RUSSIA/ VIMPELCOM, SHATALOV: RICHIESTA SARA' RIDIMENSIONATA
21/12/2004
VimpelCom è il secondo operatore mobile della Federazione
Mosca, 21 dic. (Ap - Apcom) - Potrebbe essere ridotto significativamente il reclamo per imposte arretrate contro Vimpelcom, secondo operatore mobile della Federazione Russa. Ad affermarlo è Sergei Shatalov, viceministro delle Finanze. "Penso sia il risultato delle normali procedure: quando una compagnia esprime delle obiezioni, la somma verrà rivista e la riduzione sarà sostanziale", ha affermato.
VimpelCom è il secondo operatore mobile della Federazione: "Penso che una soluzione sarà trovata già la prossima settimana", aveva precisato giià sabato scorso il vicemininistro. Forse nel tentativo di non fomentare paure circa un ripetersi della situazione, che ha inchiodato la 'signora del greggio russo' e il suo patron, il miliardario Mikhail Khodorkovsky.
Shatalov è lo stesso che ai primi di luglio, proponeva un abbassamento dell'importo di tasse arretrate, dovute da Yukos al fisco. Allora si trattava di 3,4 miliardi di dollari. Nota è oggi la situazione in cui versa il gigante petrolifero: domani sarà messa all'asta la sua principale unità produttiva, per ripagare un debito da 28 miliardi di dollari.
Gran parte delle richieste riguardanti VimpelCom, riguardano la sussidiaria KB Impuls, che detiene la licenza per poter operare nella regione di Mosca. La vicenda si è aperta con accuse da parte del ministro dell'Information Technology Minister, Leonid Reiman, per una gestione dei contributi poco chiara da parte di VimpelCom. Secondo gli analisti la situazione deriva dalla guerra in corso tra il ministro e Alfa Group, azionista della compagnia e appartenete tycoon Mikhail Fridman.
Il braccio di ferro è cominciato lo scorso anno. A preoccupare il ministero delle Telecomunicazioni sarebbe il potente azionista di maggioranza di VimpelCom, la holding finanziaria Alfa-Group, controllata da Friedman e con forti interessi in vari settori. Nel 2003, Alfa-Group ha acquisito il 25% delle azioni di Megafon, il terzo operatore di telefonia mobile in Russia. L'obiettivo di Friedman una fusione, che concentrerebbe sotto lo stesso tetto societario 18 milioni di utenti, controllando de facto il mercato russo. Cosa che non piace al ministro delle Telecomicazioni, tanto più che l'acquisizione dello scorso anno avrebbe toccato diretti interessi di Reiman, considerato il vero patron di due società azioniste di MegaFon, la Telecominvest e Ipoc International Growth Fund.
Lo scontro è diventato aperto con denunce di corruzione al ministro Reiman, portate in tribunale da emissari di Alfa-Group. Sfide sempre più dure, si dice a Mosca, in vista del duello per la torta più grande in gioco nel settore: la messa all'asta del pacchetto azionario statale (75% meno un'azione) della holding Svyazinvest. La richiesta di arretrati fiscali potrebbe infatti indebolire VimpelCom, quindi bloccare i progetti di fusione con società detentrici di licenze regionali, la chiave per l'espansione del gruppo. Nel mirino del fisco, probabilmente non a caso, c'è soprattutto la KB Impuls, controllata di VimpelCom, titolare della licenza per Mosca e in lizza per una prossima fusione con la controllante.
La società promette battaglia in tribunale per bloccare l'ingiunzione di pagamento.