Visto che tutti hanno un "diarietto" anche io ho deciso di averne uno.

Venerdì 21-01.2005  Stamani è una grande giornata. Dopo tanto pensare ho deciso di fare questo viaggio. E' molto tempo che ci penso e oggi ho il coraggio necessario per affrontarlo. Dopo il caffè, un salto in bagno a fare una doccia: è il mio rito propiziatorio prima di affrontare qualsiasi avventura. La borsa è sopra la sedia dietro la porta, controllo un'ultima volta tutti i documenti. "Sì, ci sono tutti." penso guardando i tanti fogli e i vari bolli messi qua e là . "Quanti documenti che servono nella vita!" le ripongo nella borsa ed esco di casa.  Il treno mi piaceva un tempo , quando ero giovane, mi piaceva cercarmi uno scompartimento dove il mio occhio poteva osservare i vari volti misteriosi di persone sconosciute, alcune volte di paesi molto lontani. E poi era rilassante con tutte quelle vibrazioni sonnecchiare allungando comodamente le gambe. In un secondo momento sono passato alla moto:  ma adesso preferisco la macchina. E proprio in macchina sono partito. Il paesaggio mutava all'orizzonte, alberi, case, colline, e poi distributori anonimi, bar..... "Questo viaggio lo voglio scrivere nel forum stasera"....e intanto mi sintonizzo su una radio dove c'è una canzone di Mario Merola, parla di un contadino, uno zappatore, che va alla ricerca di suo figlio...... mentre penso a questo zappatore rifletto che io non andrei mai a farmi baciare le mani da mio figlio, ma eventualmente a dargli un calcio nei coglioni se mi volesse far fesso.  Il viaggio è lungo: troppo traffico. In lontananza un gregge di pecore che zampettano beate nell'erba.
 
Fine della prima puntata.

Voglio proprio vedere dove vai a parare mio cinico e disincantato amico!

Sai che ti voglio bene  

Un abbraccio

Rodofetto

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"IO NON MI SENTO ITALIANO MA PER FORTUNA O PURTROPPO LO SONO"
(Giorgio Gaber)

Forum Russia

eh eh eh eh eh  

Venerdì 21 gennaio ore 11.30

Fischietto Mario Merola. non so cantare: sembro un tacchino, non un usignolo. Fermo la macchina in una piazza. Una ragazza dagli occhi a mandorla passa veloce vicino a me, forse una cinese. Seduti su una panchina due ragazzi dal volto magro  e affilato parlano fra di loro, all'improvviso il più basso si alza di scatto e grida ad alta voce qualcosa a me incomprensibile, forse uno dei tanti dialetti slavi. Faccio finta di niente, sguardo a terra, e vado avanti con passo veloce. Dei turisti americani fanno foto ad una chiesa millenaria. I piccioni si alzano insieme creando confusione nella piazza e  in un bambino stupito  li guarda sorridendo. "Il mondo è sempre più piccolo" penso, e mentre rifletto su questa verità  assoluta calpesto una merda di cane che mi fa scivolare un po'..... Cerco di pulire la suola  segnando lunghe strisciate sul terreno, finisco di pulirla su un cespuglio in una aiuola "Questa erba verde e resistente mi sembra di averla vista nel Caucaso...." Pare che oggi sia il mio giorno fortunato.

Fine della seconda puntata

in reverente attesa persisto         

eh eh eh  

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"IO NON MI SENTO ITALIANO MA PER FORTUNA O PURTROPPO LO SONO"
(Giorgio Gaber)

Forum Russia

Addì 21 gennaio dell'anno del Signore 2005

A proposito di merde, complice l'odore invitante che usciva da una panetteria, ricordai di aver mangiato una focaccia cotta su una pietra scaldata da un fuoco alimentato da cacca di dromedario: un usanza dei beduini. Faceva schifo, non tanto per il gusto, quanto per il fatto  che era intrisa di sassetti, cenere e schifezze varie.... tutti dicevano che era buona, penso che ci sia una relazione tra il giudizio che ci facciamo sulle cose e l'emozione del viaggio. Sono ancora immerso in questi pensieri confusi, pensando a cammelli, dromedari, cacche, beduini e cani che la vedo....la vedo....la vedo: una fila enorme, smisurata, allucinante. Una fila di persone   tutte con un foglietto in mano..... una fila che nel mio immaginario arrivava all'Equatore......Anzi, arrivava all'Equatore e lo oltrepassava fino ad arrivare al tropico. Una leggera palpitazione mi fece tremare. Una piccola goccia di sudore scese lenta e fredda dietro la schiena: la fila andava affrontata. Ero arrivato alla mia zona d'ombra, come diceva Conrad, dove il viaggio iniziato non poteva finire.........

