http://www.russia-italia.com/precedente-vf5-vt22401.html?start=0
1. Maksim Gor’kij, “procellaria” della rivoluzione.
Maksim Gor’kij considerato il padre del realismo sociale viene sempre chiamato “la procellaria della rivoluzione”; la metafora e` dovuta al suo poema “Il canto della procellaria” ("Pesn' o burevestnike") pubblicato nel 1901. Sarebbe da spiegare che in russo il nome dell’uccello (burevestnik) e` composto da due parole: buria + vestnik, cioe` “chi annuncia la tempesta”. L’idea del poema di Gor’kij e` espressa chiaramente nel canto dell’uccello che simboleggiava la rivoluzione che arrivava:
Скоро грянет буря! La tempesta sta arrivando!
Пусть сильнее грянет буря! Che scoppi la tempesta!
Il testo completo di questa opera solenne e, direi, grandiosa di Go’kij lo si puo` leggere qui:
→ http://songspro.ru/12/Maksim-Gorkiy...-o-Burevestnike
Detto questo si capisce meglio l'idea dello scultore Aleksandr Rukavishnikov che ha creato il monumento di Gor'kij con una colonna completata dalle ali della procellaria:

Stando in Italia M.Gor'kij scrisse numerose opere intensamente realistiche, tra cui anche una raccolta di racconti “Le Fiabe sull’Italia”, 1911, (Skazki ob Italii) che rappresenta i momenti della dura e tragica realta` della vita quotidiana della gente povera. Vedendo l'articolo dedicato a Gor'kij nella Wikipedia italiana ho scoperto con sorpresa che "Le Fiabe sull'Italia" mancano nella lista delle opere dello scrittore. Allora ve lo faccio sapere io :smile:
(segue)