Decima tappa: Irkutsk
Uscita curata da: Willowmask
Oggi il nostro Willowmask ci descriverà la tappa di Irkutsk e la città verrà descritta con la medesima scaletta spero che questa tappa sia di vostro gradimento come lo sono state le precedenti uscite. Irkutsk è una città della Russia siberiana centrale, capoluogo dell'Oblast' di Irkutsk a 5185 km dalla capitale Mosca. Sorge lungo il fiume Angara, 45 km dopo la sua uscita dal lago Bajkal, alla confluenza con il tributario Irkut.
ASPETTO STORICO
Insediamenti russi esistono in quest'area a partire dalla prima metà del XVII secolo. Risale al 1661 la fortezza in legno edificata alla confluenza del fiume Angara con l'Irkut. Lo scopo originario degli stanziamenti era quello di stabilire l'autorità russa sulle popolazioni locali, i Buriati. Nel 1686 Irkutsk raggiunse lo status di città e poco dopo iniziò ad inviare carovane verso la Cina, paese che divenne per la città fonte di traffici commerciali e influssi culturali.
All'inizio del XVIII secolo, Irkutsk era avviata a diventare il centro amministrativo e commerciale di un vasto territorio nella Siberia centro-orientale. La sua importanza è testimoniata da una serie di grandi chiese in muratura, riccamente decorate in forme che combinano elementi russi ed ucraini a motivi tipicamente asiatici. La cultura pioneristica della Russia settentrionale, di città come Vologda, Totma, Velikij Ustjug e Solvychegossk, contribuì all'edificazione delle chiese di Irkutsk fornendo sia stimoli che grandi maestri costruttori. Fra i monumenti dell'inizio del XVIII secolo ci sono la Chiesa della Miracolosa Icona del Salvatore, che si distingue per i suoi affreschi sulle pareti esterne, e la sgargiante Chiesa dell'Epifania i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1718 e si protrassero per circa un secolo.
Verso la metà del XVII secolo, l'importanza commerciale di Irkutsk raggiuse un nuovo livello. La maggior parte della popolazione della città era occupata in attività imprenditoriali di vario tipo e, vista l'assenza di una nobiltà locale, i mercanti locali assumevano un ruolo sempre più importante nella guida della città. Questa impennata di vitalità economica diede origine a una ricca silhouette urbana caratterizzata dagli accenti ascendenti delle cupole delle chiese e delle torri.
Il più notevole di questi nuovi edifici è la Chiesa dell'Elevazione della Croce (conosciuta anche come Chiesa della Trinità), costruita tra il 1747 e il 1760 sul Colle della Croce. Dal campanile e dalla guglia all'estremità occidentale fino al suo intreccio di cupole in stile ucraino dell'edificio principale ad est, questa chiesa resta ancora oggi una presenza dominante della parte meridionale del centro storico di Irkutsk. Il suo design rivela non solo l'influenza delle chiese della Russia centrale e dell'Ucraina, ma anche quella delle tradizioni architettoniche della Russia settentrionale e degli Urali. La sua gamma stilistica si estende poi anche ad influenze asiatiche come si intuisce dalle decorazioni della facciata, scrupolosamente restaurate. Un accenno a parte va fatto alle formelle in terracotta che ricordano gli stupa buddhisti e che incorniciano il portale settentrionale e quello meridionale. E' probabile che gli intensi scambi commerciali tra Irkutsk e la Cina abbiano avuto un ruolo importante per l'aspetto di questo capolavoro multiculturale.
A Irkutsk non mancano le chiese in stile neoclassico, ma l'esempio più raffinato di questo stile architettonico è rappresentato dalla grande villa fatta costruire da Ksenofont Sibijakov, un mercante che riuscì a sfruttare con grane successo le enormi ricchezze della Siberia e in particolare il commercio di pellicce. La villa, che adesso è utilizzata come edificio centrale dell'Università di Irkutsk, regge senza problemi il confronto con le case signorili costruite a Mosca nello stesso periodo.
Fino all'inizio del XX secolo le abitazioni ad Irkutsk venivano costruite principalmente in legno. Tra gli esempi più antiche di case in legno sopravvissute fino ai nostri giorni ci sono quelle appartenute a Sergej Trbetskoj (1790-1860) e a Sergej Volkonskij (1788-1865), rappresentanti dell' élite aristocratica condannati all'esilio in Siberia per aver preso parte alla rivolta contro il governo dello zar nel dicembre 1825. Esempi posteriori di abitazioni in legno si distinguono per uno stile più ornato, proprio delle abitazioni dei mercanti, con elaborate decorazioni intagliate nel legno paragonabili a quelle rintracciabili in altre città siberiane come Tomsk o Chita.
