Visti E Burocrazia


Titolo: Visti E Burocrazia
Buongiorno ragazzi,
avrei necessità di richiedere il vostro aiuto ed un vostro parere

a) Siamo sposati oramai da 1 anno (e questo anche grazie a voi che ci avete aiutato per la parte burocratica). Mia moglie è residente in Italia dal 2014 prima con visto studio e poi con visto lavoro. Lavora regolarmente presso una azienda discretamente importante con contratto a tempo indeterminato. L'anno seguente scadrà il permesso di soggiorno. Vi chiedo, ci sono i requisiti per richiedere la cittadinanza? Quando scadrà il visto per lavoro ancora non sono passati ufficialmente i 2 anni, ma mia moglie risiederà in Italia da 5 anni. Cosa ci conviene fare? Richiesta cittadinanza (anche se non passati 2 anni di matrimonio, ma 5 di residenza continua), permesso per motivi familiari (matrimonio), permesso per lavoro dipendente (quello attualmente in essere)

b) Prima di sposarci abbiamo provato a richiedere un visto per gli USA ad una delle sede consolari in Italia per il nostro viaggio di nozze. Allora la mia fidanzata, poi divenuta dopo qualche mese mia moglie, è stata trovata non idonea a ricevere un visto non immigrante in base all'articolo di legge 214(b) dell'INA. Una delle ragioni più comuni di diniego del visto B-1 è la mancata dimostrazione di avere legami forti con l’Italia, chiamato anche diniego 214(b). Allora lei aveva un permesso temporaneo di 2 anni per lavoratore dipendente, ma ancora non eravamo sposati. Credete che un anno di matrimonio sia sufficiente per provare a richiedere un nuovo visto? Anche perchè l'ultima volta ci abbiamo appizzato per incontrare un funzionaro del console circa 150€ andati a benedire.

Grazie per i vostri suggerimenti

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Titolo: Re: Visti E Burocrazia
Per la prima domanda ti direi di provare a chiedere direttamente presso la Prefettura (Ufficio Cittadinanza), per verificare se i cinque anni di residenza - anche se non tutti da sposata - consentissero già di poter presentare la domanda. In caso contrario potrete fare una carta di soggiorno per lei, come coniuge di cittadino italiano, e poi presentare la domanda di cittadinanza al momento opportuno.

Solitamente per la domanda di cittadinanza della moglie russa si fissano i due anni dalla data di accettazione della richiesta di residenza (che, sempre solitamente, si presenta al Comune dopo il matrimonio), più che altro bisognerà vedere il suo caso specifico.

In ogni caso si tratta di tua moglie e in quanto tale deve per forza esserci la soluzione perchè lei possa vivere regolarmente in Italia anche in attesa che le scartoffie facciano il loro corso.

Per la seconda domanda azzarderei che il solo fatto di essere sposata la lascia - per quanto riguarda gli Stati Uniti e le loro regle sull'immigrazione - nella stessa condizione di quando eravate fidanzati: al momento è sempre una cittadina russa che chiede di entrare negli USA e deve seguire le regole previste per i cittadini russi. Tutto cambierà dopo che avrà acquisito la cittadinanza italiana. Ho avuto all'incirca la stessa situazione con mia moglie: mai chiesti visti per gli USA fino a dopo che non ha avuto la cittadinanza italiana, dopodichè quest'anno siamo andati a trovare la famiglia di suo fratello che vive a Seattle. Come cittadini italiani non abbiamo dovuto chiedere il visto ma la sola autorizzazione al viaggio che si compila online.


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