Fine della terza puntata

Basta. ora vado a riempire i cornetti...continuo domani......

Sempre il solito sei!

Mai che porti una cosa sino in fondo!!!!!!      

Un abbraccio

Rodofetto

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"IO NON MI SENTO ITALIANO MA PER FORTUNA O PURTROPPO LO SONO"
(Giorgio Gaber)

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ma scriveva da un portatile?

ma no, luca è uno di grande e intelligente fantasia, oltre che cultura. E' capace anche di farti credere che scrive dalla luna se vuole      

Un abbraccio

Rodofetto

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"IO NON MI SENTO ITALIANO MA PER FORTUNA O PURTROPPO LO SONO"
(Giorgio Gaber)

Forum Russia

Nell'anno di Grazia del 2005, addì 21 gennaio.....pochi minuti dopo.....

Sono preso in mezzo alla fila, sto sudando. L'ufficio della questura è lontano, alcune centinaia di metri, forse di più, forse alcuni chilometri. Sono schiacciato tra una mandria di albanesi che devono rinnovare il permesso di soggiorno e una donna di colore, forse una eritrea con un tatuaggio sulla fronte: in lontananza  noto alcune bionde platinate ( che siano russe?) Le persone che passano ci guardano, alcune meravigliate, altre con insofferenza. Sento bisbigliare da un anziano, che prima di parlare lascia andare un catarro sull'asfalto: "Sono gli extracomunitari che vengono a mangiarci il pane, una volta erano i terroni e ora arrivano loro...."  Non protesto, tengo duro nella fila e resisto. Il tempo passa. Sento una puzza di ascella mista a profumo al mandarino e odore di detersivo di Marsiglia..... nausea....caviglie gonfie.... L'esercito di carne umana si sposta alla velocità  sorprendente di 10 centimetri all'ora...Chiedo aiuto alla Provvidenza......

Ma non era meglio un viaggio in Siberia???      

Scherzo, mi piace il dove mi pare stai andando a parare!

Un abbraccio

Rodofetto

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"IO NON MI SENTO ITALIANO MA PER FORTUNA O PURTROPPO LO SONO"
(Giorgio Gaber)

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[quote:6c35ac1e2d="Rodofetto"]Ma non era meglio un viaggio in Siberia???      
[/quote:6c35ac1e2d]
Da piccolo leggevo "Il Corsaro Nero", "Sandokan", e tanti altri racconti: ancora oggi penso che Salgari sia una grande scrittore di viaggi. Le sue descrizioni delle foreste e della natura esotica sono sorprendenti, e non si è mai mosso da casa. Il più grande scrittore di viaggi è Joyce, il suo viaggio è un viaggio interiore, nella giornata di una persona normale rivive il mito di Ulisse con una potenza descrittiva e una profondità  inedita. Questo per dire che non serve andare in Siberia: i nostri viaggi si vanno anche dal fruttivendolo all'angolo in strada. Certo che è interessante leggere viaggi di paesi lontani, in questo mondo sempre più piccolo,la scoperta del "diverso" ha sempre una grande attrattiva, specialmente se ci sono penne del calibro di Bruce Chatwin...
Caro il mio palermitano, io non vado a parare nulla: le batterie del mio palmare si sono esaurite.... e lei non chiama.... Adesso me ne vado al mare a inalare un po' di iodio. :-)

Non è vero che non vai a parare a nulla. Mentre leggevo pensavo proprio a Joyce!
Sul resto delle cose che hai scritto sono perfettamente daccordo, del resto anche io amo moltissimo Salgari.

Ah le donne, queste incompiute      

Fai una buona passeggiata, sono con te

un abbraccio

Rodofetto

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"IO NON MI SENTO ITALIANO MA PER FORTUNA O PURTROPPO LO SONO"
(Giorgio Gaber)

Forum Russia

Caro il mio piccolo scrittore, ti regalo questo aforisma del tagliente Karl Kraus:

"Ci si può difendere da un refuso che ogni volta che si devono descrivere i pericoli di una cultura stupida, la fa diventare «stupenda»?"

Un abbraccio

Rodofetto

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