https://www.russia-italia.com/viewtopic.php?f=57&t=10341&p=6656899#p6656899 ----------------------------------- pero 08 Agosto 2009, 19:21 Re: Azimuth ! ----------------------------------- [quote user="Rapisarda" post="6656862"][quote user="rimma" post="6656856"]Tu sai risparmiare su donne, auguri :roll:[/quote] Non è questione di risparmio... vado spessissimo a mangiare fuori e penso di sapere cucinare bene, mi da un pò di fastidio pensare che quella persona che si sta mangiando un piatto di pasta eccezionale, con la stessa disinvoltura e gusto si mangia un piatto di pasta scotta col ketchup, magari fredda del frigorifero perchè era avanzata qualche ora prima a pranzo (l'ho visto fare...)... di conseguenza mi adeguo e mi faccio quattro risate. :lol: Idem dicasi per gli alcolici, soprattutto vino o spumante (che in russia chiamate indistintamente champagne) anche se magari vi rifilano a 1200 rubli quello che da noi non riescono a vendere a 70 centesimi di euro...[/quote] Anche io mi diletto nei fornelli e ti posso assicurare che ho conosciuto diverse persone qui in Ucraina di “palato fine”, persone che pur non avendo mai assaggiato, prima la cucina italiana, dopo un certo periodo di “rodaggio” erano in grado di darmi, su tutta una serie di alimenti (formaggi, vini, primi piatti, ecc) una valutazione basata gia’su un criterio di analisi sensoriale e non solo edonistica. Per capirci meglio, queste persone non mi danno piu un giudizio soggettivo su quello che mangiano: e’ buono/ non e’ buono. Mi danno invece dei giudizi di tipo oggettivo sul prodotto: ha un sapore piu acido di…., ha un gusto che ricorda….., e’ leggermente piu’ dolce di…, ecc. Le abitudini alimentari e la capacita’ di valuatzione del cibo che si mangia sono due cose completamente diverse. Che la cucina italiana sia la migliore del mondo e’ assodao (lasciando perdere la francese che riguarda solo l’alta cucina), e basta chiederlo alla prima ucraina che vive in Italia da un po di tempo per sentirne la conferma.. Ogni persona ha un imprinting alimentare che gli viene trasmesso dalla nascita e che di conseguenza lo porta a confronarsi con una determinate tipologia di alimenti tipica della sua zona di origine, pertanto una persona che e’ entrata in contatto con le nosra tradizione alimenare soltanto dopo un certo periodo di tempo, variabile da soggeto a soggetto, acquisisce con i nuovi alimeni il nostro stesso rapporto. Diverso e’ invece il discorso sulla capacita’ di valutazione oggettiva degli alimenti: questa e’ un qualcosa che non ha nazionalita’ ma e’ insita nel nostro codice genetico. Per inciso ti dico che, anche in Italia non e’ che ci sia , mediamente, una capacita’ di valutazione della qualita’alimentare cosi elevata,. ( eccetto gli alimenti di produzione tradizionale locale consumati dalla popolazione residente in loco ). Insomma, per farla breve, a volte quando siamo a cena fra ucraini e italiani le valutazioni piu azzeccate e la percezione di alcune sfumature sul cibo che stiamo mangiando e sul vino che stiamo bevendo sono ad appannaggio delle persone di nazionalita’ ucraina..