismo lo Stato prende la terra e la collettivizza, ridistribuendola ai contadini ma senza vendergliela, quindi loro possono coltivarla ma non la possiedono.

Questa frase spiega abbastanza bene il punto di Akphantom:

"Con il Marxismo la concezione universalistica riemerge ma in parte si perde nel significato prevalentemente economico assegnato allo Stato. Nel Manifesto del Partito Comunista del 1848 si legge che «Sfruttando il mercato mondiale la borghesia ha reso cosmopolitici la produzione e il consumo di tutti i paesi»[25]; ma qui non è più il cosmopolitismo, impropriamente citato che vale, ma l'internazionalismo è l'autentico concetto espressamente riferito al globalismo economico. Per il marxismo infatti è da rigettare il cosmopolitismo che è la «espressione ideologica degli interessi di classe della nascente borghesia», «risvolto del nazionalismo e dello chauvinismo borghesi», una «contromossa reazionaria all'internazionalismo socialista».[26]"

Ripeto, se dico boiate correggetemi, questo è quanto ho capito andando a rivedermi un po' di definizioni.

Ora, nell'ottica di queste due correnti di pensiero (cosmopolitismo e internazionalismo) secondo me il patriottismo legato allo Stato-nazione è proprio superato, nel senso che difende una forma di governo anacronistica che facilmente devia verso il nazionalismo. Il mondo sarà sempre più internazionale, purtroppo scivolando verso il cosmopolitismo.
 



 
Kashka Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
[quote user="akphantom" post="6842211"]
Maxdivi ha scritto: [Visualizza Messaggio]



Essere Cosmopoliti non significa necessariamente rinunciare o non amare la propria terra, nazione o regione

In URSS durante l'epoca di Stalin (se capisci il russo) aveva chiamato "Безродный космополитизм". Il senso era esattamente "rinunciare o non amare la propria terra, nazione o regione"
https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%9...%BC%D0%BE%D0%BC
Max, forse il significato del termino era diverso in URSS. Io sempre capisco cosmopolitismo per sottolineare "non amare la propria terra"


Che mi ricordi dai tempi della scuola, sia il Cosmopolitismo che l'Internazionalismo presuppongono un progetto politico di mescolamento dei popoli. Diverso è il caso del nazionalismo (Fascismo e Nazismo) che presuppongono sul piano razziale e culturale la superiorità di un popolo e la legittimità di questo ad aggredire altri paesi tramite guerra di conquista, con conseguente sterminio o conversione (italizzazione, germanizzazione) dei popoli conquistati.
Da un punto di vista economico lo Stato nazionalista è autosufficiente e ha un'economia chiusa. Per espandere l'economia deve annettere altri territori.

Tornando al patriottismo, il rischio è che sotto la scusa dell'amore per la patria un governo riesca a spingere il popolo a supportare idee malate.
 



 
Kashka Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
E' la prima volta che sento parlare di cosmopolitismo come di un'ideologia, l'aggettivo non necessariamente si riferisce a quello.
 




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ABAK è "lo periglio che vien dallo mare con drappo di moro a guisa di mantello" (cit. Abacucco)

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ABAK Invia Messaggio Privato HomePage Skype
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ora, nell'ottica di queste due correnti di pensiero (cosmopolitismo e internazionalismo) secondo me il patriottismo legato allo Stato-nazione è proprio superato, nel senso che difende una forma di governo anacronistica che facilmente devia verso il nazionalismo. Il mondo sarà sempre più internazionale, purtroppo scivolando verso il cosmopolitismo.


Kashka, spega per favore in altri parole cosa intendi? Ho capito questo come "il patriotismo viene legato con stato-nazione e ha intenzione di defendere il governo (perche anacronistico?) che devia verso il nazionalismo.
 



 
akphantom Invia Messaggio Privato ICQ
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ora, nell'ottica di queste due correnti di pensiero (cosmopolitismo e internazionalismo) secondo me il patriottismo legato allo Stato-nazione è proprio superato, nel senso che difende una forma di governo anacronistica che facilmente devia verso il nazionalismo. Il mondo sarà sempre più internazionale, purtroppo scivolando verso il cosmopolitismo.


