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CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO: Varese 2008
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Messaggio CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO: Varese 2008 
 
MONDIALI DI CICLISMO VARESE 2008



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IL SITO UFFICIALE: h**p://***.varese2008.org

IL CALENDARIO


Martedì 23 settembre '08 - ore 14:00PROVA A CRONOMETRO UNDER 23 33,55 km



Mercoledì 24 settembre '08 - ore 14:00 PROVA A CRONOMETRO ELITE DONNE 25,15 km



Giovedì 25 settembre '08 - ore 13:00 PROVA A CRONOMETRO ELITE UOMINI 43,70 km



Venerdì 26 settembre '08 - ore 12:15 PROVA IN LINEA UNDER 23 10 giri - 173,35 km



Sabato 27 settembre '08 - ore 13:00 PROVA IN LINEA ELITE DONNE 8 giri - 138,80 km



Domenica 28 settembre '08 - ore 10:30 PROVA IN LINEA ÉLITE UOMINI 15 giri - 260,25 km


 



 
Ultima modifica di Ospite il 22 Settembre 2008, 23:08, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO: Varese 2008 
 
Crono Under23: L' italiano Malori d'oro


Il ventenne di Parma, già campione europeo di categoria, si aggiudica il primo titolo iridato in palio, dominando la prova contro il tempo

VARESE, 23 settembre 2008 - Si aprono come meglio non si potrebbe, i Mondiali di Varese di ciclismo. Il ventenne parmense Adriano Malori, che lo scorso luglio a Stresa si è laureato campione europeo Under 23, ha vinto la cronometro a squadre, aggiudicandosi il primo titolo iridato in palio.
Salito in pedana carico di aspettative il corridore della Filp Parolin Ramonda, dopo tre titoli tricolori consecutivi e il titolo continentale, ha dominato sui 33,5 km. "Dovesse arrivare una medaglia sarei felicissimo. All'oro non penso, quello andrebbe oltre ogni ambizione", aveva detto l'azzurro alla vigilia.
L'azzurro, con il tempo di 41'35"98, ha preceduto il tedesco Patrick Gretsch (42'25"65) e l'australiano Cameron Meyer (42'40"34). Quinto l'altro azzurro, Stefano Borchi.

LE EMOZIONI - "Penso sia il momento più bello che possa capitare a un ragazzo". Prima di salire sul podio spiega che "vincere il Mondiale in Italia è incredibile. Non ho parole. Ho capito all'intermedio sulla salita che potevo ottenere un buon risultato. Avevo paura nella parte più umida del percorso, ma stamattina ho rischiato alla partenza: ho montato un rapportone e mi son detto gioco il tutto per tutto. È stata una giornata perfetta. Vincere il Mondiale in Italia è incredibile: quando sono passato su uno strappo, ho visto tanta gente che mi incitava e mi è venuta la pelle d'oca alle gambe nonostante avessi freddo per la temperatura". Malori è un tifoso di Lance Armstrong, il re del Tour. "Lui è un grande e lo rimarrà - spiega -. Spero che questa maglia mi darà anche un po' di notorietà. Questa giornata mi cambia la vita".
I PRECEDENTI - Malori partiva con il numero 1 in quanto aveva conquistato il 3 luglio il titolo Europeo a Stresa. E’ sempre stato in testa ai rilevamenti e in questo momento è davvero il miglior specialista internazionale. Corre per la Filmop Parolin ed è il campione italiano in carica del tic-tac. L’Italia ritrova così un cronoman vero dopo tanti anni. Negli under 23, specialità che dal 1996 ha sostituito quella dei dilettanti, avevamo vinto due volte l’oro nella cronometro: Gianluca Sironi nel 1996 e Fabio Malberti nel 1997; poi un argento, Sgambelluri 1996, e due bronzi: Ortenzi 1998 e Nibali 2004.
Da segnalare che Malori ha battuto pure alcuni professionisti: negli under 23 possono correre anche i pro’, purché non facciano parte delle formazioni ProTour di prima fascia. La vittoria di Malori è un premio alla programmazione della Federazione italiana, che ha sempre privilegiato di far correre le prove under 23 a dilettanti «veri», e non ad atleti prestati dalle squadre professionistiche.

N.B Adriano Malori quando era juniores correva per la Nial di Correggio ed ogni tanto ha avuto l'occasine di incontrare Morello lungo la strada e di allenarsi con lui ecco il merito del suo successo.    