Nel 1879 un incendio devastante distrusse gran parte di Irkutsk, dagli edifici in muratura alle case in legno. Nonostante ciò, la città si riprese in fretta grazie alle miniere d'oro e al commercio sempre crescente, sia locale che con l'estero. Come altre città siberiane, anche a Irkutsk, alla fine del XIX secolo, convivevano religioni diverse. Mentre i cattolici locali costruivano la Chiesa dell'Assunzione nel 1880, Irkutsk ebbe una nuova sinagoga, edificata tra il 1881 ed il 1882 da Vladislav Kudelskij. Anche la popolazione musulmana di Irkutsk a il suo luogo di culto, costruito all'inizio del XX secolo. Nello stesso periodo Irkutsk venne trasformata da un eclettico spiegamento di uffici, hotel, banche e teatri. L'edificio pubblico più stupefacente di Irkutsk alla fine del XX secolo era sicuramente il Teatro Cittadino, costruito tra il 1894 e il 1897 e restaurato perfettamente un secolo più tardi. Questi grandi edifici riflettono il grande impulso economico favorito in parte dalla costruzione della linea ferroviaria Transiberiana.
ASPETTO CULTURALE
Sotto questo aspetto Irkutsk offre una vasta scelta di musei come avremo modo di descriverli nella parte dedicata al turismo di questa uscita, ma offre anche interessanti passeggiate sul lungofiume di Nizhnjaja Naberezhnaja dove attraccano le navi sul fiume Angara. Il museo architettonico di Toltsy è consigliabile visitarlo nei mesi in cui ci sono le festività tradizionali come il Natale o la Pasqua senza dimenticare i Maslenitsa il caratteristico carnevale russo.
ASPETTO TURISTICO
Irkutsk, la Parigi della Siberia, è una piacevole località in cui passare un giorno o due prima o dopo aver esplorato la sponda occidentale del lago Bajkal. Forse, indubbiamente, il paragone con la Ville Lumière non regge molto, ma in un contesto siberiano, la città di Irkutsk si difende molto bene con i suoi palazzi nobiliari di fine ottocento, periodo in cui la città cominciò a prosperare, e un atmosfera vivace soprattutto sul lungo fiume in estate. Potete anche ammirare le belle case in legno con le finestre abbellite da raffinate decorazioni ad intaglio in tipico stile siberiano di cui la città è piena (si dice che quelle di Irkutsk siano le più belle e meglio conservate). Si trovano principalmente nei vecchi quartieri di Irkutsk e fanno da spoiler a quello che si vedrà nella Siberia non cittadina.
Per gli amanti della cultura Irkutsk è ricca di musei e i principali sono: Casa Trubeskoy, già dimora del principe Sergej Trubetskoy, tra gli organizzatori del movimento decabrista, spedito in Siberia. Il materiale qui esposto illustra la vita degli esiliati. Il museo regionale, la cui sezione più interessante è quella dedicata alla culturale nomade delle tribù indigene. Nave rompighiaccio Angara a 6 km dal centro. Questa nave, adesso trasformata in museo, prima che venisse costruita la ferrovia Circumbaikalica serviva a traghettare i passeggeri della Transiberiana da una sponda all'altra del lago di Bajkal.
Con una passeggiata di 30 minuti circa dal centro si arriva al Zhanmensky Monastery, un grazioso monastero ortodosso con un interno riccamente decorato. Per un'immersione nel kitsch russo contemporaneo potete andare a fare un giro al 130 Kvartal, un quartiere di edifici in legno piuttosto asettici, alcuni trasportati qui da altre location, altri completamente fake che ospitano caffè, ristoranti, bar, birrerie e dove spesso si danno appuntamento gli irkutskiani più alla moda.
In una delle foto potete ammirare la statua in bronzo all'inizio del quartiere: raffigura Babr, il leggendario animale che rappresenta lo stemma della città. E' una sorta di tigre della steppa con uno zibellino in bocca. Babr simboleggia l'unicità, il potere e la ricchezza della zona. Molto vivace e colorato è il Central Market in posizione appunto centralissima (al 22 di Cechov Street) che si divide in una parte al coperto e uno all'esterno. Quella al coperto è una vera e propria goduria per gli occhi: il grande spazio espositivo è diviso in tanti cubicoli più o meno delle stesse dimensioni, ognuno dei quali letteralmente riempito fino all'orlo di merce, lasciando solo un piccolo buco da cui si intravede il negoziante che sta dietro a questa precaria struttura di prodotti da forno piuttosto buste di cibo pronto. La frutta e verdura si trovano esposte nelle bancarelle fuori.

ASPETTO ENOGASTRONOMICO
Se siete amanti della buona cucina Irkutsk è la città che fa per voi potete andare al ristorante italiano "Prego" sitato n via Karl Marx invece se amate mangiare russo abbiamo il Khan Buuza dove potete degustare i celebri buzy o pozy che non altro che una pasta di pane ripiena di carne che ricordano una iurta. Potete anche mangiare ad un altro ristorante russo come lo Rassolnik dove potrete degustare un delizioso borsch con le prugne o il pesce sotto sale con l'autentico tè alle erbe del Bajkal.
CURIOSITA' SULLA CITTA'
Una cosa molto piacevole è passeggiare sulla tranquilla sponda del fiume Angara al tramonto, fermandosi a bere qualcosa in una sorta di chiatta adibita a bar. Qui potete ammirare la statua dello zar Alessandro III, l'unico zar ad aver mai visitato la Siberia. E' dedicata ai lavoratori della ferrovia Transiberiana.
Ed ora di nuovo tutti in carrozza si riparte per Ulan-Ude che ci verrà descritta dal nostro Akphantom in una delle sue più belle descrizioni non ne rimarrete delusi.