Kashka, spega per favore in altri parole cosa intendi? Ho capito questo come "il patriotismo viene legato con stato-nazione e ha intenzione di defendere il governo (perche anacronistico?) che devia verso il nazionalismo.


Perché il mondo è ormai internazionalizzato sia economicamente (globalizzazione) sia politicamente (Unione Europea, Unione Africana, ecc.) ed etnicamente va mischiandosi, quindi lo Stato nazionale, come forma di governo, appartiene al secolo scorso.
Il patriottismo, solitamente, è la forma di pensiero che supporta lo Stato-nazione, che tiene unito il popolo tramite una lingua comune, un'ascendenza comune, ecc. ecc. Ma se oggi diventiamo sempre più misti, parliamo più lingue e tutto quello che consumiamo viene quasi esclusivamente dall'estero, che senso ha essere patriota? Dici A e fai B?

ABAK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
E' la prima volta che sento parlare di cosmopolitismo come di un'ideologia, l'aggettivo non necessariamente si riferisce a quello.


Penso che quando l'URSS si opponeva al Cosmopolitismo intendesse questo, non all'unione dei popoli, sennò si sarebbe contraddetto.
 



 
Kashka Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
Faccio uno sforzo massimo per ricordare le lezioni di Diritto Internazionale e Storia economica ...
Il mio pensiero di fondo è marxista, nel senso che secondo me l'ideologia è proiezione della struttura economica (è una sovrastruttura insomma). Quindi se cambiano i sistemi di produzione deve evolvere anche l'ideologia.
In altre parole, un patriota ha senso nel momento in cui il suo paese è uno Stato nazionale economicamente indipendente e più questo Stato è forte più orgoglioso è il patriota, ma se questo patriota vive in un mondo globalizzato e va ad aprire una filiale in un altro paese perché gli conviene economicamente o importa le materie prime da un paese che gliele vende a minor prezzo, pur sapendo che toglie lavoro ai connazionali, cade il concetto stesso di patria a favore del tornaconto economico.

Questo mio pensiero ha origine nel III anno delle superiori, quando feci un tema in cui elencai, al mio professore cattolico, le varie tesi sul perché non è la religione né la morale di un popolo a plasmare la sua economia ma il sistema economico a plasmare la morale del popolo. In pratica ho rischiato il rogo. Coerentemente con questa tesi ancora oggi penso che, essendo cambiato il sistema economico globale, essere patriota non abbia senso perché dovresti darti dei limiti che cozzano col modo di vivere odierno.

Spero di "avermi scpiegata", scusate il giro lungo.
 



 
Kashka Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
che senso ha essere patriota?


Amare la sua storia, la cultura, la lingua, amare la sua terra dove si trovano i suoi antenati."La forma di pensiero che supporta lo Stato-nazione" - per me e solo parole vuoti che signifacano nulla. Sono importanti i sensi, emozioni, quando bolla il sangue nei veni se qualcosa tocca questi sentimenti e sei pronto per difendere i suoi valori. Ecco il patriotismo.
 



 
akphantom Invia Messaggio Privato ICQ
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
ABAK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Bravo Abak, hai modificato il tuo post, dopo che io ti avevo già risposto...


Ho dovuto modificare perché non ci eri arrivato e si che era chiarissimo...

Sul resto che hai scritto, si commenta da solo... Povera Italia, si capisce benissimo perché siamo passati da Macchiavelli a Salvini...

Come vedi, quando scrivi qualcosa in cui sono d'accordo, lo sottoscrivo, se però per rafforzare il concetto lo riempi con banalità e con analisi superficiali... avresti fatto meglio ad evitare tutto quel minestrone      



Leggo ora questa risposta e sono ancora più irritato.

