Ma Il Kazakistan Come è?


Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
inutile dire che i vostri racconti sono interessanti , mi piace sentire le esperienze in positivo ( di chi ha imparato la lingua intendo). Comunque l'ideale, a mio parere, sarebbe come mi ha detto la mia insegnante di russo, che essendo ucraina, mi ha consigliato una permanenza a Kiev, dove lei dice che il russo viene considerato da molti anche come prima lingua, e di seguire corsi di russo per italiani tutte le mattine. Perchè in effetti condivido alcune cose dette da Giorgio, come si fà non sapendo niente a impararlo. E' anche vero che però io vedo molti albanesi e marocchini che vengono in italia e parlano quasi perfettamente la nostra lingua (seppur l'albanese, l'arabo e il francese) siano abbastanza differenti, forse un pò meno l'ultima..

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
Abacucco ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Io ho un'altra versione antitetica a quella di giorgio87.
Premesso che avevo delle minime basi, in grammatica sono sempre stato una sega e le parole russe troppo diverse dal mio modo di parlare. Anche a sentire i russi non capivo niente, avevo l'impressione che tutte le parole erano attaccate. Per cui ho seguito un metodo che mi hanno insegnato delle studenti di polacco ucraine e delle tedesche che a Donetsk studiavano russo. Ho imparato prima le parole, esercitandomi ad ascoltare e a parlare, facevo foglietti delle parole per memorizzarmele e intanto mi studiavo la grammatica. Ma davo la priorità alle parole, perché sono le parole che danno un senso alla frase, al contesto e ai discorsi.
Questo metodo penso che vada bene soprattutto agli intuitivi e ai negati in grammatica come me.
Perché io credo che non esista un solo metodo, ne esistono di diversi ed è la persona che poi decide quale è meglio per lui. Io all'inizio mi incraponivo con la grammatica e la perfezione formale ma senza ottimi risultati.
Ma è la a Donetsk che ho imparato a parlare il russo, quello che dice Giorgio87 non lo condivido, non c'è nessun bisogno di essere pronto "grammaticalmente". Insomma, qualcosa devi sapere ma non bisogna pensare di eccellere nella grammatica e poi andare in un posto.
Ma ho fatto tanti esercizi quando ero là, e molte traduzioni, più qualche lezione per noi a basso costo che mi hanno aiutato tantissimo.

Però: qualcuno di voi ha mai visto uno straniero qui in Italia che si muove nel nostro paese a lavorare e imparare l'italiano solo dopo avere studiato bene la grammatica?

Esiste un detto caro a chi vuole apprendere le lingue:

Vale più la pratica che la grammatica.


Questo dipende fino a che livello vuoi studiare la lingua. Il fatto è che se non studi la grammatica sarai per sempre costretto a sbagliare, in più non saprai di sbagliare.
Non si può pretendere di PARLARE una lingua senza conoscerne la grammatica. Tutto il resto sono cavolate.

Poi, se il tuo obiettivo era chiacchere con un amico, allora probabilmente il tuo metodo avrà soddisfatto le tue esigenze.
Quando invece devi interagire con moltissime persone di diversa estrazione sociale, utilizzare un registro linguistico piuttosto che un altro, capire sia il bambino di 8 anni che l'anziano di 70, allora prova a dire che la pratica fatta con gli amici sia sufficiente a sapere la lingua. Quindi, come ritieni il tuo livello di russo?

Io solo ora mi posso permettere di poter affermare di sapere il russo, prima del soggiorno a Mosca non mi sarei mai azzardato a dirlo, benchè probabilmente già lo sapessi più di molti "sedicenti parlanti la lingua russa".

Ultima modifica di 19giorgio87 il 29 Giugno 2011, 19:57, modificato 2 volte in totale
Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
19giorgio87 ha scritto: [Visualizza Messaggio]


la cosa che per imparare una lingua si debba andare proprio la dove è usata come lingua madre è una falsità. senza delle solide basi costruite con un intenso studio a scuola od a casa, non si riuscirà mai ad imparare la lingua a dovere.



Non è falsità, Giorgino. Uno che impara le basi di una lingua straniera in diciamo 6 mesi, poi va per 26mesi per vivire nel paese dove si parla la lingua che impara, non la impara chi va là per un anno senza aver studiato.