ORDINE D'ARRIVO

1 Adriano Malori (Italy)       in                           41.35.98 (48.389 km/h)
2 Patrick Gretsch (Germany)            a                    0.49.67
3 Cameron Meyer (Australia)      a                          1.04.36
4 Marcel Wyss (Switzerland)      a                          1.11.56
5 Stefano Borchi (Italy)           a                        1.24.31
6 Peter Stetina (United States Of America)  a               1.24.58
7 Kristjan Koren (Slovenia)                a                1.24.83
8 Rui Costa (Portugal)                 a                    1.26.83
9 Andreas Henig (Germany)           a                       1.32.71
10 Artem Ovechkin (Russian Federation)      a               1.37.51
13 Mykhaylo Kononenko (Ukraine)    a                        1.48.96
32 Dmitry Sokolov (Russian Federation)         a            2.44.38


 Adriano Malori è nato a Parma il 28 gennaio 1988

 Ormai un classico: il "morso" alla medaglia.

 L'altro azzurro Stefano Borchi

 Il podio

 Qualche bella ragazza non guasta mai
 



 
Ultima modifica di Ospite il 25 Settembre 2008, 19:45, modificato 2 volte in totale 
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Messaggio Re: CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO: Varese 2008 
 
Crono donne: oro americano Longo 13ª e in lacrime


Nella prova contro il tempo femminile, vince l'americana Neben, oltre il 35° posto le azzurre Zugno e Berlato. La 50enne francese delusa: "Avevo le gambe per il podio".

VARESE, 24 settembre 2008 - L’americana Amber Neben ha vinto il titolo mondiale della cronometro donne. Sui 25 chilometri del percorso, che ricordava quello su strada di Varese 1951 vinto da Ferdy Kubler, ha battuto di 7" l’austriaca Christiane Soeder e di 21" la tedesca Judith Arndt. Quinta a 25" la favoritissima, l’altra statunitense Kristin Armstrong, campionessa olimpica a Pechino. Jeannie Longo, 49 anni, eletta atleta del secolo in Francia con 840 vittorie in gara, è finita 13ª. E in lacrime: "Sono dispiaciuta e delusa, l’obiettivo era il podio, avevo le gambe per arrivarci". Amber Neben, californiana di Santa Ana, 1.60 per 48 chili, è laureata in biologia. Ha costruito la vittoria nella prima parte: sulla salita di Rasa è passata con 15" sulle avversarie e ha poi difeso il vantaggio.
LE AZZURRE - Anna Zugno è arrivata 36ª a 3’41" ed Elena Berlato 37ª a 3’55" su 43 atlete in gare. Sono molto più giovani delle rivali (Zugno ha 24 anni, Berlato 20: la vincitrice Neben ne ha 33) e sapevamo che non erano competitive in una specialità molto tecnica, che richiede investimenti e preparazione. Per loro è stata una giornata di esperienza.

ORDINE D'ARRIVO

1 Amber Neben (United States Of America)   in        33.51.35 (44.571 km/h)
2 Christiane Soeder (Austria)      a                 0.07.56
3 Judith Arndt (Germany)             a               0.21.77
4 Tatiana Antoshina (Russian Federation)     a       0.23.39
5 Kristin Armstrong (United States Of America)   a   0.25.27
6 Karin Thürig (Switzerland)           a             0.29.99
7 Susanne Ljungskog (Sweden)      a                  0.57.38
8 Emma Pooley (Great Britain)       a                0.57.52
9 Charlotte Becker (Germany)        a                1.03.32
10 Linda Villumsen (Denmark)        a                1.05.43
33 Alexandra Burchenkova (Russian Federation)   a    3.15.01
36 Anna Zugno (Italy)          a                     3.41.23
37 Elena Berlato (Italy)            a                3.55.35


 Il podio

 Amber Neben (Stati Uniti) medaglia d'oro

 La russa Tatiana Antoshina 4^ clssificata
 



 
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Messaggio Re: CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO: Varese 2008 
 
Crono Professionisti, oro a Grabsch Pinotti miglior azzurro: 13°


Il tedesco ha vinto percorrendo i 43,7 km del percorso in 52'01"60, precedendo il canadese Tuft e lo statunitense Zabriskie. Deluso Pinotti, 13°: "Il podio era nei miei sogni, avrei potuto osare di più". Domani prova in linea per gli Under 23

