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Morto Aleksandr Litvinenko
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Alessandro
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Tra poco scrivero' cosa ne penso, di tutta questa storia "da film"...
Ultima modifica di Alessandro il 20 Dicembre 2006, 11:52, modificato 1 volta in totale |
#61 19 Dicembre 2006, 21:40 |
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direttore
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Anche io scriverò presto cosa ne penso, credo che adesso abbiamo molti elementi per esprimere una nostra opinione
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#62 19 Dicembre 2006, 22:25 |
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Karenin
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
OGGI SCOLTLAND YARD HA RINGRAZIATO LA PROCURA RUSSA PER LA ASSOLUTA DISPONIBILITA' E L'AIUTO PRESTATO NELL INDAGINI A MOSCA
ma nessuno lo scriverà sui fottuti giornali italiani
PS: chiedete o no a Berezovkij e ai suoi amici terroristi ceceni ?
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#63 20 Dicembre 2006, 14:03 |
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direttore
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Karenin vedo che non nutri molta simpatia per i giornali italiani. Da quale fonte hai appreso la notizia ?
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#64 20 Dicembre 2006, 14:27 |
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Karenin
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Karenin vedo che non nutri molta simpatia per i giornali italiani. Da quale fonte hai appreso la notizia ?
Скотланд-Ярд благодарит Генпрокуратуру за помощь в расследовании "дела Литвиненко"
Москва. 20 декабря. ИНТЕРФАКС - Британские следователи поблагодарили Генпрокуратуру РФ за содействие в ходе расследования обстоятельств смерти Александра Литвиненко, сообщил "Интерфаксу" в среду официальный представитель посольства Великобритании в Москве.
"Команда следователей Скотланд-Ярда, проведя работу в Москве, сегодня вернулась в Лондон. Наши следователи поблагодарили генпрокурора России за оказанное сотрудничество", - сказал он.
По словам собеседника агентства, расследование продолжается. "Следователи рассматривают все возможные варианты обстоятельств смерти Александра Литвиненко", - подчеркнул он.
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#65 20 Dicembre 2006, 14:29 |
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Alessandro
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Allora, ragazzi, poco a poco cominciamo a scambiare le nostre opinioni sul problema in questione. Il caso di Aleksandr Litvinenko. Siccome le mie conoscenze dell'italiano sono veramente limitate, a volte puo' anche sembrare che io non sono sempre logico e coerente. Se avete delle domande o volete sentire qualche chiarimento da parte mia, sono a vostra disposizione :)
Dunque. Aleksandr Litvinenko e' morto. Non desta sospetti il fatto che e' stato ucciso. Ma chi l'ha ucciso? E' perche' ha scelto il modo cosi' strano, raro e caro? La quantita' del polonio usato per ucciderlo costava piu' di 10 millioni dollari! Non e' poi troppo per un singolo uomo? Secondo i giornali occidentali, tal modo e' stato scelto per avvertire e spaventare gli altri critici del cosidetto "regime del Putin", e a edificazione dei posteri... Come giustamente ha osservato Luca, esiste centinaie dei metodi molto di piu' semplici, ma efficaci: una legnata, colpo di pistola, di coltello... E dare tutta la colpa a qualche vagabondo o criminale. Ci sono anche i veleni meno cari e che non lasciano nessun traccia dietro. Perche' e' stato scelto proprio il polonio? A mio parere, questa scelta puo' essere spiegata solo cosi': c'e qualcuno chi voleva lasciare una traccia chiara chiara, che portera' gli investigatori fino alle porte del Cremlino. C'e qualcuno chi voleva mettere in ridicolo gli servizi segreti russi, tipo: guarda, guarda questi cretini non sono riusciti neanche uccidere questo piccolo tradittore! Non dico che questo fosse stato Berezovskiy, non dico che qui c'e la traccia cecena. Per me e' ovvio che tutta questa storia da film e' svantaggiosa per la Russia, e per Putin di persona. E poi salta agli occhi questa coincidenza: tutti gli omicidi (di Politkovskaya, di Litvinenko) sembrano stranamente legati ai giorni delle visite di Putin, come se fosse qualcuno chi gli voleva fare un regalo cosi' brutto. Mi sembra strano che Putin ha ordinato di farlo non ieri, non domani, ma proprio ai giorni delle sue visite... I giornali dicono che nel Cremlino esistono le forze che Putin non puo' controllare, e che queste forze potrebbero essere coinvolti in cio' che sta succedendo. In qualita' di una dell'ipotesi d'indagine potrebbe andar bene anche questa, ma non lo credo. E vi dico il perche': il perche e' tutta la isteria che ha immediatamente cominciata nella stampa occidentale. Non credo che le forze dal Cremlino potrebbero controllarla. Ed invece credo volentieri in cio' che la stampa occidente e' sotto controllo dei governi rispettivi. E' uno dei piu' famosi miti della realta' moderna: la stampa e la televisione non sono indipendenti anche nell'occidente, non solo in Russia. Nessun governo non puo' perdere l'occasione cosi' preziosa...