Ti spiego perché. Immagina che ti provi in un posto sconosciuto tra la gente che non conosci. Gli altri parlano fra di loro, tu non capisi niente, la situazione è brutta, disastrosa.. ti senti solo e isolato. Riesci a capire qualche cosa (la mimica, i gesti, qualche parola "internazionale"), ma non riesci a dire niente.

Vivi un po' di tempo in questo stato e senti che hai bisogno di questa lingua come l'aria per respirare. La odii, perché non la capisci, ma la ami perché ne hai tanto bisogno... Poi cominci pian piano a capirla, l'odio se ne va, l'amore rimane. Finisce il periodo in cui sei stato all'estero, ritorni a casa, e continui a imparare, sei ora linguodipendente...

per poter provare la gioia d'aver imparato, essere felici perché capisci e parli finalmente, bisogna vivere questo disagio, vivere come un muto, una persona che non ha voce.

Si impara più presto così perché si è molto motivati, e poi, continuerai per sempre.

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
У каждого человека своё мнение, и я об этом не спорю.

Tuttavia come pensi che una persona possa imparare una lingua CORRETTAMENTE semplicemente ascoltando ed apprendendo dai parlanti madrelingua, quando nella maggior parte dei casi, sono loro i primi a non sapere la propria lingua?

Ne conviene che per imparare una lingua ci voglia una fonte autorevole, un libro, un professore di lingua russa, che ti sappia indirizzare sulla giusta strada nello studio di una lingua.

Per quello che mi riguarda, la lingua "di strada", sgrammaticata, piena di termini e di modi di dire rozzi, ma che tanto potrebbe interessare alle persone che apprendono una lingua, non ha nulla a che fare con lo studio di quest'ultima.

Io vedo lo studio della lingua in due momenti diversi: il primo, di tipo schematico, ovvero bisogna imparare le basi della lingua partendo dalle solide fondamenta della grammatica, capire perché si dica così, sapere perché ci sia il bisogno usare un caso piuttosto che un altro, un aspetto verbale piuttosto che l'altro.
Il secondo momento è di tipo più interpretativo. Ovvero poter modellare la propria conoscenza arricchendola con nuovi termini, espressioni, costruzioni particolari, POICHÈ in quel momento si conoscono già i meccanismi della lingua.

Sapere la lingua e "dire di saperla parlare", sono due cose distanti anni luce. Per questo io mi innervosisco quando una persona tanto convinta della propria conoscenza linguistica, alla prima prova pratica rivela un'ignoranza totale.

Vuoi un esempio? Guarda cosa scrive una ragazza su Facebook:

Citazione:
мойи дорогие подруги!!!!! Скучаю по вас! Но честня говоя по Москве нет очень.. Давайте поговорить иногда по skype! muaaa


Lei si riteneva un'ottima conoscitrice di lingua russa, ma guarda un po'..io al suo posto mi vergognerei.
Ho detto tutto.

Ultima modifica di 19giorgio87 il 29 Giugno 2011, 20:30, modificato 2 volte in totale
Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
19giorgio87 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
У каждого человека своё мнение, и я об этом не спорю.

Tuttavia come pensi che una persona possa imparare una lingua CORRETTAMENTE semplicemente ascoltando ed apprendendo dai parlanti madrelingua, quando nella maggior parte dei casi, sono loro i primi a non sapere la propria lingua?

Ne conviene che per imparare una lingua ci voglia una fonte autorevole, un libro, un professore di lingua russa, che ti sappia indirizzare sulla giusta strada nello studio di una lingua.

Per quello che mi riguarda, la lingua "di strada", sgrammaticata, piena di termini e di modi di dire rozzi, ma che tanto potrebbe interessare alle persone che apprendono una lingua, non ha nulla a che fare con lo studio di quest'ultima.

Io vedo lo studio della lingua in due momenti diversi: il primo, di tipo schematico, ovvero bisogna imparare le basi della lingua partendo dalle solide fondamenta della grammatica, capire perché si dica così, sapere perché bisogni usare un caso piuttosto che un altro, un aspetto verbale piuttosto che l'altro.
Il secondo momento è di tipo più interpretativo. Ovvero poter modellare la propria conoscenza arricchendola con nuovi termini, espressioni, costruzioni particolari, POICHÈ in quel momento si conoscono già i meccanismi della lingua.