Dal "basso" della mia superficialità, non meritando - a quanto vedo - nemmeno la risposta che avevo chiesto, alla mia esposizione; anzi ricevendo un banalissimo "si commenta da solo" (cosa si commenterebbe da solo? bah, bah, bah...), ritengo non più gestibile un rapporto diretto con te che invece sei "al di sopra", il maestro e dunque non equiparabile al mio livello.

In compenso però ti avviso che d'ora in avanti le tue canoniche frasette che portano con sé un livello di irritamento elevatissimo, rivolte a me o ad altri forumisti che esprimono pareri (qualunque essi siano) in un tono normale, e che dunque meriterebbero risposte sensate, frasette e faccine annesse dunque del tipo: "...preferisco non commentare ","...si commenta da solo ", "in quanto a banalità e superficialità hai battuto tutti.. .", e via dicendo (nel forum è pieno di questi tuoi interventi); potranno subire censura.

Per rispondere infine alla pseudo-conclusione della "povera Italia", la cui triste condizione sarebbe tale anche a causa di scritti come il mio post, che tra l'altro è tutto fuor che anti-italiano, (tu dici: "si capisce benissimo perché siamo passati da Macchiavelli a Salvini..."; ma si capisce che cosa? Boh?); concludo dicendoti che non ho certo bisogno dei tuoi commenti di approvazione, solidarietà o consenso,  per esprimere la mia italianità (che non è certo povera di contenuti) di fiero Italiano all'estero che nei fatti rappresenta la "bella Italia".

Buon fine settimana.


Gringox



GringoX, non ti conosco ma ti stringo la mano, sei un grande ! Sempre ottime risposte precise e circostanziate, oltre che condivisibili (almeno da me) sul tema dell'amore per la patria.
Pensavo di essere il solo che, ad ogni post, riceveva le solite due righe di scherno sullo stile "meglio soprassedere, sei qualunquista, sei banale, sei superficiale e qua qua qua...".
Oltretutto, da quanto capisco del tuo lavoro, tu la "classe italiana" in Ucraina non la esporti certo a parole, bensì col lavoro...bravo!
 



 
Kot 78 Invia Messaggio Privato
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akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
che senso ha essere patriota?


Amare la sua storia, la cultura, la lingua, amare la sua terra dove si trovano i suoi antenati."La forma di pensiero che supporta lo Stato-nazione" - per me e solo parole vuoti che signifacano nulla. Sono importanti i sensi, emozioni, quando bolla il sangue nei veni se qualcosa tocca questi sentimenti e sei pronto per difendere i suoi valori. Ecco il patriotismo.




просто....М-О-Л-О-Д-Е-Ц   !!!!!!  

Giovani liberisti e cosmopoliti, leggete queste parole di Akphantom e pensate alla loro profondità!
 



 
Kot 78 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
ABAK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
E' la prima volta che sento parlare di cosmopolitismo come di un'ideologia, l'aggettivo non necessariamente si riferisce a quello.


Concordo.
 Sinceramente non l'avevo mai sentito.
Puo' entrare nella politca ( prima ho fatto l'esempio degli Scipioni o si potrebbe citare l'Ellenismo alessandrino ), ma fino ad un certo punto.

Comunque mi riferisco al termine classico ....quando le multinazionali non esistevano    
Non lo confonderei con la moderna idea della "Globalizzazione" che e' un concetto piuttosto moderno e legato appunto all'economia. O piuttosto, restando sull'economico, sul confronto storico col Liberismo, cui probabilmente Marx voleva riferirsi.
 




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Ultima modifica di Maxdivi il 15 Mag 2016, 1:50, modificato 2 volte in totale 
Maxdivi Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]


In URSS durante l'epoca di Stalin (se capisci il russo) aveva chiamato "Безродный космополитизм". Il senso era esattamente "rinunciare o non amare la propria terra, nazione o regione"

Max, forse il significato del termino era diverso in URSS. Io sempre capisco cosmopolitismo per sottolineare "non amare la propria terra"


Poiche' a lui serviva anche parlare in termini propagandistici e di coesione nazionale in tempi di crisi internazionale.

