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CAMPIONATO MONDIALE DI HOCKEY SU GHIACCIO
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Messaggio CAMPIONATO MONDIALE DI HOCKEY SU GHIACCIO 
 
MONDIALI DI HOCKEY MOSCA 2007


I GIRONI DI QUALIFICAZIONE




IL ROSTER DELL'ITALIA Link

IL ROSTER DELLA RUSSIA Link

IL CALENDARIO


27.04 16.15 B Stati Uniti  Austria 6-2  Link
27.04 17.15 D Ucraina Finlandia 0-5 Link  
27.04 20.15 B Bielorussia Rep. Ceca  2-8  Link
27.04 21.15 D Russia Danimarca 9-1 Link
28.04 16.15 A Svizzera Lettonia 2-1 Link
28.04 16.15 C Germania Canada 2-3  Link
28.04 20.15 A Svezia Italia 7-1 Link
28.04 20.15 C Slovacchia Norvegia 3-0  Link
29.04 16.15 D Finlandia Danimarca 6-2 Link
29.04 16.15 B Rep. Ceca  Austria 6-1 Link
29.04 20.15 D Russia Ucraina 8-1 Link
29.04 20.15 B Stati Uniti  Bielorussia 5-1 Link
30.04 16.15 A Svizzera Italia 2-1 Link
30.04 16.15 C Slovacchia Germania 5-1  Link
30.04 20.15 A Lettonia Svezia 2-8 Link
30.04 20.15 C Canada Norvegia 4-2  Link
01.05 16.15 D Danimarca Ucraina 4-3 Link
01.05 16.15 B Austria Bielorussia 2-5 Link
01.05 20.15 D Finlandia Russia 4-5 Link
01.05 20.15 B Rep. Ceca  Stati Uniti  4-3 Link
02.05 16.15 A Italia Lettonia 4-3 TS Link
02.05 16.15 C Norvegia Germania 3-5 Link
02.05 20.15 A Svezia Svizzera 6-0 Link
02.05 20.15 C Canada Slovacchia 5-4 Link
 



 
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Messaggio Re: CAMPIONATO MONDIALE DI HOCKEY SU GHIACCIO 
 
Russia - Danimarca 9-1 (3-1,5-0,1-0)


Marcatori:

1-0 00:28 Zaripov (Zinoviev, Morozov)
2-0 03:32 Nikulin (Morozov)
3-0 03:54 Malkin (Gonchar)
3-1 17:20 Regin (Nielsen, Andreasen)
4-1 22:24 Schastlivy (Atyushov)
5-1 25:38 Markov (Frolov, Kovalchuk) PP1
6-1 27:20 Morozov (Karipov, Zinoviev)
7-1 29:44 Kulemin (Ovechkin, Nepryaev)
8-1 32:13 Ovechkin (Nepryaev, Kulemin)
9-1 55:43 Frolov (Gonchar)



La presenza sul ghiaccio per la cerimonia d'aperture di Vyacheslav Fetisov e Vladislav Tretiak costringe a passare per vittima sacrificale la Danimarca che si trova gia sotto i tre reti dopo quattro minuti: a 28 secondi dal drop iniziale è Danis Zaripov che gonfia la rete del danese Hirsch deviando un passaggio di Sergei Zinoviev e due minuti dopo Nikulin (gran botta dalla distanza) e Malkin piazzano un uno due micidiale che porta la Russia sul 3-0. Il time out chiamato da coach Mike Sirant fa si che la Danimarca non perda il controllo cadendo in facili penalità ed anzi, viene premiata al diciasettesimo quando una delle sue stelle, Peter Regin, trova il goal della bandiera. La correttezza della partita è evidenziata dal fatto che la prima penalità viene fischiata solo alla ripresa del gioco dopo il 3-1 dei danesi.
Petr Schastlivy è gia caldo quando dopo due minuti nel secondo periodo scatta in contropiede su suggerimento di Vitaly Atyushov e ristabilisce i tre goal di vantaggio per i padroni di casa e successivamente una penalità fischiata al capitano della Danimarca Jesper Damgaard per aver lanciato il disco fuori dal ghiaccio pone fine alla partita. Infatti sul sucessivo powerplay Andrei Markov realizza il 5-1, poi tocca a Morozov, Kulemin ed Ovechkin indurre al cambio fra i pali con Hirsch che lascia il posto a Madsen quando il risultato dice Russia 8, Danimarca 1 a poco più di metà partita.
Approfittando di un rimbalzo concesso da Madsen nel suo unico errore commesso, Alexander Frolov firma il definitivo 9-1 in una partita che non ha visto mai aprire la porta della panca puniti russa, a testimonianza dell'evidente superiorità manifestata dai padroni di casa ed inoltre gli unomini di coach Slava Bykov chiudono l'incontro con almeno +1 nella statistica del plus/minus. Non era certo questa la partita dove la Danimarca pensava di fare punti.




Svezia - Italia 7-1 (2-1; 4-0; 1-0)


Marcatori:

1-0 03.07 de Bettin (Margoni) pp
1-1 15.31 Davidsson (Hedstrom)
2-1 17.19 Emvall (Akerman - Tarnstrom) pp
3-1 23.40 Martesson (Tarnstrom – Backstrom)
4-1 25.17 Bremberg (Davidsson – Hornqvist) pp
5-1 28.43 Davidsson (Hornqvist)
6-1 29.53 Hedstrom (Tarnstrom - Emvall)
7-1 51:50 Hallberg (Bremberg – Davidsson) pp



Mosca - Esordio di fuoco per gli azzurri di coach Goulet ai Mondiali di Mosca: per aprire le danze nella città del Bolshoj ecco i campioni del mondo in carica della Svezia di Bengt Ake Gustefson. L’arena Khodynka si presenta molto colorata dai suoi posti a sedere ma decisamente poco gremita, con il pubblico moscovita ancora un po’ freddo nei confronti dell’evento.
Quando ci si aspetta l’inizio arrembante della nazionale delle tre corone, arriva inaspettato il gol di Giorgio DeBettin, lasciato colpevolmente solo dalla difesa avversaria in situazione di powerplay. Il gol scuote gli svedesi, intenzionati, al pari degli altri pretendenti al titolo, ad iniziare con il piede giusto la competizione.
La Svezia preme, e centra il pari con Davidsson al minuto 15.31; l’Italia non vuole fare la figura della vittima sacrificale e ci prova, ma Carpano è chiamato in diverse occasioni ad ottimi interventi. Uno due della Svezia, che dopo il pari passa a condurre: Bustreo fuori, ed Emvall devia sotto porta un tiro di Akerman.
Nel secondo periodo subito Carpano sugli scudi, prima su Emvall poi su Davidsson di gambale; la pressione scandinava cresce a dismisura e la rete del tris arriva al 23.40 con Martensson. Piove sul bagnato al 24.03. Lorenzi è fuori per aggancio con bastone, e la Svezia entra come nel burro, con due passaggi, nelle maglie della difesa azzurra: 4-1 con rete di Bremberg. Goulet chiama il time out con i suoi in balia degli avversari; stesso copione alla ripresa delle ostilità, con ancora Davidsson che insacca al 28.43 un rebound concesso da Carpano. Al 29.58 Tarnstrom si invola contro Carpano ed al momento di concludere serve Hedstrom che realizza la sesta rete dell’incontro. L’Italia si rivede dalle parti di Backlund al 33.07: dopo una buona azione, Borgatello butta il disco nella mischia, ma il puck finisce la sua corsa tra le braccia di Backlund. Sul finire del periodo powerplay per gli azzurri, ma nulla più che qualche buono spunto e il portiere svedese non deve faticare più di tanto per difendere la sua gabbia.
Nel terzo ed ultimo periodo la Svezia alza decisamente il piede dall’acceleratore, e così si creano più spazi per gli azzurri. Grandissima occasione per Helfer al minuto 45, ma a tu per tu con Backstrom si fa ipnotizzare e bloccare il tiro. Stessa situazione un minuto e mezzo più tardi, e questa volta è Scandella a sbagliare da solo. Le emozioni scarseggiano di qui in avanti e, salvo il gol di Hallberg in powerplay al 51.50, la partita si trascina alla sirena finale.
Troppo forte questa Svezia per gli azzurri, che però hanno avuto il merito di averci provato; strapotere tecnico, ma soprattutto fisico e atletico, con gli scandinavi capaci di imporre ritmi altissimi per tutti i sessanta minuti di gioco.


 



 
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Povera Italia!  Esordire con i campioni del mondo non è stata una buona cosa.....speriamo nelle prossime gare  
 



 
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Russia – Ucraina 8:1 ( 2-1; 3-0; 3-0 )


Marcatori:

04:00 0:1 UKR PP1 KLYMENTIEV (TSYRUL - MATVIICHUK)
09:38 1:1 RUS PP1 MOROZOV (ZINOVIEV)
12:22 2:1 RUS PP1 ZINOVIEV (ZARIPOV - MOROZOV)
25:15 3:1 RUS EQ NIKULIN (ZINOVIEV - ZARIPOV)
32:01 4:1 RUS EQ PROSHKIN (MOROZOV)
39:19 5:1 RUS PP1 MOROZOV (ZINOVIEV)
44:09 6:1 RUS PP1 RADULOV (ATYUSCHOV - OVECHKIN)
51:40 7:1 RUS EQ MOROZOV (ZARIPOV - ZINOVIEV
56:37 8:1 RUS EQ FROLOV (MARKOV - GONCHAR)