Sapere la lingua e "dire di saperla parlare", sono due cose distanti anni luce. Per questo io mi innervosisco quando una persona tanto convinta della propria conoscenza linguistica, alla prima prova pratica rivela un'ignoranza totale.

Vuoi un esempio? Guarda cosa scrive una ragazza su Facebook:

Citazione:
мойи дорогие подруги!!!!! Скучаю по вас! Но честня говоя по Москве нет очень.. Давайте поговорить иногда по skype! muaaa


Lei si riteneva un'ottima conoscitrice di lingua russa, ma guarda un po'..io al suo posto mi vergognerei.
Ho detto tutto.


Giorgio puoi spiegare perchè la ragazza si dovrebbe vergognare? Ha fatto errori grammaticali? scusa ma non capendo la frase non capisco nemmeno il motivo .

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
Allora Giorgio87, io parlavo di russo base, mica di massima eccelsa padronanza.

"Sono solo cavolate" è un modo per screditare le esperienze degli altri?
Vedo che nel forum questo atteggiamento è ormai una costante.

Io non ho detto che le tue sono cavolate per avvalorare la mia tesi come verità unica e assoluta, ho espresso solamente un altro punto di vista che magari corrisponde anche ad altre personalità, ad un altra verità e ad altri modi di vivere una lingua straniera.

Io posso dire di conoscere il russo a livello medio, di certo non faccio gli strafalcioni che ha fatto qualche ragazza ma di certo scrivendo sbaglierò qualcosina.


A me interessa il russo per capirmi con le persone e potere discutere e parlare (e a volte anche scrivere) anche se sono consapevole che avrei bisogno di più tempo e di più studio. Mi mancano traduzioni e lo studio ma non ho tempo ultimamente.

Comunque sia per me essere andato in Ucraina dell'est mi ha aiutato a imparare la lingua e diversamente non l'avrei imparata. Parlo per me ovviamente, ma so di non essere stato l'unico ad avere avuto questa esperienza.

Finisco il mio intervento ribadendo il fatto che non sono padrone della lingua alla pari di uno che parla quotidianamente il russo ma me la cavo discretamente sia a parlare che a capire la gente. Per lo scritto devo impegnarmi di più e tradurre. Ma è cosa ovvia quando si tratta di lingue straniere.

Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
Non scredito la tua esperienza, poichè in quanto tale, è unica in ogni essere umano.

In secondo luogo ti sconsiglio vivamente di utilizzare la traduzione (di libri e/o romanzi) come strumento di apprendimento della lingua, in quanto va lasciata a persone competenti, aventi un livello di conoscenza pari a quella di un madrelingua, e che abbia un'ampissima conoscenza della Russia in generale.
Poi se vuoi tradurre semplici articoli di giornale, trame di film o telefilm, allora puoi farlo tranquillamente senza problemi.


Citazione:
Giorgio puoi spiegare perchè la ragazza si dovrebbe vergognare? Ha fatto errori grammaticali? scusa ma non capendo la frase non capisco nemmeno il motivo .


Ha dimostrato di non sapere assolutamente la grammatica, nonostante tutto cercando di scrivere qualcosa di esaltante risultando così presupponente.
Quando avrai una conoscenza del russo tale da permetterti di capire questi errori, allora vedrai quanto questa ragazza sia negata per il russo.


Inoltre non nascondo che mi farebbe piacere, quando nel forum a volte capiti la possibilità di commentare o scrivere in russo, tutti gli utenti che fossero in grado di dare il loro contributo, contribuissero . Dopotutto il forum si chiama Russia-Italia, e non Italia-Russia. :D

Ultima modifica di 19giorgio87 il 29 Giugno 2011, 20:39, modificato 2 volte in totale
Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
Ciao Claudio, io sto studiando la lingua russa qua a Mosca all' MGU e ti posso dire per esperienza che prima di venire qua ad imparare il russo è meglio se ti fai una base grammaticale là in Italia (per "base grammaticale" intendo perlomeno aver studiato tutti i casi della lingua).

Io parlo poco il russo ma sono venuto qua con una piccola base grammaticale e credo che mi ha aiutato molto. Tuttavia ho incontrato ragazzi che sono arrivati qua da sapendo "0" e per loro è molto dura, perfino i professori sconsigliano di venire se sai poco o niente.

