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Basket: Eurolega 2007/08 CSKA Mosca Campione d'Europa !!!
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Messaggio Basket: Eurolega 2007/08 CSKA Mosca Campione d'Europa !!! 
 


RISULTATI PRIMA GIORNATA

Prokom Trefl Sopot - CSKA Mosca      69 - 88 IL TABELLINO            
Cibona - Efes Pilsen     93 - 85             
Panathinaikos - Lottomatica Roma     86 - 83 IL TABELLINO    
    Partizan Igokea - AXA FC Barcelona     81 - 78            
Virtus VidiVici Bologna - Zalgiris     81 - 75 IL TABELLINO        
Aris TT Bank - Unicaja     87 - 83             
Montepaschi Siena - Union Olimpija     80 - 52      IL TABELLINO        
Fenerbahce Ulker - Real Madrid     72 - 80             
Olympiacos - Tau Ceramica     95 - 90             
Armani Jeans Milano - Lietuvos Rytas     76 - 83      IL TABELLINO        
Maccabi Elite - Le Mans     74 - 71             
Brose Baskets - Chorale Roanne     61 - 64

LE CLASSIFICHE



 



 
Ultima modifica di morello il 09 Mag 2008, 23:01, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
RISULTATI SECONDA GIORNATA


CSKA Moscow - Montepaschi Siena 74-70IL TABELLINO                
Efes Pilsen - Armani Jeans Milano     80 - 70 IL TABELLINO
Zalgiris - Prokom Trefl Sopot     82 - 72             
Unicaja - Cibona     102 - 64             
Panathinaikos - Brose Baskets     66 - 61             
Chorale Roanne - Partizan Igokea     87 - 88             
Lietuvos Rytas - Maccabi Elite     92 - 74             
Tau Ceramica - Virtus VidiVici Bologna     98 - 71     IL TABELLINO        
AXA FC Barcelona - Fenerbahce Ulker     82 - 67             
Le Mans - Aris TT Bank     66 - 69             
Real Madrid - Lottomatica Roma 89 - 83 IL TABELLINO    
Union Olimpija - Olympiacos     87 - 78



     
LE CLASSIFICHE




IL CSKA BATTE A FATICA IL SIENA


Facce tese in panchina: Messina e Pianigiani sono ben consapevoli che l'importanza di questa gara va al di là dei semplici due punti in classifica.


Primo Quarto
Quintetti:
Siena: McIntyre, Thornthon, Lavrinovic, Kaukenas, Stonerook
CSKA: Zizis, Smodis, Holden, Savrasenko, Langdon

Il CSKA inizia i primi tre possessi con palla sotto a Savrasenko: i primi due si traducono in quattro punti del centrone russo, il terzo in un "palo"; nel frattempo, dall'altra parte, Siena attacca senza alcun timore e, trascinata da uno strepitoso Lavrinovic va sul 4-7 con 7 punti dell'ex Kazan. Savrasenko commette due falli in rapida successione ed è costretto a lasciare il posto ad Andersen, il quale, dopo una tripla (7-7), commette due fesserie, punite da Mcintyre e Kaukenas (7-12), grazie anche ai tanti tiri liberi concessi dal Cska, troppo preso giunta al bonus. Al 5' entrano Papaloukas e Goree, che danno linfa alla manovra offensiva russa; ma Lavrinovic è strepitoso e con un'altra tripla fa volare Siena sull' 11-16. Messina, in nemmeno 8 minuti, ha già ruotato tutti gli uomini: Goree è senza dubbio il più ispirato e assieme all'altro ex-trevigiano Siskauskas propiziano un break (aperto) di 7-0: sul 18-16 Pianigiani chiama minuto di pausa. Alla ripresa, dopo il pari di Eze, un paio di magìe di Papaloukas mandano le due squadre al primo riposo sul 20-18. Molto bene Lavrinovic, discreto Kaukenas, su Siena pesano al momento le forzature di Mcintyre, ma nel complesso ottima prova.

Secondo Quarto

Entra Ilievski, che esordisce nel match con tre forzature in fila, dando modo al Cska di salire sul +6 (24-18). Per fortuna comunque il Cska non approfitta appieno dei ripetuti errori di Siena e, prima Papaloukas con due palle perse, poi Smodis con una tripla comoda fallita, poi Zisis con un passaggio avventato, mantengono attacca al match l' MPS (24-20 al 5'). Dura troppo, però, il digiuno di Siena, bloccata a quota 20 dalla difesa super del Cska: Pianigiani si vede costretto a chiamare time-out sul 27-20 a 5'15".
Finalmente Ilievski si sblocca con una penetrazione e, sul successivo recupero difensivo, Stonerook entra nel match con un triplone da otto metri (27-25), subito replicato da Holden (30-25 a 3'20"). Goree è scatenato: segna anche da tre, profittando di una dormita di Lavrinovic e, a 2' dal termine del quarto, il Cska vola sul +11 (36-25). Una tripla da nove metri di Kaukenas, seguita da una buona difesa su Savrasenko, dà nuova linfa all'MPS che, grazie ad uno splendido gioco a due Mcintyre-Lavrinovic, risale sul -5 (36-31) a 42". Il quarto si chiude con due liberi del folletto senese e una forzatura, senza successo, di Siskauskas: 36-33 è il risultato col quale le due squadre vanno alla pausa lunga.
Ottima prova di Siena nel primo quarto, male il secondo per otto minuti e mezzo: un break di 8-0 negli ultimi 90" mantiene in vita i ragazzi di Pianigiani. Lavrinovic è la nota più positiva, da rivedere Mcintyre e Ilievski, Stonerook bene a rimbalzo (7), poco intraprendente al tiro.

Terzo Quarto

Si ricomincia. Stonerook commette subito fallo sul tentativo di Smodis di ricevere a 2 metri dal canestro: lo stesso ex-bolognese, però, lo punisce col primo canestro del quarto, cui Stonerook "risponde" con un brutto errore dai 6.25. Con Sato e Thorton ancora non pervenuti, il Cska giocoforza torna sul +9 (44-35) dopo 3' del quarto. Poco dopo arriva una brutta notizia: sull'ennesima buona iniziativa di Andersen (46-36), Lavrinovic commette il suo terzo fallo e finisce in panchina, lasciando il posto a Ress.
Siena è troppo imprecisa dalla distanza, tira col 25% ma il cuore certo non le manca: 48-40 a 5', bel canestro di Thornton, al quale Siena di affida in questa fase dopo che l'ex-canturino ha lasciato molto a desiderare nei primi 20'. Nemmeno ai liberi sembra essere la serata ideale di Siena (che li tira in questa fase con appena il 60%): Thornton ne sbaglia due su quattro, Lavrinovic commette stupidamente il suo quarto fallo, ma nonostante tutto Siena resta in gara anche alla fine del terzo periodo (60-52, splendida entrata di Ilievski).

Quarto periodo

Messina si spazientisce in panchina sull'ennesimo errore di Langdon, subito punito da Sato con una splendida conclusione in avvicinamento (63-56). Lo stesso ex-trevigiano commette infrazione di passi e sul possesso successivo Siena, grazie a Kaukenas, torna pienamente in partita (65-60 a 6'30"), ma non è tutto: una splendida tripla di Stonerook sulla sirena regala all'MPS il clamoroso -2 (65-63), sul quale Messina decide di chiamare time-out.
Siena è quasi commovente in difesa, dove non regala nemmeno un centimetro a nessuno: il problema è in attacco (causa, però, straordinaria difesa del Cska), dove Mcintyre continua ad essere dannoso e Sato sparacchia senza senso.
TRIPLA DI KAUKENAS: 67-68 a 2'. Ancora lui, il magico lituano, in penetrazione: Messina è costretto a chiamare un altro time-out sul 67-70 per Siena a meno di 2' dal termine.
La pressione di Stonerook su Smodis genera un fallo, che lo sloveno converte in due liberi, e poi in un altro canestro, dopo un assurdo tentativo di Mcintyre da otto metri, marcato da Papaloukas: è Pianigiani adesso a fermare per un minuto il gioco, sul 71-70 per il Cska.
Difesa durissima del Cska, e il solito Mcintyre perde palla lanciandola in aria dopo un tentativo di entrata andato a vuoto: davvero incommentabile la sua prova; sul fronte opposto Lavrinovic commette quinto fallo su ed esce. Ancora time-out a 35" dal termine.
Andersen però fa un gran regalo a Siena sbagliando il primo tiro libero e poi anche il secondo: a 20" dal termine inizia l'azione di Siena, chiusa da una tripla di Stonerook che si spegne sul ferro. Immediato fallo di Kaukenas e time-out. Due liberi per Smodis a 7": segna il primo, sbaglia ancora il secondo. Con 7" sul tabellone, ancora lui, ancora Terrell Mcintyre si erge a protagonista negativo, palleggiandosi sui piedi in maniera infantile. E' la fine. Siena perde forse immeritatamente, Pianigiani dovrà "richiamare" il suo playmaker troppo egoista e assolutamente dannoso nel corso di tutta la partita, semplicemente devastante (in senso negativo) nell'ultimo minuto.
Il Cska può sorridere: dopo 18 gare, l'Olimpic Hall ha visto traballare la sua imbattibilità.

  
Theo Papaloukas (CSKA)

 Ksistof Lavronic (Siena) a canestro
 



 
morello Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
Morello!!! sai se Pozzecco gioca ancora in Russia? altri italiani nel campionato russo?
 




____________
http://www.youtube.com/watch?v=voH2...player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=3eLhm8slXHA
 
il Passatore Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
il Passatore ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Morello!!! sai se Pozzecco gioca ancora in Russia? altri italiani nel campionato russo?

Pozzecco è tornato a giocare in Italia, gioca con l' UPEA di Capo d'Orlando.
 



 
gladium Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
il Passatore ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Morello!!! sai se Pozzecco gioca ancora in Russia? altri italiani nel campionato russo?


Di italiani in Russia nel basket c'è solo l'allenatore del CSKA Mosca Messina
 



 
morello Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
RISULTATI TERZA GIORNATA


Fenerbahce Ulker - Lottomatica Roma      85 - 66 IL TABELLINO                
Aris TT Bank - Cibona     77 - 73             
Montepaschi Siena - Zalgiris     89 - 64 IL TABELLINO             
Le Mans - Lietuvos Rytas     77 - 83             
Union Olimpija - CSKA Moscow     74 - 72 IL TABELLINO            
Brose Baskets - Real Madrid     49 - 59             
Partizan Igokea - Panathinaikos     90 - 94             
Prokom Trefl Sopot - Tau Ceramica     66 - 82             
Maccabi Elite - Efes Pilsen     73 - 67             
Armani Jeans Milano - Unicaja     65 - 74 IL TABELLINO             
Olympiacos - Virtus VidiVici Bologna     104 - 76 IL TABELLINO             
AXA FC Barcelona - Chorale Roanne     82 - 76

LE CLASSIFICHE




Sorpresa a Lubiana: cade il CSKA


E' proprio una serataccia per la polisportiva CSKA: la squadra di calcio viene abbattuta a San Siro dall'Inter, e fin qui nessuna novità; ma che lo squadrone di Ettore Messina cedesse a Lubiana, contro la modesta Olimpjia, davvero in pochi erano disposti a scommetterlo.
Davide contro Golia, quindi, dà una volta tanto ragione al più debole. La squadra di Memi Becirovic, dopo il colpaccio della scorsa settimana contro l'Olympiakos Pireo (sempre fra le mura amiche della Tivoli Arena) si ripete contro i vice-campioni d'Europa, trascinata da Marko Milic (14), autore del decisivo canestro quasi sulla sirena, da Goran Dragic (11) e soprattutto da un eccellente Jasmin Hukic (23) che con le sue triple ha messo in crisi la corazzata moscovita. Nel CSKA, Matjaz Smodis (18) ha recitato la parte del leone, ma, ad eccezione di Andersen (10) e Holden (9 con 19val), non ha ricevuto grande collaborazione da Siskauskas (7), Langdon (9, 1/5da tre), Papaloukas (6), Zizis (5).

  Smodis del CSKA

E' un Montepaschi-show: demolito lo Zalgiris


Splendida prova della squadra di Pianigiani che, con una condotta di gara al limite della perfezione (se si eccettuano 2-3 minuti centrali del terzo quarto, durante i quali lo Zalgiris si era portato sul -4) riscatta immediatamente l'immeritato stop di Mosca e si candida ad un ruolo di grande protagonista del (difficile) girone A.
Già dopo 9 minuti il tabellone dice 19-6 per padroni di casa, trascinati da due triple in fila di un McIntyre evidentemente caricato dopo la brutta prova di Mosca (per lui 13p); il monologo senese non ha tregua e sulla tripla di Vlado Ilievski il MPS raggiunge il +15 (27-12); lo Zalgiris, privo della sua stella Tanoka Beard, si affida a Popovic (11) per risalire la china (30-21 al 15'), ma è un fuoco di paglia, perchè ben presto anche Thornton si iscrive al festival delle triple e per lo Zalgiris è notte fonda (43-27).
Dopo un inizio di ripresa sulla falsariga del primo tempo (49-36, tripla di Stonerook), i ragazzi di Pianigiani subiscono il momento di massimo sforzo dello Zalgiris che, trascinato da DeJuan Collins (7) e soprattutto da Goran Jurak (19), tocca il -4 (57-53) a due minuti dalla terza sirena.
Ma, anzichè perdere calma e concentrazione, Siena si riappropria prepotentemente della gara e a cavallo tra il 28' e il 32' regala ai suoi tifosi uno strepitoso break di 17-2 che spezza le gambe ai lituani, travolti da Rimantas Kaukenas (12), Romain Sato (10), Vlado Ilievski (9) e un ottimo Thomas Ress (16), e soffocati dalla impetrabile Maginot messa in piedi da Pianigiani. Gli ultimi minuti sono pura accademia e servono allo Zalgiris a limitare i danni: il risultato finale dice 89-64, la prova di forza dell'MPS va oltre i 25 punti di scarto.
Siena può guardare con molta fiducia alla ostica trasferta di Vitoria, che precede il derby contro la Virtus Bologna: giocando così si può sognare in grande.

 Tomas Ress del Montepaschi Siena
 



 
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RISULTATI QUARTA GIORNATA


Cibona - Armani Jeans Milano      100 - 91 IL TABELLINO                
CSKA Moscow - Olympiacos     88 - 79 IL TABELLINO            
Lietuvos Rytas - Aris TT Bank     77 - 70             
Chorale Roanne - Fenerbahce Ulker     90 - 97             
Real Madrid - Partizan Igokea     75 - 64             
Virtus VidiVici Bologna - Prokom Trefl Sopot     75 - 87 IL TABELLINO             
Efes Pilsen - Le Mans     66 - 63             
Zalgiris - Union Olimpija     91 - 72             
Unicaja - Maccabi Elite     93 - 70             
Tau Ceramica - Montepaschi Siena     76 - 61 IL TABELLINO            
Lottomatica Roma - Brose Baskets     81 - 57 IL TABELLINO            
Panathinaikos - AXA FC Barcelona     76 - 66     

LE CLASSIFICHE




Il CSKA stende l'Olympiakos


Al termine di uno splendido incontro, incerto ed equilibratissimo fino all'ultimo, il CSKA riscatta la doppia sconfitta contro Lubiana e Dynamo Mosca (in campionato) e, in attesa dell'altro big-match fra Tau e Siena, si porta in testa alla classifica del
Favoriti da difese non proprio impenetrabili, gli attacchi da ambo i lati hanno fornito un saggio delle rispettive potenzialità: il CSKA ha infatti tirato con un eccellente 48% da tre (12/25, e dei 13 tiri sbagliati almeno la metà erano ''ottimi'' tiri), l'Olympiakos non è stato da meno col 64,5% da due che ha fatto infuriare Ettore Messina, specialmente quando il fenomenale Lynn Greer (27p e 5as), riusciva a penetrare indisturbato nella difesa russa.
Come detto, la partita ha vissuto di un equilibrio pressochè totale durante l'arco dei 40 minuti: un piccolo strappo del CSKA a cavallo fra il secondo e il terzo periodo (55-46), propiziato da un Ramunas Siskauskas (24) finalmente decisivo con le sue triple, è stato immediatamente ricucito dallo spumeggiante Lynn Greer, il roccioso Marc Jackson (22) e l'utilissimo Giorgios Printezis (8, con 4/4); anzi con una tripla di Lynn Greer gli ateniesi hanno chiuso in vantaggio (61-62) il terzo periodo.
Nell'ultimo quarto JR Holden (9), Alexsey Savrasenko (6p, 3as, 3r) ma soprattutto un superbo Trajan Langdon (21), sotto la sempre preziosa regìa di Theo Papaloukas (14p, 4as, 3r), hanno propiziato il mini-break (11-4), che dal 66-66 ha portato il CSKA a condurre 77-70; l'Olympiakos, che non ha ottenuto niente da Roderick Blakney (2, con -5val) nè da Qyntel Woods (2), non ha trovato la forza di reagire, incappando perciò nella seconda sconfitta del girone dopo il ko di Lubiana.
CSKA e Olympiakos hanno offerto uno spettacolo degno della grande forza che viene loro giustamente attribuito; ovvio che, se in futuro (magari alle Final Four) dovesse ripresentarsi la sfida, difficilmente avremo di nuovo la possibilità di vedere il CSKA prendere 20 tiri comodi dall'arco, punendo la disattenta difesa a zona 2-3 predisposta da Pini Gershon, così come Ettore Messina mai permetterà alla sua difesa di esser tagliata a fettine da Greer e Vasilopoulos (9).

  Langdon, decisivo nell'ultimo quarto

Roma a ritmo di triple, Siena si inceppa a Vitoria


Al debutto casalingo la Lottomatica si schioda da quota zero in classifica e lascia al Bamberg l'ultima posizione del gruppo C. La Montepaschi crolla contro il Tau: decisivi due blackout in attacco

ROMA, 15 novembre 2007 - Così Roma e Siena nel quarto turno di Eurolega:

Al debutto casalingo Roma si schioda da quota zero in classifica e lascia al Bamberg il poco simpatico ruolo di Cenerentola del gruppo C. I campioni di Germania, difesa meno perforata dell’Eurolega, soccombono sotto le triple dei romani, che coincidono con i momenti chiave della partita. I capitolini, privi di Daniels e Drajer, mettono subito in chiaro le loro intenzioni con Lorbek inizialmente sugli scudi, per niente condizionato da una caviglia in disordine. Gli ospiti ci mettono 3’ per sbloccarsi (6-2). Gabini facendo 2/2 dall’arco dei 6 metri e 25, manda l’incontro sul 16 a 7 (8’). Roma è compatta in difesa e ben bilanciata in attacco. Legittima la sua superiorità quando si sblocca anche Stefansson, che sigla il più 14 (24-10). La Lottomatica lotta e si diverte, domina sotto le plance. Giachetti trova lo spazio per una tripla che proietta i romani sul più 17 poco prima dell’intervallo (38-21) e l’impressione è che la gara sia già indirizzata bene, non tanto per il margine quando per lo spirito dei ragazzi di Repesa. Fiammata dei tedeschi in avvio di ripresa, risalgono a meno 10 grazie a Hamann (al 24’ 45-35) ma un apatico Ray tira fuori dal cilindro un canestro da tre che ridà fiato alla Virtus, tamponando un calo di concentrazione che poteva rivelarsi pericoloso. Bamberg però non molla, trascinato da Greene al 28’ riduce a 9 il gap (54-45). Due triple chirurgiche di Tonolli e Ukic e la sfida è di nuovo in ghiaccio (64-47). Recuperata lucidità, non c’è più paura per Fucka e compagni che dilagano.
Roma: Ukic 15, Stefansson 14, Lorbek 12.
Bamberg: Greene 16, Okulaja e Suput 11.