To be continue
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#66 20 Dicembre 2006, 15:37 |
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Mystero
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Di certo per la stampa odierna italiana non si parla di libertà ma si essere venduta, o di parte...
E' veramente una cosa che da qualche tempo ad oggi provoca in molti italiani un distacco dai media ed in particolare la carta stampata, e questo si chiama servitù... Per fortuna esistono ancora pochi giornalisti seri e che affianco alle proprie idee, descrivono con fredda cronaca la vita in Italia con tutte le complesse contraddizioni che oggi esistono.
A volte non riesco davvero a capire con che faccia e con che penna si presentano ai lettori, proprio coloro che in passato hanno condannato certi monopoli di media e oggi con diversa maglietta fanno lo stesso e anche peggio...
Mah... dove stiamo andando...
____________ E' inutile discutere con un idiota...prima ti porta al suo livello e poi ti batte per esperienza.
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Andrea
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#67 20 Dicembre 2006, 23:47 |
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Qui devo intervenire  Non è solo la stampa italiana a "soffrire" ma è una situazione globale che investe i media a livello internazionale. In Italia lo scontro tra giornalisti e editori in questi mesi con l'evidente escalation degli ultimi giorni mostra la punta di un malessere profondo e di un disagio che non può più essere nascosto. Devo però fare una importante distinzione. Esistono i giornalisti e i propagandisti ( persone che dicono di essere giornalisti ma che in realtà scrivono solo quello che dice il "capo"). Come per ogni settore anche in quello della comunicazione si trovano persone eccezionali e da ammirare e altre della peggiore specie, è così ovunque e il giornalismo non può fare certo eccezione. Ci sono giornalisti che hanno perso la vita per raccontarci la "verità", ci cono quelli che lavorano nell'ombra senza le luci della ribalta e che svolgono un lavoro serio utile alla collettività e poi ci sono i " traditori della professione". E' il mondo, è la vita, è la natura umana.
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#68 21 Dicembre 2006, 0:29 |
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Mystero
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Sono per i diffusori di realtà spero verità, ma apertamente contro i traditori della professione...
chiamare oggi giornalista un santoro o l'annunziata, in definitiva il 95% di rai tre, gran parte di rai due ed alcuni di rai uno è una bestemmia. Mi si risponderà di Fede, ok non lo salvo, ma certo tra fede e santoro, il secondo è ripugnante, l'annunziata un delirio...
Per la carta stampata... spero che qualcosa cambi, perchè gli editori di partito (in questo momento in gran parte pro governo prodi), stanno facendo delle porcherie...
Stimo molto di più chi scrive su Liberazione e sul Secolo d'Italia, di chi scrive sul messaggero o il corriere della sera, i primi si sa che sono di partito, i secondi sono al soldo...
Speriamo, altro non possiamo fare contro ste lobby
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Andrea
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#69 21 Dicembre 2006, 1:45 |
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ema
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Sono per i diffusori di realtà spero verità, ma apertamente contro i traditori della professione...
chiamare oggi giornalista un santoro o l'annunziata, in definitiva il 95% di rai tre, gran parte di rai due ed alcuni di rai uno è una bestemmia. Mi si risponderà di Fede, ok non lo salvo, ma certo tra fede e santoro, il secondo è ripugnante, l'annunziata un delirio...
