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CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO
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Messaggio CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO
Dal 26 Luglio 2006, 7:00 al 07 Agosto 2006, 6:59 (inclusi)
 
 
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Europei: Ercoli bronzo nei 5 km


A Budapest l'azzurro del fondo chiude alle spalle dei tedeschi Lurz e Hein, regalando la prima medaglia dei campionati all'Italia. Quarto Ferretti, 14° Pampana

LAGO DI BALATON (Ungheria), 27 luglio 2006 - L’Italia c’è, aggrappata a un bronzo piccolo e pesante nella 5 km grazie a Simone Ercoli, che della specialità è bronzo mondiale in carica. L’Italia entra così nel medagliere degli Europei ungheresi a capo di un’altra giornata bruciata dal sole.
Un’altra giornata anche ricca di rimpianti, dal quarto posto di Luca Ferretti dietro il compagno al sesto (ed è il terzo in due giorni, come la sufficienza che merita la nazionale di Giuliani) di Laura La Piana, la prima azzurra della 10 km neo olimpica nella quale Federica Vitale, argento mondiale, si aspettava certamente di più del settimo posto.
Ercoli è un ragazzo del ’79 di Castelfiorentino che ama uscire allo scoperto sempre in silenzio: è capace di conquistare la medaglia mondiale nei 1500 sl in vasca corta a Indianapolis 2004, così come di tornare nel più amato mondo del fondo in cui ha raccolto oggi la medaglia che le mancava: quella continentale. Oltre al podio iridato di un anno fa Montreal, infatti, Ercoli era già stato secondo nel 2002 ai Mondiali di Sharm El Sheikh nella 10 km, la gara in cui ritornerà per poter tentare l’esperienza olimpica. Per lunghi tratti in questo lago torbido e caldo, Ercoli ha guidato il gruppo, nel finale però s’è dovuto arrendere alla furia tedesca di Thomas Lurz, al secondo oro dopo quello nella 10 km, e Christian Hein, sul podio anche lui ieri. E’ la 28a medaglia italiana in acque aperte agli Europei, il 12° bronzo.
Il poliziotto allenato da Giovanni Pistelli, è figlio di due panettieri che per evitargli una carriera nel forno l’hanno incentivava a fare nuoto. "Mi manca solo l’oro a questo punto, spero di prenderlo a Napoli ai Mondiali di specialità tra un mese".
Lo stesso pensano e sperano le due ragazze che partivano l’una consapevole del risultato di un anno fa e l’altra al buio: la La Piana, torinese, infatti è specialista della 25 km, di cui è detentrice del bronzo mondiale. Nonostante problemi agli occhialini e alla cuffia, e una partenza più lenta, Laura ha chiuso in crescendo e se fosse partita un po' prima all’attacco delle medagliate avrebbe potuto giocarsi il podio. Sabato ci riproverà nella lunga distanza.
Doppietta di due mamme: Angela Maurer, vecchia rivale e amica di Viola Valli, vince l’oro bruciando la rediviva Rita Kovacs, che a 36 anni regala all’Ungheria la medaglia più incredibile. Il bronzo è andato alla ceca Pechanova già sul podio nella 5 km, mentre Eva Crestacci ha chiuso tredicesima. Oggi gareggiavano anche il doppio del sincronizzato nelle prove tecniche e libero, domani tocca alle squadre. Poi un fine settimana di nuovi raccolti azzurri, prima del nuoto in corsia..
(Fonte gazzetta.it)

 Simone Ercoli, 27 anni, è di Castelfiorentino.
 



 
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L'Italia nuota nell'oro

Agli Europei di Budapest la 19enne Alessia Filippi stravince i 400 misti e la 4x100 sl, trascinata da Magnini, si impone in rimonta. Rosolino d'argento nei 400 sl