Essere cosmopoliti ossia anche essere soltanto simpatizzanti, benevoli, cioe' guardare di buon occhio, senza diffidenze eccessive gli altri paesi e sistemi esponeva l'Urss all'infiltrazione di una visione piu' ampia delle cose o semplicemente faceva sentire anche l'altra campana dei fatti, rendendo l'Unione Sovietica stessa piu' fragile a tentativi di rovesciamento o piu' incline alla disfatta.

Il compito di Stalin all'epoca, ed il suo merito, fu quello di "fare quadrato" per salvare le Russie, il suo potere nazionale privato e l'ideologia anche usando metodi spietati oggi noti a tutti.
 




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Ultima modifica di Maxdivi il 15 Mag 2016, 2:12, modificato 1 volta in totale 
Maxdivi Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
che senso ha essere patriota?


Amare la sua storia, la cultura, la lingua, amare la sua terra dove si trovano i suoi antenati." Ecco il patriotismo.


Quindi una donna che nasce, per es., in Arabia Saudita ed è costretta a mettersi il burqa, a non poter guidare, ecc. ecc. deve amare la sua cultura anche se questa va contro i suoi interessi? Mentre se si aprisse al mondo esterno ne otterrebbe dei netti vantaggi?
 



 
Kashka Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Quindi una donna che nasce, per es., in Arabia Saudita ed è costretta a mettersi il burqa, a non poter guidare, ecc. ecc. deve amare la sua cultura anche se questa va contro i suoi interessi? Mentre se si aprisse al mondo esterno ne otterrebbe dei netti vantaggi?


Kashka, vedo che sei una donna intelligente ma sarebbe difficile capire quello che in testa non c'è perchè si trova nel cuore.
 



 
akphantom Invia Messaggio Privato ICQ
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Kot 78 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
ABAK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
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Bravo Abak, hai modificato il tuo post, dopo che io ti avevo già risposto...


Ho dovuto modificare perché non ci eri arrivato e si che era chiarissimo...

Sul resto che hai scritto, si commenta da solo... Povera Italia, si capisce benissimo perché siamo passati da Macchiavelli a Salvini...

Come vedi, quando scrivi qualcosa in cui sono d'accordo, lo sottoscrivo, se però per rafforzare il concetto lo riempi con banalità e con analisi superficiali... avresti fatto meglio ad evitare tutto quel minestrone      



Leggo ora questa risposta e sono ancora più irritato.

Dal "basso" della mia superficialità, non meritando - a quanto vedo - nemmeno la risposta che avevo chiesto, alla mia esposizione; anzi ricevendo un banalissimo "si commenta da solo" (cosa si commenterebbe da solo? bah, bah, bah...), ritengo non più gestibile un rapporto diretto con te che invece sei "al di sopra", il maestro e dunque non equiparabile al mio livello.

In compenso però ti avviso che d'ora in avanti le tue canoniche frasette che portano con sé un livello di irritamento elevatissimo, rivolte a me o ad altri forumisti che esprimono pareri (qualunque essi siano) in un tono normale, e che dunque meriterebbero risposte sensate, frasette e faccine annesse dunque del tipo: "...preferisco non commentare ","...si commenta da solo ", "in quanto a banalità e superficialità hai battuto tutti.. .", e via dicendo (nel forum è pieno di questi tuoi interventi); potranno subire censura.

Per rispondere infine alla pseudo-conclusione della "povera Italia", la cui triste condizione sarebbe tale anche a causa di scritti come il mio post, che tra l'altro è tutto fuor che anti-italiano, (tu dici: "si capisce benissimo perché siamo passati da Macchiavelli a Salvini..."; ma si capisce che cosa? Boh?); concludo dicendoti che non ho certo bisogno dei tuoi commenti di approvazione, solidarietà o consenso,  per esprimere la mia italianità (che non è certo povera di contenuti) di fiero Italiano all'estero che nei fatti rappresenta la "bella Italia".

Buon fine settimana.