La Russia sembra fare sul serio


Pubblico finalmente numeroso per il derby tra le due compagini ex-sovietiche.
La gara tra Russia e Ucraina parte subito in salita per quest’ultima che deve fronteggiare una situazione di inferiorità dopo appena 22” dal primo ingaggio (fuori Lyutkevych per gancio con bastone) ma riesce a superare i 2’ senza particolari problemi;passano 3’ e a subire una penalità è la Russia con Ovehkin che si accomoda in panca puniti per bastone alto;e proprio durante i 2’ di superiorità a passare è l’ucraina con Klymentiev (Tsyruk – Matviichuk) al 4’00”.La russia non ci sta e inizia a premere costringendo i giocatori ucraini alle maniere forti per fermare Malkin e compagni.All’8’01” altro Power Play per la Russia (fuori Sryubko per Interference) e dopo un minuto lo special team russo riporta in equilibro l’incontro con Morozov (Zinoviev) che al 9’38” batte il golalie ucraino per l’ 1-1.Passano meno di 2 minuti, altro power play per Malkin e compagni (al 11’19” fuori Klymentiev autore della rete ucraina per gancio con bastone) e altro disco da raccogliere in fondo alla gabbia per Fedorov al 12’22” per la segnatura di Zinoviev (Zaripov –Morozov) per il 2-1 con il quale si giunge alla prima sirena.Il secondo periodo inizia come era iniziato il primo e cioè con una penalità per l’ucraina dopo 48” (fuori Sryubko per colpo di bastone) ma e durante la superiorità da segnalare almeno 3 occasioni per la russia con un tiro di Malkin bloccato dal goalie, un tentativo di Morozov che gira intorno alla gabbia e cerca di sorprendere Fedorov che però blocca e una transizione del 13 Nepryaev che a tu per tu con il goalie ucraino si vede il tiro bloccato.Finita la superiorità, dopo un altra occasione sempre per Nypraev annullata da Fedorov al 25’15” arriva il gol del 3-1 con Zinoviev e Zaripov che dialogano, Zaripov serve al centro Nikulin che di polso batte Fedorov sotto la traversa.Al 6’ occasione di Power play per la compagine ucraina (fuori Kharitonov per colpo di bastone) ma a sfiorare il gol in shorthand è la russia con il numero 7 Grebeshkov che in contropiede arriva a tu per tu con Fedorov che gli respinge il primo tiro, sul rebound lo stesso numero 7 russo non riesce a raggiungerre il disco per depositarlo nella gabbia vuota.Al 7’40” l’ucraina regala la parità numerica alla russia per troppi giocatori sul ghiaccioe e 20” dopo (scontata la penalità di Kharitonov) un Power play durante il quale vanno vicini al gol per due volte ciascuno Malkin e Markov ma il portiere ucraino risponde presente.
Passano 5 minuti e al 12’01” Morozov entra nel terzo ucraino, faa una veronica al limite del cerchio sinistro d’ingaggio e serve appena dentro la blu Proshkin che di slap batte Fedorov per il 4-1.
Per l’ucraina da segnalare una discesa di Materukhin il cui tiro è ribattuto da Eremenko.La russia comincia continua a macinare gioco e a tenere gli ucraini chiusi nel loro terzo;passano 6 minuti mezzo e per la russia si presenta l’occasione dell’ennesima superiorità (fuori Klymentiev per slashing) che viene sfruttata meno di un minuto dopo con Zinoviev cheall’angolo destro serve un disco a Morozov all’altezza del cerchio d’ingaggio, il 95 si aggiusta il disco e lascia partire un tiro che passa tra i gambali del goalie ucraino per il 5-1 col quale si va alla seconda interruzione.
Nel terzo periodo la musica non cambia assolutamente e la russia è padrona del ghiaccio a tal punto da sembrare continuamente in Power Play;l’Ucraina, dal canto suo tiene botta nel primo Power Play reale del periodo (Sryubko per colpo di bastone dopo 1’05”) ma sulla successiva inferiorità (fuori Timchenko al 4’09” per interference) deve capitolare al 4’50” allorché a realizzare la rete del 6-1 è Radulov (Atyuschov – Ovechkin) che ribadisce in retee un rebound lasciato da Fedorov su uno slap di Ovechkin .Passano altri 6 minuti di assedio e Fedorov all’11’40” subisce il settimo gol da Morozov (Zaripov – Zinoviev) e viene rilevato a difesa della gabbia dal backup che è Seliverstov. Neanche il tempo di ambientarsi e il nuovo entrato deve subire il gol dell’8-1 al 16’37" da parte di Frolov (Markov – Gonchar).Durante gli ultimi minuti una russia per nulla sazia continua ad attaccare e Seliverstov in almeno 2 occasioni salva la sua squadra su Ovechkin e su Morozov.
Sembra proprio che questa volta la Russia sia intenzionata a giocarsela fino in fondo, ma da quanto hanno lasciato intravedere nel match odierno, Ovechkin e compagni sono decii a ben figurare in questa rassegna iridata casalinga:resta da vedere se la compagine di Coach Bykov non si scioglierà come neve al sole di Maggio quando le partite inizieranno ad essere da dentro o fuori (cosa che è capitata da ultima nel torneo olimpico a Torino).


 



 
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Svizzera - Italia 2-1 (1-0, 0-0, 1-1)


Svizzera Italia: impresa sfiorata

MOSCA - All’Arena Khodynka va in scena il derby tra Italia e Svizzera nella quarta giornata dei Mondiali di Mosca. Elvetici alla ricerca di punti importanti per sfidare la Svezia dopo il faticoso inizio, azzurri a caccia di un’impresa per evitare il relegation round.
Le squadre si studiano e si aspettano nelle prime fasi di gioco, ma un fallo di Ambhul al 1.25 da la possibilità all’Italia del primo powerplay; superiorità, però, che scorre senza grandi rischi per il giovane portiere del Davos Hiller. Svizzera pericolosa per la prima volta dalle parti di Hell al 3.59, con il portiere azzurro che blocca un buon tiro di Sprunger. Al minuto 4.43 paura per Sannitz: il giocatore del Lugano subisce un brutto contrasto in balaustra e riporta una commozione cerebrale con sospetta frattura della mascella. Prima penalità per l’Italia al 7.07: fuori Roland Ramoser per ostruzione, ma la difesa azzurra tiene bene e concede un solo tiro agli elvetici. La Svizzera cresce e aumenta il ritmo di gioco, ed Hell è chiamato ad un doppio intervento su Wichser al 11.02. La seconda superiorità a favore degli azzurri (fuori Forster per ostruzione) si consuma sulla falsariga della prima: qualche disco buttato verso la porta avversaria, ma nessun patema per Hiller. Al 14.20, con Trevisani fuori per ostruzione) Hell blocca bene, nonostante il gran traffico, un tiro potente di Blindenbacher. Ma è il preludio del gol, che arriva al 15.44: Bezina sotto porta è ben imbeccato da Dipietro e insacca l’1-0. Al 16.45 altra brutta gestione del powerplay dell’Italia, ma in un contrasto il disco carambola sulla stecca di Ramoser che per poco non realizza. Emozioni nel finale del periodo: prima un clamoroso palo di Gerber fa sussultare i tifosi svizzeri, poi è DeBettin a saggiare, sul ribaltamento di fronte, i gambali di Hiller.
L’inizio del secondo periodo è tutto per i rossocrociati ed Hell sugli scudi prima al 23.28 sulle conclusioni di Lemm e Bezina, poi al 24.44 su Blindenbacher e ancora Bezina. L’Italia non riesce a pungere, ed al 28.31 arriva un clamoroso palo colpito da Ambhul. Se il powerplay fa acqua, la gestione del penalty killing a 29.54 è ottima e l’Italia rimane in partita. L’occasione del pareggio arriva su una doppia conclusione di Roland Ramoser, ma ancora più ghiotta quella che capita sul bastone di Parco: l’oriundo azzurro si lancia da solo verso la gabbia, ma Hiller sfodera una presa miracolosa.
Nel terzo periodo sul ghiaccio scende un’altra Italia ed al 44.18 arriva il pareggio: Ansoldi riceve da Ramoser un bel passaggio da dietro porta e insacca. La rete carica ancora di più gli azzurri che sfiorano addirittura il vantaggio con Debettin al 45.15, che tira a lato, e con Lefebvre che tira centrale su Hiller. Trenta secondi ed è Scandella che in back tira fuori di poco da buona posizione. La carica dell’Italia va esaurendosi, e la Svizzera, sopravvissuta alla sfuriata azzurra, può riorganizzarsi; al 49.50 doppio miracolo di Hell in situazione di penalty killing (fuori Strazzabosco). Piove sul bagnato per gli azzurri, con Chitarroni che raggiunge il compagno di squadra in panca puniti. L’Italia supera la doppia inferiorità senza troppi patemi ma, quando manca un solo secondo al rientro del capitano azzurro, arriva la rete degli elvetici: Hell respinge di gambale un potente tiro di Blindenbacher e per Ruthemann, colpevolmente dimenticato al limite dell’area del portiere, è un gioco da ragazzi insaccare.
Di qui all’ultima sirena l’Italia ci prova, ma tutti i tentativi mancano di concretezza; la Svizzera amministra senza premere e bada solamente a difendere l’esiguo vantaggio. La partita di fatto si chiude al 58.42, quando Parco reagisce e rifila, a gioco fermo, una gomitata ad un avversario e si prende due legittimi minuti. Fuori Hell al 59.40, ma non c’è più nulla da fare e la vittoria va agli svizzeri.
Grande rammarico a fine partita per una partita giocata alla pari e che l’Italia, ad un certo punto, ha pure sperato di vincere. Appuntamento con la salvezza rimandato alla decisiva sfida con la Lettonia, sperando che il piglio, la grinta e le idee siano le stesse del terzo periodo della sfida odierna, quando davvero non sembravano esserci nove posizioni di ranking tra le due squadre.