Quoto il ragionamento di Irina quando dice che si impara nelle difficoltà, quindi se un giorno andrai a studiare all'estero devi cercare il piu possibile di stare a contatto con i russi/e ed evitare di parlare inglese e di incontrarti con gli Italiani altrimenti è inutile, ovviamente devi essere motivato al massimo altrimenti non combinerai niente, la volontà è tutto!

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
Davi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ciao Claudio, io sto studiando la lingua russa qua a Mosca all' MGU e ti posso dire per esperienza che prima di venire qua ad imparare il russo è meglio se ti fai una base grammaticale là in Italia (per "base grammaticale" intendo perlomeno aver studiato tutti i casi della lingua).

Io parlo poco il russo ma sono venuto qua con una piccola base grammaticale e credo che mi ha aiutato molto. Tuttavia ho incontrato ragazzi che sono arrivati qua da sapendo "0" e per loro è molto dura, perfino i professori sconsigliano di venire se sai poco o niente.

Quoto il ragionamento di Irina quando dice che si impara nelle difficoltà, quindi se un giorno andrai a studiare all'estero devi cercare il piu possibile di stare a contatto con i russi/e ed evitare di parlare inglese e di incontrarti con gli Italiani altrimenti è inutile, ovviamente devi essere motivato al massimo altrimenti non combinerai niente, la volontà è tutto!


Specifico che a Perugia, nella città in cui vivo , i corsi di Russo vengono organizzati solamente da un centro studi, tralasciando l'università di lingue. Perciò se non ho imparato niente ( o quasi ) là, non posso nemmeno provare scuola di lingue per cambiare. In caso farò qualche lezione privata da docenti madrelingua, e non ucraini come quest'ultima. Grazie per il consiglio

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
Guarda, le lezioni col professore lasciale perdere, se davvero hai il desiderio di studiare puoi anche farlo da solo e senza spendere un centesimo, come ho fatto io. Io quando ho iniziato a studiare la lingua avevo un motivo per farlo che mi dava grande determinazione, e continuo ad averlo tutt'ora. E questa motivazioni mi ha letteralmente cambiato la vita, ha risollevato le mie sorti universitarie, mi ha reso una persona molto più decisa, soprattutto dopo il soggiorno a Mosca. Il fatto di iniziare a studiarlo senza il desiderio di volerlo imparare per uno scopo già pone dei blocchi (nel subconscio) che ne inibiscono l'apprendimento. Probabilmente se tu fossi stato davvero convinto nello studio del russo, a quest'ora sapresti molte cose. Giustamente hai anche un'altra vita al di fuori delle lezioni, quindi è anche giusto che tu ti dedichi ad altro in eguale o maggior misura.

Io, quando ho deciso di iniziare a studiare il russo, tutte le mattine studiavo per due ore intere (essere studente mi portava molto tempo libero, ora, lavorando, ad esempio non riuscirei, forse..), ed ho concluso un libro con 70 lezioni in esattamente due mesi e mezzo, quando ancora ci sono alcuni che dopo 2 anni non l'hanno ancora terminato. Io in preda alla voglia l'ho (metaforicamente) divorato. Poi ho iniziato a mettere in pratica tutto ciò che avevo appreso scrivendo migliaia e migliaia di messaggi su V Kontakte, il social network simile a Facebook, però russo. Ho iniziato che non capivo una parola su dieci di quello che mi scrivevano, e rispondendo con messaggi di una riga. Adesso sono io che tengo le conversazioni con messaggi chilometrici, l'ultimo che ho scritto (un po' speciale) ne conta esattamente 41.
Le persone con cui inizio la corrispondenza elettronica, mi chiedono se ad ottobre tornerò in Russia per lavoro o dai parenti (in realtà torno per studio), scambiandomi per un russo. Questo mi da una soddisfazione immensa.
Poi c'è da dire che le lingue straniere sono, oltre che il mio ambito di studio e di lavoro, un'enorme passione, e non voglio fermarmi alla conoscenza di sole 4 lingue. Mi aiuta il fatto di esserne naturalmente portato grazie all'orecchio "musicale", in inglese lo definiscono come INTERNAL DEVICE, ovvero una maggior abilità nel comprendere i suoni e saperli riprodurre.
Ma tutto sta nel desiderio e nella voglia, e per quanto mi riguarda, il senso di soddisfazione che mi da comunicare con stranieri nella loro lingua, cosa che poche persone capiscono, e che porta un'arricchimento a livello personale che solo poche altre cose possono dare.
Quindi auguri, anche se il percorso sarà lungo ed impervio, prima o poi raggiungerai anche tu la "tua" vetta.