Primo vero passo falso di Siena. Imbattuta in campionato, già battuta ma solo nel finale a Mosca, a Vitoria la Montepaschi crolla nel finale anche a -20, ostaggio di una serata offensiva nerissima. Decisivi due blackout in attacco, quello di 5' tra primo e secondo quarto che ha costretto i toscani a inseguire ripartendo dal -12, e quello di 7' a cavallo degli ultimi due quarti che ha chiuso i giochi quando la squadra di Pianigiani era rientrata a -5. A scavare il solco è il dominio a rimbalzo del Tau (che cattura 16 rimbalzi in attacco contro i 15 della difesa senese), ma il match diventa impari quando la cilecca da tre punti (3/20 finchè c'è partita) innervosisce l'attacco Montepaschi conducendolo a una serie incredibile di forzature fino a sbagliare molto anche da due (44%). Nella serata no di Kaukenas e Thornton (3/20 in coppia dal campo), la partita è finita quando è venuta meno una difesa che pure aveva tenuto per tre quarti a bada il secondo miglior attacco d'Europa. L'equilibrio iniziale retto da Eze e Sato, orchestrati da Thornton (12-13 al 6'), si rompe quando loro escono. L'inizio delle rotazioni di Pianigiani coincide con 5' di digiuno assoluto, perchè le difficoltà che Lavrinovic procura a Splitter non producono punti, e da fuori si parte con 1/6 da tre, che sarà 2/11 al riposo. Nel frattempo Teletovic e le incursioni in area di Rakocevic scavano il solco e Siena si risveglia al 13' sotto 27-15, vittima del 15-2 basco. Là sotto Siena soffre, soprattutto senza Eze (al riposo 9 rimbalzi offensivi Tau e 10 difensivi senesi), che sommato a un paio di perse su rimessa dal fondo e altrettanti errori in banali sottomano impediscono alla Montepaschi di rientrare anche dopo il ritorno in campo di McIntyre: il regista riporta vita a un attacco ingolfato, mettendosi in proprio e innescando i giochi a due con Eze, che ci mette del suo anche in difesa. Per rivedere la luce Siena deve così aspettare il ritorno dal riposo (38-32), anche se sbaglia sempre l'attacco per riavvicinarsi in una serata nera da tre ma grigia anche da sotto. Il livello difensivo eppure lascia ben sperare e almeno tampona i problemi offensivi, arrivando in campo aperto fino al 49-44 al 28'. E invece è qui che si spacca la Montepaschi, con un paio di ingenuità difensive di Lavrinovic pagate carissimo a fine terzo quarto che fanno saltare anche il tappo difensivo. Mentre McDonald banchetta spalle a canestro, si rompono gli argini toscani: vedendosi sfuggire la gara, l'attacco senese si aggroviglia in soluzioni assurde, che ovviamente frutta altri 7' di digiuno su cui il Tau costruisce il 12-0 del game over (63-46). E' il 35' quando Siena torna a fare canestro, e a buoi ampiamente scappati anche la differenza canestri va a farsi benedire (68-48 al 36').
Vitoria: McDonald 18, Rakocevic 14, Splitter 12
Siena: Sato 14, McIntyre 13, Eze 8

 Jon Stefansson della Lottomatica in azione

Milano e Bologna, disastro


Quarta sconfitta in altrettante sfide di Eurolega per l'Armani Jeans , battuta 100-91 dal Cibona Zagabria. Virtus Bologna travolta in casa dai polacchi del Prokom Sopot 87-75

Ancora una sconfitta per Milano in Eurolega: l’Armani crolla nel secondo tempo a Zagabria sotto i colpi del Cibona, trascinato dal tiratore Ayuso (ex Montegranaro) e guidato dal fosforo di Mulaomerovic (ex Fortitudo). Per la squadra biancorossa si tratta del quarto k.o. di fila, finora non ha mai vinto e così la qualificazione alla Top 16 comincia a diventare una chimera. Non basta all’Armani il buon debutto del nuovo americano Booker, tornato dopo nove anni a dirigere le operazioni in regìa, e l’ottima prova di Gallinari, ultimo ad arrendersi, per fronteggiare un Cibona precisissimo al tiro e capace di sfruttare al meglio tutte le sue individualità più pericolose, come l’altro tiratore Warren e il centro Hoskin, lungo che nella scorsa stagione ha bidonato la Virtus Bologna.
Eppure Milano comincia bene con Booker che innesca con successo i lunghi e Gallinari per l’allungo 12-22 al 7.’Con le prime rotazione l’Armani viene subito rimontata: Bulleri non si combina con Gaines, ancora anonimo e ormai prossimo alla cessione. Il Cibona scalda le mani di Ayuso e Warren sorpassando già sulla prima sirena. Milano però ci crede, prova a correre, ma è il Cibona a fare sempre il tiro giusto. Ayuso è un tornado, dalla lunetta è una sentenza (15/15), si sveglia anche Hoskin che pilota lo strappo nel secondo quarto (53-43) poi, dopo un illusorio rientro a -4 (65-61), Milano salta per aria nel terzo quarto sul 10-0 del solito Ayuso. Il Cibona può dilagare sul +17 (87-70) in avvio dell’ultima frazione, l’Armani almeno non si fa spazzare via ma il centone finale è un pugno che arriva dritto allo stomaco.
Zagabria: Ayuso 30, Hoskin 18, Warren 13
Milano: Sesay 24, Gallinari 20, Watson 13

Imbarazzo : questo deve aver provato la VidiVici uscendo dal campo dopo l'ennesima sconfitta stagionale, la terza consecutiva in Eurolega. Al cospetto di un Prokom privo della sua stella (Milan Gurovic), i bianconeri non hanno praticamente giocato a pallacanestro per oltre tre quarti, lasciando campo libero a uno scatenato Slanina nel secondo quarto, a un Van Den Spiegel incredibile in area e alle giocate di talento di DeJuan Wagner, talento che sta provando a rifarsi una carriera in Europa.
Dopo 3' Conroy e compagni sono già sotto 0-7 con 5 punti consecutivi dell'americano, e quindi il tono della serata è presto annunciato. Nel secondo quarto, Slanina ne mette 17, di cui 11 in fila in meno di due minuti per il +16 ospite (12-28), mentre se VDS - carico come in un derby da buon ex Fortitudo - controlla il traffico in difesa e fa sempre male in pick and roll quando serve. Qualche giocata di Holland riduce lo strappo fino al -13 a metà gara, poi nel terzo quarto Giovannoni (con gli assist) e Chiacig confezionano 4 punti in fila per il -9 (35-44), ma la partita della VidiVici si addormenta. Un nuovo parziale ospite (3 a testa per i soliti Big Three alla polacca) porta il Prokom sul 39-58 a 4'11" dall'ultima pausa, poi a 7?44 dalla fine Wagner, con un comodissimo jumper, trova il primo +20. Pillastrini, spalle al muro e con il pubblico spazientito, torna all?antico, almeno per il PalaMalaguti: un quintetto "markovskiano" con i quattro esterni USA in campo, con Holland da 4, e Giovannoni da 5. Il risultato è finalmente un po' di intensità e di pressing, e insieme a 4' di fuoco di Spencer (18 punti nell'ultimo quarto), si riavvicina fino al -5 (73-78 a 1'39 dalla fine), ma dopo due errori da fuori di Giovannoni e ancora di Spencer, Van Den Spiegel punisce dalla lunetta (11/11, perfetto e incredibile) e chiude i conti. (Fonte: Gazzetta.it)

 Debutto sfortunato per Melvin Booker (Milano), 35 anni.
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
RISULTATI QUINTA GIORNATA


Aris TT Bank - Armani Jeans Milano      70 - 77
IL TABELLINO                 
AXA FC Barcelona - Real Madrid     73 - 62             
CSKA Moscow - Zalgiris     78 - 70 IL TABELLINO             
Le Mans - Unicaja     74 - 83             
Lietuvos Rytas - Efes Pilsen     70 - 77             
Union Olimpija - Tau Ceramica     78 - 92             
Olympiacos - Prokom Trefl Sopot     109 - 65             
Partizan Igokea - Lottomatica Roma     91 - 86 IL TABELLINO            
Chorale Roanne - Panathinaikos     83 - 123             
Montepaschi Siena - Virtus VidiVici Bologna     80 - 69 IL TABELLINO             
Maccabi Elite - Cibona     80 - 74             
Fenerbahce Ulker - Brose Baskets     79 - 77

LE CLASSIFICHE




CSKA vittorioso sullo Zalgiris


Facile vittoria del CSKA, aldilà di quanto non dica il punteggio finale di 78-70 col quale i ragazzi di Messina confermano la leadership in classifica nel girone A. I russi hanno attuato un classico ''control-game'', che li ha portati a vincere tre dei quattro periodi, senza mai dare modo allo Zalgiris di rendersi veramente pericoloso.
Un ritrovato Ramunas Siskauskas è il top-scorer coi suoi 19p, ben 15 dei quali nei primi 20', a conferma che l'iniziale momento di ambientamente è ampiamente superato. A dir poco strepitoso Alexei Savrasenko, che oltre a fornire un contributo offensivo sopra le righe (15), ha catturato 6 rimbalzi e costretto i pivot avversari a girare al largo dalla sua zona; ma anche David Andersen (14), JR Holden (10) e Theo Papaloukas (8p, 3as) hanno posto un mattoncino prezioso per la vittoria.
Lo Zalgiris, deludente nell'ex Marcus Brown (10p, ma con 2/10 al tiro), ha pagato a carissimo prezzo le 19 palle perse, seppur va detto che la difesa del CSKA ha il suo grande merito in questa voce statistica. Ottimo il debutto di Micheal Bradley (13p, 6r), benino anche Marko Popovic (14), DeJuan Collins (9p, 6as, 3r) e Paulius Jankunas (7p, 4r).

 Ramunas Siskauskas (CSKA Mosca)


Alexei Savrasenko (CSKA) a canestro

80-69, la Mps sconfigge Bologna e centra il terzo

successo in Eurolega


"Ogni partita ha una sua storia" aveva esordito così coach Pianigiani nella conferenza stampa di presentazione della partita e volente o nolente aveva ragione...
Alla quinta giornata di Eurolega lo scontro fra le italiane, Virtus Bologna e Mps Siena.
Al Pala Mens Sana per la prima volta si è vista una partita giocata fino all'ultimo secondo, una partita che ha riscaldato gli animi di tutti gli appassionati che ormai erano abituati solo a vittorie dilaganti. C'è da dire che il risultato finale, 80-69 non rispecchia l'andamento equilibrato (16-12, 40-33, 67-45) di tutti i 40 minuti. Ma nel finale Siena ha trovato le giuste giocate con Lavrinovic e Mc Intyre. Dall'altro lato uno splendido Delonte Holland ha retto le redini della partita della Vistus ma tutto il gruppo si è fatto trovare pronto alle richieste di coach Pillastrini.


Lavrinovic (Monte Paschi)

 Conroy (Virtus Bologna)

Roma cede anche a Belgrado, la strada per le top 16 è in salita


La Lottomatica esce sconfitta da Belgrado 91-86, complicando il suo cammino verso le top 16.
Ai capitolini non sono bastati cinque uomini in doppia cifra, con Stefansson miglior realizzatore dei suoi con 17 punti, mentre Hawkins arriva a quota 16 e Ukic si ferma a 15. I padroni di casa si aggiudicano una gara fondamentale per la corsa alla seconda fase, grazie ai 21 punti, 8 rimbalzi e 13 falli subiti di Pekovic. Determinanti anche le prove di Velickovic (16 e 10 rimbalzi) e Palacio (15 e 6 assist).
Nel primo quarto, chiuso sul 26-25 per Roma, dominano gli attacchi, con Pekovic (9 punti in 6 minuiti) e Ukic (8 punti) sugli scudi. Nessuna delle due squadre riesce ad accumulare più di tre punti di vantaggio, nonostante gli ospiti tirino col 72% da 2.Nel secondo periodo grazie a 6 punti di Velickovic e a 5 di Palacio il Partizan arriva fino al + 9 (41-32). La Lottomatica è brava però a non arrendersi, e grazie a 10 punti realizzati da Lorbek (saranno 14 in totale per lui) e a uno dei due canestri dal campo di Gabini, compie il sorpasso sul 51-50. Il vantaggio dura poco poichè nell’ultimo minuto un paio di ingenuità costano agli uomini di Repesa il – 3 all’intervallo (51-54).
Al ritorno in campo Roma si ritrova subito sotto di 8 lunghezze (62-54) e il quarto fallo di Lorbek, che non segnerà più dopo il fantastico secondo quarto, sembrano segnare il destino dei giallo-rossi. A guidare l’ennesima rimonta dei suoi ci pensa però Stefansson, che realizza rapidamente 9 punti e permette agli ospiti di restare in partita quando siamo alla penultima sirena (70-72).
Negli ultimi dieci minuti i padroni di casa tentano più volte l’allungo decisivo e a fare la differenza sono i tiri liberi. Sull’84-81, infatti, Fucka, autore di soli 3 punti, mette insieme uno sciagurato 0/4 dalla lunetta, che unito ai punti arrivati dalla linea della carità grazie ai soliti Velickovic e Pekovic, condannano Tonolli e compagni a un’amarissima sconfitta.
Ora la corsa della Lottomatica alle top 16 passa necessariamente per una vittoria nella gara interna della prossima settimana contro il Barcellona.


Hawkins della Lottomatica Roma

Milano soffre ma porta a casa i primi due punti in Eurolega


Prima vittoria in Europa per l’Armani Jeans Milano, che offre finalmente un gioco accettabile ma che non può esimersi dal creare qualche problema cardiaco ai suoi tifosi, pur stando avanti nel risultato per tutta la gara.
La squadra di Caja parte subito forte e dopo 5 minuti raggiunge già la doppia cifra di vantaggio sul 4-14. Milano ha grandi percentuali dal campo, l’Aris tutto il contrario: forse la zona che Caja propone, probabilmente per far spendere meno energie al suo organico ridotto, sorprende un po’ i greci, che non sanno bene come attaccarla. La partita è comunque molto al rallentatore: manca totalmente di intensità e questa caratteristica rimarrà, piuttosto incredibilmente, una costante per tutta la gara, anche nel finale. La sensazione comunque, fino a questo punto, è che le cose stiano andando troppo bene: un vantaggio di 15 punti a fine quarto (11-26) non è usuale per l’AJ di quest’anno. E infatti, dopo aver raggiunto il massimo vantaggio (15-32) con un canestro di Vukcevic solissimo in mezzo all’area, già dopo pochi minuti del secondo quarto iniziano i primi problemi e l’Aris pian piano rosicchia punto su punto fino a portarsi 31-37 con una bomba di Bracey Wright (16 punti ma solo 2/8 da tre). Il quarto si chiude proprio sul +6 Milano (35-41). Il riposo fa bene a Booker e compagni, che rientrano carichi e tornano prima a + 9 grazie a due triple di fila di Vukcevic (21 punti con 4/9 da tre e 5 assist), poi a +11 con Booker (16 punti). Ma dura poco: Jeremiah Massey (16 punti e 8 rimbalzi) in un amen riporta i suoi a -6 e da quel momento la partita si mantiene equilibrata (54-62 la fine del terzo quarto). Le sensazioni comunque non sono delle migliori: Milano sembra che stia pian piano mollando, rimanendo a galla solo con grandi giocate dei singoli e alla caterva di rimbalzi di Travis Watson (9 in difesa e 7 in attacco); l’Aris non ne approfitta solo perché è in giornata davvero negativa. A peggiorare la situazione è una bomba di Tsaldaris che dà il -3 ai greci (59-62). Un’entrata probabilmente viziata da passi di partenza di Vukcevic e e poi un tap-in quasi impossibile di Gallinari (10 punti, 4 rimbalzi, 2 assist) riportano il vantaggio a 9 punti, ma i greci rientrano ancora a un minuto e mezzo dalla fine: 67-72. Finale che fa tremare gli ormai poco speranzosi tifosi di Milano: fallo su Sesay (16 punti, 5 rimbalzi, 3 assist) che mette solo un libero; l’Aris regala palla all’AJ e Booker (probabilmente e comprensibilmente in debito d’ossigeno) la riconsegna dall’altra parte a Wright, che vola in contropiede e segna con fallo (assai evitabile) di Vukcevic. Wright segna il libero supplementare: 70-73. A 21 secondi dal termine palla a Vukcevic che fa passi e prende fallo; l’arbitro fischia e opta per il fallo: solo un libero a segno, che comunque ridà un po’ di sicurezza. Altro errore in attacco per l’Aris, palla ancora a Vukcevic che segna la tripla del definitivo 70-77.
Milano porta a casa una vittoria importantissima sia, parzialmente, per la classifica, non ancora del tutto compromessa, sia soprattutto per il morale. Serve comunque, e al più presto, un intervento sul mercato: come ha fatto notare nell’intervallo Nando Gentile, Caja deve ruotare di più gli uomini se non vuole avere i migliori a corto di fiato a fine gara. Ha ragione, ma forse il caro Nando non si è accorto che la panchina di Milano ha avuto tempi migliori (a meno che non tifasse spudoratamente per l’ingresso di suo figlio…). Senza l’innesto di uno o due uomini, l’AJ rischia di arrivare col fiatone a ogni finale di gara (non si può giocare con una panchina che sta in campo per 10 minuti totali!), rischiando costantemente di vanificare il buon gioco che sta pian piano ritrovando.

 
 Sesay (Milano) autore di 16 punti
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
RISULTATI SESTA GIORNATA


Cibona - Le Mans      91 - 71                 
Prokom Trefl Sopot - Montepaschi Siena     59 - 84 IL TABELLINO            
Aris TT Bank - Efes Pilsen     67 - 64             
Lottomatica Roma - AXA FC Barcelona     65 - 74 IL TABELLINO             
Unicaja - Lietuvos Rytas     71 - 69             
Brose Baskets - Partizan Igokea     78 - 62             
Fenerbahce Ulker - Panathinaikos     64 - 83             
Olympiacos - Zalgiris     90 - 74             
Tau Ceramica - CSKA Moscow     76 - 85 IL TABELLINO        Real Madrid - Chorale Roanne     104 - 73             
Virtus VidiVici Bologna - Union Olimpija     101 - 91 IL TABELLINO        Armani Jeans Milano - Maccabi Elite     81 - 82 IL TABELLINO

LE CLASSIFICHE




Le "riserve" del CSKA sbancano Vitoria


Per qualsiasi squadra (almeno da questa parte dell'oceano), fare a meno di uno tra Papaloukas, Siskauskas, Smodis e Savrasenko sarebbe impresa tutt'altro che facile. Rinunciare a tutti e quattro contemporaneamente, poi, sarebbe una sentenza di morte per chiunque. Chiunque, tranne il CSKA Mosca di Ettore Messina, capace questa sera di espugnare la Buesa Arena di Vitoria (non esattamente la palestra parrocchiale) con il risultato di 76-85 dopo 40' di sostanziale dominio.
I russi, in vantaggio dall'inizio alla fine, costruiscono la propria vittoria in difesa, affidandosi dall'altra parte ai due ''fari'' dell'attacco David Andersen (23 punti e 10 rimbalzi per 31 di valutazione) e Trajan Langdon (23). Tutti gli altri, però, da Marcus Goree (12 e 7 rim) a J.R. Holden (10 e 5 assist), da Nikita Kurbanov (2) ad Anatoly Kashirov (2), svolgono il proprio dovere senza sbavature, contribuendo in modo più o meno tangibile al successo finale.
I baschi, sostenuti da 9600 aficionados, reagiscono con delle rare quanto vane fiammate, il cui miglior risultato è costringere coach Messina a fermare il gioco con alcuni time-out, in uscita dai quali i russi riprendono puntualmente in mano le redini dell'incontro. A nulla servono gli sforzi di Zoran Planinic (15 e 3 ass), Tiago Splitter (12 e 6 rim), Igor Rakocevic (12 e 3 ass), Pablo Prigioni (14) e Will McDonald (13). La squadra di Neven Spahija cade per la seconda volta nella sua stagione europea e vede il CSKA allontanarsi inesorabilmente nell'ormai prevedibile (eccezion fatta per l'ambitissimo quinto posto) classifica del gruppo A.

 Langdon del CSKA autore di 23 punti

Milano perde a 4 secondi dalla fine


Amara sconfitta per l’AJ Milano contro un Maccabi non irresistibile, ma che ha il merito (o la fortuna) di trovare il canestro del definitivo 82-81 a 4 secondi dalla fine. La prima azione vede Vonteego Cummings (7 punti nel primo quarto, poi sparisce) prendere il centro dell’area mentre la difesa milanese si apre per lasciarlo passare più comodamente. Si teme quindi che la partita possa prendere il solito trend, invece è tutto il contrario. Quando si esaurisce la vena realizzativa di Cummings, Fizer e Bluthenthal (8-15 per gli israeliani) Milano riprende in mano il gioco, tornando in vantaggio con una tripla di Vukcevic (20 punti e 6 assist) per il 18-17 e chiudendo il quarto 25-23. Il secondo quarto inizia con una serie di palle perse, di cui alcune davvero imbarazzanti, e di tiri legnosi, finchè il Maccabi piazza un mini-break concluso con una bomba dell’ottimo Halperin (20 punti con 4/5 da tre) per il 27-30. Due triple di Katelynas (3 punti e 3 rimbalzi, ancora non incide) e Gallinari riportano i milanesi a contatto, in svantaggio di due punti all’intervallo (45-47). Alla ripresa del gioco, un gran momento di Eliyahu (6 punti di fila, gli unici della sua partita) sembra affondare Milano, che però reagisce alzando l’intensità difensiva e lottando sulle palle vaganti. Così facendo, torna in vantaggio con un canestro impossibile di Gallinari (20 punti, 4 rimbalzi e 2 assist per 26 di valutazione), che si guadagna anche il libero supplementare. Il pubblico del Forum si sveglia e inizia a farsi sentire come ai bei tempi degli scorsi playoff. E Milano ringrazia con una tripla di Booker (9 punti ma 1/6 da tre) che porta il vantaggio a +7 (62-55), prima di permettere agli avversari di rientrare ancora e di chiudere il quarto con una tripla un po’ improbabile di Sharp per il 64-61. Nell’ultimo quarto Morris fa quello che Eliyahu ha fatto nel terzo: tre canestri di fila che riportano il Maccabi avanti di 3 punti, e ancora Watson (16 punti ma solo 7 rimbalzi) che riporta in parità la gara. Milano arriva anche al +5 con Shaw (che si ritrova tra le mani la palla dopo un errore di Booker) e anche al +7 con un canestro dello stesso Booker. Halperin e un immenso Terence Morris (17 punti con 8/10 al tiro, più 8 rimbalzi) riportano in vantaggio gli israeliani 78-79, ma Vukcevic segna la tripla del vantaggio che si spera definitivo, anche dopo l’1/2 dalla lunetta dell’indecente Cummings. L’AJ però dimostra come si può perdere una partita negli ultimi 30 secondi: prima Booker forza e sbaglia un tiro, guadagnando però la rimessa da fondo campo, in attacco, a 3 secondi dallo scadere dei 24. Palla a Sesay (solo 7 punti e 5 rimbalzi) che sbaglia la tripla. A 12 secondi dal termine palla a Bynum (2 punti e 5 assist) che penetra, la difesa lo costringe a un brutto tiro ma Morris arriva per primo a rimbalzo e col tap-in vincente porta a casa la partita. Inutile il tentativo da metà campo di Vukcevic (che, però, forse, con 4 secondi sul cronometro avrebbe potuto provare una soluzione migliore). Dal punto di vista del gioco, Milano è ad anni luce da ciò che era solo due settimane fa, ma forse proprio per il buon gioco espresso, e per il fatto di essere stata in vantaggio per buona parte della gara, questa sconfitta brucia ancora di più.

