Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, Paolo Gentiloni, arriverà oggi in Armenia per la visita ufficiale su invito del suo omologo armeno Edward Nalbandian. Lo annuncia il servizio stampa del ministero degli Esteri armeno.
Dall’incontro ci si aspetta la firma da parte dei ministri di una dichiarazione congiunta sulla costituzione in Armenia di un Centro regionale di tutela e restauro dei beni culturali.
La visita in Armenia rientra nel viaggio che in questi giorni vede il ministro italiano nei territori del Caucaso meridionale. Domenica 6 novembre infatti Gentiloni ha incontrato a Tbilisi, capitale della Georgia, il suo omologo georgiano Mikheil Janelizde. I due hanno confermato la “solida amicizia” che caratterizza le relazioni tra i due Paesi. I due ministri hanno concordato sulla volontà di rafforzare le relazioni economiche possono già contare un interscambio “significativo”, che fa dell’Italia il terzo partner Ue per la Georgia.
Il sito della Farnesina ricorda che la strategia deve essere quella di “sostenere le nostre imprese presenti qui, a partire dai settori dell’energia, infrastrutture, agroalimentare, turismo”, e allo stesso tempo “far conoscere il nostro Paese, e ciò accadrà grazie ad un business forum in programma l’anno prossimo in Italia”.
La seconda tappa del tour caucasico del ministro Gentiloni è stato l’Azerbaigian dove, a Baku, ha incontrato il presidente della Repubblica, Ilham H. Aliyev e con il ministro degli Esteri, Elmar Mammadyarov. I colloqui hanno trattato una vasta gamma di questioni bilaterali e internazionali, anche in vista della presidenza dell’Osce in Italia nel 2018, nonché della presidenza del G7 in arrivo (2017) e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (2017).
Inoltre, secondo quanto riporta il sito del ministero italiano, “i temi del gas e del petrolio sono il focus principale della tappa in Azerbaigian, che è la seconda fonte energetica per l’Italia dopo la Russia. Il dossier centrale resta il progetto di gasdotto trans-adriatico Tap, per il quale i lavori sono in stato avanzato in Azerbaigian, Georgia e sono partiti quelli in Grecia e Albania”. Per quanto riguarda l’Italia, Gentiloni ha riferito che “le questioni ambientali sono state risolte”, quindi ha auspicato che i lavori possano partire anche in Puglia, per dare vita ad “uno dei progetti più importanti per l’Ue, che porterà gas connettendoci con l’Asia centrale ed i Balcani”.
Il ministro Gentiloni, accompagnato da una delegazione imprenditoriale, rappresentanti di società italiane attive nei principali settori dell’Azerbaigian, ha incontrato anche il ministro dell’Energia del Paese, Natiq Aliyev.
Fonte: Eurasiatx