 



 
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Finlandia - Russia 4-5 (1-2, 0-2, 3-1)


Marcatori

0-1 06:38 Kulemin (Emelin, Nepryaev)
1-1 13:11 Ruutu T. (Kapanen, Mantyla) PP1
1-2 17:40 Zaripov (Zinoviev, Morozov) PP1
1-3 23:49 Gonchar (Markov, Kovalchuk) PP1
1-4 26:08 Morozov (Zonoviev, Zaripov) PP1
2-4 43:37 Hentunen (Kapanen, Kukkonen)
3-4 48:53 Lehtinen (Peltonen, Nummelin) PP1
3-5 52:21 Schastlivy (Grebeshkov)
4-5 54:09 Nummelin (Ruutu T.) PP1


La Russia non si ferma


In quella che fino ad ora è stata la più bella partita dei Mondiali, la Russia ha dato lezione di gioco grazie alla classe ed alla velocità dei suoi giocatori, in particolare nei primi due periodi quando la "linea Ak Bars Kazan" ha propiziato due (Zaripov e Morozov) dei quattro goal russi contro il momentaneo pareggio di Tuomo Ruutu.
Scossa dalla penalità partita inflitta a Jarkko Ruutu, la Finlandia comincia a venir fuori nei primi minuti del terzo periodo quando trova le due reti di Hentunen e Lehtinen con le quali si riapre l'incontro. Schastlivy ristabilisce un doppio vantaggio ma mentre la Khodynka Arena sta ancora festeggiando la quinta rete russa, arriva il goal in powerplay di Petteri Nummelin. Forcing finale dei finlandesi che non riescono a togliere il portiere e le azioni di Tomi Kallio e Mika Pyorala sono fermate da Koshechkin sul più bello.


 



 
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Lettonia-Italia: è qualificazione!!!


MOSCA - Serviva un mezzo miracolo, e così è stato: in Canada ci saranno anche gli azzurri!
Ma andiamo con ordine. Nella sesta giornata dei mondiali di Mosca all’arena Khodynka scendono sul ghiaccio, in quella che si preannuncia una sfida caldissima, Lettonia e Italia. L’obiettivo e l’imperativo dei due team è lo stesso: evitare il rischiosissimo relegation round.
Ancora privo dell’infortunato Bustreo, Goulet conferma l’ottimo Hell a difesa della gabbia. Pronti via, e Signoreti prova ad incunearsi nelle maglie della difesa lettone, ma il suo tiro è deviato di poco a lato. La prima grande occasione dell’incontro capita sulle stecche di Redhlis, che però manca l’appuntamneto con il disco e con il gol di un soffio da sottoporta. L’Italia si rifà viva dalle parti di Naumovs al 4.10, quando Helfer conclude di poco a lato ben imbeccato da Scandella. La Lettonia quando preme fa male e riesce a chiudere gli azzurri nel loro terzo, sotto la spinta del rumorosissimo pubblico amico. Al minuto 7.27 prima penalità dell’incontro: Semjonovs va fuori per sgambetto. L’Italia non riesce ad imbastire un’azione pericolosa, anzi a tremare sono i tifosi italiani, quando Hell è chiamato a chiudere con maestria su un contropiede lettone. Qualche grattacapo alla difesa lettone lo procura la linea DeToni-Faggioni-Rigoni, ma i baltici crescono e gli azzurri cominciano a soffrire. Al 13.38 Daugavins gira intorno alla gabbia, ma Hell è attento; ancora Hell sugli scudi al 14.16, ma una penalità chiamata a Trevisani mette in condizione i lettoni di passare. Lavins butta il disco dentro, Darzins devia ed Hell respinge, ma sulla seconda conclusione non può nulla. L’Italia prova a reagire: al 16.05 Signoretti serve Parco che, da buona posizione, non aggancia; un minuto più tardi Cirone tira, ma un attento Naumovs respinge.
In apertura di secondo periodo i lettoni premono per incrementare il vantaggio, ma le occasioni migliori sono per gli azzurri: al 22.56 Strazzabosco riceve un disco in ottima posizione, ma temporeggia e non riesce ne’ a servire i compagni, ne’ a tirare. Nell’occasione, però, l’ottimo arbitro canadese Pellerin vede un aggancio con bastone di Berzins, e l’Italia ha la ghiotta occasione di pareggiare con l’uomo in più. Occasione che, fortunatamente, questa volta non si lascia sfuggire: Lorenzi butta un disco nella mischia e Cirone è il più lesto di tutti a trafiggere Naumovs per l’1-1. La reazione della Lettonia è immediata e per la difesa italiana sono due minuti di fuoco. Al 26.19 mischia furibonda davanti ad Hell, il disco entra, ma l’arbitro giustamente non convalida la rete. L’Italia mette il naso fuori dal proprio terzo al 27.40, quando Manuel DeToni aggira la porta lettone e ci prova, ma si crea un’altra mischia che l’arbitro interrompe. Un minuto più tardi una buona combinazione azzurra libera Strazzabosco, ma il suo tiro è smorzato e la Lettonia, leggermente in affanno può liberare. La partita in questa fase è vivace e caratterizzata da rapidi capovolgimenti di fronte: al 30.50 Hell para su Vasiljevs e in contropiede Helfer tira su Naumovs dopo una bella progressione. Ci prova anche Scandella che al 32.16 manca, dopo un bello slalom, il back in prossimità della gabbia di Naumovs. L’Italia del secondo periodo è diversa da quella timorosa vista nel primo e gioca a viso aperto contro un avversario superiore tecnicamente. Una disattenzione di squadra crea, al 36.36, una pericolosa situazione di 2vs1 che Helfer sbroglia immolandosi (e ricevendo un gran colpo al collo).
Un penalità nel finale di secondo periodo a Strazzabosco (porta spostata) consente ai lettoni di giocare quasi due minuti di superiorità in apertura di terzo tempo, ma il penalty killing degli azzurri questa volta è impeccabile ed Hell non corre rischi. La Lettonia ricomincia a premere impostando le proprie azioni nel solito modo: uomo dietro alla gabbia e gran movimento sotto porta, ma l’Italia è attenta. Al 43.55 penalità a Faggioni, ma la grande occasione è per l’Italia: Signoretti parte e crea una situazione di 2vs1. Il terzino azzurro però indugia un attimo di troppo e non riesce a servire il compagno al centro, consentendo a Naumovs di bloccare il disco. Altra penalità “ammazzata”, grazie anche ad un superlativo Hell. Al 47.32 secondo gol non convalidato per i lettoni: Hell è un po’ indeciso nel bloccare il disco, ma subisce la carica degli avanti avversari; il disco carambola in rete, ma l’arbitro spegne i pronti entusiasmi dei sostenitori baltici. L’Italia soffre e fatica a costruire gioco, mentre la Lettonia saggia più volte i riflessi di un attentissimo Hell. La pressione lettone si trasforma in gol al 51.43: Cipulis serve Daugavins, lasciato troppo libero dalla difesa azzurra, che segna il vantaggio lettone. Occasione per rimettersi in carreggiata al 53° esatto, con Berzins fuori, ma il powerplay azzurro è poco efficace. Il tanto sospirato pareggio arriva in modo decisamente rocambolesco al 56.41: Ansoldi serve al centro il disco, che però finisce sul pattino di un terzino avversario e carambola in rete cogliendo di sorpresa Naumovs. Il pareggio mette le ali agli azzurri, che in un minuto passano addirittura in vantaggio: Borgatello, ben imbeccato da Cirone, trafigge l’estremo lettone per il momentaneo vantaggio azzurro. Il sogno però dura poco più di 20 secondi, perché al 58.09 Darzins pareggia di nuovo i conti. Nonostante gli ultimi tentativi, la gara si trascina all’overtime. La tensione è percepibile nell’aria, anche perché la posta in palio è davvero alta: una salvezza diretta con passaggio del turno o relegation round. Brividi per l’Italia dopo 25 secondi, con il disco che sfiora il palo alla destra di Hell; poi è Scandella a trovare Naumovs preparatissimo. Le squadre, sul ghiaccio come da regolamento con un uomo in meno per parte, si studiano e badano a non scoprirsi troppo. Un ottimo Hell tiene a galla, compiendo un’ottima parata su Sirokovs, i suoi ed al 64.10 il capolavoro azzurro: Cirone riceve da Signoretti e segna la rete del 4-3, la rete che da all’Italia la salvezza senza passare per la lotteria del "girone dei perdenti".
Anche se parlare di “miracle on ice” è ormai abusato, per questa Italia calza a pennello: una squadra senza stelle, ma con un grande cuore, ottimamente diretta da coach Goulet. Dire chi oggi sia stato il migliore è davvero dura: certamente, fino a questo momento, sono stati i mondiali del riscatto per Gunther Hell, che dopo diversi anni tribolati, da secondo in patria e in nazionale, ha avuto la chance di dimostrare il proprio valore e ha dato un contributo alla causa fondamentale. Il mondiale dei “vecchietti” oriundi, con capitan Chitarroni a lottare come un ragazzino, e Cirone a segnare una doppietta pesante come un macigno. Il mondiale di tutti i ragazzi che ci hanno creduto. Adesso sfida ai giganti di Russia e Finlandia: probabilmente i piani alti dell’hockey mondiale sono ancora troppo alti per l’Italia, ma è già favoloso esserci: FORZA AZZURRI!!!!


 



 
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LE CLASSIFICHE FINALI





 



 
Ultima modifica di morello il 13 Mag 2007, 13:53, modificato 1 volta in totale 
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SECONDO TURNO


03.05 16.15 E Svizzera - Finlandia 0-2 Link
0-1 51:37 Ruuttu M. (Nummelin P., Miettinen A.)
0-2 59:46 Peltonen V. (Lehtinen J., Nummelin P.)