Per la carta stampata... spero che qualcosa cambi, perchè gli editori di partito (in questo momento in gran parte pro governo prodi), stanno facendo delle porcherie...
Stimo molto di più chi scrive su Liberazione e sul Secolo d'Italia, di chi scrive sul messaggero o il corriere della sera, i primi si sa che sono di partito, i secondi sono al soldo...
Speriamo, altro non possiamo fare contro ste lobby
Santoro, Annunziata & C. non sono tra i miei giornalisti preferiti... Ma non credo che i "traditori della professione" (per usare i tuoi termini) siano più a sinistra che a destra. Il sistema politico con i propri dipendenti, affiliati, giullari di corte, serve e prostitute varie, è il vero responsabile: per questo è possibile trovare "traditori" a destra e sinistra in ugual misura.
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#70 22 Dicembre 2006, 17:24 |
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Mystero
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Non erano parole mie ma riprese da direttore...
Per l'equidistribuzione che dici, basta vedere numericamente i media pubblici di sinistra e quelli di destra, poi i giornali privati dell'una e dell'altra parte e il gioco dell'oca è fatto.
hai vinto il premio: 1 soldo
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Andrea
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#71 22 Dicembre 2006, 22:17 |
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Caro Mystero ti invito la prossima volta a essere più preciso quando rispondi agli amici forumisti. A Luca hai detto : " non erano parole mie ma riprese da direttore..."  Io non ho parlato di destra o sinistra, non ho fatto nomi di giornalisti, non ho in alcun modo detto che le responsabilità stanno più da una parte che dall'altra. Ho parlato di "traditori della professione" ma invito a rileggere con attenzione il mio precedente post per vedere il contesto nel quale ho inserito tali termini cioè in un'analisi più generale sulla comunicazione, per traditore intendo indicare chi ha voltato le spalle a dei valori presenti nel giornalismo. Mi sono permesso di richiamarti esclusivamente perchè ti ammiro per la correttezza e l' equilibrio che hai sempre dimostrato, ma in questo caso ti sei sforzato poco, certamente in buona fede. Con immutata stima, il Direttore
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#72 22 Dicembre 2006, 23:14 |
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Mystero
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
ho utilizzato la dicitura " traditori della professione" riferita a te, non altro, e io confido comunque nei giornalisti, oggi unico intermezzo di informazione tra il mondo politico e quello dei lettori...
Spero solo che sempre più spesso siano portavoce di vicende senza alterazioni di compromesso ma di verità...
So che riportare la verità per un giornalista oggi non è cosa facile, perchè gli editori fanno pressioni, ma non voglio rassegnarmi a credere che tutti facciano parte di un certo disegno sia esso di destra o di sinistra...
Mi dispiace solo che alcune notizie siano travisate, o lette in modo unilaterale....
Lungi da me metterti in bocca parole non tue, e allo stesso luca ho denunciato un certo piano editoriale e non altro.
Mi dispaice solo leggere o vedere notizie raccontate in modo tendenzioso, quello mi ferisce perchè fino a pochi mesi fa questo atteggiamento era condannato invece oggi è subito.
Spero di non esser stato nuovamente frainteso.
L'informazione oggi ha un dovere per il cittadino che va al di là dei colori partitici, e la ricerca del vero e la testimonianza di questo dovrebbero essere i motori che fanno muovere ed ispirano l'informazione.
mi scuso se sono stato poco chiaro nel precedente post.