Gringox



GringoX, non ti conosco ma ti stringo la mano, sei un grande ! Sempre ottime risposte precise e circostanziate, oltre che condivisibili (almeno da me) sul tema dell'amore per la patria.
Pensavo di essere il solo che, ad ogni post, riceveva le solite due righe di scherno sullo stile "meglio soprassedere, sei qualunquista, sei banale, sei superficiale e qua qua qua...".
Oltretutto, da quanto capisco del tuo lavoro, tu la "classe italiana" in Ucraina non la esporti certo a parole, bensì col lavoro...bravo!


Kotik ti ringrazio, te la stringo virtualmente anche io volentieri, e chissà... prima o poi ci si beccherà in qualche raduno

Confermo che rappresentare l'Italia all'estero non è facile; io faccio del mio meglio, ma soprattutto sono me stesso... e spesso mi amareggio per il comportamento inadeguato e deplorevole di altri Italiani, che esprimono il peggio dei luoghi comuni per i quali ahimè siamo pure famosi.

Un caro saluto da Kiev,

Gringox
 




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gringox Invia Messaggio Privato
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Maxdivi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
ABAK ha scritto: [Visualizza Messaggio]
E' la prima volta che sento parlare di cosmopolitismo come di un'ideologia, l'aggettivo non necessariamente si riferisce a quello.


Concordo.
 Sinceramente non l'avevo mai sentito.
Puo' entrare nella politca ( prima ho fatto l'esempio degli Scipioni o si potrebbe citare l'Ellenismo alessandrino ), ma fino ad un certo punto.

Comunque mi riferisco al termine classico ....quando le multinazionali non esistevano    
Non lo confonderei con la moderna idea della "Globalizzazione" che e' un concetto piuttosto moderno e legato appunto all'economia. O piuttosto, restando sull'economico, sul confronto storico col Liberismo, cui probabilmente Marx voleva riferirsi.


Usando l'interpretazione marxista:
Struttura-> globalizzazione/liberismo (economia)
Sovrastruttura-> cosmopolitismo (in senso esteso visione del mondo)

Per come la vedo io, "buonismo", "politically correct", "cosmopolitismo" (non in senso "classico, ma nel senso più moderno del termine) sono la sovrastruttura del sistema economico prevalente che regola il mondo: economia di mercato))))

La struttura rimane invariata, la sovrastruttura si adegua alla modernità: nell'Ottocento i Paesi occidentali capitalisti (in primis mondo anglosassone) esprimevano la sovrastruttura del sistema economico con l'imperialismo/guerra (colonialismo, razzismo)
Ora con metodi "buonisti" la civiltà esprime tutto il suo razzismo (inteso come senso di superiorità sugli altri che si devono adeguare) rispetto alle altre ideologie: chi non è "allineato" a seconda dei casi passa per omofobo, clericale, "oscurantista", "fuori dalla modernità", "qualunquista" "fascista", etc...

Cambiano i modi, ma il fine è sempre lo stesso: esportare valori "sottomettere" e civilizzare)))

P.S. sono "esenti" da questo processo di civilizzazione i vari alleati dell'Occidente nelle varie regioni del mondo: l'esempio più lampante è l'Arabia Saudita, dove le donne sono trattate come oggetti e mancano i diritti elementari: nessuno, premi nobel o artisti, si sognerà mai di telefonare o manifestare a Riyadh)))
 



 
Bozhe82 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
Beh, Bozhe, che l'Occidente non manifesti contro le condizioni delle donne in Arabia Saudita è una corbelleria. Basta entrare in una qualunque libreria per trovare quintali di libri su ragazze saudite maltrattate (un titolo a caso che ho pure letto "Ragazze di Ryadh"). Secondo me si esagera pure, laddove la questione culturale viene mischiata a casaccio con il fanatismo religioso.

L'analisi della sovrastruttura è ottima. Sull'omofobia, dilagante in tutte le Russie per quello che vedo, dico solo e fra parentesi: ma ad una persona cosa gliene importa se un'altra ha determinati gusti sessuali? Non si tratta di essere liberal, ma semplicemente di farsi i cavoletti propri. Al massimo si può criticare l'ostentazione nell'essere omosessuale, ma se uno nasce gay mica può forzarsi a farsi piacere l'altro sesso.

akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Quindi una donna che nasce, per es., in Arabia Saudita ed è costretta a mettersi il burqa, a non poter guidare, ecc. ecc. deve amare la sua cultura anche se questa va contro i suoi interessi? Mentre se si aprisse al mondo esterno ne otterrebbe dei netti vantaggi?