03.05 16.15 F USA - Slovacchia 4-2 Link
08:17 1:0 USA EQ HUTCHINSON (ALBERTS - BOCHENSKI)
12:27 2:0 USA SH1 BACKES (UNASSISTED)
13:08 2:1 SVK EQ CHARA (SATAN - URAM)
04:52 3:1 USA EQ KESSEL (UNASSISTED)
12:37 4:1 USA PP1 BOCHENSKI (KESSEL - STEMPNIAK)
11:21 4-2 SVK EQ GABORIK (JURCINA)


03.05 20.15 E Danimarca Svezia 2-5 Link
1-0 02:27 Madsen M. (Nielsen J.)
2-0 06:40 Regin (Nielsen D., Starkov) PP1
2-1 13:38 Jonsson K. (Jonsson J., Martensson) PP1
2-2 17:57 Akerman (Tarnstrom, Warg) PP1
2-3 33:49 Davisddon (Hallberg, Bremberg) PP1
2-4 57:23 Johansson (Martensson)
2-5 59:53 Davidsson (Jonsson) SH1


03.05 20.15 F Germania Rep. Ceca  2-0 Link
19:50 1:0 GER PP1 HACKERT (WOLF - BAKOS)
58:19 2:0 GER EQ WOLF (FELSKI - TRIPP)


04.05 16.15 F Canada Bielorussia 6-3 Link
0-1 08:43 Ugarov (Antonenko, Meleshko) PP2
1-1 22:38 Doan (Nash) SH1
2-1 25:15 Doan (Towes, Nash) PP1
3-1 28:32 Towes (Chimera)
4-1 29:13 Doan (Jackman, Lombardi)
5-1 36:20 Cammalleri (Phaneuf, Staal)
5-2 49:58 Ryadinsky (Kulanov, Denisov)
6-2 56:15 Lombardi (Armstrong, Commodore)
6-3 58:53 Meleshko (Leontiev, Antonenko) PP1

 
04.05 20.15 E Russia - Italia 3-0 Link


05.05 16.15 E Svizzera Danimarca 4-1 Link
1-0 13.19 MONNET Thibaut (BEZINA Goran, WICHSER Adrian)
2-0 26.20 DI PIETRO Paul (LEMM Romano)
3-0 32.06 SPRUNGER Julien (STREIT Mark)
3-1 36.41 DAMGAARD Jesper (STAAL Kim)
4-1 49.34 SPRUNGER, Julien (WICHSER Adrian, MONNET Thibaut)


05.05 16.15 F USA Germania 3-0 Link
02:33 1:0 USA PP1 STASTNY (ARNASON - COLE)
15:26 2:0 USA EQ STASNY (COLE)
03:31 3:0 USA EQ STEMPNIAK (STASTNY - COLE)


05.05 20.15 E Finlandia Italia 3-0 Link

 
05.05 20.15 F Rep. Ceca Slovacchia 2-3 Link
Goal 08.02 1:0 CEC PP1 PLEKANEC Thomas (BARINKA Michal, MAREK Jan)
Goal 22.24 1:1 SVK EQ DEMITRA Pavel (HOSSA Marian, GABORIK Marian)
Goal 30.44 1:2 SVK EQ KAPUS Richard (SATAN Miroslav PODHRASKY Peter)
Goal 53.18 1:3 SVK EQ GABORIK Marian (SATAN Miroslav)
Goal 54.03 2:3 CEC EQ KLESLA Rotislav (PLEKANEC Thomas, OLESZ Rotislav)

 
06.05 16.15 E Russia - Svizzera 6-3
1-0 00.34 ZINOVIEV Sergei (ZARIPOV Danis)
2-0 13.50 KOVALCHUK Ilya (MARKOV Andrei KOSHECHKIN Vasili)
3-0 29.44 ZARIPOV Danis (PROSHKIN Vitaly, SCHASTLIVYY Petr)
3-1 38.58 STREIT Mark (LEMM Romano)
4-1 42.00 MARKOV Andrei (MALKIN Evgeni, KOVALCHUK Ilya)
4-2 42.26 DI PIETRO Paul (STREIT, Mark, REICHERT Marc)
5-2 45.45 FROLOV Alexander (MARKOV Andrei)
6-2 49.37 SCHASTLIVYY Petr (KHARITONOV Alexander)
6-3 51.30 REICHERT Marc (DI PIETRO Paul)


06.05 16.15 F Slovacchia Bielorussia 4-3 LinkLink
11'57" 1-0 SVK Chara Z. (Hossa-Gaborik)
15'53" 1-1 BLR Ugarov A. (Ryadinsky-Zadelenov)
22'14" 2-1 SVK Gaborik M. (Demitra)
24'33" 3-1 SVK Gaborik M. (Hossa-Chara)
33'47" 3-2 BLR Antonenko O. (Zadelenov-Ugarov)
34'17" 3-3 BLR Koltsov K. (Kulakov-Meleshko)
59'21" 4-3 SVK Demitra P. (Gaborik-Podhradsky)


06.05 20.15 E Svezia - Finlandia 1-0 Link
15:53 1-0 SWE EQ AKERMAN (WARG-TARNSTROM)

06.05 20.15 F Rep. Ceca Canada 3-4 Link
13:17 1:0 CZE PP1 ZIDLICKY (VYBORNY – HLINKA)
02:15 1:1 CAN EQ McCLEMENT (UNASSISTED)
03:22 2:2 CAN EQ STAAL E (PHANEUF – CAMMALLERI)
06:39 3:2 CZE PP1 OLESZ (UNASSISTED)
10:57 3:3 CAN DOAN (LOMBARDI)
O.T 60:23 3:4 CAN EQ STAAL E (MURPHY - BREWER)


07.05 16.15 E Italia - Danimarca 2-5 Link

07.05 16.15 F Bielorussia - Germania  5-6 Link


07.05 20.15 E Svezia - Russia 2-4 Link
1-0 08.43 Thornberg (J. Jonsson - Martesson) pp
1-1 17.39 Morozov (penalty)
1-2 23.27 Grebeshkov (Malkin - Kharitonov)
2-2 38.22 Steen (Backstrom - Martesson)
2-3 49.51 Malkin (Markov - Frolov)
2-4 56.33 Morozov (Zinoviev)


07.05 20.15 F Canada USA 6-3 Link
 



 
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Messaggio Re: CAMPIONATO MONDIALE DI HOCKEY SU GHIACCIO 
 
Hockey ghiaccio: Mondiali, Russia-Italia 3-0


MOSCA - Niente da fare per l'Italia contro i padroni di casa della Russia ai Mondiali di hockey ghiaccio. All'Arena Khodynka di Mosca, gli azzurri sono stati sconfitti 3-0 nel secondo match del gruppo E della seconda fase. Dopo un primo tempo terminato 0-0, i russi sono andati a segno con Ilya Kovalchuk al 35' e hanno chiuso i conti nell'ultima frazione con Alexander Frolov (54') e Alexei Morozov (60'). L'Italia, ferma a zero punti, tornera' in campo domani alle 20.15 contro la Finlandia.




 



 
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Messaggio Re: CAMPIONATO MONDIALE DI HOCKEY SU GHIACCIO 
 
Finlandia - Italia: tanto cuore ma non basta...


MOSCA - Solo ventiquattro ore dopo la bella prestazione contro la Russia, altra "prova del fuoco" per l'Italia: ad attendere al varco gli azzurri un altro temibilissimo avversario, i vice-campioni olimpici della Finlandia. Ancora fuori Signoretti e Bustreo, tra i pali torna uno degli "eroi" della sfida con la Lettonia, Gunther Hell. Possibili chiavi di lettura dell'incontro sono la stanchezza dopo la durissima sfida contro i russi, le motivazioni (la sfida che "conta" per gli azzurri sará quella di lunedí con i danesi) e le grandissime doti tecniche ed atletiche dei finnici, che vedono in Tuomo Ruutu uno dei giocatori piú in vista del torneo.
Partenza grintosa per gli azzurri, che provano fin da subito a farsi vedere nel terzo finlandese: ma i "leoni" prendono presto le misure e si presentano pericolosamente davanti ad Hell per la prima volta al 3.49: Lehtinen serve Peltonen che tira, si crea una pericolosissima mischia con Hell che viene spinto nella gabbia, ma la difesa libera. La Finlandia inizia a premere sull'acceleratore ed i valori cominciano ad emergere. Al 6.57 Margoni viene spedito in panca puniti dall'arbitro norvegese Hansen: trenta secondi dopo Hell non riesce a trattenere un tiro di Peltonen, il disco carambola su un pattino e poi sulla stecca di Viuhkola che segna. L'Italia prova a replicare un minuto dopo con Ansoldi, che si vede deviare alto un tiro da buona posizione. Gli azzurri impostano qualche giocata interessante, ma i finnici riescono, con la loro superiore velocitá, ad anticipare ogni spunto azzurro. Al 13.40 Roland Ramoser tira, Norrena para facilmente, ma Kukkonen spara il disco oltre il plexiglas pur non essendo contrastato da alcun azzurro e si becca due giusti minuti di penalitá. Impressionante la tranquillitá con cui la Finlandia gestisce il penalty-killing: senza alcun affanno il gioco dell'Italia in superioritá é demolito e Norrena non corre alcun rischio. Al 16.08 Roland Ramoser si aggancia per un istante ad un avversario e l'inflessibile arbitro gli commina due minuti di penalitá. Lo special team di Westerlund fa paura, ma Hell é bravo a bloccare, anche senza bastone, i tentativi di Peltonen e Viuhkola. Al 17.49 Miettinen devia sotto porta, ma é ancora Hell a dire di no. L'Italia supera indenne la situazione di inferioritá, ma i finlandesi vanno a segno poco dopo (18.48) quando Hentunen scaglia un potente tiro che si insacca alla sinistra di Hell che, coperto, non riesce a vedere il disco partire. Ad una manciata di sencodi dalla prima sirena Ansoldi si invola verso Norrena, serve Helfer al centro, ma la difesa sbroglia.
Nel secondo periodo in apertura é ancroa bravissimo Hell di pinza su una deviazione sotto porta di Kukkonen. La replica arriva con Pittis che per due volte tira verso l'estremo finalndese, che peró para facilmente. La clamorosa occasione per gli azzurri arriva peró intorno al venticinquesimo minuto: prima Trevisani butta un disco in mezzo che nessuno tocca, ma che impensierisce Norrena, poi lo stesso terzino azzurro colpsice un clamoroso incrocio dei pali. Al ventiseiesimo minuto un pericoloso tiro di Kallio sibila a lato di poco e quarantacinque secondi piú tardi una pericolosa situazione di 3vs2 si concretizza con un tiro debole di Strazzabosco, che cerca di infilare Norrena tra le gambe. Ancora Italia al 30.45: Scandella si invola verso la gabbia avversaria, ma il suo tiro finisce sul gambale del portiere avversario. Un minuto piú tardi Chitarroni da dietro la porta serve in mezzo Scandella, che peró questa volta manca la conclusione da buona posizione. Che Italia nel secondo periodo! Al 32.41 arriva la prima penalitá ed in panca ci finisce Florian Ramoser per crosschecking. Il penalty-killing azzurro é ottimo, e l'Italia rimane in partita. Penalitá anche per i finlandesi al 37.21, fuori Peltonen: l'unica occasione azzurra capita sulla stecca di Scandella, che peró temporeggia troppo e consente a alla difesa di recuperare. Lo scarso pubblico dell'arena Khodynka incita gli azzurri, ma la rete non arriva.
In apertura di terzo tempo la Finlandia centra il tris: l'arbitro chiama una penalitá ai danni dell'Italia e l'extra-attacker entrato al posto del portiere (Viuhkola) coglie di sorpresa la difesa azzurra e segna. Altro fallo al 43.15: questa volta il punito é DeBettin ed arriva altro lavoro per Hell. L'estremo azzurro prima di pinza é bravo a stoppare un tentativo di Miettinen, poi lo é altrettanto di scudo sempre sullo stesso Miettinen. Dopo l'ottimo secondo periodo l'Italia fatica di piú, le energie cominciano a scarseggiare. Una bordata di Tuomo Ruuto fa perdere il casco ad Hell al 49.22. La prima vera puntata offensiva degli azzurri nel periodo si segnala al 53.08, con Helfer che si vede deviare fuori da un difensore il tiro. Sul rovesciamento di fronte Hentunen si trova da solo contro il golie italiano, ma non riesce a saltarlo. L'Italia vuole il gol della bandiera e riversa sul ghiaccio le ultime forze: al 54.20 Ansoldi indugia con i dribbling ed una buona azione si conclude con uno scontro con Norrena. Al 57.22 Chitarroni serve Parco, che dopo un giro su se'stesso tira in back ed il golie finnico devia di bastone. Trenta secondi piú tardi slalom di Trevisani che cerca un compagno al centro, ma la difesa riesce a risolvere.
La partita si chiude cosí, con l'Italia ancora a secco di gol, ma che si merita i complimenti di tutti i presenti. Un'altra ottima prestazione di squadra ed i finlandesi sono sembrati piú alla portata per dei combattivissimi e decisi a dimostrare, come se ce ne fosse ancora bisogno, che l'Italia dell'hockey merita rispetto e considerazione.