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#73 23 Dicembre 2006, 3:20 |
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Adesso sei stato più preciso  Tutto chiarito, buon lavoro
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#74 23 Dicembre 2006, 9:13 |
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Berna, 23 dic.- (Adnkronos/ats) - Nessun caso di contaminazione da polonio e' emerso finora fra i 15 svizzeri che sarebbero stati negli stessi luoghi frequentati dall'ex agente segreto russo Aleksandr Litvinenko, morto il 23 novembre a Londra dopo tre settimane di agonia in seguito ad una contaminazione da polonio 210. Stando a quanto indicato all'agenzia di stampa elvetica Ats da Werner Zeller, responsabile della Divisione radioprotezione in seno all'Ufficio federale della sanita' pubblica, per quanto riguarda 6 persone un pericolo e' stato ecluso in partenza, mentre le urine delle altre 9 sono state controllate: l'esame e' stato negativo in 6 casi, per gli altri 3 l'esito non e' ancora disponibile.
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#75 24 Dicembre 2006, 9:10 |
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Alessandro
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Leggete questo articolo (in inglese): http://www.telegraph.co.uk/opinion/...2/24/dl2401.xml
Ecco il vero motivo per cui e' stata gonfiata questa storia con il morte di Litvinenko. Indubbiamente e' stata una provocazione da parte dei britannici, tanto per cominciare retorica anti-russa. Adesso nessuno e' interessato chi ha ucciso Litvinenko per davvero, basta solo dire che Putin non ha fatto niente per prevenire questo omicidio. E vedrete che tra un po' questa l'affermazione verra' trasformata nella forma piu' dura e determinata..
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#76 25 Dicembre 2006, 14:02 |
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
Come detto precedentemente darò prestissimo la mia opinione sull'affare Litvinenko ma intanto inserisco questo articolo di oggi di Repubblica su Scaramella, diciamo che la storia è ricca di " scenari all'italiana"  :
ROMA - La parabola di Mario Scaramella si compie alle 14 e 20 di un sabato di vigilia, negli uffici della Polaria dell'aeroporto napoletano di Capodichino, dove lo sbarca un volo British Airways proveniente da Londra nella cui lista di bordo, per errore o forse sberleffo, risulta registrato come "mr. Caramella". Indagato nel tempo da tre Procure della repubblica (Roma, Bologna e Napoli) per violazione di segreto di ufficio, traffico d'armi, calunnia, traffico di rifiuti nocivi, l'ex consulente della commissione Mitrokhin guadagna il carcere di Regina Coeli nella notte di Natale per ordine del gip Guglielmo Muntoni e del pubblico ministero di Roma Pietro Saviotti.
Lo accusa un'ordinanza di cattura di 15 pagine firmata il 7 dicembre scorso (e non eseguita in attesa del suo rientro in Italia) che lo stringe su due sole circostanze. Quelle che, ad oggi, il pubblico ministero ritiene sufficientemente provate per sostenere un'accusa di calunnia aggravata e continuata. Concepita - ipotizza l'accusa - per accreditare il proprio lavoro di consulente e dunque "prova" di infedeltà nei confronti della commissione di inchiesta parlamentare.
E' una storia in cui, al momento, non trovano spazio la costruzione della calunnia nei confronti di Romano Prodi "agente del Kgb", né l'immaginario traffico di barre di uranio tra Rimini e San Marino. Ma che ha al centro un cittadino ucraino residente a Napoli, che di nome fa Aleksandr Talik. Un tipo su cui Mario Scaramella, tra il settembre e l'ottobre del 2005, decide di cucire la trama di un canovaccio che deve accreditare l'esistenza di un piano dei Servizi russi e ucraini che attenta alla vita del presidente della commissione Mitrokhin, il senatore Paolo Guzzanti, e, naturalmente, a quella del consulente a lui più vicino, Mario Scaramella.
Aleksandr Talik - documentano l'ordinanza del gip e la richiesta di cattura del pubblico ministero - ha un modesto passato nelle strutture dell'intelligence russa. Vive da tempo a Napoli, dove ha la ventura, di incrociare la strada di Mario Scaramella e di un suo connazionale, Andreij Ganchev, un tizio senza arte né parte che Scaramella presenta pomposamente come suo assistente personale, interprete e segretario della Ecpp (Enviromental crime protection program), la scatola vuota che protegge le "indagini" condotte per conto della Mitrokhin. Scaramella e Ganchev fanno annusare a Talik facili fortune. Il primo gli offre di lavorare come collettore di informazioni utili al lavoro della Mitrokhin. Ganchev lo coinvolge nel progetto di un villaggio vacanze per turisti ucraini negli Abruzzi.
Le cose, ovviamente, vanno malissimo. Il progetto abruzzese va ramengo e Ganchev e Talik cominciano a litigare sui soldi (l'uno deve all'altro 1.200 euro). Va evidentemente a rotoli anche la collaborazione con Scaramella. Che, improvvisamente, decide di farsi aggressivo. Prima minaccia pubblicamente Talik di guai seri. Poi, il 14 ottobre 2005, alle 12,30, si presenta alla sezione investigativa del commissariato "Dante" della questura di Napoli. Dice: "Sono in rapporti con Aleksandr Litvinenko, colonnello Fsb attualmente a Londra, con Euvgenij Limarev, del Svr, attualmente in Francia, e con ex personale dell'ambasciata ucraina a Roma (...) Sono venuto a conoscenza che un ex ufficiale del Kgb, Aleksandr Talik, unitamente a tale Krok Sena, sono coinvolti in un progetto di aggressione che riguarderebbe la mia persona o più probabilmente esponenti del mio ufficio e impiegherebbe armi non convenzionali, in arrivo in queste ore sul territorio italiano provenienti dall'Ucraina. Nell'impossibilità di poter verificare personalmente i fatti, ho informato riservatamente il presidente della commissione Mitrokhin Paolo Guzzanti, che ritengo potenzialmente minacciato. Specifico che le stesse fonti hanno già riferito ai carabinieri di Avellino, un anno fa, della concreta minaccia per la mia persona e le persone con cui lavoro collegata a un'operazione di intelligence dei servizi speciali russi ed ucraini. Minaccia di cui mi parlò Euvgenij Limarev".
La storia - come accerteranno le indagini della Procura - è inventata dalla prima all'ultima parola. E' una calunnia. Ma è sufficiente a far finire in galera quattro ucraini che, nella notte tra il 15 e il 16 ottobre, su precisa indicazione di Scaramella, vengono sorpresi a Teramo su un furgone che, tra centinaia di ninnoli destinati ai mercatini rionali, trasportano due granate Rpg (nel processo di primo grado nei loro confronti, ancora in corso, ha deposto come teste di accusa il senatore Paolo Guzzanti). Il consulente della Mitrokhin, del resto, non si accontenta. A novembre del 2005, soffia alla Questura di Napoli che il ritrovamento avvenuto in settembre di un arsenale della Camorra in realtà non è altro che l'armeria clandestina di Talik.
E, sempre nel 2005, tormenta due fratelli ucraini - Volodymur e Taras Kobik - che vivono a Roma e gravitano intorno all'ambasciata, perché lo aiutino a mettere insieme informazioni utili ad accreditare il complotto dei Servizi russo-ucraini ai danni della Mitrokhin (a Taras Kobik qualcuno spezza anche le mani e il poveretto ancora chiede il perché).
Oggi, nel suo interrogatorio di garanzia, si saprà se e cosa Scaramella ha da raccontare di questa storia. Per ora, si sanno per certe due cose. La prima: la Procura ha chiesto che il gip chieda al Senato di autorizzare l'uso delle intercettazioni telefoniche tra Mario Scaramella e Paolo Guzzanti.
La seconda: ad accusare l'ex consulente della Mitrokhin sono sin qui tutti i protagonisti della vicenda ascoltati nell'ultimo mese dagli inquirenti. Lo accusano i fratelli Kobik. Lo accusa la sua vittima, Aleksandr Talik (che pure, interrogato dalla polizia a fine novembre e ignaro di essere intercettato, in un ultimo contatto telefonico proprio con Scaramella, aveva cercato di capire cosa dovesse raccontare). Lo accusa persino Maxim Litvinenko, fratello dell'Aleksandr avvelenato a Londra con il polonio, che ha confessato di aver accreditato anche lui la storia dell'attentato posticcio di Teramo proprio su invito di Scaramella.