Kashka, vedo che sei una donna intelligente ma sarebbe difficile capire quello che in testa non c'è perchè si trova nel cuore.


Guarda, forse in caso di invasione armata in cui viene messa a rischio la mia casa e la mia famiglia posso diventare patriota (in quel caso però mi starei semplicemente difendendo... ). In tutti gli altri casi valuto che persona sei. Puoi provenire dallo stato più sfigato del mondo ed essere un genio o provenire dallo stato più glorioso ed essere un imbecille. Non faccio sconti ai connazionali.
 



 
Kashka Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Giornata Della Vittoria 
 
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Guarda, forse in caso di invasione armata in cui viene messa a rischio la mia casa e la mia famiglia posso diventare patriota (in quel caso però mi starei semplicemente difendendo... ). In tutti gli altri casi valuto che persona sei. Puoi provenire dallo stato più sfigato del mondo ed essere un genio o provenire dallo stato più glorioso ed essere un imbecille. Non faccio sconti ai connazionali.


Kashka, non capisco cosa cerchi di spiegarmi. Parliamo del patriottismo? Sia un genio sia un imbecille può essere patriotici. Come lega il tipo di persona con patriottismo e con il tuo valutazione? Poi cosa intendi della casa tua? Cosa se viene messa a rischio la casa di un italiano sconosciuto in caso di invasione armata? Poco giorni fa durante l'aggressione armata azerbaijano contro il Nagornyj Karabakh molti volontari dall'Armenia sono venuti pronti per aiutare a suoi connazionali per difenedere il Karabakh. Amici mi hanno detto che dei autobus pieni partivano con questi volontari senza nessun mobilitazione. Credi siano briganti?

Le donne a Ryadh vivono di concordanza con le loro usanze. In russo abbiamo un detto: "В чужой монастырь со своим уставом не ходят" (so che capisci il russo). Sapevo una famiglia dall'Inguscèzia in tempi del mio servizio militare (il mio comandante colonnello e sua moglie) lei non aveva il diritto sedere insieme con gli uomini a tavola. Durante le feste tutte le donne russe sempre sedevano vicino a suoi mariti mentre lei mangiava separatamente. Questo sono le tradizioni sacri e nessuno non ha diritto per intervenire. Se lei sia patriotica questo non lo so o probabilmente lei non ha il diritto per avere anche la sua punta di vista Per quanto lo conosco io queste donne sono molto abituate vivere così educate da bambini. E' il mondo islamico.

Ma siamo già fuori l'argomento abbastanza. Propongo lasciare perdere questo discorso del patriottismo.
 



 
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akphantom ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Kashka ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Guarda, forse in caso di invasione armata in cui viene messa a rischio la mia casa e la mia famiglia posso diventare patriota (in quel caso però mi starei semplicemente difendendo... ). In tutti gli altri casi valuto che persona sei. Puoi provenire dallo stato più sfigato del mondo ed essere un genio o provenire dallo stato più glorioso ed essere un imbecille. Non faccio sconti ai connazionali.


Kashka, non capisco cosa cerchi di spiegarmi. Parliamo del patriottismo? Sia un genio sia un imbecille può essere patriotici. Come lega il tipo di persona con patriottismo e con il tuo valutazione? Poi cosa intendi della casa tua? Cosa se viene messa a rischio la casa di un italiano sconosciuto in caso di invasione armata? Poco giorni fa durante l'aggressione armata azerbaijano contro il Nagornyj Karabakh molti volontari dall'Armenia sono venuti pronti per aiutare a suoi connazionali per difenedere il Karabakh. Amici mi hanno detto che dei autobus pieni partivano con questi volontari senza nessun mobilitazione. Credi siano briganti?