 Danilo Gallinari dell'Armani Milano

Grande Siena: +25 a Sopot

Sesta giornata di Eurolega, si gioca a Sopot, in Polonia. Ma il fattore campo non si sente: la Montepaschi agguanta il primo successo fuori casa e una differenza punti di +25. Una vittoria importantissima per Siena che nel suo cammino europeo ha ora 4 vittorie (tre in casa e una fuori) e due sconfitte (sul campo di Tau e Cska); pesantissimo il risultato invece per il Prokom Trefl, ancora fermo ad una sola vittoria, con 5 ko.
Ancora una volta per Siena fondamentale la difesa, ma i polacchi mettono molto di loro nel ko con 15 palle perse nella prima parte della partita. Decisiva infatti la prima metà gara: il primo quarto vede un parziale a favore dei senesi che mettono a referto 22 punti, 10 più degli avversari; ancora più netta la seconda frazione con 9 punti del Prokom e 21 per la Montepaschi. Nella seconda parte la Mens Sana non ha che da controllare. Nelle file biancoverdi cinque i giocatori in doppia cifra, in quelle dei padroni di casa solo due.
Primo possesso per gli ospiti. Eze prova il primo tiro dai 5 metri, palla sul ferro. Anche il Prokom si mangia il primo canestro con Gurovic, che però si fa perdonare un minuto dopo segnndo i primi due punti della partita (2-0). Risposta di Siena: tripla di Stonerook (2-3); il solito Gurovic copia il capitano senese, è 5-3. Tocca a Kaukenas pareggiare (5-5). Su palla persa dei polacchi Sato in contropiede schiaccia: 5-7. Masiulis riporta il risultato sul pari sotto canestro: 7-7. La difesa senese, partita in ritardo, si assesta e inizia a dare i suoi frutti: palla persa per il Prokom. Van Den Spiegel interviene su Mc Intyre e l’arbitro fischia l’antisportivo: 2 su 2. E 9 a 7 per Siena al 4’. Slanina pareggia dall’arco e guadagna anche il fallo: 10-9. Eze riporta avanti i suoi (10-11). Stonerook serve Sato che non fallisce (10-13 al 6’). L’ennesima palla persa dal Prokom convince Kijewiski a chiedere il primo time out. Alla ripresa riparte Siena e Kaukenas piazza da due facilmente: 10-15. Il Prokom invece litiga con il canestro: due le azioni senza punti. Solo su fallo Van Den Spiegel dalla lunetta accorcia: 12-15. Magia di T-Mac in rovesciata trova canestro e fallo ad 1 minuto dalla fine della prima frazione: 12-18. E sempre T-Mac lanciato da Eze guadagna altri 2 punti sulla palla persa dai polacchi: 12-20. Fallo di Van Den Spiegel e Eze dalla lunetta porta i suoi a più 10 (12-22). Ennesima palla persa dal Prokom e Siena riparte in avanti: Stonerook sbaglia la tripla e così finisce il primo quarto.
La seconda frazione inizia con due punti di Stanojevic (14-22). Lavrinovic serve Stonerook sotto canestro e sono 2 punti ancora: 14-24 al 2’. Lavrinovic in difesa soffre ed è battuto. Ilievski mette la tripla: +11 per Siena (16-27). Carraretto in campo si fa trovare subito pronto: 2 punti per lui e +13. Eze prova da tre, non va, ma Lavrinovic rifinisce: ancora due punti (16-31). Time out obbligato per coach Kijewski. Riparte il Prokom ma la situazione non cambia: passaggio mancato e palla persa. Siena torna in attacco: Eze segna e guadagna fallo, 16-34. Ancora Eze protagonista anche in difesa con due stoppate. Al 6’ tre errori per Siena: Ilievski, Carraretto e poi Thornton. A riprendere l’azione è il Prokom che segna da due, Siena risponde con la tripla di Thornton che si fa perdonare lo sbaglio precedente: al 7’ sta 19-37. Stanojevic riaccorcia e prende anche il tiro aggiuntivo: 21-37. Van Den Spiegel chiede il cambio alla sua panchina ed esce zoppicando. Ilievski nel frattempo dalla lunetta ne mette uno: 21-38 ad 1’ dall’intervallo. Fallo su Ress nell’ultimo minuto: dalla lunetta due su due e 21-40. Ancora azione interrotta per i polacchi e Ilievski punisce con la tripla: 21-43. Dalla lunetta Harissis non segna. Finisce così con un +22 per Siena.
Nella ripresa due minuti ancora tutti senesi: 4 punti a segno per la Montepaschi e zero per il Prokom (21-47). La difesa biancoverde si è chiusa: problemi per i polacchi. Stanojevic sblocca: 24-47. A segno T-Mac e 27-49 al 4’. Due azioni a vuoto per Siena e Pianigiani chiede tempo. In contropiede Sato porta palla e va anche a canestro: 27-51. Il Prokom cresce sotto canestro: Harissis segna da 2. Sato rimette a posto tutto: 29-53. Al 4’ Stonerook commette il terzo fallo: 30-53 con l’undicesimo punto di Stanojevic. Al 7’ gioiellino di Lavrinovic da 2 punti: 30-55. Un minuto dopo ancora Lavrinovic. Risponde Gurovic con la tripla: al 7’ il tabellone segna 35-60. Stanojevic è l’unico dei suoi a rispondere: 37-60. Lavrinovic entra decisamente in partita: tripla e + 26. Il Prokom accorcia ma T-Mac non perdona: il canestro vale il 40-65 al 9’. Per Siena quasi troppo facile nel terzo tempo: finisce 41-66.
Ultimo tempo: si riparte ancora da Lavrinovic, +27 per Siena. Il sesto uomo biancoverde è ora devastante. Un po’ di rilassatezza per Siena che concede 5 punti agli avversari: 46-68. Thornton guadagna il fallo e dalla lunetta fa uno su due (46-69). Due punti facili per Shakur che però poi commette fallo. Ilievski dalla lunetta riporta il risultato sul 48-71. Lavrinovic arriva al quarto fallo e si accomoda in panchina a 6 minuti dalla sirena. Siena ancora in attacco e Kaukenas non fallisce, 48-73. Cinque minuti da giocare e fallo su Eze che guadagna un punto. Slanina accorcia ma Thornton riallunga: 50-76. Kaukenas dalla lunetta allunga ancora: +28 a 4’ dalla fine. Tripla di Shakur: 53-78. Lo stesso dalla lunetta porta i suoi a quota 55. A questo punto il Prokom le prova tutte, ma il canestro non dà soddisfazione. Ilievski a segno da tre: 55-81. Al 9’ fallo in attacco per la Montepaschi e Prokom che piazza il canestro da 2 (57-81). Ultimo minuto con Lavrinovic di nuovo in campo e subito a canestro: 57-83. Due punti per il Prokom ma anche fallo su Kaukenas che dalla lunetta chiude la partita sul 59-84.

 Vlado Ilievski del Siena

Segnali di vita della Virtus, battuta l'Olimpia Lubiana


Bagliori di luce dal tunnel della Virtus che prende un brodino cogliendo un comunque prezioso successo ai danni dell’Olimpia Lubiana e si rimette in corsa per il quinto posto nel girone A. Guidati dal migliore Dewarick Spencer visto finora (34 punti, 7/8 da due, 5/9 da tre ma anche 8 rimbalzi e 7 assist), i bianconeri di Pillastrini giocano a sprazzi, soffrono la precisione dei sloveni nella prima parte di gara, sfoderano un terzo quarto ai limiti della perfezione in termini in intensità difensiva e precisione in attacco, ma poi nel finale rischiano davvero grosso ritornando a vedere le streghe che caratterizzano la loro stagione.
Un chirurgico Jasmin Hukic (20 punti, 6/12 da tre) lancia gli uomini di Becirovic nel primo quarto dove la Virtus collezione palle perse (8 nei primi 10’) ma che riesce a chiudere avanti grazie ai 13 punti del duo Spencer-Holland (21-20). Nel secondo parziale l’Olimpia scappa fino al +11 (27-38) grazie alla quinta tripla su altrettanti tentativi del bosniaco Hukic. La Virtus replica bene e va a riposo a stretto contatto con l’avversario grazie a quattro punti nel finale di Chiacig (41-43). Il terzo periodo è un monologo bolognese, parziale di 30-10 per la Vidivici che dal 49 pari passa rapidamente al 57-49 guidati da Spencer, Holland e Mc Grath. Ma le V nere non si fermano e allungano ancora fino al +19 con cui si chiude l’ultimo periodo (72-53). Il vantaggio della squadra di Pillastini arrivava fino al +22 dell’81-59 di inizio ultimo quarto ma poi negli ultimi cinque minuti di partita la Virtus toglieva il piede dall’acceleratore permettendo all’Olimpia di rientrare in partita.grazie ai punti di Dragic e del solito Hukic. Lubiana rosicchia lo svantaggio e la Virtus ha paura fino al -3 (86-83) a -3’04” dalla fine che fa scendere la paura al PalaMalaguti. Una tripla di Di Bella dopo il time-out del “Pilla” è ossigeno puro per i polmoni virtussini, Lubiana ha speso molto e cala inevitabilmente permettendo a Bologna di gestire il vantaggio fino al 101-91 finale che arriva con un grosso sospiro di sollievo dei quattromila del Palamalaguti bisognosi ora di conferme anche in campionato.

 Spencer della Vividici Bologna

Un ottimo Barça fa sprofondare Roma


Il Barcellona espugna il Palalottomatica 74-65, rendendo sempre più disperata la situazione dei capitolini in Eurolega.
A guidare gli ospiti alla vittoria ci pensano Kasun, autore di 18 punti, Basile, che chiude a quota 15, 14 dei quali nel primo tempo, e Lakovic, che mette a referto tutti i suoi 11 punti nella seconda parte di gara. Ai padroni di casa non bastano i 13 di Lorbek e i 12 di Fucka.
La partita per Roma si mette subito in salita. Tonolli e compagni, infatti, iniziano la contesa con un pessimo 2/12 al tiro, che gli fa scivolare prima a – 8 (5-13) e alla prima sirena sul – 13 (9-22), grazie a 8 punti di Basile e 6 di Kasun.
L’inizio del secondo periodo non vede mutare la situazione, con il Barça che vola sul + 17 (18-35) e i soliti Basile (14) e Kasun (10) che raggiungono rapidamente la doppia cifra.
A un passo dal baratro, però, Roma trova la forza di reagire e grazie a 8 punti di Fucka e 5 di Lorbek mette insieme un parziale di 13-2 che porta il punteggio sul 31-37 all’intervallo lungo.
Al rientro in campo la Lottomatica non riesce a ricucire completamente lo svantaggio e, anzi, con 6 punti a testa del trio Kasun-Trias-Lakovic si vede sprofondare di nuovo sul – 14 (45-59). Il mini-parziale di 5-1 realizzato sul finire del quarto serve soltanto a ridare fiato al pubblico di casa e a fissare il punteggio sul 50-60 del trentesimo minuto.
Negli ultimi dieci minuti i padroni di casa riescono ad arrivare soltanto fino al – 7 (57-64), ma pagano le troppe palle perse e la differenza di stazza sotto i tabelloni (37-23 il conto a rimbalzo per i catalani). I titoli di coda sul match gli manda Lakovic con la tripla del 59-69 a due minuti dal termine.
Per la Virtus la situazione sembra ormai quasi del tutto compromessa. Le speranze di rimonta in classifica passano soltanto da un filotto di vittorie da ottenere a cominciare dalla trasferta di Roane della prossima settimana.

 Lorbek della Lottomatica Roma
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
SETTIMA GIORNATA


CSKA Moscow - Virtus VidiVici Bologna      79 - 53 IL TABELLINO                
Lietuvos Rytas - Cibona     93 - 59             
Montepaschi Siena - Olympiacos 86 - 84 IL TABELLINO            
AXA FC Barcelona - Brose Baskets     80 - 58             
Partizan Igokea - Fenerbahce Ulker     72 - 76             
Zalgiris - Tau Ceramica     95 - 92             
Maccabi Elite - Aris TT Bank     85 - 70             
Le Mans - Armani Jeans Milano     63 - 71 IL TABELLINO             
Union Olimpija - Prokom Trefl Sopot     68 - 49             
Panathinaikos - Real Madrid     92 - 85             
Efes Pilsen - Unicaja     91 - 75             
Chorale Roanne - Lottomatica Roma     104 - 85 IL TABELLINO

LE CLASSIFICHE




Milano vince a Le Mans 71-63


Discreta prova per l’Armani Jeans Milano che porta a casa due punti preziosi (anche se probabilmente inutili in prospettiva qualificazione) contro un modestissimo Le Mans. Dopo i primi due punti iniziali, Milano subisce un parziale di 8-0 dei francesi che fanno subito temere il peggio, visti i precedenti di questa stagione. A Milano, diversamente da quanto successo contro il Maccabi sette giorni fa, manca l’aggressività in difesa e la lucidità in attacco: dopo 5 minuti sembra aver già esaurito le opzioni offensive e ciò porta a un gioco con palla immobile e conseguenti forzature dei vari Booker, Vukcevic e Sesay. Il tabellone intanto dice 11-4 per i padroni di casa. Ci pensa Vukcevic, con un assist per Watson (11 punti e altrettanti rimbalzi) e una penetrazione, a ridare un po’ di linfa ai suoi e il primo quarto di una partita a dir poco bruttina si chiude così 17-13. A inizio secondo quarto i francesi riallungano ancora arrivando sul +7 (22-15) con un canestro di Clancy (13 punti, ma inesistente a rimbalzo); poi Milano, lentamente, inizia a rientrare: una tripla di Vukcevic riporta a -4, Gallinari costringe al terzo fallo il rivale Batum (che aveva commesso il secondo già all’inizio della partita) fino ad arrivare al primo vantaggio di Milano con una bomba di Vukcevic (18 punti), con cui si va negli spogliatoi (31-33). Anche nel terzo quarto i francesi partono forte, tornando sopra 37-35, poi Gallinari pareggia e da quel punto in avanti il punteggio continuerà ad oscillare a favore dell’una e dell’altra squadra, finché, contro i 2/5 del quintetto di Milano, Le Mans piazzerà un nuovo mini-break, chiudendo il terzo quarto 53-49. Protagonista (in negativo, ovviamente) di questo mini-break è Sesay: oltre ad essere dannoso in attacco (tiri forzati e banali infrazioni di passi), è ancora peggio in difesa, dove in due azioni consecutive viene asfaltato da Koffi (12 punti, 6 rimbalzi e 5 stoppate), prima con un canestro e fallo, poi perdendolo a rimbalzo e concedendogli una poderosa schiacciata. Nell’ultimo quarto le cose sembrano mettersi ancora peggio: Booker è alle cozze e anche il generoso Vukcevic inizia a dare qualche segno di cedimento. Le Mans torna a +7 (58-51) a 8 minuti dalla fine ma sul quarto fallo di Batum (5 punti, 2 assist, 2 perse), appena rientrato, ancora su Gallinari (provare a indovinare chi ha vinto il “duello NBA”…) sembra accadere il miracolo: Milano si risveglia. Katelynas segna su rimbalzo d’attacco il -3, due liberi di Vukcevic danno il -1, poi Watson, sempre dalla lunetta, porta al vantaggio. La tattica finale di Milano è quella ormai sempre più spesso adottata nel momento del bisogno, ovvero palla a Gallinari, che qualcosa di buono la combina sempre: se non segna in penetrazione, prende fallo (12 subiti alla fine) mostrando innate doti di leadership e “combattenza” (citando il buon Casalini). Negli ultimi minuti Milano riesce quindi a mantenere il vantaggio, seppur minimo, fino al canestro della staffa di Booker (15 punti), da tre, a 26 secondi dalla fine (62-68). Le Mans, dopo aver segnato solo un libero su due, ci mette un eternità a far fallo su Sesay (che fa 2/2) e poi sbaglia, con Batum, la bomba finale. Partita finita per tutti tranne che per il Gallo che, vedendo ancora 4 secondi sul tabellone, pensa all’eventuale differenza canestri e corre in attacco, prendendo il fallo antisportivo di Clancy e segnando un libero su due per il 63-71 finale. Nonostante la partita non proprio esaltante, Caja è riuscito a gestire al meglio i suoi uomini, arrivando nel finale con la convinzione di potercela fare e aggrappandosi a un Gallinari grandioso. Ancora una volta però emerge l’emergenza-panchina, assolutamente non in grado di fornire cambi di qualità, costringendo i titolari agli straordinari col rischio, contro avversari di più alto livello, di finire la partita com’è finita la scorsa settimana con il Maccabi. E, in questo senso, la politica di mercato dell’Armani Jeans, negli ultimi giorni, non ha di certo dati segnali esaltanti.

 Dusan Vukcevic (Milano) a canestro

Buona Virtus per tre quarti, poi il Cska dilaga


Punteggio ingeneroso per una Virtus che non ha fatto da vittima sacrificale alla Universal Sports Hall di Mosca, ma per qualcosa meno di tre quarti è rimasta pienamente in partita contro il Cska. Non poco per una squadra andata in Russia praticamente senza niente da perdere e con l'obiettivo di cercare, prima ancora della vittoria - difficile contro una squadra che rimane una corazzata anche senza Papaloukas, Smodis e Savrasenko -, miglioramenti tecnici e tattici in casa propria in vista del resto della stagione. Grande protagonista Siskauskas con 16 punti, primo dei sei uomini in doppia cifra tra i locali, buona prova sull'altro fronte di Holland, top scorer della serata a quota 20, lasciato però troppo solo dai compagni. Frenato lui, si è fermato l'intero attacco della Virtus, tenuta alla miseria di 20 punti nell'intero 2° tempo (solo 7 punti nell'ultimo quarto, di cui 2 nei primi 8 minuti).
La VidiVici si presenta senza particolari pressioni, ma l'impatto non è facile e l'attacco comincia con un'infrazione di 24". L'energia di Di Bella però dà la scossa in difesa e da un suo recupero arriva il canestro di Anderson (4 punti e 4 falli, -6 di valutazione) che sblocca il risultato. Il Cska però non impiega molto ad entrare in partita e produce rapidamente un 8-0, con 5 punti del micidiale David Andersen (13 con 8 rimbalzi e 6 falli subiti) e un 2+1 di Holden (10 e 8 assist), ma anche la complicità della troppo vulnerabile difesa bianconera. Con Siskauskas, i russi salgono fino al 12-4, i bolognesi però non mollano, eseguono con pazienza in attacco e riducono il distacco con i punti di Garri (5+5 rimbalzi), McGrath (2 in 22') e Chiacig (16-11 poi 22-18). Ma nella proprià metà campo non sono altrettanto incisivi perché, se la squadra di Messina è sempre bella da vedere per esecuzione, non sono accettabili le autostrade verso il canestro concesse ad Andersen, Langdon (12, 3/5 da due, 1/6 da tre) e soci. Il finale di quarto è poi il regno di Zisis (11 punti, 6/6 dalla lunetta) che, appena entrato, mette subito a referto 4 punti, inducendo pure al 3° fallo un Chiacig (7 in 16') generoso nel tentativo di chiudere gli spazi lasciati dagli esterni (26-18).
Pillastrini prova a scuotere i suoi durante la prima pausa e, al rientro in campo, l'intensità difensiva della Virtus sembra salire di livello. In attacco Holland (8/16 dal campo e 4 rimbalzi) beneficia del quintetto con quattro esterni per mettere i primi 4 punti dei suoi, ma la squadra di Messina, con l'abilità di rallentare il ritmo di fronte alle difficoltà e lavorare per cercare il miglior tiro, trova la risposta con Siskauskas (3/6 da due, 2/4 da tre e 5 rimbalzi) e Goree (12 e 9 rimbalzi). E ancora con Goree e Langdon vanifica il 4-0 ospite siglato da Spencer e un gran numero in post basso di Crosariol (4 punti, 4 perse e 5 falli in 16'), 35-26. La Virtus spende troppi falli, anche Crosariol deve uscire con 3 penalità ma questo dà l'occasione almeno per il rientro dopo una lunga assenza di Michelori. I liberi di Langdon e Andersen riportano il vantaggio interno in doppia cifra (39-28), ma il canestro di Alan Anderson e soprattutto la prodezza balistica da tre punti di Holland allo scadere fanno arrabbiare coach Messina che rientra negli spoagliatoi con i suoi solo a +6 (39-33).
La VidiVici è in partita e comincia bene la ripresa, con Crosariol che non completa un gioco da tre punti ma guadagna il 3° fallo di Andersen, e il Cska che impiega un paio di minuti prima di muovere il tabellone. Lo fa Holden in sospensione ma basta questo per lanciare i russi verso il 9-0 che vale il +13 (48-35). Gli ospiti interrompono un digiuno di circa tre minuti, in cui sono scivolate via con le palle perse importanti occasioni per ridurre il distacco, con la tripla di Spencer (7 con 3/11 dal campo) e due liberi di Chiacig (48-40). Ma ci pensano due canestri pesanti di Langdon e Siskauskas a rilanciare l'allungo del Cska, prima di due giocate di classe di Holland (54-44). Ma non basta perché la difesa russa è soffocante e permette ai padroni di casa di tenere in mano il pallino del gioco anche a dispetto di qualche esecuzione offensiva non impeccabile. Sotto di 11 (57-46) dopo tre quarti, la Virtus non trova la forza di reagire ma anzi si scioglie di fronte alle difficoltà nell'ultima frazione, che si apre con un 7-0 siglato da 5 punti di Holden e un jumper di Siskauskas mentre Spencer interrompe il digiuno solo dopo oltre 5 minuti di stecche. La partita fugge via, i russi non hanno pietà e continuano ad infierire, dando spazio anche alle seconde linee, su una Virtus che non ha demeritato per quasi tre quarti, mostrando una buona dose di impegno e applicazione, ma che nel momento più difficile non ha saputo neppure organizzare un accenno di reazione ed ha finito per perdere anche la necessaria lucidità, come ampiamente dimostrato dall'evitabile fallo antisportivo di Crosariol sul talentino 18enne Alexey Shved (2/2 ai liberi).

 Marcus Goore (CSKA Mosca) al tiro

 Delonte Holland della Virtus Bologna

Montepaschi Siena - Olympiacos Piraeus 86-84


Pini Gershon aveva sempre vinto al Pala Mens Sana e Pianigiani aveva detto, in sede di presentazione della partita, che se era importante vincere a Sopot altrettanto importante sarebbe stato vincere a Siena, contro l'unico allenatore europeo che in via Achille Sclavo, con il Maccabi, aveva sempre vinto.
Usiamo il passato perchè questa sera è stato sfatato un mito, un tabù; questa sera Pini Gershon esce sconfitto, a testa alta, ma sconfitto.
Per la Mens Sana è la quarta vittoria su sei partite un passo importante nel cammino verso le Top 16.
Tutta la partita si riassume nell'intensità e nel cuore che entrambe le squadre hanno tirato fuori negli ultimi 120 secondi ma un cuore è stato più forte ed è quello biancoverde, supportato dal calore dei 5000 senesi presenti.
Mancano 16 secondi sul cronometro, Siena è avanti di 3 punti, l'Olympiacos ha palla in mano, sbaglia Woods il
canestro del possibile pareggio e fallo su Sato che va in lunetta e fa un 2/2 e porta il vantaggio a 5 punti. Il risultato finale si fissa sull'86-84.
Sato, Kaukenas, TMac, Thornton ma soprattutto Stonerook, capitano fino infondo, mattatore della serata che ha portato i biancoverdi alla vittoria.