BUDAPEST (Ungheria), 31 luglio 2006 - Comincia con l’argento di Massimiliano Rosolino il raccolto europeo sull’Isola Margherita. Un argento che si lega indissolubilmente al suo passato generoso di leone, anzi di cagnaccio come ama definirsi, in acqua: fu a Siviglia nel ’97 che Massi salì sul podio insieme al primo Brembilla d’oro. A Budapest decide di tuffarsi per nuotare come un kamikaze però intelligenze: resiste all’attacco di tutti meno a quello del favorito russo, quel Yuri Prilukov destinato a prendere lo scettro di Ian Thorpe. Il napoletano è esemplare in ogni passaggio, sempre in testa, dai 75 metri in poi (55"21 ai 100, 1’23"96 ai 150, 1’52"16 ai 200, 2’49"24 ai 300 contro il 2’51"29 del siberiano). Poi nell’ultima vasca cede ma non scoppia, si affida solo alla spinta delle gambe, vigoroso e grande come sempre. L’oro gli sfugge da sempre in Europa - pur essendo primatista in 3’43"40 - ma questo secondo posto è da incorniciare tra le sue prove più entusiasmanti, conclusa in 3’46"87 al cospetto del record dei campionati del russo, vittorioso in 3’45"73, e con il bronzo del francese Rostoucher in 3’47"04.
Ma è Alessia Filippi a disegnare l’impresa da tramandare ai libri di storia: una medaglia d’oro che al femminile mancava all’Italia da 35 anni, una cavalcata solitaria nei 400 misti orfani dell’attesa Manaudou, affondata in batteria, che alla fine colloca la omana, con 4’35"80, record italiano frantumato di quasi 5", al quarto posto all time, al secondo europeo e primo mondiale stagionale, in attesa della Hoff in questi giorni impegnata ai Trials americani. Poi ancora senza forze la spilunga finanziera romana ha dovuto presentarsi ai blocchi della semifinale dei 200 dorso chiudendo al 10° posto e mancando dunque la finale di martedì per 9 centesimi. La medaglia d’oro che avrebbe dovuto vincere in questa prova, per fortuna, era già nelle sue mani: così Alessia s’è potuta presentare sul blocco sorridente, cantando e ballando sul podio con le note dell’Inno di Mameli.
Poi l’Italia si scatena in staffetta confermandosi d’oro col record dei campionati e con una frazione del sorpasso sulla Francia, poi superata anche dalla Russia. Esplodeva il po-po-po-po di calcistica memoria tedesca per Alessandro Calvi (49"96), Christian Galenda (48"51), Lorenzo Vismara (49"14) e Superpippo Magnini (47"62) che si beve Leveaux. Trionfale davvero, il colpo tricolore a chiusura di questa prima giornata.

Poco prima nella 4x100 sl femminile, l’Italia è sesta col record italiano in 3’42"59, e nella gara in cui la Germania toglie il record mondiale all’Australia (3’35"94) e aggiorna quella europeo già detenuto dalle teutoniche in 3’36". Nei 50 delfino, Elena Gemo (27"02) va più veloce di Cristina Maccagnola (27"59, al mattino 27"50) ma non abbastanza per guadagnare la finale. Così come Enrico Catalano, che chiude 15° la semifinale dei 100 dorso in 55"83, ma sa di poter valere almeno 4 decimi in meno.
dal nostro inviatoStefano Arcobelli

0j39z0tr-280x190Alessia Filippi è nata il 23-6-1987. Reuters
 




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Messaggio Re: CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO 
 
Europei di Budapest
L'Italsincro vede il bronzo


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Azzurre terze nelle eliminatorie. Domani finale della prova a squadra e del solo con la Adelizzi che riparte dal quarto posto. A Balaton c'e' la 25 Km maschile mentre e' atteso il Nuoto. Arrivati i Tuffi. Tutte le iscrizioni-gara in tabella

