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Alexandre Alexeieff
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Messaggio Alexandre Alexeieff 
 
Alexandre Alexeieff nacque a Costantinopoli nel 1901 (è morto nel 1982) dall'addetto militare dell'ambasciata russa, educato all'accademia dei cadetti di San Pietroburgo, dopo il 1917 emigra in Estremo Oriente e poi a Paris. Si considera un apatride, diventa un apprezzato incisore. Si ammala di tubercolosi nel 1929, entra in sanatorio, ha qui l'idea dello "schermo di spilli". Nel 1930 conosce Claire Parker che lavorerà  con lui e gli finanzierà  il primo fondamentale lavoro. Nel 1933 egli e la sua compagna presentano in un piccolo cinema di Paris un cortometraggio di poco più di 8 minuti dal titolo Una notte sul Mont Chauve (Une nuit sur le Mont Chauve), basato sulla musica di Mussorgskij. Popolato di immagini correlate le une alle altre solo da pulsioni sub-conscie: uno spaventapasseri giravolta nel vento togliendosi il cappello, lugubri figure si muovono in cerchio sotto una luna ubriaca, un cavallo bianco si accascia, un mulino esplode in una cascata di monete d'oro, due streghe si accapigliano nel cielo. Era un tripudio gotico in bianco e nero, suggerito alla lontana dal racconto "La notte di san Giovanni" di Gogol', con immagini di straordinaria bellezza dinamica. Opera di è lite, che entusiasmò le pagine delle riviste intellettuali: Philippe Soupault e Andrè Malraux, amici di Alexeieff, annunciarono l'inizio di una nuova era mentre i surrealisti si riconobbero appieno nel film. I meno rivoluzionari restarono ammirati dalla tecnica dello [b:c9520c1d14]"schermo a spilli"[/b:c9520c1d14](pinscreen), che permetteva di ottenere vere 'incisioni animate' (gravures animè es). Lo schermo di spilli consisteva in un pannello bianco trafitto da 500mila spilli neri che potevano rientrare o fuoriuscire a piacimento. Sistemando due faretti agli angoli alti del ripiano faceva sì che ogni spillo gettasse due ombre oblique. Riusciva a ottenere, dosando spilli e ombre, tutte le sfumature del grigio fino al nero profondo. Una volta creata l'immagine, bastava modificarla e fotografarla con la macchina da presa per dare corpo al film.
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Sette anni dopo, nel 1940, Disney tentò di replicare l'opera di Alexeieff, con una "Notte sul Monte Calvo" a disegni tradizionali, inserita nel lungometraggio "Fantasia": opera pregevole ma lontana dalla potenza dell'originale.
Dopo "Una notte sul Mont Chauve", Alexeieff ha poi prodotto altri film di animazione: En passant, Le nez, Tableaux d'une exposition, Trois thèmes. Tutte opere di emozionante bellezza.
 



 
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