 



 
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Messaggio Re: CAMPIONATO MONDIALE DI HOCKEY SU GHIACCIO 
 
Russia-Svizzera 6-3 (2-0;1-1;3-2)


La Russia inizia fortissimo e impiega solo 34 secondi per portarsi in vantaggio e far capire le sue intenzioni alla Svizzera. Una Svizzera volitiva ma che commette ancora troppi errori per poter sperare di ottenere un risultato positivo. Da notare la penalità di partita inflitta a Ovechkin per una carica ai danni di Wirz. Ma nel susseguente powerplay, ma Svizzera non ha cavato un ragno dal buco e anzi, al rientro sul ghiaccio, Kovalchuk ha trafitto imparabilmente Hiller e ha di fatto chiuso l'incontro. Nel secondo periodo i russi hanno continuato a premere mentre la Svizzera non ha sfigurato. Sono però stati ancora i padroni di casa a realizzare una rete e a portare il risultato sul 3-0 a metà partita. Poi i russi si sono rilassati e la Svizzera ha beneficiato di più spazio e ha anche trovato la prima rete. Nel terzo periodo le squadre si sono affrontate a viso aperto e anche in questo periodo conclusivo è emersa la grande velocità d'esecuzione e la tecnica di una formidabile squadra russa. Dopo la rete del 4-1, la Svizzera ha approfittato di un rilassamento dei russi per realizzare la seconda rete. I giocatori di casa si sono nuovamente sentiti punti nell'orgoglio e sono saliti fin sul 6-2 prima di regalare a Reichert la rete del definitivo 6-3. Una Russia nettamente più forte degli elvetici e che ha meritato questa vittoria. La Svizzera pare risorgere dalle sue ceneri dopo le scandalose prestazioni offerte nel girone preliminare e che ora ha tre giorni di tempo per preparare il quarto di finale.

La Russia chiude in testa il proprio girone.


Svezia - Russia 2-4 (1-1; 1-1; 0-2)

L'ultimo incontro del Gruppo E, decisivo per la conquista del primo posto, mette di fronte Russia e Svezia in un incontro che si preannuncia essere infuocato.
Dopo un inizio equilibrato, nel quale le due formazioni costruiscono diverse azioni che non hanno esito positivo, all'8.23, Proshkin è costretto ad accomodarsi in panca puniti per un gancio con bastone; venti secondi più tardi Thornberg, posizionato davanti allo slot, devia in rete il disco ricevuto da Martesson portando in vantaggio i Campioni del Mondo in carica. La reazione russa non si fa attendere: all'11.26 il capo arbitro Pellerin annulla un gol a Kovalchuk che travolge il goalie svedese. Al 14.10, durante una mischia davanti alla gabbia svedese, il puck giunge a Grebeshkov che spara il disco a botta sicura colpento la traversa. Al 17.39, in una discesa verso la porta scandinava, Kharitonov è atterrato, l'arbitro assegna il penalty per fallo da ultimo uomo che viene realizzato con un tiro in back hand da Morozov.
Il periodo centrale si apre con il palo colpito da Stralman, ma a passare in vantaggio, al 23.27, è la Russia con un'azione corale: Kharitonov, da posizione defilata passa al centro per Malkin, il cui tiro non è trattenuto da Ersberg, il successivo rebound è raccolto da Grebeshkov che è lesto ad insaccare. Al 28.28, durante una ripartenza svedese, Malkin, all'altezza della blu, intercetta un passaggio di Tarnstrom, s'invola verso la porta dei Campioni olimpici battendo il goalie scandinavo, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Le immagini televisive mostrano che Malkin ha superato la linea blu prima del puck. Al 38.22 Backstrom, portatosi dietro la gabbia, passa il disco a Steen che in caduta riesce a tirare debolmente verso Eremenko che, impegnato a guardare dalla parte opposta non si accorge che il puck gli passa tra i pattini insaccandosi alle sue spalle.
Russia nuovamente in vantaggio al 49.51 con un gran tiro di Malkin da posizione centrale che lascia di stucco il portiere avversario. Il definitivo 4-2 è realizzato al 56.33: Morozov serve Zinoviev lanciato in attacco, quest'ultimo da fondo pista gli restituisce il disco che il n. 95 deposita alle spalle di Ersberg.
 



 
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Messaggio Re: CAMPIONATO MONDIALE DI HOCKEY SU GHIACCIO 
 
Italia-Danimarca: gli azzurri giocano solo un tempo


MOSCA - Dopo le belle prestazioni contro Russia e Finlandia, l'Italia é chiamata a dare continuità ai progressi dimostrati contro un avversario ben piú alla portata, la Danimarca di coach Mike Sirant.
Si tratta dell'ultima partita a Mosca per entrambe le formazioni, già matematicamente fuori dai quarti, ma entrambe le squadre hanno interesse a chiudere la loro positiva avventura nel migliore dei modi. Nell'Italia rientrano Signoretti e Bustreo, mentre a finire in tribuna é Lefevbre: tra i pali Goulet sceglie Carpano.
Pronti via e dopo soli dieci secondi Cirone prova ad impensierire Hirsh, ma il suo tiro e' centrale. Al 2.53 arriva la prima penalità: ad andare nella panca dei cattivi è Rigoni per un'ostruzione a centro pista. La Danimarca è lesta ad approfittare della situazione e al 3.46 passa in vantaggio alla prima occasione: Staal tira, Carpano risponde ma il disco carambola su Strazzabosco e finisce la sua corsa in rete. Passa meno di un minuto e Margoni si fa intercettare un passaggio nel terzo offensivo; i danesi ripartono fulminei e da una situazione di 3 contro 1 arriva il raddoppio (autore del gol Regin). L'Italia costruisce poco o nulla e libera molto, mentre la Danimarca sembra avere una marcia in più. Tris servito al 6.30, per i danesi e' tutto facile: Pander serve al centro Nielsen che insacca tutto solo. Tre tiri e tre gol subiti: questo la dice lunga sull'Italia che ha cominciato l'incontro... Altra penalitá al 6.51, punito Trevisani; nell'occasione cambio in porta per l'Italia, con Hell che prende il posto di un Carpano non difeso dai compagni. La prima vera occasione per gli azzurri arriva al 8.57, con DeBettin che conclude a lato di poco. Al 12.22 R.Ramoser tira di rovescio, il disco danza nell'area senza che il portiere avversario se ne avveda, ma Ansoldi manca il tap-in di un soffio. Finalmente l'Italia prova a replicare alla Danimarca; nel finale di tempo ritorno di fiamma dei danesi, ma Hell e' attento. Quando la Danimarca si chiude sono guai seri per i ragazzi di Goulet che non riescono a creare pericoli e si espongono alle veloci ripartenze degli avversari.
Il primo powerplay per gli azzurri arriva al 22.44: fuori Lassen per aggancio con il bastone. L'Italia però non è efficace in powerplay e dalle parti di Hirsh arriva solo un tiro di Chitarroni. L'Italia del secondo tempo però è ben diversa da quella del primo e sembra poter riaprire la partita. Dopo un altro powerplay sterile, Ramoser chiama al miracolo Hirsh al 28.11. Sforzi azzurri premiati al 30.47: Borgatello tira ed il portiere respinge di gambale; da dietro porta Cirone serve DeBettin che segna. Al 31.19 prima folata offensiva dei danesi: Hell non trattiene un tiro, Borgatello salva sulla linea prima di travolgere la porta assieme ad un attaccante avversario. Quarta linea grintosa e Faggioni, da posizione laterale, fa partire un tiro che attraversa tutto lo specchio. L'Italia tira molto verso la porta, ma è imprecisa e si espone ai contropiedi danesi che impegnano diverse volte Hell. Al 35.58 Margoni serve dentro Ramoser che insacca la rete del 2-3. Quindici secondi dopo l'Italia ci riprova con la stessa azione, ma questa volta il disco non entra. Ancora disco nello slot per Scandella al 37.20, ma l'attaccante azzurro non aggancia. Nel finale di tempo, penalità evitabile di DeBettin per uno sgambetto a centro pista.
In apertura di terzo periodo l'Italia resiste al powerplay danese con tre belle parate di Hell su Damgard, Jens Nielsen e Frans Nielsen. Gli azzurri sembrano tornati al formato primo tempo ed i pericoli dalla parte di Hell fioccano. Al 44.18 maximischia davanti al portiere italiano: prima il gambale poi la mano di Strazzabosco salvano il quarto gol. Poker che però arriva al 49.04, con Olsen che insacca in contropiede su assist di Dresler. L'Italia alza definitivamente bandiera bianca al 55.29, quando un buco difensivo lansia il solito Jens Nielsen, che serve al centro Christensen per il piu' facile dei gol. La replica dell'Italia si concentra in qualche tiro senza troppe velleità. Al 57.44 bastonata di Green in faccia a Cirone: taglio per il forte oriundo azzurro e penalità partita per il danese. Il powerplay fino alla sirena non porta alcun frutto e l'Italia chiude il suo mondiale con una sconfitta.
Dopo i buoni segnali contro Russia e Finlandia forse le energie mentali e fisiche oggi erano proprio finite. Comunque ancora applausi per una nazionale che da "vittima sacrificale" si e' dimostrata un avversario ostico per tutti e si è conquistata il diritto di essere ancora tra le grandi dell'hockey mondiale. Un piccolo passo? No un passo da gigante per la "piccola Italia" che vuole continuare a crescere.
 