venerdì 28 luglio 2006
 
   BUDAPEST - Quattordici medaglie continentali; un argento e sette bronzi nell'esercizio a squadre.
L'Italsincro e' sempre sul podio degli Europei da Atene 1991 e, a meno che il risultato delle eliminatorie non sia smentito in finale, vi rimarra' anche a Budapest. Non solo, ma sembra possibile che si ripeta lo stesso podio di Berlino 2002 e Madrid 2004 con l'oro e l'argento rispettivamente a Russia e Spagna, campione e vicecampione mondiale in carica apparentemente irraggiungibili.
Le Azzurre oggi hanno proposto il tema "L'evoluzione dell'uomo attraverso le scoperte" danzando il tecnico su note afroceltiche (92,800 punti) e il libero su una compilation composta da "Quadri di un'esposizione" di Modest Musorgskij, dal Requiem di Mozart e da "Space Theme" dei Vangelis (93,200 punti).
Il tecnico e' stato nuotato da Federica Tommasi, Manila Flamini, Elisa Bozzo, Sara Sgarzi, Dalila Schiesaro, Benedetta Re, Virna Taccone, Alessia Bigi; nel libero sono entrate le riserve del tecnico Mariangela Perrupato e Francesca Gangemi al posto della Taccone e Schiesaro.
Soddisfatta Roberta Farinelli, tecnico federale responsabile della squadra che conquisto' da atleta il bronzo continentale ad Atene 1991 e Sheffield '93 (argento a Helsinki 2000 con in vasca Giovanna Burlando che oggi collabora per il combinato e tra meno di un mese diventera' mamma della primogenita Viola). "Le nostre avversarie sono Grecia e Ucraina, da Russia e Spagna dobbiamo solo imparare - spiega la Farinelli - Per il momento i preliminari ci hanno premiato; le ragazze hanno eseguito un ottimo esercizio controllando l'emotivita' della prima volta internazionale. Ci sono dei particolari da correggere, ma nel complesso sono molto soddisfatta. Il bronzo sarebbe il risultato auspicato e un importante incentivo in vista della difficilissima qualificazione alle Olimpiadi di Pechino".
Domani il programma prevede la finale a squadre alle 18; alle 11 invece si esibira' Beatrice Adelizzi che, all'esordio europeo dopo il bronzo agli Europei juniores, difendera' il quarto punteggio delle eliminatorie e provera' a inseguire il terzo posto della greca Nathalia Anthopoulou. Impresa difficile che cerchera' di realizzare accompagnata dalla colonna sonora del lungometraggio "La Passione di Cristo".
Dopo il bronzo di Simone Ercoli nella 5 chilometri e la giornata di pausa, domani riprenderanno anche le gare di nuoto in acque libere al lago Balaton. Alle 10 scatta la 25 chilometri con Marco Formentini (36 anni), Claudio Gargaro (34) e Andrea Volpini (28) all'inseguimento di russi, tedeschi e balcanici strafavoriti dal pronostico.
Verso pranzo, invece, e' previsto l'arrivo a Budapest della Nazionale di Nuoto che sosterra' il primo allenamento nel pomeriggio, a meno di 48 ore dall'inizio delle gare continentali.
Intanto oggi e' sbarcata la Nazionale di Tuffi. Il gruppo e' molto unito e, a parte qualche problema fisico per Brenda Spaziani, in salute.
Difficile difendere le sei medaglie di Madrid. L'anno post mondiale purtroppo e' stato pieno di infortuni e condizionamenti, ma di certo gli Azzurri lotteranno per il podio in tutte le specialita'. "L'obiettivo e' mantenere il livello dei Mondiali - spiega il Ct Cagnotto - Pur senza cinesi, australiani, statunitensi e canadesi, la valenza delle gare e' garantita da campioni indiscussi come i russi Dimitri Sautin, Yulia Pakhalina e Alexandre Dobroskok, della svedese Anna Lindberg e dall'ascesa delle scuola ucraina. Tania Cagnotto, Francesco Dell'Uomo e Nicola Marconi sono i nostri atleti di riferimento, ma la squadra e' cresciuta nel complesso e credo possa avvicinare il podio anche nei tuffi sincronizzati".
 
 
Europei di Budapest
Sincro al bronzo


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Combinato e Squadra terze alle spalle di Russia e Spagna. Italia sempre sul podio da Atene 1991. Entusiasta la Farinelli: "Ora puntiamo alla qualificazione olimpica". Quinto il duo. Sesta La Piana nella 25 Km