 Romain Sato della Montepaschi Siena

Lottomatica imbarazzante, Roanne è un incubo


Una Lottomatica letteralmente indecente si guadagna una sconfitta che sa di umiliazione a Roanne riducendo sensibilmente le possibilità di qualificazione alle TOP 16.
Chiari i segnali già nella prima frazione con un inizio tutto in affanno per Roma che deve rincorrere, non solo nel punteggio, gli scatenati francesi che tengono il piede sempre sull’acceleratore.
Primo break importante per i padroni di casa che spinti dalla verve del piccolo tascabile Pellin scappano fino al più 5, 17-12.Salyers dal perimetro e Badiane in mezzo dettano legge e costringono Roma a ritmi assurdi oltre a conclusioni forzate in attacco che garantiscono comodi contropiedi finalizzati dal rapidissimo Rush, 30-17.
Repesa si affida ad Allan Ray e l’ex Boston Celtics ci mette classe e cuore per lanciare il recupero dei capitolini che, grazie anche all’energia di uno spiritato Hawkins, firmano il meno 2.
Quando sembra che i francesi stiano per perdere il controllo della gara sono ancora gli ospiti a regalare comodi possessi offensivi, la tripla in chiusura di tempo di un eccellente Hess (13 all’intervallo) mandano Roma alla pausa sotto di 8, 41-49.
Dopo il riposo Roma ha solo un timido risveglio iniziale che illude su una potenziale rimonta, poi però la difesa indecente ed a tratti vergognosa degli uomini di Repesa permette conclusioni di irridente facilità ai campioni di Francia che chiudono il discorso scappando a più 18 grazie ad una fiammata dell’ex jesino Rush.
Finale da passerella per lo Chorale con Roma che non riesce nemmeno nell’intento di contenere lo scarto, ultimo obbiettivo possibile in questa tragica serata francese.

 Jacopo Giachetti della Lottomatica Roma
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
OTTAVA GIORNATA


CSKA Moscow - Prokom Trefl Sopot      99 - 67 IL TABELLINO
Lietuvos Rytas - Armani Jeans Milano 75 - 62 IL TABELLINO                 
Efes Pilsen - Cibona     100 - 74             
Unicaja - Aris TT Bank 73 - 52             
Chorale Roanne - Brose Baskets     84 - 81             
Tau Ceramica - Olympiacos     75 - 64             
Zalgiris - Virtus VidiVici Bologna     102 - 82IL TABELLINO             
Real Madrid - Fenerbahce Ulker     87 - 77             
Le Mans - Maccabi Elite     91 - 99             
AXA FC Barcelona - Partizan Igokea     95 - 69             
Union Olimpija - Montepaschi Siena     80 - 86 IL TABELLINO             
Lottomatica Roma - Panathinaikos     85 - 67 IL TABELLINO

LA CLASSIFCA




Pazzesco McIntyre, Siena espugna Lubiana


Una clamorosa sfuriata realizzativa dell'acciaccato (?) Terrell McIntyre (20 punti) nel finale di ultimo quarto abbatte le speranze dell'Olimpija Lubiana e regala al Montepaschi Siena la sua sesta vittoria stagionale in Eurolega, lanciando i toscani al secondo posto del girone A, davanti a Tau e Olympiacos e solo una partita dietro al CSKA.

La gara viaggia sui binari dell'equilibrio per oltre tre quarti: a tratti i padroni di casa sembrano poter scappare grazie al temutissimo trio formato da Marko Milic (21, 6 rimbalzi, 3 assist e 7 falli subiti), Goran Dragic (22 e 3 ass) e Jasmin Hukic (12, 8 rim e 3 ass), ma i ragazzi di Simone Pianigiani sono bravi a non perdere mai la testa rimanendo a contatto.
Il Montepaschi trova diversi protagonisti nel corso della partita: Ksystof Lavrinovic (10) e Romain Sato (10) fanno il loro dovere, ma nel secondo tempo sono soprattutto Rimas Kaukenas (21, 3 ass e 8 fs) e Bootsy Thornton (13 e 5 recuperi) che, con la loro esperienza, tengono testa agli ostici avversari, sospinti dai 5500 dell'HalaTivoli.
Nell'ultima frazione, l'Olimpija prova ancora a dare l'accelerata decisiva raggiungendo anche il più sette con un canestro di Miha Zupan (8), ma Kaukenas e Thornton ristabiliscono subito l'equilibrio preparando il campo per l'incredibile serie di canestri (quattro triple ed un layup in penetrazione per 14 punti di fila) con cui McIntyre annichilisce gli uomini di Memi Becirovic, costretti ad arrendersi nonostante gli ultimi disperati tentativi di Dragic.
Anche in Eurolega, dunque -pur con maggiori difficoltà, il Montepaschi si conferma squadra equipaggiata per qualsiasi obiettivo, e se continuerà su questa strada nulla gli sarà precluso, nemmeno il primato nel girone A. Il CSKA è avvertito.

 Rimantas Kaukenas (Montepaschi) in azione

Una strepitosa Lottomatica affossa l'imbattuto Panathinaikos


Primo Quarto

Un Allan Ray versione NBA regala a Roma il primo vantaggio di uno scoppiettante inizio di partita (7-5 dopo 4') ma i capitolini soffrono la fisicità di Mike Batiste, servito come meglio non si potrebbe da Jasikevicius e Diamantidis e, complice un antisportivo, il Pana scappa (7-14 a 4'33") con cinque punti in fila del playmaker lituano.
La Lottomatica sblocca quota 7 con due liberi di Hawkins, seguiti da un bel contropiede di Ukic, una tripla di Ray e una schiacciata su recupero di Hawkins: a 1'45", sul primo cambio per un applauditissimo Ray (7 in 8'), il risultato dice 16-18.
Demos Dikoudis inchioda una super-schiacciata con fallo di Stefansson che chiude in maniera spettacolare un bel primo quarto sul punteggio di 20-23.

Secondo Quarto

Come poteva iniziare il secondo periodo se non nel segno del miglior giocatore del primo? Ray firma prima una tripla per il pareggio (23-23), poi quella del momentaneo sorpasso (28-27, 13p alla pausa per l'ex- Celtics), peraltro subito ribaltato da Becirovic (28-29). Nonostante la difesa aggressiva dei greci la squadra di Repesa riesce a trovare ottime soluzioni tirando con buone percentuali, che, unite agli svariati errori dalla lunetta di Zizic, la mantengono molto presente in partita (37-31 a 5'28"), nonostante il terzo fallo di Gabini costringa il coach serbo a rivedere le rotazioni, gettando nella mischia l'inesperto Bagnoli. Nel momento migliore della Lottomatica, Obradovic chiama time-out (a 5'00"), vedendo il caratteristico pick-and-roll ateniese "disinnescato" da una buona difesa soprattutto sugli esterni.
Il time-out sortisce gli effetti sperati per Obradovic, tant'è che rientra in campo un Pana rinvigorito, che nello spazio di un minuto ribalta l'inerzia, costringendo questa volta un agitato Repesa a parlarci su coi suoi ragazzi (37-38 a 03'57", ottimo Spanoulis). Segue una fase equiibrata dela partita, con Becirovic (9 alla pausa) e Fucka a scambiarsi buone giocate (42-41): proprio l'italo-sloveno segna la tripla che, successiva a quelle di Giachetti e Tsartsaris, fa esplodere il PalaLottomatica (48-46 a 30", time-out).
Si chiude sul punteggio di 48 pari un bel primo tempo, giocato bene da entrambe le squadre, e che ha visto nettamente prevalere gli attacchi sulle difese.

Terzo Quarto

Roma inizia col piglio giusto e con un buon Lorbek, anche in versione assistman, si porta sul +6 (56-50), costringendo Spanoulis e co. a forzare dai 6.25, cosa che consiglia a Obradovic di chiamare minuto di pausa. Dal quale, tuttavia, esce più determinata Roma, che con quattro in fila di Fucka, una tripla da antologia di Giachetti e uno splendido contropiede finalizzato da Hawkins vola addirittura sul +15 (65-50 a 5'06"). Il Panathinaikos è alle corde, Obradovic è costretto a richiamare time-out per evitare che la situazione sfugga definitivamente di mano e interrompere così l'inerzia romana.
Una tripla di Jasikevicius e una palla persa di Bagnoli ridanno fiato al Pana (66-56 a 2'30") e anche Repesa capisce che il momento della sua squadra è maturo per un minuto di riflessione.
Roma spreca due comodi tiri con un timidissimo Bagnoli che infatti lascia il campo a Gabini, ma i Campioni d'Europa non ne approfittano, lontani dagli standard di perfezione fin qui toccati e alla terza sirena il sottomano di Ukic vale il +11 (68-57) per una Lottomatica spumeggiante in questo terzo periodo.

Ultimo Quarto

Il Panathinaikos è l'ombra di sè stesso: due palle perse in malo modo danno modo a Gabini in contropiede e Ray con una splendida bomba di portare Roma sul+16 (73-57) sul quale, ovviamente, Obradovic ne approfitta per strigliare i suoi con un timeout.
Niente da fare per il Panathinaikos: la Lottomatica è reattiva in difesa, paziente in attacco, abile a sfruttare ogni minimo errori degli ateniesi: Ukic in penetrazione regala a Roma il +14 (79-65 a 4' dal termine).
Nonostante un (discutibile) fallo intenzionale fischiato a Fucka rischi di mettere in discussione gli ultimi 3 minuti, la Lottomatica gestisce i nervi con la freddezza della grande squadra congelando a palla: quando Lorbek, a 2'03", segna dopo il pickandrolla subendo anche fallo, il PalaLottomatica può gioire: 15 punti di margine (82-67) con meno di 2 minuti sul cronometro sono irrecuperabili anche per gli straordinari Campioni d'Europa.
Roma vince con pieno merito una gara che aveva il dovere di vincere, e il dovere ha costruito un trionfo fatto di sacrifici, lotta a rimbalzo, abnegazione. Finisce 85-67, il sogno Top16 è ancora vivo.
C'è stata partita solo per 20 minuti al PalaLottomatica: negli altri venti, infatti, la migliore Lottomatica della stagione (ma forse degli ultimi anni) ha annichilito la squadra più forte d'Europa tirando con cifre da capogiro: 69% da due (22/32), 38% da tre (10/26), superiorità a rimbalzo che pure è il punto debole della compagine capitolina. Sta forse in quest'ultima voce statistica l'essenza della magica serata della Virtus: lotta, coraggio, abnegazione, spirito di sacrificio, pazienza, eccellente lettura di ogni situazione difensiva e offensiva, sono state alla base di una vittoria importante non solo sul piano del prestigio, ma fondamentale per il proseguio della qualificazione in top 16.

 Allan Ray della Lottomatica Roma

Vidivici inguardabile, lo Zalgiris passeggia


Notte fonda per la Virtus. Viene travolta in riva al Baltico da uno Zalgiris che ha vita facilissima contro la difesa più che censurabile delle V nere dove i vari Spencer e Holland fanno a turno a gara per chi latita di più nella propria metà campo lasciando via libera ai lituani che mettono in pratica il loro basket spumeggiante d’attacco capaci di essere letali ogni qual volta impremevano un filo di gas alla gara. Sconfitta che pesa per la Virtus che compromette seriamente il suo futuro in Eurolega anche se da Kaunas le maggiori preoccupazioni virtussine non sono certo per la classifica ma piuttosto per le condizioni in cui versa la squadra di Pillastrini.
Le emozioni della serata lituana finiscono prima della palla a due con la premiazione degli eroi dello Zalgiris vittoriosi nell’Eurolega ’99, poi inizia il monologo dei giocatori in maglia verde con la Virtus a ricoprire il ruolo di malcapitato sparring partner. Eroe della serata ancora uno scatenato Marcus Brown, che dopo essersi mangiato il Tau sette giorni fa, detta legge contro i vice campioni d’Italia. Per l’ex Malaga sono arrivati 31 punti, suo career-high in Eurolega, 4/5 da due, 7/9 da tre ( 13/15 nelle ultime due partite in Europa) per un 26 di valutazione. A nulla sono serviti i 22 punti di Spencer (a tratti indisponente in difesa) così come l’atteggiamento di un Holland irritante.
Pillastrini parte con un quintetto robusto formato da Di Bella, Holland, Giovannoni, Anderson e Chiacig. Sul fronte lituano Grigas parte con DeJuan Collins, Marcus Brown, Maciulis, Jankunas e Zuakauskas. La speranza di vedere una buona Virtus termina dopo due minuti (3-6 firmato tutto dal trio Usa), lo Zalgiris inizia a correre e dal 5-9 (su tripla di Di Bella) piazza un 8-0 finalizzato da un contropiede di Maciulis (13-9 al 5’). Pillastrini mette in partita Crosariol, Spencer e Garri, ma cambia pochissimo. Il centro bianconero lotta come può da sotto ma i problemi per Bologna sono tutti in difesa dove i lituani fanno il loro comodo. Grigas mette in campo anche Michael Bradley e l’ala ex Alba Berlino propizia il break che di fatto metterà con largo anticipo fine al match (30-17 al 10’).
Nel secondo periodo irrompe sulla partita Goran Jurak, la Virtus non capitalizza a dovere un antisportivo di Bradley su Crosariol (l’emblema è la palla persa su rimessa laterale che lancia in contropiede Kalnietis) e lo Zalgiris continua a primeggiare arrivando al +20 (38-18) dopo nemmeno tre minuti di gioco. Kaunas domina anche a rimbalzo e controlla la partita segnando con incredibile regolarità (51-32 nell’intervallo lungo).
La ripresa si apre con la stessa colonna sonora del primo tempo. Bologna segna solo dalla lunetta e per i padroni di casa imperversa la furia di Brown spietato dalla distanza. Il vantaggio si dilata: +26 (69-43), poi arriva al +31 (76-45) fino al +33 (83-50) con il quale si chiude il terzo periodo.
Il canestro di Jankunas con 7’36” sul cronometro mette il massimo vantaggio dell’intero incontro (+37, 91-54) e solo adesso lo Zalgiris toglie il piede dall’acceleratore permettendo alla Virtus di chiudere l’incontro su dimensioni più accettabili (102-82).Detto della maestosità di Brown, sono da citare Maciulis (13 punti, 5/7 dal campo), Collins e Jankunas. Nella Virtus 25 di valutazione per Crosariol (15 punti, 7/7 dal campo) per il resto è meglio lasciar perdere.

 Dewaric Spancer (Vividici) in azione

Milano si arrende a Vilnius


L’Armani Jeans esce sconfitta dal campo del Lietuvos Rytas per 75-62.
Tra i padroni di casa si distinguono Petravicius (17 punti, 9 dei quali nel quarto periodo), Price (15) e Lukauskis (12), mentre a Milano non bastano i 16 di Gallinari, i 14, tutti nel primo tempo, di Sesay e i 12 di Vukcevic.
L’avvio di gara è tutto degli ospiti, che guidati da uno strepitoso Sesay, 12 punti nei primi dieci minuti di gioco, si portano sul + 8 (17-9). La risposta dei padroni di casa non si fa però attendere e, grazie a un parziale di 13-0 in cui si distinguono i 6 punti di Price compiono il sorpasso sul 22-17 e chiudono il primo quarto avanti 22-19.
L’inizio del secondo periodo vede l’allungo dei lituani, che con 14 punti del trio Price-Bajramovic-Petravicius scappa sul + 10 (37-27). Milano, che vede Sesay tornare alla normalità (solo 2 punti nel quarto), si tiene in partita grazie a 5 punti consecutivi di Vukcevic. Il primo tempo si chiude sul 42-34 Lietuvos.
In avvio di ripresa L’Armani stringe le maglie in difesa e riesce a tornare sul – 4 (39-43) grazie ai canestri di Gallinari. Subito dopo, però, si sveglia Lukauskis, che con due triple consecutive porta i suoi al massaggio vantaggio fino a quel momentosul 62-48.Al trentesimo il punteggio è 62-50 per i lituani.
Anche negli ultimi dieci minuti gli ospiti vedono frustrati tutti i tentativi di rimonta da un formidabile Petravicius. A chiudere il match ci pensa Price, che con la terza tripla della sua serata ricaccia i bianco-rossi sul -10 (67-57) a due minuti dalla fine.

 Dusan Vuksevic (Milano) in azione

Cska, nessun problema col Prokom


Il Cska Mosca porta a quota 22 la serie di vittorie interne consecutive in Eurolega sbarazzandosi senza troppe sofferenze di un Prokom partito in questa stagione con un progetto tanto ambizioso sulla carta quanto traballante sul campo. E' finita 99-67 grazie alla doppia-doppia di David Andersen (17 e 11 rimbalzi), trascinatore di un gruppo devastante che si è imposto col contributo di tutti (sei in doppia cifra). Dall'altra parte, il Prokom aggiunge un'altra brutta sconfitta alle ultime tre incassate con oltre 29 punti di scarto medio ed ora avrebbe bisogno di un autentico miracolo per centrare il traguardo delle Top 16. Ancora privi di Smodis e Savrasenko ma con Papaloukas (0/7 dal campo ma 5 assist in 16') al rientro, i moscoviti vanno subito avanti con i canestri di Siskauskas (10 in 21') e Langdon (14 e 4 rimbalzi) ma hanno bisogno di qualche minuto per scaldare il motore. Così il Prokom, pur senza Gurovic, Masiulis e Van den Spiegel e con Wagner (0/7 al tiro, -7 di valutazione) che spara a salve, per i primi 7' riesce a rimanere in scia (14-11) grazie soprattutto a Stanojevic (14, 4 rimbalzi, 7/12 da due) e Dylewicz (14 con 8 rimbalzi). Il Cska però è pronto a schiacciare l'acceleratore e, quando lo fa, i polacchi pagano dazio. Goree (14+7 rimbalzi, 2/4 da due, 3/4 da tre e 2 assist) segna da sotto, Holden (10 e 3 assist, 2/3 da due, 2/2 da tre) lo imita da fuori poi Vorontsevich (8, 4/5 da due) completa il 7-0 che vale il 21-11, un parziale firmato anche dalla difesa rimasta inviolata per quasi 3 minuti.
La squadra di Messina mantiene il controllo anche in avvio di 2° periodo quando due triple di Goree valgono il nuovo +10 (27-17). Il Prokom torna a farsi vedere in un paio di occasioni a -7 e una anche a -6 (35-29) con la tripla del discreto Mustafa Shakur (19, 4/10 da due, 3/6 da tre), ma la difesa di casa - come nel 1° quarto - chiude le vie al proprio canestro per oltre due minuti e piazza un 8-0, con 6 punti del sempre solido David Andersen (6/12 dal campo), per il 43-29.
Arrivata alla sosta intermedia sul 48-34, il Cska scappa definitivamente nel 3° quarto, aperto da una tripla di Holden e ravvivato dalle giocate di Siskauskas e Langdon. Al 24' il tabellone dice 58-42, l'impegno non basta al Prokom che, pagando la minore fisicità dentro l'area, dopo altri tre giri di lancette scivola a -21 (65-44). Dylewicz è l'unico tra gli ospiti a continuare a provarci, ma il divario di forze è troppo evidente. Holden e Goree fissano il parziale al 30' sul 73-51 e nell'ultimo quarto il Cska vola via sul velluto - dando ampio spazio a Vorontsevich, Kashirov, Shved e Zabelin - fino a centrare la settima vittoria stagionale, che la conserva in vetta al girone A.

 David Andersen del CSKA Mosca
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
NONA GIORNATA


Olympiacos - Union Olimpija      113 - 80                 
Prokom Trefl Sopot - Zalgiris     80 - 85             
Armani Jeans Milano - Efes Pilsen     73 - 76 IL TABELLINO
Montepaschi Siena      - CSKA Moscow66 - 69 IL TABELLINO         
Partizan Igokea - Chorale Roanne 82 - 76             
Brose Baskets - Panathinaikos     58 - 72             
Cibona - Unicaja 62 - 76             
Fenerbahce Ulker - AXA FC Barcelona 78 - 85             
Maccabi Elite - Lietuvos Rytas 82 - 87             
Virtus VidiVici Bologna - Tau Ceramica 69 - 85 IL TABELLINO
Aris TT Bank - Le Mans     93 - 74             
Lottomatica Roma - Real Madrid 69 - 64 IL TABELLINO

LE CLASSIFICHE




La Vidivici si inginocchia a Super Splitter


La Virtus incassa l’ennesima sconfitta in doppia cifra stagionale ma questa volta almeno rispetto alle vergognose esibizioni precedenti i ragazzi di coach Pillastrini hanno dimostrato coraggio e voglia di lottare.
Qualità non da poco se si pensa alle difficoltà oggettive della squadra presentatasi al cospetto del Tau senza Spencer, appiedato da un leggero infortunio, e senza il duo “vai avanti tu che mi vien da ridere” Holland-Lestini.
In attesa di schierare “nonno” Best la Vidivici parte con DiBella e McGrath nel back court e da totale, ed obbligata, fiducia ad Alan Anderson in posizione di 3.
Anche il Tau hai suoi guai, fuori Rakocevic e Mickael, però l’inizio dei baschi è più che promettente.
La corazzata di coach Spahija parte a razzo, 8-0, con Tiago Splitter che monopolizza l’area colorata.
La Virtus c’è nonostante tutto e con Chiacig e soprattutto un McGrath in serata di grazia al tiro tenta di restare attaccata agli ospiti ma è un fuoco fatuo.
Il dominio del Tau è comunque fuori discussione per tutto l’incontro con Teletovic e Planinic che concludono a canestro le delizie di un Prigioni al solito sinfonico.
Le VNere hanno sussulti di puro orgoglio con un Alan Anderson che, liberato dall’ombra ingombrante e negativa del Joker Holland, si erge a protagonista dei momenti migliori dei bianconeri, 55-67 a fine terzo periodo.
Il finale è controllato senza sofferenze dalla squadra di Vitoria che non permette ai padroni di casa di arrivare a meno di 10 lunghezze, ancora un fenomenale Splitter, 25 con 12 rimbalzi, manda i titoli di coda.
Qualche lampo di pura rabbia agonistica della Vidivici, un segnale perlomeno confortante in vista degli impegni di campionato.
Un dato positivo ma che non deve illudere nessuno, la squadra al momento non può pensare agli arrivi suggestivi, ma assai tardivi, di Blizzard e Bulleri.
Patron Sabatini dovrà cercare presto e bene il sostituto di Holland, provare a rimediare una campagna acquisti estiva perlomeno sconcertante e mettere da parte velleità di alta classifica, la Virtus al momento deve pensare ad una salvezza comoda con tanta e necessaria umiltà.
Il momento delle scelte è adesso, altrimenti il lasciateci perdere più che una provocazione diventerà un’amara consuetudine per il fedelissimo pubblico bianconero. (Fonte Basketnet.it)