 
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CLASSIFICHE FINALI




 



 
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QUARTI DI FINALE


RISULTATI

Russia - Rep. Ceca  4-0  (1-0,0-0,3-0) IL TABELLINO


La Russia demolisce una Repubblica Ceca invisibile


Cominciano i “veri” mondiali con il primo quarto di finale che mette di fronte i lanciatissimi russi padroni di casa, che sperano di onorare la ricorrenza del “giorno della Vittoria” contro i nazisti con l accesso alle semifinali, ad un Repubblica Ceca fino a qui abbastanza opaca ma sempre temibile. L’anno scorso a Riga furono proprio i cechi a estromettere nei quarti di finale i russi con un 4-3 all’overtime che aspetta di essere vendicato. Nella gabbia dei padroni di casa c’è il goalie del Kazan Aleksandr Eremenko in attesa dell’arrivo di Nabokov dagli USA per un’eventuale semifinale. Al primo power play, fuori Klesla per interference, uno spettacolare assist di Frolov con le spalle al compagno smarca Andrei Markov libero davanti alla porta di Cechmanek per l’1-0 dei russi che poi aumentano la pressione alla ricerca del raddoppio e Cechmanek è chiamato agli straordinari su Kovalchuck e sull’ispiratissimo Frolov. I cechi sono ingessati dalle numerose penalità e hanno una buona occasione con Irgl, l’anno scorso autore della rete che eliminò i russi, che non aggancia un bel passaggio di Michalek davanti a Eremenko, ma la coppia Frolov-Kovalchuck imperversa nella difesa dei cechi, risultando a tratti davvero immarcabile e l’ 1-0 con cui si chiude il primo periodo è un mezzo successo per i bianchi.
Il secondo periodo comincia ad un ritmo meno frenetico e tra i cechi cresce Balastik, anche se il primo pericolo è portato da una conclusione di Zinoviev su cui si allunga Cechmanek, che poi si deve ripetere su Radulov e Malkin. Viene annullato un goal di mano a Markov, ma ormai la tempesta russa contro la gabbia dell’eroico Cechmanek è ricominciata e il portierone ceco si supera su Kulemin, smarcato da un contropiede velocissimo di Ovechkin. I cechi cercano in tutti i modi di far calare il ritmo per non esporsi al micidiale gioco in velocità delle frecce russe, ma Malkin e Morozov sono abilissimi ad innescare i “corridori” Zaripov, Zinoviev, Kovalchuck e Ovechkin.
Il terzo periodo inizia con il colpo mortale per i cechi: dopo 23 secondi in PP, fuori Smid, Kovalchuck tira sulla balaustra alle spalle di Cechmanek, sul rimbalzo il più lesto di tutti è Malkin che deposita il disco in porta per l’estasi della Khodynka Arena. Nell’atmosfera generale da grande impresa i russi fanno quello che vogliono: Kharitonov si mangia il 3-0 appena dopo, Markov centra la traversa e Cajanek si getta in porta a respingere il colpo di Zinoviev che aveva superato anche il portiere. Quando Alexander Radulov segna il 3-0 alla fine di un’azione in cui i russi recuperano due volte il disco nel quarto ceco, l’arena sembra più uno stadio brasiliano e soprattutto gli avversari fanno la figura di una squadra di Prima Divisione, annichiliti dal ritmo dei russi, ma soprattutto senza una goccia di cattiveria agonistica. Eremenko si ricorda di essere in pista quando deve respingere un tiro del solito Irgl che innesca una mini-rissa che si conclude con 10 minuti inflitti a Cajanek. Durante questa superiorità, il pezzo più bella della gara: Malkin parte in velocità, supera Smid, finta sul portiere, aggira la gabbia e deposita in rete senza che Cechmanek abbia il tempo di capire come mai il wonder-boy di Pittsburgh si sia materializzato in una frazione di secondo dal lato opposto a dove era un attimo prima. Un goal stupendo, festeggiato un po’ provocatoriamente con una “sfilata” davanti alla panchina ceca. Si conclude la gara nel tripudio generale con Eremenko che salva su Sykora e Zidlicky in doppia inferiorità tra le ovazioni del pubblico e poi assiste alla scaramuccia scoppiata per uno sgambetto un po’ vigliacco di Emelin che si trasforma poi in una caccia a Malkin – raggiunto da Klesla – per l’esultanza provocatoria sul goal. Russia di corsa – in tutti i sensi – in semifinale, Repubblica Ceca a casa dopo un torneo davvero in tono minore. Migliori giocatori in pista: Rostislav Olesz e Aleksandr Eremenko.

Canada-Svizzera 5-1 (1-0;2-1;2-0) IL TABELLINO

Canada in semifinale ma Svizzera a testa alta


Inizia bene la Svizzera, sorprendendo i canadesi, che però, quando entrano in partita schiacciano gli elvetici nel loro terzo di difesa. La Svizzera si difende bene e riesce anche a mettere qualche volta in difficoltà Roloson. Il Canadà comunque domina e solo un grande Hiller tiene in gioco i suoi. Hiller, che nulla può al 15.22, dopo un doppio errore della difesa elvetica, contro Lombardi che porta in vantaggio i nordamericani. La Svizzera non accusa il colpo e cerca il pareggio ma è ancora il Canada a rendersi pericoloso. Il primo periodo si chiude però con il minimo degli scarti. Il secondo periodo inizia con i canadesi in avanti alla ricerca del punto del raddoppio che trovano, dopo parecchi errori di mira elvetici, al 29.05 con Mayers, abile a liberarsi degli avversari e a sorprendere Hiller con un fulmineo aggiramento della gabbia. La Svizzera non si perde d'animo e trova subito la rete, dopo soli 38 secondi, con Di Pietro, l'incubo dei canadesi da un anno a questa parte. Il Canada però non molla e al 34. si trova a giocare in doppia superiorità numerica. Murray chiama il time out e catechizza i suoi. Le istruzioni dell'allenatore vengono seguite alla lettera e permettono a Nash di insaccare dopo un bel powerplay. Sul 3-1 la Svizzera cerca di reagire per riaprire la contesa, ma il Canada non pare soffrire. Il secondo periodo si chiude con i canadesi in doppio vantaggio. Il terzo periodo si apre con gli elvetici un po più attivi ma con i canadesi che rallentano le operazioni per controllare l'incontro. Poi su un'accelerazione, Lombardi trafigge per la quarta volta Hiller chiudendo di fatto la contesa. La Svizzera però ci prova comunque anche se ora l'impresa è impossibile. Il Canada continua a schiacciare la Svizzera nel suo terzo difensivo tenendo lontani i pericoli dalle parti di Roloson. La partita contiuna a scorrere veloce con le squadre che sono oramai convinte che la sostanza del confronto ben difficilmente potrà cambiare. La Svizzera è anche stanca per il grande ritmo impresso per due periodi dai canadesi ma lotta parecchio se non altro per abbellire il punteggio. Glie elvetici però sbagliano ancora le occasioni che creano mentre, in contropiede sono i canadesi ad allungare ancora quando al termine di questo quarto di finale mancano solo poco più di due minuti alla sirena finale. La partita non offre più sussulti e il Canada passa meritatamente alle semifinali.
Nuovamente ottima la prestazione di Hiller, il portiere dei campioni in carica che la prossima stagione tenterà l'avventura americana.
Un mondiale comunque positivo con gli elvetici che hanno vinto, anche se a fatica, le partite che dovevano essere vinte e che non hanno sfigurato contro le grandi; Svezia a parte. Svizzera che può festeggiare comunque la quasi certa partecipazione alle olimpiadi di Vancouver che sfuggirebbero ai rossocrociati solo qualora la nazionale venisse relegata nei prossimi mondiali e nel contempo sia Lettonia che Bielorussia si qualificheranno tra le prime sei.
 