domenica 30 luglio 2006

   BUDAPEST - Bronzo nel combinato. Bronzo nella prova a squadre. Diventano tre le medaglie dell'Italia agli Europei di Budapest grazie alla giornata da protagonista del Sincronizzato.
Dopo la pioggia torrenziale di ieri che ha completamente modificato il programma odierno, le Azzurre hanno nuotato in mattinata il combinato su musiche tratte dal cd "African Foot Print" e nel pomeriggio hanno eseguito l'esercizio a squadre dal tema "L'evoluzione dell'uomo attraverso le scoperte" sulle note di "Quadri di un'esposizione" di Modest Musorgskij, del Requiem di Mozart e di "Space Theme" dei Vangelis.
In entrambi i casi si sono piazzate dietro Russia e Spagna: nel combo, interpretato con due singoli, due doppi, un trio, un quintetto e in chiusura con la squadra, hanno ottenuto 93,500 punti (contro 97,900 e 95,900), nella prova a squadre sono state premiate con 93,600 punti (contro 98,800 e 97,300) completando un podio identico perfino nelle posizioni a Berlino 2002 e Madrid 2004.
Piazzamenti che consentono al sincro italiano di raggiungere la sedicesima medaglia continentale, la nona per la squadra (otto bronzi e un argento a Helsinki 2000; non salta l'appuntamento col podio europeo da Atene 1991), la seconda per il combo dopo l'argento di Madrid (nel maggio 2004 la Russia non eseguì la gara).
Entusiasta il tecnico federale Roberta Farinelli, coadiuvato a bordo vasca da Giovanna Burlando, tra un mese mamma della primogenita Viola e straordinaria interprete con la Nazionale dai Mondiali di Madrid 1986 alle Olimpiadi di Sydney 2000. "Complimenti a tutte le ragazze! Hanno ottenuto degli ottimi risultati da cui partite per inseguire il sogno della qualificazione olimpica - sottolinea con entusiasmo la Farinelli che conquistò da atleta il bronzo europeo ad Atene 1991, Sheffield '93 e Vienna '95 - Russia e Spagna restano imprendibili esempi, ma abbiamo dimostrato che con meno di un anno di lavoro siamo riusciti a dare seguito ai risultati del passato e a battere Grecia e Ucraina".
Le finali sono state eseguite da Alessia Bigi, Elisa Bozzo, Manila Flamini, Francesca Gangemi, Mariangela Perrupato, Benedetta Re, Dalila Schiesaro, Sara Sgarzi, Virna Taccone, Federica Tommasi (Taccone e Re riserve nella prova a squadra). Un gruppo giovanissimo, raccolto tra i 17 e 21 anni. "La continuità di rendimento è la chiave per restare nell'elite del sincronizzato - conferma il Ct Laura De Renzis - Per arrivare al top con una squadra occorrono quasi due cicli olimpici. La Spagna ha attualmente l'età media più alta; noi siamo ripartite dalle atlete della juniores per puntare ai Giochi di Pechino. In tal senso abbiamo anche cercato di specializzare gli allenamenti: io seguo singolo e duo, la Farinelli, da ottobre coadiuvata dalla Burlando, si dedica alle squadre".
I regolamenti prevedono otto squadre in gara: cinque rappresentanti dei campionati continentali e tre uscenti dalle qualificazioni dove Giappone e Spagna sono strafavorite. Resterebbe a disposizione un solo posto per Usa o Canada, Italia, Grecia e Ucraina. "Dal 14 al 17 settembre affronteremo a Yokohama Usa e Canada in Coppa del Mondo - continua la Farinelli - Lì capiremo a che punto siamo. Ai Mondiali di Melbourne potremmo rivalutare il gap. L'obiettivo è proibitivo, ma noi siamo pronte a lavorare con il massimo impegno per essere a Pechino".
Tra il bronzo delle due squadra, Beatrice Adelizzi e Giulia Lapi avevano confermato il quinto posto nel duo, danzando su musiche tratte dal Cirque du Soleil per 92,000 punti. Sul podio le russe Anastasia Davydova e Anastassia Ermakova (98,800) che hanno preceduto le spagnole Gemma Mengual e Paola Tirados (97,500), le greche Eleftheria Ftouli e Evanthia Makrygianni (94,000) e le ucraine Ksemiya Sidorenko e Darya Yushko (93,500).
Nessuna notizia entusiasmante, invece, dal lago Balaton dove la Nazionale di Nuoto in Acque Libere ha chiuso l'Europeo col bronzo di Simone Ercoli nella cinque chilometri. Laura La Piana, bronzo iridato in carica, non è riuscita a centrare il podio fermandosi al sesto posto della 25 chilometri con 1'18"5 di ritardo dalla tedesca Angela Maurer, oro in 5h35'19"1. Lontano anche l'argento della russa Natalya Pankina (+6") e il bronzo dell'altra tedesca Stefanie Biller (+10"4).
Calato il sipario sulla prima settimana, domani inizieranno le gare di nuoto. In palio i titoli dei 400 sl maschili, 400 misti femminili e delle staffette 4x100. L'Italia parte da protagonista.
 




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Marconi, trampolino di bronzo

Agli Europei di Budapest la 21enne romana conquista il terzo posto nella gara individuale da un metro. Oro alla svedese Lindberg davanti alla tedesca Kotzian

