sorrento76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]MaxC ha scritto: [Visualizza Messaggio]sorrento76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]La mia esperienza è la seguente:
- recato in questura per appuntamento presentazione domanda di rilascio PDS(appuntamento fissato a 60giorni dopo)
- nel mentre,con la ricevuta per l'appuntamento,andato in comune dove veniva iscritta già a residenza mia moglie(per dire quale incongruenza col fatto che magari poi il PDS non glielo danno ma intanto è residente,come poi successe effettivamente a me per la ormai ben nota vicenda che mi riguardò),con rilascio carta identità
- sempre nel mentre andato a ufficio ASL per richiesta tessera sanitaria(che fa testo anche come codice fiscale che non abbiamo mai chiesto infatti)
- andato in questura per domanda PDS con tutto ciò che poi è successo
Vabbè,alla fine è finito a tarallucci e vino all'italiana 8-)
Forse dipende dalla città perché il codice fiscale non lo potrebbero dare alla ASL ma solo AdE e alla questura.
Ma cosa è successo a tè?
Si appunto,per questo ho specificato che noi andammo solamente all'ASL per il tesserino sanitario che ha funzione anche di codice fiscale(è impresso sopra),mentre non abbiamo mai fatto richiesta del tesserino verde del CF vero e proprio.
Cosa successe a me?Bè,una volta fatta la domanda per il PDS,un solerte commissario locale venne più volte a casa per verificare la convivenza(senza avvisarci e nemmeno lasciare avvisi come fatto con altri)e non trovandoci poichè stavamo spesso a Mosca,in barba comunque alle leggi europee che non precludono il rilascio del PDS in base a questo e nemmeno a chi non dovesse convivere stabilmente perchè viene sancito il diritto di libertà di movimento esteso ai coniugi extra comunitari e alle opportunità di lavoro(nel senso che mia moglie potrebbe pure stare a Roma per lavoro dal lunedì al venerdì e scendere a Napoli da me solo il weekend),pensò bene di fare relazione negativa sostenendo che il nostro fosse un matrimonio fittizio con conseguente diniego del PDS ed espulsione di mia moglie.Si era dimenticato,però,che il coniuge di un italiano NON può essere espulso se non per fatti gravi di ordine pubblico e quindi a Roma Fiumicino fecero comunque entrare mia moglie invitandola a fare ricorso.Portammo la questura di tribunale e le diedero poi regolare carta i soggiorno di 5 anni,ora in fase di rinnovo.
Una storia ridicola,degna del circo chiamato Italia.Il commissario mi ha sempre voluto evitare poi....chissà come mai 8-) 8-) :wink: :wink: :wink:
storia direi incredibile..