VARESE, 25 settembre 2008 - Il giorno più bello della sua carriera, ha detto, e non è difficile credergli. Alla fatidica età di 33 anni, Bert Grabsch si è laureato campione del mondo a cronometro. Tedesco di nascita, svizzero di residenza, 14 vittorie non memorabili (però anche una tappa della Vuelta 2007), infiniti piazzamenti, fisico compatto e testa dura da cronoman. "Il mio giorno perfetto: percorso ideale, forma ottima, velocità e rendimento costanti. In altre situazioni c’era sempre qualcuno che mi batteva, stavolta no". Lo ha aiutato l’assenza dei migliori specialisti, da Cancellara a Schumacher. "Quest’anno avrei voluto fare il Tour de France, invece sono stato dirottato al Giro dell’Austria. Ho fatto la crono dell’Olimpiade: quattordicesimo. Oggi, senza Cancellara, c’erano almeno 10 corridori in grado di vincere. Ce l’ho fatta io. Sono felice, ma non sorpreso".
SORPRESA TUFT - Chi è sorpreso, e non fa nulla per nasconderlo, è Svein Tuft: 31 anni, canadese, corre per la Symmetrics, una squadretta che disputa gare soprattutto in Canada, Stati Uniti e Sud America. Tredici vittorie, da Cuba a San Salvador, dall’Uruguay al Messico, compresi quattro titoli nazionali a cronometro. "Avevo fiducia, ma solo strada facendo mi sono sentito così brillante. Ho cominciato a tutta, ho cercato di finire a tutta". L’ha fatto. Tuft ha anche avuto un incidente meccanico: "Mi sono dovuto fermare, cambiare la ruota richiedeva troppo tempo, ho fatto scaricare la bici di scorta e ho proseguito con quella". Però la bici di scorta era da strada. "Ho avuto qualche difficoltà a tenere la posizione aerodinamica. Ma non posso dire se quel guaio mi ha fatto perdere la medaglia d’oro. Ho conquistato quella d’argento e me la godo". Il podio mondiale non gli cambierà la vita. "Mi piacciono le corse che faccio, non cerco contratti in Europa, mi va già bene così".
ZABRISKIE POINT - David Zabriskie, dei primi tre, è il più conosciuto: statunitense, è stato compagno di squadra di Lance Armstrong e Ivan Basso e adesso lo è dei fratelli Schleck e di Carlos Sastre. "È stato un anno tremendo, dalla caduta al Giro d’Italia non riuscivo più a riprendermi. Un giorno ho chiesto a Michael Barry, che ha avuto un incidente simile al mio, quanto ci volesse per recuperare. Mi ha risposto: anche un paio d’anni. Gli ultimi due giorni al Giro del Missouri ho avuto degli spasmi muscolari. Poi la situazione è migliorata. Così questo terzo posto mi soddisfa: poteva anche andare meglio, ma bisogna sapersi accontentare".
AZZURRI DELUSI - Italiani fuori dai primi 10: Marco Pinotti 13°, Manuel Quinziato 14° a neppure 3" dal suo compagno azzurro. Pinotti: "Il podio era nei miei sogni. Forse ho sottovalutato la mia condizione, avrei potuto osare mettendo un paio di denti in più nella corona: 55 invece di 53. All’inizio sono stato un po’ prudente, nella seconda parte ho recuperato". Quinziato: "Il mio primo obiettivo era non avere rimpianti. Ho dato tutto, forse addirittura troppo nella prima parte, così nella seconda, fra i -10 e i -5, ho avuto una piccola crisi. Ma non ho mollato, e mi sono ripreso. Ho margini di miglioramento. La prossima volta, facendo più lavoro specifico, andrò meglio".

ORDINE D'ARRIVO

1 Bert Grabsch (Germany)      in                  52.01.60 (50.407 km/h)
2 Svein Tuft (Canada)               a            0.42.79
3 David Zabriskie (United States Of America) a   0.52.27
4 Levi Leipheimer (United States Of America) a   1.05.42
5 Gustav Larsson (Sweden)       a                1.05.84
6 Stijn Devolder (Belgium)      a                1.15.41
7 Tony Martin (Germany)        a                 1.16.26
8 Janez Brajkovic (Slovenia)     a               1.25.16
9 David Millar (Great Britain)     a             1.25.26
10 Sylvain Chavanel (France)    a                1.25.82
11 Vladimir Gusev (Russian Federation)    a      1.27.13
13 Marco Pinotti (Italy)              a          1.34.12
14 Manuel Quinziato (Italy)       a              1.36.79