BUDAPEST (Ungheria), 1 agosto 2006 - Anche i tuffatori hanno deciso di partecipare alla grande festa europea degli sport acquatici azzurri: prima gara in programma, il trampolino da 1 metro donne e subito un bronzo grazie a Maria Marconi, terza rampolla di una famiglia vocata ai tuffi (i fratelli Tommaso e Nicola sono già stati medagliati continentali e puntano al podio anche a Budapest).
Ventidue anni tra una ventina di giorni, romana, Maria vinse il bronzo nei 3 metri sincro con la Cagnotto a Berlino 2002 e poi è stata bersagliata dalla sfortuna, che attraverso una serie di infortuni le ha impedito di mostrare appieno il suo talento. Questa medaglia, dunque, è il premio alla costanza e al coraggio, ma anche una dimostrazione di freddezza e controllo dei nervi. Nel secondo salto di finale, infatti, un 2 e mezzo in avanti carpiato, la Marconi ha preso un po' di tavola, entrando in acqua non perfettamente in asse. Un tuffo riuscito solo parzialmente, che le ha consegnato un bottino di soli 42.90 punti (mentre in semifinale erano stati oltre 58) e l’ha allontanata dalla zona medaglie.
Maria non si è depressa e nei restanti tre tuffi ha rosicchiato lo svantaggio alla russa Pozdnyakova, finendole poi davanti di oltre 6 punti con una splendida ultima esecuzione dell’uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo. La vittoria è andata alla svedese Lindberg, figlia d’arte (la madre Ulrika Knape vinse i Giochi di Monaco dalla piattaforma) davanti alla tedesca Kotzian.
E’ la prima medaglia europea continentale per la Marconi, da dedicare a mamma Barbara, all’allenatore Domenico Rinaldi, ai cani Gus e Yoko e al gatto Susanna. Il trampolino da 1 metro non è specialità olimpica, perciò ai Mondiali Maria dovrà affrontare i 3 metri: ma con la grinta mostrata in Ungheria, potrà recitare da protagonista anche lì. Una stella ritrovata.
dal nostro inviatoRiccardo Crivelli

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Maria Marconi è nata il 28-8-1984. Ansa

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Sacchin, è un tuffo di bronzo

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Christopher Sacchin è nato il 28-11-1976. Ansa

Agli Europei di Budapest il 29enne bolzanino è terzo nella gara del trampolino da un metro e bissa così il risultato di martedì di Maria Marconi

BUDAPEST (Ungheria), 2 agosto 2006 - Seconda medaglia italiana nei tuffi agli Europei di nuoto in svolgimento nella capitale magiara. Dopo il bronzo di Maria Marconi nel trampolino da un metro, è arrivato lo stesso risultato nella gara maschile grazie al 29enne bolzanino Christopher Sacchin che con 415,70 punti ha chiuso alle spalle del finlandese Joona Puhakka (425,00) e del russo Alexandre Dobroskok (416,60).
dal nostro inviatoRiccardo Crivelli

BUDAPEST (Ungheria), 2 agosto 2006 - Due giorni di gare, due medaglie: i tuffatori italiani ci prendono gusto e illuminano un Europeo ancora bagnato dalla pioggia. Nel trampolino da un metro uomini si attendeva Nicola Marconi, campione europeo nel 2002 e argento nel 2004, invece la finale, dopo lo scontro fratricida in semifinale, ha sorriso a Christopher Sacchin, 23 anni di Bolzano, che mette al collo il bronzo, sua prima medaglia importante a livello assoluto.
Una gara regolare quella dell’allievo di Giorgio Cagnotto, parzialmente compromessa nel terzo tuffo di finale (un due e mezzo rovesciato raggruppato), ma splendidamente recuperata con gli ultimi tre salti, in particolare con il penultimo, il due e mezzo in avanti con un avvitamento, coefficiente 3.2. Il bolzanino che ama suonare la batteria e fare viaggi con il chopper è salito sul podio insieme al finlandese Puhakka, che conferma l’oro di due anni fa e al russo Dobroskok, due giganti europei della specialità.
Una grande soddisfazione per Sacchin, con il piccolo rammarico di un argento sfuggito per soli nove decimi di punto, in una finale che a due tuffi dal termine racchiudeva quattro atleti (c’era anche l’ucraino Kvasha) in poco più di due punti. Le opportunità di festeggiare, però, sono tutt’altro che concluse: giovedì infatti l’Italia manda in pedana due carte di spessore, Tania Cagnotto dalla piattaforma e i fratelli Marconi, Tommaso e Nicola, dal sincro tre metri, gare che a Madrid ci regalarono entrambe la medaglia d’oro.
dal nostro inviatoRiccardo Crivelli
 




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Max e Filippo, podio di coppia

Agli Europei di Budapest l'olandese Van Den Hoogenband vince i 200 stile libero davanti a Rosolino e Magnini. Alessia Filippi in finale nei 200 misti

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Fianco a fianco Magnini (sin) e Van Den Hoogenband. Ap

BUDAPEST (Ungheria), 2 agosto 2006 - Doppia medaglia azzurra nei 200 stile liberi vinti dall'olandese Pieter Van den Hoogenband in 1'45"65: Massimiliano Rosolino ha conquistato l'argento in 1'47"01 e Filippo Magnini ha vinto il bronzo in 1'47"05. Bene anche Alessia Filippi che si è qualificata per la finale dei 200 misti con il tempo di 2'14"83 che è anche il nuovo record italiano. Da segnalare il record europeo degli 800 sl della francese Laure Manadou che in 8'19"29 ha cancellato il primato del 1987 della tedesca dell'Est Anke Mohring.
Segue il sevrizio completo
Così in mattinata
Dopo il diluvio e il rinvio delle gare a stamane, gli Europei si sono riaccesi con il recupero delle semifinali dei 200 stile libero maschili conclusi con il miglior tempo dell’olandese Pieter Van den Hoogenband, che ha fermato il cronometro in 1’48"43 davanti a Massimiliano Rosolino (1’48"59), che stava a fianco dell’olimpionico orange. Terzo e quarto tempo sono del tedesco Paul Biedermann (1’48"78), classe ’85, e di Filippo Magnini che non ha forzato per non sprecare preziose energie in vista di stasera e, soprattutto, dell’impegno centrale in questa rassegna danubiana, i 100 stile libero di cui è campione del mondo. Pippo ha controllato in 1’49"16, dietro di lui il pericoloso britannico Simon Burnett (1’49"17). L’ultimo ad approdare in finale è il francese Leveaux in 1’49"50.
La mattinata ha portato anche la scelta di Alessia Filippi, che ha deciso di disputare i 200 misti anziché i 100 dorso. La neo regina dei 400 misti ha ottenuto il quinto tempo in batteria in 2’15"85 e si è avvicinata al record italiano (potrebbe cadere in semifinale) in una serie che ha visto ai primi due posti le francesi Manaudou (2’13"86) e De Ronchi, con la ritrovata olimpionica ucraina Yana Klochkova autrice di 2’15"80. Non si è presentata ai blocchi Livia Travaglini, arrivata in ritardo nella "calls room". La Filippi non è partita nei 100 dorso anche per non forzare troppo la spalla, un po’ dolorante, in vista delle staffetta e dei 400 sl. In questa prova Laure Manaudou ha ottenuto 1’01"85 con la danese Oernstedt seconda in 1’02"17. Sedicesima s’è qualificata in semifinale Valentina De Nardi in 1’03"46, mentre delusa e ventesima è stata eliminata Elena Gemo in 1’03"98.
Le batterie dei 200 farfalla si erano aperte con il guizzo di Francesco Vespe, il napoletano già compagno di allenamento della Giacchetti, e qui capace di timbrare il miglior tempo in batteria e il record italiano in 1’57"72: cancellato l’1’58"20 di Christian Galenda. Infine nei 200 rana approdano alle semifinali sia Loris Faccio (3° tempo in 2’13"72) che il campione europeo uscente, Paolo Bossini, sesto in 2’13"81. Nei tuffi dopo le eliminatorie Christopher Sacchin è quarto, Nicola Marconi ottavo: entrambi accedono alle semifinali.
dal nostro inviatoStefano Arcobelli
 




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Magnini, freccia d'oro nei 100

Agli Europei di Budapest, pronostico rispettato nei 100 sl: l'azzurro chiude al primo posto nuotando in 48''79. L'altro azzurro, Galenda, chiude sesto

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Filippo Magnini, 24 anni, oro nei 100 sl. Reuters

BUDAPEST (Ungheria), 4 agosto 2006 - L'oro del re. L'oro del "Magno" nella gara regina: i 100 stile libero, quelli che ti fanno sentire Tarzan. L'oro di Filippo Magnini nella gara più difficile, al cospetto del primatista e biolimpionico Pieter Van den Hoogenband. Il titolo europeo maturato proprio quando sul cielo di Budapest riappare un tenue sole. In acqua con la sua cuffia color oro, superPippo non tradisce e vince in 48"79, più veloce di 12 centesimi dello svedese rivelazione Stefan Nystrand e del Tulipano volante che non è andato al massimo come nei 200. Solo sesto Christian Galenda (49"41), bronzo uscente, che ha patito la stanchezza dei giorni scorsi.
In Europa, Magnini aveva già battuto l'olandese nel 2004, poi ai Giochi l'azzurro finì quinto. E da quel momento è diventato il numero uno dei cento: ha perso solo una volta in vasca corta a Shanghai dal sudafricano Neethling. Magnini ha poi fatto lo show andando a prendersi la corona che i suoi amici pesaresi gli avevano tenuto nascosto prima della gara. Una sorpresa graditissima che ha fatto scatenare ancora di più il campione del mondo di Montreal. Curioso che nel '58 Paolo Pucci abbia vinto l'oro dei 100 proprio qui sul Danubio, e che neanche Giorgio Lamberti si sia ripetuto come Magnini, avendo vinto solo a Bonn nell'89 quando realizzò anche il record mondiale dei 200 in 1’46"69.
Nella giornata trionfale di Magnini, la fidanzata Francesca Segat ha chiuso quinta con Elena Gemo sesta nella finale dei 100 farfalla, mentre approda in finale Alessandro Terrin col secondo tempo e spera domani di battere finalmente il primatista mondiale ucraino Oleg Lisogor. In finale nei 200 dorso approdano anche Luca Marin e Mattia Aversa, mentre è eliminata dai 200 sl Flavia Zoccari nella semifinale disertata da Federica Pellegrini, che domani compirà 18 anni.
Tuffi. Nel sincro piattaforma Brenda Spaziani e Valentina Marocchi sono quarte per soli due punti, dai 3 metri Nicola Marconi è settimo, Massimiliano Mazzucchi undicesimo.
Dal nostro inviato Stefano Arcobelli
 




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Bronzo Benedetti-Dell'Uomo

Europeo: dalla piattaforma 10 metri, grande prestazione della coppia azzurra che chiude al terzo posto con 435,12 punti. Oro alla Russia (469,38),argento alla Germania (447,96)

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Michele Benedetti e Francesco Dell'Uomo. (Ap)

BUDAPEST (Ungheria), 5 agosto 2006 - Ancora una medaglia per la nazionale italiana. Stavolta storica, visto che in questa disciplina l'azzurro non era mai salito sul podio nella storia del campionato continentale. Michele Benedetti e Francesco Dell'Uomo hanno conquistato la medaglia di bronzo agli Europei di tuffi di Budapest nel sincro dalla piattaforma di 10 metri. La coppia azzurra ha totalizzato 435,12 punti ed è stata battuta solo dairussi Dmitry Dobroskok e Gleb Galperin (oro con 469,38)  e dai tedeschi Sascha Klein e Heiko Meyer (argento con 447,96).
"Siamo felicissimi - ha dichiarato Dell'Uomo appena sceso dal podio - ancora non ci crediamo. Una medaglia ci voleva per tutto il movimento e finalmente è arrivata". "Soddisfazione soprattutto per l'ultimo tuffo - ha aggiunto Benedetti - lo avevamo provato molto ed è perfettamente riuscito. Me ne sono reso conto quando ancora eravamo in aria".
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Messaggio Re: CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO 
 
4x200 e Terrin, pioggia d'oro  

Due successi azzurri agli Europei di nuoto con il ranista, primo ex aequo con l'ucraino Lisogor nei 50, e con la staffetta, vittoriosa con record continentale

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Alessandro Terrin, oro nei 50 rana. Ansa

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Magnini, Rosolino, Berbotto, Cassio. (Reuters)