:smt023

Ultima modifica di 19giorgio87 il 29 Giugno 2011, 22:42, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
in merito alla possibilità di imparare una lingua, voglio portare due esempi che ho toccato con mano ...

quando sono stata in russia, sono stata affiancata da una interprete che parlava italiano direi piuttosto bene, mi è sembrato quindi naturale chiederle quante volte fosse stata in italia ... mi ha risposto che non ci era mai stata ... questo per testimoniare che alla fine dei conti si può imparare discretamente una lingua anche senza andare a vivere dove la parlano ...

la mia bambina di sette anni, madrelingua russa, dal suo arrivo in italia non ha più parlato russo , e per circa un mese e mezzo, come dice irina, ha fatto il pesce nell'acquario ... dopo si è sbloccata ha iniziato a ripetere le prime parole (e qui quoto abacucco) e poi a formare frasi e direi che nel giro di due mesi parlava con una certa fluidità tutto in italiano (prima mischiava russo e italiano) e riusciva a farsi capire ... dopo altri tre mesi direi che parlava "in italiano" ovvio con qualche errore vista anche l'età ... devo dire però che di grammatica italiana ( e men che meno di quella russa) la bimba non ne sapeva e non ne sa nulla ...

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
19giorgio87 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Guarda, le lezioni col professore lasciale perdere, se davvero hai il desiderio di studiare puoi anche farlo da solo e senza spendere un centesimo, come ho fatto io. Io quando ho iniziato a studiare la lingua avevo un motivo per farlo che mi dava grande determinazione, e continuo ad averlo tutt'ora. E questa motivazioni mi ha letteralmente cambiato la vita, ha risollevato le mie sorti universitarie, mi ha reso una persona molto più decisa, soprattutto dopo il soggiorno a Mosca. Il fatto di iniziare a studiarlo senza il desiderio di volerlo imparare per uno scopo già pone dei blocchi (nel subconscio) che ne inibiscono l'apprendimento. Probabilmente se tu fossi stato davvero convinto nello studio del russo, a quest'ora sapresti molte cose. Giustamente hai anche un'altra vita al di fuori delle lezioni, quindi è anche giusto che tu ti dedichi ad altro in eguale o maggior misura.

Io, quando ho deciso di iniziare a studiare il russo, tutte le mattine studiavo per due ore intere (essere studente mi portava molto tempo libero, ora, lavorando, ad esempio non riuscirei, forse..), ed ho concluso un libro con 70 lezioni in esattamente due mesi e mezzo, quando ancora ci sono alcuni che dopo 2 anni non l'hanno ancora terminato. Io in preda alla voglia l'ho (metaforicamente) divorato. Poi ho iniziato a mettere in pratica tutto ciò che avevo appreso scrivendo migliaia e migliaia di messaggi su V Kontakte, il social network simile a Facebook, però russo. Ho iniziato che non capivo una parola su dieci di quello che mi scrivevano, e rispondendo con messaggi di una riga. Adesso sono io che tengo le conversazioni con messaggi chilometrici, l'ultimo che ho scritto (un po' speciale) ne conta esattamente 41.
Le persone con cui inizio la corrispondenza elettronica, mi chiedono se ad ottobre tornerò in Russia per lavoro o dai parenti (in realtà torno per studio), scambiandomi per un russo. Questo mi da una soddisfazione immensa.
Poi c'è da dire che le lingue straniere sono, oltre che il mio ambito di studio e di lavoro, un'enorme passione, e non voglio fermarmi alla conoscenza di sole 4 lingue. Mi aiuta il fatto di esserne naturalmente portato grazie all'orecchio "musicale", in inglese lo definiscono come INTERNAL DEVICE, ovvero una maggior abilità nel comprendere i suoni e saperli riprodurre.
Ma tutto sta nel desiderio e nella voglia, e per quanto mi riguarda, il senso di soddisfazione che mi da comunicare con stranieri nella loro lingua, cosa che poche persone capiscono, e che porta un'arricchimento a livello personale che solo poche altre cose possono dare.
Quindi auguri, anche se il percorso sarà lungo ed impervio, prima o poi raggiungerai anche tu la "tua" vetta.