 Tiago Splitter (Tau Ceramica) protagonista della serata

Non basta la grinta: Milano perde di 3 con l'Efes Pilsen


Una buona prova di carattere di Milano non basta per superare i turchi dell’Efes Pilsen, guidati da un Kenny Gregory chirurgico e dalla velocità di Scoonie Penn. L’AJ parte bene in difesa, non concedendo tiri facili ma faticando a realizzare nell’altra metà campo: il 14-16 con cui si chiude il primo quarto è eloquente in questo senso. Inoltre, la forse troppa aggressività (termine che comunque fino a un paio di mesi fa era sconosciuto…) mette subito fuori gioco Watson (13 punti e 6 rimbalzi), costretto a uscire per aver commesso due falli in neanche 4 minuti. Mattatore del primo quarto è Kenny Gregory: sue le tre triple che tengono a galla un Efes piuttosto in difficoltà. Nel secondo quarto, sono ancora i problemi di falli a penalizzare il discreto gioco di Milano: stavolta a dover uscire è Sesay (7 punti e 4 rimbalzi in 23 minuti), che commette il terzo fallo all’inizio del quarto, mentre Vukcevic risponde indirettamente a Gregory con tre triple importantissime. Milano si deve affidare di più al tiro da fuori, perché l’area è dominio di Loren Woods (solo 4 punti, ma 8 rimbalzi, 4 stoppate e tanta intimidazione) e delle sue braccia infinite, mentre l’attacco turco è guidato da un indiavolato Arslan, autore di 7 punti in un amen. Il vantaggio turco si stabilizza sui 2-4 punti, e Milano per stare a contatto deve affidarsi, oltre che al già citato Vukcevic (16 punti e 5 assist), alla grinta della classe operaia. La partita si scalda poi quando Katelynas riceve un colpo al naso, non punito dagli arbitri, cui seguono scintille sotto canestro tra Gallinari e Hutson: il pubblico inizia a farsi sentire e carica la squadra, che riesce a chiudere il quarto 34-36. Il grande assente di questo secondo quarto è Gallinari (che nell’ultimo quarto non rientrerà per un problema al tendine d’achille): non segna ma si prende iniziative importanti, spesso concluse con la palla che viene letteralmente sputata dal ferro (chiude con 6 punti e 6 rimbalzi). Nel terzo quarto una schiacciata di Watson e una bomba di Katelynas (11 punti) fanno ben sperare, col sorpasso 39-36, ma 4 punti di fila di Hutson (10 punti e 9 rimbalzi) riportano la gara in equilibrio. Equilibrio fino allo show di Scoonie Penn (9 punti nel quarto, 15 in tutto, con 6 assist). Il piccolo play americano, a secco fino a quel momento, inizia a puntare l’uomo dal palleggio, guadagnandosi una marea di tiri liberi. A dargli una mano Gregory e Nicholas (14 punti) da 3, per un parziale di 9-0 davvero pesante. Milano rientra per poco, con una bomba di Vukcevic per il -2 (50-52), ma allo scadere del quarto ci pensa Nicholas a dare il massimo vantaggio ai suoi: 54-61. Nell’ultimo quarto la paura delle braccia lunghe di Woods fa sprecare a Aradori (10 punti) due buone occasioni, mentre Penn continua a creare scompiglio nella difesa milanese. Il canestro della staffa lo mette però, manco a dirlo, ancora Gregory da 3 (5/5 da tre fino a quel momento), per un +10 che a poco più di 6 minuti dalla fine sa tanto di partita finita. E, in effetti, è così: Milano prova la carta della zona, ma l’Efes tiene bene comunque; nel finale i biancorossi si affidano all’asse Vukcevic-Watson, che riescono a rosicchiare qualche punto fino al canestro allo scadere di Aradori che dà il 73-76 finale. Come detto, buona partita comunque per l’AJ, soprattutto per quanto riguarda la prova della panchina: Aradori e Katelynas in doppia cifra e la solidità di Shaw sono dei segnali che possono far ben sperare per il futuro. (Fonte Basketnet.it)

 Dusan Vukcevic (Armani Milano)

Il CSKA espugna il Palasclavo, vittoria per 66-69


Tutto si decide nell'ultimo quarto, il CSKA espugna il Palasclavo delle grandi occasioni e consolida il primo posto nella regular season:66-69 il risultato finale.
Una splendida partita dal primo secondo di gioco, parte forte Mosca dando a Siena un parziale di 7 a 0 ma nonostante tutto Siena rientra subito in partita e chiude il primo quarto in parità (21-21) nel secondo quarto Siena allunga fino ad un vantaggio di dieci punti all'intervallo lungo.
Il resto della gara è combattuta sul filo di lana, il riassunto dei secondi venti minuti è tutto negli ultimi 50 secondi finali, Siena e Mosca sono sul 66 parti, un fallo di Sato su Langdon, che tirava da 3, manda in lunetta la guardia russa, con i sue tre tiri liberi si conclude la partita.

Ettore Messina coach CSKA Mosca
E' stata una grande partita da parte di due squadre che sono meritatamente nelle prime due posizioni della classifica, abbiamo avuto un ottimo approccio alla partita ma, come ci aspettavamo, Siena è tornata sotto e non è stato positivo arrivare all'intervallo con uno scarto di dieci punti. Nel secondo tempo abbiamo giocato come sappiamo, abbiamo avuto pazienza in attacco, abbiamo avuto un apporto difensivo notevole granzie anche al salto di qualità di Goree e quindi siamo stati in grado di portare a casa questa importante vittoria.
Simone Pianigiani coach Montepaschi Mens Sana Siena
Abbiamo fatto un grande primo tempo, nonostante la partenza killer del CSKA, abbiamo mosso la palla come volevamo e abbiamo mosso bene la palla in attacco. Quindi ottimo primo tempo. Nel secondo abbiamo subito l'infortunio di Lavrinovic (problema al piede), il fatto che i nostri piccoli non si allenano al massimo da dieci giorni e poi anche che non siamo stati in grado di mantenere il ritmo e non possiamo pensare di rimanere in partita, con una squadra come Mosca, senza la piena intensità che in genere abbiamo sempre. Adesso ci siamo, se riusciamo a mantere queste energie per il campionato, e se riusciamo ancora a stare su questo livello per noi è un ottimo risultato. (Fonte: Basketnet.it)

 Marcus Goree (CSKA Mosca) al tiro

 Benjamin Eze (Montepaschi Siena)

Roma tutto cuore, Real battuto


Decolla l'Eurolega della Lottomatica Roma: dopo l'inizio di stagione stentato, la squadra di Jasmin Repesa compie la seconda impresa consecutiva e, dopo aver messo k.o. il Panathinaikos, sconfigge meritatamente il Real Madrid per 69-64, superando i problemi di organico (Daniels fuori squadra, Bagnoli infortunato) e rilanciandosi così in ottica Top16.
L'inizio di gara è di marca spagnola: Alex Mumbrú (10 punti) è il protagonista neanche troppo inatteso, e sul 6-16 Repesa è costretto a chiamare il suo primo time-out. La Lottomatica si riprende immediatamente e, trascinata da Erazem Lorbek (17 e 8 rimbalzi), ristabilisce l'equilibrio con un parziale di 15-3 che detta il 21-21 di fine primo quarto, emblema di un equilibrio che durerà per un altro quarto grazie alla grande intensità messa sul parquet dai capitolini: Roberto Gabini (17, 5 rim e 4 recuperi) dà una grossa mano al lungo sloveno, Allan Ray (8, 5 rim e 3 assist) non vede il canestro ma gioca per la squadra e così, nonostante i primi colpi di Charlie Smith (10 e 3 rec), dopo 20' il risultato è ancora incerto (34-32).
Nella ripresa la Lottomatica prova a scappare, ma lo ''scatto'' che la porta sul 46-39 è un fuoco di paglia: parziale di 3-14 propiziato da Kerem Tunçeri ed è il Real che mette prepotentemente la freccia, iniziando l'ultima frazione con quattro lunghezze di vantaggio (49-53). Nell'ultimo quarto Roma reagisce, e la partita diventa una gara di tiro da tre punti, rari ma efficaci: prima Mumbrú fa volare via i blancos, poi Jon Stefansson (8) controsorpassa e Gabini mette una tripla fondamentale per il più quattro Virtus. Lou Bullock (11) gli risponde per le rime e capitan Felipe Reyes (10 e 5 rim) mette i liberi del nuovo sorpasso (62-63) che potrebbero significare vittoria ospite. Ma ecco che Ray, che fino a quel momento aveva maltrattato il ferro con un pessimo 1/8 al tiro, insacca la tripla da sette metri che vale l'ennesimo -e ultimo- controsorpasso a 33'' dalla sirena. Reyes guadagna immediatamente due liberi ma ne fallisce uno, mentre sull'altro fronte Ray fa percorso netto regalando di fatto la partita ai suoi. Sarà poi ''Sweet Lou'' Bullock ad emettere la sentenza definitiva fallendo il tiro del pareggio e permettendo a Roko Ukic (8) di suggellare la vittoria romana con l'ultimo canestro nel tripudio di un pubblico più caldo (purtroppo non si può dire più numeroso) del solito. Un pubblico che ora -con le Top16 nuovamente alla portata- non ammetterà passi falsi contro Fenerbahce, Partizan e Roanne. (Fonte: Basketnet.it)

 Roberto Gabini (Lottomatica Roma)
 



 
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DECIMA GIORNATA


CSKA Moscow - Union Olimpija      74 - 57 IL TABELLINO                
Panathinaikos - Partizan Igokea     67 - 66             
Unicaja - Armani Jeans Milano     89 - 70 IL TABELLINO            
Chorale Roanne - AXA FC Barcelona     79 - 89             
Lietuvos Rytas - Le Mans     85 - 50             
Cibona - Aris TT Bank     76 - 83             
Efes Pilsen - Maccabi Elite     68 - 83             
Zalgiris - Montepaschi Siena     75 - 69 IL TABELLINO            
Tau Ceramica - Prokom Trefl Sopot     98 - 74             
Virtus VidiVici Bologna - Olympiacos     80 - 91 IL TABELLINO            
Lottomatica Roma - Fenerbahce Ulker     63 - 84 IL TABELLINO            
Real Madrid - Brose Baskets     93 - 57

LE CLASSIFICHE




Anno nuovo, vecchio CSKA: dominata Lubiana


  
Troppo forte il CSKA per il pur volitivo e combattente Olimpjia. Dura solo 20 minuti la resistenza degli uomini di Becirovic, all'andata capaci di fare il colpo della stagione (almeno finora) regalando il primo (e unico) dispiacere alla fortissima corazzata russa. In attesa del recupero di Smodis, Savrasenko e del miglior Papaloukas, il CSKA conquista matematicamente l'accesso alle Top16 e può guardare con estrema fiducia al grande match della prossima settimana al Pireo, contro il forte Olympiakos.
Il panettone natalizio resta indigesto solo 4 minuti alla truppa di Messina: i primi 4 minuti, durante i quali, a sorpresa, l'Olimpjia vola addirittura sul 6-13 grazie ad un super-Milic (12) costringendo un furente Messina a chiamare un immediato time-out; dal quale il CSKA esce bene, ma non così bene da scrollarsi di dosso i tenaci avversari, che alla prima sirena riescono ad impattare (13-13). David Andersen, in seguito assoluto protagonista del match, debutta con 0/5 dal campo, mentre Theodoros Papaloukas (9p e 5as, con 3 perse) è ancora lontano dalla forma ideale, e si vede: senza l'apporto del suo play, infatti, il CSKA stenta pure nel secondo quarto, nel quale, tuttavia, cala la saracinesca costringendo gli sloveni a tanti attacchi a vuoto (22-17 dopo 4'). Fa bene comunque Ettore Messina a lasciare in campo Papaloukas per aiutarlo a ritrovare il solito passo, anche se ciò comporta una difesa su Maurice Bailey (15) non sempre all'altezza e il conseguente sorpasso sloveno (25-26 a 2' dalla pausa lunga). E' l'ultimo vantaggio di Lubiana, perchè da questo momento David Andersen si erge ad assoluto protagonista, con una ripetuta serie di giocate di alta scuola che propiziano il mini-break (9-2) col quale il CSKA va al riposo in vantaggio 34-28.
Anche l'inizio del terzo quarto è griffato Andersen (25p, 8r, 27val): l'ex-bolognese rende vana la guardia di Hasan Rizvic (8) e Chris Booker (4), ma è la grande difesa del CSKA (Siskauskas su tutti) a mettere in netta crisi Milic e co., i quali trovano il primo canestro del quarto solo dopo 4 minuti e dopo che il CSKA ha già piazzato il parziale mortifero (14-2) che di fatto chiude i giochi (48-30 a 14'10'').
L'Olimpjia tenta una disperata reazione (48-39 in un amen) ma le lacune tecniche dei suoi giocatori sono troppo evidenti per lasciar pensare in positivo al pur ottimo Memi Becirovic, impotente di fronte al 30% dal campo maturato dai bianco-verdi nell'arco dei 40 minuti.
Gli ultimi minuti sono di accademia, e consentono anche ai giovani Kashirov e Shved di far bella figura. Termina 74-57 una gara di fatto chiusa già dopo 25 minuti. (fonte: basketnet.it)


David Andersen (CSKA Mosca)

Milano non fa il miracolo: -19 a Malaga


Come probabilmente c’era da aspettarsi, Milano cede in casa dell’Unicaja Malaga, che si conferma come una delle squadre più forti d’Europa, di gran lunga superiore all’Armani Jeans per quanto riguarda il livello di talento e la profondità della panchina. C’è comunque da dire che la squadra di Caja non sfigura, e gioca anzi alla pari degli spagnoli per i primi 20 minuti; è anzi addirittura in vantaggio in apertura di gara: 5-9 dopo 3 minuti, grazie a 5 punti in fila di Vukcevic (19 punti e 4 assist). Malaga ci mette poco ad andare in vantaggio, con Cabezas e Haislip, e da quel momento in poi la gara prosegue punto a punto, fino alla tripla allo scadere del primo quarto di Haislip (9 punti e 6 rimbalzi), che regala ai suoi il 24-20. Un canestro in contropiede di uno scatenato Aradori (9 punti, tutti nel primo tempo) riporta a contatto Milano, complice anche una difesa più intensa, ma non dura molto: Malaga riesce a scavare un divario di 4-5 punti che, con alti e bassi, riuscirà a mantenere per tutto il secondo quarto. Un solidissimo Jiri Welsch (14 punti e 5 assist) ne è l’artefice principale (11 punti fino a questo momento), ma è la percentuale da 3 degli spagnoli a fare davvero la differenza e che permette loro di chiudere in vantaggio di 7 punti il secondo quarto (44-37). Nella ripresa, dopo un prima fiammata di Berni Rodriguez, cui rispondono Vukcevic e Booker (8 punti ma 3/9 al tiro e solo 2 assist), l’Unicaja piazza il piazzale decisivo: in 5 minuti il tabellone dice 16-4 per i padroni di casa (60-41), grazie ai canestri di Welsch, N’Dong, Haislip, Cabezas (gran partita da 12 punti e 7 assist) e ancora Berni Rodriguez (16 punti con 4/8 da tre). L’AJ cerca di rientrare con Vukcevic e Sesay (16 punti, 8 rimbalzi e 3 recuperi), e arriva fino al -11 (65-54), ma una bomba del solito Rodriguez alla fine del quarto (68-54) annulla di fatto le già flebili speranze biancorosse. Infatti, nell’ultima frazione le uniche due bombe di Sanders, all’esordio in Eurolega nella squadra di Scariolo, e un’altra di Gabriel (partita totale da 10 punti, 8 rimbalzi e 5 assist) a 5 minuti dalla fine danno il +20 agli spagnoli. Gara finita e garbage time fino alla fine del tempo, per l’89-70 finale che forse punisce un po’ troppo Milano, che ha comunque il merito di non aver mai mollato e di aver sempre cercato di mantenere la partita al proprio ritmo. Purtroppo però, specie in Europa, avere una panchina corta e 0 punti con 0/3 al tiro dalla propria stella (Gallinari, n.d.a.) di sicuro non aiuta. (fonte: basketnet.it)

 Ansu Sesay (Milano)

Siena non spaventa lo Zalgiris


Siena esce sconfitta della bolgia di Kaunas dopo aver dormicchiato per un tempo ed essersi risvegliata nel secondo, quando ha inscenato con i rivali di turno una gara dall'alto contenuto agonistico. Alla fine però l'hanno spuntata i lituani, solitamente difficili da battere in casa (e infatti sono imbattuti in questa edizione di Eurolega), grazie ad una maggiore solidità mentale nei momenti chiave della partita. 75-69 il risultato finale a favore dei gialloverdi, che hanno disputato un'ottima prova corale. Se MVP deve essere nominato, beh, allora non può che essere il serbo Marko Popovic, non tanto perchè top scorer dei suoi con 15 punti, ma perchè ha messo a poco meno di due minuti dalla fine la tripla del 73-67 che ha trascinato i suoi alla conquista della quinta vittoria stagionale.
Già dalla palla a due la strada per Siena si era messa in salita. Troppo imprecisa la compagine allenata da Simone Pianigiani, ingabbiata dall'ottima difesa gialloverde. Difesa che ha prodotto molte situazioni di transizione con un ispirato DaJuan Collins. Il sempreverde Zukauskas domina a rimbalzo offensivo e dopo 9 minuti lo Zalgiris guida 18-9. Nel secondo quarto il trend è lo stesso. Zukauskas fa la differenza anche sotto il proprio canestro e le sue stoppate continuano ad alimentare il contropiede lituano. Per fortuna che c'è Ilievski che scalda la mano da tre e avvicina i suoi con due triple consecutive (17-24 al 13mo), ma Siena perde troppi palloni e Kaunas continua a mantenere alto il suo livello difensivo. Collins raggiunge il massimo vantaggio (32-19 al 15mo). Bagliori di luce e speranza si intravedono già verso fine primo tempo, perchè la Montepaschi abbassa la saracinesca nella propria metà campo e inizia la risalita. 39-33 all'intervallo.
La gara si accende nel terzo quarto. Siena inizia ad abituarsi all'ambiente difficile e torna a giocare al suo livello, guarda caso in coincidenza con il ritorno di McIntyre sui suoi standard di fromboliere del parquet. E' sua la tripla del 41-43 al 23mo che dà il là alla rimonta. Le due squadre iniziano, come si dice in gergo, a ''scambiarsi i canestri'' e le emozioni si susseguono. Da un parte sempre il Terrel biancoverde, dall'altra la vecchia conoscenza Goran Jurak. Si va avanti così, punto a punto, grazie anche ad uno splendido Ress da cinque punti in un minuto. L'ultima frazione si apre sul 55-54 per Kaunas, ma dura poco perchè sempre McIntyre (e chi sennò?) mette da tre il primo soprasso dopo 28 minuti di gioco, Popovic risponde, ma l'ex Reggio Emilia non ne vuole sapere di arrendersi. Pian pianino perà lo Zalgiris inizia ad allungare grazie sempre a Popovic, salito di livello, e ad un indemoniato Jankunas. Pianigiani si becca un tecnico che forse poteva evitare, perchè i padroni dei casa si portano sul 70-65 al 36mo. Un generosissimo Eze mette da 5 metri il -3, ma poi ci pensa l'MVP Popovic (9 punti nel solo quarto quarto) a chiudere il discorso. (fonte: basketnet.it)

 Terrel McIntyre (Montepaschi Siena)

La Virtus ci prova, ma l'Olympiacos è troppo forte


Scesa in campo come agnello sacrificale di un avversario piu' forte e piu' grosso, la Virtus non sbraca contro l'Olympiacos, regalando, con i suoi giovani, buone giocate ad un pubblico, decimato dal poco appeal della partita e dalla neve. Ormai con la testa al campionato e alla sfida, fondamentale, contro Capo d'Orlando, Pillastrini tiene a riposo Andersen e Di Bella e perde Giovannoni dopo pochi minuti. Spazio così ai baby Canelo e Stojkov, bravi ad approfittare dell'occasione per mettere in mostra le proprie qualità: atletismo e personalita' il primo, sicurezza e tiro il secondo. L'Olympiacos vince senza faticare, ma continua a dare la stessa impressione: con quei nomi, questa squadra dovrebbe concedere molto di meno agli avversari ed offrire un'immagine molto di più concreta. Nota di merita, infine, per Michelori, confermato in lista partenti dalla societa', ma acclamato in maniera affettuosa dai tifosi.
Cronaca. Sara' l'Olympiacos svogliato, sara' la Virtus che può giocare per una volta senza pressioni, ma i bianconeri giocano un promettente primo quarto, guidati dall'inaspettata sicurezza di Stojkov, classe 1989, bravo a bilanciare l'attacco e anche a punire dalla lunga distanza. Pur soffrendo l'atletismo di Woods, la Vidivici cosi' si ritrova avanti sul 16-14 con una tripla di McGrath, toccando anche il +4 con Garri. Costretti a scuotersi per evitare un rientro in patria tra i meloni, i greci piazzano subito un 11-2 che ristabilisce una distanza che non verra' piu' colmata.
Spencer, rimesso in campo da Pillastrini dopo 2' opaci minuti iniziali, sparacchia prima di trovare i primi punti, ma il vero problema è arginare la fisicita' di Mavrokefalidis, Woods e Tsakalidis, dominanti sotto canestro. Cosi' si va al riposo sul 40-50, frutto dell'irreale 70% da 2 dei greci (19/27) e dalle difficoltà crescenti bianconere, testimoniate dalle 17 triple (6 a segno) tentate.
La ripresa parte con un 6-0 greco che chiude, nei fatti, la partita. Salita fino a +17, l'Olympiacos si rilassa, ma gestisce una Vidivici volenterosa, incapace di limare lo svantaggio sotto la doppia cifra, grazie alla chirurgica prova di Greer. (fonte: basketnet.it)


Donnie McGrath (Virtus Bologna)

Il Fenerbahce passeggia sui resti di Roma


Lottomatica coraggiosa ma senza energia, Fenerbahce attento e sornione che lascia sfogare i romani per poi sfruttare la panchina infinita chiudendo senza soffrire nella ripresa.
Nonostante le assenze e gli incidenti di percorso, out Stefansson e Drejer ed il reietto Daniels, una Roma tutto cuore prova in apertura l’allungo grazie al talento di Hawkins ed alla verve di Giacchetti.
I turchi sembrano sorpresi, sbagliano banali conclusioni dal perimetro e limitano i danni solo grazie all’imprecisione ed all’eccessiva foga dei padroni di casa, 11-5.
Con il piglio da grande squadra i ragazzi di Tanjevic riprendono il controllo della gara con Turkcan che mette tutta la sua esperienza al servizio dei compagni, è proprio dell’ex senese la tripla del sorpasso,15-16.
Da li in poi il dominio degli ospiti non è mai in discussione, Solomon gestisce con grande tranquillità il vantaggio, sue le triple dell’allungo definitivo in chiusura di tempo, 32-42.
Il secondo tempo è quasi senza storia, Solomon continua il suo show e regala il massimo vantaggio ai suoi, 42-59, solo la voglia di Hawkins ed Ukic e qualche fiammata di un comunque deludente Lorbek limitano il passivo finale. (fonte: basketnet.it)