26 Mikhail Ignatiev (Russian Federation)    a    2.55.46

 Bert Grabsch in azione

 Il podio

 L'azzurro Marco Pinotti

 Il russo Vladimir Gusev 11° classiicato

 Mikhail Ignatiev (Russia) prima crono ai mondiali da professionista

 L'ucraino Serhiy Honchar 15° classificato
 



 
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Messaggio Re: CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO: Varese 2008 
 
L'Italia giovane non tradisce Ponzi d'argento, ma deluso


Nella prova in linea del Mondiale di Varese, il corridore della Zalf Fior beffato dal colombiano Duarte che ha preso in contropiede il gruppetto di fuggitivi, tra cui altri due azzurri


VARESE, 26 settembre 2008 - Si può fare la corsa perfetta e finire secondi? Sì, si può. Chiedetelo a Simone Ponzi, 21 anni, beffato sul traguardo del Mondiale under 23 di Varese da un colombiano che l’anno scorso correva tra i pro’ con la Diquigiovanni di Savio e poi era finito nel dimenticato: tale Fabio Duarte. Il corridore di Bogotà è partito a 600 metri dall’arrivo e nessuno più l’ha preso. L’altro azzurro Daniel Oss, in fuga con Domenico Caruso fin dal terzo dei dieci giri in programma, è rimasto sulle gambe e amen. Per Ponzi non c’è stato nulla da fare. Se non vincere la volata per l’argento sul tedesco John Degenkolb e sul velocissimo inglese Ben Swift per poi disperarsi battendo i pugni sul traguardo.
E dire che il bresciano ha poco o nulla da rimproverarsi per l’oro mancato. Si è nascosto per tre quarti di gara e nei due giri che contavano è spuntato davanti assieme al russo Silin, agganciando il gruppetto di fuggitivi in cui c’erano già Oss e Caruso, arrivati rispettivamente 8° e 10°. Quinto il portoghese Rui Costa e sesto il francese Gautier, autori di recuperi incredibili. La corsa è stata anarchica e movimentata fin dall’inizio, con la fuga propiziata da Borchi. L’Italia è stata presente in tutte le azioni, tanto da presentari alla resa dei conti con tre uomini. È mancato solo l’attesissimo Adriano Malori, 20 anni, vincitore martedì della crono iridata e meno adatto alla prova in linea. Peccato aver gettato al vento l’occasione. Per Ponzi, che l’anno prossimo correrà tra i pro’ con la Lampre, era l’ultima: "Purtroppo c’è il rammarico di essere stato anticipato all’ultima curva da Duarte. Magari avrei potuto affrontarla più avanti, ma è inutile recriminare. Io ho fatto la mia volata e mi sono mancati solo 20 metri per vincere".

ORDINE D'ARRIVO

1 Fabio Andres Duarte Arevalo (Colombia)            4.17.02 (40.500 km/h)
2 Simone Ponzi (Italy)  st
3 John Degenkolb (Germany) st
4 Ben Swift (Great Britain)  st
5 Rui Costa (Portugal)  st
6 Cyril Gautier (France)  st
7 Egor Silin (Russian Federation)   st
8 Daniel Oss (Italy)           a                        0.05
9 Dennis Van Winden (Netherlands)         a             0.07
10 Damiano Caruso (Italy)          a                    0.12

 La volata finale

 Fabio Duarte (Colombia) medaglia d'oro

  Un azione durante il 5° giro

 Il podio
 



 
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Messaggio Re: CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO: Varese 2008 
 
Tra le donne vince la Cooke


Dopo l'oro di Pechino, la gallese si aggiudica anche la maglia iridata davanti all'olandese Vos e alla tedesca Arndt. La Bronzini, quattordicesima, è la prima delle azzurre