:smt023


Perciò te studi lingue anche all'università? E si la penso come te sul fatto di sapere le lingue, anche se per ora sono interessato a imparare bene il russo, forse perchè molto difficile, le altre lingue non mi interessano per il momento..

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
e-antea ha scritto: [Visualizza Messaggio]

la mia bambina di sette anni, madrelingua russa, dal suo arrivo in italia non ha più parlato russo , e per circa un mese e mezzo, come dice irina, ha fatto il pesce nell'acquario ... dopo si è sbloccata ha iniziato a ripetere le prime parole (e qui quoto abacucco) e poi a formare frasi e direi che nel giro di due mesi parlava con una certa fluidità tutto in italiano (prima mischiava russo e italiano) e riusciva a farsi capire ... dopo altri tre mesi direi che parlava "in italiano" ovvio con qualche errore vista anche l'età ... devo dire però che di grammatica italiana ( e men che meno di quella russa) la bimba non ne sapeva e non ne sa nulla ...


Appunto, i bambini imparano a parlare anche senza aver studiato le basi grammaticali, pero` gli adulti hanno un altro approccio con la lingua, e qui devo dire di sostenere completamente giorgio e non Irina.
Essendo insegnante lo posso affermare anche basandomi sugli studi specializzati.
Riporto le parole degli scienziati in materia:
...sono errati i parallelismi fra l'acquisizione della lingua materna e quella della lingua straniera.... va tenuto conto di due fattori essenziali:
1. nell'apprendere la lingua materna, il bambino stabilisce il suo primo contatto con la vita e si accosta al primo sistema di simboli in cui essa si traduce. Per il bambino apprendere la lingua significa ne` piu` ne` meno che VIVERE. Egli percepisce subito che la padronanza della lingua gli consente di comunicare con gli altri. La conoscenza della lingua materna e` per lui una necessita` vitale. Quando, viceversa, un adulto si accinge a studiare una lingua straniera, si tratta per lo piu` di un interesse culturale o economico che non e` mai vitale. Da cio` il diverso comportamento fra bambino e adulto nell'approccio con la lingua da apprendere.
2. Durante l'apprendimento della lingua materna il bambino non subisce, evidentemente, le interferenze di un altro sistema linguistico. Per l'adulto, al contrario, la situazione e` ben diversa: egli e` continuamente sottoposto all'interferenza della lingua materna e delle altre lingue straniere precedentemente studiate.
...la nostra esperienza ci conferma che raramente un discente adulto puo` giungere all'automatismo nell'uso delle strutture se prima non l'ha capita. (cioe` se non ha capito come funziona, su quali regole si basa))

E` stata una citazione abbastanza lunga ma spero convincente :smile: Inoltre potrei aggiungere che secondo me se un adulto viene "sommerso" per forza in un ambiente di cui non conosce la lingua finira` forse per cavarsela piu` o meno, con i gesti o con le frasi storpiate, ma non riuscira` mai a parlare correttamente senza studiare la grammatica. L'esempio e` i commercianti vietnamiti o cinesi dei mercati russi.
Comunque siamo usciti OT allontanandoci tanto dal Kazakistan. :smile:

Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
io consiglio di leggere buonanotte signor lenin di Tiziano Terzani

un viaggio che si snoda da vladivostok per tutti gli stati urss
compreso il kazakistan fino a mosca

trama :