BUDAPEST (Ungheria), 5 agosto 2006 - L'oro con record europeo della  4x200 è da far impazzire: il 7'09"60 con cui Massimiliano Rosolino, David Berbotto, Nicola Cassio e Filippo Magninistracciano il precedente azzurro dell'argento mondiale di Fukuoka (7’10"86) è un qualcosa di grande. Un'emozione indescrivibile la supremazia azzurra contro gli inglesi. Fantastici quattro, fantastici tutti questi moschettieri che realizzano un poker storico: mai nessuna nazione in staffetta aveva centrato quattro successi consecutivi. Gli azzurri ci sono riusciti in modo fantasmagorico.
E anche Alessandro Terrin compie un capolavoro nei 50 rana vincendo in 27"48, lo stesso crono del primatista ucraino Oleg Lisogor che ha più esperienza dell'azzurro. Un oro condiviso, un record italiano strappato a Fioravanti (27"72), una svolta definitiva per il finanziere di Andrea Palloni che non aveva mai sofferto e pianto così tanto, per una vittoria. Fantastico Ciccio. Infine il record italiano di Cristina Chiuso a 33 anni, un'altra gemma di giornata nei 50 stile libero: la veneta di Roma ha realizzato 25"18, cancellando il suo precedente di 25"25, e domani potrebbe tentare la medaglia.
E' una favola commovente, una storia a lieto fine quella di Otylia Jedrzejczak, olimpionica dei 200 farfalla, che a ottobre ha rischiato di morire in un pauroso incidente stradale nel quale è morto anche il fratello, con lei alla guida. Dopo un calvario in ospedale e la lenta ripresa, la polacca è tornata fortissima e ha vinto i 200 stile libero in 1'57''25 davanti alla fresca primatista dei 100, la tedesca Liebs (1'57''48), e alla francese Laure Manaudou (bronzo in 1'58''38), che fallisce così la possibilità di tentare il record di sei medaglie d'oro (impresa riuscita solo al tedesco Micheal Gross, all'olandese Pieter Van den Hoogenband e alla tedesca Franziska Van Almsick che anche stavolta salva il suo record mondiale di 1'56"64). Otilya ha sferrato l'attacco ai 125 metri superando la parigina che non ha potuto fare granchè nell'ultima vasca.
Nei 100 delfino, invece, non riusciamo ad agguantare la medaglia: Mattia Nalesso dopo un anno problematico non è andato oltre il 53''32, lontano dal suo record italiano di 52''27, ed è preceduto da Rudy Goldin in 53''26: settimo e ottavo. Curiosamente, entrambi avevano virato insieme in 24''87 ed entrambi sanno di poter valere un tempo vicino a quello con cui il transalpino Amaury Leveaux ha conquistato l'argento in 52''76. L'oro è del primatista europeo, l'ucraino Andryi Serdinov in 51''95 , il bronzo è del russo Nikolay Skvortsov in 52''96.
Ottavo nei 200 dorso è anche Mattia Aversa in 2’01"05, peggioratosi rispetto alla batteria (2'00"95). In questa gara crolla il fresco primato europeo di 1'56"34 del tedesco Helge Meeuw, attore non protagonista della finale vinta in 1'55"44 dal russo Arkady Vyatchanin sul magiaro Laszlo Cseh (che domani sfiderà nei 400 misti Marin e Boggiatto) in 1'56"69 e sul romeno Florea in 1'57"83. Nel dorso femminile, invece, tra le due primatiste dei 50 Herasimenia (Bie) e Pitesch (Ger) il duello si risolve senza primato e col successo per 26 centesimi della teutonica in 28''36, solo record dei campionati.
Francesca Segat (2'09"22) e Caterina Giacchetti (2'09"72) col secondo e settimo tempo sono in finale nei 200 farfalla, gara in cui la napoletana s'è piazzata quarta ai Mondiali. La polacca Jedrzejczak parte favorita, ma la nostre farfalle paiono indiavolate. Anche Roberta Panara approda in finale dei 50 rana in 32"09: stasera dovrebbe fare cadere il record di Roberta Crescentini di 31"73. Il più veloce dello sprint è stato il francese Fred Bousquet in 21"99, mentre Lorenzo Vismara e Alessanro Calvi deludono, eliminati già in batteria col 24° tempo (23"04) e il 30° (23"23).
dal nostro inviato Stefano Arcobelli
 




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Messaggio Re: CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO 
 
Segat-Giacchetti, che farfalle!

A Budapest, splendida doppietta azzurra nella finale dei 200 farfalla. Dietro alla polacca Jedrzejczak, Segat argento in 2'08"96 e Giacchetti bronzo in 2'09"01

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Francesca Segat, argento nei 200 farfalla. Ansa

BUDAPEST (Ungheria), 6 agosto 2006 - Praticamente perfette. Francesca Segat e Caterina Giacchetti chiudono al secondo e terzo posto la finale dei 200 farfalla ai campionati europei di Budapest. Ottima la strategia scelta dalle azzurre che fino a 150 metri hanno lasciato sfogare l'ungherese Boulsevicz per poi sorpassarla nel rush finale. Unica imprendibile, la polacca Otylia Jedrzejczak che ha chiuso in in 2'07"09. "Un secondo posto non capita tutti i giorni" il commento a caldo della Segat, fidanzata di Filippo Magnini.
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dal nostro inviato Stefano Arcobelli
 




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Messaggio Re: CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO 
 
Vai Italia, 2 argenti e 2 bronzi

A Budapest, due gare e due doppiette:nei 400 misti, argento di Marin e bronzo di Boggiatto. Nei 200 farfalla, Segat seconda in 2'08"96 e Giacchetti terza in 2'09"01

BUDAPEST (Ungheria), 6 agosto 2006 - Luca Marin ha conquistato la medaglia d'argento nei 400 misti degli Europei di Budapest vinti dall'ungherese Lazlo Cseh. Ad Alessio Boggiatto la medaglia di bronzo. Una grandissima gara che ha visto gli azzurri secondo soltanto all'idolo di casa e nuovo primatista continentale.
Praticamente perfette anche Francesca Segat e Caterina Giacchetti che chiudono al secondo e terzo posto la finale dei 200 farfalla ai campionati europei di Budapest. Ottima la strategia scelta dalle azzurre che fino a 150 metri hanno lasciato sfogare l'ungherese Boulsevicz per poi sorpassarla nel rush finale. Unica imprendibile, la polacca Otylia Jedrzejczak che ha chiuso in in 2'07"09. "Un secondo posto non capita tutti i giorni" il commento a caldo della Segat, fidanzata di Filippo Magnini.
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