Messaggi: 14832 Residenza: Kiev - Milano
05 Luglio 2011, 18:15
voto 6,5
La zona grigia
Il film racconta le ultime settimane di vita di un sonderkommando composto da ebrei ungheresi addetti alle camere a gas e ai forni crematori di auschwitz-birkenau, e si basa su una storia vera.
Un paio di recitazioni lasciano desiderare come è un peccato che il film non sia stato realizzato in bianco e nero, sicuramente rendeva di più e l'impatto poteva essere più realistico e più drammatico ottenendo così un voto superiore.
Il 6.5 affibiato più che altro è dato per la bravura del regista nel ricostruire uno dei capitoli più bui della storia 20 secolo e ciò che a detta di qualcuno, l'inferno dantesco in confronto non era nulla, che per il film in se stesso.
Da vedere, anche perchè sicuramente questo è uno dei pochi film ben fatti che raccontano il dramma del'olocausto come è un grosso peccato che le nostre brave televisioni (sia di stato, alle quali elargiamo tanti bei soldi che private) non l'abbiano mai trasmesso.
Nella uggiosa serata estiva di ieri, ho ripescato uno dei dvd che mi ha fatto il caro amico Spek contenenti film sulla II Guerra, della cui storia lui come me, è un grande appassionato e conoscitore.
Mi son visto così “La zona grigia”.
Un commento a doccia fredda: “non guardatelo”! Io sono stato male e ho pure dormito poco, dopo averlo visto, ripensando alla tragedia e a quella disperata umanità che affrontava la quotidianità in una situazione infernale.
Purtroppo l’aspetto emotivo ha enormemente oltrepassato quello artistico e non mi sento di dare un giudizio onesto sul film. Sono arrivato fino alla fine solo con la curiosità della speranza che magari la povera bambina in qualche modo si salvasse…e invece…
La storia è vera – il tentativo fallito di rivolta nel lager di Aushwiz nell’ottobre 1944– ma questa verità è semplicemente agghiacciante. Ripeto a me ha fatto star male davvero!
Non mi sento neppure di ripetere le solite banalità che potrebbero uscire dalla bocca parlando di quella tragedia dell’Olocausto, non c’è da aggiungere nulla.
Tra l’altro io ho visitato Aushwiz tanti anni fa. È stato uno dei miei primi viaggi ad Est…e vedere nel film il fumo nero uscire dai comignoli, vedere quelle baracche di mattoncini rossi, vedere quel filo spinato…mi pareva di sentire l’odore, di sentire le voci di quei disperati…
Il film è crudo, è atroce! Di forte impatto sono i dialoghi tra i personaggi, a mò di “botta e risposta” che non ti lasciano un secondo di tregua. Di ancora più penetrante impatto sono le visioni della disperazione di quei volti, dei corpi ammassati nelle docce-gas, degli sguardi spenti ed irreali di quegli uomini e donne – ormai allo stato vegetale – che riversano i corpi nei forni; della cenere che viene rovesciata nelle fosse; della fredda lucidità di quei soldati tedeschi – automi pure loro – che sebbene dall’altra parte della barricata, ma sono anch’essi figure derelitte e rinchiuse nel vortice di cecità che il mondo del lager creava.
…e stasera, dato che la serata è uggiosa quanto quella di ieri, ho idea che mi diletterò (per usare un eufemismo) a vedere un altro di questi film che quel “disgraziato” di Spek mi ha regalato.
Gringox
PS: Spek, te l’ho detto ieri al telefono – e te lo ripeto ora – grazie di avermi rovinato la serata! :cry: