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ALEXANDRA di A. Sokurov
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Messaggio ALEXANDRA di A. Sokurov 
 
Movimento Film
in collaborazione con Eskimo/Zivago Media

è lieta di informarVi dell’uscita nelle sale cinematografiche di “ALEXANDRA” in v.o., l’ultimo capolavoro del maestro Aleksandr Sokurov in programmazione nelle maggiori città italiane a partire dal:

30 Maggio 2008


TRAMA: In un accampamento di soldati russi, nella Cecenia dei nostri giorni, un’anziana donna, Alexandra Nikolaevna, arriva a far visita a suo nipote Denis, ufficiale dell’esercito. Trascorre con lui qualche giorno. Quanto basta a farle scoprire un mondo a lei sconosciuto, fatto di uomini soli, senza calore né conforto. A pochi chilometri di distanza, al fronte, si combatte ogni giorno tra la vita e la morte. Eppure le donne del luogo non hanno perduto il loro antico senso di ospitalità.  E i soldati, tutti i soldati, sono soltanto ragazzi impauriti.

Il grande regista russo traccia, con straordinario lirismo ed intensità, uno scorcio indimenticabile del conflitto ceceno.
Il film vanta inoltre di “una performance di profondità monumentale da parte di una leggenda dell’Opera russa” (Variety - Maggio 24, 2007): Galina Pavlova Visnevskaya, nel ruolo di Alexandra e delle musiche di Andrei Sigle.
“Alexandra” ha partecipato alla 60° edizione del Festival di Cannes ed al 25° Torino Film Festival raccogliendo ampi consensi di pubblico e critica.
Il regista è stato inoltre insignito del Premio Bresson durante la 64° Mostra del Cinema di Venezia (2007)

Vi saremo grati se vorrete dare la massima diffusione della notizia dell’uscita del film affinché anche il pubblico italiano possa conoscere ed applaudire l’opera di questo importante protagonista della cultura russa contemporanea.


Ringraziando per l’attenzione, rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni.

Cordiali Saluti.


Movimento Film


Maggiori informazioni su: www.movimentofilm.it


SINOSSI

In un accampamento di soldati russi, nella Cecenia dei nostri giorni, un’anziana donna, Aleksandra Nikolaevna, arriva a far visita a suo nipote Denis, ufficiale dell’esercito. Trascorre con lui qualche giorno. Quanto basta a farle scoprire un mondo a lei sconosciuto, fatto di uomini soli, senza calore né conforto. A pochi chilometri di distanza, al fronte, si combatte ogni giorno tra la vita e la morte. Eppure le donne del luogo non hanno perduto il loro antico senso di ospitalità.  E i soldati, tutti i soldati, sono soltanto ragazzi impauriti.  


breve storia della guerra in Cecenia  

La prima guerra del Caucaso, uno dei conflitti più lunghi e sanguinosi dell’impero sovietico, viene combattuta tra il 1817 e il 1864. La Cecenia viene annessa alla Russia nel 1859 per poi entrare, nel secolo successivo, nell’Unione Sovietica. Nel 1920 è parte della Repubblica autonoma “delle Montagne” e a partire dal 1936 va a formare la Repubblica di Cecenia e Inguscezia. Nel 1944 Stalin autorizza la deportazione nel Kazakhstan e nell’Asia centrale di 500.000 tra ceceni e ingusci, accusati di aver collaborato con il nemico durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo il crollo dell’URSS, nell’ottobre del 1991 viene eletto presidente della Cecenia Djokhar Doudaev, che dichiara l’indipendenza dalla Russia. La guerra cecena ha inizio il primo dicembre del 1994, con le truppe russe che invadono il territorio dei “ribelli”. Due anni dopo, alla morte di Doudaev, il conflitto si interrompe, con gli accordi di Khasavyurt. Ma la pace dura fino all’agosto ’99, anno in cui riprendono le offensive militari.
Secondo le statistiche ufficiali, la prima guerra di Cecenia ha fatto 50.000 vittime tra i civili e circa 6.000 tra i soldati russi. Tra i 15.000 e i 25.000 civili uccisi e centinaia di migliaia di rifugiati è il triste bilancio della seconda operazione bellica.

CAST & CREDITS
regia Aleksandr Sokurov
soggetto e sceneggiatura Aleksandr Sokurov
fotografia Aleksandr Burov
musiche Andrei Sigle – Orchestra Sinfonica del Teatro Mariinsky
orchestrate da Pavel Smelkov
scenografia Dmitri Malic-Konkov
costumi Lidiya Kryukova
suono Vladimir Persov
montaggio Sergei Ivanov
interpreti Galina Vishnevskaya (nel ruolo di Alexandra), Vasili Shevtsov
produttore associato Laurent Daniélou per Rezo Films (Parigi)
prodotto da Andrei Sigle per Pro Line Film (San Pietroburgo)
con il sostegno dell’Agenzia Federale per la Cultura e per il Cinema della Federazione Russa e il Centro Nazionale di Cinematografia Francese
durata : 92’
formato: 35 mm
ratio: 1:1.66
fotografia: colore
suono: dolby digital

una distribuzione MOVIMENTO FILM - www.movimentofilm.it
un’esclusiva per l’Italia eskimo / zivago media
ufficio stampa Barbara Perversi 347.9464485 –

MOVIMENTO FILM
La Movimento Film è una società di distribuzione fondata nel dicembre 2007 da autori e produttori cinematografici, uniti dal desiderio di avvicinare il cinema di qualità al pubblico, consolidando così il legame tra produttori, autori e distributori. Con il film RIPARO di Marco Simon Puccioni, presentato al Festival di Berlino 2007, la Movimento Film inizia il suo percorso con lo scopo di offrire una più ampia visibilità ai film italiani ed internazionali di recente produzione, attenti all’innovazione del linguaggio e a quelle  tematiche che affrontano ogni tipo di diversità sociale e culturale.

 
ALEKSANDR SOKUROV

Per me, questa non è una storia che ha a che fare con l’attualità, ma con ciò che è eterno. Non racconta della Russia di oggi, della sua politica nel Caucaso, del suo esercito, ma una storia senza tempo. Non c’è guerra in questo film sulla guerra. La guerra è sempre terribile. Le operazioni militari non sono riprese o rappresentate. Non amo i film di finzione sulla guerra; mi è bastato aver visto una volta sola la guerra vera perché tutti quegli attacchi spettacolari, quelle esplosioni colorate, quei corpi cadenti in ralenti mi evocassero un’idea di volgarità e di finzione. Non c’è alcuna poesia nella guerra, alcuna bellezza. Non bisogna filmare la guerra in modo “poetico”: l’orrore è inesprimibile, così come è inesprimibile l’umiliazione dell’uomo di fronte alla guerra. E per comprendere l’uno e l’altra, basta aver vissuto la guerra anche una volta sola. Alexandra è stato per lungo tempo il titolo provvisorio del film. Poi i due produttori, francese e russo, mi hanno chiesto di lasciarlo.  Nel nome Alexandra c’è infine una radice universale. È un nome semplice, che traccia una strada che arriva dritta al personaggio...

... Quello che noi definiamo contemporaneo è sempre relativo. Il tempo durante il quale abbiamo girato il film, rapportato a oggi, appartiene già al passato. Abbiamo cercato di esprimere questa collisione tra passato, presente e futuro, come una sorta di “presente continuo”. Sono figlio di un militare, ho vissuto in presidi militari e per me non c’è alcun fascino nella vita dei soldati. Un uomo dotato di un profondo senso sociale può trovare il nostro film molto contemporaneo, ma non c’è niente di attuale in Alexandra. Non c’è una sola parola che non sia stata pronunciata già 40 anni fa. E non sono sicuro che, tra 40 anni, sarà cambiato qualcosa. Nel film parliamo di cose che vanno oltre i confini russi. La mia eroina potrebbe essere un’americana che fa visita al nipote in Iraq, così come una nonna inglese in Afghanistan. Conosco il prezzo terribile pagato per la pace dalla Cecenia. I tanti crimini e la crudeltà di coloro che vivono gli orrori della guerra. Ma adesso dobbiamo riunirci, rispettando reciprocamente le vittime.  (Aleksandr Sokurov 2007)  

Metafisico, poeta lirico, sperimentatore, servitore del cinema e appassionato difensore dei valori umani, Aleksandr Sokurov nasce il 14 giugno 1951 nel villaggio di Podorvikha, nella regione di Irkutsk. Dopo la laurea in storia nel 1974 presso l’Università di Gorky, nel 1979 si diploma in regia alla VGIK, la grande scuola di cinema di Mosca. Risale al ‘78 il suo primo lungometraggio dal titolo The lonely voice of Man (La voce solitaria dell’uomo). A partire dal 1980 lavora per gli studios Lenfilm di Leningrado. Autore di più di quaranta film e documentari (memorabile la serie delle Elegie), ha partecipato, vincendo numerosi premi, ai festival di Cannes, Venezia, Berlino, Locarno, Rotterdam, Montréal, Mosca... Vive e lavora a S. Pietroburgo.

Filmografia essenziale
ALEXANDRA (2007), ELEGIA DELLA VITA. ROSTROPOVICH, VISHNEVSKAJA (2006),  IL SOLE (2005), PADRE E FIGLIO (2003), ARCA RUSSA (2002), TAURUS (2000),  MOLOCH (1999), MADRE E FIGLIO (1997), WHISPERING PAGES (1993), THE STONE (1992), THE SECOND CIRCLE (1990), SAVE AND PROTECT (1989), THE DAYS OF ECLYPSE (1988), IMPERO (1987),  THE LONELY VOICE OF MAN (1978).

GALINA VISHNEVSKAYA

Sokurov mi ha soltanto detto che era estremamente importante girare un film ora, sulla Cecenia. Senza che la guerra apparisse nelle immagini, senza bombardamenti né fucilazioni, per cercare di comprendere meglio noi stessi. Per di più, insisteva sul fatto che vedeva in me i tratti della sua eroina... Non potevo rifiutare questo ruolo!
Nel film niente è detto esplicitamente, niente che sia moralista. Una nonna fa visita al nipote, un capitano di 27 anni, e trascorre 3 giorni a Grozny, dove il giovane è in missione. Ne scaturisce una carrellata di situazioni, incontri, parole. I dialoghi sono molto brevi, tutto è messo in scena, tutto si svolge in modo naturale... C’è anche una scena in cui mi arrampico su un carro armato.
La storia dei protagonisti rimane fuori. Si lascia intendere che questa anziana donna è stata forse in passato un’insegnante, moglie di un militare, così come militare è il nipote.  É certo una donna russa, attraverso i cui occhi viviamo la vicenda (...) La cosa più difficile è stata riuscire a scendere dal carro armato (anche in senso metaforico). Scendere dal carro armato e trovare una via pacifica è la cosa più difficile per tutti oggi in Cecenia. (Galina Vishnevskaya, 2007)

Ho sentito la sua voce per la prima volta quando ero ancora studente. Una voce staordinaria. Più tardi, ho visto alla televisione un estratto dall’opera Katerina Izmailova di Shostakovich ed è lì che ho scoperto il suo viso. Anche il suo viso era straordinario. Ho trovato in Galina Vishnevskaya ciò che non ho trovato in nessun altra: una persona bella, in totale armonia con se stessa e dotata di una voce unica. Quando ero studente in storia, avevo sentito parlare della resistenza opposta dalla coppia Rostropovitch–Vishnevskaya allo stato sovietico, questo stato potente e monolitico, così come appariva all’epoca...  Ho pensato spesso a lei, ma non ho mai sperato che il destino potesse unirci. Un giorno, il mio telefono ha squillato e una voce maschile, che mi è sembrata familiare, mi ha detto: “Buongiorno, sono Slava. Devo parlarle”. Ho immediatamente riconosciuto la voce di Mstislav Rostropovitch. É venuto a S. Pietroburgo e mi ha proposto di mettere in scena un’opera insieme. Poi è arrivata anche Galina Vishnevskaya e così l’ho vista. In quel momento ho capito  che tutto quello a cui avevo sempre pensato si stava avverando. Una mattina mi sono venuti in mente i primi dettagli di un progetto cinematografico con lei nel ruolo della protagonista. Di un film che volevo dedicare a lei. L’ho chiamata a Parigi e le ho raccontato la storia che avevo maturato dentro di me. Ricordo ancora il suo silenzio e quelle prime parole: “Certo che lavoriamo insieme”. Dopo aver letto la sceneggiatura, mi ha detto solo una cosa: “Ce la farò?”. (Aleksandr Sokurov, 2007)

Vera leggenda della scena dell’opera russa, Galina Vishnevskaya nasce nel 1926 nell’allora Leningrado (San Pietroburgo) e comincia la sua carriera artistica con l’operetta. Solista al Bolchoy dal ’52 al ’74, con più di trenta ruoli, nel ’55 si lega, sentimentalmente e artisticamente, a Mstislav Rostropovitch. Nel 1974 i due lasciano la Russia, perdendo la cittadinanza sovietica. Quando nel ’90 le viene restituita, Galina fa subito ritorno al suo Paese; nel 2002 apre a Mosca il centro di Canto dell’Opera. Riconosciuta  come artista popolare, si esibisce sui più importanti palcoscenici del mondo, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti.
 




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Messaggio Re: ALEXANDRA Di A. Sokurov 
 
sono i9n possesso del film arca russa.
se qualcuno lo vuoi me lo dica.
tec
 




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Messaggio Re: ALEXANDRA di A. Sokurov 
 
Non sono mai riuscito a digerire Sokurov. Questo film però non l'ho visto....
 



 
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Messaggio Re: ALEXANDRA Di A. Sokurov 
 
grazie della segnalazione
 



 
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