VARESE, 27 settembre 2008 - Nel 1995 Jeannie Longo vinse in Colombia uno dei suoi sei titoli mondiali e l’anno dopo trionfò pure ad Atlanta nella gara olimpica. Tredici anni dopo Nicole Cooke ha fatto di meglio: oro a cinque cerchi e maglia iridata a distanza di 57 giorni. Una doppietta incredibile in una corsa che si è accesa all’ultimo giro. Stavolta, a differenza di quanto accaduto a Pechino, l’Italia non ha un bronzo da festeggiare. Bronzini, quattordicesima, è la prima delle azzurre. Tatiana Guderzo (terza in Cina) solo ventinovesima. Sul podio Marianne Vos (Olanda) e Judith Arndt (Germania).
BACCAILLE - Fuga immediata. Vanno via in 12: Armstrong (Stati Uniti) Ziliute e Polikeviciute (Lituania), Egyed (Australia), Salvetat (Francia), Morfin Macouzet (Messico), Sanchis (Spagna), Becker e Keller (Germania), Armistead (Gran Bretagna), Verbeke (Belgio) e l’azzurra Monia Baccaille. Il gruppo le tiene a tiro: 2 minuti dopo 60 km. Poi, dopo la boa dei 4 giri, la media comincia ad alzarsi. Fabiana Luperini è la prima a muoversi con decisione sul terzultimo passaggio sulla salita del Montello. La sua accelerazione fa male, il gap scende da 1’14" a 46". Ma davanti riprendono a marciare grazie al lavoro della Armstrong in discesa.
AFFONDO - Al settimo ingresso nel Cycling Stadium l’australiana Eyged è prima con meno di 20 secondi sul primo gruppo inseguitore. Tutti aspettano che si muovano le più forti: Vos, Arndt, Worrack, Johansson e Cooke. E’ proprio l’olandese, iridata 2006 a Salisburgo, a prendere l’iniziativa trascinandosi dietro le altre. La speranza italiana è affidata alla varesina Noemi Cantele, che si lancia all’inseguimento, resta a 50 metri per un paio di chilometri ma poi cede. Prima di entrare nell’ippodromo è la svedese Johannson a tentare il colpo a sorpresa. Ma sul rettilineo lo spunto di Nicole Cooke è irresistibile. Proprio come a Pechino. "Ad agosto avevo ottenuto la vittoria a cui tenevo di più - ha detto la nuova campionessa mondiale che succede a Marta Bastianelli -. Questa mattina mi sono svegliata tranquilla, ero rilassata perché sapevo di avere a disposizione una squadra forte. Quindi ho corso senza pressione, d’istinto, e alla fine è stato più semplice di quanto potessi immaginare". (fonte: gazzetta.it)

ORDINE D'ARRIVO

1 Nicole Cooke (Great Britain)        in          3.42.11 (37.482km/h)
2 Marianne Vos (Netherlands)     st                      
3 Judith Arndt (Germany)        st                      
4 Emma Johansson (Sweden)    a                      0.05
5 Trixi Worrack (Germany)        a                  0.11
6 Diana Ziliute (Lithuania)         a               1.47
7 Marta Vilajosana Andreu (Spain)     st                
8 Joanne Kiesanowski (New Zealand)      st              
9 Alex Wrubleski (Canada)          st                    
10 Julia Martisova (Russian Federation) st
14 Giorgia Bronzini (Italy)
26 Monia Baccaille (Italy)
33 Natalia Boyarskaya (Russian Federation) a 1.56
37 Noemi Cantele (Italy)      a                     1.59
40 Alexandra Burchenkova (Russian Federation)  a    5.24

 La volata finale

 Il podio

 l'Azzurra Naomi Cantele

 Il gruppo in discesa

 Gli ultimi 400 metri
 



 
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Messaggio Re: CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO: Varese 2008 
 
Ballan, scatto Mondiale "Siamo una grande squadra"


Il veneto della Lampre allunga ai tre chilometri dall'arrivo e conquista per distacco il Mondiale di Varese, il terzo consecutivo per gli azzurri di Ballerini. "Bettini mi ha dato spazio e si è dimostrato un grande uomo" Cunego 2° su Breschel