Le donne a Ryadh vivono di concordanza con le loro usanze. In russo abbiamo un detto: "В чужой монастырь со своим уставом не ходят" (so che capisci il russo). Sapevo una famiglia dall'Inguscèzia in tempi del mio servizio militare (il mio comandante colonnello e sua moglie) lei non aveva il diritto sedere insieme con gli uomini a tavola. Durante le feste tutte le donne russe sempre sedevano vicino a suoi mariti mentre lei mangiava separatamente. Questo sono le tradizioni sacri e nessuno non ha diritto per intervenire. Se lei sia patriotica questo non lo so o probabilmente lei non ha il diritto per avere anche la sua punta di vista Per quanto lo conosco io queste donne sono molto abituate vivere così educate da bambini. E' il mondo islamico.

Ma siamo già fuori l'argomento abbastanza. Propongo lasciare perdere questo discorso del patriottismo.


Accolgo la proposta di lasciar perdere l'argomento.
Rispondo solo alla questione "Cosa se viene messa a rischio la casa di un italiano sconosciuto?". Ovviamente mi indignerei, ma mi indignerei anche se quella persona non fosse italiana e avesse subito un'ingiustizia. Mi indignerei anche se la vittima fosse un non italiano e l'invasore un italiano.
Non è che io non abbia valori, non ho valori legati solo alla mia patria, in un certo senso ho valori superiori. I valori per me sono assoluti, tutti gli esseri umani hanno dei diritti e a volte può essere il nostro stesso paese a calpestare determinati diritti. In quel caso noi abbiamo il dovere morale di ribellarci alla patria per preservare un bene più alto.
Per esempio fecero bene i partigiani che combatterono contro i fascisti, che, pur andando contro la patria, avevano capito che la patria si stava macchiando di crimini efferati come la deportazione degli ebrei.
 



 
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Guarda, forse in caso di invasione armata in cui viene messa a rischio la mia casa e la mia famiglia posso diventare patriota (in quel caso però mi starei semplicemente difendendo... ). In tutti gli altri casi valuto che persona sei. Puoi provenire dallo stato più sfigato del mondo ed essere un genio o provenire dallo stato più glorioso ed essere un imbecille. Non faccio sconti ai connazionali.


Kashka, non capisco cosa cerchi di spiegarmi. Parliamo del patriottismo? Sia un genio sia un imbecille può essere patriotici. Come lega il tipo di persona con patriottismo e con il tuo valutazione? Poi cosa intendi della casa tua? Cosa se viene messa a rischio la casa di un italiano sconosciuto in caso di invasione armata? Poco giorni fa durante l'aggressione armata azerbaijano contro il Nagornyj Karabakh molti volontari dall'Armenia sono venuti pronti per aiutare a suoi connazionali per difenedere il Karabakh. Amici mi hanno detto che dei autobus pieni partivano con questi volontari senza nessun mobilitazione. Credi siano briganti?

Le donne a Ryadh vivono di concordanza con le loro usanze. In russo abbiamo un detto: "В чужой монастырь со своим уставом не ходят" (so che capisci il russo). Sapevo una famiglia dall'Inguscèzia in tempi del mio servizio militare (il mio comandante colonnello e sua moglie) lei non aveva il diritto sedere insieme con gli uomini a tavola. Durante le feste tutte le donne russe sempre sedevano vicino a suoi mariti mentre lei mangiava separatamente. Questo sono le tradizioni sacri e nessuno non ha diritto per intervenire. Se lei sia patriotica questo non lo so o probabilmente lei non ha il diritto per avere anche la sua punta di vista Per quanto lo conosco io queste donne sono molto abituate vivere così educate da bambini. E' il mondo islamico.

Ma siamo già fuori l'argomento abbastanza. Propongo lasciare perdere questo discorso del patriottismo.


non mi pare che Russia (e USSR prima) nella storia abbiano rispettato  questo detto (come non lo hanno rispettato anche altri Stati, ovviamente). Direi tutt'altro.
 




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