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#77 27 Dicembre 2006, 11:54 |
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
E ' durato sei ore l'interrogatorio di Mario Scaramella avvenuto nel carcere romano di Regina Coeli davanti al giudice per le indagini preliminari Valerio Savio .
"E' stato un interrogatorio nel corso del quale ritengo di aver acquisito buoni elementi su cui lavorare - ha riferito all'uscita dal carcere ai giornalisti il pubblico ministero Pietro Saviotti -; per quanto riguarda la richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa il gip si è riservato di decidere".
"E' stato un confronto estremamente lungo, serio e collaborativo - ha dichiarato l'avvocato Sergio Rastrelli a conclusione dell'interrogatorio di Mario Scaramella in carcere a Regina Coeli dal 24 dicembre - riteniamo che Scaramella abbia apportato tutta la propria conoscenza dei fatti in termini estremamente puntuali e in funzione di questo rimaniamo profondamente ottimisti".
Il legale dell'ex consulente della commisione Mitrokin ha inoltre dichiarato di aver presentato istanza di scarcerazione nei confronti del suo assistito: "il gip sulla scarcerazione si èriservato di decidere - ha continuato Rastrelli - ma siamo molto fiduciosi".
Fonte: Rainews 24
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#78 27 Dicembre 2006, 22:16 |
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
(ANSA)MOSCA,27 DIC -La procura sta esaminando se c'e' connessione tra il co-proprietario della Yukos, Nevzlin,e l'avvelenamento dell'ex spia russa Litvinenko. Gli inquirenti stanno verificando un'informazione secondo la quale c'e' un legame tra l'assassinio a Londra dell'ex agente Kgb, Litvinenko e l'indagine su alcuni top manager della fallita societa' petrolifera russa Yukos incaricati di attentare alla vita di alcune persone.Nel mirino delle indagini c'e' il co-proprietario della Yukos, Leonid Nevzlin.
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#79 27 Dicembre 2006, 23:19 |
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 Re: Morto Aleksandr Litvinenko
ROMA - Nel carcere di Regina Coeli, dopo tre giorni di isolamento, Mario Scaramella parla, parla e - almeno in questo concordano i presenti all'interrogatorio di garanzia - sembra non voglia smetterla più. Sei ore filate. Ma a tirare le somme, l'esito di un interminabile pomeriggio è molto lontano dall'approdo che l'ex consulente della Commissione Mitrokhin immaginava o voleva lasciar credere di immaginare. Il suo avvocato, Sergio Rastrelli, lascia il carcere con parole di routine ("È stato un confronto estremamente lungo, serio e collaborativo. Riteniamo che Scaramella abbia apportato tutta la propria conoscenza dei fatti in termini estremamente puntuali e in funzione di questo rimaniamo profondamente ottimisti") e deposita una richiesta di scarcerazione su cui il gip deciderà entro i prossimi cinque giorni, ma su cui, significativamente, il pubblico ministero Pietro Saviotti ha espresso immediatamente parere negativo.
Per dirla con le parole di un inquirente, "la difesa di Scaramella e la storia che oggi propone, non spostano di nulla il quadro indiziario che lo accusa, semmai lo rafforzano". Anche perché, costretto oggi a difendersi da un'accusa a suo modo residuale, ma molto concreta (la calunnia nei confronti del cittadino ucraino Alexsandr Talik), rispetto al cuore della vicenda che lo vede protagonista (la costruzione di una calunnia nei confronti di Romano Prodi), Scaramella è costretto a una trovata che non convince la pubblica accusa e, soprattutto, non regge alla prova dei fatti.
Per liberarsi dell'accusa di calunnia che lo ha portato in carcere, l'ex consulente della Mitrokhin indica infatti in un morto, Alexandr Litvinenko, la fonte principale delle notizie che - a suo dire - lo "convinsero" dell'esistenza di un piano dei Servizi russo-ucraini diretto alla sua eliminazione fisica e a quella del senatore Paolo Guzzanti.
Fonte: La Repubblica (Italia)
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#80 28 Dicembre 2006, 12:56 |
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