 
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Svezia - Slovacchia 7 – 4 (1-2; 3-0; 3-2) IL TABELLINO

Svezia e Slovacchia: emozioni e gol, ma la Svezia passa


In questa partita si affrontano due squadre che sembrano attraversare momenti diversi: una Svezia tignosa rullo compressore dalle ottime qualità difensive, e una Slovacchia che in questo mondiale ha giocato un po’ sull’altalena con alti clamorosi e altrettanto paurosi bassi. La prima a farsi pericolosa, quasi a voler chiarire subito i ranghi è la Svezia, ma la risposta slovacca è veemente, Kukumberg scende da solo sulla fascia si acentra e costringe alla penalità Tarnstrom, il power play seguente e gestito in maniera esemplare, la scatola svedese è costretta ad arretrare finchè Gaborik riesce ad infilarsi nello slot ed a servire Hossa il cui tap-in finisce in fondo al sacco. La Svezia sembra accusare il colpo e le discese delle ali slovacche mettono in difficoltà gli appesantiti scandinavi costretti alla penalità durante la quale Gaborik fallisce il raddoppio. Ma ecco venire a galla i limiti di questa squadra, un clamoroso errore in fase di liberazione regala il pareggio alla Svezia con Krizan che capitola sul rimbalzo nonostante la prodezza sul primo tentativo. A dimostrazione della pazzia di questa squadra, neanche un minuto di gioco e nuovo vantaggio slovacco, l’azione sulla destra è intelligente, il tiro di Kapus è da cecchino. Il copione della partita cambia con la Slovacchia più guardinga e una Svezia che attacca a testa bassa, cercando di approfittare dei frequenti errori di pulizia degli avversari. Il tempo si chiude senza altre grosse emozioni con Krizan ad occuparsi di ordinaria amministrazione. Il secondo terzo inizia così come è finito il primo, ma il gioco svedese si rivela molto più proficuo, infatti una mancata chiusura consente a Hedstrom di concludere indisturbato e pareggiare i conti. Gli scandinavi aumentano il ritmo ed ora è la Slovacchia ad accusare il colpo tanto che arriva il vantaggio giallo-blu con Martensson a porta sguarnita, che sfrutta il lavoro del compagno, letteralmente franato su Krizan apparso molto contrariato dalla convalida del gol. Il match si assesta ma la fiammata slovacca meriterebbe il pari quando a metà ripresa un’insistita azione della prima linea scorre incredibilmente davanti alla linea di porta e quindi nulla di fatto. Una successiva penalità ai danni di Radivojevic permette alla Svezia di allungare punendo oltre i propri demeriti la difesa bianco-azzurra. Il terzo tempo si apre con uno dei rari errori difensivi mostrati dagli svedesi a questo torneo, e questa volta ad approfittare è Radivojevic: partita riaperta. Ma ancora una volta, calmate le acque la Svezia si riprende il doppio vantaggio con Martensson che da metà campo trova un incredibile voragine e da solo si invola verso la gabbia e marcando la sua seconda rete della serata. La Slovacchia implode psicologicamente e già in situazione di inferiorità perde un altro uomo, la Svezia ringrazia e con un tiro al volo fulmina tra i gambali Krizan. Partita chiusa? Assolutamente no, un contropiede tre contro due regala alla Slovacchia la speranza e la forza di crederci. Speranze che potrebbero diventare concrete poco più tardi, ma il rimbalzo concesso da Backlund è fuori portata per tutti. In chiusura, saltano i nervi a Demitra che si prende un 2+10 per carica da dietro subito pareggiata da una penalità svedese. Il coach slovacco toglie il portiere, il pressing è buono, ma il disco viene riconquistato da Martensson che va solo soletto a siglare la personale hat-trick e partita chiusa. La partita è viaggiata sempre sui binari dell’equilibrio con la formazione scandinava a gestire il puck e quella slovacca a ripartire con violente fiammate, ha vinto la squadra più accorta e meno munifica in quanto ad errori. La Slovacchia chiude qui il suo mondiale, la Svezia accede alla semifinale.

USA - Finlandia 4 - 5 (0-1,3-3,1-0,0-0,0-1) shootout IL TABELLINO

La Finlandia agli shootout sugli USA


Il quarto di finale tra USA e Finlandia vede un sistanziale equilibro di valori sul ghiaccio che viene rispecchiato anche nel risultato del match che è in equilibrio sempre fino ai tiri di rigore che danno il lasciapassare per la semifinale ai finlandesi a scapito degli americani.
Dopo un’inizio in sostanziale equilibrio ed un Power Play per parte non sfruttato, a passare sono i finnici al 17’03” con Tuomo Ruutu (Koivu M. – Kallio) per l’1-0 che porta le squadre al primo riposo.
Nel secondo periodo, gli Stati Uniti, ancora in situazione di inferiorità (penalizzato al 19’18” Adam Hall per Roughing) da fine primo periodo , Pareggiano al 20’48” con Petersen (Greene – Larose).La Finlandia non accusa il colpo e so riporta avanti dopo meno di 4 minuti (siamo al 24’33”) con Saravo (Soderholm – Kapanen)che realizza il 2-1. Gli americani a loro volta non demordono e nel giro di 2 minuti e mezzo ristabiliscono la situazione di equilibrio con Arnason (Kessel – Bochensky) che al 27’05” batte Kari Lehtonen per 2-2. Le emozioni di questo secondo periodo tuttavia sono ben lontane dall’essere finite: infatti al 30’27” è ancora la nazionale scandinava a portarsi avanti nel punteggio con Viuhkola che, assistito dall’ex Lugano (ora ai Florida Pathers) Ville Peltonen, batte per la 3a volta nella serata Grahame per il 3-2. La gioia del vantaggio però dura poco perché al 34’08” Stempniak (Backes – Ballare) a riportare il match sui binari dell’equilibrio. Ma nella serata moscovita sembra proprio le due squadre siano destinate alla continua rincorsa e difatti 35’32” è ancora la Finlandia a mettere la freccia con Kallio (Ruutu T. – Numellin) che in situazione di Power Play (fuori Greene per Roughing) riporta avanti i finlandesi per il 4-3 con il quale si và alla seconda interruzione.
Gli Stati Uniti tornano sul ghiaccio nel terzo periodo con l’intenzione di ristabilire la parità nel punteggio e, dopo aver superato una situazione di inferiorità, sfruttano a loro volta il Power Play, concesso dall’arbitro con la penalità comminata a Laamanen per gancio con bastone, andando a segnare il 4-4 al 54’20” con Hutchinson (Arnason – Kessel) e portando così il match all’overtime.
Tuttavia il supplementare non riserva sorprese e si arriva così agli shootout (i primi di questi mondiali) dove, dopo una prima tornata in cui sbagliano tutti, a metter dentro il tiro decisivo è, per la Finlandia, Jere Lehtinen che permette così alla sua nazionale di andare a giocarsi con la Russia padrona di casa la chance di accedere alla finale.
Per gli Stati Uniti, costretti a inseguire sempre nel corso di tutti e tre i periodi il rammarico di aver mollato psicologicamente nel momento decisivo andando a sbagliare tutti i tiri di rigore.
 



 
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SEMIFINALI


RISULTATI

Russia – Finlandia 1-2 (1-1; 0-0; 0-0; 0-1) Over Time IL TABELLINO

Koivu regala la finale alla Finlandia


La prima semifinale della giornata mette di fronte, ancora una volta Russia e Finlandia. I padroni di casa, nel primo match del girone preliminare avevano avuto la meglio per 5-4.
La gara sin dalle prime battute è contratta, con le due formazioni che si studiano badando più a non subire gol che a segnarlo. La svolta nel primo periodo cade al 5.40, quando a Bergenheim vengono assegnati 5+20 per una ginocchiata a Markov che è costretto ad uscire temporaneamente dal ghiaccio. Nel successivo power play, Gonchar serve Malkin in posizione defilata, si accentra verso la gabbia avversaria e lascia partire uno slap che insacca il puck alle spalle di Lehtonen. La Finlandia gioca duro: all’11.34 Mikko Koivu carica irregolarmente Nepryaev e il capo arbitro Vinnerborg gli commina 2 minuti per carica da dietro, più 10 minuti per cattiva condotta. La situazione di superiorità dovrebbe servire alla Russia per raddoppiare, ma ad approfittarne è la Finlandia con Laamanen che fermato un tiro di Kovalchuk, recupera il disco, lo cede a Kapanen che vede scattare Hentunen, quest’ultimo ricevuto il puck s’invola verso Eremenko depositando il disco alle sue spalle. Dopo due periodi terminate a reti bianche la beffa per i padroni di casa si materializza al 65.40, quando Ruutu, ricevuto il disco da dietro la gabbia da Koivu, si porta verso la blu, lo mette in mezzo per lo stesso Koivu che si avventa come un falco deviando in porta dopo aver alzato la stecca del portiere e rendendo vano l’intervento di Nikulin.

 Un immaggine di Russia vs Finlandia

Canada – Svezia 4:1 (3-0; 1-1; 0-0) IL TABELLINO

Il Canada è in finale a Mosca 2007


Il Canada rovina la festa della Svezia, che sperava di bissare la finale raggiunta l’anno scorso in quel di Riga, e va in finale infliggendo un pesante 4-1 ai detentori dei titoli mondiale e olimpico in carica.
Parte forte la nazionale della foglia d’acero che dopo aver superato indenne una situazione di inferiorità nei minuti iniziali del match passa a condurre sfruttando a sua volta un Power Play concesso al 9’35” (fuori Thornberg per una gomitata rifilata ad un’ avversario) con Cammalleri (Phaneuf) che all’11’05” supera Backlund per l’ 1-0; sulle ali dell’entusiasmo il Canada continua ad attaccare e trova il raddoppio al 12’23” con Toews (Staal J.) che supera ancora il goalie svedese per il 2-0. La Svezia subisce il colpo del doppio svantaggio e non dà segni di risveglio e così il Canada ha guon gioco e dopo aver sprecato la possibilità di un Power Play và ancora a segno con Eric Staal (Cammalleri – Webber) che al 18’38” porta il match sul 3-0 per la compagine nordamericana. Il periodo si chiude con una penalità fischiata a pochi secondi dalla sirena a Commodore che costringe il Canada ad iniziare con l’uomo in meno la seconda frazione. Tuttavia nonostante la superiorità numerica la nazionale delle tre corone non riesce a pungere come al solito anche per le parate di Ward e la solida difesa messa in mostra dal Canada che riesce a passare indenne sia i 2 minuti della penalità a Commodore che i successivi 2 minuti fischiati a Justin Williams praticamente appena le squadre erano tornate in parità numerica. La Svezia dopo i due Power Play sprecati sembra dare segni di risveglio confermati anche dal gol messo a segno poco dopo la fine della seconda penalità canadese ,siamo al 26’13”, con Davidsson (Hornqvist) che batte per la prima volta nella serata Cam Ward che per l’occasione è stato preferito in porta da Coach Murray al collega Roloson. Gli svedesi tuttavia non riescono ad avvicinarsi ulteriormente nel punteggio al Canada ed anzi sono questi ultimi che , sfruttando un power play concesso loro (fuori Mansson per boarding), ristabiliscono il margine di 3 gol di vantaggio con Nash (Brewer – Lombardi) che al 35’17” spedisce il puck alle spalle di Backlund per il 4-1 col quale si arriva alla seconda interruzione. Nel terzo periodo il Canada bada a non far tornare in partita gli svedesi e ci riesce appieno centrando così la finale mondiale due anni dopo quella dei mondiali in terra d’ Austria nel 2005.
La Svezia si è dovuta inchinare davanti alle parate di Ward e all’efficacia difensiva dimostrata dalla nazionale Canadese che nonostante la giovane età media si è rivelata solida in difesa e cinica in attacco dove, pur tirando meno degli svedesi (le statistiche alla fine dicono 25 a 30 i tiri per la nazionale scandinava), hanno sfruttato meglio le occasioni avute.