Nell'agosto del 1991 Tiziano Terzani si trova lungo il corso del fiume Amur, in Siberia, aggregato a una spedizione sovietico-cinese, quando apprende la notizia del golpe anti-Gorbacëv che ha appena avuto luogo a Mosca. Decide di intraprendere subito, questa volta da solo, un lungo viaggio che in due mesi lo condurrà, attraverso la Siberia, l'Asia centrale e il Caucaso, fino alla capitale. Un'esperienza eccezionale, fissata negli appunti, nelle riflessioni e nelle fotografie che compongono questo libro, una testimonianza in presa diretta di un complesso di eventi epocali: il crollo del partito comunista, il definitivo fallimento del socialismo reale, lo svilupparsi dell'opposizione, i primi passi verso l'autonomia delle varie repubbliche, le pericolose spinte nazionalistiche e la rinascita dell'Islam. Un panorama di individui e popoli diversi, città leggendarie come Samarcanda, luoghi sconosciuti e abbandonati ai margini della storia, vestigia del passato e primi, prepotenti segnali del nuovo che avanza. Un viaggio, e un libro, straordinario durante le tappe, e i capitoli, del quale Terzani ha assistito al progressivo abbattimento delle statue di Lenin: un gesto ripetuto in tutte le province dell'ex Unione Sovietica, il segno incontrovertibile del tramonto definitivo di un impero.

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
grazie icipo per il libro e grazie luda mila per aver detto anche tu la tua esperienza.. almeno hai riportato qualcosa di scientifico e provato. buona giornata

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
Luda Mila ha scritto: [Visualizza Messaggio]


1. nell'apprendere la lingua materna, il bambino stabilisce il suo primo contatto con la vita e si accosta al primo sistema di simboli in cui essa si traduce. Per il bambino apprendere la lingua significa ne` piu` ne` meno che VIVERE. Egli percepisce subito che la padronanza della lingua gli consente di comunicare con gli altri. La conoscenza della lingua materna e` per lui una necessita` vitale. Quando, viceversa, un adulto si accinge a studiare una lingua straniera, si tratta per lo piu` di un interesse culturale o economico che non e` mai vitale. Da cio` il diverso comportamento fra bambino e adulto nell'approccio con la lingua da apprendere.



è proprio questo succere se un adulto si trova in un paese estero e non capisce una parola e non può usare una lingua che conosce.

E la bimba di Antea non stava imparando la lingua materna, ma la lingua straniera.

Le regole di grammatica vanno imparate comunque dalla pratica, seguendo gli esempi. Non c'è bisogno di spiegare come si chiama una parte del discorso perché una persona la sappia usare. Studiate anche 20 anni la teoria della musica, ma per suonare uno strumento dovete imparare suonando.
La grammatica riflette le leggi di una lingua, ma chi impara una lingua, impara queste leggi. Senza conoscere termini della grammatica.
Per carita, la grammatica non è del tutto inutile, ma non è neanche fondamentale. Fondamentale è la pratica, per fare la quale ci vuole tanto impegno, volonta.

A me succedeva spesso a scuola di leggere la regola per esempio di matematica e di non capire niente prima di fare gli esercizi. Le capacità del nostro cervello - analisi dell'informazione, sintesi permettono di formulare a ognuno per se stesso senza parole le regole grammaticali.

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
Claudio ciao e benvenuto sul forum anzitutto!

Dunque il KZ è un paese enorme, molto desertico e molto montagnoso. Non so perchè ti interessa tanto, ma ti assicuro che è affascnante. Io ci sono stato in due occasioni per qualche tempo. Per lavoro sono stato ad Almatà e Astana. Per diletto sono stato nel lontano bellissimo Altaj kazako, al confine con Cina, Russia, alle pendici del monte Beluka.
In KZ si parla kazako e russo, ci sono tantissimi russi.
Per il resto se sei interessato al KZ, puoi trovare tante info sulla rete e nel forum puoi leggere le espereienze e i racconti di amici del forum che ci sono stati.

Per quanto concerne lo studio della lingua, senza polemizzare con nessuno, io porto la mia esperienza personale. Io sono convinto fortemente che qualsiasi lingua straniera debba avere anzitutto una forte base grammaticale accompagnata poi dalla pratica. Meglio andare a scuola o fare dei corsi. Io per come sn fatto, sn contro l'autoditattismo. In ogni caso per favorire la buona conoscenza della lingua occorre portare avanti la grammatica e la pratica; ma la grammatica e la teoria devono precedere qualsiasi pratica. Io ho imparato così il russo e le altre lingue straniere che parlo (inglese, serbo-croato).

Ora vivo in Ucraina da anni come sapete. L'ucraino non l'ho mai studiato sui libri, ma vivendo qui l'ho semi-imparato, cioè lo capisco e lo parlicchio, ma a scriverlo sbaglio, perchè non ho mai studiato la teoria e anche a parlarlo lo parlo sgrammaticato. Chiaro che la gente mi capisce quando parlo in ucraino, ma non è corretto.