 Erazem Lorbek (Lottomatica Roma)
 



 
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UNDICESIMA GIORNATA


Fenerbahce Ulker - Chorale Roanne      81 - 68                 
Aris TT Bank - Lietuvos Rytas     69 - 72             
AJ Milano - Cibona     63 - 72     IL TABELLINO        
Brose Baskets - Lottomatica Roma     59 - 73 IL TABELLINO            
Montepaschi Siena - Tau Ceramica     83 - 71 IL TABELLINO            
Prokom Trefl Sopot - Virtus VidiVici     79 - 59 IL TABELLINO            
Maccabi Elite - Unicaja     87 - 68             
Olympiacos - CSKA Moscow     71 - 67 IL TABELLINO            
Union Olimpija - Zalgiris     74 - 83             
AXA FC Barcelona - Panathinaikos     55 - 56             
Partizan Igokea - Real Madrid     72 - 80             
Le Mans - Efes Pilsen     84 - 91

LE CLASSIFICHE




Il CSKA inciampa nel super-match contro l'Olympiakos


Un CSKA vittima dell'ennesima, forzata, assenza nel reparto lunghi (anche Vorontsevich out), con Savrasenko al 10% della forma (solo 4' di impiego per lui) e col Papaloukas peggiore degli ultimi anni (0 punti, 0/3 al tiro, 3 palle perse, -9 val), cade per la seconda volta in stagione, in maniera più che onorevole, sul campo di una delle pretendenti al titolo, non riuscendo a bissare il colpaccio di Vitoria.
D'altra parte, invece, un Olympiakos non certo irresistibile, seppur con l'alibi dell'assenza di Arvydas Macjiauskas, deve ringraziare del successo due protagonisti inaspettati: Milos Teodosic, MVP della gara con 20 punti, 4 assist, 3 rimbalzi e 25 di valutazione; e Giannis Bourousis, 18 punti, 9 rimbalzi e 4 stoppate, ma soprattutto due triple fondamentali nei minuti finali.
LA PARTITA - L'Olympiakos inizia subito a zona 2-3, battuta per tre volte da un buon Nikos Zizis (6p in fila), mentre in attacco Marc Jackson commette due falli subendo l'aggressiva difesa di Marcus Goree. Il CSKA tocca così il +4 (11-15), che resterà il suo massimo vantaggio, con una tripla di Ramunas Siskauskas (9). A 17'' dalla chiusura del primo quarto, entra in campo Theodoros Papaloukas, e per il CSKA...cominciano i guai. Già, perchè il giocatore più forte del continente conferma di attraversare un periodaccio sfondando per due volte contro Bourosis e, in difesa, lasciando a Milos Teodosic la ribalta con due triple che fanno volare l'Olympiakos sul 30-17 a 5' dalla fine del periodo.
Ettore Messina è costretto a togliere il suo playmaker, ringraziando Lynn Greer (solo 5p, con 1/5 al tiro e 3as) per alcune soluzioni affrettate, che consentono ad un David Andersen scatenato (12p e 6r alla pausa) e vero leader, di riportare i russi sul 37-33 con un controbreak di 2-11. Prima del riposo, ancora Teodosic regala al pubblico del Pireo una giocata d'alta classe e su questa le due corazzate chiudono i primi 20' sul 39-33.
Inizia il secondo tempo, che per Marc Jackson (2) è in realtà un drammatico dejavu del primo: altri due falli in attacco, sempre sull'arcigna difesa di Goree (7p, 7r, 7 falli subiti), e l'ex-Charlotte finisce in panchina per il resto della gara. La ripresa si apre nel nome e sotto il segno di Trajan Langdon, che realizza quattro triple in fila, riportando il match sui binari della parità (48-48 a 5'10''), prima che il solito Teodosic non si metta in testa di realizzare sei punti consecutivi ribaltando nuovamente l'inerzia della gara (58-51). David Andersen è implacabile sotto canestro (alla fine per lui saranno 21 i punti, con 12 rimbalzi, 25 val) ma commette ripetuti pesanti errori dalla lunga distanza, pur libero dalla marcatura di quel Giannis Bourousis che invece fa 2/2 dall'arco facendo esplodere l'Arena (67-59 a 2'55'' dalla sirena). Sembra fatta per l'Olympiakos, anche perchè il CSKA non dà segnali di vita nè in Siskauskas, nè in Zizis, per non parlare di Papaloukas. Invece, una reazione d'orgoglio firmata Langdon (17) e JR Holden (7p, 3as) rimette tutto in discussione (69-65 a 1'30''), ma soprattutto rimette tutto in discussione una banale palla persa di Greer, convertita in contropiede da Siskauskas per il 69-67 a 21'' dalla fine. Messina chiama time-out, ordinando il fallo sulla rimessa, intimando ai suoi di non far ricevere Greer. La palla invece finisce nelle mani dell'ex-napoletano e Holden, inspiegabilmente, anzichè far fallo gli lascia aperta la strada per la penetrazione che chiude il match sul 71-67.
COMMENTO - Si interrompe ad otto la striscia di vittorie consecutive per il CSKA, mai come oggi incerottato e giù di corda in alcuni pezzi da novanta. Agli uomini di Messina, tuttavia, va dato atto di aver venduto cara la pelle, concedendo al miglior attacco dell'Eurolega la miseria di 71 punti e dando la netta impressione di esser più quadrata nonostante disponesse, di fatto, soltanto di due lunghi. Complimenti ai Reds di Pini Gershon (a proposito, l'israeliano potrebbe lasciare la panchina a fine anno, per far posto a Yannakis, e andare ad allenare la nazionale bulgara) bravi a sopperire all'assenza di Macjiauskas attraverso un coinvolgimento di Teodosic molto più netto rispetto al solito. E complimenti, infine, al giovane talento serbo, del quale si dice non a caso un gran bene, e già trascinatore della Nazionale campione d'Europa e del Mondo under-20.

 David Andersen (CSKA Mosca)

Milano cede anche a Zagabria e saluta l'Eurolega


Ennesima sconfitta in Europa per Milano, che vede sfumare definitivamente la possibilità di entrare nella Top 16 di Eurolega. Non basta un grande Vukcevic ai biancorossi, che pagano soprattutto il prolungato momento difficile di Gallinari, soprattutto nel tiro da fuori, e l’incredibile serata di un incontenibile Chris Warren. Proprio l’americano del Cibona è protagonista del primo quarto (suoi i primi 7 punti del Cibona), caratterizzato da tante palle perse e percentuali imbarazzanti da entrambe le parti. Milano lancia in quintetto Aradori (4 punti e 4 rimbalzi) e Katelynas (9 punti e 3 rimbalzi), e proprio il lituano fa la differenza in apertura, segnando i primi 5 punti della sua squadra. Gallinari fa fatica a entrare in partita (sbaglia anche un comodo sottomano in contropiede, corretto da Aradori), ma Milano va comunque sul 10-4, prima di subire la rimonta croata e chiudere il quarto in parità (16-16). Anche nel secondo quarto la via del canestro pare ardua da trovare (2-2 il parziale dopo 3 minuti); Zagabria allunga con Kelley (10 punti di cui 8 nel quarto) ma ci pensano Gallinari e Sesay (con l’unico canestro della sua gara) a pareggiare (25-25). Andric prova poi a complicare le cose ai suoi commettendo prematuramente il terzo fallo e l’AJ sembra approfittarne, passando prima in vantaggio con Watson (7 punti e 9 rimbalzi per 12 di valutazione) e arrivando anche a +5 con una bomba di Booker (peraltro sfortunatissimo: sbaglia 3 triple letteralmente sputate dal ferro). Al contrario, la fortuna bacia Ayuso, che allo scadere del quarto segna da 3 con la palla che gira sul ferro, batte contro il tabellone e alla fine entra x il 35-33. La partita è bruttina, senza intensità, e il Cibona non sembra proprio una squadra irresistibile e Milano cerca di guardare positivo nonostante un Gallinari da 2/8 al tiro (4/15 alla fine, di cui 0/6 da tre, per 12 punti). L’Olimpia non ha però fatto i conti con Warren, capace di piazzare un mostruoso terzo quarto da 14 punti. Dopo due liberi di Vukusic e un canestro di Andric (che subito dopo commette il 4 fallo e si va a sedere) l’americano sale in cattedra e segna tutti i punti della sua squadra. Milano non sa come contenerlo, e anche in attacco fa molta fatica, segnando solo tre canestri dal campo (tra cui due bombe di Vukcevic). Punto su punto, il Cibona passa in vantaggio e allunga fino al +4, chiudendo la frazione sopra di 3 (48-51) e con l’inerzia della partita in mano. Milano è sempre lì a 3-4 punti e non riesce ad agganciare gli avversari finchè Vukcevic (18 punti e 5 assist) con 4 punti intervallati da un assist per Shaw riporta i suoi in parità (55-55). Subito dopo però si fa male e gli arbitri fermano il gioco, dando palla al Cibona che, sommerso dai fischi del Forum, non ridà palla a Milano e anzi segna con Ayuso. Per fortuna il serbo-greco di Milano può rientrare in breve tempo, ma ormai la partita sta scappando: l’ennesima tripla di Warren dà il +5, che diventa +8 con la bomba di Andric (7 punti e 5 rimbalzi) per il 55-63, che chiude virtualmente la partita a 6 minuti dalla fine. Ancora Warren dà addirittura il +11; Gallinari sembra risvegliarsi dal letargo segnando 4 punti in fila ma ormai è tardi è la partita è persa: Ayuso a 30 secondi dalla fine segna il 63-72 finale e Milano saluta l’Eurolega.

 Pietro Aradoni (Armani Milano)

Roma passa agevolmente sul campo del Brose


La Lottomatica passa 73-59 a Bamberg e mantiene vive le speranze di qualificazione alle top 16.
Grande prova di squadra dei capitolini, che contano cinque uomini in doppia cifra. Il miglior realizzatore del match è Lorbek con 16 punti, 15 a testa per Ray e Hawkins, 13 per Ukic e 11 per un più che positivo Fucka.
Ai tedeschi non bastano i 14 punti di Garrett e i 13 di Okulaja.
Dopo un inizio disastroso al tiro delle due squadre (il primo canestro dal campo porta la firma di Ray dopo tre minuti e mezzo) Roma prova il primo allungo portandosi sul 9-4, ma i padroni di casa ritrovano subito la parità grazie a 5 punti di Fenn. I capitolini, però, stringono le maglie in difesa e ritrovano il massimo vantaggio (11-16) al termine del primo quarto.
All’inizio del secondo quarto Roma tenta un ulteriore allungo (12-20) ma il Bamberg riesce a restare in partita grazie a 6 punti di Garrett che riporta i suoi sul – 3 (19-22) al quattordicesimo. Da quel momento in poi i canestri dal campo diventano una rarità. Gli ospiti arrivano fino fino al + 7 (29-22) e riescono ad andare al riposo sul 32-26.
I grandi protagonisti del terzo quarto sono Hawkins, Lorbek e Ray, che con 18 punti combinati danno anche il + 14 a Roma (36-50).
Al trentesimo il punteggio è 50-39 per i giallo-rossi.
All’inizio del quarto periodo la Lottomatica trova l’allungo decisivo, arrivando fino al + 16 (59-43). Il resto è pure accademia, con il Brose che riesce ad accorciare fino al – 10 (53-63) grazie ai punti di Suput e Okulaja. I canestri che fissano il punteggio sono di Fucka (9 punti nel quarto finale).

Lorbek della Lottomatica Roma

Anche il Tau cade al PalaSclavo


La ciliegina sulla torta, ovvero il ribaltamento della differenza canestri, alla fine è mancata, ma l'autorevole vittoria (83-71) del Montepaschi Siena sul Tau Vitoria lancia comunque gli uomini di Simone Pianigiani verso le tanto agognate Top16.
Il primo quarto è riassumibile in una sfida all'ultimo canestro tra Romain Sato (15 punti e 5 rimbalzi) e Tiago Splitter (19, 6 rim, 3 recuperi e 2 stoppate), il primo supportato da Bootsy Thornton (12), il secondo da Igor Rakocevic (23, 4 assist e 8 falli subiti). Nella prima frazione si segna molto, nella seconda molto di meno, ma l'equilibrio non cessa di regnare sul parquet di via Sclavo anche perché le panchine, con una particolare menzione per il pupillo di Neven Spahija, Simas Jasaitis (8), iniziano a farsi sentire.
La svolta arriva ad inizio ripresa: tutti i giocatori messi in campo da coach Pianigiani fanno la propria parte, la squadra trova il canestro con continuità e all'altro capo del campo manda in confusione gli ospiti (19 i recuperi senesi alla fine), raggiungendo così la doppia cifra di vantaggio. La consueta utilità di Shaun Stonerook (10, 7 rim e 3 rec) e Benjamin Eze (12) si sposa con i colpi da biliardo di Thornton e le prime fiammate di Terrell McIntyre (20, 7 ass e 7 rec), mentre in casa Tau i numeri di Rakocevic iniziano a non essere più sufficienti.
I baschi pagano soprattutto la scarsa efficacia di Pablo Prigioni (0 con 0/5 al tiro per -8 di valutazione), ed in sua vece è Zoran Planinic (6, 5 rim e 5 ass) che prova a tenere a galla i ceramisti. Il croato si fa aiutare dal connazionale Mirza Teletovic (7 e 6 rim), ma il Montepaschi non si fa riavvicinare e, con uno scatenato McIntyre, prende il largo cullando addirittura il sogno di una larga vittoria che cancelli il -15 della Buesa Arena. Il sogno, poi, cozza contro l'imprecisione senese negli istanti conclusivi e contro alcune decisioni arbitrali discutibili, ma l'impresa resta tale. Ammesso che, con questa Siena, si possa ancora parlare di impresa quando una grande dell'Eurolega esce sconfitta dal PalaMensSana.

 Terrel  McIntyre (Montepaschi Siena)

Dura tre tempi la Virtus-2


Si infrange così il sogno di Top 16 della Virtus, fermata dall’ottima prova del modesto Prokom, capace di battere soltanto la squadra di Pillastrini in questo girone di Eurolega. Bologna, largamente rimaneggiata, gioca una partita gagliarda ma soccombe nel finale sotto i colpi di uno scatenato Milan Gurovic. Ora l’avventura in Eurolega servirà principalmente per dare esperienza di alto livello ai giovani della squadra (strada già intrapresa nelle ultime due partite) e per rivedere alcune vecchie glorie nella partita casalinga tra due settimane contro il Cska di Ettore Messina, Smodis e Andersen.
Nella sfida di oggi invece mancano Anderson, Spencer e Giovannoni ma all’avvio la verve di Luca Garri crea il primo minivantaggio virtussino sul 10-5 esterno. Da lì in poi le V nere non troveranno più la testa della partita, incassando un parziale di 11-0 prima di risbloccarsi. Di Bella e Chiacig non sanno che pesci pigliare e se non fosse per la precisione al tiro di McGrath, il Prokom scapperebbe via già sul finire di quarto, chiuso 20-16 per i padroni di casa. Tra i gialloneri apre le danze Gurovic ma si iscrive alla partita Michelori per la compagine italiana, capace di un’ottima seconda frazione chiusa sotto solo di 3 punti, con anche tripla del pareggio annullata a McGrath allo scadere.
Il terzo quarto vede la Vidivici faticare in difesa e subire una scarica di tiri da tre punti pesantissima da parte dei polacchi, che scavano quel vantaggio intorno alla doppia cifra che terranno fino alla fine del periodo, dove si segnala però una prestazione di tutto rispetto di Canelo, il 17enne proveniente dalle giovanili della squadra bolognese.
Il quarto quarto è territorio esclusivo del Sopot, che dilaga anche al di là dei propri meriti, mentre il mirino dei bianconeri diventa storto e il presentarsi in campo con il seppur propositivo Maraschini, classe 1991, non è il miglior viatico per vincere in trasferta in Euroleague. Finisce così 79-59 e il pensiero è già rivolto alla trasferta insidiosissima di campionato a Biella in programma domenica.

 Luca Garri della Virtus Bologna
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
DODICESIMA GIORNATA


Efes Pilsen - Lietuvos Rytas      90 - 84                 
AJ Milano - Aris TT Bank     77 - 69 IL TABELLINO             
Unicaja - Le Mans     87 - 68             
Lottomatica Roma - Partizan Igokea     88 - 87 IL TABELLINO            
Cibona - Maccabi Elite     76 - 81             
Zalgiris - CSKA Moscow     60 - 88 IL TABELLINO         
Prokom Trefl Sopot - Olympiacos     63 - 59             
Real Madrid - AXA FC Barcelona     82 - 79             
Panathinaikos - Chorale Roanne     102 - 78             
Virtus VidiVici - Montepaschi Siena     64 - 77 IL TABELLINO            
Tau Ceramica - Union Olimpija     89 - 74             
Brose Baskets - Fenerbahce Ulker     81 - 73     

LE CLASSIFICHE




Il CSKA domina il derby dell'est


La notizia del forfait, fino al termine della stagione, di Alexsei Savrasenko (infortunatosi durante l'allenamento di lunedì scorso alla spalla da poco operata) non disturba la concentrazione del CSKA che viola il fin qui imbattuto S. Darius and S. Girenas Sports Arena dando grandissima dimostrazione di forza contro un avversario che ancora poteva coltivare qualche sogno di raggiungere la seconda piazza nel girone. Particolare non trascurabile, la sfida tra Zalgiris e CSKA ha rappresentato per molto tempo qualcosa più di una semplice partita di pallacanestro, e pertanto la voglia di vincere era alta da entrambe le parti non solo per ragioni puramente cestistiche.

Già dopo il primo quarto (16-26) si capisce che l'intenzione dei vice-Campioni d'Europa è quella di lasciar le briciole ai lituani: Trajan Langdon è in grande serata e le sue triple (5/5 da tre, per 19p) spaccano in due la gara, mentre nè l'ex Marcus Brown (5), nè Jonas Maciulis (nemmeno un punto, -10 val) sanno replicare e, anzi, spesso e volentieri rimangono imbrigliati nell'accorta (come sempre) difesa moscovita.

Nel secondo periodo non si sposta l'inerzia (14-20), che resta nettamente favorevole alla squadra di Messina: tocca a Ramunas Siskauskas, stavolta, bersagliare la retina lituana (20p, 4/6 da tre), servito da un Theo Papaloukas (6p e 3as in 24') in leggera ripresa rispetto al match contro l'Olympiakos e lasciato a lungo in campo per ritrovare la forma smarrita.

Alla pausa sul 30-46, e col solo DeJuan Collins in palla (16p, 4/4 da tre, 3as), lo Zalgiris tira i remi in barca, e il secondo tempo si trasforma in un'esibizione per David Andersen (18p e 9r) e JR Holden (9p, 4as, 3r); anche per i giovani Artem Zabelin (4), Alexsei Shved (3) e Andrei Vorontsevich (3) c'è gloria, e il CSKA torna in patria sperando, domani, di chiudere l'affare Van Den Spiegel.