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VARESE, 28 settembre 2008 - Alessandro Ballan ha vinto il Mondiale di Varese nel modo con cui ha ottenuto i successi più importanti della sua carriera, il Giro delle Fiandre e la classica di Amburgo. Una "sparata secca", irresistibile, a 3 chilometri dal traguardo, che ha mandato in tilt le strategie dei belgi più che degli spagnoli, travolti dalla scelta di dare spazio a Joaquin Rodriguez.
PER BETTINI - L’impresa, 40 anni dopo Imola ’68 (Adorni) e 36 dopo la doppietta francese Basso-Bitossi, è riuscita al campione di Castelfranco Veneto, che compirà 29 anni a novembre, ha avuto da poco una figlia di nome Azzurra e che quasi si scusa, con l’oro al collo, per aver strappato il sogno iridato a Bettini nel giorno della sua ultima corsa. "E’ una vittoria inaspettata, sapevo di andar forte ma siamo partiti tutti per Paolo, che ancora una volta si è dimostrato un grande uomo e un grande compagno, ha lasciato via libera a noi tre e questo è da ammirare".
CORSA DURA - L’Italia ha fatto la corsa dall’inizio alla fine. Si è presa carico di chiudere la fuga di Poos, Ochoa e Chodkha, ha animato gli attacchi cruciali: quello con Bettini e Valverde al dodicesimo giro, quelli di Rebellin e Cunego e infine l’ultimo, quello decisivo. "Avevo già visto quest’arrivo e sapevo dove si poteva attaccare. Quello era il punto che faceva più male, dove bisognava cambiare il ritmo e avere le gambe quando la strada spianava. L’obiettivo era quello di fare la gara dura, ma a un certo punto ero stremato... Ho iniziato ad attaccare quando mancavano 55 km ma le urla della gente mi spingevano a resistere, dandomi fiducia. In quei momenti ho pensato che avrei potuto piantarmi sulla rampa dell’ippodromo come era successo nella gara femminile (a Marianne Vos, ndr). Solo ai 500 metri ho visto che il vantaggio era ancora buono e ho iniziato a immaginare questa maglia su di me", ha detto Ballan, che ha dedicato al padre scomparso una decina d’anni fa il suo successo più importante.
NUOVA VITA - L’erede di Paolo Bettini lancia infine un messaggio al mondo del ciclismo, in difficoltà: "Spero d’aver dato qualcosa anch’io, qui in Italia, mi auguro che si cominci a risalire, che il doping ci lasci un po’ tranquilli. La mia vita? Cambierà un po’, sarò riconosciuto in giro, ma spero di rimanere sempre lo stesso".
CUNEGO - Il secondo posto di Damiano Cunego, anche lui della Lampre, completa una giornata memorabile per l’Italia: "Paolo ha fatto una grande carriera, dispiace tantissimo che da oggi non sia più nel gruppo. Oggi era troppo marcato e il nostro ruolo era quello di entrare nelle fughe, ma senza un riferimento preciso. Alessandro ha sfruttato l’occasione giusta. Del resto sarebbe stato il colmo perdere questo Mondiale, eravamo in tre e ci siamo comportati benissimo. E’ una giornata fenomenale. Questo argento vale molto, e ho davanti ancora tanti mondiali". Poi una stoccata alle polemiche: "Ogni anno la mia convocazione è criticata - ha detto il corridore di Cerro Veronese, preferito a Danilo Di Luca - ma le scelte di Franco sono state sempre ripagate dai risultati e anche oggi abbiamo dimostrato che noi italiani quando siamo in condizione sappiamo correre meglio di tutti".

ORDINE D'ARRIVO

1 Alessandro Ballan (Italy)     in            6.37.30 (39.283 km/h)
2 Damiano Cunego (Italy)       a                0.03
3 Matti Breschel (Denmark)   st                    
4 Davide Rebellin (Italy)         st                 
5 Andriy Grivko (Ukraine)        st                  
6 Joaquin Rodriguez Oliver (Spain)      st          
7 Fabian Wegmann (Germany)       st                  
8 Christian Pfannberger (Austria)   st              
9 Nick Nuyens (Belgium)        st                    
10 Robert Gesink (Netherlands)   st
14 Assan Bazayev (Kazakhstan)      a            0.58
20 Vladimir Karpets (Russian Federation) a 1.13
27 Alexandre Bazhenov (Russian Federation) a     3.24
28 Paolo Bettini (Italy)   a                    4.53

 Ballan comincia il suo Mondiale come una delle alternative a Bettini.

 Prima della maglia iridata compiti di gregariato per il futuro campione del Mondo.

 Ballan arriva da solo sul traguardo di Varese.

 Damiano Cunego secondo e rebellin quarto nella volata finale

 Paolo Bettini prima della partenza

 Il podio di Varese 2008: da destra Cunego (2°), Ballan (1°), Breschel (3°).

 Per Cunego e Ballan è festa doppia, sono anche compagni di club nella Lampre.

 Un morso in stile "olimpico" all'oro di Varese.
 



 
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