Un gol del Canada
 



 
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FINALE 3/4 POSTO


Russia - Svezia: 3-1 (2-0,1-0,0-1)

06:18 1-0 Russia SH1 EMELIN A. (ZARIPOV-FROLOV)
09:39 2-0 Russia EQ ZINOVIEV S. (EMELIN-ZARIPOV)
21:04 3-0 Russia PP1 FROLOV A. (MALKIN-ATYUSHOV)
48:08 3-1 Svezia PP1 STEEN A. (BACKSTROM-STRALMAN)


Svezia e Russia sono le protagoniste di questa finale di consolazione, la partita si gioca con ritmo di avvio decisamente più elevato rispetto alle previsioni, soprattutto grazie alla formazione di casa, che vuole farsi perdonare dai tifosi l’inaspettata sconfitta patita in semifinale contro la Finlandia.
Sono infatti i russi ad aprire le ostilità andando a segno in situazione di inferiorità numerica con un fulmineo contropiede iniziato da Zaripov e finalizzato brillantemente da Emelin che al 06.18 non dà scampo a Backlund; gli svedesi tentano di pareggiare immediatamente le sorti dell’incontro ma le conclusioni degli scandinavi vanno a sbattere contro il goalie Eremenko, che qualcosa ha da farsi perdonare per il gol subito in semifinale.
Al 09.39 la Russia porta a due le reti segnate con un’azione insistita che porta al tiro Emelin, sul rebound è Zinoviev il più lesto di tutti e ad insaccare la rete del 2-0. Le squadre giocano a viso aperto cosicché fioccano le occasioni da rete, e solo l’abilità dei portieri lascia il risultato immutato fino alla fine del primo periodo.
Nel secondo periodo la Svezia deve assolutamente riportarsi in partita, tuttavia è la squadra di casa che dopo 1.04 dall’entrata sul ghiaccio in power play segna con Frolov e porta la Russia a condurre per 3-0 (assist di Malkin e Atyushov).
La Svezia è colpita subito e nuovamente al cuore e la squadra sembra non riprendersi perché durante tutto il secondo periodo non riesce a creare delle degne occasioni per segnare e si avvicina solo timidamente alla porta avversaria nonostante i tiri in porta siano più numerosi rispetto alla Russia.
Dalla parte opposta invece da segnalare un bel tiro di Kovalchuck al 10:16 parato da Backlund e la superlativa velocità di Ovechkin.
Al 19:22 la Svezia dimostra ancora una volta di non essere in partita e Johansson commette una penalità che permette alla squadra di casa di iniziare con un uomo in più.
La Russia inizia così in power play ma non trova il goal per assicurare il risultato.
Piuttosto al minuto 6:12 lo svedese Warg va molto vicino al goal ma trova sulla sua strada un solido Eremenko. Nella stessa azione Kovalchuk commette elbowing (ha usato il gomito per compiere un fallo sull’avversario) e la Svezia cerca di approfittarne ma in realtà anche senza un giocatore è la Russia a farsi pericolosa in situazione shorthanded con Zinoviev.
La Svezia però cerca di farsi forza e al minuto 8:08 è Alex Steen a segnare assistito da Backstrom e Stralman.
Da questo momento in poi la squadra gialloblu deve tentare il tutto per tutto per poter riportarsi vicina al pareggio ma in realtà nonostante qualche tiro è sempre la squadra della Russia a farsi pericolosa sia in situazione di parità numerica sia in situazione shorthanded.
Negli ultimi minuti si osserva nuovamente una Russia che domina su tutti i fronti e che meritatamente vince davanti al pubblico amico la medaglia di Bronzo.
Da segnalare a circa venti secondi dalla fine un puck che finisce in faccia a Malkin e che costringe il giovane russo ad uscire negli spogliatoi con una borsa di ghiaccio sul viso.

Il Canada vince l’oro ed è Campione del Mondo!


Canada - Finlandia 4:2 (2-0; 1-0; 1-2)

1st Period
6:30 Nash (Murphy, Lombardi)
13:48 Eric Staal (Williams, Cammalleri)

2nd Period
9:11 Armstrong (Eric Staal, Phaneuf)

3rd Period
11:08 Kontiola (Peltonen)
17:44 Miettinen (Pyorala)
18:54 Nash (Lombardi, Doan)

La partita della finale per l’oro è per il Canada una partita perfetta, la compagine nordamericana è cresciuta partita dopo partita e dopo un inizio da squadra mediocre (come aveva affermato Commodore prima della semifinale contro la Svezia) ha saputo dimostrare di essere la più forte proprio nel match più importante.
I goal della finale sono arrivati da giocatori molto abili ma anche dai giocatori ancora in cerca di esperienza per farsi le ossa, Cam Ward ancora una volta si è dimostrato fondamentale ed ha evitato le sbavature che aveva commesso nelle precedenti partite.
La Finlandia è stata dominata in tutte le occasioni ma non ha mai abbassato la guardia anzi, a pochi minuti dalla fine la squadra europea ha anche messo in dubbio il risultato arrivando molto vicina a quello che sarebbe stato un pareggio un po’ beffardo vista la predominanza canadese lungo tutta la partita. A lasciar stappare senza nessun problema lo champagne ai canadesi è stato l’MVP del torneo, Rick Nash che ha segnato ad un minuto dalla fine.
Ma veniamo alla partita, la Finlandia dopo tre minuti lancia le prime minacce al Canada ma Ward non ne è impensierito.
Tuttavia i finlandesi pagano a caro prezzo la cattiveria perché in due dei tre power play concessi al Canada sono già sotto di due a zero.
Il primo “cattivo” ad essere punito è Soderholm e subito dopo ecco il power play micidiale del Canada che con Rick Nash, assistito da Lombardi e da Murphy al 6:30 sblocca il risultato.
Al minuto 12:17 tocca a Ruutu accomodarsi nella penalty box e al 13:48 Eric Staal segna assistito da Williams e Cammalleri.
Anche la Finlandia riesce però a guadagnarsi un power play (Eric Staal in panca puniti) ma il reparto offensivo trova sempre pronto Ward, da notare la sua ottima parata su Kallio.
Termina il primo periodo che si potrebbe riassumere per la Finlandia in questo modo: se sbagli la paghi cara.
Nel secondo periodo ci si aspetta una reazione di orgoglio dei Finlandesi ma in realtà quello che si osserva è solo dominanza Canadese, che forse si somma alla stanchezza fisica degli avversari che arrivavano da due vittorie all’overtime.
Il risultato in questo secondo parziale è sbloccato ancora una volta dal Canada, grazie al goal di Colby Armstrong (che diventa il più giovane Canadese a vincere un mondiale).
Solo venti minuti separano i nordamericani dalla gloria, solo venti minuti ha a disposizione la Finlandia per cambiare le carte in tavola.
E nel terzo periodo quello che sembra oramai impossibile inizia a prendere piede, è tipico dell’hockey ragazzi, è tipico di una finale mondiale!
Il Canada rientra sul ghiaccio forse un po’ troppo convinto dei suoi mezzi, forse con troppa tranquillità pensando che sia necessario soltanto amministrare il risultato, ma quello che succede è che è la Finlandia, che fino a quel punto sembrava assente, inizia pian piano a riprendere vita, a fare la partita, a creare delle occasioni. Il tempo passa, il Canada rallenta, la Finlandia invece spinge sempre di più e tutti gli sforzi sono ripagati al minuto 11.08 quando Kontiola riporta sulla giusta via i Finlandesi.
A questo punto la partita si anima ancora di più, e la Finlandia si fa vedere quasi per tutto il tempo dalle parti di Ward, non passa nemmeno un minuto che ecco accadere l’inaspettato: Miettinen al 17:44 insacca il puck ed è il 2-3 e a questo punto tutto è davvero possibile!
L’illusione dei finnici però dura poco più di un minuto, il tempo necessario al Team Canada per scuotersi di dosso la paura (se mai ce ne sia stata) e trascinato da un grandissimo Rick Nash che si invola in contropiede solo verso la porta al minuto 18:54 arriva il goal del definitivo 4-2.
La Finlandia comunque cerca il tutto per tutto anche aggiungendo l’attaccante extra ma niente impensierisce la squadra nordamericana, il terzo periodo termina e la bandiera che sale più in alto di tutte è quella con la foglia d’acero!
Una vittoria meritata per questa squadra che oltre a dominare la Finlandia è anche uscita imbattuta in tutto il torneo (9-0) ed ha dimostrato di essere più forte di diversi fattori quali l’età media di 25 anni che quindi poteva essere cruciale per la mancanza di esperienza, più forte di controversie politiche che hanno circondato il Capitano Doan e che se cercavano di destabilizzare l’ambiente hanno invece solo provato come questo fosse un gruppo di giovani uniti e motivati. Doan si è dimostrato un leader abile, un punto di riferimento soprattutto sul ghiaccio insieme ai suoi compagni di linea Lombardi e Nash, la vera colonna portante di questi “ragazzini”.
E’ la terza medaglia d’oro per il Canada negli ultimi cinque anni, la terza anche per il coach Murray che si è ritenuto fortunato di aver avuto l’opportunità di avere giocatori di qualità come questi a far parte della Nazionale Canadese.
Ed ora i Campioni del Mondo aspettano tutti gli avversari il prossimo anno ad Halifax!
 



 
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