In conferenza stampa, Ettore Messina si esprime così: "Sono contento di aver vinto così come abbiamo fatto, per di più in un palazzetto completamente esaurito. Sono soddisfatto che i miei giocatori hanno mantenuto sempre alta la concentrazione. Auguro allo Zalgiris il meglio possibile nelle prossime gare" (fonte baskenet.it)

 Ramunas Siskauskas (CSKA Mosca) al tiro

Siena controlla il derby. La Virtus fa quello che può


Avrebbe meritato senz’altro maggiore interesse, invece il derby di Eurolega tra Virtus e Mens Sana è stato poco più di un allenamento con i destini delle due squadre già segnati prima della palla a due del Pala Malaguti. Siena vince senza strafare (77-64), e dopo un inizio che poteva far presagire a una passeggiata ne è uscita una gara dove gli uomini di Pillastrini ci hanno creduto davvero riuscendo a non naufragare. La Vidivici, monca di gran parte del suo roster, butta tutto quello che le rimane in campo, la freschezza dei suoi ragazzini e la determinazione dei leader rimasti e ha lottato fino in fondo in una sfida davvero impossibile.
Sin dall’inizio gli uomini di Pianigiani mostrano i muscoli, e nel primo quarto Siena vola grazie al tiro da fuori con McIntyre perfetto. Il vantaggio senese è già importante a metà periodo (22-8), e arriva al +20 nell’ultimo minuto grazie a Ilievki e Thornton, fino al 12-30 con cui si chiude il primo periodo. La Virtus si chiude meglio in difesa nei secondi 20’, costringe l’avversario a una circolazione di palla più sofferta e Siena perde un po’ della sua verve. Chiacig, Giovannoni e Di Bella corrono molto, e la Virtus arriva quasi a ridosso della regina del campionato all’intervallo (34-43). Carraretto mette benzina nel motore di Pianigiani che gira al minimo a inizio di ripresa, ma Garri e Chiacig tengono le V nere in linea di galleggiamento e Bologna non demorde nonostante le rotazioni siano drammaticamente ridotte all’osso (53-57 al 30’).
Nell’ultimo parziale la Virtus smarrisce quella brillantezza avuta nella parte centrale della gara e cala inevitabilmente di tono. Siena è chilometricamente più profonda nonostante qualche problema e riesce a chiudere il conto.
Nella Vidivici 19 punti di un buon Giovannoni, 12 di Chiacig e 10 per Di Bella, mentre Siena ha avuto il suo uomo migliore in Sato (18). Bene anche Eze (doppia doppia, 10+10).
A fine gara non risparmia le critiche ai suoi coach Pianigiani, che prende di buono la vittoria e poco altro: ”Abbiamo giocato un ottimo primo quarto e basta. Sappiamo in che condizioni siamo in questo momento, alcuni giocatori sono in riserva di energie, altri devono trovare completamente la condizione, come Lavrinovic, o essere inseriti e trovare la forma, come Mc Leod. Quindi sapevamo che sarebbe stato un periodo così. Il primo quarto è stato eccellente poi abbiamo fatto schifo per due quarti anche se la Virtus ha avuto un buon atteggiamento e non ha smesso di giocare dopo un brutto inizio. Alla fine c’è stato bisogno di andare sulle nostre certezze fatte dai giocatori che si conoscono e che conoscono il nostro sistema. Questo periodo sarà così e ci saranno anche serate peggiori di stasera.” (fonte: basketnet.it)

 Roman Sato (Montepaschi Siena)

 Roberto Chiacig (Vividici Bologna)

Armani Jeans-Aris 77-69, ma a vincere è la noia


Si doveva aspettare la matematica eliminazione dall’Europa per rivedere l’Armani Jeans al successo in Europa? A quanto pare sì, anche se c’è da dire che l’Aris ci ha messo del suo. È stata probabilmente la partita punto a punto a più bassa intensità della storia, complice forse anche l’atmosfera del Forum mezzo vuoto (e con “mezzo vuoto” siamo generosi). Si inizia con la partenza a razzo (si fa per dire) di Milano: 7-2 il primo parziale, ma due bombe dell’ex Fortitudo (e Pesaro) Mottola (7 punti e 0 rimbalzi, non male per un 211 cm) e di Castle capovolgono la situazione. L’Aris è però assai poco reattivo, addirittura meno dell’AJ, e permette a Gallinari, Vukcevic e Watson di riportarsi sopra di 6 punti a 4 minuti dalla fine del quarto. La tegola arriva due minuti dopo, quando Booker (11 punti e 6 rimbalzi) commette troppo prematuramente il terzo fallo e si accomoda in panchina. Nonostante ciò, arriva il massimo vantaggio, firmato dalla “coppia operaia” Katelynas-Giovacchini (20-12) ma i greci ci mettono poco a riavvicinarsi di nuovo, per chiudere il primo quarto 20-16, passando poi in vantaggio dopo 4 minuti e mezzo della seconda frazione (24-25) con due bombe di fila di Bracey Wright (16 punti ma un eloquente 2 di valutazione). La gara si trascina poi noiosamente verso l’intervallo, col risultato sul 35-33 per Milano, dopo che aveva riagguantato la parità (27-27) al 17’. Emblema della partita è un’azione di Vukcevic (8 punti con 3/12 al tiro, anche se 5 assist) a due minuti dalla fine: palleggia per 18 secondi prendendo infine un tiro fuori ritmo, col difensore davanti, che non arriva neanche al ferro. Nella ripresa, Sesay (6 punti e 7 rimbalzi) e Massey danno qualche segno di vita, ma non dura molto. Dopo due minuti però, Booker decide di complicarsi ancora di più la vita, commettendo il quarto fallo su tiro da tre di uno scatenatoTsaldaris (14 punti), che va a segno (anche se sbaglierà poi il libero). Milano comunque riesce riallungare, ma l’Aris è sempre lì a un possesso di distanza, finché Castle, a tre minuti e mezzo dalla fine del quarto, piazza la bomba dell’ennesimo sorpasso. Watson riporta di nuovo la parità a 49, ma allo scadere del quarto Giovacchini (comunque autore di un buon primo tempo da 7 punti), dopo aver emulato il suo collega di reparto Booker con un inutile quarto fallo, decide di fare ancora di più: penetrazione lungo la linea di fondo e fallo di sfondamento. Risultato: l’Armani Jeans non segna e lui esce per 5 falli, mentre il quarto termina col vantaggio Aris 54-55. I greci però sono tutto tranne che concentrati per la vittoria: dopo aver perso una palla banale nel terzo quarto per aver tentato di passarla a… Naumoski (in tribuna), l’inizio dell’ultimo quarto si apre con un passaggio di Castle nientepopodimeno che per… Attilio Caja (che di sicuro ha gradito). Il primo canestro arriva dopo un minuto e mezzo, con Wright per il +3, ma si è di nuovo in parità grazie a Travis Watson (buonissima partita:17 punti e 13 rimbalzi), che poi riporta ancora sopra i suoi a 6 minuti dalla fine (58-57). Risponde Massey con una schiacciata volante, mentre dall’altra parte Sesay cerca di emularlo ma sbaglia e Kalaitzis punisce da 3 punti (58-62). Le cose si mettono male, e allora arriva il momento di Danilo Gallinari. In metà quarto fattura 11 punti che danno il colpo di grazia ai greci: prima una bomba per il sorpasso (63-62), cui risponde Massey; poi, dopo 3 minuti in cui il risultato continua a oscillare sul +1 da una parte e dall’altra, un’altra bomba per il +4 (70-66 a un minuto e mezzo dalla fine). L’Aris però non demorde, e al giovane talento biancorosso risponde ancora Castle (13 punti con 4/5 da tre), l’unico dei suoi a segnare con continuità dalla lunga distanza. Ma ormai Gallinari è ispirato e, con la terza bomba in una manciata di minuti, assicura la vittoria ai suoi a 37 secondi dalla fine. Di Booker poi i 4 liberi finali della sicurezza, per il 77-69 con cui si chiude la gara. Il rammarico di Milano non è tanto quello di aver vinto in modo convincente solo a Eurolega praticamente finita ma, come ha sottolineato coach Caja a fine gara, di non aver raccolto quanto seminato strada facendo. Meno filosofico invece Gordon Herbert, allenatore dell’Aris, abbattuto per aver perso la gara nei 5 minuti finali. (Fonte: Basketnet.it)

 Danilo Gallinari (Armani Jeans Milano)

La Lottomatica vince e si avvicina alle Top16


Ha bisogno di un tempo supplementare la Lottomatica Roma per portare a casa una gara che a pochi secondi dal termine sembrava in cassaforte. I capitolini non riescono a rovesciare la differenza canestri (all'andata il Partizan si impose 91-86) ma con questo sudatissimo successo si portano a due lunghezze di vantaggio da Pekovic e co., e a questo punto, salvo improbabili miracoli del Cibona (contro Maccabi, Le Mans e Lietuvos Rytas occorrerebbe fare tre vittorie, perchè la differenza canestri è, finora, nettamente favorevole a Roma), battendo almeno il Roanne la qualificazione come miglior sesta dovrebbe esser cosa fatta. Tuttavia, è lecito attendersi una prova maiuscola già in quel di Barcellona, la prossima settimana.

LA CRONACA

Primo Quarto

Il ritmo di inizio gara è subito altissimo, e due coppie si mettono in evidenza: tra gli ospiti Nikola Pekovic domina sotto le plance (in seguito sarà ben contenuto da Roberto Gabini) mentre Novica Velickovic è una sentenza dalla lunga distanza (ben 13 con 3/4 da tre), nella Lottomatica Roko Leni Ukic (7p nei primi 10') è subito in palla e con la collaborazione di Erazem Lorbek (7 anch'egli) tiene Roma a galla (14-16 a metà quarto). Il finale di tempo, sponda Roma, è tutto per Allan Ray, che segna otto punti consecutivi, mentre la difesa a zona 2-3 viene ancora punita da Velickovic e Petar Bozic (6) per il 22-25 col quale si va al primo riposo.

Secondo Quarto

Il ritmo cala per merito dell'arcigna difesa capitolina che costringe il Partizan a restare a bocca asciutta per 4'10'': l'attacco comunque non decolla e così Roma firma solo un break di 7-0 che la porta sul 29-25, subito ribaltato dalle giocate in post basso di un Nikola Pekovic che mostra alla (non folta) platea romana perchè il Panathinaikos ha messo gli occhi su di lui in maniera così insistente (32-33 a 2'50'' dalla pausa lunga). Roma paga l'assenza di Jacopo Giachetti e anche quella di Stefansson, perchè quando Ukic esce per prendere un po' di respiro l'attacco ne risente parecchio (è Hawkins, 10p, a portar palla); normale, pertanto, che col rientro del giovane play ex-Barcellona la situazione migliori considerevolmente, e porti ad un altro mini-break che chiude sul 40-36 il primo tempo. Nonostante il 12% dal tiro da tre (1/8) e il 71% degli avversari (5/7) la Lottomatica si tiene pienamente in partita.

Terzo Quarto

La partenza di Roma è di quelle incoraggianti: trascinata da un Allan Ray quasi immarcabile ed estremamente preciso ai liberi (11/12), i capitolini toccano gli undici punti di vantaggio (50-39) con la tripla di Alessandro Tonolli (3), che diventano addirittura dodici quando il miglior Ukic (7 nel quarto) della stagione si inventa la tripla del 59-47 a 4'30'' dalla chiusura del periodo. A questo punto, anzichè sfruttare l'inerzia nettamente favorevole, Roma si spegne un po', dando modo al solito Velickovic (22p, 9r) di metter in mostra buoni movimenti anche dal palleggio, riportando il Partizan sul 65-58 col quale si chiude il periodo.

Ultimo quarto

Tutto da rifare per la Lottomatica quando quattro liberi di Nikola Pekovic (17p, 8r, 3 rec) e una tripla di Milenko Tepic (10p, 5r, 3as) riportano a contatto i serbi (67-65 a 7'25''); come se non bastasse, Allan Ray chiude la sua buona prova (21) per raggiunto limite di falli già a 5 minuti dal termine, con la sua squadra in vantaggio 71-67, e senza lo spauracchio dell'ex-Boston coach Vujosevic ordina la difesa a zona 2-3. Nei minuti finali succede di tutto: Rodrigo De la Fuente si erge ad eroe segnando sette punti consecutivi, alcuni dei quali molto difficili, coi quali Roma vola sul +8 (79-71) a 1'30'' dalla sirena. Sembra fatta, e invece Milt Palacio (13) si sveglia dal torpore che ne aveva contraddistinto la prova, realizzando in rapida successione sette punti d'oro che riportano il Partizan a -1 (79-78) a 12'' dalla fine. Ukic subisce fallo ma segna solo un libero, e con 9'' sul cronometro i serbi costruiscono un attacco che porta al tiro Dusan Kecman (15p, 6r, 2as), il quale subisce un contestatissimo fallo con 89 centesimi di secondo sul cronometro. Il n. 7 del Partizan è glaciale dalla lunetta e la squadre vanno così all'overtime sul punteggio di 80-80.

Tempo supplementare

La Lottomatica ha difficoltà enormi nell'attaccare la zona del Partizan, che a sua volta trova in Uros Tripkovic (4) e Pekovic i terminali di una manovra d'attacco non fluida ma efficace. Quando quest'ultimo segna con movimento spalle a canestro il +4 serbo (83-87 a 2'15'') i fantasmi dell'eliminazione cominciano ad aleggiare sul PalaLottomatica. Tocca allora a Erakem Lorbek (22p, 5r) sbloccare i compagni con una tripla di vitale importanza che tiene in linea di galleggiamento la truppa di Repesa. Un aiuto ai capitolini viene proprio da quel Milt Palacio decisivo (in senso sfavorevole) solo qualche minuto prima: dopo un fallo si sfondamento (dubbio) su Fucka, poi non sfruttato da Roma, l'americano si concede anche una partenza viziata da infrazione di passi a 43'' dalla conclusione. Tocca all'MVP dell'incontro, Roko Leni Ukic (23p, 2as, 3 rec), gestire e convertire in due punti, con una splendida penetrazione, la palla più importante del match (88-87 a 34''). E' la giocata decisiva, perchè il Partizan, nonostante una svista arbitrale che non ravvista lo scadere dei 24'' offensivi, sbaglia con Tepic l'ultima azione e consegna alla Lottomatica una vittoria di fondamentale importanza nella corsa alle Top16.

IL COMMENTO

E' stata una grande Lottomatica quella vista stasera al PalaLottomatica; grande per cuore, coraggio, determinazione e voglia di vincere; grande contro la sfortuna che continua a perseguitarla e che la priva anche di Jacopo Giachetti fino al termine della stagione. Allo sfortunato play vanno ad aggiungersi inoltre le defezioni di Stefansson e di Drejer (nei 10 ma senza entrare in campo), oltre a quella di Daniels ormai tagliato, e qualche acciacco di Hawkins. Se non è dramma (sportivo), poco ci manca: affrontare la partita più importante della stagione senza tre pezzi del mosaico pazientemente costruito in estate da Toti, è un'impresa dura. Ma la Lottomatica supera a pieni voti il test, sa soffrire all'inizio del supplementare l'inerzia tutta favorevole al Partizan, trova in Roko Leni Ukic un trascinatore finora poco rivelatosi tale, in Rodrigo De la Fuente un innesto di grande esperienza, in Allan Ray un micidiale ''uomo di striscia'', in Repesa un condottiero d'altissimo livello. Con queste premesse, guardare con fiducia alla qualificazione alle Top16 è un obbligo. (Fonte: Basketnet.it)
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
TREDICESIMA GIORNATA


CSKA Moscow - Tau Ceramica      70 - 62 IL TABELLINO                
Efes Pilsen - Aris TT Bank     74 - 84             
Lietuvos Rytas - Unicaja     71 - 63             
Le Mans - Cibona     100 - 87             
AXA FC Barcelona - Lottomatica Roma     75 - 77 IL TABELLINO            
Zalgiris - Olympiacos     88 - 75             
Panathinaikos - Fenerbahce Ulker     88 - 68             
Maccabi Elite - AJ Milano     91 - 76 IL TABELLINO             
Partizan Igokea - Brose Baskets     85 - 37             
Union Olimpija - Virtus VidiVici     75 - 60 IL TABELLINO            
Chorale Roanne - Real Madrid     68 - 82             
Montepaschi Siena - Prokom Trefl Sopot     87 - 64 IL TABELLINO

LE CLASSIFICHE




Il CSKA non sbaglia, Tau k.o.


Il CSKA Mosca consolida la leadership del girone A battendo non senza fatica il Tau Cerámica Vitoria con il risultato di 70-62 nella penultima giornata della prima fase.
Protagonista dell'incontro J.R. Holden, che firma 19 punti con 5 rimbalzi e 4 assist. Per gli ospiti non basta Igor Rakocevic (21 punti e 5 rimbalzi).
L'inizio dei baschi è eccelente: Rakocevic e Tiago Splitter (12) non fanno mancare nulla alla propria squadra, e per due quarti, nonostante i primi colpi di Holden e quelli di Marcus Goree (6 e 7 rim), il Tau regge.
Nella ripresa, però, i padroni di casa stringono le maglie difensive ed i baschi crollano gradualmente: Will McDonald (10 e 5 rim) prova a tenere a galla i suoi, ma Holden trova il prezioso supporto di Ramunas Siskauskas (9, 5 rim e 3 ass) e Trajan Langdon (13) ed in breve tempo il vantaggio ospite supera la doppia cifra (59-46).
Nel finale, ancora Rakocevic e McDonald riportano sotto il Tau (66-62), ma il cronometro non favorisce gli spagnoli ed il CSKA può fare festa. Gli uomini di Neven Spahija, a questo punto, si giocheranno il secondo posto all'ultima giornata. (fonte: baskenet.it)

 Marcus Goree (CSKA Mosca)

La Montepaschi supera il Prokom e riprende morale


Più che una vittoria utile per la classifica è una vitoria utile, utilissima per il morale dei giocatori biancoverdi. Una bella vittoria che conferma le capacità di questo gruppo nonostante l'assenza importante e ormai definitiva per il resto della stagione di Kaukenas e il lento reintegro di Lavrinovic.
Bella vittoria, abbiamo detto, che ridà morale. Ottime le prestazioni di Sato 3/4 da due punti e 3/4 da tre punti, bene anche Ilievski, Eze e Thornton.
La partita non ha avuto storia, La Montepaschi è sempre stata avanti per tutti e quattro i quarti con parziali di 22-8, 21-15, 20-17, 24-24 fgissando il risultato finale sull'87-64. (fonte: baskenet.it)

 Vlado Ilievski (Montepaschi Siena)

Impresa a Barcellona, Roma alle Top16


Fantastica Lottomatica Roma. Il team di Repesa sbanca il Palau Blaugrana e guadagna la storica qualificazione alle Top 16 come sicura miglior sesta. Battere il Barcellona in casa propria: ci era riuscito solo il super Panathinaikos di Jasikevicius. Allan Ray fino ad un minuto dalla fine non aveva disputato una gran partita, esclusi alcuni lampi di genio da vero ballerino del parquet. Ma poi sceglie di salire di livello quando la gara conta - i geni sono così -e mette la tripla del sorpasso (71-70) a 1:10 dalla sirena, poi prende un importante rimbalzo difensivo in mezzo ai lungagnoni spagnoli, e successivamente, non pago, conquista un'altro pallone a rimbalzo offensivo volando letteralmente e subendo un fallo capitalizzato poi da un normale due su due dalla lunetta. Il valzer dei liberi seguente non spaventa Roma che chiude in trionfo sul paradosso del tiro del pareggio sbagliato da un italiano, Basile. Fin lì, a combattere ad armi pari con il Barca, Roma ce l'aveva portata uno splendido Hawkins. Il ''falco'' di Washington stasera era in giornata di grazia: 22 punti con 5/6 da due, 2/2 da tre e 6 su 6 dalla lunetta, partita perfetta, o quasi. Hawkins li ha sfiancati e Ray li ha punìti, questo il leit motif della serata.
La gara è stata avvincente e molto equilibrata. Le due squadre hanno giocato come al gatto col topo. L'una scappava, l'altra inseguiva. Roma ha concesso un pò troppi rimbalzi offensivi agli avversari, ma ha giocato bene in attacco (5 uomini in doppia cifra e un ottimo 12 su 20 da tre) correndo anche bene in contropiede e tenendo i nervi saldi grazie ai suoi americani, come detto. Tanti gli ex nella Lottomatica: Ukic, positivo soprattutto all'inizio, ci teneva a far bella figura, Fucka e un applauditissimo De La Fuente. (fonte: baskenet.it)

 Allan Ray (Lottomatica Roma)

Esordio amaro per Pasquali. Virtus sconfitta a Lubiana


Inizia male la nuova avventura di Renato Pasquali sulla panchina della Virtus che viene sconfitta (75-60) anche alla Tivoli Arena e deve rimandare ancora il suo primo successo nel 2008. La partita contro l’Olimpia Lubiana non rivestiva alcun interesse ai fini della classifica di una prima fase di Eurolega altamente deludente sia per la Vidivici sia per i padroni di casa sloveni. Le uniche motivazioni potevano derivare dal ritorno sulla panchina bianconera dopo 15 anni dell’ex assistente di Messina ai tempi (d’oro) della Virtus che dominava in Italia e in Europa. Ma il neo coach virtussino ha dovuto fare ancora i conti con le perduranti assenze e la gara in terra slovena è comunque servita per vedere all’opera i giocatori a sua disposizione.
L’Olimpia ha messo le mani sulla partita sin dal primo quarto (19-13) chiudendo in vantaggio il primo tempo (43-32), mantenendosi in sostanziale controllo anche nel terzo periodo (58-47), fino ad aumentare progressivamente il suo vantaggio fino al +15 finale.
Nei draghi sloveni buona prova dell’ex di turno Marko Milic (20 punti con 9/15 dal due), 15 punti con 6/19 dal campo per Jasmin Hukic, 13 per Maurice Bailey. Nella Virtus solo Spencer va in doppia cifra (14, arrivati però con un 5/16 dal campo) ma anche lui è nel pieno grigiore virtussino. (fonte: baskenet.it)

 Dewarick Spencer (Vividici Bologna)

A Milano non basta SuperGallo e cade in trasferta col Maccabi


C’era ancora una flebilissima speranza per l’Armani Jeans di accedere alle Top 16, ma più sulla carta che nella realtà. Lo stesso coach Caja, alla vigilia, aveva ribadito di voler giocare al massimo per onorare l’Eurolega e la maglia dell’Olimpia, senza fare riferimento alla possibile qualificazione, anche perché, al di là della matematica, sperare di andare a vincere a Tel Aviv quando non si è riusciti, per esempio, a sbancare Zagabria, era forse un po’ troppo. E invece, Milano fa sperare, almeno per i primi due quarti, complice un Maccabi semi-addormentato, sprecone in attacco e molle in difesa. Fin da subito, Gallinari fa capire che ormai è definitivamente pronto per caricarsi la squadra sulle spalle, ma forse è la squadra che si adagia troppo comodamente sul giovane talento biancorosso. Non è un caso che, dopo un primo quarto stellare di Milano (23-27), la rimonta israeliana nel secondo quarto prende piede quando Gallinari va a riposare in panchina. In quel frangente, appare in tutta evidenza, nell’attacco di Milano, la mancanza di un punto di riferimento, e ciò porta a frenesia nel costruire l’azione e quindi a cattive scelte di tiro. Se poi mentre Gallinari è fuori, per il Maccabi rientra Nikola Vujcic dopo tre mesi fuori per infortunio, si può capire come in pochi minuti dal -12 (23-35) gli israeliani riescano a rientrare fino al -1, prima della bomba di Sesay (15 punti e 5 rimbalzi, ma 5/13 al tiro) che chiude il secondo quarto (42-26) e mantiene accesa qualche speranza. Watson (9 punti e 11 rimbalzi) rientra con convinzione dagli spogliatoi e piazza subito una poderosa schiacciata che sembra essere di buon augurio, ma ci pensa Halperin (24 punti con 7/10 al tiro) a riportare coi piedi per terra le ambizioni dell’AJ. Il sorpasso arriva con una bomba di Bluthenthal (50-48); segue una serie di sorpassi e controsorpassi fino al primo allungo propiziato da Halperin e Vujcic e chiuso da una bomba del Tenente Garcia (secondo il buon Casalini) allo scadere del quarto per il 71-65. L’ultimo periodo serve solo a consolidare il vantaggio della squadra in giallo, a correggere Casalini in occasione di un’altra bomba del Sergente Garcia (e Casalini chiede venia autodefinendosi “poco zorrologo”) e a tributare una meritata standing ovation a Vujcic, che esce dopo aver raggiunto la doppia cifra dalla lunetta (chiude con 10 punti, 2 rimbalzi, 4 assist e 6 falli subiti in neanche 20 minuti). Finisce 91-76, senza lamenti e senza rimpianti per Milano, che davvero poco poteva fare contro questa superpotenza europea, che tra l’altro ha una panchina lunga il doppio di quella dei milanesi. L’AJ deve però iniziare a riflettere sulla leadership di Gallinari: è certamente una fortuna il fatto che sia uscito dalla crisi “natalizia”, diventando ancora più decisivo di prima, vero go to guy della squadra, ma questo non deve essere un alibi per i compagni nei momenti in cui non è in campo. Così come domenica a Teramo, anche stasera l’impressione è che Milano, se non ci pensa Danilo inventandosi qualcosa, non riesca a costruire uno straccio di gioco offensivo; è un problema su cui Caja dovrà lavorare molto in vista dell’insidiosa gara casalinga di domenica contro la Scavolini Pesaro. (fonte: baskenet.it)

 Danilo Gallinari (Armani Jeans Milano)
 



 
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Messaggio Re: Basket: Eurolega 2007/08 
 
QUATTORDICESIMA GIORNATA


Virtus VidiVici - CSKA Moscow      68 - 92 IL TABELLINO                
Prokom Trefl Sopot - Union Olimpija     79 - 68             
Tau Ceramica - Zalgiris     84 - 66             
Lottomatica Roma - Chorale Roanne 67 - 74 IL TABELLINO            
Brose Baskets - AXA FC Barcelona     65 - 69             
Fenerbahce Ulker - Partizan Igokea     86 - 91             
AJ Milano - Le Mans     63 - 83 IL TABELLINO            
Real Madrid - Panathinaikos     95 - 87             
Unicaja - Efes Pilsen     87 - 77             
Cibona - Lietuvos Rytas     79 - 86             
Olympiacos - Montepaschi Siena     73 - 80 IL TABELLINO            
Aris TT Bank - Maccabi Elite     94 - 101

LE CLASSIFICHE




CLASSIFICA RALIZZATORI




STATISTICHE DI SQUADRA



 



 
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Il CSKA di Ettore Messina passeggia contro la Virtus Bologna


E’ finita l’avventura della Virtus in Eurolega. Un’esperienza sfortunata a causa degli infortuni ma anche gestita malissimo dallo staff bianconero (meglio soprassedere).
Grandi festeggiamenti per lo stempiato Ettore Messina, e molta emozione anche per gli ex virtussini David Andersen e il GM Crippa. Solita stretta di mano iniziale tra il maestro Messina e l’allievo Pasquali che non ha comunque demeritato. Troppa differenza di classe e di stimoli fra le due squadre.
Ora la Virtus può gettarsi anima e corpo nella sua difficile impresa: conquistarsi sul campo la salvezza. Dall’allenamento di questa sera c’è un segnale incoraggiante: la crescita fisica di Anderson che pare leggermente migliorato anche in difesa. Buona prova anche di Di Bella mentre molta confusione da parte di Michelori, poche cose da Crosariol e punti da Spencer ma solo a partita chiusa da un pezzo.