Tutto dipende da come uno vuole imparare la lingua, da che livello vuole raggingere; ma io da ex-studente di Liceo classico reputo che la teoria sia cosa fondamentale e necessaria.

Gringox

PS: Claudio, ascolta la tua insegnante di russo e vieni a Kiev....heheh io vivo a Kiev da più di 6 anni!

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
gringox ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Claudio ciao e benvenuto sul forum anzitutto!

Dunque il KZ è un paese enorme, molto desertico e molto montagnoso. Non so perchè ti interessa tanto, ma ti assicuro che è affascnante. Io ci sono stato in due occasioni per qualche tempo. Per lavoro sono stato ad Almatà e Astana. Per diletto sono stato nel lontano bellissimo Altaj kazako, al confine con Cina, Russia, alle pendici del monte Beluka.
In KZ si parla kazako e russo, ci sono tantissimi russi.
Per il resto se sei interessato al KZ, puoi trovare tante info sulla rete e nel forum puoi leggere le espereienze e i racconti di amici del forum che ci sono stati.

Per quanto concerne lo studio della lingua, senza polemizzare con nessuno, io porto la mia esperienza personale. Io sono convinto fortemente che qualsiasi lingua straniera debba avere anzitutto una forte base grammaticale accompagnata poi dalla pratica. Meglio andare a scuola o fare dei corsi. Io per come sn fatto, sn contro l'autoditattismo. In ogni caso per favorire la buona conoscenza della lingua occorre portare avanti la grammatica e la pratica; ma la grammatica e la teoria devono precedere qualsiasi pratica. Io ho imparato così il russo e le altre lingue straniere che parlo (inglese, serbo-croato).

Ora vivo in Ucraina da anni come sapete. L'ucraino non l'ho mai studiato sui libri, ma vivendo qui l'ho semi-imparato, cioè lo capisco e lo parlicchio, ma a scriverlo sbaglio, perchè non ho mai studiato la teoria e anche a parlarlo lo parlo sgrammaticato. Chiaro che la gente mi capisce quando parlo in ucraino, ma non è corretto.

Tutto dipende da come uno vuole imparare la lingua, da che livello vuole raggingere; ma io da ex-studente di Liceo classico reputo che la teoria sia cosa fondamentale e necessaria.

Gringox

PS: Claudio, ascolta la tua insegnante di russo e vieni a Kiev....heheh io vivo a Kiev da più di 6 anni!


Eh si, non posso che quotare la tua risposta, si vede che hai molta esperienza . Ma ti posso chiedere perchè hai scelto Kiev? cosa ti ha portato ad andare via dall'Italia per vivere a Kiev? ti chiedo questo perchè magari puoi tirare fuori altri aspetti positivi dell'ucraina rispetto all'italia che magari io ignoro.

Ciao Gringox

Profilo PM  
Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
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Eh si, non posso che quotare la tua risposta, si vede che hai molta esperienza . Ma ti posso chiedere perchè hai scelto Kiev? cosa ti ha portato ad andare via dall'Italia per vivere a Kiev? ti chiedo questo perchè magari puoi tirare fuori altri aspetti positivi dell'ucraina rispetto all'italia che magari io ignoro.

Ciao Gringox[/quote]

Guarda è il destino che mi ha condotto qui a Kiev. L'azienda italiana mi ha assunto e mi ha spedito a Kiev perchè serviva un italiano qui. Io avrei voluto andare a Mosca, città che conoscevo già bene, dove avevo ed ho molti amici...ma sono finito qui a Kiev ed ora sn felicissimo. Meglio qui che Mosca!
Per il resto tu sei nuovo nel forum,ma il forum sa bene quanto in me sia radicata la russofilia...

Leggi la storia del Forum che trovi nella "home". Sono ben 9 capitoli, ci metterai un pò a leggerla, ma ti piacerà. E lì troverai molte spiegazioni ai tuoi perchè.

Ciao,

Gringox

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Titolo: Re: Ma Il Kazakistan Come è?
Puoi farti un'idea di come e' il Kazakhistan gurandando , se non lo hai gia' visto , il film BORAT .

Profilo PM  

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