La partita:

Il CSKA parte subito con una difesa grintosa che intimidisce la Virtus che in attacco non ci prende per niente; i rossi moscoviti invece fanno un sol boccone dei difensori bianconeri che sono scattanti come birilli di piombo. Goree è un’ira di Dio e la Virtus, in tutto il primo quarto, segna solo 2 canestri su azione (dopo 4 e dopo 9 minuti) con Anderson e un tiro libero (dopo 2 minuti) con Di Bella. Alla sirena è un massacro: 24 – 5 per gli ospiti, che non hanno neanche forzato.
Secondo quarto: continua la mattanza, i russi giocano in velocità e a memoria in attacco, è un vero piacere vedere come eseguono i giochi messiniani e fanno un break di 11 -0. Dall’altra parte c’è buona volontà, la palla gira in atacco ma è la difesa russa che fa la differenza anche se in campo ci sono le seconde linee. Anderson si carica la Virtus sulle spalle e con qualche sprazzo di Spencer cerca di resistere allo strapotere russo. Non bastano. Si va al riposo sul 51 – 24 per il CSKA.
Ripresa: dopo una chiacchierata di Messina ai suoi giocatori della durata di un minuto circa, le squadra scendono in campo con il chiaro obiettivo di evitare infortuni. Risultato: difese ancora più larghe e ampi spazi per le scende linee. I russi mettono in evidenza tre giovani virgulti di belle speranze: Zabelin, Shved, Kashirov. Spencer trova spazio per infilare alcune bombe ma la partita è chiusa da un pezzo. Finisce: 72 – 48 per i russi.
Ultimo quarto: un po’ di stanchezza appanna i padroni di casa che cedono davanti alle belle giocate dei giovani russi e il divario sale fino a 88 – 55. Poi anche Messina si rilassa (dopo aver ripreso severamente un paio dei suoi per alcune sciocchezze cestistiche) e la Virtus recupera qualcosa fino al finale: 92 – 68 per il CSKA.

 David Andresen (CSKA Mosca)

 Alan Anderson (Virtus Bologna)

Milano perde anche l'ultima di Eurolega col modesto Le Mans


Nonostante Attilio Caja avesse più volte ribadito l’importanza di una manifestazione come l’Eurolega e l’intenzione quindi di onorarla fino alla fine, di tutt’altro avviso sono parsi essere i suoi giocatori. Dopo un primo quarto più soporifero di un allenamento, che sembra più un confronto indiretto tra Vukcevic (9 punti con 3/4 da tre nel primo quarto, poi praticamente più nulla fino all’uscita per infortunio) e Phil Ricci (8 punti su 16 totali), e che si chiude sul 18-16, Milano piazza un parziale di 4-0 a inizio secondo quarto andando a 22-16. Poi sparisce: controparziale dei francesi che dopo una manciata di minuti si portano lentamente prima alla doppia cifra di vantaggio con due triple di fila di Bogdanovic (28-39), poi sul +15 di metà gara (28-43). È altresì evidente che a Milano non interessa il risultato, né tantomeno di giocare in modo dignitoso questa partita; forse la testa è ormai solo al campionato, o alle voci sul cambio di proprietà, o, ancora, alla telenovela sull’arrivo o meno di Drake Diener. Fatto sta che il Le Mans nella ripresa rientra con ancora più convinzione e con l’atteggiamento di chi ha solo da guadagnare da una vittoria, anche se non conta più nulla a fini di classifica; come ha sottolineato coach Collet è stata proprio la loro intensità e la loro energia a fare la differenza. Intensità che sembra essere una costante dei francesi, visto il continuo apporto della manciata di tifosi giunti da Le Mans, che non hanno smesso per un secondo di incitare la squadra, nonostante appunto la posta in gioco non fosse delle più imporanti. Del secondo tempo non vale nemmeno la pena di parlare: qualche sporadica giocata di Nicolas Batum che, come si suol dire, ha fatto il topo mentre il gatto (anzi, il Gallo) non c’è; due tremende schiacciate di Alain Koffi (13 punti totali) e la grandissima serata al tiro del già citato Bogdanovic (17 punti con 5/7 da tre). Sulla sponda milanese, da segnalare i 12 punti di Stefano Gentile (in campo ben 13 minuti) e la buona partita di Travis Watson (18 punti, 16 rimbalzi e 7 recuperi), protagonista dell'unico schema efficace per Milano: un giocatore qualsiasi tira, sbaglia, rimbalzo di Watson e canestro (9 rimbalzi d'attacco catturati). Il lungo milanese è stato l’unico dei suoi a battersi per tutta la partita, come ha sottolineato lo stesso Attilio Caja in conferenza stampa. Proprio il coach dell’Armani Jeans ha ammesso la sua preoccupazione e il suo rammarico per l’infortunio di Vukcevic, che si aggiunge a quello di Gallinari, in vista dell’insidiosa trasferta di domenica a Capo d’Orlando, mentre aspetta con trepidazione la pausa per la Coppa Italia che si spera possa ricaricare un po’ le batterie a questa spenta Olimpia.

 Travis  Watson (Milano)

Grande carattere per Siena!!


Gara strana quella del Pireo: si inizia in un atmosfera quasi ovattata dovuta in parte al lutto che ha colpito tutto il mondo greco-ortodosso, che ha visto spegnersi il proprio Patriarca, ma anche al fatto che l’Olympiakos arriva da tre sconfitte nelle ultime quattro tra coppa e campionato. Partita condizionata dai molti assenti: da parte greca Macijauskas, Tsakalidis e Blakney; Kaukenas e Sato da parte senese…
Pronti via con Greer,Teodosic,Woods,Printezis e Jackson in maglia bianca e McIntyre,McLeod,Thornton,Stonerook ed Eze in nero,maglia di coppa MPS. Prima azione che dirà subito una verità e una bugia:l’Olympiakos fa durare il suo primo attacco 6 possessi tra rimbalzi offessivi e rimesse a proprio favore. La verità è che a rimbalzo non ci sarà gara e si chiuderà 45 a 25 a favore dei greci, la bugia che l’intensità del primo tempo gli uomini di Gershon la spendono tutta li, in quel minuto. Primo quarto che va via in sostanziale equilibrio,soprattutto perché quello che la Montepaschi perde a rimbalzo riesce a sopperirlo con i recuperi. Curiosità: la prima tripla senese arriva con Stonerook a 30” dalla fine del quarto e porta la gara sul 15-18 finale, a fine gara saranno 13 le triple senesi a segno su 26 tentativi.
Secondo quarto con Romero in quintetto (Ress non metterà piede in campo). Lavrinovic s’iscrive alle danze con un 3punti più fallo (non convertito) e l’Olympiakos continua a gettare palle in tutti i modi, tanto che Gershon è costretto a chiamare timeout dopo la 12esima persa in 14 minuti e Montepaschi a più 12. I poco più di 3000 presenti non gradiscono molto lo spettacolo ed esternano iniziando a fischiare i propri. Al ritorno in campo greci che si mettono a zona 2-3 con Jackson in mezzo ad occupare spazio e chiude le linee interne, mossa che fu la chiave dell’andata ma che stasera non dà buoni risultati. Woods è un fantasma in campo, i senesi vanno per linee esterne e si chiude il primo tempo 31-41 con un Lavrinovic sugli scudi: 20 di valutazione in 13 minuti. Di squadra siamo 46 MPS- 25 Olympiakos che ha si preso il doppio dei rimbalzi degli avversari(24-12),ma non riesce a costruire gioco: si contano già 13 perse all’intervallo contro le sole 3 MPS.
Al rientro in campo i 3000 di prima continuano a non apprezzare e manifestano il loro disappunto nei confronti di Pini Gershon, che però ha fatto un buon lavoro nell’intervallo e i suoi tornano in campo con nuova verve e, con i più talentuosi in panca, sono Papamakarios e Bourousis a guidare la rimonta dei padroni di casa. Dopo 5 minuti di ripresa, due palle perse consecutive di Ilievski regalano due contropiedi a Greer e compagni, e costringono un Pianigiani furioso al punto da gettare la propria lavagnetta oltre il plexiglas della panchina e a chiamare timeout. Al ritorno in campo vengono sanzionati il terzo ed il quarto fallo a Stonerook in una manciata di secondi, episodio che si ripeterà con Thornton che in due azioni successive si vede chiamare il proprio quarto e quinto fallo. Sui liberi successivi un sontuoso Jackson chiude la rimonta sul 49-49. Si va al riposo sul 51-52 grazie ad una bomba di McLeod. A rimbalzo siamo già 31-16.
Il semigancio di Bourousis a 8’30” dalla fine porta i padroni di casa sul 53-52, vantaggio che si amplierà fino al 62-55. Sul meno sette McIntyre si mette in proprio e con tre bombe consecutive porta Siena sul 70-72 a un minuto e mezzo dalla fine. Azioni sempre al limite e difese allo spasmo sino ad arrivare a 30” dalla sirena con la tripla di Stonerook del 71-77, che chiude di fatto la gara. Il finale è 73-80 Siena che compie una grande impresa,l’ennesima di questa splendida Eurolega, e si regala il secondo posto finale in questo girone di ferro. Ora attenderà le gare degli altri gironi per sapere se sarà o meno la miglior seconda, ma nulla toglierà valore ai risultati fin qui ottenuti dai ragazzi di Pianigiani e Banchi.
I 3000 di cui sopra si devono essere scordati di trovarsi al Palazzo della Pace e dell’Amicizia, e nel continuare a manifestare il proprio disappunto verso Gershon e il suo operato, lo accompagnano verso il tunnel lanciandogli un po’ di tutto!!

 Lavrinovic (Montepaschi Siena)

Sconfitta ininfluente: romani già qualificati per la Top 16


ROMA, 31 gennaio - Poteva essere l'occasione per agguantare il quarto posto nel girone e andare alla fase finale delle Top 16 di Eurolega come squadra da terza fascia. La Lottomatica, invece, esce sconfitta ancora prima di entrare in campo contro i francesi del Chorale Roanne, che già all'andata avevano superato i capitolini di 19 punti, e si qualifica come migliore sesta. Roma ora andrà al sorteggio inserita nell'ultima fascia. Per gli uomini di Jasmin Repesa un brutto ko da dimenticare in fretta visto che domenica si riprenderà in campionato con la sfida alla Legea Scafati. La gara si apre con Roma avanti subito 5-0, merito di una tripla di Ray - l'unica a dire il vero su quattro tentativi del primo quarto - e un appoggio di Lorbek. Il Roanne risponde come può, ma ancora Ukic porta il vantaggio sul +7.

FRANCESI SOTTOVALUTATI - Sembra che la partita possa scivolare via senza troppi affanni, e invece la Lottomatica comincia a giocare con il freno a mano tirato, mentre i francesi ingranano la quarta. Prima lo statunitense Hess, poi il lungo centro di colore Badiane trascinano il Roanne sul 9-13, con un parziale secco di 11-0. La scossa, per la Virtus, arriva da Simone Bagnoli e dal rientrante Stefansson (a distanza di un mese esatto dall'infortunio). Il periodo si chiude in parità (15-15), ma la sensazione è che Roma sia troppo fallosa e poco attenta a rimbalzo, sia in fase offensiva che difensiva. Il secondo quarto conferma, infatti, un Roanne molto aggressivo sotto il tabellone. L'uomo che fa la differenza, per i francesi, è Badiane che infila cinque canestri uno dietro l'altro. Eppure, Roma avrebbe anche l'occasione di riprendere in mano il match con un bel parziale di 8-0, firmato dalle triple di capitan Tonolli e De La Fuente. Troppo poco per contrastare i rimbalzi dei francesi, che hanno quasi sempre più di un'occasione per realizzare un tiro vincente e piazzano un altro parziale di 11-0. Badiane chiude a metà gara con 16 punti e 4 rimbalzi, mentre il miglior per la Lottomatica è Roko Ukic, che segna a referto 9 punti. Punti fondamentali per ricucire lo strappo del Roanne e portarsi in scia (30-35).

SECONDO TEMPO - Proprio il play croato si conferma, alla ripresa dopo la pausa di metà gara, il giocatore con la mano più calda e l'unico in grado di far girare testa e palla nel modo giusto. Ukic, con la compartecipazione di Lorbek, Stefansson e De La Fuente, riporta la Virtus ad appena una lunghezza dal Roanne (43-44). Ma è proprio sul più bello, nel momento in cui tutto il pubblico incita per il sorpasso, che i francesi piazzano l'ennesimo break che taglia le gambe. La coppia stelle e strisce formata da Rush e Salyers mette dentro 8 punti di fila e ristabilisce le distanze con la Lottomatica (43-52). L'ultimo periodo parte malissimo: l'orgoglio di Roma si concretizza con una serie di tiri liberi e da tre che riportano in bilico le sorti del match (59-63). Ma, ormai, per raddrizzare la serata è troppo tardi. Ci pensano gli americani del Roanne (Salyers, Rush, Hess) a chiudere ogni velleità da parte della Lottomatica di poter sognare il quarto posto nel girone di Eurolega e guardare con ottimismo al sorteggio del 4 febbraio a Madrid.  


Roko-Leni Ukic (Lottomatica Roma)
 



 
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I GIRONI DELLE TOP 16


GRUPPO D


Panathinaikos
Montepaschi Siena
Efes Pilsen
Partizan Igokea


GRUPPO E


Lietuvos Rytas
Tau Ceramica
Fenerbahce Ulker
Aris TT Bank


GRUPPO F


Real Madrid
Maccabi Elite
Zalgiris
Olympiacos


GRUPPO G


CSKA Moscow
Unicaja
AXA FC Barcelona
Lottomatica Roma

 



 
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TOP 16


PRIMA GIORNATA



Efes Pilsen - Panathinaikos      74 - 64                 
CSKA Moscow - Lottomatica Roma     72 - 71 IL TABELLINO            
Lietuvos Rytas - Tau Ceramica     81 - 84             
Aris TT Bank - Fenerbahce Ulker     88 - 96             
Montepaschi Siena - Partizan Igokea 71 - 54 IL TABELLINO             
AXA FC Barcelona - Unicaja     64 - 62             
Real Madrid - Zalgiris     88 - 85             
Olympiacos - Maccabi Elite    67 - 75

Roma beffata a Mosca decide Langdon sulla sirena


La Top 16 per la Lottomatica comincia nel modo più crudele: impresa sfiorata e naufragata allo scadere da una tripla dell'americano del Cska. Bene Lorbek e Ukic, positivo il nuovo arrivato Jaaber, che però sbaglia un libero decisivo nel finale


MOSCA (Russia), 13 febbraio 2008 - Stavolta è una beffa vera. Perché Roma ha condotto la partita per 37 minuti, dal 3’ al 39’ 59, e perché a a 3 dalla fine era sopra di 11 punti. Fino alla tripla di Langdon sul filo della sirena, quando nessuno più a Mosca sperava finisse così. Per la Lottomatica, dunque, la seconda Top 16 consecutiva comincia con un’amarezza immensa, ma anche la certezza di potersela giocare fino in fondo per l’accesso ai quarti di finale. Anche se vincere a Mosca avrebbe cambiato (e di molto) le carte in tavola.

CSKA MOSCA-LOTTOMATICA ROMA 72-71 (15-14, 29-32; 44-51)

Il ritmo è lento, si gioca quasi sempre a difesa schierata e si va poco in transizione. Repesa si gioca subito la carta Jaaber, a Roma solo da due giorni. Il play Usa ripaga bene la fiducia del coach croato, con 9 punti nel primo tempo e una presenza costante nell’azione. I primi minuti sono tutti del Cska (10-5 dopo 5’), con Lorbek con 3 falli dopo appena 4’20. Una brutta tegola, a cui Repesa mette riparo con Tonolli e Bagnoli. Ukic e Jaaber cominciano a fare punti e Roma al 7’44 aggancia il Cska (12-12), per poi allungare all’inizio del secondo quarto (prima 27-22 con una tripla di Gabini, poi 30-22 con Hawkins dalla lunetta). Fucka, dopo un bruttissimo inizio, rientra in partita e stavolta per Goree e Van den Spiegel diventa dura. La Lottomatica, però, è carica di falli (all’intervallo 22-13) e i russi nel primo tempo vanno in lunetta 17 volte (contro le 4 di Roma). Ma all’intervallo Roma chiude avanti 32-29.
Nel secondo tempo dopo 2’36 Roma è già in bonus, e il Cska rientra (34-34). Due triple di Tonolli riportano la Lottomatica a +6 (44-38), poi Ukic dall’arco e Jaaber da sotto regalano il massimo vantaggio a Roma (+9 al 29’17, 51-42). Poi, nell’ultimo quarto, è un grandissimo Hawkins a fare la differenza, proprio quando in Cska si era riportato sotto (54-56 al 34’). Così Roma vola a +11 (66-55 al 36’30), ma i russi non sono morti: due triple di Siskauskas e Papaloukas riportano il Cska a -3 (64-67) e ancora Papaloukas tiene in vita Mosca (68-70 a 12’’ dalla fine). Poi Jaaber fa 1/2 dalla lunetta e la palla arriva a Langdon, che da 8 metri mette dentro la tripla della vita: 72-71 e Cska in trionfo.

Trajan Langdon (Cska Mosca) autore del tiro decisivo

 Ibrahim Jaaber (Lottomatica Roma)

Siena non sbaglia, Partizan ko


Nella sua prima notte di Eurolega la Montepaschi Siena ha raggiunto il primo successo casalingo contro il Partizan Belgrado battuto, grazie ad un non solidissimo secondo tempo in difesa, la concorrenza dei serbi

SIENA, 14 febbraio - La Montepaschi Siena ce l'ha fatta: ha battuto all'esordio della Top 16 il Partizan Igokea per 71-54 mettendo in cassaforte il primo tassello importante in vista della qualificazione alle Final Four di Eurolega. I toscani sono riusciti a costruire il successo a metà del terzo periodo quando grazie ad una difesa fuori dalla norma hanno messo a referto il primo parziale decisivo. Da quel momento il Partizan non è più riuscito a trovare con una ceerta continuita la via del canestro e nel terzo periodo ha infilato nella retina senese la miseria di nove punti. Negli ultimi 10 minuti, sono arrivate poi le triple della staffa che hanno definitivamente chiuso il match in favore della squadra toscana. Lavrinovic (18 punti) e Sato (15 punti) sono stati i migliori realizzatori per i capoclassifica del campionato italiano. In doppia cifra anche Ilievski (11 punti) e Stonerook (10). Dall'altra parte assolutamente insufficiente il contributo offensaivo dei serbi capaci di mettere sul tabellone la miseria di 54 punti. In evidenza solamente il solito Pekovic (13 punti).

LA SODDISFAZIONE -  «La cosa più importante è difendere e, con i tiratori che abbiamo, quando mostriamo questa difesa possiamo vincere - ha spiegato Thornton - Dobbiamo essere aggressivi, energici e mostrare a tutti che questa è la nostra pallacanestro». Per la squadra di Simone Pianigiani i primi due punti che la collocano in testa al proprio gruppo a pari merito con i turchi dell'Efes Pilsen Istanbul, prossimi avversari in Eurolega: sarà già scontro al vertice. L'Europa restituisce una Montepaschi in piena salute, gli scivoloni in campionato e in Coppa Italia sembrano acqua passata.

 Shaun Stoonerok (Montepaschi Siena)


LE ALTRE PARTITE


Successi delle spagnole Real Madrid e Barcellona, dei turchi del Fenerbahce e degli israeliani del Maccabi Tel-Aviv nella prima giornata della Top 16 dell'Eurolega maschile di basket. Il Real batte 88-85 i lituani dello Zalgiris Kaunas grazie ai 17 punti di Felipe Reyes e Louis Bullock, mentre nell'equilibrato derby tra Barcellona e Unicaja Malaga la spuntano i catalani 64-62. Fondamentali i 14 punti di Jaka Lakovic. Il Maccabi Tel-Aviv, invece, vince 75-67 in Grecia contro l'Olympiacos a cui non bastano i 26 punti di Lynn Freer. Gli israeliani devono incassare l'infortunio di Marcus Fizer, ma riescono a raggiungere il successo con i 16 punti di Terence Morris e di Yotam Halperin. Successo in Grecia anche per i turchi del Fenerbahce, che s'impongono 96-88 sull'Aris Salonicco grazie ai 23 punti di Willie Solomon.
 



 
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